STORIA

DELLA
FOTOGRAFIA

© ROBERT DOISENAU

ALEJANDRA ÁLVAREZ
 CORSO DI FOTOGRAFIA
A.A 2020/2021
PROF.SSA ANNA MARIA SALVATORE

ALEJANDRA ÁLVAREZ
SCUOLA DI PITTURA, III ANNO
5664
CRONOLOGIA DELLA FOTOGRAFIA
300 A. C. ARISTOTELE UTILIZZA LA PRIMA CAMERA OSCURA.
1521. PRIMA PUBBLICAZIONE SULLA CAMERA OSCURA IN EUROPA.
1777. PRIMO TRATTATO SUI SALI D'ARGENTO.
1826. PRIME IMMAGINI CATTURATE DA NIEPCE.
1839. SI DIFFONDE IL DAGHERROTIPO.
1850. VIENE INVENTATO IL COLLODIO UMIDO.
1861. PRIMA FOTOGRAFIA A COLORI DI JAMES MAXWELL.
1864. PRIMO UTILIZZO DI FLASH A BASE DI MAGNESIO.
1871. VENGONO INVENTATI I "PIATTI ASCIUTTI".
1889. PRIMA PELLICOLA FOTOGRAFICA FLESSIBILE.
1903. PRIMA TAVOLA A COLORI DELLA FAMIGLIA LUMIÈRE.
1920. PRIMA FOTOCAMERA DA 35 MM.
1930. APPARE IL FLASH.
1936. APPARE LA PELLICOLA A COLORI AGFA.
1975. KODAK ANNUNCIA LA PRIMA FOTOCAMERA DIGITALE.

LA MACCHINA FOTOGRAFICA DEI NOSTRI GIORNI È IL PRODOTTO DELL'EVOLUZIONE

NEL CORSO DEI SECOLI, DELLA PRIMITIVA CAMERA OSCURA CHE DIVENNE UNA
PICCOLA SCATOLA CON UNA LENTE OTTICA NEL FORO PER OTTENERE UN'IMMAGINE
PIÙ CHIARA E DEFINITA.

AI PROCESSI MECCANICI SI SONO AGGIUNTE ALTRE SOSTANZE CHIMICHE E

L'EVOLUZIONE STORICA NELL'USO DEI SALI D'ARGENTO COME SOSTANZA
FOTOSENSIBILE HA CONDIZIONATO ANCHE IL TIPO DI IMMAGINE OTTENUTA. LA
CAMERA OSCURA ORIGINALE ERA UNA STANZA LA CUI UNICA FONTE DI LUCE
ENTRAVA ATTRAVERSO UN MINUSCOLO FORO IN UNA DELLE PARETI. LA LUCE
PENETRANTE PROIETTAVA SULLA PARETE OPPOSTA UN'IMMAGINE DELL'ESTERNO.
SEBBENE L'IMMAGINE COSÌ FORMATA FOSSE INVERTITA E SFOCATA, GLI ARTISTI
USAVANO QUESTA TECNICA, MOLTO PRIMA DELL'INVENZIONE DELLA PELLICOLA,
PER DISEGNARE SCENE PROIETTATE DALLA FOTOCAMERA.

IL PRINCIPIO DELLA CAMERA OSCURA ERA BEN NOTO AD ARISTOTELE -384-322 AC- E
ALL'OTTICO ARABO DELL'XI SECOLO ALHAZÁN -965 -1038 AC. C.-. QUESTE
TELECAMERE SONO STATE UTILIZZATE PER L'OSSERVAZIONE DELLE ECLISSI SOLARI.
RUGGERO BACONE LO STUDIÒ NEL 1267 E FU ACCUSATO DI EVOCAZIONE DEI MORTI
DAL TRIBUNALE ECCLESIASTICO.

PIÙ TARDI, GIÀ NEL RINASCIMENTO, LEONARDO DA VINCI NEL 1515 FARÀ UNA
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA CAMERA OSCURA:
"QUANDO LE IMMAGINI DI OGGETTI ILLUMINATI PENETRANO ATTRAVERSO UN
PICCOLO FORO IN UNA STANZA MOLTO BUIA, RICEVERAI QUELLE IMMAGINI
ALL'INTERNO DI DETTA STANZA ... APPARIRANNO DI DIMENSIONI RIDOTTE.
VERRANNO PRESENTATE IN UNA SITUAZIONE INVERTITA ..."
NEL 1521 COMPARE LA PRIMA PUBBLICAZIONE SULLA CAMERA OSCURA, È QUELLA DI
CESARE CESARIANO, ALLIEVO DI LEONARDO.
CONSIDERAZIONI GENERALI
COME MEZZO DI COMUNICAZIONE VISIVA ED ESPRESSIONE, LA FOTOGRAFIA HA
CAPACITÀ ESTETICHE DISTINTE. PER COMPRENDERLE, BISOGNA PRIMA CAPIRE LE
CARATTERISTICHE DEL PROCESSO STESSO. UNA DELLE CARATTERISTICHE PIÙ
IMPORTANTI È L'IMMEDIATEZZA. DI SOLITO, MA NON NECESSARIAMENTE,
L'IMMAGINE REGISTRATA È FORMATA DA UN OBIETTIVO IN UNA FOTOCAMERA.
ALL'ESPOSIZIONE ALLA LUCE CHE FORMA L'IMMAGINE, IL MATERIALE SENSIBILE
SUBISCE CAMBIAMENTI NELLA SUA STRUTTURA, SI FORMA UN'IMMAGINE LATENTE
(MA INVERTITA) SOLITAMENTE CHIAMATA NEGATIVA, E L'IMMAGINE DIVENTA
VISIBILE PER SVILUPPO E PERMANENTE PER FISSAGGIO CON TIOSULFATO DI SODIO.
CON I MATERIALI MODERNI, LA LAVORAZIONE PUÒ AVVENIRE IMMEDIATAMENTE O
PUÒ ESSERE RITARDATA DI SETTIMANE O MESI.

GLI ELEMENTI ESSENZIALI DELL'IMMAGINE VENGONO SOLITAMENTE STABILITI

IMMEDIATAMENTE AL MOMENTO DELL'ESPOSIZIONE. QUESTA CARATTERISTICA È
UNICA PER LA FOTOGRAFIA E LA DISTINGUE DA ALTRI MODI DI FARE FOTO. LA
REGISTRAZIONE APPARENTEMENTE AUTOMATICA DI UN'IMMAGINE DA PARTE DELLA
FOTOGRAFIA HA CONFERITO AL PROCESSO UN SENSO DI AUTENTICITÀ CONDIVISO
DA NESSUN'ALTRA TECNICA DI CREAZIONE DELLE IMMAGINI.

STORIA DELLA FOTOGRAFIA

LA STORIA DELLA FOTOGRAFIA È IL RACCONTO DI INVENZIONI, SCOPERTE
SCIENTIFICHE E MIGLIORAMENTI TECNICI CHE HANNO PERMESSO ALL'ESSERE
UMANO DI CATTURARE PER LA PRIMA VOLTA UN'IMMAGINE SU UNA SUPERFICIE
FOTOSENSIBILE, UTILIZZANDO LA LUCE E ALCUNI ELEMENTI CHIMICI CHE
REAGISCONO CON ESSA.

LA STORIA DELLA FOTOGRAFIA VA DAL XIX AL XX SECOLO, MA HA MOLTI

ANTECEDENTI IN EPOCHE PRECEDENTI. È UNA DELLE TECNOLOGIE PIÙ
RIVOLUZIONARIE CHE L'UOMO ABBIA SVILUPPATO. IL SUO IMPATTO SI È FATTO
SENTIRE NELLE SCIENZE, NELLE ARTI (ANCHE CREANDONE DI NUOVE) E NELLA
DOCUMENTAZIONE STORICA. HA ANCHE DATO ORIGINE A TECNOLOGIE SUCCESSIVE,
COME IL CINEMA, TRA LE ALTRE.

LA PAROLA FOTOGRAFIA DERIVA DALLE PAROLE GRECHE PHOS ("LUCE") E GRAPHOS

("SCRITTO" O "INCISO"), QUINDI È UNA SCRITTURA CON LA LUCE O UNA
REGISTRAZIONE FATTA CON LA LUCE.
STORIA DELLA FOTOGRAFIA
L'IDEA DI CATTURARE IMMAGINI E CONSERVARLE HA ACCOMPAGNATO L'ESSERE
UMANO FIN DALL'ANTICHITÀ. È IL FONDAMENTO DELL'APPARIZIONE DELLA PITTURA,
DELLA SCULTURA E, PIÙ TARDI, DELLA FOTOGRAFIA. CI SONO STATI ANTICHI
TENTATIVI DI CATTURARE AUTOMATICAMENTE UN'IMMAGINE, IN PARTICOLARE
UTILIZZANDO IL PRINCIPIO DELLA CAMERA OSCURA, CHE È LO STESSO DI QUELLO
DELLE FOTOCAMERE.

LA CAMERA OSCURA È UNO SPAZIO CHIUSO O RECINTO, TOTALMENTE BUIO, IN CUI

LA LUCE PENETRA ATTRAVERSO UN'APERTURA IN UNO DEI SUOI LATI E PROIETTA
UN'IMMAGINE CAPOVOLTA DI CIÒ CHE ACCADE ALL'ESTERNO. QUESTO PRINCIPIO
ERA NOTO DAI TEMPI DI ARISTOTELE (CIRCA 300 ANNI AC) O PIÙ TARDI DALLO
STUDIOSO ARABO ALHAZÉN (CIRCA 900 DC).

