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AGLI INIZI DEL CALCESTRUZZO ARMATO IN ITALIA

Emilio Chirone *
Premessa Ledificio della centrale idroelettrica di Cedegolo ed il suo progettista Egidio Dabbeni sono elementi di primaria importanza nella storia delle costruzioni in cemento armato1 in Italia. Lasciando ad altri lillustrazione della figura e dellopera del Dabbeni2, pu essere interessante delineare qui brevemente il cammino percorso dalla tecnica costruttiva che ha consentito la realizzazione di questo edificio, agli inizi del XX secolo, e fornire un quadro del contesto nazionale ed internazionale in cui si colloca. La centrale di Cedegolo, datata 1906, si inserisce nellintensa attivit edificatoria che, a partire dalla seconda met dell800, si svilupp anche grazie al nuovo materiale, il calcestruzzo armato, che presentava, accanto ad ottime caratteristiche strutturali, anche un costo sempre pi conveniente. Nel giro di qualche decennio strade, ferrovie, porti, gallerie, reti urbane di fognatura, condotte dacqua, gas ed elettricit, impianti di riscaldamento e di illuminazione, ascensori3, servizi igienico-sanitari, passarono dalla fase di studio e di sperimentazione alla realizzazione su vasta scala. Il 4 nov. 1901, a conclusione del discorso inaugurale dellAnno Accademico della Regia Universit di Torino, Carlo Ceppi, professore ordinario di Disegno, poteva affermare: Quasi a facilitare una applicazione di nuovo genere di decorazione si svolge ora e trova favore un nuovo sistema di costruzione. Dicono che un fabbricante di vasi in cemento per ottenere maggiore solidit ne suoi prodotti immaginasse disporre nellinterno delle loro parti un allacciamento di fili di ferro. Da questa associazione cooperativa di elementi diversi per natura e per indole di resistenza si ebbero buoni risultati. Le prove delle esperienze successivamente fatte ed estese a grandi dimensioni colla scelta di materiali e colle disposizioni dettate dalla Scienza danno fiducia nelle costruzioni in cemento armato. Con queste, diminuite le difficolt statiche, larchitetto avr maggior libert di esplicare larditezza de suoi concetti. Come gi larchitettura greca era stata trasformata dai Romani per limpiego dellarco, cos il nuovo modo di costruzione porter con s mutamenti di forme e proporzioni. ................. In questa trasformazione si presteranno con disagio taluni elementi gi in uso e converr ricorrere a nuovi partiti. Non mancheranno robusti ingegni che rafforzati da studio costante troveranno la soluzione degli ardui problemi. In realt, il riconoscimento della nuova tecnica e del suo impatto sulla cultura architettonica avviene con un certo

I vasi di Monier (1849)


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Uso qui (e talora in seguito) il termine cemento armato in luogo di calcestruzzo armato, per la sua maggior semplicit espressiva, pur riconoscendone limprecisione, in quanto richiama solo il legante invece del conglomerato di cemento e materiale inerte: in realt il termine usato nella normativa esattamente conglomerato cementizio armato. 2 ad esempio Egidio Dabbeni, di M.Zane, in Bresciani per lunit dItalia, Brescia, 2010 3 senza gli ascensori non sarebbero stati possibili i grattacieli, ma neppure edifici con pi di 5 o 6 piani

