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Come docenti siamo chiamati a leggere (conoscere i codici di ciò che stiamo guardando), interpretare
(conoscere la vita di chi ha realizzato l’opera) per comunicare un messaggio. Lo stesso Pestalozzi diceva che
“il disegno deve contribuire al fine generale dell’insegnamento che è quello di procurarsi idee chiare”. Con
il disegno è possibile comunicare un’idea oppure qualcosa che noi vediamo dal nostro punto di vista.
Le tra abilità del saper leggere, interpretare e produrre immagini devono far parte del nuovo bagaglio
culturale del cittadino moderno; indispensabili per capire il mondo culturale e artistico e per acquisire una
nuova abilità espressiva di comunicazione.
Si parlava di educazione all’immagine nel 1985 fino ad arrivare al 2003 dove si parlerà di Arte e
immagine. La disciplina arte e immagine ha come finalità quella di sviluppare e potenziare nell’alunno le
competenze per leggere e comprendere le immagini e le opere d’arte, per esprimersi e comunicare in modo
personale e creativo attraverso il linguaggio visivo, attraverso una pluralità di tecniche e strumenti.
Conoscere permette di conservare e mettere in atto anche pratiche di salvaguardia verso i beni culturali.
Il disegno è un linguaggio formato da segni grafici, da un sistema di simboli che permette di comunicare
attraverso messaggi visivi: tra le forme di linguaggio quella grafica è:
- tra le più antiche, infatti è stata utilizzata dall’uomo primitivo per lasciare segni nelle caverne
- prima forma di espressione del bambino.
Nel momento in cui il bambino capisce che può lasciare segni su una superficie il desiderio di affermare la
propria esistenza diventa sempre più incalzante.
Il bambino in una fascia d’età delicata per lo sviluppo fisico e intellettuale, non avendo grosse capacità
verbali, trova nel disegno una delle forme preferite per manifestare le angosce quotidiane, materializzando i
propri sentimenti attraverso segni e simboli grafici.
Crescendo, il bambino sviluppa il linguaggio della parola, i problemi vengono verbalizzati e per comunicare
non dispone più solo dei segni grafici: è proprio in questo momento che il disegno, se non stimolato, viene
trascurato.
Occorre che l’insegnamento del disegno sia svolto privilegiando un approccio che stimoli la creatività dei
bambini e promuova la crescita della coscienza grafica. Quest’ultima va attuata all’interno di un contesto
strutturato verso una metodologia del disegno tendente allo sviluppo di strategie che possano migliorare
l’osservazione perché per raggiungere una buona cultura, frutto di esperienze personali, è opportuno
sviluppare anche un’attenta osservazione.
D.P.R. n°647, 1969 “Orientamenti dell'attività educativa nelle scuole materne statali”
Si introduce per la prima volta la libera espressione grafico-pittorica e plastica, e quindi si dà un’attenzione
all'insieme delle attività espressive, ma non fino al punto da considerarle degne di una vera e propria forma
di educazione.
Quali sono gli elementi che vanno poi sviluppati volta per volta a valle degli obiettivi?
- l'acutezza visiva capacità di identificare i segni e le forme delle immagini, attraverso attività di
tipo tattile e visive, riconoscere le diverse tipologie di linee, colori, individuare la luce e le forme
presenti in un’immagine, distinguere i personaggi e le azioni di una scena
- L’esplorazione oculo-motoria capacità di esplorare in modo sistematico un'immagine, di seguire
con gli occhi la traiettoria di un oggetto in movimento, il contorno di figure, riconoscere e
distinguere le differenze dei personaggi in una scena.
- memoria visiva a breve termine capacità di mantenere a memoria oggetti, avvenimenti e segni,
successivamente di descrivere a parola, per iscritto o con disegni.
- configurazione spazialedifferenza figura-sfondo: capacità di distinguere in un’immagine (foto,
film o teatro) le figure di primo piano da quelle di sfondo.
