2 Le malattine: Non hanno mai una causa singola 3 La dimensione eziologica delle condizioni morbose: E' condizione complessa 4 La logica riduzionistica: Considera la riduzione dei concetti e delle metodologie al minimo sufficiente per spiegare i fatti 5 Il riduzionismo: Può essere inteso come un'applicazione del cosiddetto "principio di economia" 6 Il recettore specifico: Altro non è che un insieme di numerosi recettori su cui il farmaco agisce 7 Dall'alta aspecificità di azione dei farmaci: Derivano effetti indesiderati o secondari 8 Il modello americano della Clinica Medica: E' improntato al principio di eliminare il sintomo 9 A Cartesio si ispira: La filosofia meccanica 10 Definiamo riduzionista: Colui che ritiene che un sistema complesso non sia nient'altro che la somma delle sue parti DALL'EPIDEMIOLOGIA ALLA CLINICA 1 Le Malattie infiammatorie Immunomediate: Possono colpire tessuti e organi diversi 2 Le IMID: Sono sostenute da una disregolazione di meccasnismi collegati tra loro 3 Le IMID: Sono considerate dissimili quindi associate a diverse specializzazioni mediche 4 La Medicina d'organo: E' nettamente diversa dalla medicina di sistema 5 La Medicina di sistema: E' intesa come lo studio dei molteplici rapporti tra i diversi organi 6 Le discipline specialistiche: Sono fuorvianti dalla Medicina di sistema 7 La Medicina di sistema: Segue le priorità della precedente Scuola Medica italiana 8 L'immunoflogosi: Viene rivisto nell'ambito di una infiammazione immunologica 9 L'allergia: Può essere considerata come un modello di malattia sistemica 10 L'organizzazione ordinaria del sistema: Continua ad essere "disintegrata” LA CLINICA 1 Il frammentare le malattie secondo i sintomi: Ha finito per svilire l'organicità funzionale del Sistema Immunitario 2 L'adozione delle "Linee-guida": Prevede una serie di visite specialistiche che allungano le tempistiche di diagnosi 3 I costi: Aumentano nettamente con questo sistema frammentato 4 La patologia immuno-allergica: E' caratterizzata da un'unica storia naturale ed un'unica patogenesi 5 Per affrontare una "condizione allergica": Occorre centralizzare l'intervento medico indipendentemente dall'organo in cui sia comparsa la manifestazione clinica 6 Non considerare i diversi sintomi nelle malattie immunologiche: Ha moltiplicato i costi di gestione 7 L'aumento degli anni di vita: E' strettamente associato all'incremento delle patologie croniche 8 Le Malattie Infiammatorie Croniche: Ancora oggi mancano di una adeguata cultura fisiopatologica 9 La Malattia Infiammatoria Cronica: E' ancora oggi mal compresa 10 La classe medica: Ha sfavorito l'adozione di un modello coordinato INQUADRAMENTO IMID 1 La valutazione delle emissioni dei metalli: Ancora non entra nella cultura preventuva ed operativa delle istituzioni 2 Le emissioni dei metalli: Riguardano problematiche che segnano invalidità 3 L'inquadramento delle IMID: Risulta difficile 4 Interdisciplinarità: Sistema ideale di integrazione del lavoro di molti specialisti 5 Un approccio interdisciplinare: Permettere di raggiungere un effetto terapeutico più idoneo 6 L'approccio pubblico interdisciplinare integrato: Favorisce una migliore presa in carido del paziente cronico 7 Un registro Nazionale per le malattie infiammatorie croniche: Ridurrebbe il problema della mancata o tardiva diagnosi 8 L'incidenza delle IMID negli ultimi anni: E' notevolmente cresciuta 9 Un registro di malattia: Permetterebbe di conocere la reale dimensione del problema 10 La variabilità d'espressione della malattia: Rappresenta una difficoltà diagnostica I PERCORSI DIAGNOSTICI 1 La barriera mucosale intestinale: E' la più ampia interfaccia dell'organismo con l'ambiente esterno 2 Il Registro Nazionale per le IMID: E' ad oggi inesistente 3 L'eccesso di dotazioni in un qualsiasi servizio: E' correlato a ineguatezza in altri settori 4 L'etica dell'organizzazione: Deve contemplare l'appropriatezza sociale degli interventi sanitari 5 L'etica delle organizzazioni: Considera l'uso ottimale delle risorse 6 La razionalizzazione delle risorse: E' inevitabile e necessario 7 I percorsi diagnostici: Prevedono un monitoraggio clinico del paziente 8 Le malattie immunoallergiche: Sono rappresentati da ipersensibilità a sostanze chimiche volatili contaminanti e non 9 Le applicazioni di biologia molecolare: Comprendono farmacogenetica, proteomica e metabolomica 10 Obiettivi da perseguire: Studio della presenza di immunogeni ambientali MALATTIE INFIAMMATORIE 1 Le Malattie Infiammatorie Immunomediate (Immune Mediated Inflammatory Diseases o IMID) : Rappresentano un insieme di molti quadri patologici 2 Le IMID, in realtà, sembrano rappresentare: Piattaforma comune in forme nosologiche erroneamente considerate dissimili tra loro 3 Le IMIDs sono caratterizzate dal punto di vista patogenetico da: Immunoflogosi 4 La classe della Malattie Immunomediate sono sottostimate: Per oneri clinici ed economici 5 L’evidenza biochimica dei meccanismi che le malattie immunomediate hanno in comune: Esiste da almeno da 20 anni 6 I meccanismi che le IMID condividono hanno come elemento chiave: La disregolazione del network citochinico 7 Una malattia reumatica e una malattia gastrointestinale possono avere: Un trattamento terapeutico sovrapponibile 8 Le citochine: Sono una famiglia di proteine o frazioni polipeptidiche con funzione modulatoria del sistema immunitario 9 Le citochine manifestano generalmente la loro azione: A bassissime concentrazioni e con affinità elevatissima 10 Le Citochine IL-4, IL-10, TGF beta: Sono generalmente anti-infiammatorie ANALISI IMID 1 L' Artrite Reumatoide (AR) è: Artropatia cronica, distruttiva,che rende disabile l’80% delle persone che ne soffrono 2 I costi sociali dell’AR : Sono ingenti 3 L'input primordiale dell'AR è: Un antigene artritogenico non identificato, di verosimile origine batterica 4 L' antigene artritogenico: Attiva i linfociti T Helper dello stipite Th1 5 Il Morbo di Crohn: E' una Patologia cronica, che comporta una infiammazione grave dell’intestino, potenzialmente in grado di colpire qualsiasi parte del tratto intestinale 6 Il Morbo di Crohn: Può portare ad un aumento del tasso di rischio per carcinoma del tratto epatobiliare e del tenue 7 Il Morbo di Crohn: Ha una predisposizione genetica correlata alla mutazione nel gene CARD15 (NOD2) 8 Nelle dinamiche aetiopatogenetiche del MC è stata ipotizzata: Una risposta immunitaria inappropriata ad un qualche antigene intestinale normalmente inibito da una appropriata regolazione citochinica 9 Il Diabete di Tipo : In ragione della distruzione delle cellule Beta del pancreas, causa ipoinsulinemia 10 Nel Diabete di Tipo 1, la risposta immunitaria guidata dai Linfociti Th1: Genera soprattutto la citochina IL1 che risulta essere indirettamente citotossica per le cellule beta del pancreas 1 Il “microbiota” è il termine con il quale è stata sostituita la più antica definizione di: Flora microbica intestinale 2 Il microbiota si compone di un insieme composito e complesso di microrganismi che vivono e agiscono: “sopra”, “all’interno” o “in prossimità” del corpo umano 3 I microrganismi presenti su tutte le superfici mucosali e sulla cute, principalmente acquisiti durante il parto ed il primo anno di vita,vengono definiti: Nativi 4 I phyla batterici più rilevanti nell’uomo sono certamente rappresentati da: Firmicutes e Bacteroidetes 5 Numerosi studi correlano eventuali alterazioni del microbiota intestinale a patologie sistemiche o neurodegenerative come il: Carcinoma del colon 6 Alcuni studi rivolti alla correlazione tra microbiota e IBD fanno riferimento ad una situazione di disbiosi caratterizzata da un incremento di: Candida, Penicillium e Saccharomyces 7 Tipica dell’IBD in fase attiva e delle sue eventuali riacutizzazioni, risulta essere la riduzione di: Roseburia spp. e Faecalibacterium prausnitzii 8 Nella rettocolite ulcerosa sono state evidenziate delle alterazioni quantitative del microbiota con diminuzione di: Firmicutes, Bacteroidetes, Clostridium 9 Il carcinoma del colon: E' una malattia infiammatoria dell'intestino 10 La somministrazione orale di probiotici: Migliora il quadro di CRC MICROBPATINT 1 Nel 1974 è stato condotto un importante studio prospettico sulla colite indotta da clindamicina. L’indagine evidenziò che la somministrazione di clindamicina a 200 pazienti aveva causato diarrea: nel 21% dei casi,: Nel 21% dei casi 2 Cavie, dopo somministrazione di clindamicina, furono infettate con C. difficile, sviluppando, da lì a poco, un quadro clinico caratterizzato da: Colite 3 Molti studi descrivono una più facile colonizzazione di patogeni come Salmonella spp., Citrobacter spp., E. coli e C. difficile: Dopo un trattamento antibiotico 4 In uno studio condotto da Dethlefsen & Relman (2011) si evince come una somministrazione di ciprofloxacina protratta per 5 giorni abbia: Significativamente ridotto la ricchezza e la diversità delle specie microbiche nei tre pazienti oggetto dello studio 5 Animali sottoposti a cure antibiotiche hanno sviluppato, all’interno delle loro comunità microbiche, un evidente squilibrio con: Aumento di Proteobacteria e riduzione di Bacteroidetes e Firmicutes 6 In una ricerca condotta nel 2010, fu dimostrato che gli acidi biliari prodotti dall’ospite potevano avere, in vitro, un’azione: Sia inibitoria che germinante sulle spore 7 Diversi studi hanno riportato che la reintegrazione di acidi biliari secondari indotta da membri del microbiota: Aiuta a proteggere verso l’infezione da C. difficile negli uomini 8 L’infusione di microbiota intestinale è un nuovo approccio terapeutico nel trattamento di pazienti con episodi ricorrenti di: Infezione da C. difficile e oramai insensibili o refrattari a qualsiasi tipo di terapia antibiotica 9 La procedura dell'infusione di microbiota intestinale parte dal principio di poter ricostruire il microbiota totalmente sbilanciato: Mediante l’infusione di microbiota intestinale ottenuto da pazienti opportunamente selezionati mediante accertamenti finalizzati all’esclusione di eventuali patologie infettive in atto o, semmai, ereditarie 10 La preparazione del campione da infondere nel paziente richiede competenze laboratoristiche ed è suddivisa in: Tre passaggi principali LE CRITICITÀ DELLE IMID 1 Le IMIDs sembrano rappresentare : Piattaforma comune in forme nosologiche erroneamente considerate dissimili tra loro 2 Le IMIDs dipendono da: Disregolazione citochinica 3 L'arterite a cellule giganti : Si riscontra elevata espressione di IL1 e TNFalfa 4 I disordini immunitari compresinella International Classification of Diseases: Riguardano la