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1) IL CANDIDATO ILLUSTRI LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLA PROFESSIONALITA’ DOCENTE COSI’ COME

OGGI VIENE A DELINEARSI


Il docente ad oggi non può essere semplicemente considerato un portatore di conoscenze culturali e
didattiche, ma racchiude un insieme di competenze (comunicative, cognitive, relazionali, sociali, riflessive,
empatiche) che esprimono il sapere giusto da usare nel momento giusto. L’insegante può definirsi
un’artista, nel momento in cui prevale creatività nel lavoro in classe o ingegnere, in cui prevale
un’organizzazione più tecnica. Può definirsi “scaffolder”, cioè fornire solo un’impalcatura di conoscenze per
poi lasciar emergere la progressiva autonomia dell’alunno. Sono tutte caratteristiche che dovrebbero
delineare la professionalità del docente, il cui obbiettivo dovrebbe essere quello di creare un co-costrutto
con i propri ragazzi, in maniera attiva, rendendoli partecipatori e andando sempre a stimolarli, a “renderli”
curiosi non solo del sapere ma anche della vita.

2) IL CANDIDATO ILLUSTRI LE STRATEGIE DIDATTICHE CHE CONSENTONO UNA GESTIONE DELLA CLASSE
PARTECIPATA

Un buon presupposto per poter definire una lezione partecipata è di pensare la lezione come un gioco. Vi
sono due tipologie di partecipazione alla lezione mediante la conversazione: le known-information
questions e le answer-seeking questions.
Nel primo caso l’insegnante fa partecipare gli alunni ponendo loro domande di cui conosce già la risposta;
Nel secondo caso si tratta di domande interessate alla risposta, presupponendo che non si sappia ciò che si
chiede.
Cambia quindi il rapporto con il sapere che non è del tutto definito, ma affidato alla co-emergenza di
significati in parte già dati, ma in parte no.
Un’altra strategia che può essere messa in atto è quella del circle time: i bambini disposti in cerchio danno
l’idea di attivare la partecipazione. Con questo metodo si possono acquisire la capacità di rispettare il
pensiero dell’altro esprimendo il proprio, la capacità di mediare tra più idee, di rispettare il tempo degli
altri, di non deridere idee e sentimenti diversi dai propri, di parlare nel gruppo. Vengono enfatizzate abilità
sociali quali: il conoscersi e fidarsi degli altri; il comunicare con chiarezza; l’accettarsi e sostenersi a vicenda ;
il risolvere i conflitti in maniera costruttiva. Il ruolo dell’insegnante, che fa parte del gruppo, è quello di
facilitatore della comunicazione.
Il tema della discussione può variare liberamente: argomenti di interesse di tutto il gruppo oppure riferirsi
all’organizzazione e alla gestione degli spazi comuni o interessare stati d’animo e pensieri del singolo
individuo..
La scelta del tema può avvenire per votazione, o per programmazione.
In questo caso vengono utilizzate nella gestione della discussione due tecniche: il Problem-solving e il Role-
play. Il Problem-solving attiva una dinamica in più tappe: esposizione del problema, proposta delle
soluzioni, considerare aspetti positivi e negativi, scelta delle soluzioni più idonee, messa in atto di
quest’ultime e constatare i risultati ottenuti. Il Role-play è un gioco di ruolo, una drammatizzazione per
simulare situazioni, individuare soluzioni insieme.
Un’ ulteriore strategia che si può utilizzare è quella definita come flipped classroom : in questo caso
l’apprendimento non parte da ciò che l’insegnate sa, ma da ciò che gli studenti sanno; l’insegnante da uno
stimolo iniziale e gli studenti lo elaborano in maniera autonoma definendo così l’apprendimento come un
qualcosa di co-costruito e non trasmesso. (l’idea che si trasmette agli studenti è che loro sono importanti,
hanno un valore)
3) IL CANIDATO ILLUSTRI LE PRINCIPALI RIFORME DELLA SCUOLA ITALIANA