ritardo rispetto ad un fenomeno in atto da anni in altri paesi europei. La citazione del fabbricante di vasi porta infatti agli anni 40 del XIX secolo, quando, a Parigi, Joseph Monier, giardiniere, costruisce mastelli per le sue piante di agrumi utilizzando un grigliato metallico ricoperto di calcestruzzo e ne intuisce le propriet, riconoscendovi un legame intimo ed organico paragonabile a quello tra muscolatura e scheletro. Ci avviene nel 1849, ma gi in precedenza Joseph Louis Lambot , nel 1845, con cemento idraulico ad armatura metallica realizza cassoni e vasche per giardino, poi nel 1848 con la stessa tecnica, brevettata con il nome di ferciment costruisce una barca, presentata allEsposizione universale di Parigi nel 1855. 4 Gli inizi Il cammino che conduce alla costruzione in calcestruzzo armato si sviluppa infatti soprattutto in Francia e in Inghilterra, partendo dallinvenzione del cemento variet Portland. Fino agli inizi dellOttocento, le conoscenze sui leganti di tipo idraulico erano di tipo empirico e si limitavano a ci che gi i Romani avevano notato sullimpiego delle malte resistenti allacqua, formate mescolando calce comune e pozzolana (in proporzione 1 a 2 secondo Vitruvio, cemento idraulico). Vicat, ingegnere dei Ponts et Chausses, nel 1812 dimostr che ogni calcare contenente una certa proporzione di argilla nella massa, produceva, in seguito a cottura, una calce idraulica, grazie alla combinazione chimica della silice con la calce. Gi Smeaton, a fine 700, aveva osservato che un calcare con presenza di argilla La barca in cemento opportunamente riscaldato dava una calce idraulica, usata per la armato di Lambot ricostruzione del faro di Eddystone, e Joseph Parker nel 1796 aveva brevettato un cemento idraulico naturale, ottenuto dalla calcinazione di noduli di argilla calcarea, e lo aveva chiamato Cemento Romano. Il cemento naturale tenne il campo per decenni e continu ad essere prodotto in presenza di materiale adatto (in Italia ci fu alla base dellimpianto dellindustria cementiera a Casale Monferrato e nel Bergamasco). Lo sviluppo della produzione del cemento si dovette per al processo basato sulla cottura di una miscela predefinita di argilla e calcare, ed alla macinatura dellagglomerato risultante (clinker), ottenendo una polvere fine e di caratteristiche elevate e costanti: tale cemento venne chiamato Portland perch simile, dopo presa, alla pietra dellisola di Portland. Il brevetto relativo venne attribuito nel 1824 a Joseph Aspdin, capomastro a Leeds. La produzione del nuovo materiale si svilupp rapidamente ed il costo si ridusse, rendendo le costruzioni nettamente pi economiche di quelle in pietra. Ed allinizio il cemento venne considerato come una pietra artificiale e come tale usato (daltra parte anche nel mondo antico il cemento era stato usato in tale veste), mostrando le stesse caratteristiche di resistenza a compressione, con il vantaggio di poter essere colato in forme prestabilite. La pietra artificiale, strettamente collegata alla diffusione del cemento Portland, si presenta, alla met del XIX secolo, con l'intento di imitare la pietra naturale, ma a differenza dei materiali della tradizione (stucchi), imitando non solo Elementi decorativi in pietra laspetto del materiale naturale, ma anche la durezza e la artificiale resistenza e comincia un uso intensivo dei cementi colati in
Luso di calcestruzzo rinforzato da rete metallica per costruire imbarcazioni si mantenuto nei decenni e sono numerosi gli esempi in questo campo. Non va dimenticato che lo stesso Nervi utilizzando il ferrocemento, da lui messo a punto utilizzando reti metalliche sovrapposte immerse nella matrice cementizia ha costruito negli anni 50 diverse barche, anche per suo personale uso.
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forme, realizzando canali, vasi, statue, balaustre, elementi decorativi di vario tipo. La ricchezza decorativa delle architetture eclettiche e dell'Art Nouveau furono rese possibili grazie alla pietra artificiale, per la realizzazione degli elementi decorativi di facciata. 5 Sempre alla fine degli anni 40 F. Coignet pensa di colare il cemento in casseforme per impiegarlo a fini costruttivi e realizza nel 1853 a Saint Denis una casa a due piani, tuttora esistente. Wilkinson,in Inghilterra nel 1852 brevetta un solaio con casseforme in gesso intervallate da spazi riempiti di malta con inserito un cavo metallico, il tutto ricoperto di calcestruzzo, anticipando cos gli attuali solai a struttura mista in laterizio e cemento. Comincia qui la stagione dei brevetti, in cui con varie tecniche si cerca di rendere pi efficace il collegamento ferrocalcestruzzo e meglio sfruttare le funzioni proprie e collaboranti di ogni componente. Coignet brevetta il getto di calcestruzzo in casseforme su barre metalliche e Monier Casa Coignet (1853) passa da una serie di brevetti fra il 1867 ed il 1878, riguardanti cassoni, tubazioni pannelli ed altri elementi prefabbricati ad armatura metallica, al brevetto, sempre del 78, delle travature, in cui si fa esplicito riferimento al ruolo dellacciaio nella composizione del calcestruzzo di cemento armato. Rispetto a Coignet, Monier aveva intuito le grandi possibilit strutturali della nuova tecnica costruttiva e, pur non avendo chiaro il suo funzionamento statico, propose il suo brevetto ad alcune imprese in Belgio, Olanda, Austria e Germania.
I solai armati di Wilkinson (1852)

A questo punto occorre unaltra considerazione nel parlare degli inizi del cemento armato. Si pu facilmente constatare che si tratta di uninvenzione di fine 800 anche se gi nellantichit La travatura nel brevetto Monier del 1878 si era cercato di contrastare la scarsa resistenza a trazione della pietra (nonch dei laterizi e delle malte) con rinforzi e tiranti in ferro ed quindi facilmente intuibile che ad analoghi rinforzi si pensasse per i manufatti in cemento, con in pi la possibilit da questi offerta dellinserimento degli elementi metallici allinterno del materiale ancora fluido.
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Dalla lettura di alcuni brevetti si vede che per "pietra artificiale" si intendono sia gli impasti a base di cemento che un elevato numero di altri impasti. Il pi diffuso tipo di pietra artificiale era per quello costituito da una miscela a base di cemento o calce idraulica, di sabbia, ghiaia di differente granulometria e/o polvere di pietra impastata con acqua e lasciata indurire per effetto dellidratazione dei materiali idraulici, analogamente al calcestruzzo elaborato a fini strutturali, ed analogamente a questo prevede luso di rinforzi metallici allinterno per migliorarne la resistenza.

