Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
IN EUROPA
IL BISOGNO DI CAMBIARE
L'architettura del ferro fu un vero e proprio sviluppo tecnologico che prese campo in Europa dopo gli effetti
dell'industrializzazione, grazie ai quali si diffusero le idee di sperimentare nuovi prodotti e nuove tecnologie.
La sperimentazione di nuove forme artistiche e il bisogno di novità andavano, in questo periodo, a pari passo
con la voglia di sapere e conoscenza e con l'idea di progresso ed esigenze tecniche.
Con la produzione di nuovi materiali da costruzione gli edifici e l'edilizia conobbero un periodo di grande
sviluppo: grazie all'applicazione dl carbone vegetale "coke" nella siderurgia, i materiali erano più resistenti e
malleabili. Il boom di nuovi materiali da costruzione come la ghisa (ferro+carbonio), il vetro e l'acciaio, non si
rivoluzionò solamente il modo di costruire, ma anche la tipologia delle costruzioni. Gli architetti, principali
figure simboli della creatività delle costruzioni, vengono ora sostituite dall'ingegnere, che avendo
preparazione più tecnica che artistica, risulta più competente per le richieste del periodo. Essendo questi
anche degli scienziati, il loro ruolo si sposa benissimo con la moda dell'epoca, che esaltava l'uso della
ragione, l'ingegno, le capacità intellettive.
La maggiore applicazione dell'architettura del ferro fu nella costruzione di ponti, stazioni ferroviarie,
padiglioni, ecc., tutte strutture che richiedono ampi spazi, a causa delle loro dimensioni. Nel 1851 si tenne a
Londra la prima Esposizione Universale, una mostra che richiamava ingegneri da tutt'Europa e li vedeva
"sfidarsi" tra loro, in quanto le competizioni riguardavano le costruzioni in ferro, acciaio o ghisa.
Tra le opere architettoniche più in vista, quella di Joseph Paxton risultò la migliore: il progetto dell'ingegnere
inglese fu infatti il più originale, il più celebrativo e il più maestoso. L'impresa di costruire il Palazzo di
Cristallo fu realizzata in pochi mesi con l'impiego di ghisa e vetro in 77mila metri quadrati. Questa opera
diede il via alla competizione, che durerà per parecchi anni, di costruire edifici e monumenti sempre più
sorprendenti e maestosi.
La costruzione, chiamata subito Crystal Palace, si compone da una navata centrale lunga oltre mezzo chilometro,
caratterizzata da un transetto coperto con una grande volta a botte in ghisa; la struttura ci ricorda una gigantesca serra. Il
cantiere del Palazzo di cristallo era una novità per l'epoca, non soltanto per le soluzioni tecniche con cui era realizzato,
completamente in metallo e vetro, ma esso permise di sperimentare nuove tecniche costruttive e nuove macchine per la
costruzione dell'edificio. La Great Exhibition fu aperta dalle regina Vittoria il 1 maggio. 14.000 espositori erano
radunati sotto il Crystal Palace, mai prima di allora c'era stata una competizione pacifica di queste dimensioni, mai
prima di allora tanti oggetti erano stati presentati sotto un solo tetto. Si può dire che fu la prima esposizione universale
propriamente detta dal punto di vista organizzativo. La manifestazione ebbe un successo straordinario, ci furono più di 6
milioni di visitatori e grandi furono i vantaggi. I visitatori stranieri poterono rendersi conto dello stato di avanzamento
dell'industria britannica, ci furono molti contatti commerciali, fu un occasione di confronto tra arti nazionali e tecniche
diverse. Il Crystal Palace riuscì a far avvicinare persone di diversa estrazione sociale e ideologica. Il successo della
manifestazione fu uno degli stimoli che fece infiammare la mania delle grandi esposizioni che movimenteranno il
secolo scorso. La Francia in risposta alla Gran Bretagna organizzò negli anni cinquanta due grandi esposizioni
universali a Parigi, nel 1876 gli Stati Uniti organizzarono un'esposizione a Philadelphia, così a Vienna e di nuovo
Parigi. Ogni occasione era buona per organizzare un'esposizione universale. Le esposizioni videro delle realizzazioni
spettacolari sia dal punto di vista urbanistico sia dal punto di vista architettonico. L'esempio del Crystal Palace fu
seguito in parte, in Francia per esempio negli anni successivi si preferì abbellire ciò che esisteva già. Le prime
esposizioni erano contenute in un solo edificio ma ben presto bisogno occupare più luoghi. Già nel 1878 a Parigi
occorsero due luoghi espositivi e spesso si tratto di utilizzare delle tecniche costruttive nuove.