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Direttore
Carmelina Chiara C
Università degli Studi “Roma Tre”
Comitato scientifico
Marco B
Università degli Studi “Roma Tre”
Maddalena C
Università Cattolica del Sacro Cuore
John T
City University of New York
Roger F
University of California Santa Barbara
The series puts forward an analysis of the many challenges present in post–modern
society due to the phenomenon of cultural pluralism. Today the diversity of cultures and
identities represent the lymph and the foundation of democratic life. It is, therefore, necessary
to analyse and highlight, through the publishing and the diffusion in the University of texts
which confront, in theoretical and empirical terms, the dimensions of the cultures which
influence social change.
The specific focus of the approach which is of necessity interdisciplinary is: religious
and interreligious cultures, gender studies, the intercultural and interreligious dialogue,
youth culture, the dynamic building of citizenship, the phenomenon of multiculturalism and
migration, the process of socialisation of family and educational institutions, the current
social changes and the cultural and social dimensions of the “age of life”.
Elena Bettinelli
Somatismo culturale
Irruzione del corpo e declino dell’oralità
Copyright © MMXV
Aracne editrice int.le S.r.l.
www.aracneeditrice.it
info@aracneeditrice.it
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Introduzione
Parte I
Corpi che comunicano
Capitolo I
Il contesto generato dai media
.. L’attuale cultura dei media: uno spazio concettualmente di-
sarticolato, – ... Individualità disgiunte in connessione, –
.. Oralità primaria e secondaria, – .. Corpo alfabetico e
corpo orale. Marcel Jousse e l’antropologia del gesto, – .. La
parola e la sua sensorialità. La competizione di vista, udito e
olfatto, – ... Parola: vista, scrittura, astrazione, – ... Pa-
rola: udito, coralità, concretezza, – ... Sensi e oggettività,
– .. Corpo, oralità, scrittura: il desiderio, il caos e la mancan-
za, – ... Il caos della neo-oralità, – .. L’alfabetizzazione
secondaria. Il “nuovo” corpo, – ... Il “corpo vistoso”, .
Capitolo II
Corpi nella rete
.. I corpi della rete, – ... Flash mob, – ... Selfie:
autoscatto ergo sum, – .. Il digitale irreversibile, .
Capitolo III
Il corpo e il contesto in cui agisce
.. La trasmissione culturale, – .. Comunicazione non ver-
bale. Fisicità dell’inconscio culturale, – ... La rivoluzione
aptica: un tocco senza il contatto, – ... Consumo dell’effime-
ro: la dialettica dell’“usa e getta”, – .. Il corpo taccuino di
Indice
Parte II
Corpi che consumano
Capitolo I
L’importanza del corpo
.. Il consumo come fatto culturale e storico, – .. Cronemi-
ca e prossemica del consumo: mondi che si auto-rappresentano
e tabù incrinati, – .. Corpo e valori. Ambivalenza senza
fine, – .. Lucidità e ottundimento post-industriale, –
.. La trappola del desiderio: potenza e paradosso, – ... An-
tinomie, – ... Maschile/femminile, – ... Pubblico/priva-
to, – ... Attività/passività, – .. L’indole pubblicitaria:
narrazione conformista e spregiudicata, – ... Un racconto
diacronico del consumo, – .. Il corpo-massa, – .. Natu-
ra e cultura: repulsione per il rischio, fascino del pericolo,
– .. Dimore post-moderne: lusso, simulazione, paura, –
... Fascino algido, – ... Oppressione claustrofobica subac-
quea e sotterranea, – ... L’incontro di natura e acrofobia, –
... Indigenza, rupofobia, nosofobia. Irrealtà del reale, – .. Il
corpo tecnologia di se stesso, .
Epilogo
Introduzione
. Corpi che comunicano
non sa leggere da cui Claude Chabrol ha tratto nel il film Il buio nella mente. La
protagonista, affetta da una forma grave di dislessia, assunta come governante da
una famiglia agiata e borghese è costretta inizialmente ad occultare il suo problema
ricorrendo a menzogne e stratagemmi. Finirà, in un crescendo di situazioni estreme
e paradossali, con lo sterminare la famiglia in cui lavora complice un’amica dal
passato ambiguo, psicopatica e con ambizioni di riscatto sociale.