riduzione e non la disregolazione della funzione immunitaria 5 Gli elementi di criticità richiamano: Deficitaria e anacronistica organizzazione medica 6 L'inappropriata la comprensione delle IMIDs: Ha portato a moltiplicazione dei complessivi costi di gestione 7 Relativamente ai costi delle IMIDs si distinguono: Costi indiretti, diretti e intangibili 8 Le IMIDs sono: Patologie prevalentemente coinvolgenti soggetti giovani progressivamente destinati alla disabilità cronica 9 Il Modello IMID : Supera le suddivisioni per funzioni e competenze 10 Un esempio di IMIDs è: L'Artrite reumatoide ARTRITE REUMATOIDE 1 L'artrite reumatoide: E' una poliartrite infiammatoria cronica 2 L'artrite reumatoide: Interessa soprattutto le articolazioni sinoviali periferiche 3 Le deformazioni causate dall'artrite reumatoide: Possono portare fino alla perdita di funzionalità 4 L'artrite reumatoide: E' una patologia multisistemica 5 L'interessamento extra-articolare dell'artrire reumatoide: Non è molto frequente 6 Il termine "artrite reumatoide" è stato coniato: Da un reumatologo 7 L'agente eziologico dell'artrite reumatoide: E' ignoto 8 Il fattore reumatoide: Svolge un ruolo nella cronicizzazione del processo 9 La frequenza: E' maggiore tra parenti di primo grado 10 L'esordio della patologia: E' di solito poliarticolare ARTRITE REUMATOIDE E SPORT 1 I pazienti con artrite reumatoide: Sono meno attivi rispetto alla popolazione generale 2 Compito degli operatori sanitari reumatologici: E' di promuovere l'esercizio fisico per i pazienti con artrite reumatoide 3 Gli individui con artrite reumatoide: Sono più a rischio di osteoporosi 4 L'esercizio intensivo: Potrebbe essere persino benefico per le piccole articolazioni 5 La relazione tra gli effetti positivi dell'esercizio e il tasso di danno articolare: E' mediata dal miglioramento della qualità dell'osso 6 Esercizo moderato o ad alta intensità: Dà benessere psicologico e fisico ai pazienti con artrire reumatoide 7 Per migliorare la capacità aerobica dei pazienti con artrire reumatoide: Sono necessari esercizi di intensità almeno moderata, svolti giornalmente 8 Soggetti con significativo danno radiologico: Possono essere incoraggiati a svolgere attività fisica solo prendendo misure protettive individuali per le articolazioni danneggiate specifiche 9 Una diffusione più ampia di conoscenze sulla sicurezza dell'esercizio: Facilita il successo del risultato dell'attività fisica prescritta 10 I pazienti con artrire reumatoide: Hanno dimostrato consapevolezza dei vantaggi dell'esercizio fisico L'IMMUNOTERAPIA SPECIFICA IN ALLERGOLOGIA 1 La medicina di precisione è: Un modello medico che propone la personalizzazione dell'assistenza sanitaria con decisioni mediche, pratiche e/o prodotti adattati al singolo paziente 2 Al fine di mettere in pratica la medicina di precisione: Vengono utilizzati test diagnostici per la selezione di terapie appropriate e ottimali, basate sulle caratteristiche genetiche di un paziente ovvero sulle indicazioni offerte da altre analisi molecolari o cellulari 3 L’introduzione della medicina di precisione risale: Al 1998 4 La medicina di precisione è stata introdotta la prima volta attraverso l'approvazione di un farmaco: Anti-cancro 5 Nel campo delle malattie allergiche, la premessa alla medicina di precisione è stata l’identificazione degli endotipi di: Rinite e di asma 6 Per la diagnosi di allergia sono stati definiti, in Europa, i pannelli adeguati di estratti allergenici da utilizzare. In particolare, un singolo screening con 8 principali allergeni consente l’identificazione dell’antigene causale in più del: 95% dei pazienti 7 AIT è una terapia che si basa sulla somministrazione: Per via sottocutanea o sublinguale, di un estratto dell'allergene responsabile dei sintomi clinici 8 Lo strumento diagnostico costituito dalla “Component Resolved Diagnosis” (CRD) potrà permettere di dettagliare il profilo molecolare del repertorio policlonale di: IgE nel singolo paziente 9 Le procedure diagnostiche standard sono sufficienti per identificare gli allergeni pertinenti quando: Le fonti allergeniche (come le piante, nel caso dei pollini) sono quantitativamente limitate e le loro stagioni di fioritura sono ben definite e separate 10 La diagnosi diventa più complessa quando i test diagnostici standard evidenziano: Un profilo di polisensibilizzazione ATTUAZIONE DELLA MEDICINA DI PRECISIONE ATTRAVERSO LA FARMACOGENOMICA 1 La medicina di precisione si concretizza attraverso l’applicazione di nuovi percorsi diagnostici e terapeutici che tengano in considerazione: Il fenotipo molecolare e clinico del paziente 2 La farmacocinetica fa riferimento: Al destino metabolico dei farmaci nell’organismo 3 La farmacodinamica fa riferimento: Agli effetti terapeutici e tossici dei farmaci nell'organismo 4 Nel caso in cui due o più farmaci vengano somministrati contemporaneamente: Si può verificare un’interazione tra farmaci 5 La farmacogenomica ha lo scopo di: Individuare preventivamente i pazienti che possono realmente beneficiare di una data terapia, oppure quelli che presentano un alto rischio di sviluppare reazioni avverse gravi 6 I DME vengono classificati in enzimi di: Fase I ed enzimi di Fase II 7 I tipi di reazioni di coniugazione che si possono avere sono: Sei 8 Agli enzimi di Fase I appartiene il sistema enzimatico del citocromo: P450 9 La scelta alternativa dei farmaci a seconda del loro destino metabolico è fondamentale: Per ridurre al minimo tutti i tipi di interazioni svantaggiose 10 La metabolomica può essere definita come: Lo studio dei metaboliti presenti nei liquidi biologici NON CELIAC GLUTEN SENSITIVITY (NCGS) 1 NCGS sta per: Non-Celiac Gluten Sensitivity 2 Nella NCGS: E' assente l’atrofia dei villi intestinali 3 Nella NCGS: Non sono presenti autoanticorpi 4 E' stato ipotizzato che il meccanismo fisio-patogenetico che sta alla base della sintomatologia: Sia da rintracciare in un difetto dell’immunità acquisita 5 Nella NCGS è stato osservato : Un aumento dei linfociti intraepiteliali 6 E' stato ipotizzato che il meccanismo fisio-patogenetico che sta alla base della sintomatologia: Sia da rintracciare nella presenza di ATI (inibitori dell’amilasi/tripsina) 7 La diagnosi è al momento: Di esclusione 8 Tra i requisiti per un inquadramento nosologico dei pazienti con NCGS troviamo: Valori di IgA nella norma 9 Per non sviluppare sintomi di NCGS: E' sufficiente ridurre il consumo di glutine 10 Dopo 1-2 anni dall’inizio di una dieta senza glutine: Il paziente affetto da NCGS può provare a reintrodurre limitate quantità di glutine LA CELIACHIA 1 La celiachia è: Una patologia complessa, multifattoriale, immunomediata dell'intestino tenue 2 Il morbo celiaco: Ha predisposizione genetica 3 L' aplotipo HLA-DQ2 : E' presente nell’85-90% dei celiaci 4 L’80% della struttura del glutine è costituito essenzialmente da : GLUTELINE e PROLAMMINE 5 Il meccanismo patogenetico autoimmune della celiachia è dovuto : Alla formazione di anticorpi diretti contro la proteina Glutine 6 I primi test da eseguire sono: Il dosaggio degli anticorpi anti-transglutaminasi 7 La Biopsia Intestinale: Rappresenta un esame necessario per la diagnosi di celiachia solo in età adulta 8 Attualmente l’unica cura possibile per la celiachia è: La dieta gluten-free 9 Nella Celiachia la permeabilità intestinale: E' aumentata 10 Una possibile prospettiva futura per migliorare lo stato di salute dei soggetti celiaci è: Terapie prebiotiche e probiotiche personalizzate DIABETE 1 Il diabete è caratterizzato da: Poliuria, polidipsia e polifagia 2 Comunemente il termine è utilizzato per indicare : Una malattia cronica caratterizzate da un’elevata concentrazione di glucosio nel sangue 3 Il Diabete MODY : Definisce una forma rara di diabete autoimmune 4 Il diabete mellito di tipo 1: È una malattia autoimmune provocata dalla formazione di autoanticorpi diretti contro le cellule Beta pancreatiche deputate alla produzione di insulina 5 Il compito dell'insulina è: Di regolare l’utilizzo del glucosio da parte delle cellule dell’organismo 6 Il tipo di immunità coinvolte nel diabete di tipo 1: E' cellulo-mediata contro le isole pancreatiche 7 Dopo l' infiltrazione linfocitaria (linfociti e rari macrofagi) delle isole di Langerhan si osserva: Riduzione del numero e delle dimensioni delle isole pancreatiche con scomparsa totale delle cellule Beta 8 Il sintomo di esordio del diabete di tipo 1: E' costituito dalla chetoacidosi diabetica con una interruzione dei sintomi subito dopo la fase di esordio 9 Durante il trattamento con insulina si può verificare ipoglicemia. E' quindi necessario: Apporto di zuccheri 10 Il diabete mellito di tipo 1: E' diagnosticato per lo più in età giovanile ASMA BRONCHIALE ALLERGICO 1 L'asma: E' una sindrome infiammatoria multiforme e multifattoriale 2 L'asma è caratterizzata da: Disturbo ostruttivo della ventilazione 3 L'ostruzione bronchiale: Può divenire irreversibile nelle vasi più avanzate della malattia 4 L'asma bronchiale allergico: E' la forma più frequente e più diffusa di asma 5 Il soggetto affetto da asma bronchiale allergico: E' un soggetto atopico 6 Il soggetto affetto da asma bronchiale allergico: Mostra iper-reattività bronchiale 7 L'asma bronchiale allergico: Si basa su un processo di immunoflogosi 8 L'allergia: E' una patologia ad azione multifattoriale 9 L'asma bronchiale allergico: E' una malattia infiammatoria IgE mediata 10 Le vie aeree nell'asma bronchiale: Sono particolarmente sensibili agli allergeni ALLERGIA AL NICHEL SOLFATO 1 Il nichel è un metallo: Bianco-argenteo 2 In natura in nichel è presente nel : suolo, nelle acque e nella biosfera: Suolo, nelle acque e nella biosfera 3 Il nichel è presente nel terreno in concentrazioni variabili tra: 5 e 500 µg/g 4 Il nichel è presente in numerosi alimenti: Di origine vegetale 5 Il Nichel è metallo onnipresente ed è la causa più comune di: Dermatite Allergica da Contatto: Dermatite allergica da contatto 6 La Dermatite Allergica da Contatto da Nichel è una patologia ad elevato impatto sociale, che colpisce oltre: Il 10% della popolazione adulta 7 Le manifestazioni sistemiche da Nichel possono essere di tipo: Eczematoso, mucositico, vasculitico, respiratorio, orticarico e gastrointestinale 8 In natura in nichel è presente nelle acque e in concentrazioni variabili tra: tra 5 e 100 µg/l nelle acque: 5 e 100 µg/l 9 E’ riportato in numerosi studi che una dieta povera di nichel nei topi abbia provocato: Un aumento della mortalità perinatale, come anche alterazioni del comportamento nella pulizia del pelo, alterazioni nello sviluppo del fegato, e ritardo della