La nozione di spettro dell'autismo casi in cul abilità sociali e di comunicazione e, in misura va le
abilità citarie le eelinguistiche. Si tratta di un'area eterogenea, che può comprendere sia persone con alto quoziente. con diversi livelli di gravità dei sintomi e di compromissione di abilità. Comprende, infatti, Sebbene non ci sia un periodo d'esordio del disturbo, generalmente sintomi vengono individuati nell'ambito del secondo anno di vita del bambino. Il livello di gravità fa si che la diagnosi possa arrivare prima o dopo tale arco temporale. In ogni caso, nella prima infanzia i tratti distintivi del disturbo dello spettro dell'autismo tendono a manifestarsi con una certa evidenza. Trattandosi di sindromi non degenerative, disturbi compresi in questo spettro non sono destinati a peggiorare; poter fruire di misure compensative, di occasioni di apprendimento e di supporti adeguati permette al soggetto di compiere dei progressi sul piano sociale e della comunicazione. In alcuni casi, laddove la compromissione funzionale è bassa, gli individui adulti sono in grado di lavorare e di svolgere una vita autonoma, seppure con l'utilizzo di strategie compensatorie e meccanismi di mascheramento del disagio tali da causare talvolta stress o depressione. Negli ultimi anni, grazie al progredire degli studi di settore, alla crescente attenzione delle famiglie coinvolte ed alla diffusione di un'ampia letteratura di riferimento, sono aumentate le conoscenze degli operatori del settore. Si è giunti cosi alla pubblicazione di apposite linee guida e all'analisi di interventi di tratta modalità di intervento educativo soprattutto di tipo comportamentale. Nel corso di questi ultimi anni è stato progressivamente osservato che un pro gramma eccessivamente strutturato comporta notevoli problemi di «generalizzazione» delle competenze apprese al di fuori del setting di apprendimento. Peraltro, è stato riconosciuto che il bambino autistico può apprendere molto di più di quanto comunemente ritenuto in ambienti «naturali», in maniera incidentale. Recentemente, pertanto, esiste una tendenza ad utilizzare il paradigma dell'ABA implementandolo negli ambienti che «naturalmente» il bambino frequenta (famiglia, scuola, attività del tempo libero). Ciò comporta, evidentemente, il coinvolgimento dei genitori, dei fratelli, degli insegnanti e dei coetanei, con opportuni training per l'implementa zione dei programmi di intervento sul bambino. Tale tendenza, peraltro, traduce l'orientamento verso un tipo di intervento sempre più «centrato sul bambino», sulla stimolazione della sua iniziativa e sulla facilitazione del suo sviluppo sociale.
SuperKids. Basi neurologiche della dislessia e contributo delle TIC nei processi riabilitativi, nell’apprendimento e nell’inclusione scolastica di soggetti con DSA