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Novità B I tendenzialmente riconoscibili ma anche eseguibili le sentenze straniere; in questo

momento la competenza delle corti nazionali se sorgesse una contestazione riconoscibilità/esigenza


di verificare motivi ostativi – competenza secondo regime ordinario (luogo Tribunale dove contesto,
Corte di appello e in ultima istanza in Cassazione. In realtà riforma in cui invece per quel che riguarda
i procedimenti di contestazione di eseguibilità sentenza, direttamente alla Corte di Appello. Quindi
due fasi tutte e due davanti alla CA (contesto e nel caso in cui appello) = eliminiamo la ricorribilità
in prima istanza al Tribunale (ora facciamo CA; CA; Cassazione). Ritorniamo al passato, nel sistema
italiano era sempre stato della CA così come quando si tratti di verificare eseguibilità e riconoscibilità
di sentenze che vengono fuori Europa. Nel sistema italiano da sempre eravamo abituati ad andare
davanti alla CA, procedimento oppositivo davanti alla stessa CA e poi Cassazione. Convenzione di B
e B I CA - CA Cassazione.

Con l’innovazione B I quando sono stati chiesti di indicare allora Tribunale. Ora contro – riforma non
ancora in vigore che riporterà alla CA. Sentenza straniera quando ordinamento di uno SM UE è non
solo immediatamente riconosciuta nell’ordinamento interno ma anche immediatamente
eseguibile, vado di fronte all’autorità ita con la sentenza straniera e chiedo esattamente come faccio
per una sentenza italiana non eseguita dalla parte soccombente. Titolo esecutivo per me, se non lo
fa io devo aprire un procedimento esecutivo, è titolo per aprire procedimento esecutivo in Italia
una sentenza straniera. QUELLO CHE ISTITUZIONI UE NON FANNO (CHE R B I NON FA) è CAMBIARE
LA TIPOLOGIA DI PROCEDIMENTO ESECUTIVO CHE VALE ALL’INTERNO DELL’ORDINAMENTO. Se noi
trattiamo s straniere come se fossero ita possiamo riconoscere anche se non s definitiva che ha
esaurito grado di giudizio, POTREBBE ESSERE UNA SENTENZA PROVVISORIA E NOI LA
RICONOSCIAMO SUBITO IMMEDIATAMENTE, potremmo bloccare riconoscimento nel momento in
cui es procedimento di appello. Per quello che riguarda esecutività non siamo noi a dire se eseguibile
decisione in primo grado anche dopo fase di appello.

Noi possiamo dire ordinamento ita quando sono eseguibili le nostre sentenze, G ita non in grado ad
andare a vedere in che tempo – luogo eseguibile allora come se circolassero assieme una sorta di
certificato – CERTIFICATO CHE EMETTE LO STESSO G CHE PRONUNCIA SENTENZA, compila un
attestato uguale nel R (nome parti – oggetto della causa – se s eseguibile o meno = la correda di
tutti i dati per la circolazione) controllo caratteristiche che lo fa lo stesso G che pronuncia la
sentenza, semplice aprire la fase esecutiva, tutti i G usano questo modello, sanno che in realtà se
possono o non possono procedere su questa S. Motivi ostativi. Se questo è il quadro del R B I (che
detta la procedura civile internazionale per tutti i paesi membri UE) ora vedere cosa facciamo noi
Ita se ci arriva una S da un paese non UE o da un paese UE ma nelle materie escluse (non civile –
commerciale) ma comunque devo preoccuparmi di attivare L218 tanto più se S mi arriva fuori UE.

L218 non viene solo dopo RBI, viene dopo tutti i regolamenti UE. Secondo R in materia di famiglia
che ci detta i criteri di giurisdizione. L218 L’ULTIMA COSA CHE è DA ANDARE A VEDERE. Non c’è
alcun combinato disposto tra L218 e RBI – solo se non competente in base al RBI e altri R allora L218.
Quando G ita è competente in via generale, criterio generale del domicilio o della residenza in ita
del convenuto ovvero della nomina di un rappresentante in giudizio; criterio generale: domicilio o
residenza del convenuto. Quando farò scattare operatività art.3? quando convenuto residente in Ita
ma DOMICILIATO FUORI UE, e poi? Come mai posto questo foro generale? Quando siamo IN
MATERIA CIVILE, PER TUTTA UNA SERIE DI PROCEDIMENTI CIVILI R B I NON SI APPLICA ALLORA
FUORI DALLE MATERIE B I. Vale senza eccezioni per l’ordinamento interno, può essere che a livello
Ue o internazionale ci siano indicazioni differenti. L’ha copiato dalla Convenzione di B del ’68. Noi
nel cpc il criterio generale era quello – della cittadinanza – per noi foro generale era la cittadinanza

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del convenuto o dell’attore se ita. Che assumesse la veste di convenuto o di attore, criterio che non
funzionava più. Non teneva conto dei legami effettivamente esistenti.

Quindi foro generale def in questo modo ma in realtà secondo c art. 3 dice che per la giurisdizione
italiana anche quando convenuto non sia domiciliato in ita può essere fondata sui criteri utilizzati
(da 5 a 15) sui fori speciali compresi quelli a protezione della parte debole, utilizzati nella
convenzione di B del ’68 allora nel 95 non si poteva più fare rinvio alla convenzione del ’68. Anche
quando non si applichi R, anche quando convenuto non domiciliato al di fuori Paese membro,
estendiamo fori speciali ambito di applicazione R – NOI DICIAMO CHE APPLICHIAMO ANCHE
QUANDO CONVENUTO DOMICILIATO AL DI FUORI UE. Non applico B I allora si sarebbe dovuto dire
in materia di c – anche nei confronti di un c da eseguirsi, anche quando convenuto domiciliato
Brasile, Stati Uniti, io comunque dico competente G ita, ma dovrei riscrivere anche quando
domiciliato fuori UE. Non mi metto a riscrivere in materia di trust, di illeciti, in materia di protezione
parte debole, non mi metto a riscrivere fori di quando G ita competente, io riscrivo B I – mi vanno
talmente bene le scelte del legislatore comunitario per me valgono quei criteri lì.

Rinvio al R B I bis, a mano a mano lo intendiamo come rinvio mobile, se questi cambiano il rinvio.
Idea di applicare nel R interno dei criteri che non siano riferiti a un testo, sarebbe davvero una scelta
un po’ particolare, Cassazione segue la scelta del rinvio mobile (consente di spostare rinvio
effettuato a B come rinvio effettuato a B I bis o ter – rinvio mobile). N che dice tutti i riferimenti fatti
alla Convenzione di B devono essere riferiti a me, N di questo tipo R B I può metterla, normativa
puramente interna, sull’UE non c’entra niente. Più logico pensare di adeguare scelta interna – UE
consente lo spostamento dei rinvii mano a mano che modifica dei testi normativi. Ultimo c art. 3 dà
una formulazione importante: rispetto alle materie non coperte dalla Convenzione di B tutte le volte
in cui soggetto domiciliato fuori Ue, giurisdizione può essere radicata in Ita quando esistano dei
criteri di competenza territoriale, sulla base dei criteri stabiliti nel cpc e tesi a identificare la
competenza per territorio. Se io ho competenza territoriale in Ita interna la trasformo in criteri di
giurisdizione. Questo modello di trasformare criteri di competenza territoriale interna in modello di
giurisdizione è tipicamente tedesco (di tradizione della Germania), noi lo abbiamo in realtà
impiegato nell’ambito del R interno anche se nelle materie ambito B I – criteri previsti indicati nel
cpc e anche fori speciali, però quello che occorre ricordare è che TRA TUTTI GLI ALTRI CRITERI
CAPACI DI RADICARE LA GIURISDIZIONE PER TERRITORIO (dicono se competente Milano, Genova o
Napoli) VI è UNO DI QUESTI CHE PARLA DI COMPETENZA DEL LUOGO DI RESIDENZA DELL’ATTORE.

Se io questo criterio lo spostassi a livello internazionalistico, basterebbe che lo stesso attore risieda
in Ita per radicare una lite, si dice che questo vale solo per le materie non B I. Criteri che cpc utilizza
per distribuire competenza internazionale interna, devo sapere a che tribunale rivolgermi, dove
vado a radicare una lite in Ita. Problema perché altrimenti G che si dichiara incompetente (per
territorio). Art. 3 che trasforma criteri di competenza territoriale in realtà in criteri di competenza
giurisdizionale, una volta che risolvi il problema sulla giurisdizione io ti dico quando competente G
ita – fase successiva, questione di giurisdizione non hanno nulla a che fare con questione di
competenza, legislatore italiano (logica mutuata dal tedesco) SE IO HO UN CRITERIO TERRITORIALE
LO TRASFORMO IN CRITERIO DI GIURISDIZIONE, vero che è per le materie escluse dall’ambito
applicativo B I ma comunque denota comportamento legislatore ita se non proprio nei ranghi
legislatore europeo dice alla fine allargo molto le maglie della giurisdizione italiana, si può definire
esorbitante, CRITERI CHE IN REALTÀ LEGISLAZIONE EUROPEA COMBATTE, cronica sofferenza dal
punto di vista giurisdizionale.

