Sei sulla pagina 1di 17

PRATICHE DI FORMAZIONE

Esperienze di apprendimento in contesti operativi

Stefano Bonometti

1
A Renza e Paolo

PRATICHE DI FORMAZIONE
Esperienze di apprendimento nei contesti operativi

Copyright © Stefano Bonometti


Diritti di traduzioni, riproduzione e adattamento totale
o parziale e con qualsiasi mezzo, riservati per tutti i paesi.

EDIZIONI SIMPLE
Via Trento, 14
62100 Macerata

Stampato da

Via Trento, 14 - 62100 Macerata

ISBN 978-88-6259-xxx-x

Tutti i diritti sui testi presentati sono e restano dell’autore.


Ogni riproduzione anche parziale non preventivamente autorizzata costituisce violazione
del diritto d’autore.
Prima edizione giugno 2009

2
Indice

5 Introduzione
8 1. Criteri pedagogico-didattici per lo sviluppo del sapere
pratico
1.1 Il sapere pratico
1.2 L’azione lavorativa come dimensione generativa di
sapere
1.3 L’ambiente lavorativo come contesto di sviluppo della
conoscenza
1.4 Approcci formativi centrati sull’apprendimento
organizzativo
1.5 La Consulenza Formativa e il Knowledge Management:
modelli complementari
1.6 Nuovi scenari per la formazione
40 2. Dare forma all’apprendimento
2.1 Un’esperienza con gli operatori sanitari in formazione:
le modalità di apprendimento durante il tirocinio
2.2 Il quadro teorico di riferimento
2.3 I criteri per la lettura dei dati raccolti
2.4 Il processo di indagine
2.5 I risultati dell’indagine
2.6 Conclusioni

3
2.7 Fattori per l’attivazione di un Learning Environment
74 3. Apprendimento e nuove tecnologie didattiche
3.1 Approccio teorico
3.2 Il corso di perfezionamento per Esperti nelle Relazioni
Educative Familiari - EREF
3.3 Modelli didattici
3.4 Conclusione
94 4. Consulenza formativa per il cambiamento organizzativo
4.1 Il progetto “Dal servizio ad un’organizzazione di servizi”
4.2 Indicazioni pedagogiche per l’attività di consulenza
4.3 Il modello didattico centrato sul Problem Based
Learning
4.4 Lo sviluppo e l’integrazione delle competenze
125 Conclusioni
127 Bibliografia

4
Introduzione

Agire in modo appropriato in un contesto richiede la capacità di


mobilitare una molteplicità di risorse personali, a volte inaspettate,
finalizzate a compiere un compito, a gestire una situazione, a
realizzare una prestazione. Questa esperienza generata
nell’interazione con l’ambiente circostante, con le sue incertezze,
contraddizioni e complessità, può divenire foriera di innumerevoli
opportunità di apprendimento. Essa sostiene, infatti, la realizzazione
di un processo di crescita individuale e collettiva che non conosce
fine. Ciò significa riconoscere nell’esperienza dei bambini, degli
adolescenti, dei giovani così come anche degli adulti e degli anziani,
una potenzialità di apprendimento che si estende lungo tutto il corso
della vita.
Le relazioni con il mondo esterno rappresentano un volano per lo
sviluppo e la realizzazione della persona. Vivere con
consapevolezza queste esperienze permette di riconoscere e di
incrementare le proprie risorse e, ancora, di trasformarle in
patrimonio personale e sociale.
Procedere nella prospettiva dell’educabilità permanente della
persona significa porre al centro il valore dell’uomo e della sua
attesa di realizzazione, sia personale sia comunitaria. Ciò permette
di superare una prospettiva nella quale la continuità di
apprendimento è dovuta esclusivamente alla necessità di disporre
opportunità di lavoro nel periodo della post-modernità; una sorta di
crescita continua del sapere vincolata al posto di lavoro. Tale
bisogno di controllo dell’incertezza post-moderna può essere una
condizione di necessità, ma al tempo stesso, non è sufficiente per
una riflessione pedagogica sull’educazione permanente. Alcune
linee di interesse per la riflessione indicano la centralità della

