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4: DECADIMENTI RADIOATTIVI
128
1. Decadimenti radioattivi
Valle di stabilità
α
numero di protoni Z
β+
Difetto di massa(MeV)
β-
numero di neutroni N
• Decadimento α
• Decadimento (emissione di elettroni o positroni oppure cattura elettronica)
• Fissione spontanea
130
Decadimento a
(spettro discreto)
Energia
Ea = difetto di massa
Modo di decadimento preferito dai nuclei più pesanti del 209Bi con un rapporto
protone/neutrone lungo la valle di stabilità. 131
Decadimento - A
X Z +A1Y + e - + n e 1
n11p + e - +n e
Z 0
Modi di decadimento preferiti dai nuclei con eccesso di protoni rispetto alla valle di stabilità.
132
Spettro energetico dei (spettro continuo) processo a tre corpi
Spettro energetico degli elettroni di cattura (EC) (spettro discreto) processo a due
corpi
133
Fissione Spontanea
Alcuni nuclei molto pesanti, in particolare quelli con numero di massa pari (238U e 244Pu)
possono spontaneamente fissionare. Nuclei pesanti di massa dispari tipicamente fissionano
solo a seguito di cattura di neutroni ( 235U, 239Pu)
Decadimento
134
135
Ne)=
Ne)+M (α)
la cattura elettronica.
136
2. LA LEGGE DEL DECADIMENTO RADIOATTIVO
Sia N il numero di atomi radioattivi («parents») presenti all’istante t, il numero di decadimenti
dN nel tempo dt risulta proporzionale a N:
dN
- N λ è detta COSTANTE DI DECADIMENTO
dt
(dN / dt)
Riscrivendo l’equazione precedente come - , osservo che λ ha le dimensioni
N
dell’inverso del tempo e rappresenta la probabilità per unità di tempo che un atomo decada.
Integrando si ottiene:
t
dN N dN N
-dt - dt ln -t N (t ) N 0 e -t LEGGE DEL DECADIMENTO
N N0 N
0
N0 RADIOATTIVO
N d (t ) N 0 (1 - e - t )
In ogni istante risulta Np + Nd =N0. 137
• Il tempo di dimezzamento T di un nucleo è il tempo
necessario perché il numero dei nuclei “parents” si
riduca a metà:
N 0 e - T e - T T
N0 1 ln 2 0.693
N
2 2
Tempo di dimezzamento
N - λt - λt
AR N λ N 0e A0 e dove A 0 è l’attività iniziale per t=0
t
• Si definisce attività specifica As di un campione, l’attività per grammo di materiale:
A N N N
As a 0.693 a
M M A AT
dove M ed A sono rispettivamente la massa (grammi) e il peso atomico del campione;
Na = 6.023*1023 numero di Avogadro.
L’attività A si misura in Bequerel (Bq) nel sistema SI 1 Bq = 1 disintegrazione/sec
Usata anche la vecchia unità: il Curie (Ci) 1 Ci = 3.7*1010 disintegrazioni/sec
1 Ci = 37 GBq
1 mCi = 37 MBq
1 Ci = 37 kBq
Attività A è indipendente da:
• Tipo di radiazione emessa
• Energia della radiazione
• Branching Ratio = frazione del decadimento nel modo i-esimo = percentuale del
decadimento totale
i
B.R.
TOT
NTOT = N0e-lTOT t
decadimenti del 40K 140
4. DECADIMENTI SUCCESSIVI: CATENA RADIOATTIVA
dN1
1) -1 N1 N1 (t ) N10 e -1t
dt
dN2
2) +1 N1 1 N10e -1t dN2 1 N10 e -1t dt N 2 (t ) N 20 + N10 (1 - e -1t )
dt
dove
• N1 # atomi del “parent”
• N2 # atomi del “daughter”
• 1 = costante del decadimento del nucleo “ parent”
• N10 # atomi parent per t=0
• N20 # atomi daughter per t=0 141
Parent Radioattivo (P )
Daughter Radioattivo (D ) X1 → X2 → X3stabile
dN1
1) -1 N1
dt
dN2 dove:
2) -2 N 2 + 1 N1 • N1, N2 e N3 sono rispettivamente
dt # atomi “parent” e “daughter”
dN • 1, 2 sono rispettivamente la
3) 3 2 N 2
dt costante di decadimento dei
nuclei N1 e N2
142
143
144
Essendo l’attività del campione data da:
1
N 2 N1(0) (e - 1 t - e - 2 t )
2 - 1
si può scrivere :
A1 1N1 e A 2 2 N 2
A 2 (t) A 2 (0)
2
2 - 1 (
e - 1 t - e - 2 t equazione di Bateman
A1(t) A1(0)e - 1 t
2
( 2 - 2t
A 2 (t) A1(0) e - 1 t - e - 2 t A1(0) e - 1 t 1- e - t
2 - 1 2 - 1 e 1
si può scrivere:
2
A2 (t )
A1 (t ) 2 - 1
( 1 - e -(2 -1 t
145
dN 2 dN 2
0 -2 N 2 + 1N1 0
dt dt
1N1 2 N 2
146
Relazione tra Parent e Daughter
