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STRATEGIE IMMUNO-NUTRIZIONALI
DI DIFESA IN TEMPI DI
CORONAVIRUS
emanuelegiordano057@gmail.com
VIE DI TRASMISSIONE NEL CORPO UMANO
COVID-19 fa parte della famiglia dei
coronavirus. Si lega tramite il recettore
dell'enzima 2 (ACE2) che converte l'angiotensina
situato sulle cellule alveolari di tipo II e sugli
epiteli intestinali ( Hamming 2004 ).
Lavare bene quindi i servizi dei bagni con
disinfettanti e le mani con sapone per 20 secondi
2
FISIOPATOLOGIA 1
ACUTE RESPIRATORY DISTRESS SYNDROME
(1) ARDS. La patologia primaria è l'ARDS,
caratterizzata da un danno alveolare diffuso (ad
es. Comprese le membrane ialine). Si osservano
pneumociti con effetto citopatico virale, che
implicano un danno da virus diretto (piuttosto
che una lesione puramente iperinfiammatoria;
Xu et al 2/17).
Quindi per provare ad agire di anticipo su questo
dobbiamo cercare di bloccare la replicazione
virale. Come? Lo vedremo più avanti
3
FISIOPATOLOGIA 2
(EVOLUZIONE NEGATIVA)
(2) Tempesta di citochine (interleuchine)
Prove emergenti suggeriscono che <<alcuni>>
pazienti possono rispondere a COVID-19 con una
reazione esuberante di "tempesta di citochine"
(con caratteristiche di sepsi batterica o
linfoistiocitosi emofagocitica ). I marcatori clinici
di questo possono includere aumenti della
proteina C-reattiva e ferritina, che sembrano
seguire con gravità e mortalità della malattia (
Ruan 3/3/20 ).
4
ARDS
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STRATEGIE DI IMMUNO-NUTRIZIONE
(3 STEPS)
1)Bloccare l’entrata in primis
2) Per la fisiopatologia 1: fattori di anti-
replicazione virale
3) Per la fisiopatologia 2: fattori di riduzione delle
molecole pro-infiammatorie
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SCHEMA NUTRIZIONALE PER LA
STRATEGIA
1)Bloccare o ridurre l’entrata nei polmoni e nell’intestino
(blocco dell’adesione cellulare): adeguati livelli di vitamina
D3
2) Bloccare la fisiopatologia 1 (blocco della replicazione):
polifenoli e alto rapporto DGLA/AA
3a) Bloccare la fisiopatologia 2 (blocco e riduzione della
tempesta di citochine): con aminoacidi essenziali con
presenza di cistina, serina, n-acetil-cisteina, ornitina alpha-
chetoglutarato; insieme ad altri nutraceuti (molti polifenoli)
e alimenti noti
3b) Sostenere il turnover proteico alterato dalle citochine
con gli aminoacidi essenziali (servono a tutte le cellule del
sistema immunitario, servono ai mitocondri per avere
energia, per mantenere l’albumina e l’urea, per produrre
anticorpi, glutatione (antivirale), per la proliferazione delle 7
cellule del sistema immune, per la sana mitofagia
fondamentale per efficace risposte immune
STRATEGIE DI IMMUNO-NUTRIZIONE
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BLOCCARE L’ENTRATA
l coronavirus entrano nelle cellule umane legandosi al
recettore cellulare ACE2 (enzima di conversione
dell'angiotensina 2).
I virus pandemici della SARS dell'epoca seguirono lo stesso
percorso (Zhou et al. , 2020). La vitamina D è strettamente
legata al sistema renina-angiotensina. L'eccessiva
attivazione di questo sistema può essere innescata da
carenza di vitamina D a lungo termine (Li, 2011)
Se il vostro livello è tra 40 e 60 ng/ml siete ok
Se siete a 30 alzatelo
Se siete sotto 30 prendete 2500 UI al dì.
Se non sapete il vostro valore prendete 1000 UI
Dopo 90 die controllo. Non superare 100-150 ng/ml.