5
partecipazione sociale, della cittadinanza attiva,
dell’autorealizzazione, della possibilità di espressione delle proprie
risorse. Sostenere questi processi richiede un cambio di prospettiva
in ordine al sistema della formazione. Infatti, se l’apprendimento
continua lungo tutto l’arco della vita (lifelong learning), le proposte
educative, allora, dovranno protendersi in un lasso di tempo ben più
lungo del periodo scolastico o universitario ed ampliarsi in contesti di
esperienza fino a pochi anni fa esclusi dalla riflessione pedagogica,
quali ad esempio, il lavoro, il tempo libero, il famiglia, il web.
In particolar modo, il mondo del lavoro, diviene un ambito nel
quale riscoprire la dimensione della professionalità come bene
sociale e culturale, l’ambiente di lavoro come luogo di
apprendimento, le conversazioni e le decisioni come processi di
produzione di nuove competenze. La maggior parte di queste
esperienze di apprendimento raramente sono vissute
consapevolmente dai soggetti stessi che le compiono. Sono
prevalentemente vissute nell’operatività, e solo in poche occasioni,
emerge la percezione della competenza generata e del progresso
compiuto. Tale professionalità, maturata nel “tempo del fare” viene
profusa all’interno dei processi di lavoro, in modo tacito, fianco a
fianco, a volte senza aver la consapevolezza del cambiamento
promosso.
Questa particolarità dell’agire professionale può divenire oggetto
di analisi della ricerca pedagogica se si concentra l’attenzione non
solo sui saperi espliciti e socializzati, trasmessi in modo diretto nei
contesti formativi, ma anche su ciò che rimane tacito e
inconsapevole, fortemente intrecciato con l’operatività. Questo
“sapere pratico”, frutto della sinergia fra competenze tecnico-
professionali e competenze strategiche, può essere avvalorato e
diffuso nel gruppo di lavoro attraverso processi di riflessione e
progettazione.
La riflessione pedagogico-didattica sviluppata nel volume, intende
proporre una strategia di intervento coerente con un processo di
apprendimento articolato su una pluralità di livelli, in cui i soggetti
protagonisti progrediscono attraverso processi elaborativi e riflessivi
alimentati dall’esperienza diretta sul luogo di lavoro.
Nei capitoli che seguono viene messa in luce una riflessione in
ordine ad alcuni elementi fondamentali dell’educazione permanente
6
e della formazione continua, al fine di avvalorare, dal punto di vista
pedagogico, il lavoro, i lavoratori e l’ambiente di esercizio della
professionalità. Partendo da questi presupposti è possibile
presentare tre esperienze finalizzate ad approfondire i dinamismi
dell’apprendimento dall’esperienza. Nel primo caso, viene presentata
un’indagine sulle modalità di apprendimento degli allievi del corso di
laurea per Infermieri, in riferimento all’attività di tirocinio svolto nel
contesto ospedaliero. Un secondo stimolo di riflessione emerge da
un’esperienza di e-learning per la formazione di Esperti nelle
Relazioni educative familiari secondo la modalità blended
(alternanza aula e online). Infine, viene presentata un’esperienza di
consulenza formativa in supporto ad un processo di sviluppo
organizzativo per un’impresa del terzo settore.
Alla luce di tali esperienza è possibile consolidare la centralità
del valore del sapere pratico per sostenere processi di
apprendimento di adulti nei contesti di lavoro, offrendo nel limite
delle esperienza presentate, alcune indicazioni didattiche.

7
Bibliografia

AIF, Professione formazione, Milano, FrancoAngeli, 1995.