ILLUSTRATION OF THE PRINCIPLE OF THE

CAMERA OBSCURA, 1671.
© PHOTOS.COM/JUPITERIMAGES

LE PRIME PUBBLICAZIONI SULL'ARGOMENTO IN OCCIDENTE APPARVERO A PARTIRE

DAL XV SECOLO, NELL'AMBITO DELLA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA ALLA QUALE
PARTECIPARONO FILOSOFI COME LEONARDO DA VINCI. UNO DEI SUOI ALLIEVI,
CESARE CESARINO, FU IL PRIMO A PUBBLICARE QUESTI STUDI NEL 1521.

SULLA BASE DI QUESTO LAVORO, SCIENZIATI COME GIOVANNI BATTISTA DELLA

PORTA O GEROLAMO CARDANO SPERIMENTARONO LA CAMERA OSCURA NEL 1558.
NEL XVI SECOLO, IL TEDESCO JOHANN ZAHN DEL XVI SECOLO SVILUPPÒ QUESTI
PRINCIPI IN UN APPARECCHIO PORTATILE IN LEGNO, CHE ERA PRONTO PER
DIVENTARE UNA MACCHINA FOTOGRAFICA , AVENDO AVUTO COME SISTEMARE LE
IMMAGINI.

FU SOLO NEL 1777 CHE LO SVEDESE CARL WILHELM SCHEELE PUBBLICÒ IL SUO
TRATTATO SUI SALI D'ARGENTO E LA LORO REAZIONE ALLA LUCE. SULLA BASE DI
QUESTE SCOPERTE, DIVERSI ARTISTI COME GIOVANNI "CANALETTO" CANAL HANNO
COMBINATO I SALI FOTOSENSIBILI CON LA CAMERA OSCURA PER OTTENERE UNA
SORTA DI DIPINTI DI LUCE.
PRIMI TENTATIVI E DAGHERROTIPIA

IL PRIMO PROCEDIMENTO FOTOGRAFICO O ELIOGRAFICO FU INVENTATO DA

NICÉPHORE NIÉPCE INTORNO AL 1824. LE IMMAGINI FURONO OTTENUTE CON BITUME
DI GIUDEA, STESO SU UNA LASTRA D'ARGENTO, DOPO UN TEMPO DI POSA DI ALCUNI
GIORNI.
NEL 1829, NIÉPCE ASSOCIÒ LOUIS JACQUES MANDÉ DAGUERRE NELLE SUE
RICERCHE.
NEL 1832 SI SVILUPPÒ UN SECONDO PROCEDIMENTO DAL RESIDUO DELLA
DISTILLAZIONE DELL'OLIO DI LAVANDA, CHE PRODUSSE IMMAGINI CON UN TEMPO DI
ESPOSIZIONE DI UN'INTERA GIORNATA.

NIÉPCE E DAGUERRE

NIÉPCE MORÌ NEL 1833. DAGUERRE CONTINUÒ A LAVORARE DA SOLO E INVENTÒ,

NEL 1838, IL DAGHERROTIPO, IL PRIMO PROCEDIMENTO CHE PREVEDEVA UNA FASE
DI SVILUPPO. NELLA CAMERA OSCURA VENIVA ESPOSTA UNA LASTRA D'ARGENTO
RICOPERTA DA UN SOTTILE STRATO DI IODURO D'ARGENTO E POI SOTTOPOSTA
ALL'AZIONE DEI VAPORI DI MERCURIO CHE PROVOCAVANO LA COMPARSA
DELL'IMMAGINE INVISIBILE LATENTE, FORMATASI NEL CORSO DELL'ESPOSIZIONE
ALLA LUCE.
QUESTO SVILUPPO CONSISTEVA IN UNA GRANDE AMPLIFICAZIONE DELL'EFFETTO
DELLA LUCE, CON LA QUALE IL TEMPO DI ESPOSIZIONE NON SUPERAVA I 30 MINUTI.
LA FISSAZIONE È STATA OTTENUTA PER IMMERSIONE IN ACQUA SATURA DI SALI
MARINI.
HIPPOLYTE BAYARD

NEL LUGLIO 1839, UN ALTRO FRANCESE, HIPPOLYTE BAYARD, SCOPRÌ IL MODO DI

OTTENERE IMMAGINI POSITIVE DIRETTAMENTE SU CARTA. UNA CARTA RIVESTITA DI
CLORURO D'ARGENTO È STATA SCURITA ALLA LUCE E POI ESPOSTA NELLA CAMERA
OSCURA DOPO ESSERE STATA IMPREGNATA CON IODURO D'ARGENTO. IL TEMPO DI
ESPOSIZIONE ERA DA TRENTA MINUTI A DUE ORE.

WILLIAM HENRY FOX TALBOT

SEMPRE NEL 1839, L'ANNUNCIO DELL'INVENZIONE DEL DAGHERROTIPO SPINSE

L'INGLESE WILLIAM HENRY FOX TALBOT A RIPRENDERE LE INDAGINI INTERROTTE I
CUI INIZI RISALIVANO AL 1834. NEL 1841 BREVETTÒ IL CALOTIPO, PRIMO
PROCEDIMENTO NEGATIVO/POSITIVO CHE CONSENTIVA LA MOLTIPLICAZIONE DI LA
STESSA IMMAGINE GRAZIE ALL'OTTENIMENTO DI UN NEGATIVO INTERMEDIO SU
CARTA AL CLORURO D'ARGENTO, RESA TRASLUCIDA GRAZIE ALLA CERA. COME PER
IL DAGHERROTIPO, L'IMMAGINE LATENTE È STATA POI SVILUPPATA, PER MEZZO DI
UNA SOSTANZA CHIMICA, LO SVILUPPATORE: UNA SOLUZIONE DI ACIDO GALLICO E
NITRATO D'ARGENTO. UN SECONDO FOGLIO DI CARTA ANCH'ESSO RIVESTITO CON
CLORURO D'ARGENTO È STATO SUCCESSIVAMENTE ESPOSTO ATTRAVERSO IL
NEGATIVO TRASLUCIDO PER DARE IL POSITIVO FINALE.

JOHN HERSCHELL

NEL 1839 SI DEVE A JOHN HERSCHELL LA SCOPERTA DEI MEZZI PER FISSARE LE
IMMAGINI, IMMERGENDOLE IN UN BAGNO DI IPOSOLFITO DI SODIO, LO STESSO
COMPONENTE ESSENZIALE DEGLI ODIERNI FISSATORI FOTOGRAFICI. I VANTAGGI DEL
CALOTIPO RISIEDONO PRINCIPALMENTE NELLA FACILITÀ DI MANIPOLAZIONE DELLE
COPIE SU CARTA E NELLA POSSIBILITÀ DI RIPRODUZIONI MULTIPLE. PER VENDETTA,
LA DEFINIZIONE, LIMITATA DALLA PRESENZA DELLE FIBRE DELLA CARTA NEGATIVA,
NON POTEVA RIVALEGGIARE CON IL DAGHERROTIPO.

HIPPOLYTE FIZEAU

PER RIDURRE ULTERIORMENTE IL TEMPO DI ESPOSIZIONE, SONO STATI CREATI

OBIETTIVI A LUNGHEZZA FOCALE PIÙ CORTA E LUMINOSA, PRESERVANDO COSÌ LA
NITIDEZZA IN TUTTA L'IMMAGINE. NEL 1841, IL FISICO FIZEAU SOSTITUÌ LO IODURO
D'ARGENTO CON IL BROMURO D'ARGENTO, LA CUI SENSIBILITÀ ALLA LUCE È MOLTO
PIÙ ELEVATA. BASTAVANO POCHI SECONDI DI ESPOSIZIONE PER OTTENERE UN
DAGHERROTIPO. QUINDI FARE RITRATTI È DIVENTATO POSSIBILE.

ABEL NIÉPCE DE SAINT-VICTOR

PER MIGLIORARE LA TRASPARENZA DEL CALOTIPO NEGATIVO, ABEL NIÉPCE DE

SAINT VICTOR, CUGINO DI NIÉPCE, SCOPRÌ NEL 1847 COME SOSTITUIRE LA CARTA
CON IL VETRO. PER FAR ADERIRE IL BROMURO D'ARGENTO AL VETRO, EBBE L'IDEA DI
MESCOLARLO CON L'ALBUMINA (L'ALBUME DELL'UOVO). SEBBENE UN PO'
CONTRASTATE, LE IMMAGINI SONO DIVENTATE ESTREMAMENTE ACCURATE,
COSTRINGENDO GLI OTTICI A INSTALLARE OBIETTIVI ANCORA PIÙ EFFICIENTI.
SCOTT ARCHER

NEL 1851, L'INGLESE SCOTT ARCHER SOSTITUÌ L'ALBUMINA CON IL COLLODIO, LA CUI
BASE È IL GUNCOTTON. LE IMMAGINI IN BIANCO E NERO OTTENUTE CON QUESTO
PROCEDIMENTO HANNO RAGGIUNTO UNA QUALITÀ MAI OTTENUTA PRIMA. CON LO
SVANTAGGIO CHE LA PRESA DOVEVA AVVENIRE MENTRE LA LASTRA ERA ANCORA
BAGNATA E CHE LO SVILUPPO DOVEVA ESSERE EFFETTUATO SUBITO DOPO.