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Motivazione che può spingere a dire, competenza per territorio trasformata in competenza
giurisdizionale, poi vale tutto al di fuori delle maglie del R europeo vale tutto per riportare le maglie
all’interno dell’ordinamento ita. Noi siamo famosi in linea negativa, vuole radicare la causa a tutti i
costi, chi strategicamente lo studia a livello societario lo fa perché responsabile, vuole vedere la sua
responsabilità accertata nell’arco di 15, 20, 30 anni. Questo dice art. 3 – domicilio e residenza del
convenuto, per le altre materie estendo criteri di competenza territoriale. In realtà dopo art. 3
ambito L218 c’è un art. 4 (si occupa della proroga e deroga della giurisdizione italiana). Quando un
art. come questo può applicarsi (solo al di fuori delle materie) questi sono validi e regolati da B I
anche quando entrambi i contraenti sono domiciliati fuori. Vale solo questa volta per i casi esclusi.

Art. 4 – requisiti per prorogare giurisdizione ita fuori dal B I sono accordo e forma scritta ad
probationem, accordo può essere provato per iscritto e non concluso per iscritto, due soli elementi
quello sostanziale e quello formale (accordo scritto ad probationem). Posso radicare la giurisdizione
ita e G ne tiene conto, sempre nel primo comma art. 4 si procede dicendo ovvero, convenuto appare
nel processo… comportamento giudicato del tutto uguale a una manifestazione implicita, si può
sempre prorogare in forma espressa o in forma tacita, non presentazione eccezione di
incompetenza nel primo atto, non contestazione equivale ad accettazione dei limiti di competenza
giurisdizionale. Secondo c art. 4, in una logica sovranazionale qui occorre fermarsi, accettazione può
essere espressa o tacita, invece art. 4 pone secondo c in cui si dice che giurisdizione ita può essere
convenzionalmente derogata a favore G straniero o ambito estero se causa verte su diritti
indisponibili, questo dice art. 4 secondo c. In una logica sovranazionale come nei trattati ma nel R B
I mi devo porre un problema (autonomia privata), se la faccio valere la faccio valere in senso positivo
e negativo, ho dei criteri fissati per Legge.

Il legislatore ita invece lascio che funzioni autonomia privata deroghi, risposte diverse a seconda che
volontà funzioni in senso espansivo della giurisdizione ita o limitativo giurisdizione ita. Se vuoi
prorogare giurisdizione ita lo fai senza limite alcuna (in forma espressa o in forma tacita); se per caso
la vuoi derogare e toglierci un pezzo di competenza allora no, ti chiedo non solo forma scritta ad
probationem ma che questo accordo verta su DIRITTI DISPONIBILI, che poi non è l’accordo ma la
causa deve vertere su diritti indisponibili. Qualunque accordo di scelta del G non sarebbe tenuto
valido, non tratto fenomeno scelta in maniera eguale, se limitativo la causa deve vertere su d.
disponibili. Senso dal punto di vista della politica legislativa, se legislatore ita fa delle leggi in materia
civile ponendo dei diritti disponibili vuole dire sottraendo alla disponibilità delle parti sottrae anche
alla scelta del G. vado nel paese in cui diritti non considerati come disponibili e quindi mi libero della
logica legislatore. Concedo autonomia dove autonomia concessa a livello sostanziale, punto di vista
materiale della legislazione civile, dò anche autonomia dal punto di vista civilistico. Dove
indisponibili allora di solito lo faccio scegliere alla legge e dal giudice.

Strano che la coerenza ci sia solo in uscita o in entrata, se la puoi non così facilmente derogare la
giurisdizione ita, allora non la fai neanche accettare senza limiti, ti preoccupi – che G straniero
dovrebbe controllare e sorvegliare, normativa di dip non riesce mai a superare l’ottica chiaramente
internazionalistica, sempre meglio disciplinato a livello sovranazionale, meglio dal punto di vista
obiettivi a cui tende. Guardare la N sulla litispendenza.

Due modi come in B I due modi per accettare la giurisdizione (o con un accordo espresso: le parti
prima del processo concludono un accordo/un contratto in cui si mettono a discutere e poi indicano
G – accordo scritto o verbale di cui serve prova scritta) oppure nessun accordo precedente al

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processo, zero accordo verbale e nemmeno in forma scritta, attore radica causa in Ita e convenuto
si costituisce in Ita.

Cosa art. 7 dice in punto di giurisdizione e causa pendente in Ita o in altro ordinamento, materie
escluse o ordinamento extra UE. Come si comporta G ita quando stessa causa pende in un altro
ordinamento UE. Art. 7 L218 risolve questo problema, medesimo oggetto o titolo, dinanzi a un G
straniero, G ita se ritiene che possa produrre effetti per ordinamento italiano sospende il giudizio.
Come circolano le sentenze extra UE in ita. Cosa si vede di analogo e di diverso nella litispendenza
europea e internazionale (regolata da B I): quali analogie e differenze si trovano. Analogia è la def
di stessa lite (identità soggettiva, di petitum e di causa petendi), nozione di stessa causa identica
(stessa cosa di stessa causa litispendenza internazionale). Prima differenza grossa, sia eccepita (G
NON PUÒ RILEVARLA D’UFFICIO) – deve rilevarla d’ufficio, qui occorre eccezione di parte, che parti
chiedano al G ita di rilevare litispendenza nei confronti G extra ue.

Abbiamo un processo che pende all’estero e un processo che pende in ita. In B il meccanismo è
automatico, se lui si chiara competente bene altrimenti riprenderà la causa, sospendi, se poi vai
avanti bene, cosa non è identico: il meccanismo non solo dell’eccezione di parte ma anche che
meccanismo non automatico. G potrebbe rilevare che procedimento straniero, causa è la stessa e
lui G successivamente adito, in una causa come questa devo sospendere, non ho margine, in questo
caso invece non si dice devo – ma si dice che G ita sospende solo se ritiene che il provvedimento
straniero possa produrre effetto nell’ordinamento ita. È una valutazione rimessa a G – potrebbe
anche decidere di andare avanti il G ita, certo è una valutazione vincolata, non può farlo in maniera
automatica, il provvedimento straniero cos’è? la sentenza. Qual è il problema, sono in una fase di
litispendenza, il processo pende in uno Stato non Europeo o in uno Stato Europeo quindi pende il
processo, inizia prima il G ita successivamente adito, non puoi giudicare, giudizio già iniziato, perché
succedono queste cose: si invertono le parti processuali.

In Canada per sentirmi condannare esecuzione di un c ma no inizio qua. Quindi provvedimento


straniero possa produrre effetto, per decidere se sospendere o meno dato per scontato che
presupposti ci siano, la valutazione sostanziale che devo compiere – qual è il problema logico, ho
due cause pendenti; io litispendenza la rilevo quando parte presenta eccezione in base
riconoscibilità provvedimento straniero, il problema è che provvedimento straniero non ce l’ho,
allora si chiede un giudizio SULLA RICONOSCIBILITÀ SENTENZA NON ANCORA PRONUNCIATA, NON
GIUDIZIO FACILE. Se processo che si sta celebrando all’estero condurrà alla pronuncia di una
sentenza che poi sarò in grado di inglobare. Allora sarebbe riconoscimento sulla sentenza straniera,
provvedimento non ce l’ho. Intanto bisogna quindi andare a vedere quali sono i motivi o meglio i
vizi che per l’ordinamento ita inficiano riconoscibilità. Vizi che inficiano riconoscibilità sentenza
straniera sono più difficili, sono più numerosi da contestare nei confronti della sentenza.

