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Il metodo dei testi – Manuela Padovan, Monica Imperatore, Angelo Liut

Due domande terribili

1) Perché studiare latino? (Utilità della cultura, ma la cultura va oltre l’utilità contingente)
2) Siamo in grado noi docenti di insegnare latino e greco?

Noi docenti abbiamo poche ore, ragazzi con troppe lacune. Inoltre, anche negli stessi licei le lingue classiche
sono ai margini dei programmi

Vorremmo che i ragazzi alla fine del primo biennio:

1) Conoscessero il mondo di Roma nei suoi aspetti culturali fondamentali, anche in rapporto col
presente
2) Avessero accostato direttamente alcuni dei più significativi autori latini
3) Avessero acquisito un patrimonio lessicale tale da apprezzare le permanenze del latino nelle lingue
moderne, a partire dall’italiano
4) Avessero osservato i principali fenomeni morfosintattici della materia in una prospettiva
translinguistica

Indicazioni Nazionali: insistenza sui nuclei linguistici, civiltà, lessico, panorama europeo, metodo Natura

Esperienza didattica di orientamento nella secondaria di I grado. Presentare il latino in una terza media.
Portare un testo latino con traduzione in italiano. Approfondimento linguistico e lessicale esteso alle lingue
moderne

Esperimento di didattica induttiva del greco: corso di 10 ore (due incontri da 5 ciascuno), in cui si partiva
dall’Eutifrone di Platone per introdurre il contesto storico-geografico, la figura di Socrate, la Stoà, istituzioni
ateniesi., lessico, elementi di morfologia e sintassi.

Testo al centro, poi lingua, storia e civiltà

Esperimento orientativo. Carme 8 di Catullo con traduzione italiana a fronte, sotto al testo una batteria di
pronomi con traduzione in italiano. Pronomi in tabella con traduzione in italiano, funzione logico-
grammaticale, desinenza.

Dal testo e da questa tabella poi si ricava la regola sui pronomi. Radice cu/qu interrogativa che dava origine
ai pronomi ed esercizio

I ragazzi fanno domande del tipo “ma perché il latino somiglia all’italiano?”

Esercizi su Platone (Eutifrone)

Frammento in cui Eutifrone incontra Socrate alla Stoà. Il testo è accompagnato da immagini per far
immergere gli studenti nel conteso, fra cui quelle di Socrate e Platone, della Stoà, una Carta della Grecia,
dell’agorà e della pianta di Atene

Esperimento con 30 ragazzi volontari a fine primo quadrimestre del quarto ginnasio, epoca in cui i ragazzi
sanno leggere in greco, conoscono i verbi in -ω e il verbo essere (solo presente e imperfetto), la prima e la
seconda declinazione (ma anche la terza volendo), gli aggettivi.

I ragazzi hanno anche una traduzione a fronte del testo greco, e attraverso la traduzione cercano di
rispondere a domande come “come si dice in greco “è accaduto”?”

Con la grammatica tradizionale ci si blocca alla prima parola, o elemento grammaticale non ancora trattato
al primo quadrimestre del quarto ginnasio
Γέγονεν = è un perfetto, non ancora fatto come argomento al quarto ginnasio ma dobbiamo focalizzarci sul
lessico più che sull’intero sistema del perfetto (che non abbiamo il tempo di trattare). Focalizziamoci sulla
radice γεν da cui derivano ghènos, ghenesis e altre parole. Le radici generano il lessico.

Da un brano di Platone si evincono elementi sintattici, lessicali, grammaticali anche di anni successivi. E visti
direttamente su un testo VERO di Platone

Selezionare nuclei linguistici, crearsi dei canoni, in base ad indirizzi, classi, tempo che si ha

Brani che abbiano un contesto culturale

Dimensione narrativa, raccontare storia di Roma, di un autore, della vita reale

Dal testo il percorso induttivo può essere induttivo, lento, ma efficace. Bisogna partire dagli obiettivi finali
per programmare tutta la didattica

Evitare fratture fra biennio e triennio. Dopo un biennio dedicato alla grammatica, gli studenti vengono
scaraventati di fronte ai brani di autori da tradurre. Si parte al terzo anno con la fase preletteraria, con
quella arcaica, con teatro. La lingua letteraria è ostica per i ragazzi, inoltre questi ultimi sono meno motivati
a tradurre perché lo stesso Esame di Stato non prevede più una vera e propria prova in latino se non al
classico. Tutto si riduce al triennio più a un mero studio della storia della letteratura che a un vero confronto
con i testi. I ragazzi finiscono col ricordarsi solo massime o singole parole, ma non sanno orientarsi di fronte
a un testo letterario.

