Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Il codice di Hammurabi rappresenta una delle più antiche raccolte di leggi, questa risale al XVIII
secolo a.C, ed era alla base della civiltà babilonese.
Il codice fu steso dal re Hammurabi, sesto sovrano della dinastia di Babilonia.
La scoperta venne at tuata nell’inverno del 1901-1902, fra le rovine della città di Susa, capitale
amministrativa della provincia di Susa, in Iran.
Si pensa però, che inizialmente la stele su cui è stilato il codice fosse esposta nella capitale, e che
solo dopo la guerra contro l’esercito elamita intorno al 1150 a.C. sia stata spostata per volere del
sovrano Shutruk-Nakhunte, nella città di Susa.
Successivamente alla scoperta molti assiriolgi e giuristi si sono occupati della decifrazione della
stele, completata dall’assiriologo Jean-Vincent Scheil che nel 1904 ne pubblica la traduzione.
Il codice racchiudeva tutte le regole che disciplinavano la società, dalle leggi a cui attenersi alle
punizioni da somministrare a tutti coloro che non rispettavano esse. La raccolta rappresenta quindi
per gli storici un’importantissima via per comprendere i costumi e le usanze della civiltà.
Descrizione
Il codice si presenta stilato su una stele di diorite nera alta circa 2.25m in cui viene rappresentato il
re Hammurabi in piedi mentre venera il dio solare della giustizia, Samas. La scena mostra il dio che
offre ad Hammurabi il codice delle leggi, ritenuto perciò di origine sacra