L218 regole che pone: riferimento L218 quando fuori dal RBI bis o fuori di ogni altro regolamento e
la prospettiva è quella dell’ordinamento ita, art. 64 e seguenti disciplinano ingresso delle sentenze
straniere in ita nella prospettiva unilaterale verso l’interno, ordinamento ita che non disciplina le
condizioni riconoscimento esecuzione, quando siamo fuori ciascun ordinamento disciplina ingresso
nel suo territorio. Il modello adottato è sempre quello del riconoscimento automatico ma con il
limite rispetto all’esecuzione, esperimento apposito procedimento di exequatur per controllare
condizioni di procedibilità sentenza straniera, prima modello allineato al sistema Bruxelles ma si è
arrivati all’abolizione exequatur, nel nostro sistema interno invece controllo preventivo rispetto
all’esecuzione. In ogni caso rispetto a questo riconoscimento automatico, art. 64 sentenza

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straniera… poste però alcune condizioni. Sì riconoscimento automatico ma condizioni comunque
contestabili con un procedimento di controllo circa esecutività.

In alcuni casi simili rispetto R BI ma ve ne sono di più e più stringenti. Differenze importanti rispetto
al sistema B. Primo limite rispetto dei principi sulla competenza giurisdizionale dell’ordinamento ita.
Lettera a. in linea di principio titoli di giurisdizione sostanzialmente analoghi a quelli riconosciuti dal
nostro regolamento, criteri giurisdizione e prospettiva ordinamento ita considerati abnormi non
possono poi fondare riconoscimento sentenza straniera, nell’hp controllo successivo
riconoscimento o exequatur G ita deve valutare sulla base di quali criteri giurisdizione è stata
pronunciata S straniera, materie e controversie per cui non esistono criteri di giurisdizione uniforme,
perché siamo fuori dall’ordinamento B I, in questo controllo che non dovrebbe esserci neanche
formalmente, circolazione automatica delle decisioni, in questo caso no e quindi come condizione
= rispetto p. sulla competenza giurisdizionale ordinamento ita.

Lettera b. rispetto dei principi del contraddittorio e della difesa. Si tratta di una specificazione p. di
ordine pubblico. Le parti si sono costituite in giudizio secondo la L del luogo… p. di diritto pubblico
processuale che riguardano regolarità della notifica e costituzione in giudizio che richiamano la legge
del regolamento dove si è svolto il processo. Un’altra importante differenza rispetto al sistema B è
che la decisione riconosciuta in Ita della quale si chiede esecuzione deve essere passata in giudicato
secondo le leggi del luogo in cui è stata pronunciata (ordinamento dell luogo di origine). Questione
incompatibilità giudicati, rispetto alle decisioni passate in giudicato, requisito legge 218 dice
presenza straniera riconosciuta in Ita… anche qui possiamo rilevare delle differenze: non contraria
ad altre sentenze passate in giudicato pronunciate da un giudice ita.

Abbiamo solo hp del contrasto con il giudicato interno, manca il criterio cronologico ma ci si basa
sul contrasto tra giudicati, se c’è un giudicato ita in ogni caso prevale. Quale ulteriore limite però,
L218 che pone anche l’esistenza di un procedimento in ita che non si è ancora concluso, quando
non pende un processo davanti al G ita per le stesse parti che abbia avuto inizio nel processo
straniero. In questo caso PREVIA PENDENZA DI UN PROCEDIMENTO IN ITALIA PER LA STESSA CAUSA
ANCHE SE QUESTO NON SI è ANCORA CONCLUSO, quindi visto che da un lato esaminata la disciplina
litispendenza, nostra disciplina L non può dire al G straniero cosa deve fare quindi se G straniero
rileva la previa pendenza dovrà seguire procedimento nazionale, G straniero vincolato dalla sua L
nazionale + limite ex post (può accadere che G straniero non si fermi alla stessa causa), forse
potrebbe esserlo il G straniero se arriva prima a sentenza io poi non faccio entrare il processo in Ita
perché iniziato prima, rispetto a quello che potrà prevedere la L straniera e poi blocco successivo
esecuzione.

Allora blocco decisione G straniero. Non contrarietà ordine pubblico. Allora o riconoscimento o
esecuzione. Art. 64 disciplina generale riconoscimento ed esecuzione in ita + art successivi che
pongono una disciplina speciale ed agevolata sul riconoscimento per alcune categorie di
provvedimenti stranieri, di sentenze straniere in particolare art. 65 riferimento provvedimenti
relativi alla capacità delle persone, esistenza R di famiglia o diritti della personalità, regime
agevolato in presenza di determinate condizioni. Regime agevolato = I MOTIVI OSTATIVI
DIVENTANO SOLO DUE = sono provvedimenti soggetti solo a due limiti che sono il rispetto dei diritti
essenziali della difesa e la non contrarietà all’ordine pubblico. Questo regime agevolato però si pone
e si applica solo quando sussiste un requisito particolare, provvedimenti soggetti a regime agevolato
quando pronunciati da autorità dello stato la cui legge è richiamata dalle disposizioni della presente

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legge. Collegamento tra le N sull’esecuzione e riconoscimento E LE NORME DI CONFLITTO 218,
tecnica di rinvio all’ordinamento competente.

In queste materie la L218 contiene delle N di conflitto, ci dice secondo ordinamento ita quale legge
è applicabile. Per ciascuna di queste categorie L218 localizzerà F in un det ordinamento giuridico
criterio di collegamento, se accade che in quell’ordinamento individuato L di conflitto in quelle
materie provvedimento straniero, dato che quel provvedimento è stato adottato da G come più
idoneo a disciplinare la F allora più idoneo. Anche su queste materie L218 che pone dei criteri per
individuare disciplina applicabile, siamo passati al versante N di conflitto. Art. 65 che utilizza questi
criteri di collegamento per adottare anche provvedimento straniero. Se emessa dal g francese in
una di queste materie se per caso per quella stessa materia nello stabilire L applicabile L218 localizza
proprio nell’ordinamento francese, se sussiste questa coincidenza allora provvedimento
riconosciuto in ita rispetto a questo regime agevolato.

Una disciplina simile art. 66 per i provvedimenti di volontaria giurisdizione, disciplina agevolata
rispetto ai provvedimenti di cui art. 65 con una disciplina sostanzialmente analoga. Autorità
competente nell’ordinamento ita occorre appello luogo - chi è l’autorità competente per valutare
accertamento decisioni straniere oppure garantire esecutività sentenza straniera? Esecutività
provvedimento. Al momento anche perché in corso riforma del processo civile. Siamo ancora in fase
di progettazione quindi in questo momento non ha senso parlarne.

Art 81 TFUE prevede la procedura legislativa ordinaria per adottare misure in materia di
cooperazione giudiziaria civile + precisazione secondo paragrafo art. 81 (nelle materie che rientrano
nel diritto di famiglia art. 81 prescrive procedura legisaltiva speciale + unanimità Consiglio =
procedura più onerosa). Si tratta di un limite che esisteva anche prima del trattato di Lisbona, o per
ciascun atto istituzioni UE ricorrono a questa procedura legislativa speciale, il Consiglio decida
all’unanimità elenco di materie per cui si può ritornare alla procdura legislativa ordinaria, previsto
che si possa decidere a ritornare se però interviene una decisorione unanimità in tal senso,
istituzioni UE possono legiferare se unanimità Consiglio questo perché Sm attenti a riferire all’UE
det competenze, materia di famiglia una delle materie più sensibili dove la scelte di politica
legisaltiva scelte marcate, UE al momento NON COMPETENZE IN MATERIA DI DIRITTO SOSTANZIALE
DI FAMIGLIA. Atti 81 TFUE parla di cooperazione giudiziaria in materia civile.

Su questo Sm continuano a mantenere una disciplina loro propria, comunque mantenere adozione
di regole di diritto processuale civile diritto privato. Anche quando UE detta circolazione decisioni,
solo su aspetti di cooperazione procedura speciale. Questa ritrosia SM ad aprire cooperazione verso
l’esterno rinviene anche dal fatto che non preceduti dalla convenzione internazionale. Promossa la
conclusione della convenzione del ’68 tra gli Stati, in questo caso aspetti relativi al diritto di famiglia
– mai avuto successo e mai entrati in vigore, è solo quando UE ha acquisito, ci sono stati alcuni
regolamenti che hanno inteso disciplinare in particolare gli aspetti della procedura civile
internazionale. R B II come B I si occupano di distribuzione competenza internazionale e circolazione
decisioni spazio giudiziario europeo, lasciata da parte questione della L appliabile. Al momento
siamo nell’ambito del vigore del R 1111 del 2019 (B II ter) entrato in vigore il primo agosto di
quest’anno e quindi momento di transizione. G al momento stanno applicando B II bis ma piano
piano si ritroveranno ad applicare B II ter, in questo caso ha senso che ci occupiamo del R nuovo
(primo agosto 2022). In materia di famiglia più urgente rispetto civile e commerciale.