. Corpi che comunicano
“Il suono è più reale, o esistenziale, di altri oggetti dei sensi, no-
nostante sia anche il più evanescente”. Il suono è legato alla realtà
presente, piuttosto che al passato o al futuro. Deve emanare da una
fonte che è palesemente attiva qui e in questo momento: ne risulta
che la relazione con il suono è una relazione con il presente, con
un’esistenza e un’attività che si svolgono qui e in questo momento.
Il suono annuncia una forza in azione, poiché il suono deve
essere attivamente prodotto per poter esistere. Altri segni percepibili
con i sensi possono rivelare una forza reale in azione, come quando
si osserva la spinta di un pistone in una macchina. Ma la vista può
anche rivelare una semplice quiescenza come in una natura morta.
Il suono può indurre al riposo, ma non rivela mai immobilità. Ci
dice che qualcosa sta succedendo. In Sound and Symbol, descrivendo
l’effetto della musica, Victor Zuckerkandl nota che, contrariamente
alla vista e al tatto, l’udito avverte la forza, la dinamica. Questo può
Nel circuito della rete, dei social network, dei suoi innumere-
voli servizi ludici, commerciali, informativi, interpersonali, di
intrattenimento, utilizzare la parola scritta suole essere un’at-
tività frustrante: da qui il ricorso a diverse forme di palliativi,
faccine sorridenti o ammiccanti e fonogrammi che “mima-
no” l’aspetto paralinguistico , in una debole riproposizione di
un contesto orale-aurale nei cui confronti il medium rimane
estraneo.
Ma di quale strumento si sente la mancanza? Dell’oralità
o della voce? L’oralità è un modello culturale, la voce un se-
gnale del corpo fisico, una emissione materiale. La prima è
responsabile della creazione di un ordine scandito, meno linea-
re rispetto alla scrittura, ma comunque strutturato. La seconda
è una estroflessione “fisica” di un corpo agente in un contesto.
Nella sua politica di occultamento del corpo, la telematica
ha finito con il palesare la scarsa adeguatezza di scrittura e
alfabetismo.
La rete e i sistemi di mediazione online vennero salutati
come l’alba di una relazione che potesse fare a meno della
fisicità dei corpi, così – eccessivamente – sinceri nel disvelare
i tratti ascrittivi: segni dell’età, del genere, una esteticità non
propriamente adeguata ai canoni correnti. . . Senza il fardello
del corpo, venne da supporre che mente, immaginazione e
creatività fossero libere.
. Nel cerchio caldo di Bauman «non c’è spazio per il freddo calcolo e la
meccanicistica acquisizione di qualunque cosa la società circostante presenti – in
modo algido e incolore – come “razionale”. E questo è esattamente il motivo per
cui la gente intirizzita dal freddo sogna quel cerchio magico e vorrebbe ritagliarsi
il freddo mondo reale a propria misura. All’interno del “cerchio caldo” essi non
. Corpi che comunicano
con la sua trasparenza che crea relazioni, è una perfetta metafora del
modello di comunicazione che tende oggi a prevalere. Se l’individuo
si mette in vetrina, si espone allo sguardo dell’altro e non si può più
sottrarre a tale sguardo. “Vetrinizzarsi” non è un semplice mostrarsi,
che comporta la necessità di trattenere qualcosa per sé. È un atto che
implica un’ideologia della trasparenza assoluta, implica cioè l’obbli-
go di essere disponibili a esporre tutto in vetrina. Non è più possibile
lasciare sentimenti, emozioni o desideri nascosti nell’ombra. (Ivi, p.
)
. Corpi che comunicano
. Oltre trecento persone si sono date appuntamento in via del Corso, per poi
invadere un negozio di libri, dischi, messaggerie musicali. I partecipanti, saliti al
piano superiore, hanno subissato i commessi con richieste di informazioni su titoli
inesistenti, generando disorientamento tra il personale e gli addetti alla vigilanza, fino
alla conclusione sancita da un lungo applauso.
. Il primo evento di questo genere, chiamato No Pants Subway Ride, si verificò a
New York nel .
