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il Nucleo e le sue componenti

Chimica generale e inorganica (Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo
Avogadro)

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IL NUCLEO

E’ composto da:
-Protoni particelle P con carica + (n° atomico Z)
-Neutroni (n): particelle neutre (la “colla stabilizzante”)
-Protoni e neutroni (nucleoni) sono a loro volta costituiti da altre particelle (quark)
Il n° di n e p è caratteristico per ogni elemento è il responsabile della massa dell’atomo
(somma n + p, n° di massa A)

Il numero atomico (Z) indica il numero di protoni presenti nel nucleo


Il numero di massa (A) è dato dalla somma del numero di protoni e
del numero di neutroni (n° di nucleoni) . L’identificazione di un
elemento avviene sulla base delle caratteristiche che vedono il
patrimonio di particelle elementari che lo compongono. Gli elettroni
sono in numero pari a quello dei protoni, poiché la natura ci appare
neutra.
6=numero di protoni che è uguale al numero di neutroni
12=numero di massa.

n° di p non necessariamente uguale al n° di n. es:

7-3=4 neutroni

ISOTOPI

Isotopi = atomi dello stesso elemento con numero diverso di neutroni


isotopi hanno masse di erenti (il numero di n è diverso); sono presenti in natura in
percentuali diverse. il comportamento chimico dei diversi isotopi è identico; il
comportamento fisico può essere di erente (radioattività). hanno stesso numero atomico
ma diverso numero di massa, quindi diverso numero di neutroni.

Isotopi di un elemento sono quindi atomi


"gemelli" che possiedono lo stesso numero di
protoni ma diverso numero di neutroni,
quindi hanno lo stesso numero atomico Z,
ma diverso numero di massa A.

PESO ATOMICO

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Esprimere la massa degli atomi in grammi pone


qualche problema di maneggevolezza
Per evitare di avere a che fare con numeri così
piccoli, si è cercato di esprimere la massa
in termini di peso atomico relativo
il peso, dovuto al nucleo, si esprime in Unità di
Massa Atomica o Dalton (1/12 della massa
del 12C) . tutte le masse atomiche della Tavola
degli Elementi sono in u.m.a.

-peso atomico: rapporto tra la massa media di


un atomo e 1/12 del peso di un atomo di 12C
(u.m.a.)
-peso molecolare: somma dei pesi atomici dei
componenti * coe .stech

LA MOLE

La mole (abbreviato mol) è l’unità di misura SI per misurare una quantità di sostanza
:La mole è la quantità di sostanza che contiene un numero di Avogadro NA = 6.0221023.
particelle La massa in grammi di una mole di sostanza è numericamente uguale al suo
peso atomico o molecolare. La mole (mol) è quella quantità di sostanza che contiene
6.0221023 unità chimiche elementari (atomi, molecole, ioni, gruppi di ioni o di atomi, protoni,
elettroni, ecc.) Se prendo una massa in grammi di una sostanza uguale come numero al suo
peso atomico o molecolare ho esattamente una mole ovvero un NA di atomi o molecole.

Noi sappiamo che quando smontiamo un composto otteniamo dei rapporti interni tra le
componenti. Allo stesso modo, se prendiamo 1 mole di metano, otteniamo 1 mole di
carbonio e 4 moli di idrogeno. Attraverso le moli siamo quindi in grado di calcolare
il peso del
composto.

IL DIFETTO DI MASSA

Quando cerchiamo la massa atomica di un elemento (sommando neutroni e protoni che lo


costituiscono) potremmo ottenere un
numero maggiore rispetto al valore della
massa atomica ottenuta sperimentalmente.
Perché?
La di erenza tra il valore della massa
teorica di un nucleo e quella determinata
sperimentalmente è il cosiddetto difetto di
massa.
Difetto di massa= collegabile alla quantità di
energia che serve per tenere insieme il

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nucleo stesso, essa stessa legata alla relazione di Einstein, la quale ci dice che
l’energia è E = m · c2

Questa informazione ci dice che tanto più diventa pesante il nucleo (maggior numero di
protoni), tanto più sarà forte l’energia nucleare che serve per tenere assieme queste
particelle (più neutroni).

Al crescere del numero di protoni, aumenta il numero di neutroni necessari: servono più
neutroni per tenere insieme il nucleo.

LA RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA

Ciò che ci permette di capire dove sono gli elettroni e come si comportano, dobbiamo
studiare la materia attraverso l’uso delle radiazioni elettromagnetiche.
Le osservazioni degli scienziati:

1666 Isaac Newton accoppiò due prismi ottici e dimostrò che la luce solare è composta
da uno spettro continuo di diverse componenti cromatiche. Nei suoi studi delineò
la concezione corpuscolare della luce.

1873 Secondo James Clerk Maxwell la luce è un fenomeno ondulatorio dovuto a


vibrazioni del campo magnetico ed elettrico che si propagano nello spazio in forma
di onde elettromagnetiche.

Grandezze legate alla radiazione elettromagnetica

-Lunghezza d’onda ( gamma) = distanza tra punti identici di due onde contigue. Si misura in
metri e suoi sottomultipli.
-Ampiezza (potenza o intensità) = altezza verticale di una cresta, determina la luminosità

-Frequenza (v)= n° di volte al secondo in cui l’onda compie un ciclo completo. Si misura in
hertz (Hz).

Relazione che lega lunghezza d’onda e frequenza:

c = v .gamma

c = velocità della luce.


•Se gamma è alta, saranno pochi i cicli per unità di tempo che l’onda sarà in grado di fare,
quindi la v sarà bassa.

•Se gamma è bassa, saranno molti i cicli per unità di tempo che l’onda sarà in grado di
fare,

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quindi la v sarà più elevata.

All’interno delle onde elettromagnetiche


vi è una componente con lunghezze
d’onda tra i 400-700 nanometri che
corrisponde alla luce visibile.
Ad un certo punto si iniziò ad utilizzare
la radiazione elettromagnetica per
compiere esperimenti volti a conoscere
meglio ed approfondire gli atomi.

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