Calcemia dentro il range 9
D3 da alimenti
CRITICITA’ ALIMENTARE (COSA EVITARE)
Cibi ipercalorici e/o calorie eccessive giornaliere
Stato post-prandiale con pasti sbilanciati ad alto
contenuto di lipidi e/o ad alto contenuto di
carboidrati scatena una risposta infiammatoria
sistemica e stress immunitario che può durare
per circa 6-8 ore dall’ingestione
Pasti ravvicinati (meno di 5-6 ore)
10
RISPOSTA IMMUNITARIA ALLE CRITICITÀ
ALIMENTARI
11
OBESITÀ E INFIAMMAZIONE CRONICA
Sono molteplici le patologie associate all’obesità,
tra queste bassa resistenza alle infezioni
Donne italiane identificate nel 2007 come
Normal-Weight Obese NWO (BMI normale ma
con il 30% del peso corporeo totale di massa
grassa) hanno livelli più alti di citochine pro-
infiammatorie
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REPLICAZIONE CORONAVIRUS
L’attività di NF-κB è essenziale per l'influenzare
la propagazione e replicazione del virus
nell'ospite.
NF-kB cos'è? E' un fattore di trascrizione.
L'attivazione del fattore di trascrizione NF-κB è
uno dei tratti distintivi della risposta della cellula
ospite all'invasione da parte di agenti patogeni.
I Coronavirus hanno imparato come utilizzare
Nf-kB per riprodursi
Quando si inibisce l'attività NF-κB indotta da
virus coincide con (i) riduzione dei titoli virali, (ii)
diminuzione accumulo di proteine virali e sintesi 13
di RNA virale e (iii) alterata formazione della
trascrizione della replicazione virale.
RIFERIMENTI SLIDE 12
Journal of Antivirals & Antiretrovirals scritto da
Christin Müller, Nadja Karl, John Ziebuhr and
Stephan Pleschka,Institute of Medical Virology,
Justus Liebig University Giessen, Schubertstr
81, 35392 Giessen, Germany, pubblicato nel
dicembre del 2016.
14
<<È stato dimostrato che i polifenoli
<<impediscono la traslocazione di NF-κB nel
nucleo e la trascrizione di citochine pro-
infiammatorie. Inoltre, l'inibizione
dell'interazione delle subunità NF-κB con il DNA
target è stata proposta anche come modalità di
azione dei polifenoli antinfiammatori (Ruiz e
Haller, 2006 ). Entrambe le modalità d'azione
alla fine portano all'inibizione dell'espressione di
varie proteine pro-infiammatorie regolate da NF-
κB (citochine, chemochine) ed enzimi (iNOS,
COX-2)>> (Front Mol Neurosci. 2015; 8:
24.Published online 2015 Jun 16. doi:
10.3389/fnmol.2015.00024). 15
L’ARSENALE FITOCHIMICO DELLE PIANTE
Sviluppo durante l’evoluzione della vita sulla
Terra di composti fitochimici di difesa da virus,
batteri, funghi, insetti, microrganismi, animali
Comprende più di 10.000 agenti fitochimici
16
IMMUNO-NUTRIZIONE CON ALIMENTI CON
INIBITORI NF-KB
21
CURCUMA
La curcumina migliora la polmonite influenzale
grave attenuando il danno polmonare e regolando
la produzione di citochine dei macrofagi.
Abbiamo mirato a studiare il ruolo anti-
influenzale della curcumina in vitro e in
vivo. L'effetto della curcumina sulla replicazione
del virus dell'influenza A (IAV) è stato esaminato
nella linea cellulare A549 di carcinoma
polmonare umano, nonché in un modello
murino. La curcumina potrebbe inibire la IAV in
vitro e alleviare la gravità della malattia nel topo
dopo l'infezione con la IAV. 22
Inoltre, la curcumina potrebbe regolare la
risposta immunitaria a seguito dell'infezione IAV
inibendo la produzione di citochine infiammatorie
locali.
Inoltre, è stato scoperto che la curcumina inibisce
la segnalazione di NF-κB nei macrofagi, così
come la successiva produzione di citochine /
chemochine che rispondono all'infezione IAV,
potenziando IκBα e AMPK.
23
Il nostro studio attuale supporta il potenziale
della curcumina come trattamento promettente
contro l'infezione da IAV, il cui effetto può essere
mediato regolando la risposta immunitaria per
prevenire lesioni al tessuto polmonare (Clin Exp
Pharmacol Physiol Gennaio 2018;.