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Regolamento DOPPIAMENTE DOPPIO da diversi punti di vista (si occupa di due grandi materie e per
ciascuna di esse sono dettate regole sulla giurisdizione da un lato e sul riconoscimento decisioni
dall’altro): sciolgimento vincolo matrimoniale e si occupa anche di responsabilità genitoriale (parte
dei rapporti genitori e figli che attengono all’esercizio responsabilità genitoriale) il regolamento
detta regole sulla giurisdiione e sulla circolazione delle decisioni, tratta in realtà di disposizioni che
hanno un meccanismo piuttosto simile rispetto al meccanismo B I, peculiarità materia ma una volta
compreso R B I più in grado di capire i meccanismi in particolare R B II ter. Alcune precisazioni, il
regolamento si occupa di scioglimento del vincolo matrimoniale, divorzio – separazione –
annullamento. Si precisa che materia regolamento è delimitata in base a procedimenti che
determinano – decisioni che devono decidere sullo scioglimento del vincolo. Scelta piuttosto
peculiare.

Ci si chiede perché occuparsi soltanto della parte dello sciolgimento ma non permettere circolazione
in UE materie relative all’accertamento del vincolo matrimniale, nel fare questo R dimostra di essere
favorevole alla circolazione della libertà dello Stato personale, più importante delle sentenze che
garantiscono scioglimento del vincolo, che un soggetto possa essere considerato in un altro Stato
ma in un altro; problemi di naura pratica e materiale. R intende disciplinare solo S che conducono
allo scioglimento questo non significa che non viene in considerazione valdiità del matrimonio
(annullamento del matrimonio – validità ab origine vincolo matrimoniale) però ambito
procedimento dove si discute annullamento o meno del matrimonio circolerà ambito R B II ter, in
caso contrario ordinamento ciascuno SM. Caso di resp genitoriale, art. 2 serie di def che ci aiutano
ad orientarci, materie civili relative a divorzio, separazione personale o annullamento oppure…
materie che possono ricomprendere affidamento, visita, tutela/o curatela, persona o ente avente
responsabilità sul minore… provvedimenti di protezione legati all’amministrazione…

Art. 1 che cerca di ricomprendere ambito resp gentiroriale presa in carico e protezione di un
soggetto minorenne, successivamente R precisa che non intende affatto applicarsi all’accertamento
o impugnazione dell’affiliazione. Un conto questioni accertamento affiliazione, cosa diversa è
esercizio della resp genitoriale. Che denota quindi prospettiva del genitore che ha resp nei confronti
del figlio, analogamente se R non vuole occuparsi di filiazione allora neanche di adozione.
Minorenne ai sensi del R qualsiasi persona inferiore anni 18 (nozione autonoma soggetto minorenne
diverso a quello generalmente UE). Def autonoma non ricorre invece quando parliamo di
matrimonio, altra peculiarità del R, scioglimento del vincolo matrimoniale ma cosa dipende da
matrimonio dipende sulla base del d. interno SM: diritto interno non continee def di matrimonio,
legislatore europeo attento a non inserire questa disposizione. Si è deciso comunque di mantenere
un rinvio al diritto interno rispetto alla nozione di matrimonio (questione persone tra lo stesso sesso,
in un altro ordinamento potrebbero non essere contemplate).

Nessuno Sm sarà obbligato a riconoscere se all’interno del suo ordinamento non lo contempla. R
nuovo si applicherà dal 1 agosto 2022 procedimenti giurisdizionali instaurati dopo alla data 2022 –
conseguenze regime circlazione decisioni, sentenza che segue regime del proprio procedimento. Se
procedimento che ricade campo di applicazone prima 2022 allora circolerà rispetto al vecchio B II
bis, se instaurato dopo agosto 2022 allora seguirà regime nuovo; momento rilevante per capire
quale dei due R si applica non la data della decisione ma data relativa al nuovo procedimento; da
un punto di vista geografico, Regno Unito adesso è fuori, finito anche periodo di transizione, Irlanda
ha dichiarato di far parte R di quello nuovo, Irlanda è sempre stata parte dei R, Danimarca è fuori,
nessun accordo specifico e quindi Danimarca non soggetto a B II ter e si occupa quindi di queste due

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questioni. Esaminare disciplina della giurisdizione sia rispetto scioglimento vincolo matrimoniale
che resp genitoriale.

Materia matrimoniale

Criteri giurisdizione elencati art. 3 R che ha fatto la scelta di introdurre una serie di fori a disposizione
delle parti che hanno NATURA ALTERNATIVA TRA LORO. Rispetto alle azioni in materia di
scioglimento vincolo matrimoniale, R ha dciso di privilegiare esistenza di maggiori possibilità per le
parti, almeno 7 criteri alternativi di giurisdizione che le parti possono utilizzare quindi R non solo
scioglimento del vinclo ma rispetto a questi procedimenti pluralità di fori, ottica coerente da questo
punto di vista, sono competenti le autorità giurisdizionali SM nel cui territorio si trova la residenza
abituale dei coniugi (Residenza abituale comune). RA concetto particolare che è stato introdotto
rispetto al nostro sistema per la prima volta quando in vigore sentenze europee, criterio meno
utilizzato rispetto alla cittadinanza, frutto di scelta politica legislativa. RA CONCETTO MERAMENTE
FATTUALE E MOBILE (destinato a mutare nel corso nel tempo; cittadinanza rigido e facilmente
accettabile) ra è un criterio molto più fluido… rispetto ra non troviamo una definizione espressa di
ra ma la CG ha chiarito che si tratta senz’altro di una NOZIONE AUTONOMA DI DIRITTO UE.

Uno dei principali criteri di giurisdizione, non pensabile rimettere al diritto Stati interni. RA consiste
essenzialmente nel centro affari interessi sociali e famigliari di una persona in un det momento; in
realtà Cg nelle prime sentenze si è occupato soprattutto di RA del minore (persona minorenne
criterio generale in materia di resp genitoriale); maggiormente RA del soggetto minorenne ma
anche perché può presentare maggiori problemi, come capire centro interessi sociali e famigliari,
una certa integrazione rispetto allo SM. La natura fattuale e mobile di questo criterio tuttavia rende
molto frequente possibilità di interpretazione diverse, se noi facciamo riferimento a un criterio che
si basa su apprezzamento circostanze di fatto è ben possibile che in alcuni casi limiti possano
considerare una persona abitualmente residente nel loro Stato. Dove è il luogo in cui un soggetto
presenta in un det momento della sua vita presenta maggiore integrazione, A TUTTO TONDO ANCHE
INTERESSI FAMIGLIARI, SOCIALI, INTEGRAZIONE PUNTO DI VISTA CULTURALE, tutti dati che
consentano di individuare collegamento qualificato con un det Stato.

Ci sono due professori che vivono 6 mesi a Madrid e 6 mesi a Roma, figli che stanno un po’ di qua e
un po’ di là, come decisione hanno deciso di mantenere la propria vita famigliare sia a Madrid sia
Roma, come stabilire RA? Qui tenendenzialmente impossibile, ra figli della coppia, si può fare
riferimento alla frequenza scolastica ma se 6 mesi in uno e nell’altro in questo caso risulta molto
complesso. Sicuramente ci saranno casi più semplici, ma in ogni caso implica una certa MOBILITÀ,
opportuno fare riferimento a questo criterio. Perché in materia famigliare si è ritenuto
tendenzialmente attribuire la giurisdizione comunque al G che risulta più vicino alla controversia e
sia più in grado di occuparsene, superare ostacoli che es esistono utilizzando criterio cittadinanza,
sicuramente persegue certezza del diritto ma rischio che controversia esista davanti a un G che non
abbia legami particolare con la controversia, privilegare questo aggancio di tipo fattuale.

Rispetto allo sciogliemnto del vincolo matrimoniale primo criterio = RA coniugi comunque posto in
modo alternativo ad altri criteri (maggior parte dei criteri ruota attorno a questo concetto).
Giurisdizione internazionale (g ita piuttosto che francese) se uno in Ita uno a Milano e l’altro a Roma
allora residenza abituale in Italia, vedere competenza per territorio. Se i due coniugi non hanno più
RA comune (es uno è tornato nello Stato in cui aveva residenza prima del matrimonio) allora ultima
ra. È possibile che coniugi se si mettono d’accordo possono rivolgersi al G ra di uno di loro, possibile

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rivolgersi alla ra di uno o dell’altro. Oppure ra dell’attore, qui ritorna il forum actoris, se risieduto
per almeno 1 anno prima della domanda, attore che può chiedere a G della propria Ra di
pronunciarsi sullo scioglimento del matrimonio se possedeva da almeno 1 anno. Si riduce se attore
è anche cittadino di quello Stato. Ultimo criterio nell’elenco: cittadinanza comune dei coniugi, qui
da ultimo ritorna. Possibile che anche quel G sia competente. SI TRATTA DI CRITERI POSTI
ESATTAMENTE SULLO STESSO PIANO, soccorrerà quale istituto se ci sono più criteri di giurisdizione?
Questo è un forum shopping a tutti gli effetti, LITISPENDENZA. Rischio procedimenti paralleli
dovrebbe essere risolto dalla litispendenza che controbilancia quello che è un forum shopping a
tutti gli effetti. Questo è importante anche perché G adito in materia di divorzio, annullamento,
quale legge applicherà = L B II ter, non contiene delle disposizioni rispetto alla L applicabile.

