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CAPITOLO

15 Politiche di regolazione e antitrust


I mercati sono un grande mezzo per organizzare l’attività economica,
ma richiedono la supervisione degli adulti.
David Wessel

Nelle economie miste e di mercato i governi si af- che, tenta di proteggere i consumatori da campagne
fidano in misura più o meno ampia alle forze della pubblicitarie ingannevoli e da false dichiarazioni
concorrenza per indurre il settore privato ad assu- finanziarie e prende decisioni urbanistiche per rego-
mere comportamenti efficienti. lamentare l’utilizzo economico della terra.
Esistono tuttavia molteplici circostanze per le In che modo lo Stato può stimolare al meglio
quali le forze della concorrenza potrebbero non fun- l’efficienza dei mercati? Come controllare nel
zionare efficacemente. In particolare se i concorren- modo migliore i fallimenti del mercato senza osta-
ti sono assenti o deboli oppure quando il potere di colare i notevoli aumenti di efficienza derivanti
mercato di qualche impresa è eccessivo, i governi dalla concorrenza nel libero mercato? L’interesse
possono prendere provvedimenti per stimolare la pubblico, infatti, talvolta richiede che una specifi-
concorrenza. Esistono altri fallimenti del mercato ca industria venga regolata, mentre in altri casi la
che possono richiedere l’intervento del governo: a regolazione economica crea più problemi di quanti
volte le persone possono non disporre delle informa- non ne risolva, per cui i governi vengono invitati a
zioni adeguate per giudicare la qualità dei prodotti, deregolare un determinato settore. Questo capito-
allora il governo richiede di fornire le informazioni lo analizza la politica pubblica in questa sfera che
necessarie come nel caso dei produttori di farmaci ai prende il nome di regolazione o regolamentazione,
quali il governo chiede di dimostrare la sicurezza e incluse le specifiche politiche per contrastare gli
l’efficacia dei nuovi medicinali. Il governo discipli- abusi contro la concorrenza, che prende il nome di
na anche settori quali le banche e le aziende elettri- politiche antitrust).

15.1 Regolazione delle imprese: teoria e pratica

Gli Stati Uniti, che probabilmente rappresentano la anni ’30. Negli ultimi anni, come vedremo, il go-
migliore approssimazione esistente a un’economia verno federale ha cambiato politica con la derego-
di mercato concorrenziale basata sul laissez-faire, lamentazione di molti settori.
hanno ciò nonostante una lunga e consolidata tra- Anche in Italia sono esistite per lungo tempo
dizione di regolamentazione pubblica dell’attività istituzioni tese a regolamentare diverse industrie.
economica. Molti beni, ritenuti di prima necessità o comunque
La regolamentazione federale dell’industria meritevoli dell’attenzione pubblica, hanno avu-
americana risale alla fondazione della Interstate to i prezzi fissati dalle autorità pubbliche; inoltre
Commerce Commission (ICC), creata nel 1887 diversi servizi, come l’erogazione dell’acqua e
allo scopo di impedire guerre dei prezzi, garantire i dell’energia elettrica, sono stati interamente gestiti
servizi nelle piccole città e controllare i monopoli. da imprese pubbliche.
In seguito, la regolamentazione federale fu estesa Nel tentativo di controllare l’attività economica
alle banche nel 1915, all’energia elettrica nel 1920, lo Stato può incentivare il mercato oppure imporre
alle comunicazioni, ai mercati dei titoli, al lavoro, determinati obblighi. Storicamente, la principale
ai trasporti stradali e alle compagnie aeree negli forma di regolamentazione consiste nell’approccio

P. A. Samuelson, W. D. Nordhaus, C. A. Bollino – Economia 21e © 2019, McGraw-Hill Education


diretto, che comporta l’emanazione di disposizio- Esiste inoltre una seconda forma di regolamentazio-
ni precettive e di controllo per imporre ai cittadi- ne, nota come regolamentazione sociale, che viene
ni di eseguire o evitare certe attività, per esempio utilizzata per proteggere l’ambiente, la salute e la
per imporre che le imprese si insedino solo in aree sicurezza dei lavoratori e dei consumatori. Le di-
commerciali o per proibire lo scarico di sostanze sposizioni di quest’ultimo tipo mirano a correggere
chimiche nei fiumi. un’ampia gamma di effetti collaterali o esternalità
Le disposizioni del governo riguardano oggi derivanti dall’attività economica. Gli esempi più
una vasta gamma di aree, che non includono sol- rilevanti sono i programmi contro l’inquinamento
tanto l’inquinamento o l’urbanizzazione ma anche dell’acqua e dell’aria, quelli per garantire la sicurez-
la raccolta delle informazioni, la regolamentazione za dell’energia nucleare e per tenere sotto controllo
dei salari e degli orari di lavoro e molte normati- i problemi ambientali internazionali come il buco
ve specifiche di particolari industrie, per esempio dell’ozono o i cambiamenti del clima. Data la sua
delle imprese che utilizzano pesticidi o producono importanza, la regolamentazione ambientale sarà
nuovi farmaci. trattata dettagliatamente nel capitolo successivo.
Gli economisti hanno recentemente svolto un
ruolo importante nel convincere i governi a spe- Perché regolamentare l’industria?
rimentare un tipo completamente nuovo di rego- La regolamentazione limita il potere di mercato
lamentazione, definito affidamento agli incentivi delle imprese. Con quali valide ragioni i governi
di mercato, di cui l’esempio più significativo è il potrebbero scegliere di sovrapporsi alle decisioni
Clean Air Act, emanato negli Stati Uniti nel 1990, prese nei liberi mercati? Esistono tre principali
che sarà discusso nel Capitolo successivo. Questa giustificazioni di interesse pubblico nella regola-
legge ha creato mercati per l’acquisto e la vendi- mentazione: innanzitutto disciplinare il comporta-
ta di “permessi di emissione negoziabili”, ovvero mento delle imprese al fine di prevenire abusi del
licenze di inquinare; tale imbrigliamento delle for- potere di mercato attraverso monopoli e oligopo-
ze di mercato consente di raggiungere gli obiettivi li; in secondo luogo rimediare alla carenza di in-
della regolamentazione molto più efficacemente formazioni, come quella che si verifica quando i
che non con i metodi precettivi e di controllo. consumatori non conoscono in modo adeguato le
caratteristiche di prodotti importanti come i farma-
La regolamentazione consiste in disposizioni ci o le apparecchiature elettriche; una terza giustifi-
governative o incentivi di mercato emanati al cazione, infine, è la correzione di esternalità come
fine di controllare i prezzi, le vendite o le deci- l’inquinamento, oggetto della regolamentazione
sioni delle imprese relative alla produzione. sociale studiata nel prossimo Capitolo.
15.1.1 Teoria della regolazione Contenimento del potere di mercato Secondo la
In genere si distinguono due forme di regolamen- concezione economica tradizionale, le regolamen-
tazione. La regolamentazione economica si riferi- tazioni dovrebbero essere adottate per ridurre poteri
sce al controllo dei prezzi, alle condizioni di ingres- di mercato eccessivi. Più precisamente, il governo
so e di uscita dal mercato e ai livelli del servizio di dovrebbe regolamentare le industrie in cui le impre-
una particolare industria, ed è estremamente im- se operanti non sono sufficienti, vuoi per numero
portante nei settori in cui vi sono monopoli naturali e/o per comportamento, a garantire una concorren-
(ricordate che un monopolio naturale è un mercato za efficace, soprattutto nel caso estremo del mono-
nel quale l’output di un’industria può essere pro- polio naturale.
dotto in modo efficiente solo da un’unica impresa). Un esempio importante di monopolio naturale è
Gli esempi principali riguardano la regolamenta- costituito dalla distribuzione dell’acqua potabile a
zione dei servizi pubblici (telefono, energia elet- livello locale: il costo sostenuto per raccogliere l’ac-
trica, gas naturale e acqua) e la regolamentazione qua, costruire un sistema di distribuzione e convo-
di altre industrie (trasporti, radio e televisione). Il gliarla in ogni abitazione è talmente elevato che l’at-
settore finanziario è stato ampiamente regolamen- tività non sarebbe conveniente se più di un’impresa
tato a partire dagli anni ’30, con l’introduzione di fornisse tale servizio a livello locale. Per questo in
norme molto severe che stabiliscono cosa le ban- alcuni casi l’acqua potabile è fornita dal governo,
che, le agenzie di intermediazione e le compagnie da una società di distribuzione regolamentata, o può
di assicurazione possono o non possono fare. essere addirittura gestita dagli stessi utenti.

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Un tipo diverso di monopolio naturale si può ve- una maggiore efficienza e prezzi inferiori è esat-
rificare quando un’industria presenta le economie tamente ciò che un sistema di mercato ben funzio-
della produzione congiunta (economie di scopo), nante si propone di assicurare.
che si originano quando beni differenti possono
essere prodotti in modo più efficiente dalla stessa Rimedio ai fallimenti nella diffusione delle in-
impresa piuttosto che da imprese distinte. Un esem- formazioni Un’ulteriore giustificazione della re-
pio importante è quello dei software: evolvendosi, golamentazione deriva dal fatto che i consumatori
molti programmi software integrano funzionalità dispongono di informazioni insufficienti sui pro-
aggiuntive. Per esempio, quando i consumatori ac- dotti: la sperimentazione dei prodotti farmaceutici,
quistano software per la compilazione della dichia- per esempio, è costosa e scientificamente com-
razione dei redditi, di solito il CD-Rom contiene plessa, per cui lo Stato regolamenta questo settore
molti moduli aggiuntivi, che includono il link a una consentendo di vendere soltanto quei farmaci che
pagina web, documenti pubblici e un manuale per si dimostrano essere sicuri ed efficaci e proibisce
la compilazione della dichiarazione. Ciò dimostra qualsiasi forma di pubblicità falsa e fuorviante. En-
che cosa si intende per economie della produzione trambi sono tentativi di correggere il fallimento del
congiunta: la produzione, l’imballaggio e l’utilizzo mercato nella diffusione delle informazioni.
dei diversi moduli risultano meno dispendiosi se Una delle aree in cui l’offerta di informazioni è
effettuati congiuntamente, piuttosto che separata- particolarmente cruciale riguarda i mercati finan-
mente. ziari. Quando le persone acquistano azioni e obbli-
Un’ultima componente del monopolio natura- gazioni di società private, mettono i loro capitali
le, presente soprattutto nelle industrie che opera- nelle mani di persone di cui non sanno praticamen-
no attraverso una rete, è il bisogno di standardiz- te nulla. Prima di acquistare azioni della IBM o
zazione e coordinamento attraverso il sistema per della società xyx.com, analizzerò i loro bilanci per
funzionare in modo efficiente: lo scartamento dei conoscerne le vendite, gli utili e i dividendi. Ma
binari delle linee ferroviarie deve essere uniforme, posso stabilire con precisione le modalità di calco-
la trasmissione elettrica richiede un carico equili- lo dei loro utili? Come faccio a essere certo che i
brato e le telecomunicazioni necessitano di codici dati siano stati rilevati in modo onesto?
standard in modo che le parti possano “parlare” fra È a questo punto che entra in gioco la regola-
loro. mentazione pubblica dei mercati finanziari. Le nor-
Nella discussione sui costi decrescenti dei capi- me applicate al settore finanziario si propongono di
toli precedenti abbiano affermato che le economie migliorare la quantità e la qualità delle informazio-
di scala sono in contraddizione con la concorrenza ni, al fine di migliorare il funzionamento dei merca-
perfetta; ma in questo caso la situazione è estrema: ti. Quando una società vende azioni e obbligazioni
quando sono presenti economie di scala o econo- negli Stati Uniti, è tenuta a produrre un’abbondante
mie della produzione congiunta tali da garantire la documentazione concernente la sua posizione fi-
sopravvivenza a una sola impresa, si ha un mono- nanziaria corrente e le sue prospettive future. I libri
polio naturale. contabili delle società devono essere certificati da
Lo Stato regolamenta i monopoli naturali per- revisori indipendenti. Ai requisiti previsti a livello
ché un monopolista naturale, che gode di un ampio pubblico si aggiungono talvolta quelli del settore
vantaggio in termini di costo sui potenziali concor- privato: le società quotate sul listino della Borsa
renti e fa fronte a una domanda anelastica rispetto di New York sono tenute al rispetto di una serie di
al prezzo, può aumentare drasticamente i prezzi, norme contabili ancora più severe. In alcune occa-
realizzare enormi profitti monopolistici e creare sioni, soprattutto nei periodi di forte speculazione,
notevoli inefficienze economiche. le società tendono a eludere o addirittura ignorare
In passato si giustificava la regolamentazione le regole. È ciò che si è verificato su larga scala alla
anche con l’affermazione, peraltro discutibile, che fine degli anni ’90 e agli inizi del XXI secolo, in
essa era necessaria per impedire una concorrenza particolare nelle società di comunicazione e della
spietata: da qui il costante controllo esercitato sulle new economy. Nel 2002, dopo che queste pratiche
ferrovie, i trasporti su strada, gli autobus, le com- illegali sono divenute di pubblico dominio, il Con-
pagnie aeree così come sul livello della produzione gresso ha approvato una nuova legge; tale legge ha
agricola. Ma gli economisti sono restii ad accettare reso illegale fare affermazioni false a un revisore,
questa spiegazione: in fondo la concorrenza con ha istituito un consiglio indipendente incaricato di

