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INTRODUZIONE
Il motivo per cui ho deciso di studiare tale argomento risiede nell’esperienza che ho avuto
in qualità di studentessa prima e di educatrice poi, all’interno delle scuole italiane. Ciò che
ho riscontrato è essenzialmente una riluttanza generale degli insegnanti ad adoperare il
lavoro di gruppo, in quanto creerebbe eccessiva confusione in classe. Spostamenti di
sedie, banchi, materiale ingombrante per l’aula e il tempo impiegato per sistemare sono
solo alcune delle motivazioni addotte implicitamente o esplicitamente dagli insegnanti per
evitare di utilizzare metodologie alternative alla didattica frontale-individuale. Il seguente
studio, per quanto limitato, pone l’attenzione su alcuni materiali (economici e versatili) che
sicuramente sono di aiuto alla didattica, come ad esempio il cooperative learning.
1
http://www.edscuola.it/archivio/comprensivi/cooperative_learning.htm un ottimo sito da cui
partire per scoprire il cooperativr learning
2
Comoglio M., CardosoM. A., Insegnare e apprendere in gruppo.Il Cooperative Learning, LAS,
Roma, 1996, p.24.
Azzurra Spreafico, 3800520
Infatti, diversamente da questi ultimi, che sa gestire e organizzare esperienze di
apprendimento condotte dagli stessi studenti e, insieme, sviluppare obiettivi educativi di
collaborazione, solidarietà, responsabilità e relazione, riconosciuti efficaci anche per una
migliore qualità dell'apprendimento3".
Nel cooperative learning gli studenti lavorano con i loro compagni per raggiungere un
obiettivo condiviso raggiunto attraverso l’interdipendenza tra tutti i membri del gruppo.
Ogni membro è responsabile della riuscita dell’obiettivo condiviso. Non è tuttavia scontato
che tutti i gruppi siano gruppi cooperativi, in quanto, fare un lavoro di gruppo non significa
necessariamente che si stia mettendo in atto il cooperative learning. Per avere un effettivo
cooperative learning occorrono cinque elementi essenziali4:
1. Interdipendenza positiva5: Ogni membro del gruppo dipende da ogni altro per
raggiungere un obiettivo comune o risolvere un compito. Senza tale aiuto da parte
di un altro membro del gruppo non è in grado di raggiungere l'obiettivo desiderato.
I teorici del Cooperative Learning sostengono che, i modi con cui i docenti strutturano le
condizioni di apprendimento della classe, influiscono sulla natura dei rapporti
interpersonali degli allievi e sul rendimento scolastico finale. Johnson e Johnson 6 hanno
individuato tre condizioni generali all’interno delle quali gli studenti agiscono:
a) condizione di apprendimento cooperativo
b) condizione di apprendimento individualistico
c) condizione di apprendimento competitivo
Nella prima, gli studenti vivono relazioni di interdipendenza positiva: quando uno studente
svolge il suo compito e raggiunge i suoi risultati tutti gli altri compagni del gruppo, in
relazione cooperativa, raggiungono i loro risultati e svolgono i loro compiti.
Nella seconda si vivono relazioni di interdipendenza negativa: solo alcuni studenti possono
ottenere risultati eccellenti a scapito di altri.
Nell’ultima condizione gli allievi vivono relazioni caratterizzate da assenza di
interdipendenza: ciascuno svolge i compiti e ottiene risultati indipendentemente dagli sforzi
che gli altri compiono e dai risultati che raggiungono.
3
Comoglio M.,Verso una definizione del cooperative learning, Animazione Sociale n. 4,1996.
4
http://edtech.kennesaw.edu/intech/cooperativelearning.htm
5
Jolliffe W.,Cooperative learning in the classroom. Putting into practice,2007, pag. 4 e
http://www.slideshare.net/Aliante/cooperative-learning-332533
6
Johnson& Johnson, Cooperation and competition: Theory and Research, 1989
Azzurra Spreafico, 3800520
Negli ultimi decenni, in riferimento a ciascuna di queste condizioni, sono stati raccolti
risultati che illustrano la maggiore efficacia delle esperienze di apprendimento cooperativo
rispetto a quelle tradizionali, individualistiche e competitive7.
2. Interazione face to face: Promuove il successo dei membri del gruppo, incoraggia,
dà sostegno o assistenza.
Tutti i teorici del Cooperative Learning partono dal presupposto che la complessità della
nostra società non può essere affrontata utilizzando esclusivamente competenze
individualistiche o competenze competitive. I modelli più conosciuti sono:
• Learning Together.
7
Comoglio, M., & Cardoso, Insegnare e apprendere in gruppo. Il cooperative learning, 1996
Azzurra Spreafico, 3800520
• Structural Approach.
• Group Investigation.
• Student Team Learning.
• Complex Instructions.
• Communities of Learners.
• Apprendistato cognitivo.