J.B. Rondelet nella costruzione della chiesa di Sainte Genevieve a Parigi nel 1781 impiega tiranti e staffe che anticipano la disposizione che si avr centanni dopo nel cemento armato, e le sue notazioni saranno ancora per decenni alla base di tecniche di rinforzo delle murature. Tuttavia di calcestruzzo armato si pu parlare soltanto quando le applicazioni sperimentali ed i brevetti mostrano la comprensione del meccanismo fondamentale di calcestruzzo sollecitato a compressione e di ferro a trazione. Come in altri casi, non si pu nascondere il fatto che linvenzione ed i primi sviluppi della nuova tecnologia avvengono fuori dalla scienza ufficiale e dagli ambienti accademici. Alcuni storici sostengono il ruolo primario della gente comune, degli artigiani, degli illetterati nel progresso scientifico 6: se ci appare piuttosto discutibile quando si tratti di scienze, nel campo della tecnica facilmente riscontrabile limportanza delle innovazioni messe a punto da chi personalmente opera nella pratica quotidiana. Lingegnere ottocentesco, pur nel progressivo approfondimento negli aspetti teorici che le scuole tecniche di vario livello vanno sviluppando, mantiene forti le sue radici nella pratica sperimentale di base (molti fra i nomi dei costruttori famosi iniziano la loro attivit come muratori). Armature di Rondelet a SainteLa polemica talora risorgente fra architetti ed ingegneri si Genevieve (1781) alimenta anche per questo motivo. Nella sua fondamentale opera Maurice Daumas7 individua nel XIX secolo tre tipi di architettura, quella degli architetti formati nelle accademie allosservanza della tradizione classica e rinascimentale, quella degli ingegneri tesi allutilizzo di materiali nuovi ed anche quella spontanea rispondente alle pi semplici necessit di abitazione. Il secondo tipo di costruzione ha i suoi inizi a fine 700 con il ponte sul Severn che impiega la ghisa, sia pure trattata come un materiale sostitutivo del legno e quindi senza studiarne a fondo le caratteristiche intrinseche. Come accadr anche per il cemento armato, per le costruzioni metalliche solo lentamente le applicazioni basate su conoscenze empiriche cederanno il posto a quelle ottenute attraverso calcoli sviluppati su teorie e procedure scientifiche che analizzano gli sforzi e le deformazioni nelle strutture e la risposta dei materiali. Comunque sia le costruzioni in metallo si svilupparono ampliamente (basti ricordare il Crystal Palace di Londra del 1851 e, ovviamente, la Torre di 300 metri di Gustave Eiffel del 1889) e divennero la base delle costruzioni statunitensi dei grattacieli, in particolare a Chicago, dove le nuove tecniche portarono anche a nuove forme. Verso la fine del secolo la supremazia delle costruzioni metalliche comincia ad essere insidiata dal cemento armato, ma indubbio che la rapida messa a punto e il progresso La Torre Eiffel in costruzione della nuova tecnica siano dovuti allesperienza acquisita (1888) nelle grandi costruzioni metalliche.8 Si pu notare come gli inizi delle costruzioni in cemento armato si basassero su una progettazione sostanzialmente empirica e venissero proposte soluzioni costruttive basate su scelte legate alle idee personali del progettista.
C. Conner, A peoples history of Science, 2005 (trad. it. Storia popolare della scienza, 2008) M. Daumas, Histoire generale des techniques , 1979 8 Lo sviluppo di nuove tecnologie fu dovuto anche alla produzione su vasta scala di profilati metallici verificatasi dopo il 1856 in cui si afferm il processo Bessemer, ed alle scoperte in campo chimico relative al meccanismo di indurimento del conglomerato ed alla produzione di leganti.
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Solo nella seconda met dellOttocento la sperimentazione super il momento intuitivo e, attraverso i primi tentativi di codificazione delle esperienze, si cominci a parlare del c.a. come di un nuovo materiale strutturale. Ma la questione viene posta effettivamente con la cessione del brevetto di travi di Monier in Germania ed Austria nel 1880. Lingegnere tedesco Wayss, in occasione dellesposizione di Anversa del 1885, conobbe il brevetto del francese, nel 1887 fond una societ per lutilizzazione dei calcestruzzi Monier, insieme a C. Freytag, e svilupp un metodo di costruzione che port alla realizzazione di strutture importanti, come ponti di luci superiori ai 35 metri, secondo quello che in Germania era definito Monierbau Il metodo proposto da Wayss e sviluppato da Koenen9 costituisce il primo tentativo di dimensionamento per sezioni inflesse in calcestruzzo armato.10 Il ponte in cemento armato realizzato Nel 1877 T. Hyatt, trasferitosi dallInghilterra negli da Monier al castello di Chazelet , lungo 13,80 m e largo 4,25, tuttora Stati Uniti, aveva pubblicato quello che considerato esistente: probabilmente il primo ponte il primo autentico trattato sullargomento, ottenne un in cemento armato del mondo. brevetto ma non lo utilizz. Un altro inglese trasferito in America, E.Ransome, dopo aver brevettato un miglioramento delladerenza dei ferri mediante torsione degli stessi, dal 1888 realizz strutture composte, con colonne in ghisa e travi in cemento armato, che svilupp negli anni successivi,. In Francia, nel 1889, Paul Cottancin brevetta un sistema di armatura a maglie spinate ed anche uno di laterizio armato e nel 1892 Hennebique (che aveva iniziato nel 1879 ad impiegare getti in c.a.) brevetta la trave con staffe. La grande innovazione di Hennebique fu proprio l invenzione della staffa, poich proprio attraverso lintroduzione di tale elemento era possibile assorbire meglio gli sforzi di taglio Brevetto Ransome ed assicurare maggior coesione tra per ferri ad aderenza calcestruzzo e ferro. migliorata (1884) Nel 1898 elabor un sistema costituito da pilastri, travi e piastre in modo da ottenere un sistema monolitico compatto Il sistema Hennebique attraverso la composizione dei singoli elementi, con una maglia strutturale modulare. Oltre allefficacia ed alla semplicit costruttiva, la larghissima diffusione di tale brevetto va ricercata nella imponente struttura organizzativa di vendita e di assistenza ideata da Hennebique, che poteva garantire uniformit di risultati, anche in situazioni e luoghi diversi.11

