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-LA FOTOGRAFIA-

• Nasce nel 18 secolo.


• Le prime camere ottiche avevano un semplice sistema di lenti e specchi
che permettevano di ricavare un'immagine molto precisa.
• L'unico limite della camera ottica era che aveva bisogno di un intervento
manuale.
• Ogni immagine era un fascio di luce, sostituendo alla lastra di vetro una
lastra sensibile alla luce si poteva far si che la luce si imprimesse sulla
lastra, lasciando così permanentemente l'immagine impressa sulla lastra
sensibile.

VEDUTA SULLA FINESTRA A LE GRASS


• Nel 1827 ci fu la prima ripresa fotografica realizzata dal chimico Niepce.
• La realizza grazie ad una camera ottica che al posto del vetro svermigliato
aveva una lastra di peltro.
• L'immagine raffigura il panorama visibile dalla finestra del laboratorio
dello stesso Niepce.
• Questa fotografia è la prima ripresa dal vero senza alcun intervento
umano.

LA DAGHERPOTIPIA
• Pittore e scenografo Daguerre inventa una nuova forma di
rappresentazione:
consiste nell'impressionare con la luce di una camera ottica una lastra di
rame argentata precedentemente trattata con dei vapori di iodio.
• Il limite di questa invenzione stava nel fatto che ogni fotografia una volta
invertita e fissata costituiva un vero e proprio originale e non si poteva più
creare delle copie (perché il negativo veniva distrutto dai sali di mercurio).

LE LASTRE FOTOGRAFICHE
• Ci fu l'introduzione del negativo, che permette di stampare varie copie
positive su carta.
• Talbot un fisico inglese crea un negativo in carta, resa sensibile e
traslucida e ristampabile con un processo chiamato calotipia.
LE SEQUENZE FOTOGRAFICHE
• Nel 1877 Muybridge esegue la prima serie di fotografie di soggetti animali
in movimento.
• Getta le basi per la cronofotografia e la cinematografia .
• Per la serie di fotografie per la serie “ cavallo a galoppo” posiziona degli
apparecchi fotografici in sequenza e gli fa scattare in sequenza.

CRONOFOTOGRAFIA
• Il fisiologo Marey ha come perno dei suoi studi il movimento.
• Marey sottopone un'unica lastra a esposizioni multiple.
• Come risultato dei suoi esperimenti ottiene un'immagine dove in
successione sono riportati i diversi passaggi.
• Queste sperimentazioni sono possibili grazie ai vari dispositivi ottici e
meccanici, tra cui il fucile fotografico.

IL RITRATTO FOTOGRAFICO
• Molti pittori paesaggisti e ritrattisti vengono messi fuorigioco dalla
fotografia, perché produce risultati più veloci ed economici con una
grande qualità.
• Solo gli artisti più attenti colsero l'assoluta innovazione e modernità
dell'invenzione, utilizzandola come strumento per la pittura.

L'ITALIA DEI FRATELLI ALINARI


• A Firenze nel 1850 i fratelli Alinari, Leopoldo e Romualdo incominciano a
fare fotografie documentarie.
• Fanno fotografie a tutte le bellezze artistiche e paesaggistiche della
Toscana e successivamente di tutta l'Italia.
• I fratelli mettono appunto apparecchi con l'obbiettivo decentrabile e
basculabile, che correggono le linee cadenti, facendole apparire sempre
verticali.
-I GRANDI PIANI URBANISTICI EUROPEI DI FINE
OTTOCENTO-
• A causa dell'industrializzazione vi è l'esigenza di riassettare le grandi città
europee.
• La speculazione edilizia costringe il proletariato urbano a condizioni di vita
insostenibili, di conseguenza vi è la richiesta di una profonda
riorganizzazione all'interno del tessuto edilizio.
• Per risolvere questo problema si incomincia ad abbattere le mura, i
quartieri più insalubri, si creano nuove reti di fognatura e si crostruscono
le prime linee metropolitane (ecc...).

I BOULEVARDS DI PARIGI
• 1853/1869
• Colber un illuminato, consigliere del re Luigi XIV, fece demolire la cintura
delle fortificazioni costruendo al loro posto un grande viale alberato.
• Nascono così i grands boulevards, una nuova rete stradale.
• Il barone Haussmann rivoluziona l'assetto urbanistico della Parigi
borghese.
• Haussmann sventra gran parte della vecchia Parigi costruendo tanti altri
boulevards. Spazza via molti dei caratteristici quartieri parigini, in
particolar modo quelli orientali.
• La rete di boulevards viene costruita principalmente per tre motivi:
1- motivo di tipo economico;
2-motivo di tipo sociale, si crea infatti un nuovo salotto buono della Parigi
borghese;
3-motivo di tipo pubblico, grazie ai collegamenti più veloci di Parigi
l'ordine pubblico può essere ristabilito più velocemente, facendo così
morire sul nascere le probabili inserzioni da parte del popolo (consente
veloci spostamenti per le pattuglie di polizia).
IL RING DI VIENNA
• 1859/1872
• L'imperatore Francesco Giuseppe, riqualifica la città per motivi di tipo
militare e amministrativo.
• Abbatte le antiche mura medievali per creare il Ring e un ampia arteria
alberata fiancheggiata dai nuovi quartieri.
• Nel 1857 viene bandito un concorso che vince l'architetto tedesco Forster.

• Il Ring ha un impatto meno distruttivo di quello di Haussmann a Parigi,


poiché non viene intaccato il tessuto della città vecchia.
• La nuova arteria collega la Innere Stadt con la Vienna moderna.
• Le finalità della costruzione del ring sono le stesse di quelle parigine.
• Il Ring diventa il nuovo polo di organizzazione politico-culturale della città.
• Intorno al Ring si trovano tutti gli edifici più importanti di Vienna, il grande
sforzo edilizio pubblico mette in moto importanti meccanismi economico.

I NUOVI VIALI DI FIRENZE


• 1865/1875
• Nel 1865 con il trasferimento della capitale a Firenze la città cerca di
migliorarsi per far fronte a tutte le esigenze.
• L'architetto Giuseppe Poggi diede priorità al problema della viabilità e lo
risolse collegando la Firenze di qua d'Arno con un anello di viali di
circonvallazione. Abbatte così una parte delle mura medievali. Senza però
tenere di conto l'altissimo valore storico-culturale delle mura.
• Con questo nuovo tipo di viabilità di grande scorrimento si risolve il
problema sia dell'espansione edilizia sia dell'ordine pubblico e di vigilanza
della città.
• Il progetto prevedeva quindi di ricollegare attraverso la collina
meridionale di Firenze il ponte di Ferro (oggi di San Niccolò) con Porta
Romana.
• Nel 1875 viene inaugurato anche il tracciamento di massima del piazzale
Michelangelo.

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