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La trasgressione della carne

Introduzione: Da sempre si è pensato alla cristianità e al mondo islamico come due realtà opposte. Gli studi
e strumenti interpretativi hanno, però, evidenziato una maggiore interazione tra i due mondi. La storia della
sessualità ha ricevuto gli stimoli di cambi di paradigma e contributi di storici. La storia dell'omoerotismo e
omosessualità compre un lungo periodo storico, dal XII secolo al primo Novecento. Nel divieto comune ma
non identico di rapporti carnali tra lo stesso sesso, l'omoerotismo si presenta come terreno di scambio tra
musulmani e cristiani. Entrambe le religioni sottolineano esplicitamente ciò che è lecito e ciò che non lo è.
Nel primo saggio riportato, Everest Rowson presenta la posizione dell'élite mamelucca verso l'omoerotismo
in Egitto e Siria. Ritrova una tolleranza per i sentimenti erotici tra uomini, diversamente dell'occidente che lo
esaltava in componimenti letterari ma lo reprimeva nella pratica (saggio di Todeschini). Rowson riporta la
dimensione pubblica delle relazioni tra uomini, nel mondo mamelucco. Lo scandalo si trovava nella differenza
di rango tra sultani/governanti e l'oggetto del desiderio. Nel mondo islamico, l'omosessualità era percepita
come un alterità, prima deprecabile poi esaltato. In Occidente con la Chiesa si esprimeva un dissenso
unanime. Nei saggi successivi con Selim Kuru si esplora la letteratura turco-ottomana che lodava l'amore per
i ragazzi; Con Vincenzo Lavenia si analizza la genesi dello stereotipo musulmano sodomita nella cristianità
europea. Lavenia nel suo saggio osserva come islamofobia, omofobia si fusero, andando a costituire uno
stereotipo. Un'altra prospettiva ci viene offerta da Mantecón Movellán sulla Spagna del Siglo de Oro:
l'esistenza di una sottocultura omosessuale e ruolo centrare dei circoli clandestini. Mott si concentra
sull'inquisizione portoghese e i cristiani rinnegati, con l'accusa di aver accolto la pratica islamica sodomina.
Si chiude la raccolta di saggi con Bourge arrivando a epoche più vicine: rapporti tra potenze europee, una
visione occidentale dell'esotico, oriente caricato di sensualità per sottolineare la superiorità civilizzatrice
occidentale.