 L’OBBLIGO SCOLASTICO IN ITALIA VENNE INTRODOTTO CON LA LEGGE CASATI (1860). IN QUESTO PERIODO
L’ISTRUZIONE ELEMENTARE DIVENNE GRATUITA, OBBLIGATORIA SOLAMENTE PER I PRIMI DUE ANNI SU 4
MA PRESENTE SOLAMENTE NELLE CITTÀ AVENTI OLTRE 4.000 ABITANTI O SEDI DI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
SECONDARIA. QUEST’ULTIMA ERA PRESENTE IN TUTTI I CAPOLUOGHI DI PROVINCIA.
 LA LEGGE COPPINO (1877) PORTÒ L’ISTRUZIONE ELEMENTARE DA 4 ANNI A 5 E L’OBBLIGO SCOLASTICO A 3
ANNI. TALE LEGGE È RITENUTA IMPORTANTISSIMA PER L’ISTRUZIONE ITALIANA IN QUANTO CONTRIBUÌ AD
INNALZARE IL TASSO DI ALFABETIZZAZIONE.
 LA RIFORMA GENTILE (1923) la cui scuola si basa SU QUATTRO PILASTRI:
-CENTRALITÀ DELLE DISCIPLINE SCOLASTICHE E DELLA FIGURA DEL MAESTRO
-MODELLO TRASMISSIVO DELLA DIDATTICA
-SCUOLA ELITARIA (“POCHE SCUOLE MA BUONE”)
-SEPARAZIONE TRA IL FARE ED IL PENSARE (TRA SCUOLE PROFESSIONALI E LICEI)
 Legge Ermini (1955) prevedeva la dottrina cattolica come fondamento e coronamento dell’istruzione;
intuizione, fantasia, sentimento
 La riforma Berlinguer (1997):
- autonomia scolastica, con introduzione dei Crediti formativi
- obbligo scolastico 15 anni
- obbligo formativo 18 anni
- ciclo dell'infanzia – triennale, non obbligatorio
- scuola di base dai 6 ai dodici anni
- ciclo di istruzione secondaria dai 12 ai 18 anni, con riduzione degli indirizzi sia liceali sia tecnico-
professionali
- Università/Istruzione post-secondaria/formazione tecnico-professionale
 LEGGE MORATTI 2003: DELEGA AL GOVERNO PER LA DEFINIZIONE DELLE NORME GENERALI
SULL’ISTRUZIONE E DEI LIVELLI ESSENZIALI DELLE PRESTAZIONI IN MATERIA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE. La riforma Moratti e Gelmini (2000-2011):
- autonomia scolastica
- privatizzazione delle scuole
- diritto-dovere all'istruzione ed alla formazione fino ai 18 anni di età
La Buona scuola (2017): insieme integrato di competenze, connotative dell’identità e dell’epistemiologia
professionale degli insegnanti (competenze di ordine culturale e disciplinare, competenze
psicopedagogiche, competenze metodologico/didattiche, competenze organizzative, competenze
relazionali, competenze riflessive).
I 12 punti cardine:
- Autonomia scolastica
- Il ptof
- Il curriculum dello studente
- Alternanza scuola-lavoro
- Innovazione digitale e didattica laboratoriale
- Organico dell’autonomia
- Il superpreside
- Piano da 100000 assunzioni
- La carta del docente
- Agevolazioni fiscali
- Edilizia scolastica.
4) Rousseau. Emilio, primo alunno della scuola italiana
5) Don Milani. Che cosa ha rappresentato la scuola Barbiana?
6) Dewey. Imparare facendo
7) Vygotskij: perché per l’autore è importante il linguaggio?
8) Piaget: le fasi dello sviluppo psicologico del bambino.
9) Bruner. Argomenti una delle teorie più importanti dell’autore “Tutto può essere insegnato a tutti”
10) Gardner. Elenchi le 9 intelligenze multiple dell’autore.
11) Freud. Le fasi da lui coniate
12) Goleman. Definizione dell’intelligenza emotiva
13) La riforma Gentile1923 (sintesi)
14) La scuola elementare del 1945. Carlot Washburne, presidente Commissione ministeriale.
15) I decreti delegati (1974)
16) La riforma Berlinguer (1997)
17) La differenza tra ricerca teorica e ricerca empirica
18) Perché Dewey ritiene fondamentale la ricerca per l’innovazione pedagogica
19) Le connessioni tra insegnamento e ricerca
20) Quali strategie operative possono essere attuate?
21) A scuola può essere attuata la pratica educativa?
22) Perché il docente viene definito mediatore?
23) Quale valenza ha la metodologia didattica per un docente?
24) Quali sono i 3 luoghi della ricerca?
25) Quali sono i 4 processi della ricerca?
26) La documentazione quale ruolo riveste nella scuola di oggi?
27) Quale ruolo riveste la valutazione?
28) Che cosa si intende per ricerca e formazione?
29) Che cosa si intende per metodo tradizionale
30) Qual è il nuovo modello d’insegnamento?
31) Che cosa si intende per processo insegnamento/apprendimento?
32) Quali sono i piani dove si colloca il lavoro dell’insegnante?
33) Perché la relazione insegnante alunno è fondamentale?
34) Cosa si intende per relazione d’aiuto?
35) A chi si riferisce uomo in miniatura?