Si deve puntare quindi a testi latini reali, brani di letteratura ed epigrafi. Occorrono testi motivanti che
facciano comprendere ai ragazzi lo spirito della latinità, non testi semplificati da Metodo Natura.

Utilizzare i testi già al biennio fa loro sviluppare loro una sensibilità all’osservazione del testo letterario.
Puntare quindi sul lessico per afr uscire la parola verso il mondo, fuori dallo schema grammaticale. Lessico,
referenti che fanno caricare di senso una parola. Etimologie che facciano caricare una parola di senso.

Famiglie di parole che derivano da una stessa radice. Far rintracciare le famiglie parole dagli studenti. Stessa
radice = significati simili e parole interconnesse. I ragazzi devono percepire che la lingua si evolve, non è
statica.

Testualità: invitare gli studenti a fare anticipazioni dal testo partendo dal titolo, facendo cercare loro le
parole chiave

Coesione e coerenza devono essere centrali anche nel latino, individuare catene anaforiche, pronomi,
richiami interni fra una parola e l’altra. Difficoltà nella comprensione di un pronome e a cosa si riferisce.
Connettivi per trovare coerenza nel testo, snodi argomentativi.

Osservare macrostruttura di un testo. Lettere delle Heroides di Ovidio con struttura a blocchi argomentativi
che gli studenti possono osservare già nel primo anno con il testo e una traduzione contrastiva in italiano a
fronte

Inserire tutto ciò che ha a che fare con grammatica valenziale e generativa, ma deve essere comunque
un’impostazione che i ragazzi devono aver trovato nel libro di testo

Scopo finale: comprensione del testo. Ciò vale nei test Invalsi e di comprensione del testo anche nei test di
ingresso per entrare nelle università. Sono i testi a guidare la riflessione linguistica, non il contrario.
Argomenti linguistici da trovare nei testi stessi

Riproporre uno stesso testo più volte sotto prospettive diverse.


Nella prima parte del primo anno uno spazio adeguato alla storia di Roma e periodizzazione (non solo una
paginetta veloce). Periodizzare latino arcaico, classico, etc.

Questi aspetti diacronici messi in relazione con l’esperienza diretta degli studenti (studenti che hanno
contatti coi dialetti della lingua italiana). Anche nei dialetti italiani ci sono collegamenti con il latino, e nelle
altre lingue neolatine. Sfruttare anche aspetti diafasici, diamesici e diastratici per collegarsi all’esperienza
diretta di vita degli studenti.

Che registri usano gli studenti per esprimere un determinato

Elementi linguistici e culturali del latino con un solo autore (Catullo), Con un solo autore posso avvicinare
alla storia di un individuo, delle sue relazioni interpersonali, del contesto culturale e storico in cui ha vissuto
e del lessico che ha usato.

Catullo = sfera emotiva, ma arriva diretto ai ragazzi

Funzione metacognitiva in cui Catullo riflette sul poetare, sullo scrivere e questa riflessione metacognitiva la
può fare anche lo studente

I pronomi andrebbero anticipati perché permettono un facile aggancio con l’italiano. Introdurre il concetto
di declinazione con i pronomi ha infatti i seguenti vantaggi:

1) Analogia con l’italiano (opposizione io-mi-me e tu-ti-te) che consente un rapido passaggio dal noto
al non noto
2) Focalizza subito l’attenzione su elementi linguistici di amplissima attestazione indoeuropea (con
forte stabilità morfologica). Confrontabilità delle lingue (I-me, Je-moi…) con cui ragionare con gli
studenti
3) Allinea temporalmente lo studio del latino con quello di altre lingue e consente collegamenti con il
concetto più ampio di pronome e di quelli possessivi. Introduce anche il concetto di neutro e di
referenzialità

Sinossi dei complementi, non da presentare un po’ alla volta nell’arco dell’anno, ma piuttosto bisogna dire ai
ragazzi che esistono complementi che si costruiscono con un unico caso di un sostantivo, mentre altri si
costruiscono con il caso del nome preceduto da una preposizione. Poi occorre fornire ai ragazzi una tabella
complessiva di tutti i complementi, e se i ragazzi hanno questa tabella non occorrerà spiegare da zero i
complementi ogni volta.