crescita 10 L’allergia al nichel può causare lesioni dermatologiche: Non solo nelle aree di contatto con il metallo, ma anche in altre sedi cutanee SINDROME SISTEMICA DA ALLERGIA AL NICHEL 1 Le biopsie intestinali dei pazienti con SNAS dimostrano, se confrontate coi riscontri istologici di soggetti normali o affetti da sola DAC: Un infiltrato infiammatorio costituito da linfociti e plasmacellule con edema e vasodilatazione della lamina propria 2 Uno studio per la ricerca della dose clinica ha dimostrato che la dose minima di solfato di nichel in grado di indurre reattività sistemica può variare in maniera significativa: Da pochi ng e fino a 10 mg fra i soggetti affetti da SNAS 3 L’assunzione ordinaria di nichel da parte dei cittadini americani adulti varia da: 0,3 a 0,6 mg/die 4 L’assunzione ordinaria di nichel giornaliera per la popolazione italiana oscilla tra: I 150 e i 900 mcg 5 Fra gli alimenti di origine animale il maggior contenente di Nickel è : L'uovo di gallina 6 Dopo challenge orale con Nichel in pazienti sensibili, è stata rilevata, nell’epitelio intestinale, una significativa diminuzione apoptotica: Dei linfociti CD8+ 7 Dopo challenge orale con Nichel in pazienti sensibili, è stata rilevata, nell’epitelio intestinale,una cospicua infiltrazione di: Linfociti CD4+ 8 L' Ingestione di una moneta contenente nichel in una bambina con già nota DAC da Nichel ha provocato: Eritema pruriginoso diffuso e eczema vescicoloso delle mani 9 Hanno un maggiore contenuto di Nichel: Arachidi 10 Nel Regno Unito è stato evidenziato un maggiore contenuto di Nichel: Nelle nocciole APPROCCIO ALL'ASMA BRONCHIALE ALLERGICO 1 I test di laboratorio per la diagnosi dell'asma bronchiale allergico: Considerano il dosaggio delle IgE totali 2 Un approccio alla terapia dell'asma bronchiale allergico: Considera sia la fase di sensibilizzazione che le conseguenze della flogosi 3 La prevenzione verso l'asma bronchiale allergico: Comprende anche una dieta adeguata già dall'età neonatale 4 La terapia dell'asma bronchiale allergico: Considera la forma clinica e le altre forme clinicamente simili 5 La terapia delle malattie allergiche: E' sempre polifarmacologica 6 La terapia farmacologica delle malattie allergiche: Coinvolge antistaminici 7 L'immunoterapia specifica (ITS): Può esporre ad effetti collaterali anche gravi 8 Il target dell'immunoterapia specifica è: La correzione, nel lungo termine, delle alterazioni immunologiche 9 L'immunoterapia specifica (ITS): E' un trattamento a carattere preventivo 10 La flogosi allergica: Ha una complessa patogenesi polifattoriale LA FIBROMIALGIA 1 La fibromialgia è caratterizzata da: Dolore muscolare cronico diffuso e migrante 2 La prevalenza della fibromialgia nella popolazione generale si aggira intorno a: 0,5% nei maschi e 3,5% nelle donne 3 La prevalenza femminile della fibromialgia è stata messa in relazione con: Ormoni estrogeni 4 La fibromialgia è una malattia: A genesi multifattoriale 5 L'insorgenza dei sintomi dolorosi nella fibromialgia è causata dalla carenza di dopamina e di acido naftalenacetico in quale zona dell'encefalo: Ippocampo 6 Qual è l'antigene presente in alti livelli nei pazienti affetti da fibromialgia: DR4 7 Una ricerca ha dimostrato un collegamento tra la fibromialgia e le varianti del gene che permette la metabolizzazione delle catecolamine. Qual'è il nome del gene?: COMT 8 La disfunzione dei neurotrasmettitori serotonina e dopamina provoca: Iperattività del sistema nervoso neurovegetativo 9 Quali sintomi si possono associare al dolore nella fibromialgia: Dismenorrea 10 Alcuni dei sintomi della Fibromialgia sono in comune con quale altra patologia: Sindrome delle gambe senza riposo APPROCCIO ALLA FIBROMIALGIA 1 Quanti sono i sintomi classici della fibromialgia: 4 2 Nello studio di Wolfe per porre diagnosi di fibromialgia la durata della sintomatologia deve essere pari a: Almeno 3 mesi 3 Per la corretta diagnosi di fibromialgia secondo il criterio palpatorio, la palpazione di quanti tenders point deve provocare dolore: Almeno 11 4 In alcuni pazienti affetti da fibromialgia si può evidenziare un notevole aumento di: Eosinofili 5 La fibromialgia si associa con frequenza variabile a quale manifestazione clinica: Sindromi autoimmuni 6 Qual è il farmaco che migliora la qualità del sonno nei pazienti con fibromialgia: Amitriptilina 7 Quale classe di farmaci è particolarmente attiva sul'astenia e sulla percezione del dolore nei pazienti con fibromialgia: Inibitori della ricaptazione della serotonina 8 Quale tra le terapie non farmacologiche della fibromialgia è la più efficace: Tens 9 Cosa prevede la fase 2 della terapia AFA per la fibromialgia in acqua: Esercizi per gli arti superiori 10 Quale tra le tecniche di rilassamento muscolare profondo è preferibile per efficacia e durata di effetto: Rilassamento di tipo ericsoniano L'IPERTENSIONE ARTERIOSA SISTEMICA 1 Cosa provoca l'aumento della prevalenza dell'ipertensione nella donna dopo i 50 anni di età: Variazione valori ormonali post-menopausa 2 Qual'è la prevalenza dell'ipertensione nella popolazione generale: 30-45% 3 Quale sistema regola normalmente i valori della pressione arteriosa: Sistema renina-angiotensina-aldosterone 4 La maggior parte delle ricerche avalla l'ipotesi che l'ipertensione si trasmette con: Ereditarietà multifattoriale 5 La pressione arteriosa si modifica sempre con l'assunzione di sodio: No solo nel 60% 6 Nell'ipertenzione nefrovascolare l'attivazione del sistema renina-angiotensina è dovuto a: Stenosi dell'arteria renale 7 Si parla di ipertensione arteriosa quando i valori pressori sono: Pressione sistolica > 140 mmHg; diastolica >90 mmHg 8 Qual'è il primo effetto dell'ipertensione sul cuore: Ipertrofia concentrica del ventricolo sinistro 9 Le lesioni del glomerulo renale dovute all'ipertensione provocano: Proteine e sangue nelle urine 10 Quale tra questi è un esame specialistico per la diagnosi di ipertensione: Scintigrafia con ACE-inibitori APPROCCIO ALL'IPERTENSIONE ARTERIOSA 1 Il valore ideale della pressione arteriosa è pari a: <120/80mmHg 2 Nell'ipertensione di I grado a basso-medio rischio la terapia farmacologica deve essere iniziata: Dopo un adeguato periodo di correzione dello stile di vita 3 Quale tra questi fa parte del trattamento non farmacologico dell'ipertensione: Ridurre lo stress 4 Quali tra questi non è un farmaco antipertensivo: Corticosteroidi 5 E' dimostrato che l'esercizio fisico riduce la pressione arteriosa diastolica di: 3-5 mmHg 6 La riduzione della pressione arteriosa nei pazienti che effettuano un esercizio di resistenza in media dura: 4-10 ore 7 Per otteneri concreti abbattimenti dei valori pressori l'attività fisica deve essere svolta: 3 volte/settimana 8 L'intesità dell'esercizio fisico nei pazienti ipertesi deve essere: Lieve-moderato 9 Quale farmaco antipertensivo provoca riduzione della performance: Beta-bloccanti 10 Per i pazienti anziani o con altre patologie la frequenza cardiaca di allenamento deve essere: 40-60% LE MIOSITI: LA DERMATOMIOSITE E LA POLIMIOSITE 1 La Polimiosite e La Dermatomiosite sono: Malattie infiammatorie sistemiche 2 La Dermatomiosite: Colpisce sia la cute che l'apparato muscolare 3 La Dermatomiosite si sviluppa nei bambini intorno a quale età: 5-15 anni 4 La Polimiosite presenta un picco di incidenza tra: 45-65 anni 5 La Dermatomiosite è una patologia autoimmune che provoca: Diminuzione della perfusione sanguigna delle fibre muscolari 6 La Polimiosite è una patologia autoimmune che provoca: Danno diretto delle fibre muscolari mediato dai linfociti citotossici 7 Il coinvolgimento polmonare nelle miositi è più frequente nei pazienti che presentano quale autoanticorpo: Anti-tRNA- sintetasi 8 Quali tra queste sono le manifestazioni cutanee tipiche della dermatomiosite: Rash periorbitale di Gottron 9 Qual è l'enzima muscolare più sensibile per la diagnosi di dermatomiosite/polimiosite: CPK 10 L'accertamento definitivo che conferma la diagnosi di dermatomiosite/polimiosite è: Biopsia muscolare APPROCCIO ALLE MIOSITI 1 Quali sono gli organi interni più coivolti nelle miositi: Esofago e polmone 2 Le papule di Gottron si localizzano: Sulla superficie estensoria delle dita 3 Quale farmaco rappresenta la terapia di prima scelta delle miositi: Glugocorticoidi 4 Quale farmaco ha limitato successo per la sua notevole tossicità nella terapia delle miositi: Ciclofosfamide 5 Quale farmaco, nella cura delle miositi, può provocare una polmonite come effetto collaterale: Methotrexate 6 L'esercizio di forza nelle miositi può avere un effetto terapeutico poiché provoca: Regolazione positiva dell'infiammazione sistemica e locale del muscolo 7 Gli allenamenti contro resistenza nelle miositi devono avere un "intecity percentage of VRM": Tra il 60 e l'80% 8 I protocolli di allenamento aerobico più studiato nelle miositi devono avere una intensità di lavoro racchiusa tra: Tra il 60 e il 75% della frequenza cardiaca massima e il 40-50% della forza massimale 9 Durante i programmi di allenamento nelle miositi devono essere controllati: I livelli sierici degli enzimi muscolari 10 I pazienti affetti da miosite hanno alti livelli di lattato nel sangue ciò significa che: La malattia modifica il metabolismo aerobico nel muscolo scheletrico LA SCLERODERMIA E LA SINDROME CREST 1 La sclerodermia è caratterizzata da: Alterazione del microcircolo capillare e aumentata deposizione di collagene 2 La sclerodermia esordisce frequentemente: Tra i 20 e i 40 anni 3 Quale tra queste è la lesione più precoce della sclerodermia: Alterazione dell'endotelio vasale del microcircolo 4 La risposta immune umorale nella sclerodermia è caratterizzata da: Ipergammaglobulinemia con Iper-IgG 5 Quale altro fattore di crescita oltre il PDGF, stimola la produzione di collagene da parte dei fibroblasti nella sclerodermia: TGF beta 6 Che nome prende la contrattura in flessione delle mani nella sclerodermia: Mano ad artiglio 7 Dove si localizzano frequentemente le lesioni cutanee ulcerative nella sclerodermia: Sulle estremità delle dita delle mani e dei piedi 8 In assenza di sclerosi cutanea a livello delle mani e dei piedi, quanti altri elementi devono essere valutati per porre diagnosi di sclerodermia: Sette elementi 9 Quali sono gli anticorpi indicativi per la diagnosi di sclerodermia: Anti-Scl-70 10 La sindrome di CREST prende il nome da un acronimo inglese formato dalle iniziali dei principali sintomi clinici. Qual è il significato della lettera C: Calcinosi APPROCCIO ALLA SCLERODERMIA 1 Quale sono gli organi interni frequentemente interessati nella sclerodermia: Cuore e polmoni 2 Quale farmaco