A.M. Ajello, La competenza, Bologna, Il Mulino, 2002.
A. Alberici, Imparare sempre nella società della conoscenza,
Milano, Bruno Mondadori, 2002.
A. Alberici, Le metacompetenze e la competenza strategica in
azione nella formazione, in C. Montedoro, Apprendimento di
competenze strategiche, Milano, FrancoAngeli, 2004, pp. 117-118.
G. Alessandrini (a cura di), Pedagogia e formazione nella società
della conoscenza, Milano, FrancoAngeli, 2002.
M. Altet, L’analyse de pratiques, in «Richerche et Formation», n.
35, 2000, pp.30-32.
P. Ardizzone, M. Parricchi, eLearning, in C. Scurati (Ed.), Nuove
didattiche. Linee di ricerca e proposte formative, Brescia, La Scuola,
2008.
H. Arendt, Labor, Work, Acrtion, Trustee, M. McCarthy, 1987;
trad. it., Lavoro, opera, azione. Le forme della vita attiva, Verona,
Ombre Corte, 1997.
H. Arendt, The human condition, trad. It, Vita Activa. La
condizione umana, Milano, Bompiani-RCS Libri, 1997.
C. Argyris e D.A. Schon, Theory in Practice, San Francisco,
Jossey-Bass, 1974.
E. Baldini, F. Moroni, M. Rotondi, Nuovi alfabeti. Linguaggi e
percorsi per ripensare la formazione, Milano, FrancoAngeli, 1995.
G. Bateson, Step to an Ecology of Mind, Chandler Publishing
Company, 1972; trad. it. Verso un’ecologia della mente, Milano,
26ed.
Adelphi, 2006 .
K. Beach, Consequential transitions, in T. Tuomi-Gröhn e Y.
Engeström, Between School and Work, New Perspectives on
Transfer and Boundary-crossing, Oxford, Earli-Pergamon, 2003, pp.
39-61.
L. Benadusi, G. Di Francesco (a cura di), Formare per
competenze. Un percorso innovativo tra istruzione e formazione,
Napoli, Tecnodid, 2002.

8
V. Benigno, A. Chifari, Strategie per promuovere la presenza
sociale in gruppi di apprendimento online, in «Tecnologie
didattiche», n. 3, 2007.
S. Billett, Workplace participatory practices. Conceptualising
workplaces as learning environments, in «The Journal of Workplace
Learning», vol. 16, n. 6, 2004, pp. 312-324.
G. Bocca, Educazione permanente. Realtà e prospettive, Milano,
Vita e Pensiero, 1989.
G. Bocca, Pedagogia del lavoro. Itinerari, Brescia, La Scuola,
1998.
G. Bocca, Suggerimenti di pedagogia e didattica del lavoro, in
«Studium Educationis», n. 1, 2000, pp. 96-100.
S. Bonometti, Apprendere nei contesti di lavoro. Prospettive
pedagogiche per la consulenza formativa, Macerata, EUM, 2008.
S. Bonometti, Bisogni di formazione, competenze e sviluppo di
competenze, in S. Maioli, M.P. Mostarda (a cura di), La formazione
continua nelle organizzazioni sanitarie, Milano, McGraw Hill, 2008,
pp. 189-231.
P. Boscolo, Psicologia dell’apprendimento, Torino, UTET, 1986.
J. Bruner, Acts of meaning, Cambridge, Harvard University Press,
1990; trad. it. La ricerca del significato. Per una psicologia culturale,
Torino, Bollati Boringhieri, 1992.
M. Bruscaglioni, La gestione dei processi nella formazione degli
adulti, Milano, FrancoAngeli, 1997.
L. Cadei, La ricerca e il sapere per l’educazione, Milano, ISU,
2005.
L. Cadei, Narrazione e formazione: produrre significati condivisi?,
in AA.VV., Annali della Facoltà di Scienze della Formazione.
Università di Macerata, 3, 2006, Eum, Macerata, 2008, pp. 13-23.
L. Cadei, Pedagogia della famiglia e modelli di ricerca, Macerata,
EUM, 2008.
A. Calvani, Costruttivismo, progettazione didattica e tecnologie, in
D. Bramanti (a cura di), Progettazione formativa e valutazione,
Roma, Carocci, 1998.
A. Calvani, M. Rotta, Fare formazione in internet. Manuale di
didattica online, Trento, Erickson, 2000.
A. Calvani (a cura di), Fondamenti di didattica, Roma, Carocci,
2007.
9
I. Calvino, Palomar, Milano, Mondadori, 1994.
M. Cardano, La ricerca etnografica, in L. Ricolfi (a cura di), La
ricerca qualitativa, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1997, pp. 45-
92.
A. Cartoccio, D. Forti, G. Varchetta, Action Learning: una
formazione oltre l'aula, Milano, Unicopli, 1988.
F. Cecchinato, D. Nicolini (a cura di), Action Learning: Metodi e
strumenti per lo sviluppo manageriale basato sull'azione, Milano, Il
Sole24ore, 2005.
G. Cepollaro (a cura di), Competenze e formazione.
Organizzazione lavoro apprendimento, Milano, Guerini e Associati,
2001.
R. Cerri, Dimensioni della didattica. Tra riflessione e progettualità,
Milano, Vita e Pensiero, 2002.
R. Cerri (a cura di), L’evento didattico. Dinamiche e processi,
Roma, Carocci, 2007.
R. Cerri (a cura di), Didattica in azione. Professionalità e
interazioni nei contesti educativi, Roma, Carocci, 2008.
E. Cocever, Praticare le scritture per pensare l’esperienza, in D.
Demetrio (a cura di), Per una pedagogia e una didattica della
scrittura, Milano, Unicopli, 2007, pp. 30-38.
M. Corsi, Governare il cambiamento. Le risorse della scuola
italiana, Milano, Vita e Pensiero, 1993.
M. Corsi, Come pensare l’educazione, Brescia, La Scuola, 1997.
M. Corsi, Il coraggio di educare, Milano, Vita e Pensiero, 2003.
A. Cravera, M. Maglione, R. Ruggeri, La valutazione del capitale
intellettuale, Milano, Il Sole 24 Ore, 2001.
E. Damiano, Insegnare i concetti: un approccio epistemologico
alla ricerca didattica, Roma, Armando, 2004.
S. Davis, Lezioni dal futuro. Dare senso ad un mondo indistinto,
Milano, FrancoAngeli, 2002.
G. de Terssac, Autonomie dans le travail, Paris, Presses
universitaires de France, 1992; trad. it. Come cambia il lavoro.
Efficacia, autonomia, valorizzazione delle competenze, Milano,
EtasLibri, 1993.
J. Delors, Learning: the Treasure within, Paris, Unesco, 1996;
trad. it. Nell’educazione il tesoro, Roma, Armando, 1997.

