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PCTO SECONDARIA 2 GRADO

Tra le dimensioni caratterizzanti la scuola secondaria di secondo grado, quella orientativa riveste un
ruolo di primo piano, soprattutto nel triennio finale. E di fondamentale importanza, infatti,
promuovere negli studenti lo sviluppo di abilità e strategie utili ad affrontare mondo del lavoro, le
sue sfide e le sue op portunità. Questo aspetto è sottolineato anche nei documenti europei, come le
del 2018 che ribadiscono, in continuità con le precedenti del 2006, il ruolo centrale delle
competenze nei processi di istruzione e di formazione. Centrare tali processi sulle competenze
significa, nelle intenzioni dei relatori del formare i futuri cittadini in direzione dello sviluppo della
resilienza e della capacità di adattamento nell'approccio alla vita. Rientrano in questo qua dro anche
le soft skill, ovvero le competenze trasversali che riguardano differenti aspetti della personalità,
quali le capacità di risoluzione di problemi, di interagire e lavorare con gli altri, di consapevolezza,
di creatività e di pensiero critico. Sulla spinta di tali istanze e sulla scorta delle indicazioni europee
il MIUR ha definito un sistema nazionale dell'orientamento permanente, le cui Linee guida sono
state pubblicate nel febbraio 2014. In questo documento è centrale il concetto di orientamento come
funzione strategica per l'individuo a sostegno del suo intero percorso di vita, non limitato dunque
alla sola carriera scolastica. Nel testo si fa riferimento anche all'alternanza scuola lavoro, rinominata
«Percorsi per le com petenze trasversali e per l'orientamento» (PCTO) dalla Legge di Bilancio 2019
a decorrere dall'anno scolastico 2018/2019. Tali percorsi, come si legge nelle Linee guida adottate
con Decreto 774 del 4 settembre 2019, sono posti in essere dalle istituzioni scolastiche per
«sviluppare le competenze trasversali, contribuire ad esaltare la valenza formativa dell'orientamento
in itinere, laddove pongono gli studenti nella condizione di maturare un atteggiamento di graduale e
sempre maggiore consapevolezza delle proprie vocazioni, in funzione del contesto riferimento e
della realizzazione del proprio progetto personale e sociale, in una logica centrata sull'auto-
orientamento». Si tratta, dunque, di percorsi orientati far sperimentare ai giovani le opportunità e le
logiche professionali, in accordo con i percorsi di studio scelti. Ciò anche allo scopo di rafforzare la
funzione orientativa della formazione, attraverso la sperimentazione attiva e riflessiva delle
dinamiche proprie del mondo del lavoro.

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