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vigilare sugli addetti alla contabilità e ha assegnato lavoratori. Non credeteci: al contrario, essa mira
nuovi poteri di supervisione alla Securities and Ex- ad accrescere i redditi dei produttori limitando l’in-
change Commission (SEC). Alcuni sostengono che gresso nel mercato e impedendo la concorrenza nel-
questo genere di legge sia ben accolta delle imprese le industrie regolamentate. Qualsiasi vantaggio per
oneste: standard contabili severi giovano ai mercati i consumatori o i lavoratori è puramente casuale”.
finanziari perché riducono le asimmetrie di infor- L’esperienza insegna che quest’affermazione è
mazioni tra acquirenti e venditori, alimentano la in parte vera: numerosi studi economici hanno ri-
fiducia e incoraggiano gli investimenti finanziari. velato che spesso la regolamentazione ha l’effetto
di mantenere i prezzi a livelli elevati. Per diversi
La regolamentazione delle esternalità La regola- anni negli Stati Uniti le società dei trasporti su stra-
mentazione pubblica può essere giustificata anche da e le compagnie aeree dovevano richiedere un
in presenza di esternalità, e l’esempio più classi- permesso per ridurre i prezzi o accedere a nuovi
co è costituito dalle misure antinquinamento; ma mercati. Anche altri tipi di regolamentazione han-
esistono altri casi interessanti, tra i quali è partico- no l’effetto di limitare la concorrenza: gli standard
larmente frequente quello della regolamentazione elevati imposti ai nuovi farmaci, per esempio, im-
urbanistica, che limita il modo in cui i proprieta- plicano un processo lungo e costoso per ottenere
ri terrieri possono utilizzare la loro proprietà. La l’approvazione, per cui molte società di dimensio-
maggior parte delle leggi urbanistiche specificano ni ridotte, che non possono permettersi gli anni di
se un terreno può essere utilizzato per costruire sperimentazione necessari per commercializzare
abitazioni, negozi o fabbriche e definisce le dimen- un nuovo farmaco, vengono escluse dal mercato.
sioni massime degli edifici.
Quali sono le giustificazioni di tale regolamen- 15.1.2 Regolazione del monopolio
tazione? Autorizzando la presenza di un demolito- naturale dei servizi pubblici
re in una tranquilla area residenziale, per esempio, Una tipica motivazione economica della regola-
si genererebbero esternalità che potrebbero nuoce- mentazione è quella di impedire la determinazione
re ai residenti del quartiere; analogamente, un pa- di prezzi monopolistici da parte dei monopolisti
lazzo di uffici di cinquanta piani in un quartiere di naturali. Di seguito mostreremo esattamente come
abitazioni a due piani potrebbe mettere in crisi il i legislatori possono controllare gli eccessivi au-
sistema dei trasporti locali e altri servizi del quar- menti di prezzo imposti dai monopolisti.
tiere. Il permesso di costruire il palazzo ha inoltre A tale proposito è importante ricordare che un
un fortissimo impatto economico in quanto incide monopolio naturale è un’industria in cui il modo
profondamente sul valore del terreno; questo spie- più efficiente di organizzare la produzione consi-
ga perché la regolamentazione urbanistica è forse ste nell’affidarla a un’unica impresa. La Figura 15.1
il tipo più importante di regolamentazione emanata mostra le possibili curve del costo medio unitario
dalle amministrazioni locali. (CU), del costo marginale (CM) e della domanda di
un’industria caratterizzata dal monopolio naturale.
Regolazione e gruppi di interesse Si noti che la curva di domanda dell’industria (DD)
La regolamentazione crea profitti e quindi dà luogo interseca la curva CM dell’impresa dove CU è de-
a gruppi di interesse, cioè soggetti che hanno inte- crescente. Se l’output dell’industria fosse prodotto
ressi acquisiti nell’esito della regolamentazione; a da due imprese simili, il costo medio unitario delle
volte, a causa dell’intreccio tra regolamentazione due imprese sarebbe decisamente superiore a quel-
e politica, si ha l’effetto negativo di limitare l’ac- lo di un’unica impresa.
cesso alle industrie regolamentate, determinando Supponiamo che lo Stato decida di imporre
un aumento dei prezzi e dei profitti delle società una regolamentazione del servizio pubblico in una
già affermate1. Di conseguenza, un’industria re- particolare industria. Innanzitutto verrebbe creata
golamentata potrebbe esercitare pressioni a favore un’autorità dei servizi pubblici incaricata di con-
di tali norme al fine di escludere i concorrenti dal
mercato e mantenere i profitti a livelli elevati. 1
Il lavoro di riferimento in questo campo è di George Stigler dell’Universi-
Gli economisti che evidenziano l’aspetto anti- tà di Chicago, vincitore del premio Nobel per questo e altri contributi. La
competitivo della regolamentazione fanno il se- Scuola di Chicago ha esercitato una notevole influenza grazie alla teoria
guente ragionamento: “Si dice che la regolamenta- secondo la quale l’intervento pubblico nel sistema economico spesso
crea più problemi di quanti non riesca effettivamente a risolvere.
zione protegga gli interessi dei consumatori e dei

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CU, CM
D
trollare i prezzi, il servizio, l’ingresso e l’uscita
dall’industria, e la decisione più importante riguar-
derebbe la determinazione della politica dei prezzi
Costo medio unitario, costo marginale

300
adottata dall’impresa monopolistica.
Tradizionalmente, la regolamentazione impone
alle imprese regolamentate una determinazione del
200
prezzo in base al costo medio. Una società elettrica
CU calcolerebbe tutti i costi (fissi e variabili) e li distri-
buirebbe tra tutti i prodotti venduti (per esempio,
100 l’elettricità e il vapore): a ciascuna categoria di con-
CM sumatori verrebbe quindi applicato il costo medio
D interamente distribuito di quel tipo di servizio.
Q La Figura 15.2 illustra la regolamentazione dei
1
– Q*
2
Q* servizi pubblici: il punto M (associato all’output
Quantità QM) rappresenta l’output non regolamentato che
consente al monopolista di massimizzare i profitti,
di cui si è discusso nel Capitolo 8; tale punto cor-
Figura 15.1 Curve dei costi di un monopolista naturale. risponde a un prezzo estremamente elevato, a una
Per un monopolista naturale la curva CU è sempre decrescente quantità modesta e a profitti di tutto rispetto (come
nel punto in cui interseca la curva DD dell’industria: per produr- indicato dal rettangolo in colore nella Figura 15.2).
re in modo efficiente è quindi necessario che l’output sia con- Nella regolamentazione tradizionale il mono-
centrato nelle mani di un’unica impresa. In base al diagramma, polista è autorizzato a fissare un prezzo sufficien-
stimate l’aumento dei costi che si verificherebbe se Q* fosse temente elevato da coprire il costo medio unitario.
prodotta da due imprese, ognuna delle quali responsabile della
produzione di metà di Q*.
In questo caso l’impresa fisserà un prezzo corri-

Figura 15.2 Regolamentazione ideale e regolamentazione pratica dei monopolisti.


L’equilibrio di massimo profitto per il monopolista non soggetto a regolamentazione corrisponde al punto M, direttamente sopra il
punto di intersezione di RM e CM nel lungo periodo, a un prezzo maggiore di CM. Le autorità di regolamentazione dei servizi pubblici
generalmente richiedono che i prezzi eguaglino il costo medio unitario nel punto R, dove la curva di domanda interseca la curva del
costo medio unitario nel lungo periodo. In questo modo vengono eliminati i profitti eccessivi e i prezzi sono mantenuti bassi e più
vicini al costo marginale. Idealmente, il prezzo dovrebbe essere portato a I, dove prezzo = CM e quindi i costi marginali sociali e i
benefici marginali sono approssimativamente in equilibrio. Nel punto I non si verificano perdite di efficienza derivanti da un prezzo
superiore al costo marginale (CM).

P D

PM M (prezzo di monopolio)
Prezzo

R (prezzo regolamentato)
PR
CU

I (prezzo ideale)
PI
RM CM
D

Q
QM QR QI
Quantità

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spondente al punto in cui la curva di domanda DD zo in base al costo marginale, è l’obiettivo ideale
interseca la curva CU, e, di conseguenza, l’equi- per raggiungere l’efficienza economica, ma pre-
librio sarà indicato dal punto R che corrisponde senta un serio ostacolo pratico: se un’impresa con
all’output QR. costo medio decrescente fissa il prezzo a un livel-
Ma si tratta di una soluzione veramente valida? lo pari al costo marginale, incorrerà in una perdita
Dal punto di vista economico potrebbe rappresen- cronica. Questo perché se CU è decrescente, CM <
tare un miglioramento rispetto al monopolio non CU, quindi stabilendo che P = CM si avrà che P <
regolamentato; innanzitutto è probabile che i pro- CU. Quando il prezzo (o il ricavo medio) è inferiore
prietari del monopolio non siano più meritevoli dei al costo medio, l’impresa è in perdita. Per illustrare
consumatori, per cui non vi è alcun motivo di con- questo concetto graficamente, consideriamo la so-
sentire che gli uni realizzino profitti a scapito degli luzione della regolamentazione ideale indicata nella
altri. Figura 15.2 dal punto I, in cui il prezzo è uguale al
In secondo luogo, obbligando il monopolista a costo marginale, ma quest’ultimo è minore del co-
ridurre il prezzo da PM a PR, si riduce il divario tra sto medio unitario. Quando il costo medio unitario
prezzo e costo marginale; il che viene considerato è superiore al prezzo, l’impresa è in perdita.
un fatto positivo poiché la quantità aggiuntiva di Poiché le imprese non possono operare in per-
output vale per i consumatori in termini di utilità dita per lungo tempo e i governi sono restii a sov-
marginale più di quanto non costi alla società in venzionare i monopoli, la soluzione della regola-
termini di costo marginale. La società utilizza le ri- mentazione ideale viene ricercata raramente. Un
sorse nel modo più efficiente solo quando il prezzo approccio alternativo fissa il prezzo in base a ta-
è uguale al costo marginale in tutti i settori. riffe a due parti: l’impresa impone una tariffa fissa
(per esempio qualche euro al mese) per coprire i
La determinazione dei prezzi regolamentata in costi generali e aggiunge quindi un costo variabile
modo ideale Se P = CM rappresenta una condizio- (per ogni chiamata telefonica, unità di elettricità o
ne ottimale, perché lo Stato non dovrebbe imporre qualsiasi altro bene) per coprire il costo margina-
al monopolista di abbassare il prezzo fino a quando le. Questo metodo si avvicina alla determinazione
esso non eguaglia il costo marginale nel punto I, ideale del prezzo in base al costo marginale più del
cioè dove le curve DD e CM si intersecano? sistema tradizionale di determinazione del prezzo
In realtà, P = CM, ossia la determinazione del prez- in base al costo medio.