RICHARD MADDOX E CHARLES BENNET

NEL 1871, UN ALTRO BRITANNICO, RICHARD MEADDOX, RIMEDIÒ QUESTO PROBLEMA

SOSTITUENDO IL COLLODIO CON LA GELATINA, PROCEDURA PERFEZIONATA DA
CHARLES BENNET CHE DIMOSTRÒ CHE LE LASTRE GELATINIZZATE ACQUISIVANO
UNA GRANDE SENSIBILITÀ QUANDO LE SI CONSERVAVA PER DIVERSI GIORNI A 32°C.
LE LASTRE DI GELATINA -IL BROMURO NON POTEVANO ESSERE CONSERVATI SOLO
PRIMA DELL'USO, MA LA LORO SENSIBILITÀ ERA TALE CHE L'ESPOSIZIONE NON
SUPERAVA UNA FRAZIONE DI SECONDO.
PER QUESTO, POCO PRIMA DEL 1880, INIZIÒ LA STORIA DELL'OTTURATORE, PERCHÉ
L'ELEVATA SENSIBILITÀ DELLE PIASTRE RICHIEDEVA L'IDEAZIONE DI MECCANISMI IN
GRADO DI FAR ENTRARE LA LUCE NELLA FOTOCAMERA SOLO PER UN CENTESIMO E
ANCHE UN MILLESIMO DI SECONDO. L'INTENSITÀ DELLA LUCE DOVEVA ESSERE
VALUTATA CON PRECISIONE E COSÌ IL FOTOMETRO È DIVENTATO UN VERO
STRUMENTO DI MISURA.

GEORGES EASTMAN
L'AMERICANO GEORGES EASTMAN, FONDATORE DI KODAK, CONCEPÌ NEL 1888 L'IDEA
DI UN SUPPORTO MORBIDO. LE LASTRE DI VETRO SARANNO PROGRESSIVAMENTE
SOSTITUITE DA RULLI DI CELLULOIDE.

ELIOGRAFIA DI JOSEPH NIÉPCE, 1826

LA RIPRODUZIONE DEI COLORI
ALLA FOTOGRAFIA MANCAVA ANCORA LA RIPRODUZIONE DEI COLORI. I PRIMI
TENTATIVI FURONO PER INIZIATIVA DI EDMOND BECQUEREL NEL 1848, POI DI NIÉPCE
DE SAINT VICTOR, NEL 1851, CHE DIMOSTRÒ CHE UNA LASTRA D'ARGENTO RIVESTITA
DI CLORURO D'ARGENTO PURO RIPRODUCEVA DIRETTAMENTE I COLORI, SEPPURE IN
MODO INSTABILE.
NEL 1869, LOUIS DUCOS DU HAURON REALIZZÒ, AD AGEN, LA PRIMA FOTOGRAFIA A
COLORI APPLICANDO IL PRINCIPIO DIMOSTRATO DA MAXWELL DELLA
SCOMPOSIZIONE DELLA LUCE ATTRAVERSO I TRE COLORI FONDAMENTALI, ROSSO,
GIALLO E BLU. HA SCATTATO TRE FOTOGRAFIE DELLO STESSO SOGGETTO,
ATTRAVERSO UN FILTRO RISPETTIVAMENTE ROSSO, BLU E GIALLO. DA QUESTI, HA
OTTENUTO TRE POSITIVI DELLO STESSO COLORE DA CIASCUNO DEI FILTRI UTILIZZATI.
SOVRAPPONENDO ESATTAMENTE LE TRE IMMAGINI, OTTENNE IL RIPRISTINO DEI
COLORI.

IL FISICO GABRIEL LIPPMAN RICEVETTE IL PREMIO NOBEL NEL 1906, PER AVER
SCOPERTO NEL 1891 IL MEZZO PER OTTENERE FOTOGRAFIE A COLORI DIRETTAMENTE
SULLA STESSA LASTRA, MEDIANTE UN PROCEDIMENTO INTERFERENZIALE CHE GIÀ
PREFIGURAVA L'OLOGRAFIA. TROPPO COMPLESSA, QUESTA INVENZIONE NON HA
TRASCESO LA FASE DI LABORATORIO.
IL PRIMO PROCEDIMENTO DI LASTRA MONOCOLORE UTILIZZABILE DAGLI AMATORI
NASCE NEL 1906. L'AUTOCROMO INVENTATO DAI FRATELLI LUMIÈRE RIPRENDE IL
PRINCIPIO DELLA SINTESI DELLA TRICROMIA OTTENUTA QUESTA VOLTA SU UN'UNICA
LASTRA AGGIUNGENDO UN MOSAICO DI TRE MICRO FILTRI. GRAZIE AI GRANI DI
FECOLA DI PATATE.

LA SCOPERTA DELLO SVILUPPATORE CROMOGENICO DA PARTE DI R. FISHER NEL 1911

HA OFFERTO ALLA FOTOGRAFIA A COLORI UNA NUOVA DIREZIONE. È STATO
OSSERVATO CHE ALCUNI SVILUPPATORI PRODUCONO IMMAGINI CON UN COLORE
DOMINANTE PIUTTOSTO CHE UN BIANCO E NERO NEUTRO.

IL PRINCIPIO DEL TRICROMO È STATO RIPRESO DALLA SOCIETÀ AGFA PER

SVILUPPARE LE PELLICOLE AGFACOLOR NEL 1936, COSTITUITE DA TRE STRATI
SOVRAPPOSTI SENSIBILI RISPETTIVAMENTE AL BLU, AL VERDE E AL ROSSO. È STATO
SVILUPPATO UNO SVILUPPATORE CHE HA COLORATO GLI STRATI IN BASE AL COLORE
DELLA SUA SENSIBILITÀ. QUINDI, LA POSSIBILITÀ DI RIPRODURRE I COLORI HA
PRODOTTO MIGLIORAMENTI NELL'OTTICA, PER TRASMETTERE FEDELMENTE I COLORI
DELL'OGGETTO SULLA PELLICOLA.
NEL 1935 DUE AMERICANI L. MANNÈS E L. GODOWSKY MIGLIORARONO LA
PROCEDURA. ACQUISTATO DA KODAK, PRESE IL NOME KODACHROME. SEBBENE LE
NOSTRE ATTUALI PELLICOLE A COLORI SIANO MOLTO SOFISTICATE, CIÒ NON
IMPEDISCE LORO DI DOVER SEMPRE RICORRERE AL BROMURO D'ARGENTO, ALLA
GELATINA E AL PRINCIPIO BASE DI AGFACOLOR E KODACHROME.
I FRATELLI AUGUSTE LUMIÈRE (1862-1954) E LOUIS LUMIÈRE (1864-1948).

AUTORITRATTO DI GABRIEL LIPPMANN

FORMATO 35MM

LE FOTOCAMERE LEICA HANNO INAUGURATO IL FORMATO 35MM E RESO POPOLARE

LA FOTOGRAFIA.

NEL 1920 L'INVENTORE E FOTOGRAFO TEDESCO OSKAR BARNACK INTRODUSSE SUL

MERCATO LA FOTOCAMERA LEICA, CHE UTILIZZAVA UN NUOVO FORMATO DI
PELLICOLA: IL 35 MILLIMETRI, NOTO ANCHE COME FORMATO LEICA O FORMATO
BARNACK.

QUESTO FORMATO HA RIVOLUZIONATO L'INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA E

CINEMATOGRAFICA. CONSISTEVA IN UN PICCOLO FILM, FORMATO 135, LARGO 35
MILLIMETRI, CON UN RAPPORTO DI ASPETTO DI 3: 2 E UNA DIAGONALE DI CIRCA 43
MM. PENSATA ORIGINARIAMENTE PER IL CINEMA, HA RIDOTTO NOTEVOLMENTE I
COSTI DI PRODUZIONE DELLE MACCHINE FOTOGRAFICHE E NE HA PERMESSO LA
DIVULGAZIONE, DANDO VITA COSÌ AI FOTOGRAFI AMATORIALI.

IL FLASH
IL FLASH O ILLUMINATORE INIZIÒ AD ESSERE UTILIZZATO ALL'INIZIO DEL XX SECOLO.
CONSISTEVA IN UNA MISCELA DI POLVERI FINI DI MAGNESIO CHE VENIVANO ACCESE
CON UN DETONATORE, PRODUCENDO UNA PICCOLA ESPLOSIONE CHE ILLUMINÒ
L'AMBIENTE CIRCOSTANTE, MA ANCHE UNA NUVOLA DI GAS TOSSICI.

PER QUESTO MOTIVO NEL 1930 FU INVENTATA LA LAMPADA FLASH O BULBO FLASH,
UN ACCESSORIO INIZIALMENTE ESTERNO, CHE UTILIZZAVA L'ELETTRICITÀ PER
GENERARE LA SCARICA DI LUCE. IL PRIMO FLASH INTEGRATO IN UNA FOTOCAMERA
MANUALE (FLASH ALLO XENO) È APPARSO NELLA SECONDA METÀ DEL SECOLO.
KODAK
LA PRIMA FOTOCAMERA DIGITALE RISALE AL 1975, QUANDO IN UN LABORATORIO
KODAK FU FORGIATO UN DISPOSITIVO CON NON MENO DI 0,01 MEGAPIXEL.

NEL DICEMBRE 1975 STEVE SASSON, CHE ERA ATTERRATO ALLA KODAK DUE ANNI
PRIMA, POSE FINE ALLA SUA INVENZIONE. ERA UN DISPOSITIVO DA 3,6 CHILI CHE
REGISTRAVA IMMAGINI IN BIANCO E NERO SU UNA CASSETTA. LA QUALITÀ ERA DI
0,01 MEGAPIXEL E LA PRIMA FOTOGRAFIA HA IMPIEGATO 23 SECONDI PER
MATERIALIZZARSI.

RESTAVA SOLO DA APPORTARE ALCUNI MIGLIORAMENTI. A QUEL TEMPO, SI

STAVANO FACENDO I PRIMI PASSI PER UNA TECNOLOGIA CHE AVREBBE CAMBIATO,
DECENNI DOPO, IL MODO IN CUI LE PERSONE RITRAGGONO LA PROPRIA VITA.

