Nel 476 d.C. cade l’Impero romano d’Occidente. I secoli dal V al
VI vedono il susseguirsi di irruzioni di popolazioni di stirpe germanica o ugro-finnica entro i confini dell’Impero romano. Si tratta di popolazioni molte delle quali già avevano stretto accordi di alleanza con i romani, od in parte abitavano già entro i confini dell’impero come “foederati” (alleati) ed ora, approfittando della debolezza imperiale, occupano con la forza interi territori. È il caso dei Visigoti. Da notare che sono popolazioni ovviamente infinitamente più rozze, che venerano una molteplicità di dei (animisti) e il cui diritto si compone di norme consuetudinarie tralatizie e non scritte. Vedremo che con la conquista di territori tenderanno, col tempo, a convertirsi al cristianesimo e adotteranno il principio della personalità del diritto (=leggi diverse a seconda delle etnie di appartenenza). Infatti, vi saranno leggi romanistiche per le popolazioni conquistate, e un insieme di norme consuetudinarie per le popolazioni conquistatrici, germaniche. I Visigoti conquistano la Gallia del sud e parte della penisola iberica. I Burgundi conquistano la regione tra Ginevra e Lione. I Franchi conquistano stabilmente la Gallia del Nord. In altri termini, per il principio di personalità del diritto, soggetti di un medesimo ordinamento politico potevano usare sistemi normativi diversi a seconda dell’etnia di appartenenza: pertanto (e solo per semplificare), la Lex Romana Visigothorum sarebbe stata invocata solo dai Romani, la Lex Visigothorum solo dai Goti. Il metodo di costruire le pene in termini di composizione economica era procedimento tipico dei Germani: tale metodo cercava di far leva su congrui risarcimenti per evitare il ricorso alla vendetta privata o alla faida, che era un vero e proprio flagello sociale, considerato che scatenava sanguinose guerre tra le famiglie. Il Pactus legis Salicae è dunque il più antico esempio di «tariffario penale» stabilito per legge. Altre importantissime leggi dello stesso tipo seguiranno, nel corso dei secoli seguenti (es. Editto del re longobardo Rotari).