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- SCUOLA DI BARBIZON

Si colloca nella fase di passaggio tra il Romanticismo il Realismo.

Nel Romanticismo "artisti si nasce, non si diventa" e il genio era simbolo di sregolatezza, dunque era una corrente di pensiero comune
quella di RIFIUTARE la rigida istruzione scolastica.

La “scuola”, però, NON rimanda a una "scuola" per come la conosciamo noi, bensì si riferisce a un gruppo di artisti che si riuniva a
Barbizon, nei pressi di Fontainebleau, per prendere ispirazione dagli elementi della natura "en plen air", cioè secondo la teoria introdotta
da Constable del dipingere dal vero.

La scuola di Barbizon rappresenta anche il passaggio dall'ideazione e stesura della bozza dell'opera dall'atelier all’“en plen air” (che
veniva eventualmente terminata nell'atelier): infatti, gli artisti NON creavano l'opera definitiva en plen air, ma la abbozzavano e la
completavano nell'atelier (studio dell'artista).

Per rispondere all’esigenza di dipingere all'aperto vennero creati e diffusi i colori in tubetto, facilmente trasportabili e ben custoditi.

- REALISMO
Il Realismo si sviluppa a partire da metà ‘800 e si concentra sulla rappresentazione di tematiche quotidiane (quasi banali/scontate).
Proprio per questo motivo, i realisti attuarono una rivoluzione del soggetto dell’opera (basta pensare alla differenza coi romantici).

- GUSTAVE COURBET
Le opere di Courbet, maggior esponente del Realismo artistico francese, vennero fortemente criticate e sempre rifiutate dalle giurie
delle Accademie statali francesi, così nel 1815 decide di realizzare da sé un'esposizione autonoma.
Alla fine della sua vita, viene ricreduto e l'Accademia gli diede il riconoscimento della "Legione d'Onore", ma Courbet la rifiutò.

Al suo stile si ispireranno gli impressionisti francesi.

- GLI SPACCAPIETRE

Viene raffigurato un momento della vita quotidiana così com'è nella realtà, SENZA la messa in posa dei
personaggi e senza idealizzazione (sia pregi che difetti, perciò non è più un atteggiamento romantico).

- UN FUNERALE A ORNANS

È un'opera grandissima, infatti dimensioni così vaste erano riservate solo a opere storiche.
Invece, il luogo rappresentato è Ornans, la città natale di Courbet che NON aveva alcuna
importanza storica (tant'è che era una città sconosciuta anche ai parigini).

Inoltre, è difficile capire a che ceto sociale appartengono i soggetti.


Era un periodo di grandi rivolte in Francia, perciò la rappresentazione di un gruppo di
persone ammassate può far pensare a una rivolta popolare.
- FANCIULLE SULLA RIVA DELLA SENNA

I soggetti rappresentati sono due fanciulle sdraiate in riva alla Senna, senza volerle minimamente idealizzare.

- I MACCHIAIOLI
Il loro nome nasce con significato dispregiativo (critica sociale) e deriva dalla loro tecnica di colorazione: i Macchiaioli utilizzano delle
“macchie di colore giustapposte”, cioè campiture (aree di colore uniforme) giustapposte posizionate in modo tale che i colori non si
mischiano mai, ma si posizionano l’uno accanto all’altro (così da utilizzare il colore con la sua massima luminosità).

Sfruttano il principio secondo cui gli occhi percepiscono le forme attraverso i colori (e NON le linee di contorno tipiche dei fiorentini).

I temi rappresentati sono episodi di vita quotidiana, militare o momenti della giornata banali come quello del riposo.
La loro pittura è molto sintetica, cioè rappresenta solo ciò che essenziale senza concentrarsi sui dettagli

- BATTAGLIA DI MAGENTA [GIOVANNI FATTORI - 1862]

Fu realizzata per un concorso ufficiale, quindi la macchia non è una caratteristica stilistica molto rimarcata.

Viene rappresentato il momento successivo all'azione, cioè la scena successiva alla vittoria dell'esercito
franco-piemontese sull’Austria dove vengono curati i feriti (infatti, a sinistra viene rappresentata anche
una carrozza “pronto soccorso” che trasporta i feriti)

Il formato dell’opera è rettangolare e si avvicina al modo in cui il nostro campo visivo percepisce ciò che ci sta attorno.

- ROTONDA DEI BAGNI PALMIERI [GIOVANNI FATTORI - 1866]

In questo caso, invece, le macchie (le sagome di colore puro giustapposte) sono molto rimarcate.

I soggetti sono alcune benestanti che siedono all'ombra del tendone di uno stabilimento balneare.

- L’ARCHITETTURA DEL FERRO

Durante il Realismo si sviluppa lo stile della “Architettura del ferro” in cui si utilizzava in grandi quantità il ferro, simbolo
dell’industrializzazione.

Si parla di prefabbricazione quando le varie componenti edilizie vengono realizzate in fabbrica per poi essere portate in cantiere dove poi
vengono assemblate. Vien introdotta la possibilità di montare e smontare.

La figura dell'ingegnere diventa molto importante (più dell’architetto) per la lavorazione del ferro e l’assemblaggio dei materiali.

- TORRE EIFFEL (1887-1889)

Prende il nome dell'ingegnere che l'ha progettata e fu costruita per celebrare il centenario dalla Rivoluzione Francese. Non ha alcuna
funzione particolare, ma solo lo scopo dimostrativo dell'utilizzo del ferro. Si regge su 4 enormi piloni a struttura reticolare.

- GALLERIA VITTORIO EMANUELE II

Fu realizzata da Giuseppe Mengoni, un architetto che morì durante la fase di smontaggio delle impalcature.
La Galleria collega il Duomo con il Teatro alla Scala di Milano. La copertura è stata realizzata utilizzando il ferro e
il vetro, mentre il resto riprende lo stile architettonico tradizionale (è una struttura eclettica, ovvero mischia
insieme più stili architettonici).

- CRYSTAL PALACE [di Paxton]

Opera architettonica esemplare nell’utilizzo dei due materiali da costruzione innovativi: il ferro e il cristallo.
Fu costruito a Londra e servì ad ospitare esposizioni internazionali.

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