10
D. Demetrio, L'educazione nella vita adulta. Per una teoria
fenomenologica dei vissuti e delle origini, Roma, NIS, 1995.
M.L. De Natale, Educazione degli adulti, Brescia, La Scuola,
2001.
M.L. De Natale, L’educazione degli adulti speranza del nuovo
millennio, Milano, Vita e Pensiero, 2004.
M. Eliade, Mito e realtà, Roma, Borla, 1985.
A.D. Ellinger, M. Cseh, Contextual factors influencing the
facilitation of other’s learning through everyday work experiences, in
«The Journal of Workplace Learning», vol. 19, 2007, pp. 435-452.
Y. Engeström, Activity Theory as a framework for analyzing and
redesigning work, in «Ergonomics», Vol. 43, n. 7, 2000, pp. 960-974.
Y. Engeström, Expansive Learning at Work: toward an activity
theoretical reconceptualization, «Journal of education and work»,
vol. 14, n. 1, 2001, pp. 132-156.
Y. Engeström, Activity Theory e Expansive Design, paper
presentato al “Symposium Foundations of Interaction Design” –
Ivrea, 2003, consultabile presso l’indirizzo web:
http://www.interaction-ivrea.it/it/news/education/2003-
04/symposium/programme/engestrom/index.asp.
Y. Engeström, The new generation of expertise: seven theses, in
H. Rainbird, A. Fuller, A. Munro, Workplace learning in context,
London and New York, Routledge, 2004, pp. 145-165.
Y. Engeström, New forms of learning in co-configuration work,
paper presentato al LSE Department of Information Systems ICTs,
Seminario Work Management and Culture Seminar, 2004, consultato
l’11/12 2008 all’indirizzo web http://www.lse.ac.uk/collections/inform-
ationSystems/pdf/events/2004/engestrom.pdf
Y. Engeström, H., Kerosuo, From workplace learning to inter-
organizational learning and back: the contribution of activity theory,
in «Journal of Workplace learning», Vol. 19, n. 6, 2007, pp. 336-342.
M. Eraut, J. Alderton, G. Cole and P. Senker, Learning from other
people at work, in F. Coffield, Learning at work, Bristol, The Policy
Press, 1998.
L. Fabbri, La costruzione narrativa del sapere didattico, in B.
Grassilli, L. Fabbri, Didattica e metodologia qualitativa, Brescia, La
Scuola, 2003, pp. 65-91.

