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• Modello a Shell

• Modello collettivo
• Esercizi

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Modello a Shell: introduzione
Il modello del gas di Fermi non spiega però tutte le evidenze sperimentali, alcune delle
quali permettono di introdurre un nuovo modello, il Modello a Shell in cui i nucleoni
possono muoversi liberamente all’interno del nucleo e questo è in accordo con l’idea
che essi sono soggetti a un potenziale efficace globale creato dalla somma degli altri
nucleoni.

Evidenze sperimentali:
a) I nuclei presentano una struttura periodica.
b) Nuclei stabili con particolari numero di protoni o neutroni. Shell chiuse numero di
neutroni e protoni uguali a 2, 8, 20, 28, 50, 82, e 126 (Numeri Magici).

Il Modello a Shell fornisce una spiegazione di questi numeri caratteristici.


• Per analogia con il modello atomico, si può immaginare che l’aggregato di nucleoni
su un livello energetico o su livelli molto vicini formi una shell nucleare il cui
graduale riempimento conduce alla formazione di nuclei particolarmente stabili.
• I livelli atomici sono occupati dagli elettroni in accordo con il principio di esclusione
di Pauli

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Modello a Shell: evidenze sperimentali

1) Abbondanza di isotopi, isotoni con particolari valori di Z, N.

Questo è supportato dalla abbondanza naturale di


elementi.
1° massimo nella regione del Fe (A ~ 60), nuclei
più stabili e quindi massima abbondanza.

2) Numero degli isotopi e degli isotoni stabili attorno ai numeri magici.

La particolare stabilità dei nuclei magici è data dalla loro più elevata abbondanza
rispetto ai loro isotopi.
100
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Modello a Shell: evidenze sperimentali
3) Gli elementi stabili alla fine delle serie naturali principali radioattive hanno tutti un
“ numero magico “ di neutroni o protoni
• serie del Torio - 82Pb208
• serie dell’Uranio - 82Pb206
• serie dell’Attinio - 82Pb
207

• serie del Nettunio - 83Bi209.

4) Energia di legame dell’ultimo nucleone intorno ai numeri magici

Discontinuità di circa 2 MeV alle


chiusure di shell

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Modello a Shell: evidenze sperimentali
5) Nuclei che hanno sia il numero di neutroni che quello di protoni uguale a uno dei numeri
magici sono detti doppiamente magici e sono particolarmente stabili
Energia di legame sopra la
formula di Weizsacher (MeV)

Il calcio fornisce un buon esempio. L’esistenza di


molti isotopi di calcio può essere dovuto al fatto che
Z = 20 è un numero magico. I due isotopi mostrati
hanno numero di neutroni 20 e 28, anch’essi numeri
magici

6) Nuclei con shell chiuse sono relativamente stabili e quindi è richiesta abbastanza energia
per eccitarli dal loro stato fondamentale.
Caso degli isotopi del Pb
Per A = 208 sia il numero di protoni (Z = 82) che il
numero di neutroni(N = 126) sono “magici” ciò vuol
dire che è un nucleo a doppia shell chiusa e quindi sono
necessari più di 2 MeV per portarlo nel 1° stato
eccitato.

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Modello a Shell
• Il sistema è visto come costituito da particelle individuali che si muovono in orbite
(shell) legate rispetto al resto del sistema.

• Non esiste un comune centro di forza (a differenza di quello atomico) e i nucleoni


sono particelle fortemente interagenti

• I nucleoni si muovono rapidamente gli uni rispetto agli altri a distanza confrontabile con
le dimensioni della buca di potenziale.

• Un nucleone in un nucleo, come un elettrone nell’atomo, ha un set di numeri quantici


che definiscono il suo stato di moto. Inoltre nel caso nucleare l’accoppiamento tra l ed
s è più forte che nel caso atomico, per cui è più importante il numero quantico
momento angolare totale j di l ed s separatamente (valori: l=0 j=1/2; l >0 j=l ±1/2).