Ci sono argomenti che vanno accorpati: leggi dell’accentazione (baritonesi, trisillabismo). Occorre fornire ai
ragazzi poche semplici regole con cui accentare i nomi correttamente. Quando si spiega il sistema
dell’indicativo è inutile spiegare prima un tempo, e poi un altro. Bisogna spiegare il sistema combinatorio
dei vari tempi dell’indicativo (cfr. Renato Onilia), poi sarà facile passare da un tempo all’altro con l’aggiunta
di un suffisso e il cambio di una vocale tematica. Se poi spiego il verbo “sum” già che ci sono spiego anche i
composti di sum come possum, absum…)

Se nel primo anno vi è un approccio al singolo autore, al secondo anno vi è un approccio basato invece per
temi o generi diversi (a ciascuno dei quali verrà dedicata un’unità didattica), con autori e testimonianze vari.
Da tali testi posso introdurre elementi linguistici più complessi, elementi di sintassi e stile, aspetti
antropologici della civiltà greca o romana, o letterari.

Testi da presentare a settembre con traduzione a fronte con passaggio dal latino in italiano. Testi più
articolati di autori veri, non frasi minime. Catone serve a capire l’importanza dell’agricoltura per gli antichi
romani. Quintiliano per affrontare il tema della pedagogia e del rapporto fra insegnate e allievo. Orazio e la
gita sull’Appia antica (testo gustoso, di satira, da cui parlare delle strade, anche parlando di cartografia e
Tavola Peutingeriana del territorio, che non ne offre una rappresentazione realistica ma come le tabelle
delle linee della metropolitana servono a farci orientare nelle strade).

Testo di Catone sul podere. Fare esercizio di anticipazione chiedendo all’alunno che rapporto c’è fra titolo e
testo?

Suddividere il brano in tre sequenze a cui assegnare un titolo fra quelli proposti nell’esercizio. Esercizio
molto simile al riassunto.

Individuare frase in cui Catone descrive le caratteristiche del potere ideale

Espansione sulla centuriazione del territorio romano. Argomento interessante anche se sottovalutato dai
manuali perché l’organizzazione del territorio romano è alla base dell’organizzazione del territorio dell’Italia
attuale. L’Italia è un Paese fragile in cui l’organizzazione del territorio, l’uso delle risorse sono problemi
attuali su cui noi abbiamo molto da imparare dagli antichi romani.

Preghiera del pater familias affinché gli dei gli concedano un buon raccolto (sacralità e rispetto della terra)

Lessico e spiegare agli studenti che ci saranno parole (incontrate nei testi prima usati). Divisi in categorie
grammaticali e colorate in modo diverso in basse alla frequenza. Memorizzare con più attenzione le parole
più frequenti. Trasformazione di parole dal latino all’italiano sia da l punto di vista morfologico che di
significato.

Testi da proporre per il primo anno di Catullo che permettono di cogliere molte sfaccettature dell’autore e
caratteristiche letterarie, storiche, artistiche. Osservazione di caratteri linguistici. Si ii8nizia subito coi
pronomi e il genere neutro (senza dover aspettare di trattare anche la seconda declinazione).
Scomposizione delle parole. Dimostrativi, relativi. Declinazioni divise per temi (ciò vale anche le
declinazioni). Niente questione parisillabili vs imparisillabi. Altri aspetti linguistici coi carmina di Catullo
(Carme 68 da usare per più blocchi contenutistici del libro)

Per il secondo anno gli aspetti linguistici vanno scemando rispetto al primo anno. Nel primo anno sono stati
trattati tutti gli argomenti indispensabili della morfologia, come ad esempio l’imposizione
infectum/perfectum, l’opposizione indicativo/congiuntivo (argomenti trattati negli ultimi due testi di Catullo
di fine primo anno).

