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LE ORIGINI DEL VETRO

PREISTORIA

Molte sono le ipotesi sulle origini del vetro non suffragate da prove concrete ne circoscritte ad una sola regione; si tenga conto che il primo prodotto non fu vetro vero e proprio, ma si avvicinava di pi allo smalto vetroso. Nel 3000 a.C. ha forse inizio in Egitto una produzione di un vetro preparato con sabbia , soda e ossido di rame usato per ricoprire sassolini imitanti pietre dure di colore azzurro e verde. Del 2000 a.C. pare sia il pi antico manufatto giunto ai giorni nostri, conservato nellAntiquarium di Berlino. Si tratta di una canna a mosaico attribuita alla XII dinastia egiziana. Alcuni disegni trovati nelle tombe di Bem-Hassan, risalenti al regno del primo Ousertasen, provano che il processo di soffiare il vetro era conosciuto gi da quellepoca. Secondo alcuni autori, larte del vetro era fiorente, in quel periodo, in alcuni stati dellAsia.

PERIODI STORICI

1580 - 1345 a.C. E il periodo doro del vetro egiziano che sotto la XVIII dinastia raggiunge il maggior sviluppo. Una collana della regina R -M - K attribuita a quel periodo. 1000 a.C. Larte del vetro si espande nel Mediterraneo77 d.C. Plinio, nella sua Storia Naturale, riporta la famosa leggenda della scoperta del vetro da parte di alcuni mercanti fenici, tramandando inoltre nei, suoi scritti, notizie sullarte vetraria antica in Spagna, Siria, Gallia, Italia e perfino India. Particolare sviluppo ebbe larte del vetro presso i Romani, portata dagli Egiziani, sotto il regno di Augusto. Un editto imperiale assegnava un quartiere alle vetraie, ne francava gli artieri e li colmava di favori. 337 d.C. Una legge di Costantino, che includeva i vitrarii nelle trentacinque professioni esenti da ogni carico pubblico ( come architetti, medici, farmacisti ecc. ecc.) per incoraggiarne larte, mette in risalto lo sviluppo dellarte del vetro presso i Romani.

E probabile che ne abbiano contribuito la diffusione anche nelle province conquistate onde godere dei lussi ai quali erano abituati. Plinio menziona lincomparabile abilit dei vetrai italiani quando inveisce contro il lusso scandaloso di Marcus Emilius Scaurus, che, del tempio di Pompeo, fece un immenso teatro sorretto da tre ordini di colonne, uno dei quali era di vetro. 400 d.C. Di questo periodo ci sono giunti diversi oggetti, che testimoniano lo sviluppo raggiunto dallarte del vetro in diversi paesi. 1612.Viene pubblicato a Firenze il trattato: LArte Vetraria distinta in sette libri del R.P. Antonio Neri. E questo il primo libro, di tecnologia vetraria, stampato al mondo.

IL VETRO A VENEZIA

Diverse sono le ipotesi sulla nascita dellarte del vetro nella laguna veneta; secondo alcuni fu portata da vetrai, che si rifugiarono per sfuggire alle invasioni barbariche, per deduzione si potrebbe anche pensare, visti i frequenti commerci della Repubblica Veneta con lOriente, che da quei luoghi provenisse questarte. Di Matteo Farello, muranese ( 1743 -1831 )dopo aver formulato varie ipotesi dice: Non nego per che altri scrivono che lArte vetraria fu portata in Venezia da alquanti altaresi correndo lanno 1096, con lincontro che le Nazioni Europee portavansi in Venezia per arruolarsi alla Sacra Armata contro gli infedeli Saraceni e Turchi, cio alla prima Crociata di Terrasanta. Dopo partiti i legni della Sacra Armata e vedendo essere per loro difficile limbarco per la santa Citt dopo alquanti giorni dal loro arrivo mancandoli il soldo, pensarono di manifestare ad alcuni primati della citt esser loro fabbricatori di vetri ed essere disposti a piantare col lArte.e da questi i Veneziani ne appresero larte e con ol progresso del tempo divennero i soli lavoratori e proprietari Questa ipotesi alquanto improbabile visto la scoperta di un atto notarile del 982 intestato a Bernardo Fiolarium vetraio,che dovrebbe attestare che in quel periodo gi si lavorava il vetro a Venezia. Nel 1291 il Doge ordin labbattimento di tutte le vetrerie in venezia,che vennero concentrate in Murano facendone lisola del vetro. Lattivit vetraria nellisola tuttora fiorente e raggiunge punte di ottimo livello artistico, specie in alcune fornaci.

