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Calcestruzzo armato

Calcestruzzo armato
Il calcestruzzo armato o conglomerato cementizio armato (chiamato gergalmente anche cemento armato) un materiale usato per la costruzione di opere civili, costituito da calcestruzzo (una miscela di cemento, acqua, sabbia e aggregati, cio elementi lapidei, come la ghiaia) e barre di acciaio (armatura) annegate al suo interno ed opportunamente sagomate ed interconnesse fra di loro. un materiale utilizzato sia per la realizzazione della struttura degli edifici (ovverosia dell'ossatura portante) o di manufatti come ad esempio, i muri di sostegno dei terrapieni.

Posa in opera dell'armatura metallica

Come l'acciaio, anche il cemento armato pu essere realizzato in stabilimento per produrre elementi prefabbricati; in genere travi e pilastri, ma in uso anche la produzione di pannelli ed elementi con anche funzioni decorative. La produzione in stabilimento permette di avere un miglior controllo sulla qualit del calcestruzzo, ma, essendo pi costosa, viene utilizzata con regolarit quando le condizioni climatiche del cantiere sono proibitive (non a caso la prefabbricazione si sviluppata moltissimo in Russia), o quando gli elementi da produrre richiedono dei controlli rigorosi, come pu essere il caso di alcune tecnologie con le quali viene realizzato il cemento armato precompresso. In cantiere, la tecnologia del calcestruzzo gettato in opera ha il vantaggio di creare meno problemi nei nodi tra gli elementi, cio in quei punti in cui si uniscono travi e pilastri.

Cenni storici
I primi impieghi
Il calcestruzzo, con pozzolana e calce comune come leganti, fu adoperato gi dagli antichi romani col nome di betunium. Vi sono anche rari esempi di ritrovamenti di barre di bronzo annegate nella massa del calcestruzzo, disposte in maniera intuitiva, che non permettono per di considerarlo cemento armato vero e proprio. Inoltre la differente dilatazione termica dei due materiali produceva problemi di scheggiatura. L'invenzione del cemento armato generalmente attribuita alla scoperta fortuita di un giardiniere parigino di nome Joseph Monier: nel tentativo di Getto del calcestruzzo produrre vasi da fiori, avrebbe notato che la gabbia di metallo usata per trattenere e modellare il cemento dimostrava la propriet di non staccarsi facilmente dal calcestruzzo stesso. Il 16 luglio 1807 Monier si faceva rilasciare il suo primo brevetto per la realizzazione di vasi da fiori.

Calcestruzzo armato Negli anni successivi seguirono brevetti per tubi, serbatoi, solette piane e curve, scale ecc. In tali brevetti si riscontrano gi tutti i concetti principali per l'armatura del cemento. Prima di essere utilizzato nell'edilizia, il cemento armato fu impiegato nell'industria navale. L'avvocato francese J. L. Lambot costru una piccola imbarcazione con una struttura metallica ricoperta di calcestruzzo, che fece sensazione all'Esposizione universale di Parigi del 1855. Nel 1890 l'italiano C. Gabellini inizi la costruzione di scafi navali in cemento.

Il calcestruzzo nell'edilizia
Anche se gi nel 1830 in una pubblicazione intitolata The Encyclopaedia of Cottage, Farm and Village Architecture si suggeriva che una grata di acciaio poteva essere inglobata nel calcestruzzo per formare un tetto, il primo ad avere introdotto il cemento armato nell'edilizia considerato William Wilkinson di Newcastle. Nel 1854 egli registr un brevetto per il "miglioramento nella costruzione di dimore a prova di fuoco, di magazzini, di altre costruzioni e delle parti delle stesse". Wilkinson eresse un piccolo cottage di due piani per la servit, rinforzando pavimento e tetto di cemento con l'uso di barre di acciaio e di cavi metallici; in seguito svilupp varie strutture del genere. L'architetto franco-svizzero Le Corbusier (1887-1965) fu tra i primi a comprendere le potenzialit innovative del cemento armato nell'ambito dell'architettura contemporanea ed a sfruttarlo ampiamente nelle sue opere, dopo averne visto le potenzialit intuite dal suo maestro Auguste Perret, tra le cui opere in cemento armato spicca la casa in Rue Franklin a Parigi del 1903. In Italia il cemento armato inizi a diffondersi a cavallo fra il XIX e il XX secolo ma una legislazione specifica per regolarne l'utilizzo fu emanata solo a partire dal novembre 1939 (R.D.L. n.2229 del 16.11.1939).

