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Nelle economie miste e di mercato i governi si af- che, tenta di proteggere i consumatori da campagne
fidano in misura più o meno ampia alle forze della pubblicitarie ingannevoli e da false dichiarazioni
concorrenza per indurre il settore privato ad assu- finanziarie e prende decisioni urbanistiche per rego-
mere comportamenti efficienti. lamentare l’utilizzo economico della terra.
Esistono tuttavia molteplici circostanze per le In che modo lo Stato può stimolare al meglio
quali le forze della concorrenza potrebbero non fun- l’efficienza dei mercati? Come controllare nel
zionare efficacemente. In particolare se i concorren- modo migliore i fallimenti del mercato senza osta-
ti sono assenti o deboli oppure quando il potere di colare i notevoli aumenti di efficienza derivanti
mercato di qualche impresa è eccessivo, i governi dalla concorrenza nel libero mercato? L’interesse
possono prendere provvedimenti per stimolare la pubblico, infatti, talvolta richiede che una specifi-
concorrenza. Esistono altri fallimenti del mercato ca industria venga regolata, mentre in altri casi la
che possono richiedere l’intervento del governo: a regolazione economica crea più problemi di quanti
volte le persone possono non disporre delle informa- non ne risolva, per cui i governi vengono invitati a
zioni adeguate per giudicare la qualità dei prodotti, deregolare un determinato settore. Questo capito-
allora il governo richiede di fornire le informazioni lo analizza la politica pubblica in questa sfera che
necessarie come nel caso dei produttori di farmaci ai prende il nome di regolazione o regolamentazione,
quali il governo chiede di dimostrare la sicurezza e incluse le specifiche politiche per contrastare gli
l’efficacia dei nuovi medicinali. Il governo discipli- abusi contro la concorrenza, che prende il nome di
na anche settori quali le banche e le aziende elettri- politiche antitrust).
Gli Stati Uniti, che probabilmente rappresentano la anni ’30. Negli ultimi anni, come vedremo, il go-
migliore approssimazione esistente a un’economia verno federale ha cambiato politica con la derego-
di mercato concorrenziale basata sul laissez-faire, lamentazione di molti settori.
hanno ciò nonostante una lunga e consolidata tra- Anche in Italia sono esistite per lungo tempo
dizione di regolamentazione pubblica dell’attività istituzioni tese a regolamentare diverse industrie.
economica. Molti beni, ritenuti di prima necessità o comunque
La regolamentazione federale dell’industria meritevoli dell’attenzione pubblica, hanno avu-
americana risale alla fondazione della Interstate to i prezzi fissati dalle autorità pubbliche; inoltre
Commerce Commission (ICC), creata nel 1887 diversi servizi, come l’erogazione dell’acqua e
allo scopo di impedire guerre dei prezzi, garantire i dell’energia elettrica, sono stati interamente gestiti
servizi nelle piccole città e controllare i monopoli. da imprese pubbliche.
In seguito, la regolamentazione federale fu estesa Nel tentativo di controllare l’attività economica
alle banche nel 1915, all’energia elettrica nel 1920, lo Stato può incentivare il mercato oppure imporre
alle comunicazioni, ai mercati dei titoli, al lavoro, determinati obblighi. Storicamente, la principale
ai trasporti stradali e alle compagnie aeree negli forma di regolamentazione consiste nell’approccio
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adottata dall’impresa monopolistica.
Tradizionalmente, la regolamentazione impone
alle imprese regolamentate una determinazione del
200
prezzo in base al costo medio. Una società elettrica
CU calcolerebbe tutti i costi (fissi e variabili) e li distri-
buirebbe tra tutti i prodotti venduti (per esempio,
100 l’elettricità e il vapore): a ciascuna categoria di con-
CM sumatori verrebbe quindi applicato il costo medio
D interamente distribuito di quel tipo di servizio.