. Corpi nella rete
. Nel nasce in Italia Funmob, il primo social network al mondo interamente
dedicato ai flash mob. Funmob è disponibile su web e su app. ios e android. In meno
di un anno ha raggiunto oltre . iscritti e gli utenti vi hanno caricato oltre
flash mob. Chiunque si iscrive può trovare i flash mob più vicini grazie al sistema
di geolocalizzazione e incontrare così altri appassionati del genere. Nella sezione
Inspiration di Funmob si trova inoltre il più grande archivio di flash mob esistente che
racchiude e raggruppa i migliori video per divertire e ispirare futuri flash mob ed eventi
unconventional.
. Tra l’agosto e il novembre del Gangnam Style ha generato una serie di flash
mob in tutto il mondo. In moltissime città, masse di persone sono scese in modo orga-
nizzato in piazza o in altri luoghi pubblici come centri commerciali, parchi universitari
e stazioni metropolitane a ballare al ritmo del brano. Flash mob di grandi dimensioni si
sono svolti nelle città più grandi del pianeta, tra cui Atlanta, Bangkok, Seul, Giacarta,
Milano, Melbourne, Parigi, Roma, Sydney, Torino, Stoccolma e Toronto.
. Fonte: Wikipedia.
. La Roman Pillow Fight ha luogo ogni aprile in Piazza Santa Maria in Trasteve-
re. Essendo giunta nel alla sua nona edizione, è divenuta ormai una ricorrenza
tradizionale.
. Corpi nella rete
. Il più importante degli human mirror si è svolto a Trieste nel , organizzato
dall’Associazione Iazadi, con la partecipazione di sette coppie di gemelli.
. Corpi che comunicano
. Corpi che comunicano
sociale con cui viene accolta e in fin dei conti stigmatizzata una
esternazione emotiva.
È pertanto ovvia l’importanza culturale che rivestono le
emozioni e la valenza positiva o negativa attribuita cultural-
mente a queste stesse. Il modo attraverso cui viene percepita
l’espressione emotiva, direttamente dipendente dal giudizio
che la società dà nei confronti di colui che ne è portatore mani-
festo è discorso correlato al valore e alla sua varianza nel tessuto
culturale.
Le oscillazioni nel giudizio dipendono in larga misura da
quanto un dato tipo di indole comportamentale è funzionale
al mantenimento della base culturale. La timidezza può essere
considerata un pregio e come tale venire incoraggiata o racco-
mandata entro un assetto culturale che promuove un’immagi-
ne estremamente contenuta, poco vistosa, non molto loquace,
introspettiva.
Può essere invece connotata negativamente, alla stregua di
un difetto, di una carenza cui porre rimedio anche terapeutico,
in configurazioni socio-culturali di natura individualistica, con
prominente immagine di sé, volontà di ascesa sociale, credenza
che ognuno venga premiato per il suo contributo a prescindere
dalle tradizionali qualità ascrittive cioè conferite dalla nascita o
biologicamente, quali origine di classe e status, genere, età o
altro.
La variabilità dei valori in un assetto culturale è un tipo di
argomentazione assai dibattuta che ha conosciuto il contributo
di svariate discipline e indirizzi di pensiero nel tentativo di supe-
rare la zona grigia esistente fra gli estremi dell’universalismo
e del relativismo, entrambi cassati perché scarsamente fondati
e eccessivamente vaghi, astratti, al limite di una intellettualità
totalizzante o nichilista.
Non può darsi una gamma infinita di valori possibili, non
fosse altro perché la configurazione valoriale risponde alla ne-
cessità di trovare una soluzione ai dilemmi che puntualmente
si presentano nella complessità delle interazioni umane. Pro-
prio perché limitato è il numero dei “dilemmi”, delle “aporie”
. Il corpo e il contesto in cui agisce
etnometodologica (Giglioli, Dal Lago, ; Marcarino, ). Con questo termine si
intende il fenomeno per cui ogni descrizione è connessa al contesto della sua produ-
zione e indica generalmente molto di più di ciò che esprime sul piano letterale. Così
come il significato di un enunciato non si esaurisce nel suo contenuto proposizionale,
ma rinvia ad atti, gesti e simboli che definiscono l’intelligibilità delle espressioni,
gli etnometodologi ritengono che non esistano espressioni dotate di un significato
univoco e universale, ma ogni espressione trae senso principalmente all’interno di
una qualche interazione sociale, ha quindi un significato di natura contestuale. Si
confronti Garfinkel, .