SASSON E LLOYD OTTENNERO IL BREVETTO PER LA FOTOCAMERA DIGITALE NEL 1978,

MENTRE I PRIMI DISPOSITIVI COMMERCIALI ARRIVARONO NEGLI ANNI '90.
CURIOSAMENTE, QUESTA TECNOLOGIA È STATA UNA DELLE CAUSE DEL FALLIMENTO
DICHIARATO NEL 2012 DA KODAK, AZIENDA PER LA QUALE SASSON CONTINUA A
LAVORARE. IL VERO RICONOSCIMENTO GLI È ARRIVATO NEL 2007, QUANDO È STATO
INSERITO NELLA CONSUMER ELECTRONICS HALL OF FAME, GESTITA DALLA
CONSUMER ELECTRONICS ASSOCIATION DEGLI STATI UNITI.
LA PRIMA FOTOCAMERA DIGITALE DISPONIBILE SUL MERCATO USCÌ IL 24 AGOSTO
1981, ERA LA SONY MAVICA FD5, CHE UTILIZZAVA UN FLOPPY COME SUPPORTO DI
MEMORIZZAZIONE PRINCIPALE, LE IMMAGINI DA ESSA PRODOTTA AVEVANO UNA
RISOLUZIONE DI 570 × 490 PIXELS.

NASCENDO IN UN PERIODO IN CUI LA CULTURA ELETTRONICA SI FA SEMPRE PIÙ

DIFFUSA, LA FOTOCAMERA DIGITALE DISPOSE FIN DA SUBITO DI DIMENSIONI
CONTENUTE E DI UN LIVELLO DI AUTOMATISMO MOLTO ELEVATO.
LA VERA RIVOLUZIONE DELLA FOTOGRAFIA DIGITALE CONSISTE NEL POTER VEDERE
IMMEDIATAMENTE DOPO LO SCATTO LE IMMAGINI OTTENUTE SU UN DISPLAY;
INOLTRE IL VANTAGGIO DI SCARICARE LE FOTOGRAFIE SCATTATE SUL COMPUTER
EVITA LE SPESE DI PELLICOLA E SVILUPPO E CONSENTE ALL’UTENTE DI OTTENERE UN
NUMERO MAGGIORE DI IMMAGINI A UN PREZZO PARI A ZERO DOPO L’INVESTIMENTO
INIZIALE PER LA FOTOCAMERA.

L’ACCETTAZIONE DEI NUOVI APPARECCHI FOTOGRAFICI DA PARTE DEI FOTOGRAFI

NON FU IMMEDIATA. INIZIALMENTE INFATTI LE FOTOCAMERE DIGITALI NON
DISPONEVANO DELLE RAFFINATEZZE MECCANICHE E OTTICHE CARATTERISTICHE DI
PIÙ DI UN SECOLO DI FOTOGRAFIA: NIENTE OTTICHE INTERCAMBIABILI, POCHE
REGOLAZIONI MANUALI E UN DISPLAY DA TENERE A DISTANZA ELEVATA DAGLI
OCCHI AL POSTO DEL MIRINO. LO STILE PERSONALE DELLO SCATTO FOTOGRAFICO
NON POTEVA IN TAL MODO ESSERE REALIZZATO, E LA VERSATILITÀ DELLE
IMPOSTAZIONI VARIABILI DI APERTURA E TEMPI VENIVA NEGATA.
LO SCETTICISMO VERSO LA FOTOGRAFIA DIGITALE DA PARTE DEI FOTOGRAFI
PROFESSIONISTI CREBBE CON LA CONSAPEVOLEZZA CHE LA NUOVA TECNOLOGIA
RIDUCEVA L’ESCLUSIVITÀ DELLE LORO COMPETENZE IN QUANTO, SOPRATTUTTO
GRAZIE ALL’UTILIZZO DI SOFTWARE PER LA RIELABORAZIONE DIGITALE
DELL’IMMAGINE, IL PIÙ NOTO DEI QUALI È PHOTOSHOP SVILUPPATO A PARTIRE DAL
1990: CREARE L’IMMAGINE PERFETTA ERA ORMAI COSA ALLA PORTATA DI UNO
STUDENTE LICEALE.
CON IL PASSARE DEL TEMPO LA QUALITÀ DELLA FOTOGRAFIA DIGITALE CONTINUA A
MIGLIORARE E NASCONO GLI APPARECCHI REFLEX DIGITALI, CON CUI TORNA
POSSIBILE AGIRE SU TEMPI E DIAFRAMMI; SONO DISPONIBILI OBIETTIVI SOFISTICATI
ED INTERCAMBIABILI, CHE CONSENTONO AL FOTOGRAFO UN’ESPRESSIVITÀ NON
STANDARDIZZATA.

KODAK NIKON DCS-100 CON DSU

NEL 1991 VIENE INTRODOTTA DALLA KODAK LA PRIMA REFLEX DIGITALE, LA DCS-100.
SI TRATTA DI UNA NIKON F3 ASSOLUTAMENTE STANDARD CON UN DORSO
CONTENENTE IL SENSORE DA 1,3 MEGAPIXEL, UN MOTORE MD-4 (NECESSARIO PER
RIARMARE L’OTTURATORE DOPO LO SCATTO) MODIFICATO PER CONTENERE IL
CONVERTITORE ANALOGICO-DIGITALE ED UNA UNITÀ ESTERNA COLLEGATA VIA
CAVO DENOMINATA DSU (DIGITAL STORAGE UNIT) CONTENENTE L’HARD DISK E UN
DISPLAY DA 4″. UN ANNO DOPO KODAK INTRODUCE LA DSC-200 COSTITUITA DA UN
CORPO MACCHINA NIKON F801 E UN DORSO DIGITALE CHE, A DIFFERENZA DEL
MODELLO PRECEDENTE, INCORPORA L’HARD DISK.

KODAK NIKON DSC-200

NEL 1995 USCIVANO LE PRIME REFLEX DIGITALI DEDICATE AI PROFESSIONISTI E LA

APPLE QUICKTAKE PER IL GRANDE PUBBLICO, PER SAPERNE DI PIÙ VI RIMANDO A
QUESTO ARTICOLO: NEL 1995 USCIVA LA FOTOCAMERA PRO DA 1MP CHE COSTAVA
20.000 $.

LEICA S1
LA PRIMA LEICA DIGITALE RISALENTE AL 1996 AVEVA 26 MEGAPIXEL, POTETE
TROVARE MAGGIORI DETTAGLI E VEDERE LA SUA FOTO A QUESTO LINK: LEICA LA
SUA PRIMA FOTOCAMERA DIGITALE DEL 1996 AVEVA 26 MEGAPIXEL. MA SOLO NEL
2006 LA LEICA PRESENTERÀ LA SUA PRIMA FOTOCAMERA DIGITALE A TELEMETRO.

SEMPRE NEL 1996 VIENE LANCIATA LA KODAK DC20, LA PRIMA DI UNA SERIE DI
FOTOCAMERE DIGITALI TASCABILI.

NEL 1999 LA NIKON PRESENTA LA REFLEX D1, LA PRIMA SLR DIGITALE PROGETTATA IN
QUANTO TALE, NON COME RIELABORAZIONE DI UN MODELLO PER PELLICOLA, PUR
INTEGRANDOSI PIENAMENTE NEL CORRISPONDE SISTEMA 35MM DI OTTICHE ED
ACCESSORI.

NIKON D1
MA È SOLO NEL 2003 CON LA CANON 300D CHE IL SISTEMA REFLEX DIGITALE
DIVENTA PIÙ ACCESSIBILE AL PUBBLICO SCENDENDO A UN PREZZO DI CIRCA 1000
EURO.
FOTOGRAFIA DIGITALE
LA FOTOGRAFIA DIGITALE È L'ASPETTO DI PIÙ RECENTE INVENZIONE, CHE SFRUTTA
LE TECNOLOGIE INTRODOTTE DALLA RIVOLUZIONE INFORMATICA ALLA FINE DEL XX
SECOLO. TRA L'ALTRO CONSENTIVA LA SOPPRESSIONE DEL RULLINO FOTOGRAFICO E
DI OGNI FORMA DI SVILUPPO CHIMICO, SALVANDO LE IMMAGINI DIRETTAMENTE IN
FORMATO ELETTRONICO O COMPUTERIZZATO.

NON È QUINDI NECESSARIO “SCANSIONARE” O DIGITALIZZARE LE IMMAGINI, E SI PUÒ

INTERVENIRE ANCHE TRAMITE SOFTWARE SPECIALIZZATO. COME SE NON BASTASSE,
LE FOTOCAMERE DIGITALI PERMETTONO DI VEDERE IN ANTEPRIMA LA FOTO E
DECIDERE SE TENERLA O RIPRENDERLA. CI FORNISCONO ANCHE AIUTI ELETTRONICI
DI OGNI TIPO, COME AUTOFOCUS, CORREZIONE OCCHI ROSSI, ECC.

ESEMPIO DI UNA FOTOGRAFIA DIGITALE

QUANDO LA FOTOGRAFIA DIVENTA ARTE

PER LUNGO TEMPO LE ARTI TRADIZIONALI, E IN PARTICOLARE LA PITTURA, HANNO

ASPIRATO AL SOGNO DELLA MIMESI, ALLA RIPRODUZIONE “PERFETTA” DELLA
NATURA. GIÀ PLINIO IL VECCHIO RACCONTA NELLA SUA STORIA NATURALE CHE, NEL
V SECOLO A.C. C., IL GRECO ZEUSI RIUSCÌ AD INGANNARE LA VISTA DEGLI UCCELLI, I
QUALI SCESERO A BECCARE ALCUNI GRAPPOLI CHE AVEVA DIPINTO. QUANDO, NEL
1839, IL FRANCESE LOUIS DAGUERRE PRESENTÒ A PARIGI IL COSIDDETTO
DAGHERROTIPO, IL PRIMO PROCEDIMENTO CHE, PARTENDO DAL LAVORO INIZIALE
DI JOSEPH NIÉPCE, CONSENTÌ L'OTTENIMENTO DI FOTOGRAFIE SU UNA SUPERFICIE
ARGENTATA LUCIDA, IL SOGNO DI CREARE UN'IMMAGINE CHE ERA UN VERO
"DOPPIO" DEL MONDO FINALMENTE SI È AVVERATO.