Applicazione
Innovazioni economiche: regolamentazioni basate meno un miglioramento normativo annuale dell’efficienza
sulla performance (“X”). L’attrattiva di questo approccio deriva dall’imitazione di
Come abbiamo visto sopra, con la tradizionale regolamenta- un mercato concorrenziale; le imprese diventano price-taker,
zione di pubblico servizio del tasso di rendimento, i prezzi cioè accettano il prezzo stabilito dal mercato, e qualsiasi ri-
saranno determinati dal costo di produzione più un tasso di duzione dei costi si trasforma automaticamente in profitti;
rendimento autorizzato. Questo approccio offre incentivi mol- vengono rimossi gli incentivi iniqui della regolamentazione
to deboli al risparmio e tende a privilegiare le tecniche di pro- convenzionale. Le regolamentazioni basate su un massimale
duzione ad alta intensità di capitale; gli incentivi sono ingiusti di spesa incoraggiano le utility a ridurre i costi, consentono di
perché se il prezzo equivale al costo medio, le imprese pos- avviare la concorrenza e riducono le antieconomiche sovven-
sono in realtà aumentare i profitti innalzando i costi. Come ha zioni interne.
commentato un economista, questo è l’unico mercato dove si Questa nuova tecnica è stata impiegata in diversi settori negli
possono generare profitti mettendo uno stravagante tappeto Stati Uniti e altrove nell’ultimo decennio; in Italia è stata in-
orientale nel proprio ufficio! trodotta nel 1995 per molti servizi di pubblica utilità. Benché
Le regolamentazioni basate sulla performance offrono un ap- forniscano maggiori incentivi all’efficienza, i massimali di co-
proccio radicalmente nuovo, in grado di migliorare gli incentivi: sto presentano dei limiti: l’inconveniente principale di questo
vengono regolamentate le performance delle imprese invece approccio è l’incertezza sul tasso X appropriato. X dovrebbe
che i loro input, solitamente attraverso l’uso di un massimale rappresentare il tasso obiettivo di riduzione dei costi riferito
di costo o price cap. Una formula prevede che gli incrementi all’economia nel suo complesso: se viene fissato in modo
dei prezzi regolamentati debbano corrispondere all’inflazione errato per troppo tempo, l’impresa finirà per andare in banca-
meno X; in questo modo, il prezzo massimo che l’impresa re- rotta o per guadagnare profitti monopolistici inaspettatamente
golamentata può chiedere verrebbe aumentato ogni anno di abbondanti; per questa ragione, tutti gli organismi che utilizza-
un ammontare equivalente al tasso di inflazione (“inflazione”) no i massimali di costo verificano periodicamente il fattore X.

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15.1.3 L’avvio della deregolazione strie, tra cui le compagnie aeree, i trasporti su stra-
economica da, le ferrovie, la compravendita di titoli, il servizio
telefonico a lunga distanza, le banche, le telecomu-
Negli ultimi vent’anni molti economisti hanno so- nicazioni, il settore finanziario e il gas naturale.
stenuto che il processo di regolamentazione in realtà Ciascuna di queste industrie presenta caratteristi-
contribuiva a incrementare il potere di monopolio che strutturali favorevoli alla concorrenza poiché
piuttosto che a limitarlo; questa convinzione è basata i loro mercati sono vasti rispetto alla dimensione
in parte sulla teoria della regolamentazione indotta minima efficiente delle singole imprese.
dai gruppi di interesse discussa in precedenza. Gli os-
servatori hanno inoltre notato che la regolamentazio- Il settore delle compagnie aeree
ne economica si è estesa ben oltre i monopoli naturali L’industria dei trasporti aerei fornisce un esem-
locali. Verso la metà degli anni ’70 negli Stati Uniti la pio evidente dei problemi presentati dalla derego-
regolamentazione si applicava ai trasporti su strada, lamentazione. A partire dalla sua creazione negli
alle ferrovie, alle compagnie aeree, ai servizi radiofo- anni ’30, il Civil Aeronautics Board (CAB) si as-
nici e televisivi, al petrolio, al gas naturale, alle noci sunse il compito di scoraggiare la concorrenza. Dal
americane, al latte e praticamente a tutti i mercati 1938 al 1978 l’accesso al mercato interstatale fu
finanziari. Molte delle industrie regolamentate si av- vietato a tutte le nuove grandi compagnie aeree.
vicinavano più alla concorrenza perfetta che non al Quando venivano proposte tariffe aeree innovative
monopolio naturale, come suggerisce la Figura 15.3. e a basso costo, il CAB le respingeva, in quanto il
Dalla metà degli anni ’70 è iniziato un processo suo proposito era di mantenerle elevate e non di
di deregolazione di parecchie industrie, dapprima abbassarle (come prevedeva la teoria della regola-
negli Sati Uniti e poi dagli anni ’80 nel Regno Uni- mentazione indotta dai gruppi di interesse).
to; dalla fine degli anni ’80, il dibattito sulla dere- Nel 1977 il presidente Carter nominò Alfred
golazione si è avviato anche nel’Unione Europea. Kahn presidente del CAB. Illustre economista e
Dal 1975 il governo federale USA ha derego- oppositore della regolamentazione, Kahn si prefis-
lamentato parzialmente o totalmente diverse indu- se di rafforzare la concorrenza mediante condizioni
di ingresso nel mercato più favorevoli e tariffe più
Figura 15.3 Livello di monopolio naturale in industrie flessibili, e poco dopo il Congresso emanò una leg-
diverse. ge che consentiva di entrare e uscire liberamente
Questa figura mostra il livello di monopolio naturale o di con- dal mercato di tutte le rotte interne. Le compagnie
correnza perfetta in diverse industrie. Nelle industrie perfetta- aeree erano quindi libere di fissare qualsiasi tariffa
mente concorrenziali il livello minimo di efficienza produttiva che il mercato fosse in grado di sostenere.
di una singola impresa è decisamente ridotto rispetto al mer- Molti temevano che senza regolamentazione
cato, mentre nel monopolio naturale il costo medio unitario si sarebbero verificati licenziamenti in massa, ma
continua a scendere anche quando l’impresa produce l’output
dopo più di vent’anni di deregolamentazione il per-
totale dell’industria. L’agricoltura e l’estrazione mineraria sono
intrinsecamente molto concorrenziali, mentre le autostrade e le sonale nell’industria dei trasporti aerei è aumentato
utility come l’acquedotto a livello locale si avvicinano molto al del 65% e si registra un incremento del 70% delle
caso estremo dei monopoli naturali. Gli asterischi (*) indicano miglia per passeggero percorse nei voli interni. Gli
industrie che storicamente sono state pesantemente regola- studi effettuati rivelano che (tenuto conto dell’infla-
mentate dai governi. zione) le tariffe medie sono diminuite notevolmente
negli anni successivi alla deregolamentazione, che
Industria petrolifera e mineraria

l’impiego del mezzo aereo è aumentato e che le


Acquedotto a livello locale*
Produzione automobilistica

compagnie sono divenute estremamente innovative


Produzione aeronautica

per quanto riguarda le strategie di determinazione


Trasporti su strada*

dei prezzi. La concorrenza è stata talmente intensa


Compagnie aeree*

che negli ultimi dieci anni l’industria del traspor-


Microprocessori
Industria tessile

Autostrade*

to aereo ha realizzato profitti molto bassi e ha re-


Agricoltura*

Siderurgia

Banche*

gistrato numerosi fallimenti. Nuove compagnie


aeree, come per esempio la Southwest Airlines,
hanno preso il posto di altre che hanno dichiarato
Concorrenza Monopolio fallimento. Per molti aspetti l’industria è diventata
perfetta naturale più efficiente in seguito alla deregolamentazione.

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La deregolazione dell’energia elettrica modo si impongono severi vincoli di bilancio ai
Un caso complesso di deregolazione è rappresen- dirigenti, offrendo loro un forte incentivo alla
tato dall’industria dell’energia elettrica, formata da massima riduzione dei costi, e si elimina la ten-
quattro segmenti verticali: produzione, trasmissio- denza dei governi a sovvenzionare consumi poli-
ne ad alta tensione, distribuzione fisica ai clienti al ticamente sensibili;
dettaglio e vendita al dettaglio ai clienti. liberalizzazione della produzione e degli ingres-
In passato molti Paesi hanno gestito il mono- si, con rimozione dei controlli sui prezzi. Vengo-
polio attraverso la proprietà pubblica dei principali no così eliminati i produttori a costo elevato e si
impianti, mentre altri hanno utilizzato una tradizio- incentiva l’introduzione di nuove tecnologie; la
nale regolazione di servizio pubblico del tasso di liberalizzazione dei prezzi ha portato inoltre alla
rendimento per controllare i prezzi e i mercati delle creazione di “mercati a pronti” per l’elettricità,
utility elettriche. L’elettricità negli Stati Uniti ve- con prezzi che variano notevolmente in base alla
niva prodotta prevalentemente da monopoli locali domanda e all’offerta e aiutano a gestire i mo-
regolamentati e integrati verticalmente che riforni- menti di gravi carenze che si verificano in occa-
vano vaste aree. sione delle emergenze e delle ondate di caldo2;
Nel corso degli ultimi vent’anni, è emersa una istituzione di un organismo indipendente per la
nuova concezione che sfida il modo di vedere tra- distribuzione a lunga distanza che viene rego-
dizionale dell’industria dell’energia elettrica. La lamentato o gestito da un’organizzazione semi-
maggior parte delle analisi attuali dice che, sebbene governativa. Si tratta della parte più difficile del
il segmento della produzione sia tecnicamente com- pacchetto perché l’organismo di distribuzione
plesso, le dimensioni ottimali degli impianti sono deve incoraggiare l’ingresso nella produzione e
sufficientemente ridotte perché i produttori alterna- nell’offerta, gestire la rete e generare introiti ade-
tivi possano far emergere mercati ragionevolmente guati per incrementare la capacità produttiva.
competitivi. La distribuzione fisica rappresenta un
tipico monopolio naturale (come l’acqua e il servi- Questo pacchetto è stato applicato in molti Paesi, tra
zio telefonico locale) che richiede un controllo di i quali l’Italia, la Gran Bretagna, la Svezia e il Cile,
regolazione, per esempio attraverso una politica dei ed è stato adottato all’interno degli Stati Uniti in
prezzi basata sul costo del servizio. molti Stati. In alcuni casi la deregolamentazione ha
L’area più complessa dell’energia elettrica è funzionato bene portando considerevoli benefici ai
quella della trasmissione a lunga distanza; la tra- consumatori, in termini di abbattimento dei costi.
smissione dell’energia non avviene su una strada Quando è stata male applicata, come in Cali-
sulla quale gli elettroni si spostano dal punto A al fornia, la deregolamentazione dell’energia elettrica
punto B, ma piuttosto attraverso una rete stretta- si è talvolta rivelata un insuccesso. Uno dei pro-
mente connessa che richiede una gestione centra- blemi in California fu che lo Stato imponeva con-
lizzata e presenta importanti economie di scala. trolli pubblici sui prezzi applicati alla vendita al
Gli Stati Uniti si sono mossi con cautela per fra- dettaglio di energia elettrica, ma non sull’acquisto
zionare e deregolare i monopoli integrati verticalmen- all’ingrosso. Un altro problema riguardò le moda-
te che dominano l’industria dell’energia elettrica; in lità di svolgimento delle aste, che consentirono a
parte, la deregolazione è diventata auspicabile dopo società come la Enron di manipolare gli acquisti e
l’esperienza positiva dell’industria delle compagnie le vendite facendo salire i prezzi. Quando i prezzi
aeree; inoltre, il frazionamento riuscito del monopo- all’ingrosso in California aumentarono vertiginosa-
lio della Bell telecomunicazioni, insieme a un’appli-
cazione della Dottrina Bell (oggetto entrambe di una 2
Come funziona un mercato a pronti? Un caso tipico si ha quando
discussione in questo Capitolo), suggeriscono che ciascun produttore comunica le sue offerte in termini di quantità e
la deregolamentazione dell’industria dell’elettricità prezzi della fornitura per ogni unità di mezz’ora del giorno successivo;
porti con sé benefici economici significativi. l’organismo di distribuzione classifica poi queste offerte sulla base dei
costi e, in considerazione della domanda stimata, stabilisce un piano
Il pacchetto di riforme per la deregolamenta- operativo di minor costo per il giorno successivo che fornisce inoltre
zione dell’industria elettrica contiene di solito i una serie di prezzi a pronti (o a breve termine); tali prezzi si sono di-
mostrati molto variabili, come è bene che siano per un’industria nella
seguenti elementi: quale il costo marginale varia così notevolmente a seconda delle di-
mensioni. È possibile osservare le variazioni giornaliere di questi prezzi
privatizzazione delle imprese pubbliche quando consultando il “Wall Street Journal”. I mercati a pronti interessano molti
prodotti.
l’elettricità viene prodotta dallo Stato. In questo