11
L. Fabbri, Comunità di pratica e apprendimento riflessivo, Roma,
Carocci, 2007.
L. Fabbri, Scrittura autobiografica e sviluppo del pensiero
professionale, in D. Demetrio (a cura di), Per una pedagogia e una
didattica della scrittura, Milano, Unicopli, 2007, pp. 48-60.
R. Frega, Dalla competenza alla navigazione professionale, in
«Professionalità» n.62, 2001.
A. Fuller, L. Unwin, Expansive learning environments, in H.
Rainbird, A. Fuller, A. Munro, Workplace learning in context, London
and New York, Routledge, 2004, pp. 126-144.
A. Fuller e L. Unwin ,Young people as teachers and learners in
the work place: challenging the novice-expert dichotomy, in
«International Journal of Training and Development», n. 8/1, 2004,
pp. 32-42.
N. Galli, Un recente dibattito sull’adulto, in «Pedagogia e Vita», n.
6, 2002, pp. 155-158;
S. Gherardi, D. Nicolini, Apprendimento e conoscenza nelle
organizzazioni, Roma, Carocci, 2004.
ISFOL, Apprendimento di competenze strategiche, Milano,
FrancoAngeli, 2004.
K. Illeris, A model of learning in working life, in «The Journal of
Workplace Learning», vol. 16, n. 8, 2004, pp. 431-441.
P. Jarvis, Paradoxes of Learning: On Becoming an Individual in
Society, San Francisco, Jossey Bass, 1992.
C. Kaneklin, Ripensare e riprogettare la professionalità in un
mondo del lavoro che cambia, in B. Rossi, Sviluppo professionale e
processi di apprendimento, Roma, Carocci, 2005, pp. 11-17.
C. Kaneklin, G. Scaratti, Formazione e narrazione, Milano,
Raffaello Cortina, 1998.
H. Kerosuo, Y. Engeström, Boundary crossing and learning in
creation of new work practice, in «Journal of Workplace Learning»,
vol. 15, n. 7/8, 2003, pp. 345-351.
M. Knowles, The Adult learner: a neglected species, Houston,
Gulf Publishing Company, 1988; trad. it. Quando l’adulto impara,
Milano, FrancoAngeli, 1993.
D. Kolb, Experiential learning: experience as the source of
learning and development, Englewood Cliffs, Prentice Hall PTR,
1984.
12
C. Laneve, La didattica fra teoria e pratica, Brescia, La Scuola,
2003.
G.F. Lanzara, Capacità negativa. Competenza progettuale e
modelli di intervento nelle organizzazioni, Bologna, Il Mulino, 1993.
J. Lave, E. Wenger, Situated learning. Legittimate peripheral
participation, Cambridge, University Press; trad. it. L’apprendimento
situato, Trento, Erickson, 2006.
T. Lodrini, Didattica costruttivista e ipermedia, Milano,
FrancoAngeli, 2002.
S. Maioli, M.P. Mostarda (a cura di), La formazione continua nelle
organizzazioni sanitarie, Milano, McGraw Hill, 2008.
P. Malavasi, Pedagogia e formazione delle risorse umane,
Milano, Vita e Pensiero, 2003.
A.M. Mariani, M. Santerini, Educazione adulta. Manuale per una
formazione permanente, Milano, Unicopli, 2002.
L. Mecacci, Teoria della psicologia del Novecento, Roma-Bari,
2.
Laterza, 1993
S. Meghnagi, Il sapere professionale. Competenze, diritti,
democrazia, Milano, Feltrinelli, 2005.
J. Mezirow, Trasformative dimensions of adult learning, San
Francisco, Jossey-Bass, 1991; trad. it. Apprendimento e
trasformazione, Milano, Raffaello Cortina, 2003.
C. Montedoro (a cura di), Dalla teoria alla pratica per la
formazione: un percorso di ricerca epistemologica, Milano,
FrancoAngeli, 2001.
T. Moriarty, V. Thompson, Business Analysis Techniques, in
«Database programming & design», n. 9, 1996.
E. Morin, La Tête bien faite. Repenser la rèforme, réformer la
pensèe, Paris, Le Seuil, 1999 ; trad. it. La testa ben fatta. Riforma
dell'insegnamento e riforma del pensiero, Milano, Raffaello Cortina,
1999.
L. Mortari, Apprendere dall'esperienza. Il pensare riflessivo nella
formazione, Roma, Carocci, 2003.
P. Nicoletti (a cura di), L’offerta di formazione permanente in
Italia. Primo rapporto nazionale, Roma, ISFOL, 2003.
I. Nonaka, Un’organizzazione capace di creare conoscenza, in E.
Baldini, F. Moroni, M. Rotondi, Nuovi alfabeti. Linguaggi e percorsi

