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Fisica (Scienze geologiche, a.a.

2020/21) - Carlo Nipoti

May 4, 2021

Radioattività
Riferimento: Halliday-Resnick-Walker, Fondamenti di Fisica (ed. 7), Capitolo 42
PAR. 42.1, 42.2, 42.3, 42.4 FIG. 42.1, 42.2, 42.3, 42.5, 42.7 PROB. SVOLTO 42.8

• La carica positiva di un atomo è concentrata nel nucleo. Il nucleo è fatto di protoni (carica
positiva) e neutroni (neutri). Gli elettroni (carica negativa) orbitano intorno al nucleo.

• L’esistenza del nucleo è stata scoperta da Ernest Rutherford nel 1910, grazie a esperimenti
di diffusione, in cui si bersaglia una lamina d’oro con particelle alfa (cioè nuclei di elio) e
si studia la deflessione nella traiettoria delle particelle dovuta all’interazione con la lamina
d’oro.

• Chiamiamo nuclidi i nulcei dei diversi elementi. Ciascun nuclide è caratterizato da numero
atomico Z (cioè numero di protoni), numero di neutroni N e numero di massa A = Z + N
A A
• Ogni nuclide è rappresentato come E oppure Z E, dove E è il simbolo dell’elemento. Ad
esempio 56 Fe o 56
26 Fe.

• Nuclidi con stesso numero atomico, ma diverso numero di massa si chiamano isotopi.

• Solo alcuni isotopi sono stabili. Gli altri isotopi sono radioattivi: dopo un certo tempo
decadono trasformandosi in un altro nuclide.

• Il raggio caratteristico del nucleo è r ∼ 10−15 m. Il raggio scala con il numero atomico con
r ∝ A1/3 . Si noti che le dimensioni caratteristiche dell’atomo sono ∼ 10−10 m.

• La massa M di un nucleo è minore della somma delle masse dei protoni (mp ) e dei neutroni
(mn ) che lo costituiscono.

• L’energia di legame del nucleo

∆E = (Nn mn c2 + Np mp c2 ) − M c2 > 0 (1)

è l’energia che bisogna fornire al nucleo per smembrarlo in tutti i suoi costituenti.

• Energia di legame per nucleone (∆E)/A è massima per valori intermedi di A (62 Ni).

• La maggior parte dei nuclidi sono instabili e sono soggetti a decadimento radioattivo. Se
consideriamo un campione di N nuclei radioattivi di un certo nuclide essi decadranno a un
tasso

dN
= −λN, (2)
dt

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dove λ (con dimensioni dell’inverso di un tempo) è la costante di decadimento. Ciascun


nuclide ha un diverso valore di λ.

• Scrivendo l’equazione (2) come dN = −λN dt e integrando, otteniamo

N (t) t
dN ′
Z Z
= −λ dt′ , (3)
N0 N′ 0

quindi

ln N (t) − ln N0 = −λt, (4)

ovvero

N (t) = N0 e−λt , (5)


dove N0 ≡ N (0) è il numero di nuclidi al tempo iniziale.

• Tempo caratteristico del decadimento radioattivo di un certo nucilde è il tempo di dimezza-


mento τ1/2 . τ1/2 tale che N (τ1/2 ) = N0 /2:

1
= e−λτ1/2 , (6)
2

1  
ln = ln e−λτ1/2 , (7)
2
quindi τ1/2 = (ln 2)/λ.

• Decadimento alfa. Alcuni nuclidi decadono emettendo una particella alfa (cioè un nucleo di
elio, composto da 2 protoni e 2 neutroni).

• Un esempio di decadimento alfa è 238 234 4


92 U→ 90 Th+ 2 He (U=uranio, Th=torio, He=elio). La
somma delle masse dei prodotti della reazione è minore di quella del nuclide di uranio, quindi
la reazione è spontanea ed emette energia (4.25 MeV).
• Dcedimento beta. Alcuni nuclidi decadono emettendo elettrone + antineutrino (decadimento
beta meno; n → p + e− + ν̄) o un positrone + un neutrino (decadimento beta più; p →
n + e+ + ν). Il numero di nucleoni resta invariato, ma cambia il numero atomico del nuclide
perché o un protone si trasforma in neutrone o vicecersa.
32 32 −
• Esempio di decadimento beta meno 15 P→ 16 S+e + ν̄ (P=fosforo, S=zolfo).
64 64 +
• Esempio di decadimento beta più 29 Cu→ 28 Ni+e + ν (Cu=rame, Ni=nichel).

• Metodi radioattivi di datazione. Se conosciamo il tempo di dimezzamento di un nuclide,


possiamo usare misure di abbondanza di tale nuclide e l’abbondanza del nuclide prodotto
nel decadimanto per misurare un intervallo di tempo. Un’importante applicazione è la stima
dell’età delle rocce. Ad esempio, il nuclide radioattivo 40
19 K del potassio decade nell’isotopo
stabile 40
18 Ar del gas argon, con τ 1/2 = 1.25 × 109
anni.

40 40
19 K → 18 Ar + e+ + ν. (8)

Misurando l’abbondanza relativa di 40 K e 40 Ar in un campione di roccia, se ne può stimare


l’età. L’argon è infatti trattenuto dalla roccia solo dal momento in cui essa si solidifica.
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• Con il metodo di datazione radioattiva si è stimato che le rocce terrestri, le rocce lunari e i
meteoriti abbiano un età tipica di 4.5 · 109 anni, che è quindi considerata l’età del sistema
solare.

• Per materiali organici si può usare l’isotopo radiaottivo del carbonio 14


6 C per stimare quanto
tempo è passato dalla morte dell’organismo cui il materiale organico apparteneva (τ1/2 = 5730
anni).

14 14
6 C → 7 Ar + e− + ν̄. (9)

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