Q La Figura 15.2 illustra la regolamentazione dei
1
– Q*
2
Q* servizi pubblici: il punto M (associato all’output
Quantità QM) rappresenta l’output non regolamentato che
consente al monopolista di massimizzare i profitti,
di cui si è discusso nel Capitolo 8; tale punto cor-
Figura 15.1 Curve dei costi di un monopolista naturale. risponde a un prezzo estremamente elevato, a una
Per un monopolista naturale la curva CU è sempre decrescente quantità modesta e a profitti di tutto rispetto (come
nel punto in cui interseca la curva DD dell’industria: per produr- indicato dal rettangolo in colore nella Figura 15.2).
re in modo efficiente è quindi necessario che l’output sia con- Nella regolamentazione tradizionale il mono-
centrato nelle mani di un’unica impresa. In base al diagramma, polista è autorizzato a fissare un prezzo sufficien-
stimate l’aumento dei costi che si verificherebbe se Q* fosse temente elevato da coprire il costo medio unitario.
prodotta da due imprese, ognuna delle quali responsabile della
produzione di metà di Q*.
In questo caso l’impresa fisserà un prezzo corri-
P D
PM M (prezzo di monopolio)
Prezzo
R (prezzo regolamentato)
PR
CU
I (prezzo ideale)
PI
RM CM
D
Q
QM QR QI
Quantità
Applicazione
Innovazioni economiche: regolamentazioni basate meno un miglioramento normativo annuale dell’efficienza
sulla performance (“X”). L’attrattiva di questo approccio deriva dall’imitazione di
Come abbiamo visto sopra, con la tradizionale regolamenta- un mercato concorrenziale; le imprese diventano price-taker,
zione di pubblico servizio del tasso di rendimento, i prezzi cioè accettano il prezzo stabilito dal mercato, e qualsiasi ri-
saranno determinati dal costo di produzione più un tasso di duzione dei costi si trasforma automaticamente in profitti;
rendimento autorizzato. Questo approccio offre incentivi mol- vengono rimossi gli incentivi iniqui della regolamentazione
to deboli al risparmio e tende a privilegiare le tecniche di pro- convenzionale. Le regolamentazioni basate su un massimale
duzione ad alta intensità di capitale; gli incentivi sono ingiusti di spesa incoraggiano le utility a ridurre i costi, consentono di
perché se il prezzo equivale al costo medio, le imprese pos- avviare la concorrenza e riducono le antieconomiche sovven-
sono in realtà aumentare i profitti innalzando i costi. Come ha zioni interne.
commentato un economista, questo è l’unico mercato dove si Questa nuova tecnica è stata impiegata in diversi settori negli
possono generare profitti mettendo uno stravagante tappeto Stati Uniti e altrove nell’ultimo decennio; in Italia è stata in-
orientale nel proprio ufficio! trodotta nel 1995 per molti servizi di pubblica utilità. Benché
Le regolamentazioni basate sulla performance offrono un ap- forniscano maggiori incentivi all’efficienza, i massimali di co-
proccio radicalmente nuovo, in grado di migliorare gli incentivi: sto presentano dei limiti: l’inconveniente principale di questo
vengono regolamentate le performance delle imprese invece approccio è l’incertezza sul tasso X appropriato. X dovrebbe
che i loro input, solitamente attraverso l’uso di un massimale rappresentare il tasso obiettivo di riduzione dei costi riferito
di costo o price cap. Una formula prevede che gli incrementi all’economia nel suo complesso: se viene fissato in modo
dei prezzi regolamentati debbano corrispondere all’inflazione errato per troppo tempo, l’impresa finirà per andare in banca-
meno X; in questo modo, il prezzo massimo che l’impresa re- rotta o per guadagnare profitti monopolistici inaspettatamente
golamentata può chiedere verrebbe aumentato ogni anno di abbondanti; per questa ragione, tutti gli organismi che utilizza-
un ammontare equivalente al tasso di inflazione (“inflazione”) no i massimali di costo verificano periodicamente il fattore X.
Autostrade*
Siderurgia
Banche*
Approfondimento
Mercati contendibili che in presenza di liberta d’entrata l’unico equilibrio
Nel sempre vivo dibattito tra necessità o meno dell’intervento possibile è quello che vede il prezzo eguagliare il costo
pubblico in economia la tutela della concorrenza rappresenta medio unitario. Questa conclusione è potenzialmente di
uno dei campi più attivi della discussione. In questo contesto assoluto rilievo poi- ché evidenzia come:
la teoria dei mercati contendibili può essere vista come uno 1. la concorrenza potenziale diviene il meccanismo di regola-
dei tentativi di mettere in luce le capacità di autoimmuniz- zione del potere di mercati;
zazione del mercato nei confronti delle proprie imperfezioni. 2. la libertà di entrata concorre in modo sostanziale a perse-
Nella prospettiva di questo approccio il ruolo fondamentale è gio- guire configurazioni di mercato concorrenziali;
cato dalla concorrenza potenziale resa possibile dalla mancanza 3. l’esistenza di un’unica impresa sul mercato è compatibi-
di barriere all’entrata sul mercato assunto rilevante. In altri termini le con situazioni di efficienza produttiva e quindi con una
la libertà di entrata potrebbe essere sufficiente a limitare le distor- configurazione socialmente efficiente.
sioni provocate da situazioni di potere di mercato fin tanto da im- Quali i limiti di questa teoria? Fondamentalmente due, che
pedire al monopolista di sfruttare la sua posizione di dominanza. saranno qui solo accennati.