13
per ripensare la formazione, Milano, FrancoAngeli, 1995, pp. 117-
152.
P. Orefice, Pedagogia. Introduzione a una scienza del processo
formativo, Roma, Editori Riuniti, 2006.
L. Pati, Pedagogia della comunicazione educativa, Brescia, La
Scuola, 1994.
L. Pati, L’educazione nella comunità locale. Strutture educative
per i minori in condizione di disagio esistenziale, Brescia, La Scuola,
1990.
L. Pati, Pedagogia sociale. Temi e problemi, Brescia, La Scuola,
2007.
M. Pellerey, Educare. Manuale di pedagogia come scienza
pratico-progettuale, Roma, LAS, 1999.
M. Polany, Personal Knowledge: toward a post-critical
philosophy, London, Routledge & Kegan, 1958; trad. it. La
conoscenza personale, Milano, Rusconi, 1983.
G. Porzio, Workplace learning: concezioni, condizioni,
implicazioni, in «Professionalità», n. 92, 2006, pp. 14-21.
J.M. Prellezo, C. Nanni, G. Malizia (a cura di), Dizionario di
scienze dell’educazione, Torino, Elle Di Ci – Las – Sei, 1997.
A. Quagli, Knowledge Management, Milano, Egea, 2001.
G. Quaglino, Fare formazione. I fondamenti della formazione e i
nuovi traguardi, Milano, Raffaello Cortina, 2005.
H. Rainbird, A. Fuller, A. Munro, Workplace learning in context,
London and New York, Routledge, 2004.
F. Ratti, Competenze e talenti. Lavoro, persone, organizzazione,
Milano, Guerini e Associati, 2001.
R. Revans, ABC of Action Learning, Bromley, Chartwell-Bratt,
1983; trad.it. L’ABC dell’ “imparare facendo”, Torino, ISPER, 1989.
P.C. Rivoltella, L’analisi della narrazione: aspetti teorici e di
metodo, in P.C. Rivoltella, R. Giannatelli, Teleduchiamo. Linee per
l’uso didattico della televisione, LCD, Leumann (Torino), 1994, pp.
227-248.
P.C. Rivoltella, Teoria della comunicazione, Brescia, La Scuola,
1998.
P.C. Rivoltella, Costruttivismo e pragmatica della comunicazione
on line, Trento, Erickson, 2003