Ora esiste un R ROMA III che si occupa della L applicabile per separazione e divorzio ma intervenuto
dopo introduzione B II bis – genesi parallele dei due regolamenti. Quando filone B II non esisteva
ancora ROMA III all’inizio decisione di offrire alle parti più fori alternativi è avvenuta nella
consapevolezza che L applicabile doveva essere diversa, prendere N dip e eventuali convenzioni
internazionali e vedere quale L applicabile allo scioglimento del vincolo coniugale. Sicuramente
forum shopping attenuato al R ROMA III – non solo rispetto agli SM UE ma solo a det SM UE è una
COOPERAZIONE RAFFORZATA = REGOLAMENTO CONCLUSO CON EFFETTI VINCOLANTI SOLTANTO
NEI CONFRONTI DI ALCUNI DEGLI SM E NON DEI TUTTI DEGLI STATI. Si vuole fare un R in una certa
materia, non si riesce ad arrivare al consenso di tutti gli SM, non si riesce ad arrivare unanimità in
consiglio ma vogliono comunque andare avanti allora adozione regolamento soltanto tra di noi. L
applicabile materia separazione e divorzio, sempre possibile che altri SM decidano successivamente
di aderire al R. Gruppo di SM che va avanti con integrazione e altro gruppo che decide di non
partecipare.

Anche ora G SM per la disciplina giurisdizione competenti in base art. 3 R B II, L applicabile dopende
se Stato vincolato al R ROMA III. Concezione MOLTO PRIVATISTICA DEL MATRIMONIO: nel momento
in cui apro a più fori diversi, valorizzo molto autonomia delle parti nel scegliere tra questi fori,
numero chiuso fori competenti comunque data certa autonomia di scelta alle parti; una concezione
pubblicistica di matrimonio avrebbe portato a un foro competente in tutta Europa. Anche in B II ter
verificare la propria competenza, G verifica d’ufficio la propria competenza, in materia di
scioglimento del vincolo matrimoniale non diretta nel senso che non accordi di proroga, serie di fori
alternativi, è qui che troviamo autonomia privata in un numero di fori competente. R deciso di non
introdurre una disciplina di accordi di proroga sullo scioglimento degli accordi matrimoniali.
Sentenza.

Nel sistema del R (scioglimento vincolo matrimoniale) non scelta diretta del foro competente, alcuni
presuppongono accordo tra coniugi, quando ancora Regno Unito nell’ordinamento, in Inghilterra
divorziare è molto facile, Regno Unito mai stato interessato a far parte del Regolamento Roma III,
caso in cui scioglimento vincolo competente G inglese – si tratta di un sistema che prevede in un
gran numero di casi applicazione della Legge inglese, la family court division adita – criterio ra
comune dei coniugi, c’era un grandissimo numero di domande che indicava come ra lo stesso
indirizzo, serie di coniugi residenti e domiciliati nello stesso indirizzo, IN REALTÀ INDIRIZZO CHE
RIPORTAVA A UNA CASELLA DI POSTA, INDIRIZZO FITTIZIO, va bene che R B II prevede una serie di
fori alternativi ma nel richiamare RA fa riferimento a una nozione fattuale che rispecchi la realtà dei
fatti, casi di questo tipo costituiscono una distorsione della disciplina UE. Annullato una serie di
sentenze che erano state pronunciate sulla base della residenza del foro B II bis, quindi gente che si
è ritrovata di nuovo sposata, Regolamento che non si presta a delle pratiche distorsive. Studi che

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offrono aiuto nel radicamento della ra per avere il divorzio immediato. Come è successo a uno dei
ricorrenti, problema di ciroclazioen, potrebbe entrare in gioro anche p. ordine pubblico.

Materia di scioglimento del vincolo fori che sono quelli elencati, un solo art. che elenca fori natura
alternativa e disciplina sulla giurisdizione tendenzialmente finisce qua (no accordi di proroga, fori
esclusivi). Art. 6 poi ci dice, fatto salvo paragrafo 2… competenza in ciascuno SM determinata dalla
L di tale Stato. Da un lato paragrafo 1 che ci dice se in baase all’art. 3 risulta che nessuno SM
comeptente allora faccio rivivere criteri interni di giurisdizione allora LASCIA UN CERTO MARGINE
DI OPERATIVITÀ CRITERI DI GIURISDIZIONE DIRITTO INTERNO – NON SISTEMA CHIUSO A
DIFFERENZA DI ALTRI REGOLAMENTI, regolamento cedevole rispeto altri criteri e richiama diritto
interno. Art. 6 che c’era anche nel R B II bis ha posto alcuni problemi di coordinamento, da un lato
norma cedevole ai fori di diritto interno ma vuole comunque tutelare il coniuge residente UE. Caso
che ha portato a CG aso Sundeling Lopez che ha portato Cg a chiarire questo punto, lettura art. che
aveva portato a una applicazione distorta.

Cittadina svedese e cittadino cubano, coppia sposata e abitualmente residente in Francia, vita
coniugale che si incrina e marito che decide di rientrare nel paese di origine mentre la moglie
continua a rimanere in Francia (moglie che rimane nell’ultima residenza abituale comune); moglie
decide di presentare domanda di divorzio dinanzi autorità francese, sulla base di ragioni di
opportunità, riteneva più conveniente L svedese rispetto a quello francese, problema di
giurisdizione giudice svedese, i due coniugi non avevano mai messo piede in Svezia perché coppia
resideva abitualmente in Francia (residenza attuale peraltro della parte attrice). Di fatto non c’era
più Ra comune, non era Ra comune dei coniugi perché coniugi non avevano mai vissuto in Svezia,
residenza abituale convenuto? No. non si trattava casi domanda congiunta perché coniugi non
d’accordo, ra attore nemmeno perché la signora si era trasferita in Francia e aveva continuato a
vivere in Francia. Cittadinanza comune dei coniugi? No.

G svedese quindi aveva deciso – voleva a quel punto puntare sui criteri di giurisdizione previsti dal
d. interno, non sono competente in base a nessuno dei crtieri del regolamento allora posso far
vivere criteri diritto interno, rispetto alla legge svedese posso pronunciarmi sullo scioglimento del
vincolo. Rispetto al convenuto, si osservava anche che convneuto non presentatva nessun legame
rispetto UE. Regolamento rispetto a un cittadino Sm e al momento non presenta neanche in UE. Cg
precisato che la corretta interpretazione paragrafo 1 art. 6: fa rivivere criteri interni giurisdizione
NON IN OGNI CASO IN CUI G ADITO NON RISULTI COMPETENTE IN BASE A NESSUN CRITERIO DEL
REGOLAMENTO, criteri di giurisdizione diritto intenro si possono invocare solo quando nessun G in
UE – nessun giudice che può dichiararsi competente in base norme di regolamento. Quindi G
francese ha dovuto fare che cosa? Dichiarare la propria incompetenza. Rispetto nella considerazone
che risultava competente a G francese, i G europei non si verificano la competenza tra di loro. G
svedese dichiara la propria incompetenza, le parti instaurano causa dinanzi G francese. NON SI
TRATTA DI TRASFERIMENTO DI COMPETENZA, CIASCUNO VALUTA LA PROPRIA COMPETENZA.
L’EFFETTO NON è IL TRASFERIMENTO, magari la signora decide di andare a Cuba, non automatica e
forzata decisione competenza.