Das System Monier, 1887 Le ipotesi di base adottate per lanalisi sezionale per flessione semplice sono: a) conservazione delle sezioni piane come per i solidi omogenei con asse neutro baricentrico; b) materiale calcestruzzo non reagente a trazione; c) comportamento elastico lineare del calcestruzzo in zona compressa; d) nessuna aderenza fra armatura e calcestruzzo, trascurando, quindi, il coefficiente di omogeneizzazione. 11 Fra il 1892 ed il 1902, grazie allorganizzazione attraverso centinaia di concessionari, furono realizzate pi di 20.000 costruzioni (fra cui 1300 ponti)
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Il procedimento di calcolo proposto da Hennebique prevedeva due tipi di sezioni inflesse: rettangolare e a T. Si noti come le formule proposte da Hennebique costituiscono un sistema di calcolo per la fase di progetto, non sono presenti formulazioni di verifica, e ci costituisce un limite, superato dallelevato coefficiente di sicurezza adottato per i materiali, anche per il calcestruzzo e gli acciai dellepoca; tuttavia va ricordato che questo appare uno dei primi efficaci metodi di calcolo per il calcestruzzo armato allora considerato il materiale del futuro. Le ricerche applicative di gran parte dei pionieri citati, i calcoli effettuati in Francia (Rabut, corso allEcole des Ponts e Chaussees dal 1897, Coignet, Considere) e allestero (Bauschinger, Wayss, Koenen, Moersh12) hanno consentito in passaggio in breve tempo dallo stadio empirico e sperimentale a realizzazioni in cui il calcestruzzo armato impiegato secondo le sue specifiche caratteristiche. I testi citati contribuirono a diffondere le conoscenze necessarie ad un impiego razionale del c.a., superando il tentativo di molti costruttori-progettisti di mantenere segreti i loro procedimenti e di proteggersi con brevetti (che portavano a diatribe giudiziarie, come quella che vide Hennebique, accusato di plagio, soccombere di fronte a Monier, peraltro morto in miseria a fronte del grande successo economico ed organizzativo del rivale belga)13. Saranno gli ingegneri pi giovani che spingeranno verso la nuova tecnica e verso le modifiche anche formali che questa consente o sottintende (un esempio proprio Dabbeni a Brescia). Gli ingegneri erano considerati poco pi che capomastri ed il nuovo tipo di costruzioni era visto con scetticismo dai possibili committenti e dalle autorit. L aneddotica in proposito ricorda come la prima costruzione di Coignet fosse destinata a suo proprio uso e proprio per Dabbeni si ricorda come, per tranquillizzare i proprietari, dovette abitare per alcuni mesi nella casa da lui progettata. Da parte loro le autorit eseguivano rilevazioni e controlli ma non si elaborava una normativa di riferimento. Veniva apprezzata la possibile resistenza al fuoco (che costituiva un punto di forza nella pubblicit di Hennebique) con adeguata ricopertura dei ferri, caratteristica importante anche sotto laspetto della resistenza allumidit, fattore ben presente allesperienza dei costruttori. Una scheda di calcolo, a E significativo trovare nelle riviste tecniche dx., e un richiamo sui disegni alla necessit di dellepoca la traccia di questi problemi negli piegare all'estremit le articoli che in misura crescente citano le barre d'armatura e di costruzioni in calcestruzzo e le pagine di quesiti ancorare gli estremi dei lettori in cui compaiono richieste di (sopra), a testimonianza della cura con cui validazione di calcoli ad esse relativi. 14 Hennebique seguiva la Sotto altri aspetti la mancanza di una normativa, cui adeguarsi progettazione acriticamente, sollecitava la massima attenzione degli esecutori, tanto che molte costruzioni dallora risultano ancora oggi in perfette condizioni. I problemi comunque non mancavano. Il 29 aprile 1900, una passerella, costruita con il sistema Matrai, per l'Esposizione universale, crolla causando 9 morti e numerosi feriti. Lincidente dimostra che occorre precisare le regole di calcolo e d'impiego del c.a. ed il 19 dicembre 1900 viene formata per decreto ministeriale una Commissione con lo scopo di tudier les questions relatives l'emploi du ciment arm, de procder aux recherches ncessaires pour dterminer, dans la mesure du possible, les rgles susceptibles d'tre admises pour l'emploi de ce mode de construction dans les travaux publics . Armand Considre il relatore e ad essa partecipano ingegneri dei lavori pubblici, ufficiali del
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Der Eisenbeton, 1902 Fra il 1880 ed il 1906 vennero depositati solo in Francia 262 brevetti relativi al c.a. 14 In La Construction Moderne del 1898, le risposte vengono date da A. Considre, professore allEPC, che studier la cerchiatura delle colonne in c.a. e sar relatore della Commissione per la regolamentazione del c.a. del 1900