24
LA SINDROME DA DISTRESS RESPIRATORIO
ACUTO (ARDS)
25
Numerosi fattori aumentano il rischio di ARDS,
tra cui sepsi, aspirazione acida, trauma
maggiore, contusione polmonare (LC),
pancreatite acuta, trasfusioni di massa e
polmonite batterica. La polmonite batterica
rimane una causa significativa di morbilità e
mortalità nelle moderne unità di terapia
intensiva.
26
La curcumina mostra potenti proprietà
antinfiammatorie ma ha scarsa solubilità e
rapida clearance plasmatica. Per superare questi
limiti fisico-chimici e scoprire il pieno potenziale
terapeutico della curcumina nell'infiammazione
polmonare, in questo studio abbiamo utilizzato
una nuova formulazione di curcumina solubile in
acqua (CDC) e l'abbiamo consegnata
direttamente nei polmoni dei topi C57BL / 6
inoculati con una dose letale di Klebsiella
pneumoniae ( KP ).
27
La somministrazione di CDC ha portato a una
significativa riduzione della mortalità, della
presenza batterica nel sangue e nei polmoni,
nonché di lesioni polmonari, infiammazione e
stress ossidativo.
NF-κB erano anche diminuiti dopo il trattamento
con CDC, suggerendo la modulazione del
complesso dell'inflammasoma e le vie di
segnalazione dell'ipossia come meccanismo
sottostante con cui il CDC riduce la gravità della
polmonite. A livello cellulare, il CDC ha portato a
una morte cellulare ridotta, una migliore vitalità
e protezione delle cellule epiteliali polmonari
28
umane in vitro.
Complessivamente, i nostri studi dimostrano che
la somministrazione di CDC migliora la
sopravvivenza cellulare e riduce lesioni,
infiammazioni e mortalità in un modello murino
di polmonite gram-negativa letale.
Il CDC, pertanto, ha un promettente potenziale
antinfiammatorio nella polmonite e
probabilmente altre malattie polmonari
infiammatorie, dimostrando l'importanza di
ottimizzare le proprietà fisico-chimiche dei
prodotti naturali attivi per ottimizzare la loro
applicazione clinica. 29
RIFERIMENTO SLIDE 24-28 PRECEDENTI:
FASEB JOURNAL 17 SEP 2019
Direct pulmonary delivery of solubilized
curcumin reduces severity of lethal pneumonia
Boya Zhang
Samantha Swamy
Sanjay Balijepalli
Sreehari Panicker
Jashitha Mooliyil
Matthew A. Sherman
Jaakko Parkkinen
Krishnan Raghavendran
30
and Madathilparambil V. Suresh
ALTO RAPPORTO DGLA/AA
Acido grasso diomo-gamma-linolenico (DGLA)/
acido arachidonico (AA)
Così si riuscirà a ridurre la produzione delle
prostaglandine PGE2 e Trombossani A2 e dei
Leucotrieni della serie 4 e produrrà invece più
PGE1 e PGA1.
PGA1 è un potente eicosanoide anti-replicazione
virale
31
COME FARE PER AUMENTARE PGA1?
1) Pesce ed olio di pesce ricco di EPA (2,5-10
grammi al dì)
2) GLA da cps di olio di boraggine 1-2 cps al dì
32
L’ENERGIA PER CONTRASTARE I PATOGENI
E RIPARARE I DANNI
33
COSTO METABOLICO ELEVATO
l fatto è che quando il sistema immunitario deve
combattere dei patogeni , esso acquisisce la
precedenza su altre funzioni, proprio perché la
sua funzione è estremamente benefica ma
altamente costosa in termini energetici, poichè è
in grado di garantirci potenzialmente la
sopravvivenza, quindi metabolicamente molto
dispendiosa.
Come si paga il costo metabolico elevato? Come si
soddisfa la domanda?
Sappiamo anche che già un'infezione respiratoria
lieve in maschi giovani, aumenta la quota di 34
consumo metabolico.
IMMUNO-METABOLISMO
Immunità e mitocondri sono collegati tra
loro. Una caratteristica importante dei
mitocondri è che può regolare l'attivazione, la
differenziazione e la sopravvivenza delle cellule
immunitarie.