Questione giurisdizione rispetto ai minori (resp genitoriale). In materia di scioglimento del vincolo 7
criteri alternativi; rispetto alla resp genitoriale innanziatutto un criterio generale (Ra minore) +
alcune disposizioni che vanno ad integrare questa competenza generale. Innanzitutto è prevista una
LIMITATA AUTONOMIA PRIVATA – art. 10 del Regolamento – in alcuni casi prevede che le parti
possano scegliere il foro, questa possibilità di scelta è limitata a condizioni molto stringenti, in

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questo caso le parti chi sono? Materia di resp genitoriale soggetto minorenne, genitore perché
minore non può scegliere. Non siamo nelle controversie in materia di filiazione; se si discute sulla
curatela del minore figura genitoriale sostituita da quella del curatore. La prospettiva del minorenne
non è quindi valorizzata, esercizio resp genitoriale nell’interesse della persona minorenne e poi
valorizzata quando, c’è un principio che il legislatore UE ha voluto valorizzare anche nell’ambito R B
II ter e che ispira impianto dell’intero regolamento, p. superiore interesse del minore (di derivazione
internazionale – non lo ha inventato legislatore UE) – p. superiore interesse minore = criterio guida
anche disciplina R B II ter.

Tema che ha interessato giurisprudenza CG per moltissimo tempo, significa attribuire competenza
a giudicare di moltissime controversie inerenti il minore non solo quelle resp genitoriale, anche
inerenti resp e obbligazioni alimentari. Diventa il luogo deputato sulle liti del minore, dove
posizionare criterio residenza del minore sapendo che NON LA DEFINISCE IL REGOLAMENTO,
CRITERIO CENTRALE NON ME LO DEFINISCI MA MI CHIEDI DI INTERPRETARLO IN MANIERA
STACCATA DAL DIRITTO INTERNAZIONALE. Avanzate una serie di hp molto complesse e particolari
da rilevare. Ovvio che un primo criterio è quello della presenza fisica del minore sullo Stato, minore
residente nello Stato in cui si trova. È ovvio che si sa che concetto di residenza presuppone qualche
carattere di stabilità, residenza abituale, se io viaggio perché genitori vanno in vacanza la mia
residenza non si sposta; mentre invece se minore passa in uno Stato ma comunque nato in uno
Stato difficile dire che residenza collocata da un’altra parte. Il fatto che accertamento sia fattuale,
non mi importa punto di vista giuridico ma chiedo accertamento carattere fattuale su dove davvero
minore collocato una serie di parametri, il fatto che accertamento debba essere fattuale è stato
espresso (procedimenti di urgena davanti alla CG – procedimenti che G nazionali possono chiedere
essere def in via di urgenza, tra questi anche quelli riguardanti cooperazione giudiziaria civile – sigla
C corte di Giustizia numero e anno incardinata e PU = procedimento d’urgenza).

Coppia di genitori che avevano deciso che madre avrebbe partorito nel luogo in cui ha residenza
anche per parlare con i medici, luogo confortevole, si sono messi d’accordo sul luogo in cui minore
sarebbe nato, a un certo punto invece una futura madre viene costretta a rimanere nell’ambito di
uno Stato con uno stato di coercizione che si potrae a lungo, minore nato e residente in quello stato
ma perché conseguenza di un reato, violazione dei miei diritti fondamentali, non potete impormi di
rimanere in questo stato e radicare una lite. la CG è stata rigidissima: se ci sono reati saranno puniti,
ma non puoi dire che la residenza del minore non è nello stato in cui è nato. NON è RESIDENZA
INTENZIONALE, se minore nasce qua non possiamo dire che residenza fosse in Francia anche se
luogo in cui entrambi i genitori hanno fatto un accordo, DEVE VALUTARE SITUAZIONE REALE. Fino a
quando consenso espatrio ecc allora tribunale del minore nello Stato in cui il minore è nato.
Irrilevanza volontà dei genitori quand’anche fosse comune.

È stata data rilevanza alla residenza che il minore credeva di avere. Caso dei professori di cui sopra,
dove è la residenza dei minori. In tali casi talvolta i giudici hanno dato rilievo al SENTIMENTO DEI
MINORI. Dove credi di avere residenza? MA QUI NON RESIDENZA INTENZIONALE MA CHE MINORE
SENTE COME CASA SUA, poi se bambini perfettamente bilingue, rapporti entrambi le famiglie, dove
la collochiamo la residenza, ma molto diversa la volontà. anche se in ospedale d’urgenza ricoverato
non importa, non può essere residenza in Francia se non c’è mai andato. CG: soprattutto se riguarda
i NEONATI nei primi mesi di vita DIPENDENZA TOTALE RISPETTO ALLA MADRE ALLORA RESIDENZA
NEONATO COLLOCATA IN QUELLA DELLA MAMMA. Presenza fisica prioritaria di quello del padre,
non discrimina la CG: ma il dire che residenza del minore nello Stato in cui si trova, in cui troviamo
Stato in cui parla la lingua, Stato in cui frequenta la scuola, quando i criteri sono così tanti e tu mi

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dici che non posso fare indagini di tipo quantitativo. INDAGINE QUALITATIVA ma valutare caso per
caso, a volte dare troppe indicazioni è come darne nessuna. Elementi di collegamento nella vita del
minore tanti, evidente che minore mandato 3 mesi a studiare in un college all’estero non sposta la
sua residenza perché la sua famiglia e idea è quello di tornare. In questo senso ha il domicilio per 3
mesi spostato ma non residenza (che ha a che fare con un concetto di permanenza). Cg ha detto
che tutti questi parametri vanno bene, interesse del minore e anche volontà ma poi alla fine sempre
questione del G nazionale caso per caso dove collocare residenza del minore NON PARAMETRI
APRIORISTICAMENTE DEFINITI.

Resp genitoriale criterio ra minore ma in realtà articolazione diversa e complessa, impossibile che i
genitori facciano un accordo di proroga, genitori come esercenti resp genitoriale, ma purchè tutti
gli esercenti siano d’accordo si può derogare il foro della residenza del minore, quanto detto a
proposito del R B I bis non è sovrapponibile, è un accordo ma quanti limiti ha di carattere non tanto
formale, limiti dal punto di vista sostanziale, art. 10 R B II ter e dice che ovviamente occorre che tutti
i titolari della resp genitoriale abbiano – siano d’accordo sul fatto di andare a litigare davanti a G SM
UE. Se ra del minore in Europa, fanno un accordo di proroga a favore G europeo occorre che altro
G scelto sia a livello europeo, siccome questioni resp hanno a che fare con diritti disponibili questo
sarebbe automaticamente sottratto all’accordo di proroga, siccome normativa UE e questa prevale
allora accordo può essere fatto ma deve rivestire forma scritta oppure può essere anche fatto in
forma tacita, uno dei soggetti radica la lite di fronte a G europeo non ra del minore, ma cd
accettazione tacita dell’altro soggetto VALE SOLO DOPO CHE G LO ABBIA INFORMATO DI
ACCETTARE LA COMPETENZA, scarichiamo sul G un OBBLIGO DI VERIFICA (come con i contraenti
deboli) – accettazione non ex lege ma verifica giudiziaria. In via tacita con consenso + G.

Dove lo posso trascinare il minore, non di fronte a qualunque G Stato europeo, accordo di proroga
vale ma solo se foro scelto è quello in cui almeno 1 della resp genitoriale risiede. Resp la esercitano
e quindi minore convive quantomeno con uno dei due, ha un legame sostanziale con questo. Oppure
seconda alternativa nello Stato in cui minore viene portato da una discussione si trovava la
precedente ra del minore, minore che vive in Ita, competenza che spetta a G francese si dice ma
facciamo sì che siano autorità ita a giudicare della resp genitoriale, occorre la precedente ra. Ultimo
legame significativo il minore è cittadino di quello Stato, occorre comunque oltre al consenso (con i
req visti) anche un legame oggettivo tra la controversia inerente resp genitoriale e il minore stesso,
residenza di uno dei genitori o… range limitato di Stati che con quel minore hanno/hanno avuto un
collegamento significativo. Le autorità di uno SM diverso da quello della residenza possono
verificare se c’è consenso a condizione che esercizio competenza giurisdizionale sia nell’interesse
del minore (ultimo dei req posti dall’art.10). quindi accordo – link – best interest of the child.