genio, architetti e gli ingegneri Coignet, Hennebique e Candlot (Direttore di azienda cementiera). Nella prima riunione si ribadisce che la commissione deve definire una base regolamentare per la messa in opera e il dimensionamento delle opere in calcestruzzo armato e si ricorda il regolamento del 1891 per le costruzioni metalliche. Il caso del c.a. molto differente perch si pone il problema di due materiali di differente comportamento e del modo con cui sono collegati. Si precisa che non verranno trattati i diversi sistemi esistenti (Hennebique, Cottancin, Matrai, Bonna, ...) ma il materiale calcestruzzo armato in generale. Nel 1906 saranno pubblicati i risultati, in un volume di 480 pagine, contenente le istruzioni per la progettazione, una circolare esplicativa ed il resoconto dei lavori.

Teoria e pratica
In realt la scienza delle costruzioni aveva gi elaborato gli strumenti teorici ed i metodi di calcolo che richiedevano solo di essere applicati al nuovo tipo di strutture. La teoria su sforzi e deformazioni delle travi, messa a punto da Navier ad inizio 800 risultava soddisfacente e negli anni successivi vennero sviluppate sia formule generali sia tabelle di calcolo. Si possono citare gli ingegneri inglesi (Barlow, Stephenson, Brunel fra gli altri) con studi su archi e travi reticolari, Rankine15, i docenti del Politecnico di Zurigo Culmann e Ritter che svilupparono la statica grafica (cui port un contributo notevole anche Cremona16), il metodo dei lavori virtuali di Castigliano (1879). Naturalmente lo studio effettuato per le strutture semplici richiedeva sempre ulteriori approfondimenti con laumento della complessit delle strutture stesse e questo era particolarmente richiesto nel caso del calcestruzzo armato in cui leterogeneit dei componenti aggiungeva elementi di incertezza. La normativa francese oltre a costituire uno dei primi esempi in materia, stabiliva le tensioni ammissibili dei materiali riferite alla tipologia della struttura ed al tipo di sollecitazione17. interessante notare come nel 1891 non fosse ancora in uso il controllo dellinstabilit elastica e che si considerasse anche il contributo a compressione dellacciaio. In Italia dopo la prima normativa sullimpiego del calcestruzzo armato del 1907, per precauzione si continuer, per pi di un decennio, a calcolare i ponti ad arco in calcestruzzo armato come se si trattasse di ponti in muratura a conci solo compressi. In tale scenario, ricco di cambiamenti, la diffusione di nuove tecnologie edilizie fu sostenuta, in Italia come in tutta Europa, dalla pubblicazione di specifici manuali, destinati agli allievi delle neonate scuole tecniche ed ai professionisti che ne uscivano. Analogamente, alcune riviste specializzate contribuirono ad informare i tecnici del La rivista con cui, dal settore sulle innovazioni e sulle nuove tecniche costruttive . 1898, Hennebique Nel 1887 sulla Rivista di Artiglieria e del Genio fu presentato il contribuiva a far sistema Monier, rappresentato in Italia dallingegner E. Bennati; conoscere e lanno successivo su Lindustria, fu pubblicato un altro articolo sviluppare il suo dedicato al medesimo brevetto. Nellestate del 1897, Il Monitore sistema Tecnico18 pubblic una relazione, intitolata Sulle applicazioni delle costruzioni in calcestruzzo armato, elaborata da una Commissione speciale della Societ degli
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Applied Mechanics del 1858 Il testo Statica grafica del Cremona del 1872 17 La Circolare del Ministro dei Lavori pubblici francese del 29 agosto 1891, stabiliva che il calcestruzzo dovesse essere impiegato solo a compressione con una tensione ammissibile di 25 kg/cm, mentre lacciaio poteva essere impiegato sia a trazione che a compressione che a a taglio rispettivamente con tensioni ammissibili di 1200 kg/cm, 2500 kg/cm e 900 kg/cm. 18 nel 1904 compare, quale filiazione de Il Monitore Tecnico, la rivista Il Cemento, Rivista tecnica dei materiali da costruzione.