Un punto di partenza può essere l’osservazione che la presen- In primo luogo l’ipotesi che l’incumbent non riesca ad ade-
za di profitti, associata a mercati in cui è esercitato un certo guare i prezzi al livello delle imprese entranti mentre le quan-
potere monopolistico, funge da elemento di attrazione per al- tità offerte e domandate si adeguano istantaneamente alle
tre imprese concorrenti che, in assenza di barriere all’entrata, nuove condizioni di mercato. Qualora i prezzi fossero adeguati
giungeranno a erodere parte del potere monopolistico pre- in modo sufficientemente rapido dall’incumbent l’effetto della
esistente e quindi a contenere le relative perdite di benessere concorrenza potenziale verrebbe meno.
sociale. Secondo punto cruciale è la recuperabilità dei costi fissi.
Il meccanismo alla base di questa teoria è relativamente sem- Il nuovo entrante fissando un prezzo pe riuscirà a sottrarre il
plice. Immaginiamo un mercato, di un bene non differenziato, mercato all’incumbent fino a quando quest’ultimo non ade-
caratterizzato da libertà di entrata su cui opera un’unica impre- guerà il suo prezzo. Ammettendo che questo avvenga dopo
sa (incumbent) con una funzione di costo del tipo CT = 15 + due cicli produttivi l’impresa nuova entrante a quel punto usci-
2q dove 15 è il costo fisso sostenuto per un periodo di tempo rà dal mercato e questo potrà farlo in modo indolore se e
e 2 è il costo variabile unitario. Immaginiamo che gli impianti solo se il valore residuo dei suoi impianti, relativo a 8 cicli di
necessari per implementare il processo produttivo siano dotati produzione, sarà facilmente recuperabile o perché gli impianti
di una vita economica di 10 periodi (anni per esempio) il co- possono essere venduti o perché gli stessi possono essere
sto di acquisto degli stessi sarà dunque pari a 150. impiegati in altri processi produttivi. Se invece gli impianti a cui
Ciò premesso la teoria dei mercati contendibili evidenzia sono associati i costi fissi sono caratterizzati da una qualche
che il prezzo che sarà fissato dall’impresa monopolista sarà p* specificità legata a quel preciso processo produttivo l’impresa
= 15 / q + 2, ovvero pari al costo medio totale. Infatti per non potrà recuperare interamente il valore degli impianti e
qualsiasi p’ > p* l’incumbent realizzerà dei profitti che attrar- di questo dovrà tenere conto al momento della decisione di
ranno nuove imprese le quali applicando un prezzo pe tale entrare per competere sul mercato.
che p’ > pe > p* riusciranno a sottrarre l’intera quota di mer- Nella realtà questi due aspetti sono più diffusi di quanto si
cato all’incumbent mentre per ogni p” < p* l’incumbent non pensi e questo fa sì che l’effettività della teoria dei mercati
riuscirebbe a coprire tutti i suoi costi fissi e accumulerebbe contendibili sia alquanto limitata. Ciò ovviamente, non ne infi-
perdite in modo continuativo. In definitiva questa teoria ci dice cia minimamente la portata teorica.
Tabella 15.1 La normativa antitrust degli Stati Uniti si basa su un numero ristretto di leggi.
Le tre leggi riportate in questa tabella hanno posto le basi della normativa antitrust americana. Dall’interpretazione di tali leggi si sono
sviluppate le moderne dottrine antitrust.