Problema che ci si è posti è: chi valuta se esercizio della competenza da parte di un G non ra del
minore, valutazione sul fatto che tutto ciò corrisponde a interesse del minore, chi farà questa
valutazione? IL G che è adito dalle parti/genitori – non solo valuterà accordo… link… anche se
interesse del minore a definire, discrezionalità del giudice scelto dalle parti, deve rintracciare il best
interest of the child, ESSENDO I GENITORI CHE HANNO FATTO L’ACCORDO – CHE VA BENE PER LORO
– VEDERE SE VA BENE ANCHE NELL’INTERESSE DEL MINORE, garante G nei confronti della figura del
minore perché deve effettuare questa operazione. A questo art. 10 sulla proroga della competenza,
a questa N si aggiunge a chiusura dei criteri di competenza giurisdizionale validi in tema di resp
genitoriale l’art. 12 = N particolare nel sistema dello spazio giudiziario europeo. Da ricordare quanto
detto quando ci si è occupati di B I a proposito della possibilità di interpretare in maniera
discrezionale i criteri di giurisdizione fissati dal legislatore UE. Il sistema B I è ispirato a una

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concezione tipica dei criteri di giurisdizione degli ordinamenti civil law. Uno dei criteri fissati dal
legislatore dice che le parti possono scegliersi il foro, ma in questa partita o il legislatore dice quali
sono i criteri o le parti dicono MA AL GIUDICE NON TOCCA ALCUN RUOLO.

Invece nei sistemi di common law viene applicata tesi del forum non conveniens. Causa presentata
in Inghilterra. Criteri di giurisdizione rigidi e oggettivi nello spazio giudiziario europeo, quando firmi
Trattato scritto che devi rinunciare alla dottrina del fnc. Devo non cedere alla flessibilizzazione dei
fori. Nel R B II bis invece N 12 ter in realtà apre ad una valutazione da parte di G competente in base
ai criteri del R sull’opportunità che sia proprio lui a decidere della lite nel momento in cui pensi che
vi sia un altro G europeo che invece meglio di lui possa giudicare la controversia. Infatti art. si intitola
proprio trasferimento della competenza dall’autorità giurisdizionale di un altro SM. Anche in questo
caso possibile farlo solo se a favore di un altro Stato europeo. Se io sono non conveniens vuol dire
che c’è un altro foro, qualcuno che meglio di me deciderà la lite. UE RINUNCIA A UN PRINCIPIO BASE
DELLO SPAZIO GIUDIZIARIO EUROPEO = QUELLO DI INTERPRETARE IN MANIERA RIGIDA I CRITERI DI
GIURISDIZIONE, NEGA UN PRINCIPIO BASE PER ANDARE INCONTRO A ESIGENZE PROTETTIVE DEL
MINORE. IN VIA ECCEZIONALE, tu lo puoi fare ma sappi che hp eccezionale, tendenzialmente foro
ra lo devi giudicare. Da guardare come la richiesta di trasferimento della competenza, può
ovviamente essere sollecitata da una parte nel caso in cui una delle parti si sarebbe colmato ma può
essere anche rilevata ex officio dal giudice, G che dice non sono io persona più adeguata, è meglio
che lo faccia un mio collega altro Paese UE.

A chi posso trasferire la lite, il faro è sempre garantire best interest of the child, se a favore di un
altro Stato, di nuovo per essere non applicate al G cui io trasferisco deve esserci un legame effettivo
= ACQUISTO DELLA RESIDENZA DEL MINORE IN CORSO DI CAUSA, cioè io inizio un’azione il 10
ottobre 2022 a.g. ita, ma si trasferisce la famiglia in Francia, di fronte a G ita compaiono a novembre
la prima volta ma vivono tutti in Francia ormai. ACCERTAMENTO COMPETENZA CRISTALLIZZATO AL
MOMENTO DELL’AVVIO DELL’AZIONE, certo che G ita è G della residenza ma se ormai vivono in un
altro Stato G potrebbe dire andate pure avanti voi, acquisto nuova ra da parte del minore. Oppure
il contrario, cioè io posso dire che la causa è meglio decisa dai G della precedente ra del minore,
causa in materia di resp genitoriale, minore risiede da 15 anni in Ita, non ho strumenti… può essere
l’esatto contrario a seconda della causa (frequentazioni in un altro Stato). Può essere anche cause
inerenti resp genitoriale ma relative all’amministrazione di beni di cui sia titolare minore, in questo
caso puoi anche trasferire competenza nello Stato in cui i beni del minore sono localizzati. Cosa
succede se G opera questa valutazione, non è più adeguato, suggerisce di trasferire la competenza,
può eventualmente sospendere il giudizio, palla che passa alle parti, soggetto attivo nel radicare la
lite, entro 6 settimane decidere se accettare la causa o meno, trasferimento funziona solo se nuovo
G accetta la competenza, il suo Stato e quella causa siano così significativi da prendere in causa
definizione della lite, N complessa e particolare nel R B II si pensava che intanto è N eccezioanle,
non hanno a che fare i G di civil law, loro giudicano, sarebbe stata applicata perché si tratta di
declinare competenza dei minori, mentalità tipica (come tutelo io il minore non lo tutela nessuno)
quindi difficilmente qualcuno si disfa di una causa inerente il minore.

In realtà l’hanno applicata i G di civil law e anche i G ita. G che dica rinuncio a decidere – mio collega
spagnolo o francese, attestato di fiducia G SM UE. Considerarci tutti parte nello spazio giudiziario.
N che contrariamente a ogni previsione è impiegata dai giudici proprio per tutelare best interest of
the child. R B II si chiama e si coordina con Convenzione dell’AJA dell’80 che è stata ratificata da tanti
paesi del mondo allora non UE ma internazionale – sottrazione dei minori – qui invece stiamo
parlando di una convenzione su aspetti civili, non penali/sequestro… Ue ha posto delle norme che

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da un lato si coordinano perfettamente con la Convenzione dell’Aja e dell’altro implementano. R B
II dice io vado avanti – se si tratta tra Stati UE io il regolamento lo impongo. Con altri Stati che fanno
parte della C. Aja non posso imporre regolamento allora combinato disposto con la Convenzione
stessa.

Litispendenza e riconoscimento delle sentenze.

L in realtà ha una disciplina particolare sui generis, è diversa rispetto quella vista R B I. diversa se
materia scioglimento matrimoniale o resp genitoriale. E allora cosa devo fare con riferimento a
questo R i G SM UE.

1 devono sempre verificare la popria competenza d’ufficio (non se convenuto si costituisce da me)
– devo verificare di essere ra genitori, best interest of the child. Analisi sempre richiesta dove non è
ammesso accordo espresso non è ammesso neanche accordo tacito.

2 Rilevazione L d’ufficio ma guardare art. 20 primo c – qui salta la nozione di L nel senso che abbiamo
le stesse parti, abbiamo lo stesso titolo ma abbiamo l’oggetto che può essere diverso, se chiedo
separazione, divorzio, chiedo un petitum diverso, presumo matrimonio valido e chiedo di scioglierlo,
quindi è diversa la causa, non è litispendenza, nell’ordinamento UE la trattiamo come se fosse L –
trattate come se fossero la stessa causa, fanno scattare meccanismo prevenzione anche se non sono
la stessa causa, non è che istituzioni UE non sanno la differenza, decidono di trattarle come se fosse
la stessa causa, per evitare giudizi in Europa – non posso stabilire – altrimenti circolerebbero
sentenze incompatibili ambito spazio giudiziario UE – non è lo stesso giudizio, questi sono due giudizi
diversi che non possono far scattare meccanismo litispendenza, invece lo fa scattare, da questo
punnto di vista meccanismo molto esteso. Di nuovo il R dice che quando sia presentata di fronte ai
G di uno SM diverse domande riguardanti resp genitoriale su uno stesso minore aventi medesimo
oggetto e titolo, a.g. successivamnete adita sospende d’ufficio il procedimento fino a quando non
accertata competenza.

- Identitià di oggetto
- Identitià di titolo (causa petendi)
- Stesso minore

NON RICHIESTA IDENTITÀ DELLE PARTI. che sia genitore, fratello o minore fa scattare meccanismo
L anche se le parti sono diverse, qui di nuovo meccanismo L che si applica quando casi in cui causa
non è la stessa, cause sono diverse quindi L completamente particolare sui generis che viene
disciplinata nell’ambito del R B II. R B II si dice espressamente che le autorità giurisdizionali SM tutte
le volte in cui adite in una causa inerente resp genitoriale devono garantire al minore possibilità di
esprimere la propria opinione. Certo si dice i minori capaci di discernimento, non ascolto un neonato
di 6 mesi perché non lo posso ascoltare, ma questo vuol dire che procedure nazionali devono
garantire ai minori di essere ascoltati in tutit i procedimenti giudiziari che li riguardino, direttamente
o tramite rappresentante di diritto appropriato. Le sentenze rese senza possibilità minore che venga
ascoltato possono essere bloccate – uno dei vizi ostativi, quindi è questione dei modi in cui occorre
ascoltare minore, spesso G si fa sostituire o assistere da un esperto (psicologo forense) – misure
adeguate senza che sia fonte di trauma. Quale modello sceglie di seguire il R B II ter che è diverso
dal B II bis (anche questa volta R nuovo 1111 del 2019 innova molto rispetto a quello precedente, si
spinge non solo sul riconoscimento ma anche esecuzione automatica sentenze).