Riferimenti normativi
Leggi: Legge 5 novembre 1971 - n1086 "Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica". Decreti ministeriali: D.M. 20 novembre 1987 - "Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamento". D.M. 14 febbraio 1992 "Norme tecniche per lesecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche". (sostituito dal D.M.9/1/1996 che, al comma 2 dallart.1, riconosce ancora applicabili le norme tecniche del presente decreto per la parte concernente le norme di calcolo e le verifiche col metodo delle tensioni ammissibili e le relative regole di progettazione e di esecuzione) D.M. 9 gennaio 1996 - Ordinanza (Carichi e sovraccarichi) Getto in alveo fluviale del plinto di fondazione di un D.M. 9 gennaio 1996 - "Norme tecniche per il calcolo, ponte ferroviario lesecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche" - Parte I e Parte II D.M. 16 gennaio 1996 - "Norme tecniche relative ai Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi". D.M. 14 settembre 2005 - "Norme tecniche per le costruzioni". (coesistente con i decreti precedenti fino al 31/12/2007, data in cui non potranno pi essere applicati il D.M. 09/01/1996 e il D.M. 16/01/1996)

Calcestruzzo armato D.M. 14 gennaio 2008 - "Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni". Circolari: CNR 10024-1986 Circolare 15 ottobre 1995 Circolare 10 aprile 1997

Propriet
Generalit
Il cemento armato sfrutta l'unione di un materiale da costruzione tradizionale e relativamente poco costoso come il calcestruzzo, dotato di una notevole resistenza alla compressione ma con il difetto di una scarsa resistenza alla trazione, con l'acciaio, dotato di un'ottima resistenza a trazione. Quest'ultimo utilizzato in barre (che possono essere lisce o ad aderenza migliorata con opportuni risalti) e viene annegato nel calcestruzzo nelle zone ove necessario far fronte agli sforzi di trazione. Le barre hanno diametro variabile commercialmente da 5 mm a 32 mm e possono essere impiegate sia come Vecchia barra d'acciaio sagomata a 45 per travi in calcestruzzo "armatura corrente" o longitudinale, sia come "staffe", armato. ovvero come barre che racchiudono altre barre (in genere di maggior diametro) a formare una sorta di "gabbie" opportunamente dimensionate secondo le necessit d'impiego. In generale, vengono prodotte barre fino ad una lunghezza massima di 12 m a causa di problemi di trasporto. Le barre si possono presentare anche sotto forma di reti elettro saldate (nei diametri da 5 a 10 mm) a maglia quadrata con passi variabili da 10 a 20 cm e vengono, in questo caso, impiegate per armare solette o muri in elevazione. La collaborazione tra due materiali cos eterogenei spiegata tenendo presenti due punti fondamentali: Tra l'acciaio ed il calcestruzzo si manifesta un'aderenza che trasmette le tensioni dal calcestruzzo all'acciaio in esso annegato. Quest'ultimo, convenientemente disposto nella massa, collabora assorbendo essenzialmente gli sforzi di trazione, mentre il calcestruzzo assorbe quelli di compressione. I coefficienti di dilatazione termica dei due materiali sono sostanzialmente uguali. Per aumentare l'aderenza tra i due materiali da qualche decennio al posto delle barre lisce di acciaio vengono utilizzate barre ad aderenza migliorata, cio barre sulle quali sono presenti dei risalti. Un tempo, a causa dell'elevato costo del materiale e grazie alla disponibilit di manodopera a basso costo, si cercava di utilizzare meno barre possibili facendo svolgere a quelle utilizzate diverse funzioni strutturali. Di solito si sagomavano le barre longitudinali a 45 per fornire alla trave in calcestruzzo armato anche resistenza al taglio oltre che a flessione. Oggi invece la situazione opposta, pertanto si cercano di snellire maggiormente le operazioni in cantiere utilizzando direttamente staffe e armature longitudinali.