Applicazione
Antitrust nella “new economy”: il caso Microsoft operazione erano diffusi nell’industria dei software (sono
Il più recente caso importante di antitrust riguarda la grande tutti legati alle caratteristiche di “rete” dei sistemi operativi).
società di software Microsoft: nel 1998 il governo federale e Nelle sue “Considerazioni di merito”, il giudice Jackson dichia-
19 Stati intrapresero un’azione legale di vasta portata soste- rò che la Microsoft era un monopolio che controllava una quo-
nendo che la Microsoft avesse mantenuto illegalmente la sua ta di mercato superiore al 90% nei sistemi operativi per PC e
posizione dominante sul mercato dei sistemi operativi e aves- aveva abusato del suo potere di mercato e causato “danni ai
se utilizzato tale predominio per imporsi su altri mercati, per consumatori attraverso la distorsione della concorrenza”. Il suo
esempio il mercato dei browser Internet. Il governo dichiarò parere conteneva un’accusa pungente:
che la Microsoft aveva assunto ripetutamente una condotta
illecita con l’obiettivo e l’effetto di impedire che sorgessero Tre fattori principali indicano che la Microsoft esercita un
minacce al suo forte e solido monopolio dei sistemi operativi. potere monopolistico: primo, la sua quota di mercato nei
La denuncia sosteneva che la Microsoft aveva intrapreso una sistemi operativi per PC compatibili con Intel è estrema-
vasta serie di pratiche contro la concorrenza tra cui comporta- mente ampia e solida; secondo, la quota di mercato do-
mento e fissazione dei prezzi sleale, clausole illegali e accordi minante della Microsoft è protetta da un’elevata barriera
esclusivi in violazione dello Sherman Act. Benché un monopo- all’ingresso; terzo, e in larga parte a causa di tale barriera,
lio acquisito con strumenti leciti sia legale, non lo è agire per ai clienti della Microsoft manca un’alternativa commer-
soffocare la concorrenza. cialmente attuabile a Windows. […]
Fu messo in evidenza soprattutto l’approccio particolarmente Più dannoso di tutto il resto è il messaggio che le azioni
aggressivo della Microsoft contro la Netscape nella “guerra dei della Microsoft hanno trasmesso a ogni impresa con il po-
browser”: una delle pratiche contro la concorrenza fu, secon- tenziale per innovare l’industria dei computer: attraverso
do il governo, la distribuzione gratuita del suo browser Internet la sua condotta nei confronti di Netscape, IBM, Compaq,
Explorer in abbinamento con Windows 98, che costituì una Intel e altri, la Microsoft ha dimostrato che utilizzerà il suo
fissazione di prezzo sleale, per la quale la Microsoft utilizzò il prodigioso potere di mercato e gli immensi profitti per
suo potere di mercato nei sistemi operativi per tagliar fuori la danneggiare qualsiasi impresa che insista nell’intrapren-
Netscape. La Microsoft usò spesso un linguaggio colorito per dere iniziative che potrebbero intensificare la concorrenza
descrivere il suo comportamento, come quando Paul Maritz, nei confronti di uno dei suoi prodotti di base. I successi
vice presidente del gruppo, descrisse la sua strategia nei con- ottenuti in precedenza dalla Microsoft nel danneggiare tali
fronti della Netscape dicendo “Le toglieremo il respiro. Tutto società e nel soffocare l’innovazione scoraggia gli investi-
quello che loro vendono, noi lo regaleremo”. La Microsoft uti- menti nelle tecnologie e nelle aziende che mostrano il
lizzò la tesi difensiva del “buon monopolio”, sostenendo che potenziale per sfidare la Microsoft. Il risultato finale è che
il suo Internet Explorer era popolare tra i consumatori “per il alcune innovazioni a reale beneficio dei consumatori non
semplice motivo che offriva una tecnologia superiore e aveva si realizzano per la sola ragione che esse non coincidono
battuto il browser Navigator della Netscape secondo la quasi con gli interessi personali della Microsoft.
totalità delle recensioni indipendenti”.
Il governo sostenne inoltre che la Microsoft aveva sviluppato Nel sostenere che i consumatori sono stati danneggiati dallo
il monopolio spingendo le società a stringere accordi esclusivi stato di monopolio della Microsoft, il giudice citò uno studio
per la distribuzione del software e dei prodotti propri a spese della Microsoft che suggeriva come l’azienda avrebbe potu-
dei concorrenti; per esempio, un dirigente della IBM testimo- to far pagare 49 dollari invece che 89 per l’aggiornamento
niò che il sistema operativo OS/2 della IBM non era in grado per utenti privati a Windows 98, ma scelse la seconda op-
di competere con Windows perché Microsoft aveva vincola- zione perché era il prezzo di “massimizzazione del fatturato”
to le società di software indipendenti con accordi di licenza (vedere la Domanda 8 alla fine di questo capitolo per una
restrittivi; di conseguenza gli sviluppatori di software erano discussione).