LO SPIEGA BENE IL CRITICO D'ARTE ITALIANO GIULIO CARLO ARGAN IN MODERN ART.
DALL'ILLUMINISMO AI MOVIMENTI CONTEMPORANEI: IL RAPIDO PROGRESSO
TECNICO, LE APPLICAZIONI DELLA NUOVA INVENZIONE A DIVERSI CAMPI (COME LA
FOTOGRAFIA "ARTISTICA" O LA CATTURA DEL MOVIMENTO ATTRAVERSO LA
FOTOGRAFIA STROBOSCOPICA E LA CINEMATOGRAFIA), INSIEME ALLA PRODUZIONE
INDUSTRIALE DI MACCHINE FOTOGRAFICHE, TRASFORMEREBBERO
COMPLETAMENTE IL RAPPORTO DEL GRANDE PUBBLICO CON LE IMMAGINI. PRESTO
EMERGE UN NUOVO PROFESSIONISTA, IL FOTOGRAFO, CHE EREDITERÀ DIVERSE
FUNZIONI SOCIALI CHE IL PITTORE AVEVA COLTIVATO FINO AD ALLORA, COME
SCATTARE RITRATTI E VEDUTE DI CITTÀ, PAESI E PAESAGGI, O ILLUSTRARE NOTIZIE E
REPORTAGE. TUTTAVIA, NONOSTANTE IL FATTO CHE LA FOTOGRAFIA FOSSE
CONSIDERATA UNA CONQUISTA TECNICA INDISCUTIBILE, LA SUA RILEVANZA
ARTISTICA È STATA A LUNGO MESSA IN DISCUSSIONE.

ARTE O TECNICA?
PER UN SOSTENITORE DEL SUBLIME COME IL "POETA MALEDETTO" CHARLES
BAUDELAIRE, CON L'INTRODUZIONE DELLA FOTOGRAFIA, L'ARTE HA RIDOTTO LA SUA
DIGNITÀ, "PROSTRANDOSI DAVANTI ALLA REALTÀ ESTERNA". L'ARTISTA EUGÈNE
DELACROIX HA AFFERMATO, PER SEGNARE LE DISTANZE, CHE L'INTENZIONE DEL
PITTORE È L'UNICA CHE RIESCE A FARCI VEDERE CHE "CHE NESSUN DISPOSITIVO
MECCANICO POTRÀ MAI PERCEPIRE". È GIUSTO PERÒ RICONOSCERE CHE LA
FOTOGRAFIA È SERVITA A LIBERARE DEFINITIVAMENTE LA PITTURA DALLA SUA
FUNZIONE MIMETICA, COME CONFERMA LA COMPARSA DI UN MOVIMENTO COME
L'IMPRESSIONISMO, CHE CELEBRAVA SOPRATTUTTO LA VISIONE SOGGETTIVA
DELL'ARTISTA. COME SOTTOLINEA ARGAN, IN UN PRIMO MOMENTO SI CREDEVA CHE
LA FOTOGRAFIA RIPRODUCESSE SEMPLICEMENTE "LA REALTÀ COSÌ COM'È", MENTRE
LA PITTURA LA MOSTRAVA "COME È VISTA", MA QUESTA DISTINZIONE SI È PRESTO
RIVELATA PIUTTOSTO FALSA. L'OBIETTIVO FOTOGRAFICO NON È MAI STATO UN
OCCHIO IMPARZIALE; I PRIMI RITRATTI DI NADAR O LE SCENE DI STRADA DI EUGÈNE
ATGET, SENZA ANDARE OLTRE, RIFLETTEVANO GIÀ UNO SGUARDO
INEQUIVOCABILMENTE PERSONALE.
IL CINEMA, PUR ESSENDO UN'INVENZIONE SUCCESSIVA, OTTENNE UNO STATUS
ARTISTICO PRIMA DELLA FOTOGRAFIA, QUANDO, NEL 1911, IL GIORNALISTA ITALIANO
RICCIOTTO CANUDO PUBBLICÒ IL FAMOSO MANIFESTO DELLE SETTE ARTI. CON IL
PASSARE DEL TEMPO, LA FOTOGRAFIA FINIREBBE PER OCCUPARE L'OTTAVA
POSIZIONE IN QUESTA CLASSIFICA, E IL FUMETTO, LA NONA. FORTUNATAMENTE,
PIONIERI COME LO SCOZZESE DAVID OCTAVIUS HILL VIDERO PRESTO LE POSSIBILITÀ
ARTISTICHE DEL NUOVO MEZZO. HILL HA AVUTO ACCESSO ALLA FOTOGRAFIA COME
STRUMENTO DI SUPPORTO PER L'ESECUZIONE DI UNA COMMISSIONE COMPLESSA:
UN RITRATTO PITTORICO DI GRUPPO DI 474 MINISTRI DELLA CHIESA SCOZZESE. ERA
COSÌ AFFASCINATO DALLE POSSIBILITÀ ESPRESSIVE DEL NUOVO DISPOSITIVO CHE,
PER UN CERTO PERIODO, DECISE DI ABBANDONARE LA PITTURA PER DEDICARSI
ALLA CATTURA DI RITRATTI E SCENE QUOTIDIANE, IN COLLABORAZIONE CON
ROBERT ADAMSON.

"DONNA CIECA", PAUL STRAND, NEW YORK, 1916.

C'ERANO ANCHE ARTISTI CHE HANNO SAPUTO INTRAVEDERE L'IMPORTANZA DELLA

FOTOGRAFIA COME MEZZO DOCUMENTARIO, COME MATHEW B. BRADY, CHE, ALLA
GUIDA DI UN TEAM DI UNA VENTINA DI FOTOGRAFI, HA DOCUMENTATO LA GUERRA
CIVILE AMERICANA (1861-65) DAL LATO UNIONISTA.

LA FOTOGRAFIA SUSCITÒ SUBITO L'INTERESSE DELLE CLASSI POPOLARI. LA COMPARSA

NEL 1888 DELLA FOTOCAMERA KODAK DI GEORGE EASTMAN, LA PRIMA AD
INCORPORARE UN ROTOLO DI CELLULOIDE FLESSIBILE, CONTRIBUÌ, GRAZIE AL SUO
BASSO COSTO E ALLA MANEGGEVOLEZZA, A “DEMOCRATIZZARE” LA RIPRESA DELLE
IMMAGINI FISSE.
CON IL DESIDERIO DI PRENDERE LE DISTANZE DALLA FOTOGRAFIA AMATORIALE,
SONO EMERSI MOVIMENTI COME IL "PITTORIALISMO", DESIDEROSI DI RIVENDICARE I
VALORI ARTISTICI DI QUESTO MEZZO ESPRESSIVO. GIÀ IN PRECEDENZA LA
"FOTOGRAFIA ACCADEMICA" AVEVA CERCATO ISPIRAZIONE IN TEMI E GENERI
PITTORICI, DALLA PITTURA EPICA AL NUDO, PER CREARE IMMAGINI DI MINUZIOSA
BELLEZZA, OTTENUTE CON COMPLESSE TECNICHE DI ELABORAZIONE E SVILUPPO
DELLE IMMAGINI. COME DETTAGLIATO DA PALOMA CASTELLANOS NEL SUO
DIZIONARIO STORICO DELLA FOTOGRAFIA, IN UN PRIMO PERIODO, I "PITTORIALISTI"
SI AVVICINARONO ANCHE ALLE BELLE ARTI, IMITANDO "COMPOSIZIONI ED EFFETTI
SPECIALI DELLA PITTURA, INFLUENZATI DA ARTISTI COME TURNER, DEGAS, MONET E I
GIAPPONESI" .

NEL 1902 ALFRED STIEGLITZ, EDWARD STEICHEN E ALVIN LANGDON COBURN

CREARONO IL MOVIMENTO PHOTO-SECESSION, CHE PUBBLICHERÀ UNA
PUBBLICAZIONE FONDAMENTALE, CAMERA WORK, E APRIRÀ UNA GALLERIA CON
L'OBIETTIVO DI DIFENDERE UNA CONCEZIONE DEL MEDIUM BASATA
SULL'ESPRESSIONE INDIVIDUALE DI L'ARTISTA. PER PAUL STRAND, NELL'OPERA DI
STIEGLITZ, LA MACCHINA NON ERA USATA PER "SFRUTTARE E DEGRADARE GLI
ESSERI UMANI, MA COME STRUMENTO PER RESTITUIRE ALLA LORO VITA QUALCOSA
CHE MATURAVA LA MENTE E RINFRESCAVA LO SPIRITO". STRAND ERA UNA PARTE
FONDAMENTALE DELLA DIRECT PHOTOGRAPHY, UN MOVIMENTO CHE CERCAVA DI
PRENDERE LE DISTANZE DALL'ABBELLIMENTO ARTISTICO PER CREARE IMMAGINI
CAPACI DI MUOVERSI SENZA RICORRERE A "TRUCCHI" DI MANIPOLAZIONE DELLE
IMMAGINI.

GLI ARTISTI DELLE AVANGUARDIE DELLE ARTI PLASTICHE, DAL CANTO LORO, ERANO
INTERESSATI AD ESPLORARE LE POSSIBILITÀ ESPRESSIVE DELLA FOTOGRAFIA E DEL
CINEMA. NELLA REPUBBLICA DI WEIMAR, IL MOVIMENTO DELLA NUOVA OGGETTIVITÀ
HA REAGITO AGLI "ECCESSI" DELL'ESPRESSIONISMO CON UN LOOK RAFFINATO CHE
PUNTAVA SULLA CHIAREZZA VISIVA. IL FASCINO PER LE PERFETTE GEOMETRIE DEGLI
OGGETTI INDUSTRIALI O PER IL "DESIGN" DELLA NATURA, CHE SI RIFLETTE NELLE
FOTOGRAFIE DI ALBERT RENGER-PATZSCH, È UN ESEMPIO DI QUESTA VOGLIA DI
MUOVERSI CON LA NITIDEZZA DELLA VISIONE DELL'"OCCHIO MECCANICO".