14
P. C. Rivoltella, Valutare la didattica online in università, in C.
Scurati (a cura di), E-learning/Università. Esperienza, analisi,
proposte, Milano, Vita e Pensiero, 2004, pp. 39-76.
R. Robson, Explain eLearning to a Stranger, Standards support
e-learning system components, in «e-Learning Magazine», 3/2002.
F. Roma, Contesti lavorativi e apprendimento: il contributo
dell’activity Theory in «Formazione e Cambiamento» web magazine,
n. 26, 2004.
B. Rossi (a cura di), Sviluppo professionale e processi di
apprendimento. Nuovi scenari lavorativi, Roma, Carocci, 2005.
B. Rossi, Pedagogia delle organizzazioni. Il lavoro come
formazione, Milano, Guerini e Associati, 2008.
P.G. Rossi (a cura di), Dal testo alla rete. Didattica e
multimedialità, Napoli, Tecnodid, 2000.
P.G. Rossi, Personalizzazione, didattica e nuove tecnologie, in
«Form@are. Newsletter per la formazione in rete», n. 4, 2004.
P.G. Rossi, Progettare e realizzare il portfolio, Roma, Carocci,
2005.
P.G. Rossi, E. Toppano, Progettare nella società della
conoscenza, Roma, Carocci, 2009.
P.G. Rossi, L. Giannandrea, Che cos’è l’e-portfolio, Roma,
Carocci, 2006.
R. Säljö, Epilogue: From Transfer to Boundary-crossing, in T.
Tuomi-Gröhn e Y. Engeström, Between School and Work, New
Perspectives on Transfer and Boundary-crossing, Oxford, Earli-
Pergamon, 2003, pp. 313-320.
M.G. Savoia, Apprendimento e formazione, consultato il 10/06/09
all’indirizzo web: http://www.centrostudi.cisl.it/Articoli.asp?Show=Articoli&ID=5
R.W. Scott, Le organizzazioni, Bologna, Il Mulino, 1995.
S. Salvemini, Leggi, condizioni, aree, tipi di apprendimento, in AIF
(a cura di), Professione formazione, Milano, FrancoAngeli, 1995, pp.
72-79.
A. Senteni, Change Laboratory, paper consultato il 10/06/2009
all’indirizzo web: http://edutechwiki.unige.ch/en/Change_laboratory
D. Simeone, La consulenza educativa. Dimensione pedagogica
della relazione d'aiuto, Milano, Vita e Pensiero, 2002.
D. Simeone, Prospettive pedagogiche della consulenza
educativa, in «Pedagogia e Vita», n.2, 2004, pp. 95-111.
15
D. Simeone, Educare in famiglia. Indicazioni pedagogiche per lo
sviluppo dell’empowerment familiare, Brescia, La Scuola, 2008.
D. Thornton Moore, Curriculum at work, in «The Journal of
Workplace Learning», Vol. 16, n. 6, 2004, pp. 325-340.
M. Tomassini (a cura di), Alla ricerca dell'organizzazione che
apprende. L'apprendimento continuo nel futuro della formazione
continua, Roma, Edizioni Lavoro, 1993.
M. Tomassini, Supportare i processi di trasformazione delle
conoscenze nelle organizzazioni: prospettive emergenti nella
formazione, in «For, Rivista per la formazione», n. 36/37, 1998, pp.
9-44.
S. Tramma, L’educazione degli adulti, Milano, Guerini e Associati,
1997.
G. Trentin, Dall’e-learning formale a quello informale attraverso i
processi di gestione e condivisione della conoscenza professionale,
in «Tecnologie didattiche», n. 3, 2006.
G. Trentin, L’apprendimento cooperativo in rete e didattica
universitaria: i ritorni di tipo educativi, in «Tecnologie Didattiche», n.
38, 2006.
T. Tuomi-Gröhn, Y. Engeström, Between School and Work. New
Perspectives on Transfer and Boundary-crossing, Oxford, Earli-
Pergamon, 2003.
T. Tuomi-Gröhn, Developmental Transfer as a Goal of Internship
in Practical Nursing, in T. Tuomi-Gröhn e Y. Engeström, Between
School and Work. New Perspectives on Transfer and Boundary-
crossing, Oxford, Earli-Pergamon, 2003, pp. 199-231
A. Vino, Sapere pratico. Competenze per l'azione, apprendimento
e progettazione organizzativa, Milano, Guerini e Associati, 2001.
L.S. Vygotskij, Mind in society: the development of Higher
psychological processes, Cambridge, Harvard University Press,
1978; trad. it. Il processo cognitivo, (raccolta di scritti di M. Cole)
Torino, Bollati Boringhieri, 1987.
K. Weik, Senso e significato nell’organizzazione, Milano, Raffaello
Cortina, 1997.
E. Wenger, Comunità di pratica e sistemi sociali di
apprendimento, in “Studi organizzativi”, n.1, 2000.

16
E. Wenger, R. Mc Dermott, W.M. Snyder, Cultivating
Communities of Practice, Boston, Harvard Business School Press,
2002; trad. it. (a cura di D. Lipari) Coltivare comunità di pratica.
Prospettive ed esperienze di gestione della conoscenza, Milano,
Guerini e Associati, 2007.
L. Yorks, J. O’Neil, V.J. Marsick, Action Learning: basi teoriche e
modalità applicative, in F. Cecchinato, D. Nicolini (a cura di), Action
Learning: Metodi e strumenti per lo sviluppo manageriale basato
sull'azione, Milano, Il Sole24ore, 2005, pp. 17-32.
C. Zucchermaglio, Vygotskij in azienda. Apprendimento e
comunicazione nei contesti di lavoro, Roma, Carocci, 2004.

17

Potrebbero piacerti anche