scoraggiati dal compilare programmi per la piattaforma OS/2, Nelle sue “Considerazioni di merito”, il giudice Jackson stabilì
limitando così l’applicabilità e la diffusione della stessa mentre che la Microsoft aveva violato i paragrafi 1 e 2 dello Sherman
si consolidava il dominio della Microsoft. Inoltre, sembra che Act, che “la Microsoft ha mantenuto il suo potere di mono-
la Microsoft costrinse i produttori di computer a installare il polio con strumenti contro la concorrenza […] ha tentato di
suo Internet Explorer e non il Navigator della Netscape, mi- monopolizzare il mercato dei browser Web […] e ha violato
nacciando di ritirare le sue licenze Windows in caso di rifiuto; […] lo Sherman Act vincolando illecitamente il suo browser
la società si difese dichiarando che tali accordi di licenza e co- Web e il suo sistema operativo”.
informatica non era regolamentata e che pertan- due tipi di industrie vengono contestate anche nei
to era completamente soggetta alla forza della casi in cui le imprese in questione dispongono di
concorrenza di mercato. Baxter sostenne che quote di mercato modeste.
quest’industria era intrinsecamente concorrenzia- Le fusioni verticali si verificano quando si
le e che i tentativi del governo di ristrutturare il uniscono due imprese a stadi diversi del processo
settore dell’informatica avrebbero potuto danneg- produttivo. In anni recenti i tribunali statunitensi
giare il mercato piuttosto che incentivarne l’effi- hanno adottato una linea severa nei confronti delle
cienza economica. fusioni verticali ma hanno prestato scarsa attenzio-
ne alla potenziale efficienza di operazioni congiun-
Fusioni: legislazione e pratica te nelle fusioni verticali.
Le società possono conquistare potere di mercato Un terzo tipo di fusioni, definite fusioni in con-
mediante ampliamenti, per esempio reinvestendo i glomerato, si ha quando si uniscono imprese non
guadagni nella costruzione di nuovi impianti; ma correlate come quando, per esempio, una società
un metodo decisamente più semplice attraverso il chimica o siderurgica acquista una società petro-
quale un’impresa può accrescere la propria quota lifera. I critici di questo tipo di fusioni mettono in
di mercato, o semplicemente aumentare le proprie evidenza due aspetti: in primo luogo rilevano che
dimensioni, consiste nel fondersi con un’altra so- la dimensione delle maggiori società è spaventosa.
cietà. Negli anni ’80 si è assistito a un’enorme cre- Esse dispongono di un grande potere economico e
scita delle fusioni. politico e, sempre più spesso, molti osservatori si
Le fusioni orizzontali, in cui si uniscono so- preoccupano maggiormente dei favori che le gran-
cietà appartenenti alla medesima industria, negli di organizzazioni possono ottenere dal processo
Stati Uniti sono vietate dalla legge Clayton quan- politico piuttosto che dei loro abusi del potere di
do la fusione potrebbe ridurre considerevolmente mercato.
la concorrenza nell’industria. La giurisprudenza Il secondo punto sottolineato dai critici delle fu-
e le direttive sulla fusione del governo, che ha sioni in conglomerato è che molte di queste combi-
utilizzato l’indice Herfindahl-Hirschman (HHI)4 nazioni non presentano alcuna finalità economica.
per la valutazione delle fusioni, hanno chiarito il Cosa accomuna l’industria aerea e quella del con-
significato del linguaggio ambiguo della legge; fezionamento della carne, le macchine da scrivere
secondo tali direttive, le industrie si suddivido- e le pillole anticoncezionali, il leasing di computer
no in tre gruppi: non concentrate (HHI inferiore e la gestione del servizio di autobus?
a 1 000), moderatamente concentrate (HHI com- Eppure anche questi tipi di fusioni hanno i
preso tra 1 000 e 1 800) e altamente concentrate loro sostenitori: alcuni economisti affermano, per
(HHI superiore a 1 800). Le fusioni negli ultimi esempio, che hanno il merito di introdurre sistemi
di gestione moderni in imprese arretrate e che le
acquisizioni, come i fallimenti, rappresentano lo
4
L’indice HHI corrisponde alla somma elevata al quadrato delle quote strumento a disposizione del sistema economico
percentuali di mercato delle imprese del settore. Vedere il Capitolo 9 per eliminare i rami secchi nella lotta economica
per una discussione al riguardo.
per la sopravvivenza.