Il secondo anno del biennio si apre col libro I, cap. VII del De Bello Gallico di Cesare, la Res Divi Augusti di
Ottaviano e la Britannia di Tacito trattano già gran parte della subordinazione della lingua latina. Per
esempio il participio perfetto e futuro e la perifrastica attiva (quella passiva viene affrontata dopo, quando si
fa gerundio e gerundivo). Il testo è padrone e governa le scelte linguistiche e grammaticali. Esigenze
narrative e tematiche e di una certa progressione linguistica grammaticale

Conquiste, rapporti dei Romani con altri popoli (percorso 2)

Scene di vita quotidiana (percorso 3) con autori impegnativi come Tacito e Seneca. Qui vi è la vita politica
esaminata nei Programmata di Plinio il Giovane (costruzione paratattica e verba timendi)

Percorso 4 sulla condizione della donna (in ordine cronologico nella storia romana, e con brani di autori
complessi come Sallustio e Cicerone sulla Lex Oppia, Tacito per le imperatrici). Poca grammatica, più
attenzione al contenuto, sul lessico, sullo stile.

Clodia e Sempronia (quest’ultima nella Pro Caelio di Cicerone). Clodia è la Lesbia amata da Catullo, autore
fatto al primo anno. Nella prima parte inoltre vi è il carme di Catullo per Cicerone, intessuto di superlativi
che forse Catullo usa in senso ironico. Qui invece, nella Pro Caelio cicerone per difendere Celio attacca
Clodia. E Catullo ha attaccato Celio in un suo carme.
Esercizio: smontare le frasi di Cicerone, darle in italiano e chiedere agli studenti di completarle in latino (che
è difficile perché tali frasi sono dei periodi ipotetici)

In un altro esercizio gli studenti devono individuare i tempi usati in questi periodi ipotetici di Cicerone e
stabilirne la tipologia

Esercizio di analisi del periodo sugli usi di ut e utrum…an

I percorsi qui proposti sono apparentemente tradizionali, a parte il penultimo percorso sui racconti horror,
con autori come Plinio, Apuleio e Petronio

Ultimo percorso sulle teorie scientifiche Seneca (Naturales Quaestiones), Plinio il Vecchio (Naturalis
Historiae)

Nella seconda parte i percorsi possono essere saltati, o rimandati. Soprattutto le parti narrative. Flessibilità.

Testo difficile + esercizi. Le proposte di lavoro sui testi seguono tre direttrici:

1) Esplorazione: avvicinamento esperienziale al testo e alle sue strutture, attivazione di processi di


decodifica e comprensione del testo, per stimolare piacere e curiosità della lettura la dimensione
narrativa.
2) Sperimentazione e apprendimento con esercizi di analisi formulati in modo consueto, per applicare
conoscenze grammaticali
3) Consolidamento e applicazione con attività di rinforzo, anch’esse analitiche

Esempi concreti.

Gli esercizi di esplorazione non sono usuali al biennio, ma sono in linea con la certificazione linguistica del
latino. Riducono la frattura fra biennio e triennio. Conoscenza della lingua latina non solo in termini di
regole grammaticali, ma proprio di lingua. Esercizi utili per sviluppare abilità di analisi e comprensione del
teso utili anche in altre discipline.

Esercizi su tre livelli (di inizio percorso, intermedi, di fine percorso), per mostrate come progredisce
l’insegnamento.

Esercizio sul Carme 5 di Catullo per la comprensione di carattere generale del testo, suddiviso in nuclei di
significato che lo studente dovrà cercare dentro al testo.

Altro esercizio in cui lo studente deve rispondere a delle domande di comprensione, all’occorrenza
riportando le parole in latino del carme

Esercizio che è tabella di completamento di ricerca di parole in latino che traducono le voci italiane

Esercizio INTERMEDIO di comprensione profonda in cui lo studente cercherà i termini latini afferenti a
determinati campi semantici, ad esempio il ricordo e la dimenticanza.

Esercizio di interpretazione del testo e su cosa l’autore volesse esprimere

Richieste esplicite di interpretazione del testo. Dopo una comprensione globale viene chiesto allo studente
di individuare frasi in latino che denotano il modo di essere dell’autore.

Domande tecniche legate all’ironia.