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mente, lo Stato assunse il controllo del programma coordinamento delle diverse parti del sistema di
e acquistò massicce quantità di energia a prezzi da trasmissione all’interno del nuovo ambiente de-
capogiro, e il sistema delle aste venne smantellato. regolamentato. I sistemi di trasmissione operano
I prezzi elevati pagati dallo Stato determinarono come una tecnologia basata sul “collegamento più
una grave crisi di bilancio. L’intero episodio gettò debole”, dove una parte instabile del sistema può
un’ombra sulla deregolamentazione e innescò una far crollare l’intera rete. Una tecnologia di questo
serie di indagini e di procedimenti legali per passa- tipo ha un particolare bisogno della supervisione di
re attentamente al vaglio i fatti. un esperto fornita dalle autorità di regolazione.
La deregolamentazione dell’energia elettrica
ha conquistato i titoli dei giornali nel 2003 quan- Deregolamentazione: una storia non conclusa
do nelle regioni nord-orientali degli Stati Uniti, in La tendenza verso la deregolamentazione degli ulti-
Italia, nel Regno Unito, in Svezia, in Australia e in mi tre decenni ha prodotto sia successi che fallimenti.
altre aree ancora si sono verificati massicci black- L’esperienza dimostra quanto sia difficile de-
out. In tali occasioni le analisi e le statistiche han- finire meccanismi di regolazione che consentano
no mostrato che il problema era dovuto allo scarso alle forze di mercato di fornire incentivi adeguati,

Approfondimento
Mercati contendibili che in presenza di liberta d’entrata l’unico equilibrio
Nel sempre vivo dibattito tra necessità o meno dell’intervento possibile è quello che vede il prezzo eguagliare il costo
pubblico in economia la tutela della concorrenza rappresenta medio unitario. Questa conclusione è potenzialmente di
uno dei campi più attivi della discussione. In questo contesto assoluto rilievo poi- ché evidenzia come:
la teoria dei mercati contendibili può essere vista come uno 1. la concorrenza potenziale diviene il meccanismo di regola-
dei tentativi di mettere in luce le capacità di autoimmuniz- zione del potere di mercati;
zazione del mercato nei confronti delle proprie imperfezioni. 2. la libertà di entrata concorre in modo sostanziale a perse-
Nella prospettiva di questo approccio il ruolo fondamentale è gio- guire configurazioni di mercato concorrenziali;
cato dalla concorrenza potenziale resa possibile dalla mancanza 3. l’esistenza di un’unica impresa sul mercato è compatibi-
di barriere all’entrata sul mercato assunto rilevante. In altri termini le con situazioni di efficienza produttiva e quindi con una
la libertà di entrata potrebbe essere sufficiente a limitare le distor- configurazione socialmente efficiente.
sioni provocate da situazioni di potere di mercato fin tanto da im- Quali i limiti di questa teoria? Fondamentalmente due, che
pedire al monopolista di sfruttare la sua posizione di dominanza. saranno qui solo accennati.
Un punto di partenza può essere l’osservazione che la presen- In primo luogo l’ipotesi che l’incumbent non riesca ad ade-
za di profitti, associata a mercati in cui è esercitato un certo guare i prezzi al livello delle imprese entranti mentre le quan-
potere monopolistico, funge da elemento di attrazione per al- tità offerte e domandate si adeguano istantaneamente alle
tre imprese concorrenti che, in assenza di barriere all’entrata, nuove condizioni di mercato. Qualora i prezzi fossero adeguati
giungeranno a erodere parte del potere monopolistico pre- in modo sufficientemente rapido dall’incumbent l’effetto della
esistente e quindi a contenere le relative perdite di benessere concorrenza potenziale verrebbe meno.
sociale. Secondo punto cruciale è la recuperabilità dei costi fissi.
Il meccanismo alla base di questa teoria è relativamente sem- Il nuovo entrante fissando un prezzo pe riuscirà a sottrarre il
plice. Immaginiamo un mercato, di un bene non differenziato, mercato all’incumbent fino a quando quest’ultimo non ade-
caratterizzato da libertà di entrata su cui opera un’unica impre- guerà il suo prezzo. Ammettendo che questo avvenga dopo
sa (incumbent) con una funzione di costo del tipo CT = 15 + due cicli produttivi l’impresa nuova entrante a quel punto usci-
2q dove 15 è il costo fisso sostenuto per un periodo di tempo rà dal mercato e questo potrà farlo in modo indolore se e
e 2 è il costo variabile unitario. Immaginiamo che gli impianti solo se il valore residuo dei suoi impianti, relativo a 8 cicli di
necessari per implementare il processo produttivo siano dotati produzione, sarà facilmente recuperabile o perché gli impianti
di una vita economica di 10 periodi (anni per esempio) il co- possono essere venduti o perché gli stessi possono essere
sto di acquisto degli stessi sarà dunque pari a 150. impiegati in altri processi produttivi. Se invece gli impianti a cui
Ciò premesso la teoria dei mercati contendibili evidenzia sono associati i costi fissi sono caratterizzati da una qualche
che il prezzo che sarà fissato dall’impresa monopolista sarà p* specificità legata a quel preciso processo produttivo l’impresa
= 15 / q + 2, ovvero pari al costo medio totale. Infatti per non potrà recuperare interamente il valore degli impianti e
qualsiasi p’ > p* l’incumbent realizzerà dei profitti che attrar- di questo dovrà tenere conto al momento della decisione di
ranno nuove imprese le quali applicando un prezzo pe tale entrare per competere sul mercato.
che p’ > pe > p* riusciranno a sottrarre l’intera quota di mer- Nella realtà questi due aspetti sono più diffusi di quanto si
cato all’incumbent mentre per ogni p” < p* l’incumbent non pensi e questo fa sì che l’effettività della teoria dei mercati
riuscirebbe a coprire tutti i suoi costi fissi e accumulerebbe contendibili sia alquanto limitata. Ciò ovviamente, non ne infi-
perdite in modo continuativo. In definitiva questa teoria ci dice cia minimamente la portata teorica.

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garantendo al tempo stesso il contenimento nei mi- John McMillan dell’Università di Stanford usa
nimi termini del potere monopolistico e delle ca- un’interessante analogia per descrivere il ruolo
renze informative. della regolamentazione pubblica. Gli sport consi-
Basta ricordare gli scandali contabili che hanno stono in competizioni nelle quali gli individui e le
investito Enron, Worldcom e molte altre società, che squadre si impegnano a battere gli avversari con
hanno indicato il bisogno di standard contabili più tutte le forze e il talento di cui dispongono. I parte-
rigorosi e di un aumento dei livelli di fiducia richie- cipanti devono però attenersi a una serie di regole
sti ai consigli di amministrazione delle aziende. estremamente dettagliate; inoltre, gli arbitri tengo-
La deregolamentazione dei mercati finanziari no gli occhi puntati sui giocatori, pronti a commi-
operata nel 1997 dal Congresso ha consentito alle nare penalità di intensità crescente a seconda delle
banche di effettuare attività di investimento e ser- infrazioni commesse. In assenza di norme definite
vizi di intermediazione finanziaria. Molti economi- con cura, un gioco si trasformerebbe in una rissa
sti ritengono che ciò abbia incentivato gli analisti sanguinosa. Analogamente, in una moderna eco-
della divisione finanziaria a sollecitare gli investi- nomia le regolazioni pubbliche sono necessarie,
menti in società di cui la divisione bancaria com- accanto a un solido sistema legale, per garantire
mercializzava obbligazioni o che erano fortemente che una sana competizione non determini un mo-
indebitate nei confronti della banca. nopolio o causi un inquinamento, né frodi, inganni
Questa facile profezia si è purtroppo materializ- o provochi menomazioni ai lavoratori e ai consu-
zata con la crisi globale del 2007-2008, culminata matori. Questa analogia sportiva ci ricorda che il
nel settembre 2008 con massicci salvataggi da par- governo mantiene un ruolo importante di vigilan-
te del Tesoro USA di istituzioni finanziarie sull’or- za sull’economia e di fissazione delle regole del
lo del tracollo. gioco.

15.2 La politica antitrust


La politica antitrust è una delle più importanti for- Molte industrie dispongono di tecnologie che
me di controllo pubblico sulle imprese. Si tratta del rivelano importanti economie di scala. Sarebbe
settore della politica microeconomica destinato a irrealistico tentare di far sì che l’output di tali
stimolare una concorrenza molto vivace sui mer- industrie venisse realizzato da imprese perfetta-
cati e a prevenire qualsiasi tipo di abusi monopo- mente concorrenziali, poiché questo significhe-
listici. rebbe affidare la produzione a piccole imprese
scarsamente efficienti. Nei rari casi in cui la tec-
15.2.1 Un breve ripasso nologia di un’industria può essere utilizzata in
della concorrenza imperfetta modo efficiente solo da un’unica impresa si ha
Nei Capitoli 9 e 10 abbiamo discusso del modo in un “monopolio naturale”.
cui si fissano prezzi e quantità in concorrenza im- Nel lungo periodo la maggior parte dei progressi
perfetta. Per meglio comprendere le motivazioni economici derivano da mutamenti della tecnolo-
della politica antitrust, intesa come contrasto alle gia. Secondo l’ipotesi di Schumpeter, le grandi
situazioni di concorrenza imperfetta, riassumia- imprese con un notevole potere di mercato sono
mo i principali elementi della teoria economica responsabili di gran parte delle invenzioni e dei
che hanno rilevanza per le politiche antimonopo- progressi tecnologici, per cui lo Stato dovrebbe
listiche. prestare particolare attenzione a non introdurre
politiche che riducono gli incentivi all’innova-
Le imprese in “concorrenza imperfetta” creano zione.
inefficienza perché impongono prezzi superiori I principali abusi di mercato, cioè prezzi trop-
al costo marginale. I consumatori in presenza di po elevati o scarsa qualità dei prodotti, si hanno
industrie monopolistiche o oligopolistiche con- quando un’industria viene monopolizzata; una
sumano meno beni di quanto farebbero se le in- buona regola pratica per individuare il monopo-
dustrie fossero concorrenziali. lio in un’industria è verificare se esiste una sin-