15.2.4 Leggi antitrust ed efficienza Per spiegare tale paradosso, alcuni economisti fan-
no ricorso all’ipotesi di Schumpeter: le imprese
L’ottica economica e legale nei confronti della re- nelle industrie concentrate certamente realizzano
golamentazione e dell’antitrust è cambiata drasti- profitti monopolistici, ma le dimensioni del mer-
camente nel corso degli ultimi trent’anni; in questo cato fanno anche sì che le grandi imprese possano
periodo sono state deregolamentate industrie e la destinare gran parte dei ricavi alla ricerca e allo
normativa antitrust ha abbandonato la sua missione sviluppo, il che giustifica gli elevati livelli di ricer-
di “porre fine alle grandi aggregazioni di capitale a ca e sviluppo e i rapidi progressi tecnologici nelle
causa dell’impotenza del singolo di fronte a esse” industrie concentrate. Se, come affermava Schum-
(citazione della Decisione Alcoa del 1945) e sono peter, il progresso tecnologico nasce nelle grandi
state dirette in modo crescente all’obiettivo di mi- imprese, sarebbe assurdo eliminare queste galline
gliorare l’efficienza economica. dalle uova d’oro.
Gli economisti hanno stabilito innanzitutto che Un secondo attacco al nuovo approccio verso
tale cambiamento di atteggiamento nei confronti i regolamenti e l’antitrust è derivato dalle mutate
della politica antitrust è stato talvolta determina- opinioni sulla natura della concorrenza: sulla base
to dalla performance straordinaria delle industrie di prove e di osservazioni empiriche molti econo-
concentrate; prendiamo società come Intel, Micro- misti sono giunti alla conclusione che una con-
soft e Boeing: esse hanno avuto quote di mercato correnza intensa può scaturire anche da mercati
significative ma si sono anche distinte per forte in- oligopolistici, a condizione che la collusione sia
novazione e successo commerciale. severamente proibita.
Mentre la teoria economica affermava che i mo- In quest’ottica, l’unico obiettivo delle leggi an-
nopoli mantengono i prezzi a livelli elevati, l’espe- titrust dovrebbe essere quello di sostituire le leggi
rienza mostra che le industrie altamente concen- vigenti con il semplice divieto di accordi, espliciti
trate sono spesso caratterizzate da prezzi in rapida o taciti, che limitano la concorrenza senza ragioni
diminuzione rispetto alle industrie meno concen- valide.
trate; allo stesso tempo, alcune industrie non con- In terzo luogo, l’opinione contraria a una rigo-
centrate, come per esempio l’agricoltura e i servizi rosa applicazione della legge antitrust proveniva
finanziari, hanno fornito risultati eccellenti. Non è dall’importanza crescente attribuita alle forze di
pertanto possibile formulare una legge infallibile mercato e agli incentivi basati sul mercato. Tale
che colleghi la struttura ai risultati. movimento fu ispirato dai sostenitori della Scuola
6
(il testo integrale del rapporto è scaricabile dal link: (https://www.esrb.
europa.eu/shared/pdf/de_larosiere_report_it.pdf?28c812cb998e174
70f25daaa7640f6d3)
15.1 Regolazione delle imprese: teoria e pratica Questa politica si è sviluppata negli Stati Uniti a partire dalla
1. La regolamentazione, economica o sociale, consiste in di- fine del XIX secolo. I suoi obiettivi principali sono: (a) proi-
sposizioni che obbligano le imprese a modificare il proprio bire le attività anticoncorrenziali (compresi gli accordi relativi
comportamento. La regolamentazione economica si riferisce alla fissazione dei prezzi o alla suddivisione dei mercati, la
al controllo dei prezzi, della produzione, delle condizioni di discriminazione dei prezzi e gli accordi vincolanti); (b) di-
ingresso e uscita nei mercati e dei livelli del servizio offerto in sgregare le strutture monopolistiche.