viene utilizzato in fase precoce nella terapia della sclerodermia: Idrossiclorochina 3 Quale farmaco viene utilizzato nella terapia della vasculopatia periferica nella sclerodermia: Antitrombotici 4 Quali farmaci vengono utilizzati per la terapia del reflesso gastrico nella sindrome di Crest: Inibitori di pompa protonica 5 Nella riabilitazione del volto dei pazienti con sclerodermia quale terapia fisica viene utilizzata: Tecarterapia 6 Nella riabilitazione del volto dei pazienti con sclerodermia è stato sperimentato un programma specifico, che comprende: Massaggio viso connettivale 7 Gli esercizi terapeutici per la riabilitazione del collo nella sclerodermia prevedono: Esercizi di stiramento 8 Nella riabilitazione delle mani nei pazienti con sclerodermia la tecnica che da i risultati migliori è: Esercizi di scivolamento-traslazione articolare 9 Nella riabilitazione globale dei pazienti con sclerodermia quali esercizi riabilitativi sono previsti: Pompages articolari, stretching e rieducazione posturale globale 10 La riabilitazione pneumologica nei pazienti con sclerodermia deve essere eseguita quando: Quando compare dispnea TIROIDITE DI HASHIMOTO 1 La Tiroidite di Hashimoto è: Una malattia autoimmune 2 Nella Autoimmunità si osserva la presenza di: Autoanticorpi di classe IgM a bassa affinità 3 Gli autoanticorpi anti tireoglobulina sono frequentemente di classe: IgG 4 L'aspetto istopatologico caratteristico della tiroidite di Hashimoto è: Infiltrato linfocitario T-attivati 5 Nella variante fibrosa della tiroidite di Hashimoto si osserva: Prevalentemente infiltrato di plasmacellule 6 Nei pazienti con tiroidite di Hashimoto vi è un'alta frequenza dell'antigene di istocompatibilità: HLA-DR5 7 Quale sintomo e/o segno caratterizza la tiroidite autoimmune: Mixedema 8 L'esame ecografico tiroideo viene effettuato per diagnosticare la tiroidite di Hashimoto: Quando gli autoanticorpi sono assenti 9 Il trattamento della tiroidite di Hashimoto prevede: Somministrazione di Levotiroxina 10 Il trattamento con Levotiroxina è obbligatorio quando vi è: Ipotiroidismo subclinico con valori di TSH > 10 UI APPROCCIO ALLA TIROIDITE DI HASHIMOTO 1 Quando la secrezione degli ormoni tiroidei T3 e T4 raggiunge i livelli più alti: Nelle prime ore del mattino e durante la notte 2 Come gli ormoni tiroidei influenzano la funzione epatica: Aumentano la produzione di glucosio 3 Come gli ormoni tiroidei influenzano la funzione cardiaca: Aumentano la contrattilità e la frequenza cardiaca 4 Come gli ormoni tiroidei influenzano la funzione dell'unità neuromuscolare: Aumentano l'uptake cellulare del calcio e l'efflusso cellulare del sodio 5 Nell'ipotiroidismo la ridotta tolleranza allo sforzo è dovuta a: Riduzione di VO2 max, gittata cardiaca e riserva polmonare 6 Gli studi più recenti dimostrano che l'esercizio fisico ha effetto sulla secrezione di TSH, quale: Aumenta durante esercizio fisico submassimale di lunga durata 7 L'aumento di secrezione di T3 e T4 da parte della tiroide durante l'esercizio fisico, per azione sull'asse ipotalamo- ipofisi-tiroide si verifica: Dopo prolungate sedute di allenamento aerobico 8 Durante l'attività fisica nel muscolo si accumula quali prodotti di scarto del metabolismo: Reactive oxigen species 9 L'esercizio fisico nei pazienti affetti da ipotiroidismo dovrebbe prevedere: Allenamento di tipo aerobico sempre accompagnato da defaticamento 10 Nei pazienti affetti da ipotiroidismo le sessioni di allenamento dovrebbero durare: Meno di 60 minuti DIABETE ED ATTIVITÀ FISICA 1 Il diabete di tipo 2: Compare nell'adulto dopo i 40 anni 2 Il diabete di tipo 1 è caratterizzato da: Carenza assoluta di insulina 3 Quale patologia, responsabile dello sviluppo del diabete, è presente in più dell'80% dei pazienti diabetici: Obesità 4 L'attività fisica provoca nei pazienti affetti da diabete di tipo 2: Aumenta l'insulino sensibilità periferica 5 Come agisce l'attività fisica sul trasporto del glucosio nella cellula muscolare: Stimola la traslocazione dei recettori GLUT-4 6 Nei pazienti diabetici obesi l'attività fisica suggerita prevede: 250 minuti di attività aerobica moderata 7 E' raccomandato evitare l'attività fisica se la glicemia a digiuno è: > 250 mg/dl e c'è chetosi 8 L'iperglicemia indotta dall'esercizio fisico è causata da: Una risposta degli ormoni all'esercizio anaerobico di alta intensità 9 Secondo l'ACSM nel paziente diabetico si raccomanda: Attività fisica almeno 5-7 volte a settimana 10 Nei pazienti diabetici con retinopatia sono consigliati: Nuoto SINDROME DELLE GAMBE SENZA RIPOSO 1 La sindrome delle gambe senza riposo è caratterizzata da: Urgente necessità di muovere gli arti inferiori con movimenti continui 2 La sindrome delle gambe senza riposo è molto frequente: Nel diabete mellito 3 Nell'eziopatogenesi gioca un ruolo fondamentale quale di queste sostanze: Dopamina 4 La carenza di quale sostanza può provocare la sindrome delle gambe senza riposo: Ferro 5 Quale tra questi è un locus genetico di linkage collegato alla sindrome delle gambe senza riposo: Locus sul cromosoma 12 6 Quali tra questi non fa parte dei sintomi delle gambe senza riposo: Ulcere alle gambe 7 Quanti sono i criteri diagnostici stilati dal National Institutes of Health per la diagnosi della sindrome delle gambe senza riposo: 5 8 L'integrazione di quale vitamina può essere terapeutica nella sindrome delle gambe senza riposo: Vitamina B12 9 Quali alimenti devono essere evitati nella sindrome delle gambe senza riposo: Caffè 10 Quali di questi farmaci è utile nel ridurre i sintomi della sindrome delle gambe senza riposo: Sedativi LA FEBBRE REUMATICA 1 La febbre reumatica è una malattia: Autoimmune 2 La febbre reumatica è scatenata da un'infezione da: Streptococco beta emolitico di gruppo A 3 Quale proteina dello streptococco è simile alla Miosina cardiaca e scatena la cross-reattività alla base della cardite reumatica: Proteina M 4 La febbre reumatica insorge per una risposta immunitaria anomale, quale: Mimetismo molecolare 5 Qual è la manifestazione clinica più frequente nella febbre reumatica: Artrite con dolore delle articolazioni 6 L'interessamento neurologico della febbre reumatica si manifesta con: Corea di Sydenham 7 L'eritema marginato della febbre reumatica compare frequentemente a livello: Del tronco e degli arti superiori 8 La cardite reumatica è caratterizzata da: Alteriazioni fibrose delle valvole 9 Le lesioni anatomo patologiche caratteristiche della cardite reumatica sono: Corpi di Aschoff 10 Qual è l'alterazione valvolare più frequente nella cardite reumatica: Insufficienza mitralica isolata APPROCCIO ALLA FEBBRE REUMATICA 1 La faringite streptococcica che può provocare la febbre reumatica è un'infezione comune: Dell'infanzia 2 Nella cardite reumatica gli autoanticorpi attivati producono l'infiltrazione nelle valvole cardiache di quali cellule: Linfociti T 3 Il titolo degli anticorpi antistreptolisina nella febbre reumatica raggiungono il picco: 3-4 settimane dopo l'infezione 4 Per porre diagnosi di febbre reumatica quanti dei criteri di Jones devono essere presenti: Due criteri maggiori o uno maggiore e due minori 5 L'acronimo J.O.N.E.S. viene utilizzato per memorizzare i criteri maggiori utilizzati per porre diagnosi di febbre reumatica, cosa significa la lettera N: Noduli sottocutanei 6 Quale di questi esami non viene usato nella diagnosi della febbre reumatica: Prove di funzionalità respiratoria 7 La terapia della fase acuta della febbre reumatica prevede in primo luogo: Somministrazione di penicillina 8 Quale farmaco ha un ruolo particolare nella cura dell'insufficenza cardiaca moderato-severa da cardite reumatica: ACE-inibitori 9 La profilassi secondaria della febbre reumatica si effettua con somministrazione ciclica di quale farmaco: Penicillina 10 Secondo l'OMS i pazienti che hanno avuto interessamento cardiaco durante la febbre reumatica per quanto tempo devono effettuare la terapia profilattica: Per almeno 10 anni dopo l'ultimo episodio acuto L'EPATITE AUTOIMMUNE 1 L'Epatite autoimmune è una patologia: Autoimmune 2 L'epatite autoimmune è predominante: Nelle donne in età giovanile fino all'età premenopausale 3 L'Epatite Autoimmune è una patologia caratterizzata da alti livelli sierici di: IgG 4 In alcuni pazienti con epatite autoimmune si è riscontrata un'associazione con quale allele del complesso maggiore di istocompatibilità: DRB1 5 L'Epatite autoimmune insorge per una risposta immunitaria anomale, quale: Mimetismo molecolare 6 La risposta immune nell'epatite autoimmune è caratterizzata dall'attivazione di quali cellule: Sia linfociti T citotossici sia linfociti B 7 Nell'epatite autoimmune di tipo 2 quali sono gli autoanticorpi prodotti: Anti-LKM1 8 Quali di questi sintomi fa parte dei sintomi preponderanti dell'epatite autoimmune: Comparsa di angiomi stellati 9 Quale di questi esami di laboratorio permette di studiare la funzionalità epatica: Bilirubina diretta e indiretta 10 Secondo gli score dell'IAIHG, per porre diagnosi certa di epatite autoimmune lo score deve essere: Superiore o uguale a 7 EPATITI CRONICHE VIRUS RELATE 1 Le epatiti virali sono malattie: Infettive 2 Quanti sono i virus epatitici maggiori: 5 3 Quali di questi virus accanto alla malattia di base può causare un'epatite: Virus Coxsackie 4 L'HBV è un virus che appartiene alla famiglia degli: Hepadnaviridae 5 L'antigene HbsAg è: La proteina principale dell'involucro virale 6 L'anticorpo contro HbcAg (anti-HBc): Persiste per tutta la vita 7 Il periodo di incubazione del virus HBV dura: Dai 60 ai 180 giorni 8 L'HCV è un virus che appartiene alla famiglia degli: Flaviviridae 9 La trasmissione del virus HCV avviene: Per via parenterale 10 L'episodio acuto di epatite HCV relata è caratterizzato dalla comparsa dei sintomi in concomitanza al rialzo di: Transaminasi APPROCCIO ALLE EPATITI VIRALI 1 Uno dei sintomi dell'epatite è la colorazione giallastra della pelle, a cosa corrisponde: Ittero 2 L'ittero è dovuto ad uno squilibrio: Nell'eliminazione della bilirubina 3 Quale tra questi è un sintomo di cirrosi epatica avanzata: Ascite 4 L'encefalopatia epatica è causata da elevati livelli plasmatici di: Ammonio 5 A quale classe appartengono gli anticorpi anti-HBc che si positivizzano per primi con la comparsa dei sintomi dell'epatite B: Classe IgM 6 Quale anticorpo è un marcatore di guarigione dell'epatite B, poiché è l'ultimo a comparire: L'anti-HBs 7 Quale esame di laboratorio è importante per impostare la corretta terapia nell'epatite HCV relata: La genotipizzazione virale 8 La terapia dell'infezione cronica da HBV prevede la somministrazione di: Interferone Pegilato 9 Attualmente qual è la nuova terapia sviluppata per la cura dell'epatite C: Antivirali ad azione diretta 10 La prevenzione dell'epatite C si attua: Mediante modificazioni comportamentali MORBO DI CROHN 1 Il Morbo di Crohn è una malattia: Infiammatoria cronica autoimmune 2 Il Morbo di Crohn è una malattia che si localizza: In tutto il tratto gastrointestinale 3 Quale tra questi fattori ambientali aumenta il rischio di riacutizzazioni del Morbo di Crohn: Fumo 4 E' stata riscontrata una forte associazione tra lo sviluppo del Morbo di Crohn e la mutazione di quale gene: CARD15 5 Nel Morbo di Crohn un denso infiltrato infiammatorio di cellule attivate producono TNF-α; quali cellule sono interessate in questo processo: Macrofagi 6 Quale è la caratteristica delle lesioni del Morbo di Crohn: Interessano tutti gli strati della parete intestinale 7 Dal punto di vista anatomo-patologico il Morbo di Crohn si caratterizza per la presenza di: Follicoli linfoidi 8 Quali tra questi è un sintomo frequente del Morbo di Crohn: Diarrea con feci semiliquide o acquose 9 Quando il processo infiammatorio del Morbo di Crohn interessa larghi tratti di intestino quale sintomo può comparire: Steatorrea 10 Quale è la caratteristica della forma penetrante del Morbo di Crohn: Fistole tra intestino ed altre strutture COLITE ULCEROSA 1 La colite ulcerosa è una malattia: Infiammatoria cronica 2 La colite ulcerosa è una malattia che si localizza: A livello di tutto il colon dall'ano al cieco 3 Il picco di incidenza dell'esordio della colite ulcerosa si ha: Tra i 25 e i 50 anni 4 Nella patogenesi della colite ulcerosa sono implicati quali meccanismi immunologici: Sia la risposta umorale che quella cellulare 5 Quale tra questi è un fattore di rischio per lo sviluppo della colite ulcerosa: Disbiosi intestinali 6 Quale è la caratteristica delle lesioni della colite ulcerosa: Interessano la tonaca mucosa e sottomucosa 7 Dal punto di vista anatomo-patologico la colite ulcerosa si caratterizza per la presenza di: Ascessi criptici 8 Nella colite ulcerosa è presente un diffuso infiltrato mononucleato, cioè di linfociti, ma possono essere presenti ulteriori cellule quali: Neutrofili e macrofagi 9 La colite ulcerosa moderata secondo la classificazione di Truelove e Witts è caratterizzata da: Scariche diarroiche frequenti > 4/die 10 Qual è la complicanza più seria della colite ulcerosa: Megacolon tossico APPROCCIO ALLE MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI 1 Il sintomo più comune della malattia di Crohn è: Dolore addominale associato a diarrea 2 Quali di questi esami di laboratorio viene eseguito nella diagnosi di Morbo di Crohn: VES 3 Quale di questi esami di laboratorio è utile per seguire l'andamento della malattia infiammatoria cronica intestinale: Calprotectina 4 Nel Morbo di Crohn quale segno caratteristico può essere osservato nell'esame clisma opaco a doppio contrasto: Segno della corda 5 Quale esame strumentale permette di valutare direttamente la mucosa intestinale ed è un esame fondamentale nella diagnosi di colite ulcerosa: Colonscopia con biopsia 6 Quali sono i farmaci utilizzati nella terapia delle forme severe di malattie infiammatorie croniche intestinali: Nella fase iniziale steroidi e poi immunosoppressori 7 Quale farmaco rappresenta la terapia di mantenimento di II linea del Morbo di Crohn: Methotrexate 8 Nel trattamento delle malattie infiammatorie croniche si usano gli anti TNF quando: Nei casi di refrattarietà al trattamento con altri farmaci 9 Le patologie infiammatorie croniche provocano malassorbimento, quali micronutrienti secondo le ultime raccomandazioni dovrebbero essere integrati se carenti: Ferro 10 Un recente studio ha dimostrato che 20 minuti di attività fisica riducono l'infiammazione con la riduzione del 5% delle cellule che producono quale citochina infiammatoria: TNF MIASTENIA GRAVE 1 La Miastenia Grave è una malattia: Autoimmune 2 La miastenia grave è caratterizzata dalla produzione di autoainticorpi che si legano a specifici recettori situati dove: Nella giunzione neuromuscolare 3 Quale sostanza rilasciata a livello della giunziona neuromuscolare attiva il meccanismo della contrazione muscolare: Acetilcolina 4 Gli anticorpi anti AChR nella miastenia gravis sono di tipo: IgG 5 Nella miastenia gravis i recettori anti-Musk potrebbero agire sul recettore Ach-R: Provocando un alterato raggruppamento dei recettori sulla membrana 6 Normalmente nel timo avviene la maturazione e la selezione di quali cellule immunitarie: Linfociti T 7 Nel timo sono presenti delle cellule che esprimono il recettore per l'acetilcolina, quali sono: Mioidi 8 Il primo sintomo della miastenia grave frequentemente è: Diplopia associata a ptosi palpebrale 9 La crisi miastenica nella miastenia grave è caratterizzata da: Tetraparesi generalizzata con eventuale insufficienza respiratoria 10 Quale fattore può frequentemente far precipitare il decorso della miastenia grave: La somministrazione di farmaci APPROCCIO ALLA MIASTENIA GRAVE 1 La patogenesi della miastenia grave è caratterizzata da: Produzione di autoanticorpi 2 Quale tra questi è un sintomo della miastenia grave: Visione sdoppiata 3 La miastenia grave si associa più frequentemente a quale di queste malattie autoimmuni: Tiroidite autoimmune 4 Quale di questi esami di laboratorio è utile per fare diagnosi di miastenia grave: Dosaggio degli anticorpi anti-AChR 5 Quale di questi esami strumentali è utile per porre diagnosi di miastenia grave: EMG con stimolazione ripetitiva 6 Quale prova veniva utilizzata in passato per porre diagnosi di miastenia grave: Test al Tensilon 7 La terapia sintomatica della miastenia grave prevede la somministrazione di: Anticolinesterasici 8 Quali tra questi sintomi fa parte degli effetti collaterali muscarinici dovuti alla terapia sintomatica della miastenia grave: Sudorazione 9 Quale tra questi è un effetto dell'attività fisica sostenuta sul sistema immunitario: Stimolano la produzione della citochina IL-6 10 La de-regolazione dell'IL-6 nei muscoli dei pazienti affetti da miastenia grave è dovuto verosimilmente a: gli anticorpi anti AChR VASCULITI 1 Le vasculiti dei piccoli vasi interessano: Arteriole, capillari e venule 2 I meccanismi immunopatogenetici delle vasculiti sono stati classificati da Gell e Coombs, da cosa è caratterizzata la reazione di 3° tipo: Immunocomplessi con presenza di depositi immuni 3 Nelle vasculiti a patogenesi non immunomediata il danno della parete vasale può essere causato da quale di queste malattie: Crioglobulinemia mista 4 Quale di questi sintomi fa parte dei sintomi cutanei delle vasculiti: Livedo reticularis 5 Quale di questi organi è maggiormente colpito nelle vasculiti sistemiche: Encefalo 6 Nell'arterite a cellule giganti sono interessati prevalentemente: Arco aortico e suoi rami principali 7 La diagnosi di arterite a cellule giganti può essere effettuata mediante biopsia di: Arterie temporali 8 Nell'arterite di Takayasu istologivamente osservano due fasi, la fase 1 è caratterizzata da: Formazione di granulomi con necrosi 9 La poliarterite nodosa coinvolge i vasi: Di medio e piccolo calibro 10 La terapia della poliarterite nodosa prevede la somministrazione di: Immunosoppressori APPROCCIO ALLE VASCULITI 1 Il Morbo di Kawasaki è una vasculite che interessa: I vasi di medio e piccolo calibro nei bambini 2 La diagnosi di Morbo di Kawasaki si basa sulla presenza di quanti dei 6 criteri clinici: 5 3 Il Morbo di Buerger è una vasculite che interessa: I vasi di medio e piccolo calibro e le vene degli arti 4 Nel Morbo di Buerger il paziente presenta dolore al collo del piede che regredisce con il dolore, questo sintomo si chiama: Claudicatio intermittens 5 Nella Poliangioite microscopica quali sono gli auto-anticorpi coinvolti nella patogenesi della malattia: ANCA 6 Qual è la lesione istopatologica tipica della granulomatosi di Wegener: Granulomi con centro necrotico 7 Quali tra questi organi è meno coinvolto nella granulomatosi di Wegener: Il cuore 8 Nella Granulomatosi di Wegener quali sono gli auto-anticorpi coinvolti nella patogenesi della malattia: PR3-ANCA 9 Quale di questi esami strumentali è utile per la valutazione del flusso sanguigno nelle vasculiti: Angiografia 10 Il trattamento delle vasculiti prevede la somministrazione di: Steroidi e farmaci citotossici PORPORA DI SCHÖNLEIN-HENOCH 1 La Porpora di Schonlein-Henoch è una vasculite che colpisce: I vasi di piccolo calibro 2 Nella patogenesi della porpora di Schonlein-Henoch sono coinvolte: Le IgA 3 Il meccanismo immunopatogenetico principale nella porpora di Schonlein-Henoch è: Deposito di immunocomplessi 4 Per numerosi aspetti, principalmente per il danno renale, la porpora di Schonlein-Henoch è assimilabile a quale altra patologia: Malattia di Berger 5 Quali polimorfismi genetici possono avere un ruolo predisponente nel coinvolgimento renale nella porpora di Schonlein-Henoch: Polimorfismi di IL-1β 6 La lesione cutanea caratteristica della porpora di Schonlein-Henoch è: Porpora palpabile 7 Le lesioni cutanee nella porpora di Schonlein-Henoch di solito si manifestano: Agli arti inferiori ed ai glutei 8 Le manifestazioni gastrointestinali della porpora di Schonlein-Henoch sono caratterizzate da: Dolore addominale di tipo colico, vomito e sanguinamento 9 Il coinvolgimento renale nella porpora di Schonlein-Henoch si manifesta con quale alterazione agli esami delle urine: Ematuria 10 L'outcomea lungo termine della porpora di Schonlein-Henoch è condizionato da: La severità del coinvolgimento renale APPROCCIO ALLA PORPORA DI SCHÖNLEIN-HENOCH 1 La porpora di Schonlein-Henoch è una vasculite che: Intessa molti organi 2 La porpora di Schonlein-Henoch compare di solito in concomitanza di: Un evento infettivo 3 Quale di questo criterio non è presente tra i criteri dell'American College of Reumathology (1990): Coinvolgimento renale 4 Secondo i nuovi criteri EULAR/PRES del 2010 si pone diagnosi di porpora di Schonlein-Henoch quando sono presenti: Porpora e almeno un criterio tra quelli elencati 5 Caratteristica nella porpora di Schonlein-Henoch è l'assenza agli esami di laboratorio di: Diminuzione delle piastrine 6 Alla biopsia renale nella Porpora di Schonlein-Henoch è caratteristica la presenza di: Fenomeno della leucocitoclasia 7 La maggior parte dei pazienti affetti da porpora di Schonlein-Henoch che tipo di trattamento devono eseguire: Nessun trattamento solo terapia di supporto 8 La malattia renale severa nella porpora di Schonlein-Henoch prevede un trattamento con: Corticosteroidi ed immunosoppressori 9 Il trattamento con immunoglobuline nei