Calcestruzzo armato

Durabilit
Inizialmente e per molti anni si pens che il calcestruzzo armato potesse avere una vita eterna; purtroppo ci evidentemente falso, perch entrambi i materiali che lo costituiscono sono soggetti a problemi che ne compromettono la resistenza nel tempo. Il calcestruzzo, se non adeguatamente protetto, pu essere attaccato da sali presenti nell'acqua di mare e nell'aria in prossimit delle coste, da acidi dei fumi industriali, dal fenomeno della carbonatazione. Esso risente inoltre delle variazioni di temperatura, ed in particolare vulnerabile al gelo. L'acciaio, se non ben protetto da uno strato di Degrado del cemento calcestruzzo (copriferro), soggetto ad ossidazione, cio tende ad arrugginirsi. L'ossidazione oltre a compromettere del tutto la resistenza a flessione dell'acciaio (che tende quindi a rompersi molto pi facilmente) fa aumentare il volume dell'acciaio che pu cos rompere il calcestruzzo che lo ricopre e lo porta di conseguenza a sbriciolarsi. L'ossidazione pu essere provocata da vari fattori, per esempio da infiltrazione di acqua o vapore acqueo attraverso le fessurazioni del calcestruzzo che si producono naturalmente quando l'elemento strutturale sollecitato a flessione: il calcestruzzo, non reagendo a trazione, nella parte tesa della sezione tende a fessurarsi, aprendo cos la strada, quando tali fessure sono di entit rilevante, agli agenti ossidanti. L'entit e la pericolosit delle fessurazioni sono calcolabili attraverso semplici modelli matematici descritti nella scienza delle costruzioni e nelle norme UNI. virtualmente impossibile realizzare un calcestruzzo armato che non si fessura, perch il modulo di elasticit (o modulo di Young) dei due materiali (acciaio e calcestruzzo) differisce troppo per consentire una omogeneit di dilatazione sotto sforzo. Tuttavia, rimanendo entro i limiti normativi per la fessurazione, l'ossidazione dell'acciaio pu essere considerata trascurabile, allungando di molto la durabilit del manufatto. Negli ultimi tempi alcune ditte hanno cominciato a proporre l'acciaio inossidabile per l'armatura del calcestruzzo. Tale materiale sensibilmente pi costoso dell'acciaio "normale" (semplice lega di ferro e carbonio), perch pi complesso da produrre, meno resistente e pi fragile. Ha per un vantaggio indiscusso: il fatto di non subire la ruggine e il conseguente aumento di volume. I costi proibitivi ne consentono l'utilizzo, per ora, solo in strutture in cui la manutenzione particolarmente gravosa o l'aggressivit degli agenti atmosferici particolarmente elevata, quali, per esempio: ponti, dighe, strutture portuali, infrastrutture viarie sospese e simili. In questi casi, il risparmio dovuto alle opere di manutenzione pu giustificare una maggiore spesa per la realizzazione del manufatto. Rimane il fatto, per, che la struttura pi pesante perch necessita di una maggiore quantit di acciaio in quanto l'acciaio inossidabile meno resistente di quello al solo carbonio e ne serve dunque una maggiore quantit per rientrare nei limiti di legge.

Calcestruzzo armato

Caratteristiche meccaniche del calcestruzzo


Occorre innanzitutto specificare le ipotesi poste per il calcolo delle resistenze: 1. Planarit delle sezioni degli elementi sotto l'effetto delle sollecitazioni applicate (ipotesi che si rif al modello di De Saint Venant). 2. Perfetta aderenza tra calcestruzzo e acciaio, ipotizzando quindi anche uno deformazione uguale per i due materiali. 3. Trascurabilit della resistenza a trazione del calcestruzzo (da cui conseguir la parzializzazione della sezione). 4. Modelli rappresentativi dei legami costitutivi Resistenze di calcolo Si distinguono due campi applicativi, quello elastico, sotto carichi modesti, e quello non lineare riscontrabile agli stati limite di rottura. Nel calcolo elastico delle sezioni si ipotizza che i legami elastici sono rappresentati dalla Legge di Hooke: e Il termine , relativo al calcestruzzo e quindi valido limitatamente al campo delle compressione, e a parit di contrazione si ha

Quindi in fase elastica l'acciaio "m" volte pi sollecitato del calcestruzzo, con "m" detto coefficiente di omogeneizzazione. Nel calcolo non lineare delle sezioni si definiscono modelli analitici che rappresentano i reali legami - dei materiali. Calcestruzzo
Tipologia Resistenza di calcolo a compressione Relazione Modello - Si adotta il diagramma parabola-rettangolo

Resistenza di calcolo indefinita

Resistenza di calcolo ridotta

Tensione ammissibile in esercizio

Acciaio

Calcestruzzo armato

Tipologia Resistenza di calcolo dell'armatura lenta

Relazione

Modello Si adotta il diagramma bilineare (elastico perfettamente plastico)