una particolare industria; la regolamentazione sociale consi- In Italia per lungo tempo le uniche norme antitrust sono
ste in disposizioni mirate a correggere i fallimenti nella diffu- state quelle stabilite per la Comunità Europea; nel 1990
sione delle informazioni e le esternalità, in particolare quelle è stata infine approvata la legge che ha istituito l’Autorità
che nuocciono alla salute, alla sicurezza e all’ambiente. Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha il compito
di evitare la formazione di monopoli e le pratiche collusive
2. Secondo il punto di vista normativo sulla regolamentazio-
tra le imprese.
ne, l’intervento pubblico è auspicabile quando si verificano
gravi fallimenti del mercato; questi ultimi comprendono 7. Oltre a limitare il comportamento delle imprese esistenti, la
l’eccessivo potere di mercato di un’impresa, la diffusione legge antitrust impedisce le fusioni che potrebbero ridurre
insufficiente di informazioni ai consumatori e ai lavoratori la concorrenza. Oggi le fusioni orizzontali (tra imprese nella
e, infine, le esternalità quali l’inquinamento. Gli economisti stessa industria) sono quelle che destano le maggiori pre-
hanno sviluppato una teoria positiva della regolamentazione occupazioni, mentre le fusioni verticali e in conglomerato
secondo la quale essa va spesso a vantaggio delle imprese tendono a essere tollerate.
regolamentate, i cui interessi sono favoriti dall’esclusione 8. Negli ultimi trent’anni la politica antitrust è stata notevol-
dei potenziali rivali. mente influenzata dal pensiero economico. Di conseguen-
3. La regolamentazione economica è particolarmente neces- za, attualmente essa si concentra quasi esclusivamente sul
saria nel caso dei monopoli naturali, i quali si verificano miglioramento dell’efficienza e ignora le precedenti preoc-
quando i costi medi unitari diminuiscono a ogni livello di cupazioni populiste riguardo alle dimensioni delle imprese;
output, per cui l’industria raggiunge la massima efficienza nel sistema economico moderno, inoltre, caratterizzato da
quando esiste un’unica impresa produttrice. Oggi poche in- un’intensa concorrenza da parte di produttori stranieri nelle
dustrie si avvicinano a tale condizione; le uniche sono forse industrie non regolamentate, molti ritengono che la politica
quelle dei servizi pubblici come la fornitura di acqua ed antitrust debba semplicemente impedire accordi collusivi
energia elettrica. quali la fissazione dei prezzi.
4. Nel monopolio naturale lo Stato in genere controlla il prezzo
e il servizio offerto dalle società private; più raramente si ha
la diretta gestione pubblica dell’impresa, come accade in Per fissare i concetti chiave
Italia per la fornitura di energia elettrica. La regolamenta-
zione tradizionale del monopolio richiede che il prezzo sia Regolamentazione
uguale al costo medio unitario di produzione; in realtà la
due tipi di regolamentazione:
regolamentazione ideale richiederebbe che il prezzo fosse
- regolamentazione economica
uguale al costo marginale, ma tale approccio viene scartato
in quanto lo Stato dovrebbe sovvenzionare il monopolista. - regolamentazione sociale
Un nuovo approccio è quello del regolamento basato sulla vecchio stile (disposizioni precettive e di controllo) e nuovi
performance, per esempio i massimali di costo, che for- regolamenti (incentivi economici)
niscono alle imprese regolamentate maggiori incentivi per monopolio naturale
ridurre i costi e migliorare la produttività. motivi della regolamentazione:
5. Dato il vigore delle forze concorrenziali, in particolare quelle - potere di mercato
del mercato globale, oggi poche industrie devono essere - esternalità
regolamentate. Il movimento di deregolamentazione degli - fallimenti nella diffusione delle informazioni
anni ’70 ha ridotto la portata della regolamentazione eco- - teoria della regolamentazione indotta dai gruppi di interesse
nomica negli Stati Uniti, e ha migliorato alcune industrie,
Politica antitrust
come per esempio quella dei trasporti aerei.