• I numeri quantici che definiscono lo stato per i nucleoni sono: n, l, s, j , mj (proiezione di j


in una definita direzione (valori -j, -j+1, …, j-1, j)
• Inoltre poichè i nucleoni (fermioni), obbediscono al principio di esclusione Pauli si ha
che due nucleoni non possono occupare contemporaneamente lo stesso stato.

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Modello a Shell
• Si può costruire un Modello a Shell in cui i nucleoni possono muoversi liberamente
all’interno del nucleo.
• La lunghezza del libero cammino medio di un nucleone nella materia nucleare è grande
rispetto alle dimensioni del nucleo à ogni nucleone si muove in un campo creato dagli altri
nucleoni (uguale per tutti) descritto da un “campo medio” indipendente dal tempo e
occupano stati di definito momento angolare orbitale. Verifichiamo quanto appena
affermato:
• La concentrazione dei nucleoni nel nucleo è dell’ordine di
n = 1038 nucleoni/cm3 , mentre la sezione d’urto di interazione tra due
nucleoni all’energia di 30 MeV (tipica energia cinetica all’interno del nucleo)
vale 𝜎 = 0.3 ∗ 10−24 cm 2
• Pertanto il libero cammino medio di un nucleone nel nucleo risulta essere:
𝜆 = 1/n𝜎= 0.3 ∗ 10−13 cm , inferiore alle dimensioni del nucleo.
• Sembrerebbe quindi privo di significato parlare di qualsiasi moto orbitale regolare!!

L’interazione tra due nucleoni, a causa della sua intensità e del suo corto range, può essere
descritta come una stretta (≈ 10−13 cm ) e profonda (≈ 40 MeV) buca di potenziale che in
prima approssimazione può essere considerata rettangolare.
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Modello a Shell
• La forma del potenziale nucleare non è nota.
• Se si assume un potenziale a simmetria radiale, il centro di simmetria non è ben definito
poiché tutti i nucleoni sono sorgente del campo nucleare.

• I nucleoni occupano in modo continuo il nucleo e non è ovvio estendere a questa


configurazione il concetto di orbitale del modello atomico.
• Questa difficoltà è in parte ridotta dal principio di esclusione Pauli e dal successo
del modello a gas di Fermi nel definire l'energia cinetica dei nucleoni: se il gas
di nucleoni è fortemente degenere, ciascun nucleone è in uno stato quantico ben definito
e non viene in collisione con un altro nucleone se non attraverso il meccanismo
di scambio.
• In altre parole, quasi tutti gli stati che sono energeticamente accessibili, sono già
completamente riempiti, e quindi non possono esserci collisioni eccetto quelle in
cui due nucleoni delle stesso tipo si scambiano gli stati quantici. L’effetto netto di
tale scambio di due particelle indistinguibili equivale, comunque, alla situazione in
cui la collisione non fosse avvenuta affatto.
• Questo permette di impostare una equazione del moto del singolo nucleone, cioè un
modello a particelle indipendenti!

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Modello a Shell a particella singola
In questo modello i nucleoni sono trattati come particelle indipendenti tra loro e soggette
ad un potenziale che rappresenta l’energia di legame di ciascun nucleone con il resto dei
nucleoni. Essendo i nucleoni non interagenti tra loro, la funzione d’onda del nucleo e la
sua energia sono date rispettivamente dalle seguenti espressioni:

YTOT = Y(r1)*Y(r2)*……Y(rA) ; ETOT = E1 + E2 +……..+ EA

Dove Y(ri) ed Ei sono rispettivamente la funzione d'onda e l'energia dell’i-esimo


nucleone.

Nuclei con A dispari!!!