Tensione ammissibile per armatura lenta

Il calcolo del calcestruzzo armato


Travi
Momento flettente Il momento flettente una tipica sollecitazione a cui sono sottoposti elementi strutturali come le travi. In tali circostanze si parla propriamente di trave inflessa, in cui si hanno sezioni che reagiscono al momento flettente, ed a cui sottoposta con una distribuzione di tensioni normali in parte di trazione e in parte di compressione, senza contare la presenza di sollecitazioni dovute al taglio. Per l'ipotesi che assume nulla la resistenza a trazione del calcestruzzo si verifica una parzializzazione della sezione con una parte reagente costituita da una zona di calcestruzzo compressa pi tutta l'armatura metallica tesa e compressa. L'armatura sar quindi disposta nel lembo teso della trave costituente il corrente teso, collaborante con il corrente compresso costituito dal calcestruzzo. Il comportamento delle sezioni inflesse in calcestruzzo armato differenziato a secondo dei livelli di sollecitazione: Stadio I: bassi livelli di sollecitazione, entrambi i materiali hanno comportamento elastico, le tensioni interne nel calcestruzzo hanno un andamento lineare (detto a farfalla) e la sezione interamente reagente. Esiste anche uno stadio IA in cui il lembo teso assume tensioni prossime alla sua resistenza a trazione con comportamento ancora elastico lineare della parte compressa, non lineare di quella tesa. Questa fase viene spesso assimilata allo stadio I; Stadio II: raggiunta la resistenza a trazione del calcestruzzo si innesca la fessurazione che si estende istantaneamente fino ad una quota prossima all'asse neutro. Lo sforzo di trazione assunto totalmente dalla parte metallica ed i materiali si trovano in condizioni di comportamento pressoch elastico lineare; Stadio III: sollecitazioni prossime alla resistenza flessionale ultima della sezione ed il comportamento non pi elastico lineare. I primi due stadi si riferiscono alle verifiche di esercizio del manufatto, mentre il terzo stadio per la verifica della resistenza.

Calcestruzzo armato Calcolo elastico Sezione interamente reagente: Stadio I Nel caso dello stadio I, riferito ad una sezione a doppia armatura, ai fini del calcolo elastico basta omogeneizzare le aree d'armatura con il coefficiente ed utilizzare la conseguente caratteristica (momento d'inerzia ideale) per avere

Schema grafico della sezione interamente reagente

e e

di trazione di compressione

Il momento d'inerzia ideale si ottiene attraverso le formule di geometria delle masse:

Sezione parzializzata: Stadio II Nella fase di fessurazione si analizza innanzitutto il comportamento di una sezione ad armatura semplice, partendo dalle ipotesi di linearit delle deformazioni, ipotesi di congruenza, ipotesi di parzializzazione della sezione ed infine ipotesi di elasticit che consenta di considerare ancora linearit delle tensioni.

Calcestruzzo armato

Al di sotto dell'asse neutro il calcestruzzo non lavora. Indicata con la risultante delle compressioni e con la risultante delle trazioni, l'equilibrio della sezione si ottiene con la relazione

Schema grafico della sezione parzializzata

Si assumono positive le tensioni di trazione per entrambi i materiali e scrivendo la similitudine che lega i valori nel diagramma delle tensioni si ottiene

che sostituita nella relazione d'equilibrio della sezione fornisce:

Sviluppando l'equazione in x, risulta che, banalmente, per valori diversi dallo 0 si ha

la cui soluzione fornisce la posizione dell'asse neutro, escludendo ovviamente la radice negativa perch priva di significato fisico:

La verifica delle tensioni generate dal momento flettente di cui soggetta la trave inflessa si ottiene dall'equilibrio alla rotazione che pone in eguaglianza la coppia interna con la sollecitazione. Con riferimento al centro delle azioni di trazione si scrive che con braccio della coppia interna, e con con riferimento al centro delle tensioni di compressione, si ottiene di compressione e Introducendo il rapporto elastico d'armatura diventano e dove la posizione x dell'asse neutro ed il braccio z della coppia interna sono forniti da grandezze adimensionali in funzione dell'altezza utile d. Tutto ci nel caso di sezione ad armatura semplice, ovvero con armatura disposta solo nella zona tesa della sezione. Nel caso di una sezione doppia si dispone analogamente ponendo l'area totale dell'armatura ed il e di trazione. le formule che definiscono la sezione reagente

Calcestruzzo armato rapporto elastico di armatura totale con ottenendo che la posizione dell'asse neutro sia

Conseguentemente si ha:

con

Calcolo a rottura Armatura limite: Stadio III Tale stadio del comportamento flessionale, come si detto, rappresenta il raggiungimento della deformazioni di rottura di uno dei due materiali sia essa la dilatazione convenzionale dell'armatura tesa o sia la contrazione al bordo del calcestruzzo compresso.