Ingegneri e Architetti di Roma , presieduta dalling. Vacchelli, che due anni dopo pubblic un volume dal titoloLe costruzioni in calcestruzzo ed in cemento armato. Il crescente interesse intorno alle realizzazioni in cemento armato port anche in Italia, come s detto, nel gennaio 1907 , allemanazione del primo strumento legislativo per regolamentare tali strutture19. Questo sanciva lavvenuta affermazione di tale tecnica e la necessit di sottrarla a scelte arbitrarie, affermando lesigenza di un attento controllo in cantiere, oltre che di una corretta progettazione, ribadendo il ruolo dellingegnere nellambito del progetto esecutivo e del calcolo strutturale. Da questo momento in poi anche in Italia le costruzioni in calcestruzzo armato ebbero uno sviluppo vertiginoso. Dapprima fabbricati industriali, poi edifici pubblici di servizi ed abitazioni: la versatilit del cemento fu subito apprezzata da chi vedeva nellutilizzo del nuovo materiale e nella industrializzazione dei componenti e dei processi edilizi, una maggiore economicit e razionalit costruttiva, anche se nelle prime fasi il costo dei nuovi processi appariva ancora superiore a quelli tradizionali in laterizi. Fra le fine dell800 e linizio del nuovo secolo i nuovi materiali (ghisa e acciaio per primi e poi pesantemente il cemento armato) esercitano uninfluenza crescente anche sugli aspetti estetici dellarchitettura, dove le risposte alle esigenze funzionali condizionano le forme, via via liberate da sovrastrutture decorative, dove pure il cemento, pi o meno armato, aveva consentito in larga misura espressioni in altri tempi realizzabili solo con lintervento di artisti dello scalpello. Il campo dellestetica architettonica e della storia dellarchitettura in quanto tale esula da questo intervento, ma va comunque sottolineato come il cemento armato (anche nella sua evoluzione nel XX secolo) abbia consentito forme architettoniche altrimenti impensabili. Non mancano anche aspetti curiosi che anticipano talora soluzioni che si affermeranno dopo decenni, altri che riprendono formule precedenti, spesso con insuccessi clamorosi. Valga un esempio, quello di Edison, che, nel 1902, rifacendosi a sporadici tentativi di sviluppo negli Stati Uniti della tecnica di Coignet, della colata di pareti in cemento, propose la prefabbricazione, con questa tecnica, di intere abitazioni, che avrebbero dovuto essere di rapida realizzazione e basso costo. Tuttavia la proposta, realizzata sperimentalmente non ebbe successo ed Edison, dopo aver tentato anche la costruzione, con un calcestruzzo alleggerito, di suppellettili per la casa, abbandon il progetto

Il progetto di Edison per


case totalmente prefabbricate con colata di cemento: a sin. il disegno del brevetto; sopra,una realizzazione sperimentale; a dx. l'inventore con il modello della casa.

Le costruzioni in Italia
Lo sviluppo della tecnica del cemento armato si differenzi, in Italia, in maniera notevole da regione a regione ed ebbe un maggiore e pi veloce sviluppo nelle regioni del nord. Cos come
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Norme e condizioni per le prove e laccettazione degli agglomerati idraulici e prescrizioni normali per lesecuzione delle opere in cemento armato

nel resto di Europa, la sua diffusione fu condizionata dalla agguerrita concorrenza tra i diversi sistemi costruttivi brevettati. La situazione regolamentare ed i riferimenti per le costruzioni in calcestruzzo in Europa nella prima decade del 900, secondo una relazione pubblicata negli Stati Uniti20, vede presenti 144 sistemi, di cui 22 inglesi, 21 francesi, 54 tedeschi, 10 austriaci, 6 italiani. Questi ultimi sono i sistemi Lanzoni, Bianchi, Baroni, Odorico, Gabellini e Maciachini: solo il primo (brevettato nel 1883 e relativo al rinforzo di porte e finestre con tondini) e lultimo (estensione alle travi del sistema Considere per le colonne)sono descritti, mentre gli altri fanno solo riferimento alle relative imprese costruttrici. Il rapporto comunque sottolinea che vengono per lo pi usati sistemi gi diffusi in altri paesi ed osserva a titolo generale che non risultano brevettati ne brevettabili i principi fondamentali e che sono scaduti i brevetti iniziali, come il Monier. Si osserva anche che esistono cos tanti metodi di inserzione dellacciaio nel calcestruzzo che in ciascun paese un architetto libero di usare a volont elementi speciali nel suo lavoro.
Le principali imprese operanti in Italia per progettazione e costruzione in cs, armato ( da Colby, 1909)

SEDE Milano Milano Milano Milano Torino Torino Brescia Roma Roma Milano

Societa Ing. H. Bollinger Domenighetti & Bianchi Odorico & C. Italiana Chini Ing. G.A.Porcheddu Gianassi & Pollino Bresciana Cementi e Costruzioni Cemento Armato Gabellini Romana di Costruzioni Italiana Costruzioni e Cementi Armati Ing. Leonardi & C.

