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Neoclassicismo e

Romanticismo

Pianta del Teatro La Scala di Milano, progetto di G. Piermarini


(1778)
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Con il teatro Apollo e Argentina di Roma si afferma il tipo nuovo del teatro
all’italiana, con la pianta della sala a forma di ellisse troncata
perpendicolarmente all'asse maggiore. Sulle pareti si sviluppano numerosi
ordini di palchi che le coprono dal suolo al soffitto piano, per sfruttare
meglio lo spazio ma anche come segno di differenziazione tra le classi sociali.

Teatro Argentina di
Roma

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Tra i più famosi esempi di teatro all'italiana figurano il Teatro alla Scala
di Milano, il Teatro Regio (1740; distrutto da un incendio nel 1934) e il
Carignano di Torino, il S. Carlo di Napoli, il Carlo Felice di Genova
(1828; parzialmente distrutto dai bombardamenti della seconda guerra
mondiale e riaperto nel 1991), La Fenice di Venezia (1792, bruciato nel
1836 e 1996 e inaugurato "com'era e dov'era" nel novembre del 2004); ve
ne sono numerosissimi altri esempi in tutte le città d'Italia.

Teatro alla Scala di Milano

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Teatro alla Scala di Milano

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Teatro Carignano di Torino

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Teatro San Carlo di
Napoli

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Teatro Carlo Felice di Genova

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Teatro La Fenice di Venezia

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In Francia invece venne
modificato lo schema
italiano accorciando la
sala, cambiandone
l'altimetria con l'aggiunta
di gallerie in ritiro e della
copertura a volta, e dando
uno sviluppo
considerevole agli
ambienti di
rappresentanza, come
vestiboli, scale, saloni, ecc.
Tipico esempio è l'Opéra
di Parigi (1861),
ricostruito in stile
neobarocco nel 1875.

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Il tentativo di rendere realistica la scena e fu definitivamente compiuto da
William Capon sul finire del secolo. Nei bozzetti da lui eseguiti si nota
una vera e propria ricerca storica, meticolosa, sugli edifici del passato e
quando doveva disegnare una scena composita di strada, gli edifici
riproducevano esattamente case elisabettiane esistenti.

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Lo stadio successivo fu il raggiungimento,
nel 1823, quando J.R.Planché, entusiasta
amante dell'antichità, oltre che drammaturgo
infaticabile, ottenne da J.P. Kemble
l'incarico di disegnare i costumi per la nuova
messa in scena di King John di
Shakespeare. Con la collaborazione di
numerosi studiosi e confortato da una ricerca
accurata condotta su manoscritti miniati,
Planché allestì quella che, senza dubbio fu
la prima messa in scena completamente
"storica" del dramma di Shakespeare,
perché prestò attenzione non soltanto al
costume del protagonista, ma anche a quello
delle comparse meno importanti.

Planche, J. R. (James Robinson), 1796-1880. High, low, jack and the game;
or, The card party ... 11
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Questi effetti realistici servirono anche per gli spettacoli fantastici, molto popolari
in tutt'Europa: dalle féeries francesi, alle extravaganzas inglesi, l'attenzione
consisteva nell'applicare metodi realistici a fantasticherie bizzarre. Si introducono a
questo scopo anche oggetti d'uso comune come vetture, carri, lampioni stradali,
animali come galline ed oche vive. Al posto di un interno reso per mezzo di quinte
"prospettiche" si preferivano interni di camere con maniglie vere e veri soffitti
poggiavano sulle pareti delle stanze.

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L'innovazione più caratteristica del
teatro dell'Ottocento fu
l'introduzione di un nuovo sistema
di illuminazione, prodotta prima a
gas, introdotta all'Opéra di Parigi
nel 1822, e adottata da tutti i teatri
europei verso il 1850. Poi venne
l'utilizzazione delle luci della
ribalta e, nella seconda metà del
secolo, l'adozione dell'illuminazione
elettrica consentì la maggior duttilità
di utilizzo.

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Nel 1802 Franz Ludwing Catel
pubblicava uno studio intitolato
Vorschlaghe zur Verbesserung
der Schauspielhauser, che
offriva suggerimenti per
migliorare la progettazione dei
teatri contestando il modello
barocco, troppo profondo, e le
quinte piatte. Sosteneva la
necessità di scene il più possibile
"plastiche", in tal modo la forma
ad anfiteatro tornava ad essere
attuale.

Franz Ludwing Catel, dipinti di carattere


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scenografico
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Karl Friedrich Schinkel (1781-1841) sostenitore di queste tesi riuscì a
far realizzare alcune sue idee nella ricostruzione del Neues
Schauspielhaus di Berlino; contrario all'illusionismo barocco (in quanto
neoclassicista) fece costruire la sala per il pubblico a forma di anfiteatro e
abolì le quinte a favore di un unico sfondo dipinto, distante dagli attori, in
modo da non far entrare in contatto l'elemento tridimensionale con quello
bidimensionale.

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Karl Friederich von Schinkel (1781-1841) è stato un grande scenografo:
dal 1816 disegnò scenografie di spettacoli teatrali, poi, progettò anche un
teatro intero (Schauspielhaus Berlino, 1818-21). Schinkel rappresentava
spazi architettonici suggestivi e grandiosi.