1) Tp < Td ; p > d no equilibrio
Eq. secolare
2) Tp > Td ; p < d equilibrio transiente
3) Tp >> Td ; p << d equilibrio secolare
d
(1- e - d t ) A d (t) A p (t)(1- e - d t )
A d (t)
A p (t) -
d p
A d (t) d
cost
A p (t) -
d p
147
5. ELEMENTI RADIOATTIVI NATURALI E ARTIFICIALI
In natura esistono diversi radioisotopi, con tempi di vita media che variano da alcuni
miliardi di anni a pochi secondi. Questi elementi radioattivi naturali si possono
suddividere in due classi, in base alla loro origine:
148
Serie radioattive naturali
Vi sono tre famiglie radioattive presenti in natura, in equilibrio secolare, aventi come
capostipiti radionuclidi la cui vita media è maggiore o paragonabile a quella della Terra
( 109 anni) e di molto superiore di quella dei discendenti:
Serie dell’Uranio (famiglia A = 4n+2); capostipite: U-238( t1/2 = 4.5*109 anni)
Serie dell’Attinio (famiglia A = 4n+3) capostipite: U-235 (t1/2 = 7.13*108 anni)
Serie del Torio (famiglia A = 4n) capostipite:Th-232 (t1/2 = 1.4*1010 anni)
Esiste una quarta famiglia, artificiale (non più presente in natura) :
Serie del Nettunio (famiglia A = 4n+1)
149
150
238Ue 235U: l'uranio è presente in natura sotto forma di tre diversi isotopi aventi
numeri di massa 234, 235 e 238. Nella crosta terrestre l'238U rappresenta il 99.27%
con una concentrazione media di 33 Bq/kg, l'235U rappresenta lo 0.72% (1.5 Bq/kg) ed
infine l'234U lo 0.0055%.
L'uranio si trova in tutte le rocce e suoli in concentrazioni variabili in dipendenza
dall'origine del tipo di roccia. Questo fa sì che si trovi traccia dei suoi discendenti, in
particolare il 226Ra, ovunque: nei materiali da costruzione, nelle acque, nei cibi e di
conseguenza nell'organismo umano, dove circa il 70-95% si deposita nelle ossa.
151
Radon Capostipiti a lunga vita Abbondanza nella Gas nobili
crosta
TEMPO DI ESPOSIZIONE
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
CONCENTRAZIONE (Bq/m3)
152
Elementi radioattivi artificiali
Gli elementi radioattivi artificiali sono quegli elementi prodotti attraverso reazioni
nucleari, in cui un nucleo bersaglio viene esposto ad un fascio di particelle (neutroni,
protoni, particelle alfa ecc.), o reazioni di fissione, in cui un nucleo pesante,235U ad
esempio, si rompe in frammenti più piccoli.
Il 60Co, per esempio, si può produrre per reazione fra neutroni e 59Co (isotopo stabile).
153
Produzione di radioisotopi e decadimento
dove σ è la sezione d’urto che rappresenta la probabilità che una particella incidente
interagisca con un nucleo del bersaglio. Poichè il numero di nuclei bersaglio N0 deve
diminuire per ogni radionuclide N1 prodotto, il tasso (“rate”) di produzione R deve
diminuire. Comunque essendo piccola la probabilità che un nucleo stabile sia convertito
in uno radioattivo, anche se si continua a fare la stessa reazione per lungo tempo , il
numero di nuclei trasmutati è piccolo. In queste condizioni , con buona approssimazione,
si può ritenere che il numero iniziale di nuclei nel bersaglio, non cambi per cui R può
essere considerato costante.
154
Produzione di radioisotopi e decadimento
Sia N1 il numero di nuclei radioattivi prodotti con rate R e che decadono con costante λ1 ,
si ha che la rate con cui varia è data da :
dN
= R-λ 1 N1
dt
R
(1- e )
-λ1t
la cui soluzione nel caso in cui N1=0 a t=0 è : N1 (t) =
l1
Per grandi valori del tempo t, e - 1 t 0 si raggiunge uno stato di equilibrio secolare.
155
ESERCIZI
13
- 6𝐶 = 13.0076
13
7𝑁 = 13.0100
19
- 9𝐹 = 19.0045
19
10𝑁𝑒 = 19.0080
34
- 15𝑃 = 33.9983
34
16𝑆 = 33.9978
35
- 16𝑆 = 34.9791
35
17𝐶𝑙 = 34.9789
Ricordando che la massa dell’elettrone vale 0.00055 amu, indicare quale nuclide in
ciascuna coppia è instabile, il tipo di decadimento cui può andare incontro e l’energia
rilasciata. 156