LARTE DEL VETRO IN TOSCANA

Risale al Rinascimento il perfezionamento dellarte del vetro in Toscana, gi esistente, soprattutto per opera dei Medici. Nel XIV e XV secolo segnalata la presenza a Murano di vetrai toscani, si pensa per perfezionamento professionale. Nellanno 1459 Angelo Bariovier, famoso vetraio muranese, fu invitato a Firenze. Non effettu mai quel viaggio a causa della sua morte. Cosimo I, signore di Firenze dal 1537 al 1574, port larte veneziana a Firenze. Bortolo dAlvise della fornace dei Tre Mori, si trasfer a Firenze con due colleghi e vi rimase almeno dieci anni (1569 -1579 ), lasci a disposizione di Cosimo due vasi fusori perch vi facesse eseguire oggetti di suo piacimento. Sono celebrati i vetrai nellaffresco di Palazzo Vecchio concepito dal Vasari ed eseguito dai suoi assistenti. Probabilmente si tratta di Bortolo dAlvise e dei suoi colleghi. Le vetrerie medicee di Firenze e di Pisa si avvalgono dellapporto veneziano. Nel 1618 Cosimo della Luna con il fratello Alvise si reca a Firenze a lavorare nella vetreria fatta costruire nei giardini di Palazzo Pitti. Nel 1612 viene stampato a Firenze il primo manuale di tecnica vetraria, autore il sacerdote Antonio Neri (1576 - 1614 ), il quale svolse la sua attivit di chimico in Firenze nella fornace diretta da Nicol Landi nella residenza di Don Antonio d Medici e nel 1601 a Pisa nella vetreria fondata dai Medici diretta da Nicol Sisti nel 1603. Lattivit vetraria in Toscana ha avuto un forte sviluppo specialmente nella produzione di articoli da tavola che prosegue tuttora, anche se con notevole calo, dovuto alla produzione automatica di questo prodotto.

NOTIZIE SUL VETRO

Sul finire del III secolo si cominci a guarnire le finestre delle chiese con lastre di vetro e fino al VII secolo questuso si limit a tali edifici e alle residenze reali. Le lastre di vetro erano gi conosciute dai Romani, nel 1772 scavando sotto le rovine di

Pompei, fu trovata una finestra munita di lastre di 85 cm. Cita Plinio Il faro di Alessandria altro non era che uno specchio di vetro di grande spessore e nel libro XXXVI oltreci Sidone era celebre per le sue vetrerie, le quali avevano perfino inventato gli specchi Verso il XIII secolo i Veneziani eccelsero nella lavorazione degli specchi, commercializzandoli in tutto il mondo. Nel 1668, Bernardo Perrotto, vetraio altarese, brevetta la tecnica di fabbricazione delle lastre per colata e cilindratura, sistema rivoluzionario. Ingiustamente spossessato del brevetto, la Sant Gobain cominci a fabbricare le lastre secondo questo metodo. Dopo il XV secolo i Francesi iniziarono la produzione di bottiglie di vetro nero e verdognolo per la conservazione del vino, sostituendo gli otri di pelle e i vasi di terracotta. Analoga produzione di ebbe anche in Italia. Lapplicazione del vetro negli strumenti di ottica si deve ad un italiano, Salvino dArmento di Firenze, inventore degli occhiali nel 1280. Illustri scienziati tra i quali Galileo Galilei inventarono il telescopio, altri il microscopio dando origine ad una nuova lavorazione del vetro. Scoperta una vetreria antica sul Monte Lecco nei pressi del passo della Bocchetta, che mette in comunicazione Genova con il Piemonte. Studi dellUniversit di Genova la collocano nel 1400. Il lavoro veniva svolto in questa fornace da vetrai altaresi che in molte occasioni si spostavano con il permesso del Consolato dellarte vitrea.

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