pazienti con porpora di Schonlein-Henoch quando può essere utilizzato: Nei pazienti con interessamento encefalico 10 Un possibile programma di attività fisica nei pazienti con vasculite sistemica dovrebbe essere svolto: 2 volte a settimana per 4 settimane LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO 1 Il Lupus eritematoso sistemico è: Una malattia autoimmune cronica multisistemica 2 Molti ricercatori ritengono che il lupus eritematoso sistemico possa essere scatenato da quale di queste malattie infettive: Virus di Epstein Barr 3 Il meccanismo patogenetico del lupus eritematoso sistemico è: Di III tipo 4 La produzione di autoanticorpi nel lupus eritematoso sistemico è provocata da un difetto nella clearance fagocitaria di quale cellule: Macrofagi 5 Una predisposizione genetica può favorire lo sviluppo del lupus eritematoso sistemico; su quale cromosoma vi sono i geni HLA maggiormente interessati da mutazioni: Cromosoma 3 6 Il lupus eritematoso sistemico colpisce prevalentemente: Donne giovani 7 La prevalenza del lupus eritematoso sistemico aumenta negli uomini in presenza di quale patologia genetica: Sindrome di Klinefelter 8 Qual è la tipica manifestazione clinica del lupus eritematoso sistemico: Eritema a farfalla 9 Quali tra questi organi non sono colpiti frequentemente dal lupus eritematoso sistemico: Intestino 10 Alcuni pazienti affetti da lupus eritematoso sistemico presentano alcuni anticorpi che provocano un disordine trombotico; quali sono questi anticorpi: Anticorpi anti-fosfolipidi APPROCCIO AL LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO 1 Il lupus eritematoso sistemico è il prototipo della malattia: Da deposito di immunocomplessi 2 Le lesioni renali nel lupus eritematoso sistemico appaiono a livello istopatologico come: Glomerulonefrite membrano- proliferativa diffusa 3 Le biopsie cutanee delle lesioni nei pazienti affetti da lupus eritematoso sistemico mostrano: Infiltrato della giunzione da parte di linfociti T 4 Il test sierologico per la diagnosi di lupus eritematoso sistemico prevalentemente utilizzato è: Anticorpi ANA ed ENA 5 Tra gli anticorpi ENA nel lupus eritematoso sistemico si distinguono anticorpi contro quali proteine del DNA: Istoni 6 Nella diagnosi del LES gli anticorpi più specifici che presentano variazioni correlate con lo stato di attività della malattia sono: Gli anti dsDNA 7 Nelle forme lievi e remittenti di Lupus eritematoso sistemico che tipo di trattamento è previsto: A volte nessun trattamento altrimenti FANS 8 Nelle riacutizzazioni del Lupus eritematoso sistemico quale terapia può essere utilizzata: Anticorpo monoclonale (belimumab) 9 Quando nel trattamento del lupus deve essere previsto il trapianto di rene: Nell'insufficienza renale cronica 10 L'attività fisica che può essere effettuata nei pazienti affetti da Lupus eritematoso sistemico è: Di bassa/moderata intensità ANEMIA EMOLITICA 1 Si può parlare di anemia quando: L'emoglobina scende sotto i 13 g % nell'uomo e i 12 g % nella donna 2 Gli eritrociti hanno origine dalle cellule staminali mieloidi, come si chiamano quaste cellule: CFU-GEMM 3 La proliferazione, maturazione e differenziazione degli eritrociti è stimolata da molte chitochine, ma soprattutto da un ormone glicoproteico, qual è questo ormone: Eritropoietina 4 L'eritropoietina nell'adulto è prodotta principalmente nel: Reni 5 L'eritrocita maturo è costituito da: Solo Emoglobina 6 Qual è la proteina che lega l'emogobina per prevenirne la perdita urinaria dopo la morte del globulo rosso: Aptoglobina 7 L'anemia falciforme è caratterizzata dalla mutazione di una sola base nucleotidica del gene che provoca la sostituzione di un amminoacido, quale: Acido glutammico-->Valina 8 Il deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi provoca crisi emolitiche acute quando il soggetto portatore della mutazione ingerisce: Fave 9 Gli autoanticorpi caldi dell'anemia emolitica autoimmune sono attivi: Ad una temperatura compresa tra i 37° e i 40° 10 Il metodo diagnostico di elezione dell'anemia emolitica autoimmune è: Test dell'antiglobulina APPROCCIO ALL'ANEMIA EMOLITICA 1 L'anemia emolitica è causata da: Da difetti intraglobulari ed extraglobulari 2 L'anemia emolitica da difetto intraglobulare è: Trasmessa geneticamente 3 Quali tra questi sono dei sintomi delle anemie emolitiche: Ittero 4 I reperti ematologici della sindrome emolitica acuta mostrano: Reticolocitosi periferica 5 Nell'emoglobinuria parossistica a frigore i sintomi preceduti da perfrigerazione sono associati a: Rash di tipo orticorioide 6 Quaale tra queste funzioni organiche deve essere valutata nell'approccio dignostico all'anemia emolitica: Funzionalità epatica 7 Come vengono definiti i frammenti di globuli rossi che si possono trovare allo striscio di sangue periferico nei pazienti con anemia emolitica: Schistociti 8 La terapia delle forme idiopatiche di anemia emolitica da anticorpi "caldi" prevede l'uso di: Cortisone 9 L'anemia acuta da sport è causata da: Iperemolisi da effetto meccanico 10 Si è osservato che nell'anemia cronica sideropenica da sport ha un ruolo importante l'epdicina, quando aumenta la sua produzione: Dopo lungo periodo di attività fisica intensa BPCO 1 La BPCO è caratterizzata da: Persistente limitazione al flusso aereo da bronchiolite ostruttiva ed enfisema 2 I dati nazionali sulla prevalenza della BPCO indicano che la diagnosi di questa malattia si riscontra: In meno del 6% della popolazione 3 Nella stragande maggioranza dei casi la BPCO è dovuta a: Esposizione prolungata a sostanze nocive 4 Quali sono le cellule infiammatorie più rappresentate nella BPCO e correlate direttamente al danno polmonare: Linfociti B 5 L'enfisema provoca la rottura degli attacchi alveolari; come possono essere definiti gli attacchi alveolari: Una porzione della parete alveolare ancorata ai bronchi 6 Oltre al ridotto flusso aereo cosa provocano il danno delle vie aeree e l'enfisema nella BPCO: Alterano il rapporto ventilazione/perfusione 7 Il fattore di rischio genetico più studiato della BPCO è rappresentato da: Deficit di alfa-1-antitripsina 8 Qual è di solito il primo sintomo della BPCO: Tosse 9 Il sintomo chiave della BPCO è: Dispnea 10 Quale di questi sintomi della BPCO grave è un importante fattore prognostico: Calo ponderale e anoressia APPROCCIO ALLA BPCO 1 La bpco è caratterizzata da: Ostruzione bronchiale irreversibile 2 Qual è l'esame diagnostico principale nella BPCO: Spirometria 3 Quale parametro misurato con la spirometria indica la quantità di aria espirata in un secondo sotto sforzo massimale: FEV1 4 La spirometria globale permette di valutare la quota di aria che rimane nei polmoni dopo un'espirazione massimale; come si chiama questo parametro: Volume residuo 5 Quale esame permette di valutare come l'ossigeno passa dall'aria al sangue e come l'anidride carbonica passa dal sangue all'aria per essere eliminata: Studio della diffusione alveolo/capillare 6 Quale farmaco rappresenta il cardine della terapia della BPCO: Broncodilatatori 7 Nei pazienti con ipossiemia grave quale terapia può migliorare le aspettative di vita: Ossigeno terapia per 15 ore/die 8 Secondo recenti studi nei pazienti con BPCO grave qual è la terapia che riduce il numero delle riacutizzazioni e migliora la funzione respiratoria: Cortisonici e B2-stimolanti 9 Nella riabilitazione respiratoria della BPCO si ottengono benefici significativi con periodi di riabilitazione di: 6-8 settimane 10 Quando possibile, l'attività fisica aerobica che può essere effettuata nei pazienti con BPCO deve prevedere un grado di dispnea secondo la scala di Borg di: Quattro-otto SENSIBILITÀ CHIMICA MULTIPLA 1 La sensibilità chimica multipla è: Una patologia cronica causata da intolleranza a sostanze chimiche 2 Qual è il motivo per cui il sesso femminile è il più colpito nella sensibilità chimica multipla: Maggior percentuale di grasso 3 Secondo l'ipotesi neurotossica la sensibilità chimica multipla è dovuta all'aumento dopo esposizione a sostanze chimiche di quale sostanza: Ossido Nitrico 4 Quale regione encefalica è interessata in alcune teorie della patogenesi della sensibilità chimica multipla: L'ippocampo 5 Cosa ipotizza l'ipotesi eziopatogenetica allergica della sensibilità chimica multipla: L'attivazione delle fibre nervose sensitive di tipo C 6 Quale di queste affermazioni descrive l'ipotesi eziopatogenetica immunologica della sensibilità chimica multipla: Aumento numerico e dell'attività deii linfociti T e B 7 L'ipotesi genetica della sensibilità chimica multipla prevede una differenza nella distribuzione genotipica degli enzimi: CYP2D6 e NAT2 8 L'ipotesi eziopatogenetica del deficit di Filaggrin della sensibilità chimica multipla è caratterizzata da: Insufficienza della barriera epiteliale della cute e degli epiteli in genere 9 Quali tra questi sono gruppi di persone a richio di sviluppare sensibilità chimica multipla: Lavoratori dell'industria 10 Quale stadio evolutivo della sensibilità chimica multipla caratterizzata da infiammazione: Stadio 2 APPROCCIO ALLA SENSIBILITÀ CHIMICA MULTIPLA 1 Secondo la definizione di Cullen quale di queste affermazioni descrive meglio la sensibilità chimica multippla: Sindrome che si verifica dopo esposizione a molti composti chimici a dosi molto basse 2 In Italia la commissione sanità non riconosce la sensibilità chimica multipla come malattia; in quale di queste regioni è stata dichiarata malattia invalidante: Puglia 3 Quale di questi criteri fa parte dei criteri diagnostici della sensibilità chimica multipla: I sintomi coinvolgono più sistemi e organi 4 La sintomatologia nella sensibilità chimica multipla migliora o si risolve sempre quando le sostanze chimiche vengono rimosse: No, i sintomi non regrediscono se la malattia è in stadio 3 5 Nel questionario informativo ideato da Miller e Mitzel, qual è il punteggio che indica la presenza di gravi disturbi dopo l'esposizione alle sostanze elencate: 30 6 Nel questionario informativo ideato da Miller e Mitzel, qual è il punteggio che indica il sospetto di sensibilità chimica multipla: 21-30 7 Quali di questi esami fanno parte degli esami di II livello utili per la diagnosi di sensibilità chimica multipla: Valutazione allergologica 8 Quali tra queste sono persone a rischio di sensibilità chimica multipla: Parrucchieri 9 Il primo passaggio nell'approccio terapeutico della sensibilità chimica multipla prevede: Bonifica dell'ambiente in cui si vive e si lavora 10 Non vi è un trattamento specifico per la sensibilità chimica multipla, quale trattamento può essere utile per la gestione dei sintomi: Somministrazione di coenzima