36) Cosa un docente deve evitare?


a. La relazione distante con l’allievo problematico. Perché?
b. La mancanza di successo. Perché?
c. La valutazione punitiva. Perché?
d. Il modello didattico tradizionale basato sull’information processing. Perché?
e. Basse aspettative nei confronti degli allievi. Perché?
f. L’atteggiamento indulgente. Perché?
g. Pratiche differenziate. Perché?
h. Pratiche coercitive disciplinari. Perché?
i. Team docente non collaborativo. Perché?

37) Cosa si intende per relazione educativa?


38) Quali sono i punti fondamentali di una relazione educativa?
39) Cosa si intende per intenzionalità di una relazione educativa?
40) Chi è l’educatore?
41) Quando emerge la professionalità del docente?
42) Cosa si intende per docente mediatore?
43) Come deve essere l’apprendimento secondo Ausubel?
44)Pellerey sostiene che l’apprendimento debba partire dall’esperienza. Il candidato argomenti tale teoria.
45) Cosa si intende per apprendimento cooperativo?
46) Cosa si intende per gruppo?
47) Cosa si intende per metaconoscenza e metapprendimento?
48) Cosa si intende per educazione socioaffettiva?
49) Quali sono gli psicopedagogisti che hanno affrontato queste tematiche?
50) Che cosa intende Maslow per prevenzione?
51) Quali sono le 7 caratteristiche enunciate da Maslow?
52) Cosa si intende per teoria centrata sul cliente?
53) Cos’è l’autorealizzazione ?
54) Cos’è l’autoconsapevolezza?
55) Che cos’è l’empatia?
56) Perché per Piaget l’affettività è importante?
57) Che cos’è l’alfabeto emotivo?
58) Che cosa intende Coleman per intelligenza emotiva?
59) Quali sono le attività peculiari dell’educazione socioaffettiva?
60) Che cos’è il Circle time?

61. LA LEGGE CASATI È:

· VERTICISTICA, DIRETTIVA, TRASMISSIVA, CLASSISTA;

· VERTICISTICA, CONDIVISA, DEMOCRATICA, PARTECIPATIVA;

· ORIZZONTALE, INTERCLASSITA, CONDIVISA, TRANSTORIA

· DEMOCRATICA, PARTECIPATIVA, CLASSISTA, CONDIVISA.

62. LA RIFORMA GENTILE STRUTTURA UNA SCUOLA:

· A CANNE D’ORGANO;

· ORIZZONTALE;

· DEMOCRTATICA;

· INCENTRATA SUL PRIMATO FORMATIVO DELLA SCIENZA.


63. SI ESPONGANO LE CARATERISTICHE ESSENZIALI DELLA RIFORMA GENTILE, FOCALIZZANDO
L’ATTENZIONE SULLA FORMAZIONE E SULLA FUNZIONE DOCENTE.

Le caratteristiche essenziali della riforma Gentile sono: il sistema dualistico, l’ obbligo scolastico elevato al
quattordicesimo anno di età, la scuola materna facoltativa dai 3 ai 6 anni, la durata di 5 anni della scuola
elementare divisa in due gradi. Per quanto riguarda la funzione del docente questi è paragonato a una sorta
di ufficiale statale, autoritario, che ha il compito di padroneggiare la materia e insegnare agli allievi la
gerarchia autoritaria.