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gola impresa o un gruppo di imprese collusive mediante l’intervento pubblico diretto (ossia la
che producano più di tre quarti dell’output. creazione di imprese pubbliche) e non attraverso la
Lo Stato si è assunto la responsabilità di impedi- regolamentazione indiretta; approccio, questo,
re la formazione di monopoli e di regolamentarli comune a diversi Paesi europei, anche se la recente
quando sono inevitabili. Le politiche antitrust ondata di privatizzazioni lo ha posto in discussione.
tentano di evitare gli abusi monopolistici e an- Per lungo tempo le uniche norme antitrust in vi-
ticoncorrenziali; la regolamentazione economica gore in Italia sono state quelle contenute nel Tratta-
serve a controllare l’esercizio del potere mono- to di Roma, con il quale venne costituita la Comu-
polistico nei monopoli naturali. nità Economica Europea. In particolare, l’art. 85
del Trattato proibisce le pratiche collusive (come
Con il declino della regolamentazione economica gli accordi sui prezzi o la spartizione dei mercati)
come principale strumento per la prevenzione de- che possono restringere o falsare la concorrenza
gli abusi monopolistici, il governo si è concentrato nel mercato comune; l’art. 86 vieta inoltre “l’abuso
in modo crescente sugli incentivi alla concorrenza di posizione dominante” nel mercato interno. Co-
e sull’applicazione di politiche antitrust come armi stituisce per esempio un abuso di posizione domi-
principali per incoraggiare l’efficienza economica nante l’imposizione di prezzi eccessivamente alti
dei mercati. Le politiche antitrust, analizzate di se- da parte di un monopolista.
guito, frenano gli abusi anticoncorrenziali in due La limitazione principale delle norme antitrust
modi diversi: vietano alcuni tipi di comportamenti europee è che si riferiscono esclusivamente alla di-
delle imprese che inibiscono le forze concorren- mensione comunitaria. In altre parole, le norme si
ziali, come per esempio la fissazione dei prezzi; applicano solo se le pratiche restrittive della con-
e pongono restrizioni ad alcune strutture di mer- correnza influenzano il commercio tra Stati mem-
cato, come i monopoli, che potrebbero limitare bri della comunità, e non a quei comportamenti
gli scambi e abusare del loro potere economico in che restringono e limitano la concorrenza solo in
altri modi. ambito nazionale. Questo aspetto doveva invece
Negli Stati Uniti le basi della politica antitrust essere considerato dalle leggi antitrust dei diversi
sono state poste da alcune leggi fondamentali e da Stati membri.
un secolo di giurisprudenza. In anni recenti, su sol- L’Italia ha tardato a lungo prima di approvare
lecitazione degli economisti, la politica antitrust si una legge antitrust. Finalmente, la materia è stata
è allontanata dalla filosofia del “grande è uguale a regolamentata con la legge 287, approvata nell’ot-
negativo” per dirigersi verso l’approccio economi- tobre 1990, che ha istituito l’Autorità Garante della
co all’antitrust. Sottolineando la rivalità intrinseca Concorrenza e del Mercato, definendone gli ambiti
degli oligopoli, l’approccio economico sostiene e le modalità d’intervento. La legge italiana si ispi-
che gli incentivi più potenti per ridurre i prezzi e ra abbastanza fedelmente a quella europea.
migliorare la qualità dei prodotti delle grandi im- Il pilastro fondamentale è che tutte le acquisi-
prese si hanno in un mondo deregolamentato dove zioni di altre imprese superiori a un certo ammon-
le barriere all’ingresso sono poche e i mercati sono tare debbano essere preventivamente comunicate
aperti alla concorrenza interna ed estera. Secondo all’Autorità Garante e da questa autorizzate. La
questa prospettiva, le politiche antitrust andrebbero norma intende impedire che, per mezzo di opera-
riservate ai grossi abusi del potere di mercato. zioni di concentrazione, un’impresa possa giunge-
Gli Stati Uniti rimangono oggi il Paese con la re a monopolizzare un mercato.
più lunga tradizione di politica antitrust, dove la Un’altra importante attività è la prevenzione di
riflessione economica e giuridica ha prodotto i ri- intese collusive da parte delle imprese, che tendo-
sultati più interessanti, per cui buona parte del resto no per esempio ad aumentare i prezzi. In questo
del Capitolo sarà dedicata all’analisi di questo Pa- campo l’Autorità Garante è intervenuta in diverse
ese. Prima però passeremo brevemente in rassegna occasioni per stroncare pratiche collusive in vari
le norme antitrust italiane. settori, come quelli del calcestruzzo e delle assicu-
razioni.
15.2.2 L’esperienza antitrust italiana Inoltre, negli anni più recenti l’Autorità ha vigi-
e statunitense lato sul processo di transizione verso una maggior
La storia italiana è profondamente diversa. Il pro- liberalizzazione nei settori dell’energia e delle te-
blema dei monopoli naturali è stato affrontato lecomunicazioni, anche imponendo limiti espliciti

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(i cosiddetti “tetti antitrust”) all’attività di alcune pietra miliare della normativa antitrust americana.
imprese, operando di concerto con le altre Autorità Il Paragrafo 1 di questa legge proibisce qualsiasi
di settore. contratto, associazione o accordo “che limiti gli
La legge antitrust americana è come una grande scambi”; il Paragrafo 2 proibisce la “monopoliz-
foresta nata da pochi semi. Le leggi su cui si basa zazione” e i tentativi di monopolizzazione. Né
sono così chiare e concise da poter essere riportate lo statuto né la discussione seguente contengo-
nella Tabella 15.1, ed è sorprendente osservare lo no alcuna chiara nozione sull’esatto significato
sviluppo avuto dalla normativa a partire da queste di monopolio e dei comportamenti proibiti, che
poche frasi. emergerà successivamente dai princìpi enunciati
in decisioni giudiziarie.
Lo Sherman Antitrust Act (1890) Negli Stati
Uniti i monopoli erano illegali già da lungo tempo Il Clayton Antitrust Act (1914) Il Clayton An-
secondo il diritto comune, basato sulla consuetu- titrust Act, approvato per chiarire e rafforzare la
dine e sulle decisioni giuridiche antecedenti, ma legge Sherman, vietava i contratti vincolanti (nei
tali leggi si rivelarono inefficaci per combattere le quali un consumatore è costretto ad acquistare il
fusioni, i cartelli e i trust3 che investirono l’eco- prodotto B se desidera ottenere il prodotto A), di-
nomia americana negli anni ’80 del XVIII secolo. chiarava illegali le discriminazioni dei prezzi e le
Nel 1890 i sentimenti populisti condussero all’ap- trattative esclusive, proibiva i consigli di ammini-
provazione dello Sherman Act, che rappresenta la strazione incrociati (che consentivano ad alcuni
individui di far parte del consiglio di amministra-
zione di più imprese nella stessa industria) e le fu-
3
Un trust è un gruppo di imprese, solitamente appartenenti alla stessa
industria, che si uniscono tramite un accordo legale per regolare la pro- sioni realizzate con l’acquisto di azioni ordinarie
duzione, i prezzi o altre condizioni industriali. Per cogliere l’atmosfera dei concorrenti. Tali pratiche non erano illegali di
del tempo, consultate il box “I grandi monopolisti dell’età dell’oro in
USA” nel Capitolo 8.
per sé, ma solo se in grado di porre sostanziali li-
mitazioni alla concorrenza. Il Clayton Antitrust Act

Tabella 15.1 La normativa antitrust degli Stati Uniti si basa su un numero ristretto di leggi.
Le tre leggi riportate in questa tabella hanno posto le basi della normativa antitrust americana. Dall’interpretazione di tali leggi si sono
sviluppate le moderne dottrine antitrust.

Le leggi antitrust negli Stati Uniti


Sherman Antitrust Act (1890, come emendato)
§1. Si dichiara illegale qualsiasi contratto, associazione sotto forma di trust o altra forma, o accordo che limiti gli scambi o il com-
mercio tra i diversi Stati o con Nazioni estere.
§2. Qualsiasi individuo che monopolizzasse o tentasse di monopolizzare, o di associarsi o accordarsi con un altro individuo o indi-
vidui al fine di monopolizzare una qualsiasi parte degli scambi o del commercio tra i diversi Stati o con le Nazioni estere sarà
giudicato colpevole di reato [...].
Clayton Antitrust Act (1914, come emendato)
§2. È illecito [...] effettuare discriminazioni di prezzo tra acquirenti diversi di beni dello stesso rango e qualità [...I dove l’effetto di
tale discriminazione possa considerevolmente diminuire la concorrenza o tendere a creare un monopolio in qualsiasi tipo di
commercio [...] A condizione che,
Nulla di quanto dichiarato nella presente legge impedisca differenziali determinati esclusivamente dalle differenze di costo [...].
§3. È illecito per qualsiasi individuo [...] dare in locazione, vendere o appaltare [...] a condizione o in base all’accordo o intesa che
il locatario o acquirente non debba usare o trattare [...] beni di un concorrente [...] qualora l’effetto [...] possa essere quello di
diminuire considerevolmente la concorrenza o di tendere a creare un monopolio in qualsiasi tipo di commercio.
§7. Nessuna [società per azioni] [...] è autorizzata ad acquisire [...] la totalità o una parte [...] di un’altra [società per azioni] [...] qualora
[...] tale acquisizione possa avere l’effetto di diminuire considerevolmente la concorrenza o tendere a creare un monopolio.
Federal Trade Commission Act (1914, come emendato)
§5. Si dichiarano illegali [...] metodi sleali di concorrenza [...] e azioni o pratiche sleali o fallaci.

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prevedeva sia la prevenzione sia la punizione. Un un’impresa vende il prodotto A solo se l’acqui-
ulteriore elemento importante di questa legge era rente compra anche il prodotto B;
costituito dall’immunità antitrust accordata ai sin- la discriminazione dei prezzi, quando un’impre-
dacati. sa vende a clienti diversi lo stesso prodotto ap-
plicando prezzi differenti per motivi estranei al
La Federal Trade Commission Nel 1914 fu isti- costo o alla concorrenza (ricordare la discussione
tuita la Federal Trade Commission (FTC) per proi- sulla discriminazione di prezzo nel Capitolo 8).
bire “metodi sleali di concorrenza” e per vigilare
contro le fusioni anticoncorrenziali; nel 1938, la Si noti che le pratiche appena elencate riguar-
Commissione fu autorizzata a proibire pubblicità dano il comportamento di un’impresa: sono le
false e ingannevoli. Nell’esercizio dei propri po- azioni a essere illegali, non la struttura dell’indu-
teri la Commissione può condurre indagini, tenere stria all’interno della quale si compiono tali azioni.
udienze ed emettere ingiunzioni a sospendere e a Probabilmente l’esempio più noto è rappresentato
desistere. dall’accordo segreto sulle attrezzature elettriche.
Nel 1961 l’industria delle attrezzature elettriche fu
15.2.3 Questioni centrali dell’antitrust: giudicata colpevole di accordi collusivi sui prezzi.
comportamento, struttura Dopo la sentenza, le società accettarono di com-
e fusioni pensare gli ingenti danni provocati ai loro clienti
Nonostante la semplicità delle leggi antitrust fon- dai prezzi eccessivamente elevati, e alcuni dirigenti
damentali, nella pratica non è facile stabilire come furono arrestati per violazione della legge antitrust.
applicarle alle situazioni specifiche relative alla
struttura o al comportamento di mercato. La legge Struttura: grande è uguale a negativo?
attuale negli Stati Uniti si è sviluppata attraverso Anche se la fissazione dei prezzi e le altre attivi-
un’interazione tra teoria economica e giurispru- tà illegali sono questioni di primaria importanza,
denza. i casi più evidenti di applicazione delle leggi anti-
trust riguardano la struttura delle industrie piutto-
Comportamento illegale sto che il comportamento delle società. Si tratta di
Alcune delle prime decisioni antitrust riguardava- tentativi di disgregazione delle grandi imprese e di
no il comportamento illegale. La principale catego- procedimenti preventivi antifusione contro le pro-
ria di comportamento illegale di per sé è costituita poste di fusione di imprese di grandi dimensioni.
dagli accordi tra imprese in concorrenza volti a fis- La prima ondata di attività antitrust imposta dalla
sare i prezzi, limitare l’output o ripartire i mercati. legge Sherman riguardava in particolare lo sman-
Queste azioni hanno l’effetto di aumentare i prezzi tellamento dei monopoli esistenti.
e ridurre l’output; anche i più convinti critici delle Nel 1911 una sentenza della Corte Suprema
politiche antitrust non individuano nessun benefi- ordinò la disgregazione dell’American Tobacco
cio nella pratica di fissare i prezzi. Company e della Standard Oil (imprese che mono-
Le leggi antitrust limitano anche altre forme di polizzavano le rispettive industrie) in varie società
comportamento: distinte. Nel condannare questi evidenti monopoli,
la Corte Suprema enunciò l’importante “regola del-
la fissazione predatoria dei prezzi, quando un’im- la ragionevolezza”: solo le limitazioni agli scambi
presa vende i propri beni a prezzi inferiori ai costi irragionevoli (fusioni, accordi e simili) rientravano
di produzione (di solito interpretati come costo nell’ambito della legge Sherman ed erano conside-
marginale o costo variabile unitario). Le critiche rate illegali.
nei confronti di tale pratica derivano dal fatto che La dottrina della regola della ragionevolezza
una grande impresa può utilizzare le proprie risor- praticamente annullava l’attacco delle leggi anti-
se finanziarie per ridurre i prezzi ed escludere dal trust alle fusioni monopolistiche, come mostrato
mercato le imprese rivali di dimensioni ridotte, e dal caso della US Steel (1920). J.P. Morgan aveva
quindi alzare nuovamente i prezzi. Negli ultimi costruito, mediante fusione, questo colosso che,
anni alcune grandi catene di negozi discount sono nel momento di massimo potere, controllava il
state accusate di fissazione predatoria dei prezzi 60% del mercato. La Corte Suprema ritenne tutta-
da concorrenti locali minori; via che le sole dimensioni o il monopolio in sé non
i contratti vincolanti, o accordi tramite i quali costituissero un reato.