Q10 SPONDILITE ANCHILOSANTE 1 La spondilite anchilosante è: Una malattia infiammatoria cronica 2 Le forme secondarie di spondilite anchilosante possono comparire in corso di: Psoriasi 3 La spondilite anchilosante presenta un forte collegamento con quale antigene del complesso maggiore di istocompatibilità HLA: HLA B27 4 La patogenesi della spondilite anchilosante è stata ipoteticamente correlata a: Cross reazione tra antigeni self e peptidi batterici 5 Quale altra mutazione genica può essere responsabile dell'attivazione anomala del sistema immunitario, oltre a quella di HLA B27, nella spondilite anchilosante: Mutazione del gene ERAP1 6 Il processo patologico della spondilite anchilosante colpisce: L'entesi 7 Aspetto tipico della spondilite anchilosante è : La formazione di sindesmofiti 8 La spondilite anchilosante interessa frequentemente: Colonna vertebrale 9 Il sintomo tipico della spondilite anchilosante è: Rachialgia lombare che regredisce con il movimento 10 Quale è la manifestazione extrarticolare più frequente nella spondilite anchilosante: Iridociclite APPROCCIO ALLA SPONDILITE ANCHILOSANTE 1 La spondilite anchilosante fa parte delle: Spondiloartriti sieronegative 2 L'intervallo di tempo tra la comparsa dei sintomi e la diagnosi di spondilite anchilosante è pari a: 5-7 anni 3 Quale di questi esami di laboratorio è utile per la diagnosi di spondilite anchilosante: Tipizzazione HLA-B27 4 I criteri diagnostici della spondilite anchilosante descrivono un dolore nella regione lombare/sacrale con quali caratteristiche: Si riduce con l'attività fisica 5 Quale esame strumentale ad elevata sensibilità permette di identificare precocemente il coinvolgimento assiale nella spondilite anchilosante: RM 6 Le prime alterazioni ossee della spondilite anchilosante evidenziabili con esami strumentali colpiscono: Le articolazioni sacro-iliache 7 Qual'è il nome della alterazione che colpisce la colonna vertebrale nella fase avanzata della spondilite anchilosante: Colonna a canna di bambù 8 Il trattamento iniziale della spondilite anchilosante prevede: FANS e terapia riabilitativa 9 Secondo le raccomandazioni dell'American College of Rheumatology quali sono le caratteristiche dell'attività fisica per i pazienti con spondilite anchilosante: 90 minuti a settimana di attività ad intensità moderata 10 Nel trattamento riabilitativo della spondilite anchilosante ha una comprovata utilità: Idrochinesiterapia e balneoterapia CARDIOPATIA ISCHEMICA 1 L'aterosclerosi è un processo: Immuno-infiammatorio 2 Quale di queste patologie sono comprese nelle sindromi coronariche acute: Angina instabile 3 Nell'aterosclerosi i cambi di flusso sanguigno in alcune zone del vaso sanguigno portano all'espressione di alcune molecole, quali: Molecole di adesione intercellulari 4 I ROS sono implicati nell'attivazione endoteliale dell'aterosclerosi, quali tra questi è un fattore che contribuisce alla loro formazione: Elevati livelli di colesterolo LDL 5 Quando avviene la rottura della placca aterosclerotica il fattore tissutale entra in contatto con il sangue attivando quale cellule che avviano la cascata coagulatoria: Piastrine 6 Quali influenze sistemiche sono associate ad alta trombogenicità: Diabete mellito 7 Quale di queste affermazioni sull'angina instabile è corretta: E' una coronaropatia con trombo non occlusivo 8 Nell'infarto del miocardio il dosaggio di quale enzima miocardico è molto sensibile e specifico per la diagnosi: Troponina 9 Il dosaggio di quale enzima è correlato al rischio di morte nell'infarto del miocardio: Troponine 10 Il sintomo classico dell'infarto del miocardio è: Dolore precordiale con senso di oppressione irradiato al collo APPROCCIO ALLA CARDIOPATIA ISCHEMICA 1 Quale tra queste è una manifestazione clinica della cardiopatia ischemica acuta: Infarto acuto del miocardio N-STEMI 2 Tutti i pazienti che presentano dolore toracico a quale tipo di esame dovrebbe essere sottoposto: Elettrocardiogramma 3 Quale esame strumentale usato nella cardiopatia ischemica studia la riserva coronarica: Test da sforzo 4 Quale di questi esami valuta la presenza di ischemia cardiaca nei casi in cui l'elettrocardiogramma non è validamente interpretabile: Scintigrafia miocardica 5 Quale procedura consente di visualizzare direttamente le arterie coronariche e contemporaneamente di intervenire con angioplastica: Coronarografia 6 Nei pazienti ad alto rischio affetti da cardiopatia ischemica quale di questi farmaci possono essere usati: Beta-bloccanti 7 Quale di questi farmaci usati nella cardiopatia ischemica danno protezione a lungo termine perché migliorano la funzione endoteliale: ACE-inibitori 8 Nei paziente con cardiopatia ischemica con disfunzione di pompa l'intensità dell'esercizio fisico dovrebbe essere: 50- 70% della frequenza cardiaca massimale 9 Nella cardiopatia ischemica post-acuta la durata dei programmi di allenamento dovrebbe essere pari a: Non meno di 3 settimane 10 Nella cardiopatia ischemica post-acuta con funzione cardiaca molto compromessa la durata del programma di allenamento deve essere: 12 settimane CARDIOPATIE ARITMICHE 1 Le aritmie cardiache sono patologie caratterizzate da: Anomalie del ritmo di contrazione cardiaco 2 Cosa si intende per automaticità del cuore: Capacità di formare l'impulso di contrazione in modo spontaneo e involontario 3 Quale di questi è il segnapassi dominante della contrazione cardiaca: Nodo del seno atriale 4 Cosa si intende per refrattarietà delle cellule cardiache: Il lasso di tempo necessario alle cellule miocardiche per ripristinare la recettività 5 Cos'è la tachicardia: Aumento della frequenza del ritmo cardiaco 6 Quando si parla di disturbo di conduzione dell'impulso contrattile cardiaco: Quando si ha un arresto dell'impulso durante il suo tragitto 7 Nelle aritmie sovraventricolari qual è la sede d'origine del disturbo aritmico: Zona atriale 8 Nelle aritmie nodali o atrio-ventricolari qual è la sede d'origine del disturbo aritmico: Nodo atrioventricolare 9 Quale di questi sintomi è tipico delle aritmie cardiache: Bradicardia 10 Qual è l'intervallo normale del ritmo cardiaco in battiti al minuto: 60-100 APPROCCIO ALLE CARDIOPATIE ARITMICHE 1 Quali di queste indagini strumentali permette la diagnosi di aritmia cardiaca: Elettrocardiogramma 2 Quale passo della visita cardiologica permette di individuare una aritmia cardiaca: Misurazione del polso 3 Quando l'aritmia cardiaca si manifesta in modo sporadico quale indagine strumentale è più indicata per la diagnosi: Elettrocardiogramma dinamico Holter 4 Quali di questi farmaci sono indicati per rallentare la frequenza del ritmo cardiaco nelle aritmie cardiache: Calcio- antagonisti 5 Quale di questi farmaci sono indicati per ristabilire il ritmo cardiaco nelle aritmie cardiache: Antiaritmici 6 Quale terapia interventistica usata solitamente nei pazienti con tachicardie sfrutta il cateterismo cardiaco: Ablazione a radiofrequenza 7 Quale terapia interventistica viene usata nelle aritmie cardiache che causano bradicardia: Pacemaker 8 Che azione ha lo sforzo fisico nelle aritmie cardiache: Favorisce le tachicardie 9 Quale tra queste è una patologia cardiaca che durante lo sforzo fisico può generare aritmie maligne: Cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro 10 Che tipo di attività fisica possono praticare le persone affette da sindrome del QT lungo: Se asintomatica attività di lieve intensità, se sintomatica nessuna attività CARDIOPATIE CONGENITE 1 Nell'ambito delle cardiopatie congenite quale tra queste è la più frequente: Difetto interventricolare 2 Le cardiopatie congenite si verificano durante la formazione del cuore nella vita embrionaria e fetale, cioè quando: Tra la II e la IX settimana di gestazione 3 Quali tra questi fattori ambientali sono causa di cardiopatie congenite: Malattie materne 4 Quale tra queste malattie genetiche è associata ad alto rischio di cardiopatie congenite: Sindrome di Down 5 Quale sostanza nutrizionale assunta dalla madre è indispensabile per il corretto sviluppo fetale: Acido folico 6 Quale di queste parti del cuore non sono interessati nelle cardiopatie congenite: Il pericardio 7 Le cardiopatie congenite con shunt sinistro-destro provocano: Aumento della pressione arteriosa polmonare 8 La stenosi aortica congenita è una cardiopatia congenita di tipo: Ostruttiva 9 Il soffio cardiaco all'auscultazione toracica è più frequentemente causato da quali difetti congeniti: Cardiopatie ostruttive e shunt sinistro-destro 10 Nei neonati quali di questi sintomi potrebbe indicare insufficienza cardiaca: Dispnea APPROCCIO ALLE CARDIOPATIE CONGENITE 1 Le cardiopatie congenite sono malformazioni che interessano: Il cuore ed i grandi vasi cardiaci 2 Quando la cardiopatia congenita viene definita complessa: Quando sono associati tra loro difetti multipli 3 Quale di questi esami fa parte della diagnostica prenatale delle cardiopatie congenite: Ecografia morfologica 4 In quale epoca gestazionale si effettua l'ecografia morfologica necessaria per la diagnosi prenatale di cardiopatia congenita: XX-XXII settimana gestazionale 5 Secondo uno studio pubblicato su Lancet quale semplice esame è utile per la diagnosi di cardiopatia congenita dopo la nascita: Pulsossimetria 6 Quale di questi segni presenti alla Pulsossimetria permette di dire che il test è positivo per cardiopatia congenita: Tutte le misurazione della saturazione di O2 è 7 Se la cardiopatia congenita necessita di indagini approfondite quale di questi esami è necessario: Cateterismo cardiaco 8 La stabilizzazione del quadro clinico nella cardiopatia congenita prima dell'intervento chirurgico si ottiene con quale di questi farmaci: ACE-Inibitori 9 La dilatazione con palloncino nelle stenosi valvolari appartengono a quale tipo di trattamento chirurgico delle cardiopatie congenite: Trattamento con cateterismo cardiaco interventistico 10 I soggetti con cardiopatia congenita sottoposti a correzione chirurgica con apposizione di protesi che tipo di attività fisica possono praticare: Attività dinamica di intensità lieve APPROCCIO ALLE CARDIOPATIE VALVOLARI 1 Quale di questi sintomi non è causato da una cardiopatia valvolare: Emorragia cerebrale 2 Quale esame diagnostico viene utilizzato per evidenziare una cardiopatia valvolare: Ecocardiografia doppler 3 Quale esame diagnostico usato nelle cardiopatie valvolari è utile per valutare la congestione polmonare: Rx torace 4 Quale segno evidenziabile con l'esame obiettivo permette di sospettare una cardiopatia valvolare: Soffi 5 Quali farmaci utilizzati nelle cardiopatie valvolari permettono di eliminare il sangue ed i liquidi