-10.2 L’urbanesimo
Vi fu un accentuazione del fenomeno dell’urbanesimo dovuta alla liberazione di manodopera
agricola. Nel corso del XIX secolo, struttura e funzioni delle città si modificarono, il centro delle
attività si spostò nel quartiere degli affari situato tra la vecchia città e la nuova stazione ferroviaria
e furono aperti spaziosi viali alberati. Al loro interno fu vario l’insediamento abitativo dei vari ceti
sociali, la vecchia città vedeva la coabitazione nel medesimo edificio di varie categorie di persone
(pianterreno artigiani, primo piano borghesi, ultimo piano operai). La nuova città contrapponeva
quartieri borghesi e quartieri operai.
L’urbanizzazione, però, pose diversi problemi:
Fu necessario provvedere all’illuminazione stradale e delle abitazioni prima con il gas e poi alla
fine del secolo con la luce elettrica;
Provvedere alla costruzioni di acquedotti e fognature.
-11.3 Le comunicazioni
Alla vigilia della Prima guerra mondiale, anche le notizie ormai viaggiavano con grande rapidità
grazie a nuove invenzioni fra cui:
il telegrafo elettrico (S. Morse) entro il 1902 i cavi collegarono tutti i continenti e le notizie
potevano raggiungere ogni punto del Pianeta, purchè munito di un ufficio telegrafico. Così che
gli operatori economici potevano conoscere con sufficiente anticipo i prezzi delle merci, le
quotazioni in Borsa, ecc. ;
il telefono (A. Meucci) cominciò a diffondersi a partire dagli Stati Uniti;
la radio (G. Marconi) destinata ad aprire la strada ad un sistema di comunicazioni di massa.
Fu utilizzata oltre che per l’intrattenimento, anche come mezzo di pubblicità e, negli anni dei
regimi totalitari, come mezzo di propaganda;
il radar inventato negli stessi anni dagli americani, permise di localizzare e colpire navi e
aerei nemici.
*patto agricolo in virtù del quale il proprietario di un podere, in genere dotato di una casa colonica e degli attrezzi da lavoro, lo
affidava ad un mezzandro, in proprio e come capo della famiglia colonica, perché coltivasse e dividesse con lui io raccolto e le spese
a metà
*i tributi si distinguono generalmente in imposte e tasse. L’imposta è la contribuzione obbligatoria pagata allo Stato o ad altri enti
pubblici territoriali in rapporto al reddito o al patrimonio del contribuente. Possono essere dirette quando colpiscono il reddito o il
patrimonio del contribuente (es: tasse universitarie) o indirette quando colpiscono i consumi (es: Iva) La tassa è la quota (inferiore
al costo) pagata allo Stato o a un ente pubblico da un privato, in cambio del servizio prestatogli dietro sua richiesta.
*I biglietti di Stato sono moneta a corso legale, in genere di piccolo taglio, messi in circolazione, come le monete
metalliche, direttamente dallo Stato e non dalle banche di emissione
-19.3 La pianificazione
Alla morte di Lenin (1924), si scatenò la lotta per la successione fra Josif Stalin, che puntava al
“socialismo in un solo paese”, contro Lev Trotzkij che riteneva necessaria la rivoluzione in tutto il
mondo.
Nel 1928 Stalin, salito al potere, considerando superata la Nep riprese la strada verso il socialismo
e promosse l’economia pianificata.
In agricoltura fu avviata una rapida collettivizzazione delle terre con lo scopo di giungere ad
aziende di vaste dimensioni per favorire l’ingresso delle macchine e l’incremento della
produttività. Si scatenò una dure lotta contro i kulaki e i nepmen (commercianti arricchitisi con il
libero commercio). I contadini furono spinti a creare dei kolschoz (cooperative volontarie), ossia
aziende agricole collettive, conferendo la loro terra. Accanto alle fattorie collettive si formarono
aziende agricole di proprietà statale i sovchoz (aziende sovietiche) i cui lavoratori erano dipendenti
pubblici e i cui prodotti erano distribuiti attraverso le aziende statali di commercio all’ingrosso.
Nel commercio e nell’industria si eliminò gradualmente il settore privato e si passò alla
pianificazione. L’attività economica fu completamente pianificata e il compito di provvedervi fu
affidato al Gosplan (comitato per la pianificazione di Stato) che doveva preparare i piani
quinquennali e controllare che fossero attuati. Fino al 1941 vi furono tre piani quinquennali, i primi
due consentirono una rapida industrializzazione del paese mentre il terzo non fu portato a termine
per lo scoppio della guerra