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Spingiamo sull’esecutività automatica, però precisa indicazione che viene subito data nello stesso
R, la parte relativa allo scioglimento del vincolo coniugale (separazione, divorzio e annullamento
matrimonio) tutti gli effetti che possono nascere da queste sentenze sono tutti effetti cognitivi, non
è data hp di esecuzione forzata). L’unico dubbio venuto era: se devo andare davanti a un paese
giudiciario e devo trascrivere sentenza francese che mi dà divorzio da mio marito quel pezzo di
trascrizione della sentenza è esecutiva o passa come riconoscimento? LA TRASCRIZIONE DELLE
SENTENZE EUROPEE NEL REGISTRO DI STATO CIVILE PASSA COME MERO RICONOSCIMENTO, quindi
non c’è la parte di esecuzione forzata in materia matrimoniale ma percheè non può esserci, NON
ESECUZIONE FORZATA IN MATERIA DI SCIOGLIMENTO MATRIMONIO.

Invece decisioni sulla resp genitoriale potranno avere una parte di riconoscimento e una parte di
esecuzione forzata, sia sull’amministrazione di un det patrimonio, questa può avere parte
sull’esecuzione forzata, quindi avremo un sistema doppio, riconoscimento ed esecuzione solo sulla
prima parte del R. Diritto di visita è l’esatto opposto, di prendere il minore, portarlo fuori ra per il
periodo di visita, sempre una relazione, anche queste S da questo punto di vista provvedimento
esecutivo direttamente e non procedimento di exequatur. Questa era la situazione secondo il R, ci
voleva l’exequatur tranne in questi due casi (quando i genitori sottraggono i figli o non fanno valere
– diritto di visita). Oggi B II ter, aggiornamento immediato registri di stato civile non cambia niente,
non innovazione, c’era già, procedura riconoscimento automatico però contestare i motivi ostativi
– ci sono dei vizi ma solo quelli che puoi contestare (diversi), NOVITÀ = ABOLIZIONE EXEQUATUR in
TUTTE LE DECISIONI IN MATERIA DI RESP GENITORIALE, non più solo diritto di visita e sottrazione.
Quindi specie di certificato UE di circolazione purchè abbia passaporto (cerificato).

Vizi delle sentenze che sono capaci di bloccare circolazione due tipologie di sentenze, art. 38 motivi
ostativi in materia matrimoniale e 39 resp genitoriale; prima categoria il primo motivo è la
contrarietà all’ordine pubblico, quindi motivo assolutamente consueto, sovrapponibili anche gli altri
due motivi incompatibilità decisione resa dal foro o ST, qui litispendenza non ha funzionato, uno dei
G non ha rilevato esistenza della litispendenza, identici ai motivi ostativi alla circolazione delle
sentenze, incompatibilità con la sentenza del foro, incompatibilità con la sentenza B. Non c’è
bisogno di occuparsene. La differenza forte invece, la particolarità forte è che motivi ostativi in
materia di resp genitoriale, qui ovviamente i motivi non sono del tutto diversi rispetto a quelli di B I
perché art. 39 in materia di motivi ostativi alla circolazione delle sentenze, primo motivo ostativo,
ordine pubblico. Però guardare come dice, riconoscimento manifestamente contrario all’ordine
pubblico dello SM richiesto tenuto conto dell’interesse superiore del minore, ordine pubblico
piegato interesse superiore del minore. Impiego per salvaguardare p. fondamentali ma potrei anche
sacrificarlo, tutto teso a protezione del minore, tutte alla luce.

Punto secondo, contumacia qui errore di traduzione, quando decisione resa in contumacia se
convenuto non è stato correttamente informato ambito introduttivo, quindi contumace a sua
insaputa, qui dice quando è CONTUMACE OVVERO NON è STATO NOTIFICATO L’ATTO = ERRORE DI
TRADUZIONE = IF TRADOTTO OVVERO = VA LETTO OVVERO COME SE. Errore di traduzione che ci
portiamo dietro. Terzo motivo ostativo, se la persona che ritine che decisione lesiva della propria
resp genitoriale si è vista privata della possibilità di essere ascoltata nel procedimento, SOGGETTO
CHE VANTAVA RESP GENITORIALE CUI NON è STATA DATA POSSIBILITÀ DI ESSERE ASCOLTATO NEL
GIUDIZIO, sentenza limitativa della mia resp genitoriale non senza avermi avvisato, non mi hai in
realtà ammesso di essere ascoltato, io devo poter addivenire a parlare. Il mio legale le ha già
presentate le mie difese tecniche, qui si tratta dell’ascolto – ascolto che la mia resp sia stata lesa.
Quarto e quinto motivi ostativi sull’incompatibilità dei giudicati. Anche il pacchetto dei due motivi

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ostativi relativi all’incompatibilità sono del tutto strani e diversi rispetto a quella che è la regola
normale. Prima eccezione rispetto a quello che regolamente siamo abituati a vedere.

Se decisione del foro che arriva da fuori, faccio valere sempre la sentenza pronunciata dal foro,
quello che importa è che sia stata pronunciata dal foro, quando ho due sentenze faccio prevalere
anche quella precedente, a quel punto blocca il riconoscimento di tutte le altre, io riconosco sempre
la decisione pronunciata successivamente, perché riconosco quella pronunciata dopo, perché? Può
essere che det condizioni e se poi G francese va in Francia, S successiva ha tenuto conto delle
circostanze QUINDI FACCIO VALERE SEMPRE QUELLA SUCCESSIVA, non riconosco tutte le sentenze
pronunciate da tutti Stati terzi, se sono incompatibili le decisioni rese in un altro SM o nel paese
terzo in cui il minore risiede abitualmente. Mentre a favore dei G europei riconosco non solo
competenza residenza ma anche foro appropriato e operatività del 1215 quindi potrebbe arrivarmi
una sentenza non necessariamente dal foro ra ma altro foro UE perché corrisponde interesse del
minore, ma se invece riguarda uno ST sentenza del minore riconosco solo se pronunciata in uno
Stato di residenza del minore. Procedura art. 82 si occupa della international placement – alcuni casi
in cui un minore viene collocato dai giudici di uno Stato ai giudici di un altro Stato, per fare questo
occorre che si seguano una serie di procedure in particoalre che autorità centrale, compito di sovra
– intendere – si metta in contatto con autorità di un altro Stato.

In Inghilterra – atteggiamenti di aggressività e autolesionismo così forti da andare in una struttura


di cura h24, non è un arresto ma misura di tutela, di cura allora in materia civile e circola, però non
facile trovare strutture in grado di garantire sorveglianza del minore h24. Il G avrebbe dovuto
avvertire le autorità inglesi – contatto con le autorità irlandesi – minore che usciva dall’Inghilterra e
entrava in Irlanda e allora solo dopo che concordati i modi e i tempi. Quando c’è stata
l’impugnazione CG che si è trovata una situazione particolare. Se riusciamo a sanare ex post autorità
centrale, autorità irlandese d’accordo nel prendersi a carico il minore, farlo ripartire per l’Irlanda,
sarebbe stato devastante, allora lasciarlo così com’è, in realtà decisioni che vanno prese dall’a.g. e
uno Stato deve sapere se minore entra nella propria resp. Si conclude con questa previsione primo
c art. 39 ma in realtà secondo c che aggiunge un ulteriore motivo ostativo, va ritenuto talmente
importante – riconoscimento decisione in materia di resp genitoriale può essere negato,
circolazione negata qualora sia stata presa la decisione senza aver dato al minore possibilità di
esprimere la propria opinione, emessa la N sul diritto di ascolto del minore, in realtà la decisione
non circola salvo in due casi, in due casi si può soprassedere rispetto all’ascolto del minore.

Primo caso procedimento riguarda esclsuivamente i beni del minore e non era necessario ascoltare
in considerazione dell’oggetto del procedimento, lo investo in un modo o in un altro. Guardare
anche a cosa possa dare causa, secondo caso seri motivi in considerazione dell’urgenza del caso,
servire il minore magari voleva dire trasferirlo da uno Stato all’altro, psicologo che lo
accompagnasse, come mai ascoltato nel corso del procedimento, decisione veloce, salvi questi due
casi che si può procedere senza ascolto del minore invece motivo ostativo messo in elenco con gli
altri motivi ostativi, specificità in quasi tutta l’elencazione, in quasi tutti i motivi quella del minore
casi particolari.

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