in eccesso nei polmoni: Diuretici 6 Quali farmaci utilizzati nelle cardiopatie valvolari impediscono la formazione di coaguli di sangue: Anticoagulanti 7 Nella stenosi mitralica lo sforzo fisico può indurre: Aumento della pressione in atrio sinistro ed edema polmonare 8 Nella stenosi aortica severa lo sforzo fisico può indurre: Alterato aumento della portata cardiaca con alterazione della funzione di pompa 9 Nelle forme lievi delle cardiopatie valvolari qual è l'intensità raccomandata del training fisico: 70-85% della frequenza cardiaca massimale 10 Nei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico di sostituzione valvolare quale tipo di esercizi dovrebbero essere evitati nei primi 3 mesi post-operatori: Gli esercizi nella parte superiore del corpo CARDIOPATIE VALVOLARI 1 La valvola cardiaca con calcificazioni o aderenze, che non si apre più configura una patologia che prende il nome di: Stenosi valvolare 2 La valvola cardiaca tricuspide è situata: Tra l'atrio e il ventricolo destro 3 La valvola cardiaca aortica è costituita da: Tre cuspidi e un anulus fibroso 4 Quali tra queste non è una causa di cardiopatia congenita acquisita: Anomalia di Ebstein 5 Quale sono le valvulopatie più frequenti: Valvulopatie mitralica e aortica 6 Si parla di stenosi mitralica severa quando le dimensioni dell'orifizio sono di: 1-0,5 cm² 7 Dal punto di vista fisiopatologico cosa provoca la stenosi mitralica: Dilatazione atriale sinistro e aumento della pressione venosa polmonare 8 Dal punto di vista fisiopatologico cosa provoca l'insufficienza mitralica: Dilatazione del ventricolo sinistro per sovraccarico 9 Quale di queste caratteristiche è tipica del prolasso della valvola mitralica: E' spesso asintomatico e la diagnosi è occasionale 10 Dal punto di vista fisiopatologico cosa provoca la stenosi tricuspidalica: Aumento della pressione atriale destra e stasi di sangue nel sistema venoso sistemico SINDROMI NEFROSICHE 1 La sindrome nefrosica è un disturbo: Del glomerulo 2 La sindrome nefrosica viene definita come l'escrezione urinaria di: > 3 g di proteine/die 3 La sindrome nefritica è caratterizzata da quale di questi elementi: Ematuria e spesso cilindri eritrocitari nel sedimento urinario 4 Quale di queste sono cause secondarie di sindrome nefrosica: Nefropatia diabetica 5 Il danno da anticorpi contro antigeni impiantati delle sindromi nefrosiche è caratterizzato da: Anticorpi diretti contro antigeni non glomerulari ma localizzati nei reni 6 Quale di questi processi eziopatogenetici può essere indicato come causa delle glomerulonefriti in cui gli anticorpi non sono diretti contro costituenti del glomerulo: Danno da immunocomplessi-circolanti 7 La glomerulonefrite rapidamente progressiva è spesso secondaria a quale di queste patologie sistemiche: LES 8 Nella glomerulonefrite primitiva di Berger (o a IgA) i depositi di IgA si localizzano: A livello del mesangio 9 La glomerulonefrite membranosa è caratterizzata da: Lesioni da deposito di proteine sul versante epiteliale della membrana basale 10 La glomerulonefrite segmentale è caratterizzata da: Lesioni focali dei glomeruli juxtamidollari APPROCCIO ALLA SINDROME NEFROSICA 1 La sindrome nefrosica è più frequente: Nei bambini 2 Quale tra questi è uno dei mecanismi che aumentano la perdita delle proteine nella sindrome nefrosica: Le cellule T stimolano o inibiscono un fattore di permeabilità circolante 3 Qualli tra questi sono sintomi della sindrome nefrosica causati dalla ritenzione di liquidi: Dispnea 4 Le infezioni sono una complicanza della sindrome nefrosica, da cosa sono probabilmente causate: Perdita di opsonine e immunoglobuline 5 L'ipertensione arteriosa correlata alla sindrome nefrosica è causata da: Ritenzione renale di Na 6 La diagnosi di sindrome nefrosica si pone con il riscontro di proteinuria > 3 g/die nelle urine, ma anche con un altro esame, quale: Rapporto proteine/creatinina nelle urine delle 24 h 7 L'esame delle urine nella sindrome nefrosica, a parte la proteinuria, può dimostrare anche la presenza di: Lipiduria 8 Quali tra questi è un esame che può permettere di identificare una causa secondaria di sindrome nefrosica: Emoglobina glicosilata 9 Quali farmaci vengono usati nella terapia della proteinuria: ACE-inibitori 10 Qual è il trattamento primario dell'edema nella sindrome nefrosica: Restrizione dell'apporto di Na ARTERIOPATIA OBLITERANTE DEGLI ARTI INFERIORI 1 L'arteriopatia obliterante è una patologia delle arterie di grande e medio calibro che colpisce frequentemente: Le arterie degli arti inferiori 2 L'arteriopatia obliterante colpisce frequentemente: Adulti tra i 45 e i 90 anni 3 Nella maggior parte dei casi l'arteriopatia obliterante è dovuta a: Aterosclerosi 4 Gli ateromi, o placche aterosclerotiche, sono costituiti da: Da lipidi, cellule infiammatorie, muscolari lisce e tessuto connettivo 5 Quale parte della struttura del vaso è interessata dal processo aterosclerotico: L'endotelio della tonaca intima 6 La prima lesione del processo aterosclerotico è: La striscia grassa 7 Cosa può determinare la trasformazione della placca aterosclerotico da placca stabile a placca instabile: L'emorragia intraplacca 8 Quale'è il sintomo tipico della arteriopatia obliterante degli arti inferiori: Claudicatio intermittens 9 Nella classificazione di Leriche-Fontaine della arteriopatia obliterante degli arti inferiori lo stadio IIb è caratterizzato da: Claudicatio dopo un percorso > ai 200 mt 10 Nella classificazione di Leriche-Fontaine della arteriopatia obliterante degli arti inferiori lo stadio IV è caratterizzato da: Lesioni gangrenose APPROCCIO ALL'ARTERIOPATIA OBLITERANTE DEGLI ARTI INFERIORI 1 L'arteriopatia obliterante periferica è una malattia che colpisce: Le arterioe di grande e medio calibro 2 Qual è l'esame clinico che permette di sospettare una arteriopatia degli arti inferiori: La misurazione della pressione arteriosa alle braccia e alle caviglie 3 La arteriopatia periferica degli arti inferiori, in base all'indice caviglia-braccio, viene definita moderata quando: L'indice è tra 0,41 e 0,71 4 Quale tra questi esami non invasivi permette di identificare una arteriopatia obliterante degli arti inferiori: Ossimetria transcutanea 5 Quale tra questi esami è essenziale prima della chirurgia nella arteriopatia obliterante degli arti inferiori perché fornisce dettagli sulla sede e sull'estensione delle lesioni: Angiografia 6 Qual è la terapia farmacologia che modifica l'aterogenesi e migliora i sintomi nella arteriopatia obliterante degli arti inferiori: Antiaggreganti 7 Quale tecnica non chirurgica viene usata per dilatare le ostruzioni vasale e posizionare stent nella arteriopatia obliterante degli arti inferiori: Angioplastica percutanea transluminare 8 Quale ternica chirurgica viene usata nella arteriopatia obliterante degli arti inferiori, per ridurre il dolore ischemico nei pazienti che non possono effettuare l'intervento chirurgico: Simpaticectomia 9 Quale di questi effetti potrebbe avere l'attività fisica sull'arteriopatia obliterante degli arti inferiori: Aumenta la densità dei capillari (neoangiogenesi) 10 Secondo il protocollo di mantenimento che frequenza e durata dovrebbero avere l'allenamento dei pazienti con arteriopatia obliterante degli arti inferiori: Sedute di 30 minuti due volte a settimana PSORIASI 1 La psoriasi è una patologia: Infiammatoria cronica 2 Le cellule epidermiche affette da psoriasi si rigenerano ogni: 3-6 giorni 3 Quali cellule dell'immunità cellulo-mediata sono interessate nella psoriasi: Linfociti T 4 Quali tra questi antigeni di istocompatibilità HLA più frequentemente correlato con lo sviluppo della psoriasi: HLA- Cw06 5 Quanti sono i cromosomi localizzati con analisi di linkage nell'intero genoma associati alla suscettibilità della psoriasi: Nove 6 Come si chiama l'aumento dello spessore dell'epidermide che si sviluppa nella psoriasi: Acantosi 7 Cosa è il Segno di Auspitz nella psoriasi: Emorragie puntiformi dopo l'asportazione della squama 8 Cosa sono i microascessi di Monro nella psoriasi: Aggregati neutrofili nello strato corneo 9 Quale tra queste sono le caratteristiche della psoriasi guttata: Comparsa di placche sul tronco in bambini dopo faringite streptococciche 10 Quale tra queste sono le caratteristiche della psoriasi inversa: Comparsa di placche nelle zone intertriginose APPROCCIO ALLA PSORIASI 1 L'aspetto tipico delle lesioni psoriasiche è quello delle: Placche 2 Cosa è la onicolisi che si presenta nella psoriasi ungueale: Distacco del piatto ungueale 3 Nella biopsia cutanea effettuata per la diagnosi di psoriasi cosa è la paracheratosi: La conservazione dei nuclei nello strato corneo 4 Quale di queste terapie viene usate nella psoriasi lieve: Terapia topica 5 Quale di queste terapie viene usate nella psoriasi moderata: Fototerapia 6 Quale di queste terapie viene usate nella psoriasi grave: Immunosoppressori e farmaci biologici 7 Quali di questi alimenti devono essere evitati dai pazienti affetti da psoriasi: Carni rosse 8 Che tipo di allenamento è opportuno nell'artrite psoriasica: Esercizi a basso impatto articolare 9 L'esercizio fisico nell'artrite psoriasica che tipo di intensità dovrebbe avere: Tra il 60-80% della FC 10 La frequenza ottimale dell'attività fisica nell'atrite psoriasica è: 3 allenamenti a settimana di 60/75 minuti LA SINDROME DA AFFATICAMENTO CRONICO 1 La sindrome da affaticamento cronico è probabilmente una malattia: Multifattoriale 2 Secondo l'ipotesi infettiva della eziopatogenesi della sindrome da affaticamento cronico vi è la persistenza di un agente infettivo, quale è il più frequente: Virus Epstein-Barr 3 L'ipotesi immunologica dell'eziopatogenesi della sindrome da affaticamento cronico è caratterizzata da: Alterata produzione di alcune citochine 4 L'ipotesi neurologica dell'eziopatogenesi della sindrome da affaticamento cronico descrive una riduzione della sintesi di quale sostanza: Cortisolo 5 La Sickness behavior è: Un cambiamento motivazionale sotto l'influenza di citochine infiammatorie 6 Quale zona del sistema nervoso centrale è coinvolta nella Sickness behavior: Ippocampo e Ipotalamo 7 Per porre diagnosi di sindrome da affaticamento cronico quanti criteri diagnostici devono essere presenti: Due maggiori e quattro minori 8 Quale tra questi non è un criterio minore diagnostico per la sindrome da affaticamento cronico: Diarrea 9 Un recente studio ha messo in relazione la sindrome da affaticamento cronico ed una patologia intestinale, quale: Dismicrobismo intestinale 10 Quali farmaci possono essere usati nella sindrome da affaticamento cronico: Farmaci antidepressivi