Domande di carattere stilistico (che scopo voleva ottenere Catullo con queste scelte)

Esercizi di completamento, ristrutturazione, ricostruzione formulazione di regole

Frasi a completamento
Tabelle di passaggio da un pronome interrogativo a un dimostrativo

Ricostruzione della coppia aggettivo-sostantivo

La peculiarità di questi esercizi è la loro relazioni a testi ed espressioni che gli studenti hanno sperimentato
nell’approccio col testo. Testi proposti per sperimentare strutture sempre nuove. Lo stesso testo offre
sempre nuovi spunti, nuove strutture.

Esercizio di formulazione di regole: allo studente viene richiesto di ipotizzare dopo aver osservato un
fenomeno linguistico e la regola che esso ha dietro. Tabella incompleta ma completata dallo studente in
maniera esperienziale per arrivare alla riflessione e formulazione della regola

Regola usata per i tempi del perfetto. Lo studente compila tabella e rinforza le sue conoscenze. In genere
forniamo tabelle già complete, qui invece è lo studente che dovrà completarle costruendo il percorso di
apprendimento attraverso la progressiva comprensione della regola con cui funziona la forma verbale

Ultima batteria di esercizi è quella di consolidamento e applicazione. Tabella sui casi e le funzioni logiche
perché lo studente abbia una visione più chiara e globale di ciò che incontrerà.

Tutti gli esercizi sono sempre riproposti proponendo tutti quanti testi che mano a mano sono stati
presentati

Esercizio di analisi che chiarisce come l’applicazione analitica della prima parte non sia solo fine a se stessa,
ma abbiamo un percorso di sintesi che prevede che lo studente motivando le proprie risposte attivi la
riflessione metacognitiva e con essa i processi logici e metodologici che tornano utili anche nello studio
delle altre discipline.

Esempio di fine percorso, nel quale dopo aver conosciuto il mondo di Catullo, la sua cultura, il suo modo di
esprimersi, chiediamo allo studente di scrivergli come se fosse un amico. Questo porta lo studente a
ricostruire il contesto storico-culturale, ripercorrere la poetica dell’autore e il suo lessico, a rinforzare le
competenze di scrittura, a godere del piacere della narrazione non più come fruitore ma come narratore.
Approccio di nuovo analitico. Lo scopo della comprensione del testo attraverso lo studio della lingua
utilizzando testi vivi dell’età reale per rendere nuovamente viva la lingua che lo studente può vedere più
vicina a sé.

Le verifiche seguono l’andamento didattico generale, dalla comprensione del testo e per tutti i carmi
studiati. Che titolo potresti dare al Carme 5? Proponi una breve sintesi del contenuto. Quali sono le
espressioni latine nel testo che esprimo al meglio i temi indicati in questa tabella?

Esercizi di grammatica nella verifica che consistono nel tradurre alcuni verbi latini in italiano

Quali sono le radici di sum? (ovviamente sono tutti temi già affrontati)

Fai un esempio di composto del verbo sum

Esercizi sul lessico incontrato, su cosa una parola latina è arrivata a significare in italiano, su termini che
provengono dalla stessa radice

Nella seconda parte del libro fra gli esercizi vengono introdotte le versioni di autori già incontrate. Versioni
fatte da testi d’autore e contestualizzati. Mosconi: introduzioni fuorvianti e insufficienti degli autori.
Versione di Giustino, epoca in cui visse, opere scritte, tale versione è una verifica che deve tenere conto
delle acquisizioni del primo anno (quindi infinite e cum + congiuntivo sono tradotti fra parentesi). La
traduzione che possono fare degli alunni del primo anno è un completamento. Domande di grammatica e
comprensione del testo
Una versione per il secondo anno può essere un brano di Svetonio su Cesare che attraversa il Rubicone. Qui
gli alunni possono tradurre con autonomia le subordinate e ci sono domande di verifica della comprensione

Versioni tardoantiche vanno bene al primo anno come Giustino a Eutropio (Epitomi, Periochae)

LE SLIDE DELLA VIDEOLEZIONE SONO TRATTE DAL LIBRO DI TESTO “ITINERA LATINA” DI MANUELA PADOVAN

PER IL GRECO CON QUESTO METODO VEDERE “METHODOS” DI CAMILLO NERI

ALTRI TOOL: poesialatina.it

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