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Karl Friedrich Schinkel (1781-1841)

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L'allievo di Schinkel fu Gottfried
Semper, autore di numerosi studi
che erano anche in rapporto con le
idee filosofiche di Richard
Wagner.

The Semper
Opera House di
Dresda fu
progettata e
costruita da
Gottfried
Semper dal 1838
al 1841.
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Quando nel 1876 fu aperto il Festspielhaus a Bayreuth, l'architetto Oscar
Bruckwald, basandosi sulle idee del Semper, oltre ad abolire la fossa
dell'orchestra, sistemò il pubblico ad anfiteatro senza suddivisioni marcate
nelle varie classi sociali.

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Le caratteristiche fondamentali del Festspielhaus di Bayreuth, il cui
progetto fu adattato dallo stesso Wagner, sono l'assenza di palchi laterali, la
semplicità degli arredi interni, la disposizione semicircolare della sala e -
soprattutto - la singolare buca per l'orchestra, che sprofonda sotto il palcoscenico
e viene coperta da un tetto, così che l'orchestra è totalmente invisibile agli
spettatori.

Questo elemento
permetteva che il
pubblico si
concentrasse sul
dramma e non
venisse distratto
dai movimenti del
direttore.

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le idee di Wagner erano finalmente
attuabili, poiché necessitavano di uno
strumento di illuminazione
perfettamente controllabile.

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L’inaugurazione
del
Festspielhaus
di Bayreuth
coincise con la
prima
rappresentazione
assoluta della
Tetralogia Der
Ring des
Nibelungen
(L'anello del
Nibelungo), dal 13
agosto al 17
agosto 1876.

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Nel Festspielhaus di Bayreuth
il buio in sala era totale, contrariamente a quanto avveniva negli altri teatri
dell'epoca. La buca orchestrale (per usare il termine di Wagner: un "golfo
mistico") riequilibrava il volume tra i cantanti e la musica, creando l'acustica
ideale per le rappresentazioni wagneriane. Il teatro di Bayreuth presenta inoltre
un doppio proscenio, il che dà al pubblico l'impressione che il palcoscenico sia
più lontano di quanto non sia realmente.

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Ecco la singolare buca per l'orchestra del Festspielhaus di
Bayreuth, che sprofonda sotto il palcoscenico e viene coperta da un
tetto, così che l'orchestra è totalmente invisibile agli spettatori.

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Accanto all'introduzione del cosiddetto golfo mistico si introdusse anche
l'uso del sipario che, durante tutto il periodo barocco era tenuto fisso,
poiché il Torelli desiderava che i cambiamenti di scena fossero tutti a
vista, ma nell'Ottocento era abbassato alla fine degli atti o nelle scene, per
favorire una lettura dell'opera a quadri che anticipa l'idea della
quarta parete.

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Quattro
diversi
tipi di
sipario

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A partire dalla seconda metà dell'Ottocento, con l'introduzione dell'oscuramento
della sala, il sipario e la cornice di proscenio erano divenuti elementi essenziali. Ma
intorno al 1880, con le problematiche determinate dalle necessarie norme
antincendio, resero obbligatorio l'uso del sipario metallico tra palcoscenico e
sala e si costruì un solido muro per l'arco di proscenio,

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L'introduzione delle
scene plastiche
comportò una serie
di problemi leganti
ai cambiamenti di
scena che, con la
scenosintesi
barocca erano
assicurati facilmente
per mezzo di quinte
su corsie ed argano
centrale sotto il
palco.
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Ciò non era possibile con la scenoplastica (a rilievo), che
invece comportava l'impiego di una grossa squadra di
macchinisti che portassero via il più rapidamente possibile i
pezzi che compongono la scena per collocarne altri. Si adottò
anche l'espediente di un'azione scenica di copertura, svolta
nella parte anteriore, davanti ad un telone, comportando
interruzioni inopportune.

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Nel 1879, in America, Stele Mackaye presenta la domanda di brevetto
per un palcoscenico doppio, che realizzò al Madison Square Theatre.

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Al Madison Square Theatre, Stele Mackaye trasferì l'orchestra sopra e
dietro l'arco di proscenio a vista e costituì una piattaforma montacarichi,
calando le scene tutte intere dall'alto.

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Pianta della sala e fotografia della facciata negli anni
venti del Madison Square Theatre progettato da
Stele Mackaye e oggi non più esistente.

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Mentre, nel 1896, Karl Lautenschlager, ispirato dal teatro kabuki
giapponese, costruì una piattaforma girevole per il Teatro di Berlino: in
essa, mentre gli spettatori assistevano allo spettacolo posto sulla prima
metà della piattaforma, sulla seconda metà si allestiva la scena
successiva.

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Dalla fine dell'800 in poi sorgono nuovi tipi di
teatro con caratteristiche particolari. Si trovano
così: teatri nei quali il palcoscenico è rotante, ovvero
che ruota al fine di far permettere a tutti gli spettatori
di vedere lo spettacolo da più punti di vista;

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Ritorna in auge il teatro ambulante detto anche “Carro di Tespi”, dal mitico
creatore della tragedia attica. I teatri ambulanti che riportavano ai girovaghi del
passato furono sempre più evoluti, con tutto il necessario per uno spettacolo,
compreso il palco. Il palcoscenico sormontato da un telone fronteggiava le tribune
dove si disponeva il pubblico.

Carro di
Tespi in un
piccolo
comune del
sud d’Italia.

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