Inoltre, può anche rilasciare segnali come il DNA
mitocondriale (mtDNA) e il ROS mitocondriale
(mtROS) per regolare la trascrizione delle cellule
immunitarie.
I mitocondri possono attivare la risposta
infiammatoria. Ad esempio, i mitocondri possono
attivare la segnalazione antivirale mitocondriale 35
e la NLRP3.
36
MITOCONDRI
37
STIMOLARE LA MITOFAGIA
Eliminazione mitocondri invecchiati e deteriorati
e sintesi di nuovi mitocondri efficienti tramite:
Restrizione calorica moderata, aminoacidi
essenziali, acido ellagico (melagrana), spermidina
38
La spermidina mostra molteplici effetti
pleiotropici quali proprietà antinfiammatorie,
funzioni antiossidanti, potenziamento della
funzione metabolica mitocondriale e della
respirazione, nonché una migliore proteostasi e
attività chaperone
Sintesi della sperimidina dall’ornitina alpha-
chetoglurato
39
ALIMENTI CON SPERMIDINA
40
BLOCCARE LA TEMPESTA DI CITOCHINE
Il coronavirus provoca gravi complicazioni
quando stimola un eccesso di interleuchina 6, con
effetti proinfiammatori.
L'interleuchina 6 a bassi livelli ha proprietà anti-
infiammatorie, ma quando ne viene prodotta
troppa ( e questo succede quando il COvid-19 si
replica molto velocemente dentro le nostre
cellule) diventa una citochina pro-infiammatoria,
per cui nell'intento di aggredire il virus finisce
essendo in eccesso per danneggiare i nostri
tessuti e ciò può fare precipitare la persona in
una complicazione respiratoria gravissima 41
RIDURRE CITOCHINE E PROTEINA C-
REATTIVA
44
CARATTERISTICHEPARTICOLARI DELLE
FORMULAZIONI AMINOACIDICHE
45
PROPRIETÀ PARTICOLARI PER IL SISTEMA
IMMUNITARIO
48
I leucociti del sistema immunitario sono un
importante bersaglio delle funzioni fisiologiche
degli EAA
Sistema immune innato (naturale, non specifico)
Sistema immune acquisito (adattato, specifico)
Entrambi i sistemi dipendono <<fortemente>>
dall’adeguata disponibilità di EAA per la sintesi
di queste proteine e polipeptidi, immunoglobuline
49
In condizioni di malattie croniche, vi è un
aumento della domanda di EAA come
conseguenza di un maggiore dispendio energetico
a riposo (Woolfson, aminoacidi AMJ - il loro ruolo
di fonte di energia. Proc. Nutr. Soc. 1983 , 42 ,
489-495.
50
Per il sistema immunitario lisina, cisteina
(cistina), arginina e glutammina sono gli
aminoacidi più importanti
Un modo ottimizzato e sicuro quindi di
mantenere alto il tasso di glutammina nelle
cellule del vostro corpo è quello di dare una
formula di aminoacidi essenziali con presenza
anche di cistina e ornitina alpha chetoglutarato.
L’ornitina alpha chetoglutarato (OKG) aumenta
ulteriormente insieme agli essenziali la sintesi di
arginina e glutammina.
Limiti per somministrazione esogena di Arginina
e Glutammina .
51
GLUTATIONE
Cistina (2 molecole di cisteina), cisteina, n-acetil-
cisteina. La cisteina è il fattore critico la cui
insufficienza rispetto alle esigenze della
situazione, determina abbassamento nella sintesi
del Glutatione
Il glutatione in molti studi ha dimostrato di avere
proprietà antivirali dirette e indirette (tramite
riduzione dei RONS); serve a mantenere
efficiente il sistema redox del glutatione (GSH),
molecola con effetti antivirali
52
Anche se praticamente, tutti i tipi di cellule
sintetizzano il GSH, la fonte principale del
tripeptide è il fegato in cui viene metabolizzata la
maggior parte della cisteina, la quantità di
aminoacido, che limita la velocità, derivata dalla
dieta. Dopo la sua sintesi, GSH viene consegnato
ad alcuni compartimenti intracellulari, tra cui
mitocondri, reticolo endoplasmatico, nucleo e
nello spazio extracellulare (ad esempio plasma
sanguigno e bile) per l'utilizzo da parte di altre
cellule e tessuti ( Forman et al., 2009 ).