‘ST CLOUD’, EUGÈNE ATGET, COPIA DEL 1921

ALL'ESTREMO OPPOSTO, I SURREALISTI E I DADAISTI, DESIDEROSI DI ESPLORARE LE
POSSIBILITÀ DELLA FOTOGRAFIA E DEL CINEMA, CERCARONO DI COGLIERE
QUALCOSA CHE ANDASSE OLTRE IL REALE. LE IMMAGINI IRONICHE, SENSUALI ED
ENIGMATICHE DI MAN RAY O DORA MAAR E I COLLAGE DI FOTOGRAFIE E
ILLUSTRAZIONI DI HANNAH HÖCH O RAOUL HAUSMANN PROPONEVANO VISIONI
CHE EVOCAVANO IL SUBCONSCIO, L'ISTINTO E L'ISTINTO. LA FOTOGRAFIA SI È COSÌ
LIBERATA DALLE ESIGENZE DELLA REALTÀ PER ENTRARE IN UN MONDO ONIRICO E
MENTALE. UNO SPIRITO SIMILE INCORAGGERÀ LA “FOTOGRAFIA SOGGETTIVA” DEL
GRUPPO FOTOFORM, CREATO IN GERMANIA NEL 1949, CHE, NELLA SUA VOLONTÀ DI
PRENDERE LE DISTANZE DAL DOCUMENTO, RIVENDICHERÀ ANCHE L'ASTRAZIONE
FOTOGRAFICA.

IL VALORE DOCUMENTARIO

NEL XX SECOLO, E SOPRATTUTTO DAGLI ANNI TRENTA IN POI, LA FOTOGRAFIA È

DIVENTATA IL MEZZO IDEALE PER DOCUMENTARE LE TRASFORMAZIONI SOCIALI
DELL'ERA INDUSTRIALE E IL CONSOLIDAMENTO DI NUOVE ARCHITETTURE E MODI DI
VITA NELLE FRENETICHE CITTÀ MODERNE.

LA PIONIERA DEL FOTOGIORNALISMO GISÈLE FREUND SOSTENEVA, NELLA SUA

MONOGRAFIA LA FOTOGRAFIA COME DOCUMENTO SOCIALE, COME LA FOTOGRAFIA
SAREBBE SERVITA NON SOLO A RIPRODURRE FEDELMENTE LA VITA NELLA SOCIETÀ,
MA A INTERPRETARLA A SUO MODO: “LA FOTOGRAFIA, PUR ESSENDO
STRETTAMENTE LEGATA ALLA NATURA, HA UN'OGGETTIVITÀ FATTUALE. LA LENTE,
QUELL'OCCHIO APPARENTEMENTE IMPARZIALE, PERMETTE TUTTE LE POSSIBILI
DEFORMAZIONI DELLA REALTÀ, POICHÉ IL CARATTERE DELL'IMMAGINE È
DETERMINATO OGNI VOLTA DAL MODO IN CUI L'OPERATORE VEDE [...].
L'IMPORTANZA DELLA FOTOGRAFIA RISIEDE NON SOLO NEL FATTO CHE È UNA
CREAZIONE, MA SOPRATTUTTO NEL FATTO CHE È UNO DEI MEZZI PIÙ EFFICACI PER
PLASMARE LE NOSTRE IDEE E INFLUENZARE IL NOSTRO COMPORTAMENTO”.

COSÌ, MENTRE LE "ÉLITES" INTELLETTUALI NE DISCUTEVANO LA RILEVANZA

ARTISTICA, LA FOTOGRAFIA DIVENTAVA UN MEZZO PENETRANTE DI OSSERVAZIONE
CRITICA, UNO STRUMENTO DI INDAGINE SULLA REALTÀ. NEGLI ANNI '30, IL TEDESCO
ERICH SALOMON È STATO DETERMINANTE NEL CREARE IL CONCETTO DI REPORTAGE
MODERNO ATTRAVERSO RITRATTI CATTURATI SPONTANEAMENTE, SENZA CHE I
PERSONAGGI SI RENDESSERO CONTO DI ESSERE OSSERVATI DALL'OCCHIO DELLA
TELECAMERA. COME AFFERMA LA RICERCATRICE MARIONA VISA SU L’ÀLBUM
FOTOGRÀFIC FAMILIAR. RELAT SOCIALITZAT DELLA PROPRIA VITA, CON LA SUA
"CANDIDA FOTOGRAFIA", SALOMON DIVENTA NON SOLO UN ARTISTA, MA UN "BILD-
HISTORIKER (STORICO PER IMMAGINI)", E ANCHE "UN GIORNALISTA COMPLETO". UN
ALTRO NOME FONDAMENTALE DEL REPORTAGE FOTOGRAFICO, HENRI CARTIER-
BRESSON, SOSTERRÀ LA CATTURA DEL “MOMENTO DECISIVO”, PRIVILEGIANDO LA
BELLEZZA E LA VERITÀ DELL'IMMEDIATO, A SCAPITO DELLA COSTRUZIONE
ARTIFICIALE DELL'IMMAGINE INSIEME ALLA COMPOSIZIONE PITTORICA .
L'ASCESA DELLE RIVISTE ILLUSTRATE, COME LA FRENCH VU O L'AMERICAN LIFE (CHE
DA PUBBLICAZIONE DI UMORISMO ILLUSTRATO PASSÒ A DIVENTARE UNA RIVISTA IN
CUI PREVALEVA L'IMMAGINE FOTOGRAFICA, QUANDO HENRY LUCE, EDITORE DI TIME,
LA ACQUISTÒ NEL 1936), HA FORNITO AI FOTOGRAFI UN MEZZO DI DIFFUSIONE CHE
HA AVVICINATO IL LORO LAVORO ALLE MASSE. I GRANDI NOMI DEL REPORTERISMO,
COME ROBERT CAPA (PSEUDONIMO DOPO IL QUALE TROVIAMO ENDRE ERNŐ
FRIEDMANN), GERDA TARO, W. EUGENE SMITH, MARGARET BOURKE-WHITE, IL
SOLDATO DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE TONY VACCARO O ALFRED
EISENSTAEDT, TRA MOLTI ALTRI, HANNO OFFERTO UN ESAUSTIVO CRONACA DEGLI
EVENTI PIÙ IMPORTANTI E ANCHE DELLA VITA INTIMA E QUOTIDIANA DEL SECOLO
SCORSO, CON UNA VEROSIMIGLIANZA SENZA PRECEDENTI FINO A QUEL MOMENTO.
LA COMPARSA DI FOTOCAMERE COMPATTE E VERSATILI, COME LA FAMOSA LEICA,
UTILIZZATA DA FOTOGRAFI “DI STRADA” COME CARTIER-BRESSON, ROBERT FRANK O
BRUCE DAVIDSON, HA CONTRIBUITO IN MODO DECISIVO A QUESTO.

LE TELECAMERE SONO STATE MESSE AL SERVIZIO DEL GIORNALISMO,

DOCUMENTANDO EVENTI STORICI, COME LA GUERRA DI CRIMEA O LA GIÀ CITATA
GUERRA CIVILE AMERICANA. SUCCESSIVAMENTE FECERO LO STESSO CON LE DUE
GUERRE MONDIALI O LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (REGISTRATE IN IMMAGINI
IMMORTALI DA, TRA MOLTI ALTRI, CAPA, AGUSTÍ CENTELLES O HANS NAMUTH), E
CON I SUCCESSIVI CONFLITTI BELLICI DEL XX E DEL XXI SECOLO. HANNO ANCHE
CONTRIBUITO ALLA RIFLESSIONE SULLE CONDIZIONI DI VITA DEI PIÙ SVANTAGGIATI,
COME SI PUÒ VEDERE NELLA SERIE DI IMMAGINI STRUGGENTI DELLA GRANDE
DEPRESSIONE DI WALKER EVANS O NELLA VISIONE PENETRANTE DELL'INFANZIA DI
HELEN LEVITT PER LE STRADE DI NEW YORK.

‘HILLCREST’, LEE FRIEDLANDER, 1970.

IL LAVORO DELLE PRIME AGENZIE, COME MAGNUM - COMPOSTA DA CAPA, CARTIER-
BRESSON, GEORGE RODGER, BILL VANDIVERT, MARIA EISNER E RITA VANDIVERT -
DAVA AI FOTOGRAFI AUTONOMIA NELLA SCELTA DEI SOGGETTI E PERMETTEVA LORO
DI CONSERVARE I DIRITTI DI RIPRODUZIONE DELLE SUE OPERE . I FOTOREPORTER
NON HANNO SOLO CAMBIATO IL MODO IN CUI AFFRONTIAMO LE INFORMAZIONI. IN
QUALCHE MODO HANNO CONFIGURATO - COME HA RIFERITO LA FAMOSA
SCRITTRICE SUSAN SONTAG IN ON PHOTOGRAPHY - IL MONDO INTERO COME UNA
GRANDE ANTOLOGIA DI IMMAGINI; LA FOTOGRAFIA DIVENTEREBBE COSÌ “UN'ETICA
DELLA VISIONE” CHE CI INSEGNA COSA VALE LA PENA GUARDARE E COSA ABBIAMO
IL DIRITTO DI OSSERVARE.