Schema grafico della sezione allo stato limite di rottura

Nel caso di sezione rettangolare con armatura semplice si evidenziano tre situazioni: campo "a": rottura dell'armatura metallica con con calcestruzzo non al limite ultimo ; campo "b": rottura del calcestruzzo nel bordo compresso con armatura metallica gi snervata ; campo "c": rottura del calcestruzzo nel bordo compresso con armatura metallica ancora nella fase

elastica ; Nel campo "b" l'equilibrio interno delle risultanti alla traslazione si ottiene nel seguente modo:

Le situazioni estreme nei valori limite sono caratterizzate nel seguente modo: campo "a": campo "c": Nel caso limite "a", un valore che resta indipendente dal tipo di acciaio utilizzato, mentre nel caso limite "b" il valore dipende dallo snervamento che varia con il tipo di acciaio impiegato. Le corrispondenti percentuali meccaniche ovvero quei valori che separano i campi: Campo "a" delle deboli armature; Campo "b" delle medie armature; Campo "c" delle forti armature. e forniscono le cosiddette armature limite

Calcestruzzo armato In condizioni d'equilibrio il calcolo della resistenza flessionale per la verifica nei confronti dello sforzo

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agente, allo stato limite ultimo della sezione deve verificare la relazione:

Campo a: posto

, ci si trova nel campo delle deboli armature e scrivendo la similitudine dedotta dal

diagramma delle deformazioni si ha

La contrazione del lembo compresso del calcestruzzo in termini di posizione dell'asse neutro vale

Dato il valore

e con

e utilizzando le espressioni per i coefficienti

l'equilibrio alla traslazione si ottiene attraverso la relazione

Il momento resistente vale quindi:

Campo b: l'equilibrio alla traslazione porta all'individuazione dell'asse neutro il momento resistente si ottiene dall'equilibrio alla rotazione con

e verificato che risulti

significativo che il rapporto meccanico d'armatura, calcolato in base alla geometria della sezione ed alla resistenza dei materiali pari a

che corrisponde all'estensione del diagramma costante di compressione del modello "stress block":

Tale modello assume una zona ridotta di calcestruzzo compresso sollecitata uniformemente e risulta, ponendo la risultante a met altezza compressa, ancora il braccio

Campo c: nel campo delle forti armature l'acciaio si trova in fase elastica con

quindi posto

Scrivendo la tensione dell'acciaio come

l'equilibrio alla traslazione si ottiene attraverso la relazione che fornisce la posizione dell'asse neutro

L'equilibrio alla rotazione, poi considerato rispetto al centro delle rotazioni, vale

Calcestruzzo armato

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Tuttavia sezioni fortemente armate calcolate con relazioni hanno un comportamento fragile che di regola bene evitare. Qualora non sia possibile aumentare le dimensioni del calcestruzzo opportuno posizionare le armature in zona compressa, costituendo una sezione a doppia armatura, la cui resistenza si calcola deducendo prima la parte reagente compressa del calcestruzzo dall'equilibrio alla traslazione. Ipotizzando di trovarsi nel campo "b" (armatura compressa anch'essa snervata) si ha:

L'asse neutro,

, si alza allontanando la situazione limite dalle forti armature e verificata la condizione di

snervamento delle armature e si deduce, dall'equilibrio rotazionale della sezione, il momento resistente:

Taglio Nel caso di sollecitazione di taglio le travi in calcestruzzo armato evidenziano un comportamento che si discosta dalla teoria della trave di de Saint Venant e per questo motivo si richiameranno modelli differenti, senza contare che le azioni taglianti sono strettamente legate alle azioni flettenti, quindi occorre un modello che tenga conto di questo funzionamento combinato. Come per il momento flettente si ipotizza un iniziale stato in cui permane il comportamento elastico e si inizia ad applicare la formula di Jourawski. Se la sezione si trova nello stadio I, riguardo il momento flettente, si dedurr un diagramma il cui valore massimo corrisponder alla corda baricentrica e varr