Tutti i nucleoni accoppiati (inclusi quelli della
shell esterna aperta) formano un nocciolo inerte
core con spin I = 0
• le proprietà del nucleo sono determinate dallo
stato quantico dell’ultimo nucleone dispari

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Modello a Shell a particella singola
Si può quindi scrivere l’eq. di Schroedinger per ogni singolo nucleone e trovare la
funzione d’onda e l’energia corrispondente (in generale una serie di autofunzioni con le
corrispondenti energie).
In genere si considera un potenziale nucleare V(r) a simmetria sferica per cui gli autostati
di una particella di massa m

ψ(r,θ, φ) = R(r) nl Y! m (θ, φ)


si ottengono risolvendo l’eq.del moto radiale con u nl (r) = rRnl (r)

La funzione radiale Rln(r) dipende dalla forma del potenziale, è finita per r = 0 e si
annulla all’infinito.
Gli autovalori dell’energia degli stati legati del nucleone Enl <0 si determinano dalla
condizione al contorno che la funzione radiale Rln(r) si annulli all'infinito.

La parità della funzione d’onda è fissata da Yml (q, f) à (-1)l

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Modello a Shell a particella singola
• In prima approssimazione (trascurando la forza di Coulomb) il campo è lo stesso per
protoni e neutroni: in effetti i numeri magici per protoni e neutroni sono gli stessi.

• A causa della simmetria sferica il momento angolare orbitale l è un integrale del moto e lo
stesso valore di energia corrisponde a 2l+1 orientazioni.

• In accordo con il principio di esclusione, 2(2l+1) nucleoni di ciascun tipo (protoni o


neutroni) possono occupare questo livello di energia.

• Si può costruire un modello nel quale i nucleoni sono distribuiti in maniera definita tra i
livelli energetici.

Energia crescente
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Osservazione: Modello a Shell a particella singola
Le etichette dei livelli energetici nucleari sono in qualche modo diverse dai simboli corrispondenti
• per
In iprima
livelli di energia degli orbitali
approssimazione atomici. la forza di Coulomb) il campo è lo stesso per
(trascurando
protoni e neutroni: in effetti i numeri magici per protoni e neutroni sono gli stessi.
I livelli di energia aumentano con il numero quantico del momento angolare orbitale l, e i simboli s,
• p,Ad,
causa
f ... della
sono simmetria
usati per l sferica il momento
= 0,1,2,3 ... proprioangolare
come il orbitale l è un integrale
caso atomico. del moto
Ma in realtà e lo un
non esiste
stesso valore
analogo di numero
fisico al energia quantico
corrisponde a 2l+1n,orientazioni.
principale quindi i numeri associati al livello iniziano da n = 1
per il livello più basso associato a un dato numero quantico orbitale, fornendo simboli come 1g che
• non
In potrebbero
accordo con il principio
verificarsi di esclusione,
nel schema 2(2l+1)
di etichettatura nucleoni di ciascun tipo (protoni o
atomica.
neutroni) possono occupare questo livello di energia.
Come nella teoria atomica, i livelli di energia dei nucleoni nel potenziale V(r) dipendono dai numeri
• quantici
Si può ncostruire un modello nel quale i nucleoni sono distribuiti in maniera definita tra i
e l, che descrivono il comportamento radiale e angolare di un nucleone nel livello. Il
livelli energetici.
numero quantico l è lo stesso delle fisica atomica. Il numero quantico n usato nella fisica nucleare e
connesso, ma non lo stesso, a quello delle fisica atomica che è indicato con la stessa lettera. Infatti,
a causa della forma approssimativamente quadrata della buca V(r) nella fisica nucleare, è più
conveniente usare quello che è chiamato numero quantico dei nodi radiali, che è associato al
numero di nodi della funzione radiale (unl(r)).

L’energia dei livelli aumenta aumentando n, per un dato valore di l e viceversa. Non c’è nessuna
restrizione su possibili valori di l per un dato n, come nella fisica atomica, dove il numero quantico n
(chiamato numero quantico principale) è dato dalla somma del numero quantico dei nodi radiale e
del numero quantico del momento angolare orbitale:
Energia crescente
nprincipale = nradiale + l
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Modello a Shell a particella singola