NELLA COMUNICAZIONE DI MASSA

NEGLI ANNI LA FOTOGRAFIA RAFFORZA IL SUO STATUS DI PENETRANTE STRUMENTO
DI INTERPRETAZIONE SOCIOLOGICA. COSÌ, LE IMMAGINI CHE JOAN COLOM HA
SCATTATO CON LA SUA LEICA DELLA CHINATOWN DI BARCELLONA (OGGI, IL
QUARTIERE RAVAL), DOVE HA SEMPRE VISSUTO, SONO UNO SPLENDIDO MODO DI
AVVICINARSI ALLE PICCOLE MISERIE E GIOIE DELLA VITA QUOTIDIANA DELLE CLASSI
POPOLARI DURANTE IL FRANCHISMO . SECONDO LA SUA STESSA CONFESSIONE,
COLOM NON SAPEVA, QUANDO INIZIÒ NEL 1958 COME AUTODIDATTA, CHE STAVA
"FACENDO FOTOGRAFIA SOCIALE". “FACEVO SOLO FOTOGRAFIA E CERCAVO
IMMAGINI CHE MI EMOZIONASSERO [...]. FACCIO LA STRADA. CON LE MIE
FOTOGRAFIE CERCO DI ESSERE UNA SORTA DI NOTAIO DI UN TEMPO”, DIRÀ POI.
INSIEME AD ALTRI CONTEMPORANEI, COME XAVIER MISERACHS O ORIOL MASPONS,
FECE PARTE DEL MOVIMENTO CATALANO CHIAMATO NOVA VANGUÀRDIA,
INFLUENZATO DA CARTIER-BRESSON O MAN RAY, E ANCHE DA FRANCESC CATALÀ-
ROCA, UNO DEI PIONIERI IN SPAGNA DI QUESTO TIPO DI OSSERVAZIONE
“NEOREALISTA”.

'NUESTRA SEÑORA DE LAS IGUANAS’, GRACIELA ITURBIDE, JUCHITÁN, MÉXICO, 1979

UN ALTRO FONDAMENTALE “CRONISTA” DELL'ATMOSFERA DI UN'EPOCA È ALBERTO
GARCÍA-ALIX DI LEÓN. IN UN CRUDO BIANCO E NERO HA CATTURATO TUTTA
L'ENERGIA, E ANCHE IL CHIAROSCURO, DELLA COSIDDETTA “SCENA MADRILENA” E
DELLE SUE DERIVE. I SUOI RITRATTI SONO SEMPRE UN "MELEE", VISCERALE E CARICO
DI EMOZIONE, CON LA MODELLA, CHE SOLITAMENTE È ALLO STESSO TEMPO UN
"COMPAGNO DI VIAGGIO". GARCÍA-ALIX SCRUTA I VOLTI DI PERSONAGGI FAMOSI E
ANONIMI DEL SOTTOSUOLO DI CUI FANNO PARTE, ALLA RICERCA DI UNA VERITÀ CHE
VADA OLTRE OGNI TENTATIVO DI RAPPRESENTAZIONE.

QUESTA STESSA INTENZIONE DI CONDENSARE L'ESSENZA DI UNA VITA IN UN'UNICA

IMMAGINE SI RITROVA ANCHE NELLE OPERE DI ALTRI ARTISTI CONTEMPORANEI,
COME IL CASO DEL NORDAMERICANO NICHOLAS NIXON (LO DIMOSTRA UNA SERIE DI
CELEBRI FOTOGRAFIE COME "THE BROWN SISTERS" O "PERSONE CON AIDS") O GLI
SPAGNOLI BLEDA E ROSA, CHE NEL LORO PARTICOLARE TRATTAMENTO DEL
PAESAGGIO DELLA" SPAGNA VUOTA "(NELLA SERIE" CAMPI DI CALCIO "O" CAMPI DI
BATTAGLIA") RIFLETTONO LE TRASFORMAZIONI SOCIALI CAUSATE DAL PASSARE DEL
TEMPO.

NUOVI APPROFONDIMENTI
LA FOTOGRAFIA, INFATTI, CI HA AIUTATO A CONTEMPLARE L'ESISTENZA, LA NOSTRA
ESISTENZA, DA NUOVE PROSPETTIVE CHE VANNO OLTRE LA NOSTRA POSIZIONE
PERSONALE. L'ACCESSIBILITÀ DELLE TECNOLOGIE, ACCRESCIUTA CON L'IRRUZIONE
DEL DIGITALE, HA CONSENTITO A QUALSIASI CITTADINO DI DOCUMENTARE OGGI, IN
MODO ESAUSTIVO, LA PROPRIA ESISTENZA QUOTIDIANA. ALCUNI ARTISTI, COME
L'AMERICANO HARRY CALLAHAN, SONO STATI PIONIERI NEL CREARE UNA SORTA DI
“DIARIO VISIVO”, FOTOGRAFANDO SOGGETTI QUOTIDIANI COME LA LORO VITA
FAMILIARE O I LORO VIAGGI PER LE STRADE DI DETROIT O CHICAGO, UTILIZZANDO
TECNICHE FOTOGRAFICHE COME LA DOPPIA ESPOSIZIONE.

‘RAILROAD AVENUE’, NICHOLAS NIXON, CLEARWATER, FLORIDA, 2006.

CON IL CONSOLIDAMENTO DELLA FOTOGRAFIA COME MEZZO ESPRESSIVO
ESSENZIALE DELLA NOSTRA EPOCA, NOMI COME LEE FRIEDLANDER, LA CUI
CARRIERA È INIZIATA CON COMMISSIONI IN RITRATTI COMMERCIALI (DA JOHN
COLTRANE, MILES DAVIS E ALTRI GRANDI DEL JAZZ A UNA MADONNA CHE NON ERA
ANCORA DIVENTATA UNA STAR DELLA MUSICA) E CHE SI SAREBBE AFFERMATO
COME ARTISTA CON IMMAGINI LACONICHE E INTROSPETTIVE DEL PAESAGGIO
URBANO.

MAN MANO CHE LA SOCIETÀ DI MASSA VIENE AFFASCINATA DAI PRODOTTI DEL
CAPITALISMO, LA FOTOGRAFIA SI CONFIGURA COME MEZZO IDEALE PER
FETICIZZARE QUALSIASI OGGETTO (DA UN PRODOTTO DEL SUPERMERCATO A
UN'AUTO) O ANCHE UNA PERSONA (DAL MODELLO DEL MONDO DELLA MODA ALLA
STELLA DELLA MUSICA O INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA). NELLA POSTMODERNITÀ
LE FORME DI ESPRESSIONE FOTOGRAFICA SI MOLTIPLICANO INCESSANTEMENTE.
QUESTA DIVERSITÀ È CRESCIUTA SOLO NELL'ERA DIGITALE, IN CUI OGNI CITTADINO,
MUNITO DI CELLULARE, È UN POTENZIALE CREATORE E DIFFUSORE DI IMMAGINI. C'È
PERÒ QUALCOSA NELLA MIRIADE DI FOTOGRAFIE CHE OGNI GIORNO COLPISCONO
LE NOSTRE RETINE, QUALCOSA CHE CI RIPORTA ALLE ORIGINI: LA PERMANENTE
TENSIONE CREATIVA TRA LA VOLONTÀ DOCUMENTARIA E L'INTENZIONE ARTISTICA
CHE GIÀ INCORAGGIAVA I PIONIERI DEI TEMPI DEL DAGHERROTIPO.

ARTISTI CHE HANNO USATO LA FOTOGRAFIA

MAN RAY
MAN RAY (EMMANUEL RADNITZKY ALL’ANAGRAFE) NACQUE A NEW YORK
NELL’AGOSTO DEL 1890 DA UNA FAMIGLIA DI ORIGINI EBRAICHE.
DA SEMPRE MOSTRÒ UNA SPICCATISSIMA SENSIBILITÀ RIVOLTA AL MONDO
DELL’ARTE CHE ABBRACCIÒ IN UNA VASTA MOLTEPLICITÀ DI FORME: SCULTURA,
PITTURA, CINEMATOGRAFIA, GRAFICA ED INFINE FOTOGRAFIA, TRAMPOLINO DI
LANCIO DELLA SUA CARRIERA E SCOPERTA FORTUITA.

ABBANDONATI GLI STUDI DECISE DI VIVERE DELLA SUA ARTE E PER LA SUA ARTE;
QUASI PER GIOCO ACQUISTÒ UNA MACCHINA FOTOGRAFICA ALLO SCOPO DI
IMMORTALARE LE SUE OPERE.
PRESTO I SUOI SCATTI E LE SUE PRODUZIONI ARTISTICHE LO PORTARONO
ALL’ATTENZIONE DI COLLEZIONISTI E COLLEGHI FAMOSI TRA I QUALI SPICCA
L’ARTISTA MARCEL DUCHAMPS, ESPONENTE DI PUNTA DEL DADAISMO E POI DEL
SURREALISMO.

ASSIEME A DUCHAMP E AD UN AMICO COLLEZIONISTA, MAN RAY FONDÒ, NEL 1915,

LA “SOCIETY OF INDIPENDENT ARTISTS”, UN’ASSOCIAZIONE DEDITA ALL’ESPOSIZIONE
DI OPERE D’ARTE D’AVANGUARDIA CHE EBBE NEGLI ANNI A VENIRE BUON
SUCCESSO.
QUASI COSTRETTO DALLA SUA VOCAZIONE DECISE DI TRASFERIRSI A PARIGI: LA
CULTURA AMERICANA INFATTI SI DIMOSTRAVA TROPPO IMPERMEABILE ALLE
CREAZIONI SATIRICHE E PROVOCATORIE DEL TEMPO, SPECIE SE PARAGONATA ALLA
FERVENTE “CITTÀ DELLE LUCI”.
GRAZIE ALLE SUE RICCHE CONOSCENZE QUI POTÉ INIZIARE A GUADAGNARSI DA
VIVERE SCATTANDO RITRATTI TRA I QUALI VANNO ANNOVERATI QUELLI DI MOLTI
FAMOSI COLLEGHI: JAMES JOYCE, GERTRUDE STEIN, PABLO PICASSO, SALVATOR
DALÌ, ANDRÉ BRETON.