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Casi strutturali recenti di controllo possiedono informazioni incomplete
sui costi e sulla condotta dell’impresa.
I casi antitrust più importanti degli ultimi anni ri- Di fronte alla prospettiva di perdere la causa an-
guardano tre grandi aziende di due industrie di vi- titrust, la società si accordò con una sentenza con-
tale importanza: le telecomunicazioni e i computer. sensuale che si adeguava quasi integralmente alla
L’analisi dei tre casi rivela l’essenza del pensiero Dottrina Bell: le società telefoniche Bell operanti
contemporaneo riguardo alla politica antitrust. su base locale furono espropriate (o separate legal-
mente) dalla AT&T e furono raggruppate in sette
Il caso AT&T e la Dottrina Bell Fino ai primi grandi società finanziarie telefoniche regionali; i
anni ’80 la AT&T era un monopolista integrato monopolisti regolamentati non furono più autoriz-
verticalmente e orizzontalmente sul mercato del- zati a operare in mercati concorrenziali collegati.
le telecomunicazioni: realizzava più del 95% di Lo smantellamento di Bell System diede il via
tutte le chiamate a lunga distanza, forniva l’85% a una sorprendente rivoluzione nell’industria del-
di tutte le linee locali e vendeva la maggior parte le telecomunicazioni: le nuove tecnologie stanno
delle attrezzature telefoniche nazionali. Le società cambiando il panorama in quanto i sistemi di te-
di proprietà della AT&T, spesso denominate Bell lefonia cellulare stanno disturbando il monopolio
System, includevano la Bell Telephone Labs, la naturale del sistema basato su cavo di Alexander
Western Electric Company e ventitré società ope- Graham Bell, le società telefoniche uniscono i loro
rative Bell. sforzi per portare segnali televisivi nelle abitazio-
Nel 1974 il Ministero di Giustizia presentò una ni, le linee di fibre ottiche cominciano a funzionare
causa di grande portata. Si accusava la AT&T (1) di come superautostrade di dati e trasportano enormi
aver monopolizzato il mercato regolamentato dei quantità di informazioni da un capo all’altro degli
collegamenti telefonici a lunga distanza con mezzi Stati Uniti e del mondo. Internet sta mettendo in
contrari alla concorrenza, per esempio impedendo collegamento persone e luoghi con modalità inim-
alla MCI e ad alcuni altri operatori di collegarsi maginabili dieci anni fa. Il chiaro insegnamento
alle centrali urbane e (2) di aver monopolizzato il della suddivisione della Bell System è che il mo-
mercato delle apparecchiature per le telecomunica- nopolio non è indispensabile per ottenere rapidi
zioni rifiutando di acquistare attrezzature da forni- progressi tecnologici.
tori non appartenenti alla Bell.
La teoria fondamentale alla base del caso ven- Il caso IBM Una seconda serie di casi di antitrust
ne definita la “Dottrina Bell” da William Baxter, verificatisi negli ultimi anni riguarda le società
studioso di diritto ed ex presidente della divisione produttrici di computer; il primo di questi casi fu
federale antitrust: essa sostiene che i monopolisti il tentativo del governo di smembrare la IBM. Nel
regolamentati hanno gli incentivi e le opportunità 1969 la IBM fu accusata di “aver tentato di mono-
per monopolizzare mercati collegati (come quelli polizzare e di aver effettivamente monopolizzato
dai quali essi acquistano o ai quali vendono) e che [...] il settore dei computer digitali per usi gene-
la soluzione più efficace è la “messa in quarantena” rali”, di detenere una quota di mercato dominan-
del segmento monopolizzato, separando la sua pro- te, che nel 1967 raggiungeva il 76%, e di essere
prietà e il suo controllo dalla proprietà e dal con- inoltre ricorsa a vari mezzi per impedire la concor-
trollo di segmenti potenzialmente concorrenziali renza da parte di altre imprese. Le presunte misure
del settore. In breve, i monopoli regolamentati e la anticoncorrenziali includevano politiche dei prezzi
concorrenza non dovrebbero potersi mescolare. vincolanti, prezzi eccessivamente bassi per sco-
La teoria economica alla base della Dottrina raggiare l’ingresso nel mercato e l’introduzione di
Bell è che un monopolista, in particolare un mono- nuovi prodotti che tendevano a ridurre le attrattive
polista regolamentato, può aumentare i suoi profitti dei prodotti di altre società.
integrandosi orizzontalmente o verticalmente; per La IBM contestò le accuse con tenacia e vigore;
esempio, è possibile ottenere profitti maggiori dan- la difesa si basava essenzialmente sull’affermazio-
neggiando i potenziali concorrenti di un’industria ne che il governo penalizzava più il successo che
collegata o chiedendo alle entità economiche re- il comportamento anticoncorrenziale. Il problema
golamentate il pagamento di prezzi eccessivi sulla centrale rappresentato da questi casi era stato po-
vendita di prodotti non regolamentati. Questo com- sto chiaramente nel caso Alcoa: “Se si spronano i
portamento conviene soprattutto quando gli organi concorrenti a vincere, non bisogna poi prendersela

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con il vincitore”. La IBM affermò che il governo La causa non si concluse fino al 1982, quan-
penalizzava l’impresa che aveva saputo anticipare do William Baxter, responsabile dell’antitrust
l’enorme potenziale della rivoluzione informatica nell’amministrazione Reagan, decise di chiuderla
e che aveva dominato l’industria in virtù di “capa- perché “senza merito”. Il ragionamento fu che,
cità superiori, lungimiranza e ingegno”. a differenza delle telecomunicazioni, l’industria

Applicazione
Antitrust nella “new economy”: il caso Microsoft operazione erano diffusi nell’industria dei software (sono
Il più recente caso importante di antitrust riguarda la grande tutti legati alle caratteristiche di “rete” dei sistemi operativi).
società di software Microsoft: nel 1998 il governo federale e Nelle sue “Considerazioni di merito”, il giudice Jackson dichia-
19 Stati intrapresero un’azione legale di vasta portata soste- rò che la Microsoft era un monopolio che controllava una quo-
nendo che la Microsoft avesse mantenuto illegalmente la sua ta di mercato superiore al 90% nei sistemi operativi per PC e
posizione dominante sul mercato dei sistemi operativi e aves- aveva abusato del suo potere di mercato e causato “danni ai
se utilizzato tale predominio per imporsi su altri mercati, per consumatori attraverso la distorsione della concorrenza”. Il suo
esempio il mercato dei browser Internet. Il governo dichiarò parere conteneva un’accusa pungente:
che la Microsoft aveva assunto ripetutamente una condotta
illecita con l’obiettivo e l’effetto di impedire che sorgessero Tre fattori principali indicano che la Microsoft esercita un
minacce al suo forte e solido monopolio dei sistemi operativi. potere monopolistico: primo, la sua quota di mercato nei
La denuncia sosteneva che la Microsoft aveva intrapreso una sistemi operativi per PC compatibili con Intel è estrema-
vasta serie di pratiche contro la concorrenza tra cui comporta- mente ampia e solida; secondo, la quota di mercato do-
mento e fissazione dei prezzi sleale, clausole illegali e accordi minante della Microsoft è protetta da un’elevata barriera
esclusivi in violazione dello Sherman Act. Benché un monopo- all’ingresso; terzo, e in larga parte a causa di tale barriera,
lio acquisito con strumenti leciti sia legale, non lo è agire per ai clienti della Microsoft manca un’alternativa commer-
soffocare la concorrenza. cialmente attuabile a Windows. […]
Fu messo in evidenza soprattutto l’approccio particolarmente Più dannoso di tutto il resto è il messaggio che le azioni
aggressivo della Microsoft contro la Netscape nella “guerra dei della Microsoft hanno trasmesso a ogni impresa con il po-
browser”: una delle pratiche contro la concorrenza fu, secon- tenziale per innovare l’industria dei computer: attraverso
do il governo, la distribuzione gratuita del suo browser Internet la sua condotta nei confronti di Netscape, IBM, Compaq,
Explorer in abbinamento con Windows 98, che costituì una Intel e altri, la Microsoft ha dimostrato che utilizzerà il suo
fissazione di prezzo sleale, per la quale la Microsoft utilizzò il prodigioso potere di mercato e gli immensi profitti per
suo potere di mercato nei sistemi operativi per tagliar fuori la danneggiare qualsiasi impresa che insista nell’intrapren-
Netscape. La Microsoft usò spesso un linguaggio colorito per dere iniziative che potrebbero intensificare la concorrenza
descrivere il suo comportamento, come quando Paul Maritz, nei confronti di uno dei suoi prodotti di base. I successi
vice presidente del gruppo, descrisse la sua strategia nei con- ottenuti in precedenza dalla Microsoft nel danneggiare tali
fronti della Netscape dicendo “Le toglieremo il respiro. Tutto società e nel soffocare l’innovazione scoraggia gli investi-
quello che loro vendono, noi lo regaleremo”. La Microsoft uti- menti nelle tecnologie e nelle aziende che mostrano il
lizzò la tesi difensiva del “buon monopolio”, sostenendo che potenziale per sfidare la Microsoft. Il risultato finale è che
il suo Internet Explorer era popolare tra i consumatori “per il alcune innovazioni a reale beneficio dei consumatori non
semplice motivo che offriva una tecnologia superiore e aveva si realizzano per la sola ragione che esse non coincidono
battuto il browser Navigator della Netscape secondo la quasi con gli interessi personali della Microsoft.
totalità delle recensioni indipendenti”.
Il governo sostenne inoltre che la Microsoft aveva sviluppato Nel sostenere che i consumatori sono stati danneggiati dallo
il monopolio spingendo le società a stringere accordi esclusivi stato di monopolio della Microsoft, il giudice citò uno studio
per la distribuzione del software e dei prodotti propri a spese della Microsoft che suggeriva come l’azienda avrebbe potu-
dei concorrenti; per esempio, un dirigente della IBM testimo- to far pagare 49 dollari invece che 89 per l’aggiornamento
niò che il sistema operativo OS/2 della IBM non era in grado per utenti privati a Windows 98, ma scelse la seconda op-
di competere con Windows perché Microsoft aveva vincola- zione perché era il prezzo di “massimizzazione del fatturato”
to le società di software indipendenti con accordi di licenza (vedere la Domanda 8 alla fine di questo capitolo per una
restrittivi; di conseguenza gli sviluppatori di software erano discussione).
scoraggiati dal compilare programmi per la piattaforma OS/2, Nelle sue “Considerazioni di merito”, il giudice Jackson stabilì
limitando così l’applicabilità e la diffusione della stessa mentre che la Microsoft aveva violato i paragrafi 1 e 2 dello Sherman
si consolidava il dominio della Microsoft. Inoltre, sembra che Act, che “la Microsoft ha mantenuto il suo potere di mono-
la Microsoft costrinse i produttori di computer a installare il polio con strumenti contro la concorrenza […] ha tentato di
suo Internet Explorer e non il Navigator della Netscape, mi- monopolizzare il mercato dei browser Web […] e ha violato
nacciando di ritirare le sue licenze Windows in caso di rifiuto; […] lo Sherman Act vincolando illecitamente il suo browser
la società si difese dichiarando che tali accordi di licenza e co- Web e il suo sistema operativo”.