Nel caso di corrispondenza con lo stadio II, la stessa formula di Jourawski riferita alla sezione reagente parzializzata porta a diagrammi in cui la tensione tangenziale rimane costante in tutta la sezione parzializzata (fessurata) e pari al valore massimo sopracitato. Questa trattazione tuttavia non tiene conto di un elemento fondamentale, e cio che se si trascura la resistenza a trazione del calcestruzzo (ipotesi fatta nella trattazione del caso della sollecitazione flessionale) non pu esserci tensione tangenziale, quindi occorre considerare il comportamento di una trave soggetta a intensit di carico via via crescenti. Fino a quando le tensioni principali di trazione non superano il limite di rottura, l'andamento delle isostatiche assume un flusso incrociato a 45 di compressioni che vanno verso il lembo superiore e di trazioni che scendono verso la mezzeria, incanalandosi orizzontalmente verso i bordi, dove si annullano le tensioni tangenziali mentre quelle normali arrivano al valore massimo. La fessurazione si genera qualora viene raggiunto il limite di rottura della tensione principale di trazione: se avviene nella zona centrale prevalente la componente flessionale dello sforzo, la fessurazione parte dal lembo teso estendendosi in senso verticale, se avviene nei tratti terminali prevalente la componente di taglio la fessurazione compare alla quota baricentrica diretta a 45. Nelle zone intermedie, in cui presente sia una componente tagliante sia una componente flessionale, le fessure possono insorgere dal bordo inferiore ed estendersi con traiettoria inclinata sull'anima della trave. Con l'insorgere della fessurazione si verifica l'ipotesi della parzializzazione che vorrebbe nella zona tesa del calcestruzzo una distribuzione costante di tensioni tangenziali. Il flusso incrociato di tensioni, di fatto, non pu diffondersi uniformemente nella parte tesa della trave e quindi occorrono dei modelli pi complessi per una corretta analisi della trave in fase fessurata, soprattutto vi vuole valutare la resistenza ultima al taglio (stadio III).

Calcestruzzo armato Travi senza armatura a taglio Altri contributi alla resistenza: Compressione assiale Ingranamento degli inerti (aggregate interlock) Effetto Bietta (dowel action) l'effetto che provocano le armature longitudinali in acciaio che attraversano le fessure nelle sezioni stesse. Tale azione contribuisce all'aumento della resistenza a sollecitazioni taglianti. La valutazione di tale contributo resistente dipende da vari fattori, quali ad esempio il diametro, la distribuzione delle barre o la granulometria degli inerti nel calcestruzzo. Travi con armatura a taglio L'armatura a taglio composta da: Ferri piegati: ferri orizzontali piegati a 45 dall'alto verso il basso Staffe: ferri che possono assumere diverse forme (a U, a doppia U o rettangolari), posti perpendicolarmente rispetto ai ferri di armatura orizzontali Momento torcente La resistenza del conglomerato alle sollecitazioni di trazione si assume pari alla resistenza a taglio (Il valore deve essere compreso tra 0 e c1) Se lo sforzo applicato maggiore della resistenza del conglomerato (ma comunque minore della sua resistenza c1) vengono utilizzate armature a spirale oppure armature orizzontali poste nelle zone soggette al massimo momento torcente (nella mezzeria della sezione)

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Pilastri
I pilastri sono elementi strutturali verticali atti a trasferire il carico degli impalcati alle strutture di fondazione. Sono realizzati di norma, con getti in opera anche se, in passato, sono stati realizzati con totale o parziale prefabbricazione. Con i pilastri gettati in opera pi facile realizzare un collegamento monolitico con gli altri elementi strutturali. I pilastri sono sottoposti ai carichi verticali, orizzontali e momenti flettenti dovuti a: pesi propri e sovraccarichi degli impalcati trasmessi ai pilastri dalle travi di piano; azioni orizzontali dovuti a sisma, a vento e a dilatazioni termiche trasmesse ai pilastri dagli impalcati assunti con infinita rigidezza nel proprio piano. Si osserva che i carichi verticali dovuti agli impalcati possono indurre elevate sollecitazioni di flessione nei pilastri per dissimetria di carico. Tale evento ricorre con frequenza nei pilastri di bordo, specie dangolo, e tutte le volte che si verificano evidenti variazioni di luce nelle travi incidenti un pilastro. Per una sommaria valutazione del carico agente su un pilastro, si pu procedere sulla base delle superfici di influenza del solaio. Per valutazioni pi rigorose, si deve procedere a modelli di calcolo pi appropriati come telai piani o spaziali. Le prescrizioni poste dalla normativa per tale stato di sollecitazione sono le seguenti: se la sezione poligonale larmatura longitudinale deve prevedere almeno un ferro per ogni vertice del poligono. Se la sezione circolare occorre prevedere almeno sei ferri longitudinali equi distribuiti; il diametro minimo delle armature longitudinali di 12 mm; Per elementi prefabbricati 10 mm; deve essere sempre presente una armatura trasversale (staffe) di diametro maggiore od uguale a 6 mm. Le staffe devono essere chiuse e con ripiegature che entrino allinterno della sezione. Il copriferro misurato allesterno delle staffe deve risultare maggiore od eguale a 2 cm. Le staffe debbono avere un passo non maggiore a quindici volte il diametro minimo delle armature longitudinali e comunque non superiore a 25 cm. Larmatura longitudinale deve: risultare maggiore od uguale allotto per mille della sezione di conglomerato strettamente necessaria; risultare maggiore del tre per mille della sezione effettiva di conglomerato;