RAPIDAMENTE INIZIÒ A COSTRUIRSI LA FAMA DI ARTISTA POLIEDRICO CON LA

QUALE OGGI È NOTO.

MAN RAY

ANDY WARHOL
ANDY WARHOL È IL PIÙ IMPORTANTE RAPPRESENTANTE DELLA POP ART
AMERICANA. NESSUN ARTISTA È STATO CAPACE DI INCARNARE LE
CONTRADDIZIONI DEGLI STATI UNITI COME ANDY WARHOL.
OSSERVARE L’EVOLUZIONE DEGLI STATI UNITI NELLA FILIGRANA DELLA SUA OPERA
SIGNIFICA RIPERCORRERE LE GRANDI SERIE TEMATICHE CHE HANNO
CARATTERIZZATO LA SUA PRODUZIONE, DAI PRIMI ANNI DELLA SUA PRODUZIONE
NEWYORKESE ALL’ANNO DELLA MORTE, TENTANDO DI FARE INTERAGIRE LE
IMMAGINI DEL DIVISMO DA ROTOCALCO, CON LA CRONACA GIORNALISTICA E CON
GLI OGGETTI COMUNI DELLA SOCIETÀ DEI CONSUMI.
SE, COME IN UN CELEBRE AFORISMA DI WARHOL,”LA POP ART È AMARE LE COSE”,
PER COMPRENDERE L’ESTETICA AMERICANA OCCORRE TORNARE A OSSERVARE LE
“COSE” DELLA POP ART. LE CELEBRI TAVOLE DELLA CAMPBELL’S SOUP E I BRILLO
BOXES VENGONO RESTITUITI ALLO SPETTATORE NELLA LORO REALTÀ DI TROMPE
L’OEIL O, ANCORA MEGLIO, IN QUANTO MONUMENTALIZZAZIONI DEL QUOTIDIANO
CONSIDERATO NELLA SUA TRIVIALITÀ ITERATIVA, SERIALE.
DIETRO L’IMPERSONALITÀ DELLA COPIA E DELLA SERIGRAFIA SI NASCONDE
TUTTAVIA ANCHE QUELLA CONCEZIONE LABORATORIALE E “ARTIGIANALE” DELLA
PRODUZIONE ARTISTICA CHE WARHOL NON RINNEGHERÀ MAI COME AD ESEMPIO
NELLA BELLISSIMA SERIE DEI DIPINTI DEI FLOWERS DALLE TINTE ACCESE, CHE NON
APPASSISCONO MAI.
È QUI, È NEL COLORE PULSANTE E OSSESSIVO DEI PETALI CHE L’ESTETICA DEL POP
INIZIA A MANIFESTARE QUALCOSA COME UN LATO OSCURO, UNA COMPONENTE
VELENOSA O CANCEROGENA CHE LA ASSALE DALL’INTERNO E LA DISGREGA E CHE
ASSUMERÀ ALTROVE LE SEMBIANZE DELLA MORTE INDIVIDUALE E DELLA TRAGEDIA
COLLETTIVA.
OSSERVARE L’AMERICA ATTRAVERSO WARHOL SIGNIFICA INFATTI GUARDARE NEGLI
OCCHI GLI EVENTI CHE SCONVOLGONO LA CRONACA E LA STORIA: DALLA SERIE
DEDICATA AI MOST WANTED MEN A GUN, DA KNIVES ALLA SERIE DI SEDIE
ELETTRICHE, FINO ALLE IMMAGINI DELL’ASSASSINIO DI JOHN KENNEDY.
«IL POP VIENE DALL’ESTERNO», AVVERTE L’ARTISTA, CHE RE-INCORNICIA, FILTRA,
SCOMPONE E RIMONTA LE IMMAGINI MEDIATICHE SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI, VI
PONE SOPRA UNA PATINA ESTETIZZANTE, CHE ALLO STESSO TEMPO VELA E RIVELA
TRATTI NON IMMEDIATAMENTE PERCEPIBILI.

'SELF PORTRAIT' 1986- ANDY WARHOL

CONCLUSIONI
LA FOTOGRAFIA NASCE GRAZIE AGLI STUDI DI JOSEPH NICÉPHORE NIÉPCE CON LA
ELIOGRAFIA, RIPRESA SUCCESSIVAMENTE DA LOUIS MANDÉ DAGUERRE NELLA
DAGHERROTIPIA E PRESENTATA UFFICIALMENTE DA FRANÇOIS ARAGO NEL 1839
ALL'ACCADEMIA DELLE SCIENZE E DELL'ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI.

INIZIALMENTE VIENE SVILUPPATA COME STRUMENTO LUDICO PER LE CLASSI

DOMINANTI PER POI DIFFONDERSI NEI SECOLI A TUTTI GLI STRATI SOCIALI. I COSTI
PER UN APPARECCHIO FOTOGRAFICO SONO SEMPRE STATI ALTI FINO ALL’ARRIVO
DEGLI IPHONE E SMARTPHONE CHE HANNO PORTATO IL MEZZO ACCESSIBILE A
TUTTI, AUMENTANDONE LA DIFFUSIONE. IL TELEFONO CELLULARE È DIVENTATO
L’APPARECCHIO CON CUI REALIZZARE IMMAGINI SENZA AVER UNA PREPARAZIONE
SPECIFICA. GRAZIE ALL’USO DI FILTRI INTRODOTTI DA INSTAGRAM PER LA POST
PRODUZIONE, PERMETTE IN POCHI RITOCCHI DI RENDERE UN’IMMAGINE
GRADEVOLE E TRASMETTE EMOZIONI. IN QUESTO MODO, LA FOTOGRAFIA DIVENTA
PARTE DELLA REALTÀ QUOTIDIANA, SODDISFACENDO I CINQUE ASPETTI DELINEATI
DA PIERRE BOURDIEU: “LA PROTEZIONE CONTRO IL TEMPO, LA COMUNICAZIONE
CON GLI ALTRI E L’ESPRESSIONE DEI SENTIMENTI, LA REALIZZAZIONE DI SÉ, IL
PRESTIGIO SOCIALE, LA DISTRAZIONE O L’EVASIONE“.

C’È CHI CONTINUA AD AMARE L’ANALOGICO E CHI “SPOSA” IL DIGITALE. CHI SI

IMPONE DI NON UTILIZZARE PROGRAMMI DI POSTPRODUZIONE E CHI, INVECE,
STRAVOLGE COMPLETAMENTE I PROPRI SCATTI RICORRENDO A SOFTWARE
INNOVATIVI. COME OGNI VERA FORMA D’ARTE CHE SI RISPETTI, ANCHE LA
FOTOGRAFIA CAMBIA E SI EVOLVE. NON È MAI UGUALE A SE STESSA.

FIGLIA DEL TEMPO E DELLA SOCIETÀ, LA FOTOGRAFIA ESPLORA LA REALTÀ

ATTRAVERSO IL FILTRO DELL’IMMEDIATEZZA. CHE SI OPTI PER IL BIANCO E NERO O
PER I COLORI, CHE SI SCELGA DI SEGUIRE LE REGOLE BASE O DI SOVVERTIRLE, LA
SOSTANZA NON CAMBIA: L’IMMAGINE PARLA E RACCONTA IN MODO SINCERO.
IL LINGUAGGIO DELLA FOTOGRAFIA È SEMPRE STATO CENTRALE NEL DESCRIVERE
FATTI EPOCALI, PASSAGGI STORICI, MUTAMENTI E GRANDI CRISI. NEL
CRISTALLIZZARE ATTIMI DI STORIA CHE POTESSERO SERVIRE DA “MEMORANDUM”
PER LE FUTURE GENERAZIONI.

QUESTO MEDIUM PER CREARE ARTE CONTINUERÀ A TRASFORMARSI ED

AFFERMARSI NELLE SOCIETÀ DEL PRESENTE E FUTURO, DANDO AGLI ESSERI UMANI
LA POSSIBILITÀ DI ESPRIMERSI IMMORTALANDO LA VITA.
SITOGRAFIA:
HTTPS://WWW.ARTSPER.COM/US/CONTEMPORARY-
ARTWORKS/PHOTOGRAPHY/MASTERPIECES

HTTPS://WWW.LAVANGUARDIA.COM/HISTORIAYVIDA/HISTORIA-
CONTEMPORANEA/20200923/33428/FOTOGRAFIA-CONVIRTIO-ARTE.HTML#FOTO-1

HTTPS://IT.WIKIPEDIA.ORG/WIKI/STORIA_DELLA_FOTOGRAFIA

HTTPS://WWW.GRANDI-FOTOGRAFI.COM

HTTPS://SARAMUNARI.BLOG/STORIA-DELLA-FOTOGRAFIA/

HTTPS://FOTOGRAFIAARTISTICA.IT/COSE-LA-FOTOGRAFIA/

HTTPS://ES.WIKIPEDIA.ORG/WIKI/KODAK

HTTPS://HISTORIA.NATIONALGEOGRAPHIC.COM.ES/A/LOUIS-DAGUERRE-
PRECURSOR-FOTOGRAFIA_14907

HTTPS://WWW.IFOLOR.CH/IT/ISPIRAZIONI/GLOSSARIO-DELLA-FOTOGRAFIA-DIGITALE

HTTPS://WWW.FOTOGRAFAREINDIGITALE.COM/LA-FOTOGRAFIA-ANALOGICA

HTTPS://PEOPLE.UNICA.IT/DAVIDBRUNI/FILES/2016/04/PRESENTAZIONE-1.PDF

HTTPS://WWW.JUMPER.IT/NIKON_100_ANNI_STORIES/