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Modello a Shell a particella singola: il potenziale
• La forma del potenziale di tipo centrale (ipotesi giustificata dall’idea di moto
indipendente dei singoli nucleoni in un potenziale medio) deve essere scelta in modo
da riprodurre le caratteristiche spettroscopiche dei nuclei (o meglio le proprietà dei
nuclei).
• Cominciamo con il considerare due potenziali:
• potenziale di oscillatore armonico isotropo.
• buca di potenziale centrale infinita.
• Un nucleone all’interno del nucleo risente della forza nucleare uniformemente in tutte
le direzioni, col risultato che la forza risultante sarà nulla. Quindi all’interno del
nucleo il potenziale medio sarà all’incirca piatto. In vicinanza della superficie
nucleare la forza nucleare di richiamo cresce, quindi il potenziale aumenta vicino alla
superficie, ridiventa piatto (uguale zero) all’esterno del nucleo, per il fatto che la
forza nucleare è a corto raggio. Una forma analitica che soddisfa queste proprietà
che genera densità nucleari ragionevoli è la funzione di Fermi, o potenziale di
Woods-Saxon.
• Tutte queste forme di potenziale, hanno simmetria sferica, possono quindi descrivere
nuclei sferici.

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Modello a Shell a particella singola: il potenziale

Buca sferica
Buca sferica

V(r)
r

Oscillatore armonico
1
−𝑉0 + M w2 r2 Il potenziale oscillatore armonico produce
-𝑉0 2
livelli di energia che dipendono solo dal
numero quantico principale n e sono
equispaziati DEn = ℏw
Non tutti i numeri magici sono riprodotti
Entrambi i potenziali spiegano solo i primi 3 numeri magici
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Modello a Shell a particella singola: il potenziale
Potenziale oscillatore armonico e buca sferica riproducono solo i livelli bassi che
corrispondono a shell chiuse con numero di nucleoni uguale ai numeri magici. E’necessario
quindi scegliere un potenziale che rimuova la degenerazione delle shell più alte (potenziale
intermedio).
Forza nucleare a corto range à vicino al centro potenziale costante
Vicino alla superficie la densità diminuisce à V(r) diminuisce
V(r) per i protoni è modificato dall’interazione di Coulomb (decadimento a)
V(r)

R
r
1
V (r) = −V0 + M ω 2 r 2
1. Square Well 2
2. Harmonic Os cillation

V0
V0 ≈ - 50 MeV V0 3. Woods-Saxon V (r) ≈
Potential 1+ e(r−R)/s
a

V(r) generato dai nucleoni forma funzionale analoga a


quella della densità del nucleo r(r) ma con maggiore
estensione 16
Modello a Shell a particella singola: il potenziale
Caratteristiche del potenziale di Woods-Saxon:
• Riproduce meglio la distribuzione radiale della densità dei nucleoni.

• Rimuove la degenerazione degli stati con diverso momento angolare orbitale l.

• Gli stati con grandi l sono maggiormente legati dei corrispondenti stati di oscillatore
armonico.

La differenza di energia è però piccola per cui questo potenziale non cambia sostanzialmente la
sequenza dei numeri di occupazione delle shell.

Nel 1940, Mayer and Jesen proposero un potenziale centrale + una forte interazione spin-
orbita suggerita dall'osservazione che l’interazione tra nucleoni ha una forte dipendenza dallo
stato di spin ( interazione addizionale). Il potenziale di interazione dipende quindi dalla distanza
del nucleone dal centro del nucleo, dalla quantità di moto e dallo spin del nucleone, per cui:
! !
V (r) = VWS (r) +VSO (r)L • s
Per effetto dell’interazione spin-orbita il momento angolare orbitale e lo spin si combinano a
formare il momento angolare totale J = L + s e i livelli di energia si modificano.
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Modello a Shell a particella singola
L’operatore L·s è responsabile del riordino delle energie dei livelli. Il calcolo del valore
di aspettazione permette di trovare la separazione energetica.

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Modello a Shell a particella singola
Il potenziale di spin-orbita introduce una separazione dei livelli di definito
momento angolare orbitale in due livelli definiti da j.