“divieti di per sé” e “regola della ragionevolezza”
15.2 La politica antitrust fusioni:
6. La politica antitrust, che vieta comportamenti anticoncorren- - verticali
ziali e previene la formazione di strutture monopolistiche, è - orizzontali
lo strumento principale attraverso il quale lo Stato limita gli - in conglomerato
abusi del potere di mercato da parte delle grandi imprese. politica antitrust orientata verso l’efficienza
1. Quando sentite dire che i prezzi sono troppo bassi o le nopolio naturale è finalizzata a far si che l’impresa operi nel
quantità prodotte sono troppo piccole qual è lo standard di tratto inelastico della propria curva di domanda”.
riferimento assunto implicitamente? 7. Illustrate in modo articolato i diversi tipi di fusioni che cono-
2. Cosa si intende per monopolio naturale? scete. Sapreste fare alcuni esempi di fusioni avvenute negli
3. Facendo mente locale sapreste indicare almeno 6-7 indu- ultimi anni?
strie riconducibili al monopolio naturale? 8. Sapreste discutere i principi microeconomici che guidano
4. Cosa si intende per prezzi predatori? Esiste una visione uni- l’attività dell’antitrust nel vaglio delle operazioni di fusione?
voca del comportamento predatorio? 9. Illustrate graficamente i tre possibili prezzi di equilibro con-
5. Cosa sono i mercati contendibili e su quale principio si basano? nessi al monopolio naturale.
6. Commentate la seguente affermazione indicando se la ri- 10. Illustrate graficamente il monopolio naturale e individuate
tenete corretta o meno. “L’attività di regolazione di un mo- l’ambito di contendibilità del mercato.
1. Quali sono i principali strumenti a disposizione dello Stato strategie di intervento atte a impedire l’esercizio del potere
per contenere il potere monopolistico? Descrivete i punti di di monopolio. Quali provvedimenti sarebbero appropriati
forza e le debolezze di ciascuna politica. per ciascuna industria elencata?
2. Esaminate i risultati dei tre metodi di determinazione dei 7. Dimostrate che un monopolista che massimizza i propri
prezzi illustrati nella Figura 15.2. Quali sarebbero le difficol- profitti, non soggetto a regolamentazione, non opererà mai
tà presentate dall’applicazione del prezzo ideale regolamen- nella zona in cui la curva di domanda è anelastica rispetto
tato? (Suggerimento: Da dove provengono le entrate del al prezzo. Mostrate in che modo la regolamentazione può
Paese? È facile misurare il costo marginale?) Analogamente, costringere il monopolista a operare in tale zona. Quale sarà
perché molti economisti preferirebbero la soluzione prodot- l’impatto di un aumento del prezzo regolamentato di un
ta dalla mancanza di regolamentazione piuttosto che quella monopolista sui ricavi e sui profitti quando egli opera (a)
della regolamentazione? (Suggerimento: Cosa accade se nella parte elastica della curva di domanda, (b) nella parte
PM non supera di molto PR? E se si considera la teoria della anelastica della curva di domanda e (c) nella parte della
regolamentazione indotta dai gruppi di interesse?) curva di domanda a elasticità unitaria?
3. Spiegate perché il massimale di costo o il prezzo dell’infla- 8. Nelle sue Considerazioni di merito, il giudice Jackson scris-
zione meno X presenta incentivi migliori rispetto alla rego- se: “Il fatto che la Microsoft ritenne di avere una conside-
lamentazione dei prezzi basata sul costo medio. Spiegate revole discrezione nel fissare il prezzo del suo prodotto per
perché nel secondo caso si riescono a prevenire meglio i l’aggiornamento a Windows 98 (il sistema operativo vendu-
profitti monopolistici.
to agli attuali utenti di Windows 95) è indicativo di potere
4. “Microsoft, la grande impresa produttrice di software, non è monopolistico. Uno studio della Microsoft del novembre
necessariamente dannosa solo perché è grande”. Discutete 1997 rivela che la società avrebbe potuto far pagare 49
quest’affermazione facendo riferimento all’applicazione del- dollari per l’aggiornamento a Windows 98, non c’è motivo
le leggi antitrust alle grandi società. di ritenere che il prezzo non sarebbe stato redditizio, ma
5. Esaminate le curve dei costi e della domanda nella Figura tale studio identifica gli 89 dollari come il prezzo di mas-
15.1. Utilizzando tali curve, calcolate il prezzo e l’output di simizzazione del fatturato. La Microsoft optò quindi per il
monopolio, confrontateli con il prezzo e l’output ideale della prezzo più alto”. Spiegate perché questi fatti indicherebbero
regolamentazione e commentate la differenza. che la Microsoft non è un concorrente perfetto. Quali altre
6. Elencate le industrie che a vostro parere potrebbero merita- informazioni sarebbero necessarie per dimostrare che la
re il titolo di “monopolio naturale” ed esaminate le diverse Microsoft costituiva un monopolio?