53
Una delle prime prove che coinvolgono
l'alterazione dell'omeostasi GSH nell'infezione
virale è stata un articolo pubblicato da Buhl et al.
già nel 1989.
Successivamente, GSH è stato anche scoperto
essere un potente inibitore di altri virus tra cui il
virus dell'herpes simplex di tipo 1 (HSV-1),
Sendai e influenza
E' stato dimostrato che durante le infezioni virali
è operativa una diminuzione del GSH
intracellulare che varia in intensità, durata e
meccanismo di induzione a seconda del tipo di
virus e della cellula ospite infetta Garaci et al.,
54
1992 , 1997 ; Palamara et al., 1995 , 1996 ;
Ciriolo et al., 1997).
Per impostare un ambiente pro-ossidante più
adatto critico per la maturazione di HA, il virus
dell'influenza ostacola facendo perdere il GSH (
Nencioni et al., 2003 ; ). Inoltre, abbiamo anche
scoperto che esiste una stretta relazione tra il
livello del contenuto intracellulare di GSH, la
proteina anti-apoptotica Bcl-2 e l'intensità della
replicazione del virus dell'influenza.
55
SINTESI EFFICACE DI GLUTATIONE
Più gestibile rispetto alla somministrazione di
glutatione preformato
Cisteina, Cistina, N-acetil-cisteina, metionina,
serina, ornitina alpha-chetoglutarato presenti in
una formulazione aminoacidica, cooperano con
tutti gli EAA insieme fortemente e in maniera
equilibrata e bilanciata per la sintesi del
tripeptide glutatione (formato da glutammato,
cistina, glicina) e il mantenimento costante
Dati seperatamente e abbondantemente questi
aminoacidi creano squilibri tramite meccanismi
di competizione e modifiche biochimiche degli 56
aminoacidi
ZINCO
Lo zinco ha molteplici funzioni trasversali di
difesa immunitaria. In vitro ha anche bloccato la
replicazione dei coronavirus.
Lo zinco induce un aumento della γ-glutamil
cisteina sintasi (sintesi GSH).
Lo zinco è un elemento strutturale della
superossidodismutasi (SOD)
Lo Zn si trova in elevata quantità nelle
membrane cellulari dove aiuta a mantenere
l’integrità: lega i gruppi –SH proteggendoli dalla
ossidazione, quindi esercita un effetto barriera
contro la penetrazione virale intracellulare.
Lo Zn è essenziale per la proliferazione di molti 57
Probiotici e prebiotici 58
RIASSUMENDO
Cacao in polvere, cioccolato 70% minimo
Funghi (champignon, porcini e altri)
59
Tra i polifenoli che hanno dimostrato di modulare
l'espressione genica pro-infiammatoria ci sono la
curcumina (Jobin et al., 1999 ), l'apigenina (Wang
et al., 2014 ), il resveratrolo (Kundu et al., 2006 ),
la quercetina (Endale et al ., 2013 ), silimarina
(Saliou et al., 1998 ) cinnamaldeide (Reddy et al.,
2004 ), epigallocatechina gallate (Kim et al., 2010
), avicin (Haridas et al., 2001 ), capsaicin (Singh
et al., 1996 ) e oleandrin (Sreenivasan et al.,
2003), solo per citarne alcuni (Front Mol
Neurosci. 2015; 8: 24.Published online 2015 Jun
16. doi:10.3389/fnmol.2015.00024) 60
Trai terpenoidi vi segnalo: limonene, acido
ursolico, e i tetraterpenoidi/caroteni Astaxantina
e licopene.
L'acido valerenico è l'ingrediente efficace ottenuto
dalla Valeriana officinalis. La valeriana è un
rimedio tradizionale per i disturbi del sonno, ma
recentemente lo studio ha dimostrato che l'acido
valerenico è un potente inibitore dell'attivazione
di NF-kB e dell'espressione delle citochine.
Il carnosolo, acido carnosico e acido ursolico del
rosmarino.
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ALIMENTAZIONE ANTI-INFIAMMATORIA
Pochi cereali e integrali
Legumi sì
Frutta secca sì
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