Calcestruzzo armato risultare minore del sei per cento della sezione effettiva di conglomerato. Sforzo normale centrato Tale sollecitazione pu essere sia di compressione che di trazione e generalmente incide su elementi strutturali come i pilastri. Tali elementi in cemento armato sono provvisti di due ordini di armature, una longitudinale costituita da ferri posti generalmente agli spigoli della sezione (ed eventualmente anche sui lati pi lunghi della medesima) ed una trasversale costituita da ferri, sagomati similmente alla sezione in modo da racchiudere il fascio di ferri longitudinali, detti staffe. Nei pilastri sottoposti all'azione di compressione non sorgono generalmente tensioni di trazione, si potrebbe dunque non adottare alcuna armatura metallica in virt della resistenza a compressione del calcestruzzo. Tuttavia la fragilit del calcestruzzo richiede un correttivo e si tende ad adottare una "gabbia" metallica superficiale. Tale gabbia va rapportata alla massa di conglomerato da armare, in modo da ottenere una prescrizione sulle armature minime secondo la relazione:

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in cui si impone il valore minimo , quindi

(per esempio

) al rapporto geometrico d'armatura longitudinale

Calcolo elastico Data una sezione in calcestruzzo armato soggetta ad una forza centrata di compressione, la prima ipotesi di calcolo si pone che la sezione stessa trasli rimanendo piana, manifestando sotto carico una deformazione costante (in questo caso una contrazione), che vi sia perfetta aderenza tra i due materiali, derivandone che entrambi subiscono la stessa deformazione ( ) e che non la sezione reagente al carico coincida con la sezione geometrica. Per un calcolo elastico, le tensioni nei due materiali si ottengono attraverso la legge di Hooke:

In virt dell'ipotesi di eguaglianza tra le deformazioni si ha che traslazione della sezione si pone con la seguente relazione

con

. L'equilibrio alla

definita l'area ideale della sezione ragguagliata al calcestruzzo, ovvero si "trasforma", attraverso un coefficiente di omogenizzazione d'armatura , l'area dell'acciaio in area di calcestruzzo. Definendo rapporto elastico

si pu scrivere che:

Il valore delle tensioni generate dallo sforzo normale centrato

valgono

Assumendo il valore caratteristico dell'azione, tali formule si impiegano per le verifiche di esercizio per situazioni non transitorie di carico.

con

Calcestruzzo armato Calcolo a rottura

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Esempio di armatura cerchiata per pilastri

Per il calcolo a rottura o allo stato limite ultimo l'ipotesi elastica va sostituita con le leggi costitutive materiali.

dei due

Nelle sezioni di calcestruzzo compresse assialmente non si hanno, a differenza delle travi inflesse in cui la variabilit delle tensioni offre un certo grado di "iperstaticit" al sistema, situazioni in cui vi siano fibre della sezione meno caricate che offrono il controllo alle deformazioni rispetto a quelle pi caricate. Per tale motivo si assume il limite quale contrazione limite di rottura. La presenza di armatura, qualora non sia gi snervata, potrebbe fornire un ulteriore controllo delle deformazioni per poter superare tale valore, almeno fino al limite di snervamento della stessa armatura, raggiunto il quale si perde ogni iperstaticit interna. Supposto quindi un incremento istantaneo di carico, l'equilibrio della sezione si pone con l'equazione:

dove

qualora risulti che

. In modo analogo alla formula elastica si ottiene

dove l'area ideale ragguagliata al calcestruzzo vale

In questo caso il coefficiente di omogenizzazione dell'area metallica dato dal rapporto delle due tensioni resistenti, mentre il coefficiente adimensionale, detto rapporto meccanico d'armatura indica l'apporto relativo dell'armatura metallica in confronto alla resistenza secondo la relazione

Per capire l'ordine di grandezza del rapporto meccanico d'armatura si valutano tre situzioni:

Calcestruzzo armato

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Inferiore

Tipo minore d'acciaio con classe maggiore di cls

Intermedio Accoppiamento pi equilibrato di materiali

Superiore

Tipo maggiore d'acciaio con classe minore di cls

Secondo la normativa italiana la relazione d'equilibrio per il calcolo della sezione diventa

Bibliografia
Giandomenico Toniolo, Cemento armato - Calcolo agli stati limite vol. 2A-2B, Zanichelli, 1993.