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La fase finale del caso fu quella “sanzionatoria”, che consistet- Jackson aveva intrattenuto discussioni private a quattr’occhi con i
te nel compiere i passi necessari per porre fine alle pratiche giornalisti anche durante lo svolgimento del processo. Fu aspra-
monopolistiche illecite. Il Dipartimento di Giustizia propose mente criticato per il suo comportamento non etico e rimosso
e il Tribunale accettò in questo caso due provvedimenti di dall’incarico. Poco dopo, la nuova amministrazione Bush decise
base. Il primo avrebbe separato la Microsoft per rami funzio- di non procedere lungo la strada della separazione dell’azienda
nali; questo “disinvestimento” avrebbe richiesto una divisione Microsoft, preferendo invece rimedi di tipo “gestionale”. Tali prov-
della Microsoft in due società separate e indipendenti: una di vedimenti avrebbero limitato la gestione di Microsoft in modo da
esse (“WinCo”) sarebbe stata proprietaria di Windows e di altri proteggere la concorrenza: per esempio vietando vincoli contrat-
sistemi operativi mentre l’altra (“AppCo”) avrebbe gestito le tuali e discriminazione dei prezzi, nonché garantendo l’interope-
applicazioni e altre attività. rabilità di Windows con i programmi software di altre aziende.
Nel 2000, il giudice Jackson accolse le raccomandazioni del Di- Dopo ulteriori e approfondite udienze, il caso venne chiuso nel
partimento di Giustizia senza apportarvi alcuna modifica. Poi, però, novembre 2002 con la Microsoft intatta ma sotto l’occhio attento
il caso assunse una piega inattesa quando si scoprì che il giudice del tribunale per un periodo di cinque anni.

informatica non era regolamentata e che pertan- due tipi di industrie vengono contestate anche nei
to era completamente soggetta alla forza della casi in cui le imprese in questione dispongono di
concorrenza di mercato. Baxter sostenne che quote di mercato modeste.
quest’industria era intrinsecamente concorrenzia- Le fusioni verticali si verificano quando si
le e che i tentativi del governo di ristrutturare il uniscono due imprese a stadi diversi del processo
settore dell’informatica avrebbero potuto danneg- produttivo. In anni recenti i tribunali statunitensi
giare il mercato piuttosto che incentivarne l’effi- hanno adottato una linea severa nei confronti delle
cienza economica. fusioni verticali ma hanno prestato scarsa attenzio-
ne alla potenziale efficienza di operazioni congiun-
Fusioni: legislazione e pratica te nelle fusioni verticali.
Le società possono conquistare potere di mercato Un terzo tipo di fusioni, definite fusioni in con-
mediante ampliamenti, per esempio reinvestendo i glomerato, si ha quando si uniscono imprese non
guadagni nella costruzione di nuovi impianti; ma correlate come quando, per esempio, una società
un metodo decisamente più semplice attraverso il chimica o siderurgica acquista una società petro-
quale un’impresa può accrescere la propria quota lifera. I critici di questo tipo di fusioni mettono in
di mercato, o semplicemente aumentare le proprie evidenza due aspetti: in primo luogo rilevano che
dimensioni, consiste nel fondersi con un’altra so- la dimensione delle maggiori società è spaventosa.
cietà. Negli anni ’80 si è assistito a un’enorme cre- Esse dispongono di un grande potere economico e
scita delle fusioni. politico e, sempre più spesso, molti osservatori si
Le fusioni orizzontali, in cui si uniscono so- preoccupano maggiormente dei favori che le gran-
cietà appartenenti alla medesima industria, negli di organizzazioni possono ottenere dal processo
Stati Uniti sono vietate dalla legge Clayton quan- politico piuttosto che dei loro abusi del potere di
do la fusione potrebbe ridurre considerevolmente mercato.
la concorrenza nell’industria. La giurisprudenza Il secondo punto sottolineato dai critici delle fu-
e le direttive sulla fusione del governo, che ha sioni in conglomerato è che molte di queste combi-
utilizzato l’indice Herfindahl-Hirschman (HHI)4 nazioni non presentano alcuna finalità economica.
per la valutazione delle fusioni, hanno chiarito il Cosa accomuna l’industria aerea e quella del con-
significato del linguaggio ambiguo della legge; fezionamento della carne, le macchine da scrivere
secondo tali direttive, le industrie si suddivido- e le pillole anticoncezionali, il leasing di computer
no in tre gruppi: non concentrate (HHI inferiore e la gestione del servizio di autobus?
a 1 000), moderatamente concentrate (HHI com- Eppure anche questi tipi di fusioni hanno i
preso tra 1 000 e 1 800) e altamente concentrate loro sostenitori: alcuni economisti affermano, per
(HHI superiore a 1 800). Le fusioni negli ultimi esempio, che hanno il merito di introdurre sistemi
di gestione moderni in imprese arretrate e che le
acquisizioni, come i fallimenti, rappresentano lo
4
L’indice HHI corrisponde alla somma elevata al quadrato delle quote strumento a disposizione del sistema economico
percentuali di mercato delle imprese del settore. Vedere il Capitolo 9 per eliminare i rami secchi nella lotta economica
per una discussione al riguardo.
per la sopravvivenza.

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Approfondimento
5
Prezzi predatori o competizione ? il comportamento di Intel è ascrivibile alle strategie di prezzo
Il mercato dei microprocessori è ripartito tra due imprese, la predatorio o per dirlo come Nocera si tratta di “... good old-
Intel e la Advanced Micro Devices (AMD) con la prima netta- fashioned competition?”. Secondo AMD, ovviamente, si tratta
mente maggioritaria in termini di quote di mercato. Alla fine di comportamento predatorio mentre per Intel, altrettanto ov-
della primavera del 2008 la U.S. Federal Trade Commision viamente, si tratta di sconti di prezzo legati ai volumi di vendita
ha aperto una procedura formale contro la Intel accusata di e quindi connaturati alle proprie economie di scala. Dal punto
fissare i prezzi con l’intento di rafforzare la sua posizione di di vista dell’Antitrust, come spesso accade, non esiste una ri-
quasi monopolista; è noto, infatti, che le imprese possono at- sposta univoca e molto dipende dagli schemi teorici cui si ri-
tuare strategie di prezzo aggressive mirate a scoraggiare nuovi feriscono le Agenzie dei diversi Paesi. Nell’articolo si evidenzia
entranti o a escludere dal mercato imprese rivali già presenti come una simile procedura avrebbe maggiori probabilità di
sul mercato. Principale accusatore di Intel la sua unica rivale successo per AMD in ambito Europeo piuttosto che in quello
nel settore dei processori, la AMD. Non c’è alcun dubbio che USA poiché in questo secondo ha ancora rilevanza la visione
Intel offre sconti ai suoi clienti, soprattutto ai più grandi, sulla della Scuola di Chicago secondo la quale il comportamento
base del volume degli acquisti. Ancora, non vi è nessun dub- predatorio è tale solo se i prezzi scendono al di sotto dei costi
bio che essendo gli sconti legati al volume degli acquisti que- (cosa non in discussione nel caso Intel) mentre nel continente
sti necessariamente sortiscono l’effetto di ridurre le quote di europeo la visione prevalente è quella post Scuola di Chicago
AMD e conseguentemente di escluderla dal mercato essendo per la quale comportamenti predatori sussistono anche in pre-
AMD l’altra unica competitor. Alla luce di queste osservazioni senza di prezzi superiori ai costi di produzione.
5
Questa nota di attualità prende spunto dall’articolo “Predatory pricing or competition?” di Joe Nocera, International Herald Tribune, Saturday-Sunday, June
21-22, 2008.

15.2.4 Leggi antitrust ed efficienza Per spiegare tale paradosso, alcuni economisti fan-
no ricorso all’ipotesi di Schumpeter: le imprese
L’ottica economica e legale nei confronti della re- nelle industrie concentrate certamente realizzano
golamentazione e dell’antitrust è cambiata drasti- profitti monopolistici, ma le dimensioni del mer-
camente nel corso degli ultimi trent’anni; in questo cato fanno anche sì che le grandi imprese possano
periodo sono state deregolamentate industrie e la destinare gran parte dei ricavi alla ricerca e allo
normativa antitrust ha abbandonato la sua missione sviluppo, il che giustifica gli elevati livelli di ricer-
di “porre fine alle grandi aggregazioni di capitale a ca e sviluppo e i rapidi progressi tecnologici nelle
causa dell’impotenza del singolo di fronte a esse” industrie concentrate. Se, come affermava Schum-
(citazione della Decisione Alcoa del 1945) e sono peter, il progresso tecnologico nasce nelle grandi
state dirette in modo crescente all’obiettivo di mi- imprese, sarebbe assurdo eliminare queste galline
gliorare l’efficienza economica. dalle uova d’oro.
Gli economisti hanno stabilito innanzitutto che Un secondo attacco al nuovo approccio verso
tale cambiamento di atteggiamento nei confronti i regolamenti e l’antitrust è derivato dalle mutate
della politica antitrust è stato talvolta determina- opinioni sulla natura della concorrenza: sulla base
to dalla performance straordinaria delle industrie di prove e di osservazioni empiriche molti econo-
concentrate; prendiamo società come Intel, Micro- misti sono giunti alla conclusione che una con-
soft e Boeing: esse hanno avuto quote di mercato correnza intensa può scaturire anche da mercati
significative ma si sono anche distinte per forte in- oligopolistici, a condizione che la collusione sia
novazione e successo commerciale. severamente proibita.
Mentre la teoria economica affermava che i mo- In quest’ottica, l’unico obiettivo delle leggi an-
nopoli mantengono i prezzi a livelli elevati, l’espe- titrust dovrebbe essere quello di sostituire le leggi
rienza mostra che le industrie altamente concen- vigenti con il semplice divieto di accordi, espliciti
trate sono spesso caratterizzate da prezzi in rapida o taciti, che limitano la concorrenza senza ragioni
diminuzione rispetto alle industrie meno concen- valide.
trate; allo stesso tempo, alcune industrie non con- In terzo luogo, l’opinione contraria a una rigo-
centrate, come per esempio l’agricoltura e i servizi rosa applicazione della legge antitrust proveniva
finanziari, hanno fornito risultati eccellenti. Non è dall’importanza crescente attribuita alle forze di
pertanto possibile formulare una legge infallibile mercato e agli incentivi basati sul mercato. Tale
che colleghi la struttura ai risultati. movimento fu ispirato dai sostenitori della Scuola

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di Chicago, secondo i quali gran parte del potere Applicazione
monopolistico deriva dagli interventi pubblici. In
Il Gruppo de Larosière
base a tale opinione, le principali concentrazioni
Sulla scorta degli insegnamenti tratti dalla crisi finanziaria
del potere di mercato si verificano nei settori pro-
nel 2008, Il Presidente della Commissione europea Barro-
tetti dai decreti governativi. so istituisce un gruppo indipendente di esperti con a capo
Alcuni esempi importanti sono le regolamenta- Jacques de Larosière che si riunisce la prima volta nel no-
zioni economiche in settori molto diversi quali il vembre del 2008 e a fine febbraio 2009 redige un rapporto
commercio con l’estero, l’esenzione dei sindacati con alcune raccomandazioni per rafforzare la sorveglianza
dalle leggi antitrust, la protezione del monopolio sul sistema finanziario europeo.
garantita dalle leggi sui brevetti, le barriere all’in- Il Rapporto include delle raccomandazioni che sono accolte
gresso nelle professioni e le limitazioni nell’assi- e trasformate in indicazioni operative dagli organi comunitari.
In particolare viene approvata la creazione di un Comitato
stenza sanitaria. I sostenitori del laissez-faire, tra europeo per il rischio sistemico con il compito di monitorare
cui l’ex direttore della Federal Trade Commission, la stabilità finanziaria a livello europeo.
James Miller, sostenevano che la riduzione della Contestualmente il Consiglio approva l’istituzione di tre nuo-
regolamentazione governativa avrebbe intensifica- ve autorità europee che insieme costituiscono il Comitato
to la concorrenza. congiunto delle autorità europee di vigilanza. Le agenzie
Un ultimo motivo che spiega il diminuito vi- sono: 1) l’Autorità bancaria europea che assume la vigilanza
gore della politica antitrust risiede nell’aumento del mercato bancario; 2) l’Autorità europea delle assicura-
zioni e delle pensioni aziendali e professionali, deputata alla
della concorrenza delle importazioni. Sempre più sorveglianza del mercato assicurativo; 3) l’Autorità europea
imprese straniere raggiungono una posizione so- degli strumenti finanziari e dei mercati per con il compito
lida all’interno del sistema economico americano di vigilare su detti mercati e sul mercato dei valori mobiliari.
e competono energicamente per conquistarsi una Relativamente alle questioni attinenti al presente capitolo
quota di mercato, sconvolgendo i modelli esisten- riportiamo due passaggi significativi6.
ti di vendita e di determinazione dei prezzi. Per “Sia le società finanziarie che le relative autorità di regola-
esempio, quando le vendite dei produttori auto- mentazione e di vigilanza hanno commesso gravi errori di
mobilistici giapponesi aumentarono, svanì la co- valutazione del rischio, manifestatisi in vario modo: l’errata
moda coesistenza delle tre grandi imprese ameri- comprensione dell’interazione tra credito e liquidità e l’o-
messa verifica della leva finanziaria degli istituti sono tra le
cane produttrici di automobili. Molti economisti
manifestazioni più importanti. L’effetto cumulativo di questi
ritengono che la minaccia della concorrenza stra- errori è stata una sovrastima della capacità delle società fi-
niera rappresenti uno strumento di regolamenta- nanziarie nel loro complesso di gestire i rischi, e una corri-
zione del mercato molto più efficace delle leggi spondente sottovalutazione dei capitali da detenere.”
antitrust. “La situazione si è ulteriormente aggravata a causa della
Per l’Italia, le previsioni sono più difficili. Come mancanza di trasparenza in comparti importanti dei mercati
già segnalato, l’azione a favore della concorrenza finanziari – e persino nell’ambito di determinati istituti finan-
e contro le pratiche monopolistiche è stata a lungo ziari – e dell’emergere di un sistema bancario “ombra”. Si sa-
assai debole nel nostro Paese. I recenti sviluppi le- peva poco sull’entità e sull’ubicazione del rischio di credito.
gislativi sembrano segnalare una volontà di agire Per quanto gli strumenti cartolarizzati mirassero a ripartire il
in modo più incisivo, ma la strada da percorrere è rischio su tutto il sistema finanziario, la natura del sistema ha
reso impossibile verificare se il rischio fosse effettivamente
ancora lunga. ripartito o semplicemente riconcentrato in parti meno visi-
Occorre anche ricordare che in Italia la struttura bili del sistema. Questa evoluzione ha contribuito a creare
produttiva è largamente basata sulla piccola e me- incertezza sulla qualità creditizia delle controparti e un crollo
dia impresa e quindi il grado di concentrazione è della fiducia, il quale a sua volta ha favorito il diffondersi delle
minore rispetto ad altri Paesi. tensioni in altre parti del settore finanziario.”