Sistema C.A. Baroni-Luling Bianchi Odorico Hennebique Siegwart

Gabellini

La situazione relativamente di secondo piano dellItalia risulta anche dal numero di riviste tecniche censite, che sono Il Cemento, pubblicato a Torino e diretto da G.Morbelli, gli Annali della Societ degli Ingegneri e Architetti ed il Giornale del Genio Civile. Anche per i laboratori di prova, a fronte del gran numero di istituzioni degli altri grandi paesi europei, figura solo il Laboratorio per esperienze sui materiali da costruzione, diretto dal prof.C.Guidi, al Castello del Valentino di Torino. In citt come Torino e Genova, limpiego della nuova tecnica si ebbe quasi esclusivamente attraverso luso dei brevetti Hennebique, grazie allattivit delling. Porcheddu21, mentre in altre realt urbane come Milano, dopo alcuni iniziali successi, tale brevetto fu contrastato dalla presenza di numerosi operatori locali. Le nuove tecniche costruttive erano viste con diffidenza in Italia, dove pochi ingegneri e costruttori vollero prenderli in considerazione, anche se in altri paesi europei erano stati accolti con maggior favore, e Hennebique attraverso una Societ Generale portante il suo nome, con sedi a Parigi e Bruxelles, come s detto, aveva creato una fitta rete di agenti e di concessionari del brevetto. Nel 1896, Porcheddu, che aveva aperto a Torino un modesto studio tecnico20 21

A.Colby, Reinforced concrete in Europe, 1909 Giovanni Antonio Porcheddu, aveva frequentato i corsi di ingegneria , prima allUniversit di Pisa e poi alla Scuola di Applicazione per Ingegneri di Torino, laureandosi prima in Ingegneria Civile, poi in Elettrotecnica ed in Ingegneria Industriale.

professionale, ne prese la rappresentanza esclusiva per lAlta Italia in collaborazione con un consocio, che, poco convinto della validit della nuova tecnologia del cemento armato, dopo breve tempo abbandon limpresa. Questa risult vincente, e nel giro di pochi anni ling. Porcheddu divenne lincontrastato dominatore del settore. Il successo in opere variamente diversificate (edilizia abitativa pubblica e privata, edilizia industriale, edilizia di servizio e viaria: ponti e viadotti), gli valsero numerosi riconoscimenti, fra i quali il titolo di Cavaliere al Merito del Lavoro nel 1914. In tale occasione il sindaco di Torino senatore Teofilo Rossi pronunci un discorso di cui si riportano alcuni punti che ne sintetizzano limportanza che ebbe nello sviluppo del c.a. in Italia. form personalmente la sua maestranza, facendo assegnamento sulla sua vecchia pratica di operaio, cominciando a lavorare con le sue proprie mani; poco per volta i suoi lavori, cominciati da poche migliaia di lire lanno, ascesero a centinaia di migliaia e poi a milioni e milioni di lire annue. Porcheddu seppe imporsi poco alla volta, riusc a combattere e diminuire luso delle travi di ferro di alto profilo che si fabbricavano allestero, e le sostitu con barre di ferro accessibili alla fabbricazione di qualsiasi, anche piccola, ferriera. Ma la sua industria egli seppe ancora trasformarla, migliorare il brevetto e la costruzione, emancipando poco alla volta il nostro Paese dagli stranieri per la produzione di materie prime: il cemento e il ferro. ............. E impossibile citare la pleiade di lavori che sorsero in Italia per opera sua. Ricorder solo a Genova i monumentali silos granari, i grandiosi Mulini Alta Italia, le principali case di via XX Settembre, il mercato orientale, i docks vinicoli, il palazzo della Nuova Borsa, le Scuole di Arti e Mestieri, lAlbergo Popolare; a Millesimo il meraviglioso ponte sulla Bormida; a Padova il cavalcavia della Stazione; a Milano i serbatoi sul Castello Sforzesco; a Rovigo il Teatro municipale; a Torino i principali nuovi edifici della citt e dintorni: tre ponti sulla Dora, il serbatoio per lAcquedotto municipale, i Magazzini Generali Piemontesi, le Scuole di Arti e Mestieri, la Scuola Vittorio Alfieri, la grandiosa Rimessa per locomotive, larginatura del Po, il palazzo stabile del Giornale, lo Stadium, che il pi grande del mondo; a Roma il Teatro Apollo, lIstituto sperimentale per esplosivi, il ponte sul Tevere con un arco a cento metri, opera che riscosse lammirazione di tutti i tecnici italiani e stranieri; in tutte le province egli costru case di comune abitazione, ville, palazzi, edifici pubblici, teatri, chiese, scuole, caserme, ospedali, opere stradali e idrauliche. La Societ diretta dallimprenditore sardo anche negli anni seguenti rimase una fra le pi prestigiose e meglio organizzate imprese edilizie del nostro Paese, fino al 1935. Essa contava, oltre alla sede principale, numerose filiali, con decine di ingegneri e tecnici e una fitta rete di agenti e rappresentanti Nella carta intestata dell'impresa Porcheddu sparsi per tutta la penisola. compare, a sin., il logo dalla Societ Hennebique Comprendeva due settori distinti ma strettamente collegati: quello della progettazione e quello della messa in opera. In un primo momento, secondo i termini della concessione, la Socit Hennebique collabor alla formulazione dei progetti e al calcolo delle strutture in ferro; ma successivamente, col progredire e laffermarsi dellimpresa torinese, questa assorb tutte le competenze progettuali ed esecutive. 22 Vengono di seguito illustrate sinteticamente alcune realizzazioni del periodo compreso fra la fine dell800 e la prima Guerra Mondiale, ritenute esemplificative ed indicative del tipo di realizzazioni tecniche e dellevoluzione formale. Va sottolineato che i Silos granari di Genova erano la pi grande costruzione in c.a. nel mondo e che la campata di 100 metri del ponte Risorgimento rimase un record mondiale per oltre 10 anni dalla costruzione.
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Lo studio dellattivit dellimpresa facilitato perch documentato da un vastissimo Archivio Porcheddu, conservato presso il DISET del Politecnico di Torino, che contiene le pratiche relative a circa 2.600 grandi opere seguite col sistema Hennebique.