Voci correlate
Armatura (edilizia) Calcolo strutturale Cassaforma Cemento a vista Eurocodice (EC) Hangar dirigibili Augusta Intervento edilizio Luigi Santarella Materiale composito Metodo degli elementi finiti (FEM) Pacometro Profilo d'ancoraggio Tensione ammissibile (TA) Stato limite (SL) Metodo di Wuckowski rottura bilanciata

Altri progetti
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Collegamenti esterni
(EN) Breve storia del cemento armato [1] (PT) O Mundo do Cimento [2]

Note
[1] http:/ / www. tecnologos. it/ Articoli/ articoli/ numero_010/ concrete. asp [2] http:/ / www. cimento. org/

Fonti e autori delle voci

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Fonti e autori delle voci


Calcestruzzo armato Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=31395781 Autori:: .anaconda, Alfio, Archenzo, Ascensorionline, Asdf1234, AttoRenato, Aushulz, Berto, Biopresto, Calabash, Caulfield, DarioRossa, Ermanon, F l a n k e r, Ferrobeton, Francisco83pv, Freegiampi, Frieda, GPilloni, Gac, Giada57, Ginosal, Guidomac, Gvf, Hce, Hellis, Hill, Hu12, Illy78, J.Rayan, Joana, Jotar, Justinianus da Perugia, Katanka, Kiban, Luciodem, Lukius, Lumage, Marcok, Marcvsrvs, Matsoftware, Mau db, Max Farina, Mechanical, Michele-sama, Nemo bis, Orric, Paulatz, Peppepunto, Phantomas, Pipep, Poeta60, Red83, Rob-ot, Sbisolo, Sifalda, Simone, Smg, Stefano Tordi, TierrayLibertad, Tiesse, Triph, Trixt, Ub, V12, Wiskandar, 86 Modifiche anonime

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Immagine:RebarCloseup.jpg Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:RebarCloseup.jpg Licenza: Creative Commons Attribution 2.5 Autori:: Taken by Argyriou Original uploader was Argyriou at en.wikipedia Immagine:Concrete pouring 0020.jpg Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Concrete_pouring_0020.jpg Licenza: GNU Free Documentation License Autori:: MB-one, Mattes, Nk, Red devil 666 Immagine:armatura plinto ponte.jpg Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Armatura_plinto_ponte.jpg Licenza: sconosciuto Autori:: Logudro Immagine:Antica barra acciaio.jpg Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Antica_barra_acciaio.jpg Licenza: GNU Free Documentation License Autori:: Mattia Campolese (me) utente:matsoftware Immagine:Cemento-degradato.jpg Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Cemento-degradato.jpg Licenza: sconosciuto Autori:: utente:marcvsrvs Immagine:Legame costitutivo calcestruzzo.png Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Legame_costitutivo_calcestruzzo.png Licenza: Creative Commons Attribution-Sharealike 2.5 Autori:: Illy78 Immagine:Legame costitutivo acciaio.png Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Legame_costitutivo_acciaio.png Licenza: Creative Commons Attribution-Sharealike 2.5 Autori:: Illy78 Immagine:Sezione inflessa c a reagente.png Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Sezione_inflessa_c_a_reagente.png Licenza: Creative Commons Attribution-Sharealike 2.5 Autori:: Illy78 Immagine:Sezione inflessa c a parzializzata.png Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Sezione_inflessa_c_a_parzializzata.png Licenza: Creative Commons Attribution-Sharealike 2.5 Autori:: Illy78 Immagine:Sezione inflessa c a rottura.png Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Sezione_inflessa_c_a_rottura.png Licenza: Creative Commons Attribution-Sharealike 2.5 Autori:: Illy78 Immagine:Armatura cilindrica.jpg Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Armatura_cilindrica.jpg Licenza: Creative Commons Attribution-Sharealike 2.5 Autori:: User:Luigi Chiesa Immagine:Commons-logo.svg Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Commons-logo.svg Licenza: logo Autori:: User:3247, User:Grunt

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