Differenza di Energia (splitting)


n, j = l -1/2
n, l
DE
n, j = l+1/2
Splitting energetico aumenta con l

Quindi se Vso < 0 il livello j = l+ 1/2 viene spostato verso il basso,


quello con j = l – 1/2 verso l’alto.
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Modello a Shell a particella singola
La sequenza e lo splitting dei livelli è riportato invece nella figura che segue:

Nella tabella sono riportati i risultati ottenuti tramite l’introduzione dell’interazione


spin-orbita: sono indicati gli stati, il numero di occupazione per protoni e neutroni
ed il numero totale di protoni/neutroni compatibili con il dato livello. Come si vede,
tutte le shell ora si chiudono sui corrispondenti valori sperimentali dei numeri magici.

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Modello a Shell a particella singola

Riprodotta tutta la
struttura a shell
osservata

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Potenziale di spin-orbita
• Il termine <Vso> è scelto negativo per cui il livello con j = ! - ½ ha
energia più grande di quello con j = ! + ½. Questo corrisponde ad energia di
interazione spin-orbita negativa quando ! ed s sono il più parallelo possibile.

• L’opposto avviene per gli elettroni negli atomi segue che l’interazione
nucleare spin-orbita non è di natura elettromagnetica (non ha origine
dall’interazione del momento di dipolo magnetico con il campo prodotto dal
moto delle cariche. Questa infatti produce uno spostamento di livelli molto
minore di quelli osservati)

• L’ interazione di spin-orbita è un effetto di superficie, la cui efficacia rispetto


alla parte centrale decresce come A1/3 (rapporto tra superficie e volume).

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Modello a Shell a particella singola
Le previsioni del modello a shell sono confermate sperimentalmente:
• I nuclei magici riempiono completamente le shell più basse costituendo un
nocciolo sferico di spin nullo e parità positiva (0+)
• I nuclei con un protone (o un neutrone) in più hanno spin uguale al momento
angolare totale del nucleone spaiato e parità uguale a quella del suo momento
angolare orbitale.
• I nuclei con un protone (o un neutrone) in meno rispetto alla configurazione
magica hanno spin e parità determinati rispettivamente dal momento angolare
totale e da quello orbitale del nucleone mancante (buco).
Principali conclusioni del modello:
• il momento angolare totale di una shell piena è nullo
• due protoni o due neutroni nella stessa shell hanno momento angolare totale
nullo.
Segue che:
• lo spin dei nuclei con A dispari è uguale al momento angolare totale del nucleone
spaiato, (confermato sperimentalmente).
• lo spin dei nuclei pari-pari (A pari) è nullo, (confermato sperimentalmente)
• non fa previsioni riguardo allo spin dei nuclei dispari-dispari (A pari).

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Modello a Shell a particella singola: parità dei nuclei

La parità dei nuclei:

• Nuclei pari-pari è +1:


• Nuclei pari-dispari si ha invece P = (-1)l dove l è quello relativo al nucleone
dispari (questa regola funziona quasi sempre con i dati sperimentali).
• Per i nuclei dispari-dispari:
• se protone e neutrone sono nello stesso stato l la parità del nucleo è +1
• se protone e neutrone hanno parità lp=ln ± 1 la parità del nucleo è -1.

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Modello a Shell a particella singola: parità dei nuclei
Nel caso di nuclei dispari-dispari (A pari) è difficile una
previsione. I nucleoni dispari (particella o buca) sono nelle loro
rispettive sub-shells. Per essi si usano le regole di Brennam-
Bernstein. La scelta della regola avviene attraverso il calcolo del
numero di Nordheim N.