. Il regista dimostrò il ruolo fondamentale del montaggio allo scopo di far
percepire l’espressione degli attori in modo coerente rispetto alla linea narrativa
adottata dal regista, illustrando il meccanismo di sintassi filmica. Per acclarare in
che misura le espressioni vengano decodificate in base soprattutto ad un contesto,
quindi ad immagini immediatamente precedenti o seguenti, venne effettuato un
esperimento, di cui peraltro non si hanno testimonianze certe. Questo consisteva
nel proporre in primo piano un attore dall’espressione non caratterizzata, utilizzando
tre sequenze di immagini. Nella prima, dopo il primo piano, veniva mostrato un
piatto di zuppa sulla tavola. Nella seconda, la pellicola del piatto era sostituita con
quella di una donna stesa all’interno di una bara. Nella terza si utilizzò una bambina
intenta a giocare con un orsacchiotto. In seguito, le combinazioni furono mostrate
al pubblico. Gli spettatori ebbero la sensazione che di fronte alla zuppa il viso
dell’attore esprimesse appetito, che di fronte alla bara esprimesse qualcosa di simile
alla tristezza e che di fronte alla bambina esprimesse gioia; ovviamente si trattava
della medesima espressione.
. Corpi che comunicano
. Ogni termine linguistico ha un’area più o meno estesa di ambiguità se-
mantica, soprattutto per quanto riguarda termini che non possiedono un referente
concreto ma rimangono associati ad un livello astratto. Oltretutto è necessario tenere
presente che vi è una variabilità soggettiva (fluttuazione) del significato, suscettibile
di attribuire interpretazioni diverse ad una medesima parola o frase. Si confronti
Ricci Bitti, Zani, ; Cheli, .
. Corpi che comunicano
. Per una trattazione del rapporto fra realtà geografica-culturale e forme di
pensiero associate si veda Nisbett, .
. Il corpo e il contesto in cui agisce
. La teoria confuciana delle cinque relazioni prevede che l’individuo tragga
senso individuale dall’essere contemporaneamente figlio, genitore, fratello/sorella,
. Il corpo e il contesto in cui agisce
. Corpi che consumano
corpo malato e quella della rinascita di un corpo sano, nuovo. Il processo viene
conseguito portando al culmine la confusione dei codici e delle lingue di cui il corpo
era l’emblema: la musica, la danza, l’incantesimo, il ricorso agli allucinogeni e alle
droghe, l’intera atmosfera che avvolge la seduta concorrono al risultato: solo su una
superficie resa vergine può sorgere il nuovo senso. Ad ogni trance indotta, tutto il
gruppo rivive l’origine del senso come origine della normalità. Origine che coincide
con l’emergere di un corpo nuovo, in cui è inscritto un codice nuovo portatore di
senso. In questo modo viene ristabilito l’ordine dei codici simbolici, al prezzo di un
rischioso viaggio nelle regioni dell’incodificabile (Gil, , ).
. Corpi che consumano
. La cosiddetta “Piramide dei bisogni” redatta nel dallo psicologo Abra-
ham Harold Maslow prevede alla base della struttura piramidale bisogni di natura
prettamente fisiologica: respirazione, alimentazione, sessualità, sonno, omeostasi; a
seguire i bisogni di sicurezza: fisica, territoriale, morale, familiare, di salute e proprietà;
appartenenza: amicizia, relazioni affettive, intimità; stima: autostima, autocontrollo,
realizzazione, rispetto reciproco; infine autorealizzazione: moralità, creatività, problem
solving, accettazione, assenza di pregiudizio.
. L’importanza del corpo
... Antinomie
... Maschile/femminile
... Pubblico/privato
. Ogni cultura presenta una certa concezione dello spazio pubblico, ma questo
si traduce in atteggiamenti completamente diversi inerenti al binomio tutto-niente:
se il pubblico appartiene a tutti, significa che ognuno deve anzitutto prevedere una
condivisione dei diritti di godimento: deve commisurare il suo comportamento
ad una sorta di par condicio giuridica e civile: non sporcare, pagare quanto dovuto,
rispettare gli ambienti, le relazioni territoriali e altro. Se il pubblico è res nullius,
cioè cosa di nessuno, questo autorizza a considerarlo una sorta di discarica comune.