Silos Granari a Genova (1898)

Palazzo della Borsa a Genova (D. Carbone, 1907)

Ponte Risorgimento, a Roma (prog. Hennebique, 1911)

Ponte sulla Dora a Torino (prog. Porcheddu, 1902)

Casa Marangoni, a Torino progettata da Donghi (1903) Palazzo Gonzaga a Milano (C.Arpesani,1898)

Palazzo Assicurazioni Generali a Milano (L.Beltrami, 1898)

Cotonificio Remmert a Ciri (TO), 1900

Palazzo Ansaldia Milano (D.Donghi, 1903)

Il ponte sulla Bormida a Millesimo (SV), 1902 Cuspide del campanile di S. Marco (Donghi/Danusso, 1910)

Un disegno del 1896 dell'Ufficio Tecnico Hennebique di Bruxelles per un edificio in Torino

Disegno del 1915 dell'ufficio tecnico Porcheddu per un ponte sulla Dora a Torino

Lo "Stadium" di Torino (Ballatore/Gonella, 1911)

Lo stadio di Bordeaux del 1935 (Egidio Dabbeni)

Inserzione pubblicitaria sulla rivista Il Cemento (1912)

Ferro ad aderenza migliorata (brevetto Porcheddu)

Scheda tecnica di progettazione (case di via XX settembre a Genova, 1900) L'impresa gestisce direttamente un laboratorio di prova

Un avveniristico progetto di autostrada in c.a. a due livelli (1906)

Un'immagine pubblicitaria dello Stadium del 1911

Teatro Sociale a Brescia: progetto di A.Trebeschi, c.a. di E. Dabbeni (1903)

Casa Migliorati a Brescia (Egidio Dabbeni, 1898)

Elementi decorativi in cemento a Villa Simonini (ora Hotel Laurin) a Sal (1905)

A Brescia limpresa Pisa realizza numerosi edifici in citt e provincia: dalle centrali idroelettriche di Barghe, Sabbio Chiese (ancora nellOttocento), a quella di Caffaro nel 1904. Grazie alla collaborazione con ling. Egidio Dabbeni, in quegli anni la ditta allavanguardia nellutilizzo del cemento armato ed agli inizi del 900 costruisce il palazzo nel quale trova sede la Societ Elettrica Bresciana (1905) e i palazzi di corso Magenta, via Ferramola e via Trento (1907-1911). Costruir anche il grattacielo di piazza Vittoria (inaugurato nel 1932, coi suoi 57 metri una delle pi alte costruzioni dellepoca in Europa).

Sia in Italia, sia, come si visto, a livello mondiale, i discorsi sullevoluzione della tecnica e sulle invenzioni che ne segnano tappe significative innescano discussioni su priorit e progeniture. Restando fissi due punti, il primo che, sia pure in periodi diversi, lintelligenza e linventiva non sono esclusive di nessun paese ed il secondo che, come da molti gi detto, ogni nuova soluzione si basa su esperienze precedenti e spesso si trova, come si dice, nellaria, in quanto logico sviluppo di queste. Il cercare di stabilire se la prima costruzione in calcestruzzo armato in Italia sia la casa Migliorati di Dabbeni a Brescia nel 1898 o ledificio multipiano di Bellia a Torino nel 1903, oppure la palazzina che il commerciante Lange a Torino23 si fece costruire nel 1868 (strutture miste e composizione dei conglomerati, strutture portanti in c.a. o solo solai, cemento colato o travi prefabbricate ?, ecc.), o se il primo ponte in c.a. sia dovuto a Monier o a Hennebique (si pu discutere sullimportanza del numero di campate o sullampiezza della luce....) resta sempre un esercizio interessante, ma sostanzialmente inutile. Rimane comunque linteresse per un periodo in cui linnovazione dovuta al nuovo materiale ha introdotto un nuovo modo non solo di costruire ma di pensare larchitettura. Oggi il termine cementificazione ha un significato negativo, ma non certo il materiale il colpevole del suo uso sconsiderato e talora improprio.......
Un ringraziamento ai proff. Giulio Lupo, dellUniversit di Brescia, e Riccardo Nelva, del Politecnico di Torino, per il materiale messo a disposizione.

L'immagine di Casa Priotti a Torino riportata come riassuntiva del periodo: realizzata fra il 1900 ed il 1906, su progetto del Ceppi, realizzata, nella parte iniziale, con solai in c.a. su muri portanti in laterizi e, poi, con struttura a telaio completamente in c.a.. Come quasi di regola nellepoca, laspetto, con la ridondante decorazione, non rivela la struttura sottostante

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Il cemento artificiale tipo Portland arriv a Torino intorno al 1830 e i laterizi forati per solai erano stati presentati per la prima volta in Italia allEsposizione Nazionale del 1858 .

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