Vi sono molti motivi per avvalersi del cooperative learning. Innanzitutto esso permette allo
studente di auto-educarsi mentre scopre e conosce la cultura, che è un elemento
fondamentale dell’uomo, ma che rischia di perdere i suoi fini se slegata dall’attività
educativa. Lavorare insieme agli altri permette di sperimentare sé stesso nelle relazioni,
quindi imparare a gestire la conflittualità e rispettare la persona altrui. Più in generale lo
studente sarà in grado di accettare realmente l’altro per come si pone, per come pensa e
per come è. La differenza fondamentale di questo metodo è che il lavoro richiede una
forte responsabilità di tutti i suoi membri: questo necessita lo sviluppo di abilità sociali per
lavorare in gruppo, in quanto non si tratta di un’azione naturale. Lo sforzo richiesto trova il
suo obiettivo nell’aumento della stima personale, nonché dell’accettazione dell’originalità e
unicità altrui. Spesso la risoluzione dei problemi richiede creatività e inventiva: questo è
sicuramente fonte di forte motivazione per il raggiungimento del successo. Le teorie
psicologiche ci insegnano come il successo è strettamente collegato alla stima di sé e
delle proprie capacità, le quali sono componenti indispensabili per il benessere della
persona.
8
Goodman L., Time and learning in the special education classroom, 1990, p.113
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vincitori. Il successo di queste persone può significare un fallimento per gli altri; questo,
con la cooperazione, non è possibile, in quanto non ci sono vincitori, poichè tutti i membri
raggiungono il successo. Un’ulteriore conferma, arriva dal fatto che gli studenti con
difficoltà tendono a lavorare di più quando sono raggruppati con altri studenti. Anche nel
cooperative learning esiste la concorrenza, quella tra i gruppi, la quale aiuta a promuovere
la coesione tra i membri e lo spirito di gruppo.
Un’altra ragione per cui avvalersi del cooperative learning è sicuramente il vantaggio
economico. Con questo metodo infatti sono necessari pochi materiali. Una della abilità
sociali che viene insegnata è infatti quella della condivisione. Gli insegnanti di solito
acquistano dei materiali che vengono condivisi dai gruppi e dalla classe. La riduzione dei
materiali non ostacola il processo educativo, ma insegna ai bambini il valore del tempo, la
divisione dei materiali e la condivisione degli stessi. Utilizzare meno materiale non significa
sacrificare la qualità dell’istruzione, ma semplicemente risparmiare tempo e denaro.
9
Dahley, Andrew, Cooperative Learning Classroom. Annual Design Review, Design Distinction
Award,I.D, 1995
Azzurra Spreafico, 3800520
1.4.1. I BISOGNI DEL GRUPPO-CLASSE
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Orlich, Harder, Callhan, Trevisan, Brown,Teaching strategies, a guide to effective instruction,
2009, pag. 201
Azzurra Spreafico, 3800520
→ Bisogni personali: All’interno di ciascun gruppo ogni studente deve avere un senso
di spazio personale. Ogni membro del gruppo ha il compito di partecipare
attivamente al raggiungimento dell’obiettivo comune. Ogni studente dovrebbe
anche essere dotato di uno spazio di archiviazione dei propri materiali e libri.
Questo materiale dovrebbe essere facilmente accessibile e non ingombrare
quando non viene utilizzato.
→ Comfort: Mobili non confortevoli distraggono gli studenti dalla concentrazione che
richiede il lavoro. Ad esempio, gli studenti di una scuola media sono continuamente
in crescita, perciò occorrono attrezzature continuamente adattabili a questa
esigenza. Gli studenti infatti passano gran parte della loro giornata seduti, perciò un
elemento come la sedia risulta molto importante.
→ Costi e qualità: I bilanci delle scuole sono limitati, pertanto non possono permettersi
di spendere ingenti somme di denaro per mobili costosi. Questi mobili devono
essere facili da pulire, durevoli, e poco costosi.
1.5. L’ARREDAMENTO11
LE CONFIGURAZIONI devono:
11
http://www.smithsystem.com/interchange.asp?section=product : alcuni esempi di mobilio per
cooperative learning classroom
Azzurra Spreafico, 3800520
♣ Permettere formazioni di gruppi di banchi da 3 a 5.
ARCHIVIAZIONE:
♣ Può aiutare gli studenti a non dimenticare il materiale che devono portare a casa.
COMFORT
♣ Il disagio che distrae gli studenti durante il loro lavoro deve essere ridotto al minimo.
♣ I mobili devono adattarsi alle dimensioni del corpo di ciascuno con piccoli e facili
aggiustamenti del banco e della sedia.
SICUREZZA:
♣ I mobili devono essere stabili, in modo che non si ribaltino o si rompano facilmente.
IL BANCO
Questo disegno mostra come la struttura del banco sia durevole e a basso costo. I
tubi delle gambe sono disponibili in tre diverse lunghezze. La particolare forma delle
gambe permette la libertà di movimento sotto il banco da entrambi i lati. I fori della
superficie di lavoro vengono utilizzati per montare la lavagna rotante al centro o
eventuali altri strumenti da sviluppare. Le gambe in polipropilene saranno ritirate dal
fabbricante alla fine della loro vita per essere riciclate.
LA SEDIA
LE CONFIGURAZIONI