64. SULLA BASE DELLA LETTURA DELL’INTRODUZIONE DEL TESTO IDEE PER LA FORMAZIONE DEGLI
INSEGNANTI, SI EVIDENZI L’INFLUENZA CHE ANCORA OGGI GENTILE ESERCITA SULLA CONCEZIONE DELLA
FORMAZIONE E DELLA PROFESSIONALITA’ DEI DOCENTI.

Ancora oggi ci sono docenti secondo i quali l’insegnamento si può riassumere nella frase “chi sa, sa anche
insegnare”, in altre parole ritenere l’insegnamento la sola trasmissione dei saperi.

Inoltre, al giorno d’oggi, molti insegnanti ritengono ancora di ricoprire un ruolo autoritario e si pongono in
una posizione di superiorità nei confronti dei propri alunni.

65. In che modo il docente può allestire ambienti di apprendimento innovativi, motivanti ed inclusivi? Quali
metodi dovrà privilegiare?

- Il docente deve innanzitutto partire dalle precononoscenze degli studenti; all’inizio della lezione,
attraverso la metodologia del brainstorming, che consente di motivare gli studenti, in quanto sentirsi
coinvolti nell’esprimere le proprie conoscenze e condividerle ben predispone all’apprendimento (Maria
Papa).
- Durante le attività didattiche, inoltre, il docente può presentare dei casi reali (studio di casi o case
analysis) da analizzare, anche in gruppi (cooperative learning) o in coppia (peer tutoring o peer to peer),
per promuovere forme di apprendimento cooperativo, che favoriscano l’inclusione, a partire dalla scelta
di argomenti realistici, e per questo, maggiormente attraenti ovvero motivanti. (Arianna Patanè)
- Una questione fondamentale nell’insegnamento riguarda la scelta della forma comunicativa. In
particolare, l’utilizzo delle immagini, attraverso le presentazioni, appare maggiormente coinvolgente
dimostrando quanto l’uso competente delle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione)
consenta una facilitazione nell’apprendimento, grazie ad un maggiore coinvolgimento da parte degli
studenti che, essendo dei “nativi digitali”, provano maggiore interesse quando la presentazione di un
argomento si avvale di strumenti digitali (Alessandro Pappalardo).
- Utile per motivare gli studenti è anche utilizzare strategie ludiche e competitive. Ad esempio, l’impiego di
Kahoot consente di esercitarsi su qualsiasi argomento all’interno di una gara che prevede tra vincitori:
terzo, secondo e primo posto. Nei contesti didattici odierni la gamification appare una strategie
metodologico-didattica particolarmente innovativa, motivante ed inclusiva. (Francesco Saverio Palomba).

66) Che cosa si intende per “progettazione a ritroso”? Perché questo tipo di progettazione favorisce lo
sviluppo delle competenze? Cosa vuol dire “Non è importante quanto un alunno sa, ma che cosa sa fare
con quello che sa” (Wiggins)?

La progettazione è a ritroso consiste in 3 interrogativi : 1)stabilire con chiarezza le competenza da


raggiungere, 2) stabilire prova di competenza e relativa rubrica, 3)stabilire con chiarezza ai contenuto del
percorsoda pianificare. favorisce la competenza data nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del
Consiglio 2006 che consiste nella capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali
metodologiche, in contesti nuovi e in modo autonomo e appropriato

67) 1) Riflettere e commentare la seguente affermazione messa in risalto dalla pedagogia Marxista:
"L'educazione è condizione indispensabile per la realizzazione di una nuova società".

68) Quali dei paradigmi pedagogici analizzati dal punto di vista didattico e metodologico ti ha interessato di
più e perché: Illuminismo, Romanticismo, Positivismo, Attivismo, Pedagogia come scienza

69) 1) Rifletti sul concetto di emergenza educativa: quali sono le cause, le conseguenze e quali le
caratteristiche dei nuovi bisogni educativi.

70) Spiega e rifletti sui concetti di: apprendimento formale, apprendimento informale, apprendimento non
formale, con esempi anche riferiti alla tua esperienza personale

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