Riguardo all’etica del pubblico in Italia, in particolare meridionale, si confronti il
cosiddetto “familismo amorale” (Banfield, ) e le reazioni suscitate da questa
ipotesi fra cui Sciolla, , ).
. Corpi che consumano
... Attività/passività
. Analogo fatto è accaduto nei sistemi educativi. Al di là delle modifiche ope-
rate nei programmi ministeriali, quindi nella mole e nella qualità della conoscenza,
come pure nel metodo, è indubbio che il tempo trascorso a scuola o in strutture
educative consimili è, negli ultimi decenni, aumentato a dismisura. Gli asili nido, il
tempo pieno sono diventati parte integrante del processo non solo di apprendimento
del bambino, ma anche di una forma di socialità estremamente richiesta che lo porta
a vivere fuori di casa un ammontare imprecisato di ore, ma di certo assai superiore
rispetto ad un tempo.
. Corpi che consumano
.. Il corpo-massa
famiglie, collocati tra gli alberi di pino alle pendici del Tauro,
una catena montuosa della Turchia meridionale.
Nella penisola iberica, precisamente a Pedras Salgadas in Por-
togallo, è situato un eco-resort formato da due alloggi edificati
su un albero aventi una particolare morfologia: un serpente.
Le case vengono raggiunte grazie ad un ponte. L’attenzione
ai valori post-materialistici e ambientali è evidente: per la loro
costruzione è stato utilizzato legname autoctono e la struttura è
dotata di pannelli fotovoltaici e di sistemi di recupero per l’acqua
piovana.
Sviluppo sostenibile e costruzioni in simbiosi con l’ambiente
naturale sono un leit-motive che ispira la progettazione di un
hotel a cinque stelle in Canada: per rispettare il contatto con la
natura esso resta sospeso e non inchiodato al tronco evitando di
danneggiarne la corteccia. In Oregon si trova inoltre un intero
villaggio formato da case sugli alberi.
Anche l’Italia non ha mancato di fornire il suo contributo
con un agriturismo in stile vicino a Roma e la progettazione di
un intero villaggio a Sagron Mis, in Trentino Alto Adige.
L’altezza è il motivo dominante anche dell’Harbour Crane
Hotel, un albergo ricavato da una enorme gru che nel
scaricava il legname proveniente dalle navi russe nel porto di
Harlingen, vicino Amsterdam; oscilla a diciassette metri da
terra e gli ospiti possono dilettarsi azionando i comandi ancora
funzionanti.
Per finire, natura e osservazione della volta celeste sono le
insegne dell’Attrap Reves, un campeggio-albergo vicino Mar-
siglia costituito da bolle con materiali riciclati e telescopio in
dotazione.
. Il record di durata di una caduta libera è invece rimasto a Joe Kittinger che
aveva partecipato attivamente all’impresa di Felix fornendogli istruzioni da terra.
. Corpi che consumano
. Comprensibilmente esistono opinioni del tutto discordanti. Si veda fra gli
altri Belardinelli, , .
. L’importanza del corpo
Epilogo
“Lo puoi vedere da te”, disse, “che questa non è una pecora. È
un ariete. Ha le corna”.
Rifeci il disegno una terza volta, ma fu rifiutato come i tre
precedenti.
“Questa è troppo vecchia. Voglio una pecora che possa vivere
a lungo”. Questa volta la mia pazienza era esaurita, avevo fretta di
rimettere a posto il mio motore. Buttai giù un quarto disegno. E
tirai fuori questa spiegazione:
“Questa è soltanto la sua cassetta. La pecora che volevi sta den-
tro”.
Fui molto sorpreso di vedere il viso del mio piccolo giudice
illuminarsi: “Questo è proprio quello che volevo. Pensi che questa
pecora dovrà avere una gran quantità d’erba?”
“Perché?”
“Perché dove vivo io è tutto molto piccolo. . . ”
“Ci sarà certamente abbastanza erba per lei, è molto piccola la
pecora che ti ho data”.
Si chinò sul disegno:
“Non così piccola che – oh, guarda! – si è messa a dormire. . . ”
E fu così che feci la conoscenza del piccolo principe.
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