6
(il testo integrale del rapporto è scaricabile dal link: (https://www.esrb.
europa.eu/shared/pdf/de_larosiere_report_it.pdf?28c812cb998e174
70f25daaa7640f6d3)

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Guida per lo studio
Per ripassare i concetti fondamentali

15.1 Regolazione delle imprese: teoria e pratica Questa politica si è sviluppata negli Stati Uniti a partire dalla
1. La regolamentazione, economica o sociale, consiste in di- fine del XIX secolo. I suoi obiettivi principali sono: (a) proi-
sposizioni che obbligano le imprese a modificare il proprio bire le attività anticoncorrenziali (compresi gli accordi relativi
comportamento. La regolamentazione economica si riferisce alla fissazione dei prezzi o alla suddivisione dei mercati, la
al controllo dei prezzi, della produzione, delle condizioni di discriminazione dei prezzi e gli accordi vincolanti); (b) di-
ingresso e uscita nei mercati e dei livelli del servizio offerto in sgregare le strutture monopolistiche.
una particolare industria; la regolamentazione sociale consi- In Italia per lungo tempo le uniche norme antitrust sono
ste in disposizioni mirate a correggere i fallimenti nella diffu- state quelle stabilite per la Comunità Europea; nel 1990
sione delle informazioni e le esternalità, in particolare quelle è stata infine approvata la legge che ha istituito l’Autorità
che nuocciono alla salute, alla sicurezza e all’ambiente. Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha il compito
di evitare la formazione di monopoli e le pratiche collusive
2. Secondo il punto di vista normativo sulla regolamentazio-
tra le imprese.
ne, l’intervento pubblico è auspicabile quando si verificano
gravi fallimenti del mercato; questi ultimi comprendono 7. Oltre a limitare il comportamento delle imprese esistenti, la
l’eccessivo potere di mercato di un’impresa, la diffusione legge antitrust impedisce le fusioni che potrebbero ridurre
insufficiente di informazioni ai consumatori e ai lavoratori la concorrenza. Oggi le fusioni orizzontali (tra imprese nella
e, infine, le esternalità quali l’inquinamento. Gli economisti stessa industria) sono quelle che destano le maggiori pre-
hanno sviluppato una teoria positiva della regolamentazione occupazioni, mentre le fusioni verticali e in conglomerato
secondo la quale essa va spesso a vantaggio delle imprese tendono a essere tollerate.
regolamentate, i cui interessi sono favoriti dall’esclusione 8. Negli ultimi trent’anni la politica antitrust è stata notevol-
dei potenziali rivali. mente influenzata dal pensiero economico. Di conseguen-
3. La regolamentazione economica è particolarmente neces- za, attualmente essa si concentra quasi esclusivamente sul
saria nel caso dei monopoli naturali, i quali si verificano miglioramento dell’efficienza e ignora le precedenti preoc-
quando i costi medi unitari diminuiscono a ogni livello di cupazioni populiste riguardo alle dimensioni delle imprese;
output, per cui l’industria raggiunge la massima efficienza nel sistema economico moderno, inoltre, caratterizzato da
quando esiste un’unica impresa produttrice. Oggi poche in- un’intensa concorrenza da parte di produttori stranieri nelle
dustrie si avvicinano a tale condizione; le uniche sono forse industrie non regolamentate, molti ritengono che la politica
quelle dei servizi pubblici come la fornitura di acqua ed antitrust debba semplicemente impedire accordi collusivi
energia elettrica. quali la fissazione dei prezzi.
4. Nel monopolio naturale lo Stato in genere controlla il prezzo
e il servizio offerto dalle società private; più raramente si ha
la diretta gestione pubblica dell’impresa, come accade in Per fissare i concetti chiave
Italia per la fornitura di energia elettrica. La regolamenta-
zione tradizionale del monopolio richiede che il prezzo sia Regolamentazione
uguale al costo medio unitario di produzione; in realtà la
due tipi di regolamentazione:
regolamentazione ideale richiederebbe che il prezzo fosse
- regolamentazione economica
uguale al costo marginale, ma tale approccio viene scartato
in quanto lo Stato dovrebbe sovvenzionare il monopolista. - regolamentazione sociale
Un nuovo approccio è quello del regolamento basato sulla vecchio stile (disposizioni precettive e di controllo) e nuovi
performance, per esempio i massimali di costo, che for- regolamenti (incentivi economici)
niscono alle imprese regolamentate maggiori incentivi per monopolio naturale
ridurre i costi e migliorare la produttività. motivi della regolamentazione:
5. Dato il vigore delle forze concorrenziali, in particolare quelle - potere di mercato
del mercato globale, oggi poche industrie devono essere - esternalità
regolamentate. Il movimento di deregolamentazione degli - fallimenti nella diffusione delle informazioni
anni ’70 ha ridotto la portata della regolamentazione eco- - teoria della regolamentazione indotta dai gruppi di interesse
nomica negli Stati Uniti, e ha migliorato alcune industrie,
Politica antitrust
come per esempio quella dei trasporti aerei.
“divieti di per sé” e “regola della ragionevolezza”
15.2 La politica antitrust fusioni:
6. La politica antitrust, che vieta comportamenti anticoncorren- - verticali
ziali e previene la formazione di strutture monopolistiche, è - orizzontali
lo strumento principale attraverso il quale lo Stato limita gli - in conglomerato
abusi del potere di mercato da parte delle grandi imprese. politica antitrust orientata verso l’efficienza

P. A. Samuelson, W. D. Nordhaus, C. A. Bollino – Economia 21e © 2019, McGraw-Hill Education


Domande per studiare e autovalutarsi

1. Quando sentite dire che i prezzi sono troppo bassi o le nopolio naturale è finalizzata a far si che l’impresa operi nel
quantità prodotte sono troppo piccole qual è lo standard di tratto inelastico della propria curva di domanda”.
riferimento assunto implicitamente? 7. Illustrate in modo articolato i diversi tipi di fusioni che cono-
2. Cosa si intende per monopolio naturale? scete. Sapreste fare alcuni esempi di fusioni avvenute negli
3. Facendo mente locale sapreste indicare almeno 6-7 indu- ultimi anni?
strie riconducibili al monopolio naturale? 8. Sapreste discutere i principi microeconomici che guidano
4. Cosa si intende per prezzi predatori? Esiste una visione uni- l’attività dell’antitrust nel vaglio delle operazioni di fusione?
voca del comportamento predatorio? 9. Illustrate graficamente i tre possibili prezzi di equilibro con-
5. Cosa sono i mercati contendibili e su quale principio si basano? nessi al monopolio naturale.
6. Commentate la seguente affermazione indicando se la ri- 10. Illustrate graficamente il monopolio naturale e individuate
tenete corretta o meno. “L’attività di regolazione di un mo- l’ambito di contendibilità del mercato.

Domande e problemi per esercitarsi

1. Quali sono i principali strumenti a disposizione dello Stato strategie di intervento atte a impedire l’esercizio del potere
per contenere il potere monopolistico? Descrivete i punti di di monopolio. Quali provvedimenti sarebbero appropriati
forza e le debolezze di ciascuna politica. per ciascuna industria elencata?
2. Esaminate i risultati dei tre metodi di determinazione dei 7. Dimostrate che un monopolista che massimizza i propri
prezzi illustrati nella Figura 15.2. Quali sarebbero le difficol- profitti, non soggetto a regolamentazione, non opererà mai
tà presentate dall’applicazione del prezzo ideale regolamen- nella zona in cui la curva di domanda è anelastica rispetto
tato? (Suggerimento: Da dove provengono le entrate del al prezzo. Mostrate in che modo la regolamentazione può
Paese? È facile misurare il costo marginale?) Analogamente, costringere il monopolista a operare in tale zona. Quale sarà
perché molti economisti preferirebbero la soluzione prodot- l’impatto di un aumento del prezzo regolamentato di un
ta dalla mancanza di regolamentazione piuttosto che quella monopolista sui ricavi e sui profitti quando egli opera (a)
della regolamentazione? (Suggerimento: Cosa accade se nella parte elastica della curva di domanda, (b) nella parte
PM non supera di molto PR? E se si considera la teoria della anelastica della curva di domanda e (c) nella parte della
regolamentazione indotta dai gruppi di interesse?) curva di domanda a elasticità unitaria?
3. Spiegate perché il massimale di costo o il prezzo dell’infla- 8. Nelle sue Considerazioni di merito, il giudice Jackson scris-
zione meno X presenta incentivi migliori rispetto alla rego- se: “Il fatto che la Microsoft ritenne di avere una conside-
lamentazione dei prezzi basata sul costo medio. Spiegate revole discrezione nel fissare il prezzo del suo prodotto per
perché nel secondo caso si riescono a prevenire meglio i l’aggiornamento a Windows 98 (il sistema operativo vendu-
profitti monopolistici.
to agli attuali utenti di Windows 95) è indicativo di potere
4. “Microsoft, la grande impresa produttrice di software, non è monopolistico. Uno studio della Microsoft del novembre
necessariamente dannosa solo perché è grande”. Discutete 1997 rivela che la società avrebbe potuto far pagare 49
quest’affermazione facendo riferimento all’applicazione del- dollari per l’aggiornamento a Windows 98, non c’è motivo
le leggi antitrust alle grandi società. di ritenere che il prezzo non sarebbe stato redditizio, ma
5. Esaminate le curve dei costi e della domanda nella Figura tale studio identifica gli 89 dollari come il prezzo di mas-
15.1. Utilizzando tali curve, calcolate il prezzo e l’output di simizzazione del fatturato. La Microsoft optò quindi per il
monopolio, confrontateli con il prezzo e l’output ideale della prezzo più alto”. Spiegate perché questi fatti indicherebbero
regolamentazione e commentate la differenza. che la Microsoft non è un concorrente perfetto. Quali altre
6. Elencate le industrie che a vostro parere potrebbero merita- informazioni sarebbero necessarie per dimostrare che la
re il titolo di “monopolio naturale” ed esaminate le diverse Microsoft costituiva un monopolio?

P. A. Samuelson, W. D. Nordhaus, C. A. Bollino – Economia 21e © 2019, McGraw-Hill Education

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