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Livelli Energetici Nucleari
• Il nucleo, come l’ atomo, ha livelli energetici
discreti, le cui posizioni e proprietà sono
governate dalle regole della meccanica
quantistica.
• I nuclei normalmente si trovano nello stato di
energia più bassa, che secondo il modello a Shell
è visto come lo stato in cui tutti i nucleoni
occupano la posizione di più bassa energia
permessa dal principio di esclusione di Pauli.
• La posizione degli stati eccitati è diversa da
nucleo a nucleo

Spin nucleare: I (somma vettoriale dei momenti angolari totali dei nucleoni costituenti)
in generale diverso per differenti stati energetici (qualche nucleone nei nuclei
eccitati occupa orbite più alte quindi differenti valori di j di quelli delle orbite più
basse che normalmente occupano quando il nucleo si trova nello stato fondamentale
(G.S.)).

Parità : riguarda le coordinate spaziali di tutti i nucleoni.


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Modello a Shell a particella singola: esempio

Caso di nuclei con A dispari: i numeri quantici dello stato fondamentale sono quelli del
nucleone spaiato .

Caso 8𝑂9 : nucleone spaiato = neutrone di valenza nello stato 1d5/2: Jp = 5/2+, infatti
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Ci sono 8 protoni e 9 neutroni, per cui si devono considerare


solo gli stati bassi nello spettro per capire i livelli di energia

neutrone di valenza

Stato fondamentale:
pieno fin qui +1 neutrone

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Modello a Shell a particella singola: esempio

Nuclei con A pari(dispari-dispari)-Regole di Brennan-Bernstein


(a) 38Cl ha 17 protoni e 21 neutroni. L’ultimo protone è nello stato d3/2 mentre
l’ultimo neutrone è nello stato f7/2 segue N=0 ; Regola 1
jp = 2 – 1/2, jn = 3 + 1/2
J = |7/2 – 3/2| = 2
π=–

(b) 26Al ha 13 protoni e 13 neutroni. L’ultimo protone e l’ultimo neutrone sono


entrambi nello stato d5/2, quindi jp = jn = 2 + 1/2 segue N=1 ; Regola 2
J = |5/2 + 5/2| = 5
π=+

(c) 56Co ha 27 protoni e 29 neutroni. L’ultimo protone è nello stato (buco) f7/2
l’ultimo neutrone è in uno stato (particella) p3/2 segue stato misto ; Regola 3
J = 7/2 + 3/2 – 1 = 4
π=+

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Modello Collettivo
Modello a Shell: descrive bene i nuclei con numeri magici
Modello a goccia liquida: descrive i nuclei che hanno le shell più esterne mezze
piene e sono vicino ai nuclei magici.
Z
Shell mezze-piene
• deformazione

Il modello che combina le


caratteristiche del modello a
shell con quelle del modello
a goccia è detto Modello
Collettivo.

Rappresentazione schematica della carta dei nuclidi


Zona tratteggiata = zona nuclei deformi
Linee verticali (orizzontali) = zone delle shell chiuse di neutroni(protoni)
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Modello Collettivo
Configurazione a shell complete = nucleo sferico
Aggiunta di pochi nucleoni = nucleo poco deformato
Configurazione a shell riempite a metà à nucleo non sferico e moti collettivi di gruppi di nuceloni

• ll modello a Shell descrive bene il


comportamento dei nuclei con numeri magici e
di quelli vicino ai numeri magici.
• Se vi è un numero grande di nucleoni in una
shell non piena, la loro forza attrattiva li
tiene legati insieme così da farli muovere
intorno a un core più interno, deformando il
core stesso. L’intero nucleo si comporta quindi
come una goccia liquida deformata.

• Le singole particelle esterne deformano il nocciolo sferico à grande deformazione (Q


alto). I nucleoni esterni si muovono in un potenziale che non ha più simmetria sferica ma
conserva una simmetria ellissoidale (deformazione assiale).
• Oltre agli stati di particella singola in un potenziale deformato il nucleo può essere pensato
come un ellissoide in grado di ruotare intorno ad un asse perpendicolare a quello di
simmetria e nello stesso tempo di cambiare periodicamente la sua forma mediante
vibrazioni nell’intorno di quella di equilibrio (ellissoidale o sferica), ciò produce una serie
di livelli collettivi rotazionali e vibrazionali dovuti al forte accoppiamento tra i diversi
gradi di libertà. 30
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