- la percezione spazio-temporale raggruppare segni e forme simili all'interno di un'immagine,
prendere coscienza della differenza tra alto e basso, sopra e sotto, vicino e lontano, tra le figure e i
colori.
Le attività che possono dare un giusto esercizio a questo tipo di analisi sono:
- L'osservazione delle immagini(fotografie, opere pittoriche, pubblicità) per il riconoscimento dei
piani, delle angolazioni, degli elementi compositivi(come colore, luce, il peso anche dello scritto) del
contenuto.
- visione del film analisi del significato, comprensione delle sequenze.
- lettura della produzione televisiva lettura selettiva dei programmi, una prima conoscenza delle
caratteristiche comunicative del mezzo.
Raggruppare gli obiettivi e i contenuti del D.P.R. 12 febbraio 1985, n°104
Questi sono gli strumenti con il quale è possibile comunicare il disegno, educare al disegno e all’immagine:
1. modellare
2. disegnare e dipingere
3. utilizzare materiali di varia provenienza
4. incidere materie diverse
5. collegare l'immagine e la parola
6. osservare le immagini fotografiche,
7. Fotografare oggetti e situazioni;
8. Costruire sequenze con disegni, fotografie e diapositive (ciò permette di andare dal generale al
particolare)
9. Conoscere il mezzo cinematografico; (per aiutare il bimbo a comunicare e ad esprimersi)
10. Produrre film a passo ridotto
11. conoscere la produzione televisiva.
12. avviare alla conoscenza e all'uso della telecamera (o eventualmente del videoclip)
ARTE E IMMAGINE Legge Moratti del 2003 è una legge per la scuola primaria dove vengono
elencati i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria.
<<L'alunno utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e
leggere immagini statiche, come fotografie, manifesti, opere d'arte e i messaggi in movimento, quali spot,
brevi filmati, videoclip ecc.;
-utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini,
attraverso molteplici tecniche, di materiali e di strumenti diversificati (grafico-espressivi, pittorici e plastici,
ma anche audiovisivi e multimediali);
-legge gli aspetti formali di alcune opere;
-apprezza opere d'arte ed oggetti di artigianato provenienti da altri paesi diversi dal proprio;
-Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e mette in atto pratiche di
rispetto e salvaguardia>>.
ROAD MAP EUROPEA (Lisbona, 2006) È un documento sull’educazione artistica in Europa costituita
sulla base delle delibere della Conferenza mondiale sull’educazione artistica che si è tenuta dal 6 al 9 marzo
2006 a Lisbona, in Portogallo, si pone l’obiettivo di indagare sul ruolo dell’educazione artistica in relazione
ai bisogni di creatività e di sensibilizzazione culturale del XXI secolo e individua le strategie indispensabili
ad introdurre a promuovere l’educazione alle arti nell’ambito dell’apprendimento. Si pone l’accento:
-Sul ruolo dell'educazione artistica soprattutto come fondamento di un adeguato sviluppo cognitivo, emotivo,
estetico e sociale.
-sulla promozione di una formazione continua
-formazione dei docenti in materie artistiche.
Con le Indicazioni Nazionali del 2012 per Il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione,
si è passato finalmente a parlare di immagini, suoni e colori e si è cominciato a parlare di arte immagine.
Road map di Lisbona:
Importanza dell’educazione artistica nella formazione integrale della persona, della sua struttura
morale
… la conoscenza dell’arte, dei modi in cui gli artisti “esplorano e comunicano la loro visione dei diversi
aspetti dell'esistenza e della coesistenza”, essendo territorio di rielaborazione problematica di temi di
importanza universale, favorisce l'accoglimento delle prospettive altrui, permette di coltivare in ogni
individuo il senso della creatività e dell'iniziativa, un’immaginazione fertile, un’intelligenza emozionale,
valori morali, spirito critico, senso dell’autonomia e dunque libertà di pensiero e di azione.