Everett Rowson:
Introduce l'omoerotismo dell'élite mamelucca con la storia di re Edoardo II d'Inghilterra, particolarmente
attaccato ai suoi favoriti sminuendo i trattati militanti intraprese contro i musulmani, accusati di sodomia. Uno
di questi è di Guillaume Adam : nel mondi saraceno ogni atto sessuale è lecito anche il peccato contro natura
(1318). L'autore conosceva sia i mukhannath (travestiti con ruoli sociali riconosciuti, non sempre approvato)
sia le pratiche di reclutamento mamelucco in Egitto e Siria: schiavi non musulmani comprati e addestrati
come soldati. Emergono parallelismi con il caso del re Edoardo II. Il più simile è quello di Ahmad b. Al Nasir
Muhamnad : sultano di Egitto e Siria nel 1342 (72 anno Egira). Durante delle rivolte, Ahmad venne
allontanato da Il Cairo. A Karak strinse un'amicizia che il padre non approvava e venne riportato alla capitale.
Costretto a sposare figlia di uno dei suoi schiavi militari (mamelucchi), per poi rispedirlo a Karak dove questa
volta si innamorò di un ragazzo di nome al - Shuhayb. Per lui sperpera grandi somme di denaro, fino a
causare il sequestro dell'amato. Ahmad si rivolse a un forte mamelucco al servizio del padre, chiedendo la
liberazione di Al-Shuhayb o si sarebbe suicidato. Ahamd non venne scelto come erede al trono per i suoi
comportamenti, ma ottenne la fiducia dei mamelucchi siriani. Per via di complotti, i mamelucchi di Ahmad
uccisero Shahyb causando una grande disperazione. Ahmad verrà catturato e ucciso a Karak nel 745/1345.
Emergono due interrogativi:
- Sincronicamente = quanto i rapporti omoerotici fossero associati a un gruppo sociale particolare? Era
esclusivo dell'élite in generale?
- Diacronicamente = la rigida disciplina delle caserme e degli eserciti per educarli alla guerra
contribuisce alla formazione di legami omerotici?
Il caso di Ahmad non era una deviazione. Due secoli prima il califfo al-Zafir strinse un rapporto molto intimo
con un bel giovane, Nasr b. Abbas. , suo padre alleato e figliastro del governatore di Alessandria Ibn al
Sallar. Quest’ultimo guardava con disappunto l’amicizia tra Nasr e il califfo.
Le relazioni con favoriti non portavano sempre a esiti drammatici, come nel caso di Mahmud (fondatore
dinastia Ghaznavide in Afghanistan) e del suo amico intimo nonché coppiere Ayaz. I due furono celebrati in
un ambiente diverso da quello di al-Zafir e Abbas. Il mondo iranico si dimostrava più tollerante verso le
relazioni omoerotiche. E’ ampiamente documentata come la dimensione pubblica dell’omoerotismo fosse
approvata dal mondo islamico, tranne per un rapporto omosessuale troppo ostentato. Alcune relazioni
amorose sono state un punto debole per ufficiali e mamelucchi. Il periodo mamelucco è caratterizzato da una
campagna contro i vizi dei sultani. Al Maqrizi sosteneva che l’omoerotismo e il peccato di sodomia fossero in
crescita ai suoi tempi. Al-Nasir Muhammad collezionò bei giovani intorno a loro senza far nulla. Tuttavia è
incontrovertibile l’interesse che alcuni sultani hanno dimostrato per i loro mamelucchi. Gli autori condividono
la tesi di un’importazione dell’omoerotismo. E’ noto pensare che al-Jahiz ritenesse che la proibizione del
comandante Abu Muslim ai soldati iraniani di portare le mogli all’accampamento fosse il motivo della
diffusione omoerotica. Al-Mujiri identifica come ulteriore causa della diffusione della moda omoeoritca:
l’avanzata dei mongoli attraverso l’Asia orientale nel VII secolo, trovando rifugio nel regno mamelucco
d'Egitto e Siria. Erano mongoli oirati reputati estremamente belli. Molti versi dedicati alla bellezza dei ragazzi
turchi avevano acquistato grande rilievo nella poesia araba, già da tempo. Era un genere di amore
apassionato e casto, con una lunga tradizione letteraria araba. Il giurista al-Subki era preoccupato dalle
possibilità immorali proposte ai valletti: “nuove mode nel vestire per stimolare la lussuria”.
L’attrazione per i turchi rispondeva a un gusto esotico ed erotico , precedente al regime mamelucco. L’élite
aveva spesso favoriti così come i sultani. La bellezza era uno dei criteri tramite il quale i favoriti venivano
scelti.

Giacomo Todeschini: Nel 1380, Benvenuto da Imola scrisse un commento su Vanni Fucci, anima presente
nell’inferno dantesco. La descrizione è animalesca, un individuo che ha perso la sua natura umana
trasformandosi in una bestia. Per Benvenuto, la forma animalesca di Fucci è la conseguenza di un
comportamento criminale: trasgressione economica, furto e sterilità (inutilità). L’animalità di Fucci, come
eretici e usurai, rimanda a discussioni teologiche e giuridiche sulla natura umana. Nel 1409, Pier Damiani
perfeziona quella concettualizzazione. Scrive una lettera al papa Leone IX, denunciando e condannando il
peccato che sovverte l’ordine naturale. Il peccato racchiude due forme di perversità: una che contraddiceva
la fruttuosità del celibato, l’altra che negava la fertilità del matrimonio laico. Damiani rivendica la sacralità del
celibato, sostenendo che i celibi avranna una reputazione interminabile, più eterna di quella ottenuta da una
discendenza carnale. Attua una polemica antisodomitica che permette di compredere la portata
metodologica: critica l’azione sodomitica, è ritenuta un’azione bestiale, a causa di un’anacronistica
ossessione per l’omosessualità, che porta a comportamenti irrazionali da parte di chi dovrebbe essere utile
alla collettività. L'azione sodomitica è ritenuta una forza in grado di aggredire e dissacrare l'ordine naturale. I
sodomiti sono privi della loro identità umana verranno confinati insieme gli indemoniati, all'esterno della
Civitas ecclesiale. Dovranno essere mantenuti sotto controllo. Il discorso del riordinamento gerarchico
cristiano ha come suo fine: da un lato il disciplinamento dei comportamenti delle mansioni individuali e di
gruppo; dall'altro una nuova attenzione per il concetto politico ed economico di produttività. Damiani
sostiene che l'uomo sarà più vero e coerente con la sua natura divina, quando la sua carne sarà in armonia
con lo spirito divinamente produttivo, che lo abita. La vicinanza fra i corpi sarà una svolta nel discorso perché
sarà il contatto, il rapporto che verrà misurato. La rinuncia agli aspetti sessuali della fisicità, come produttività
spirituale e sociale, era posta nella prospettiva di un esclusione dall'ordine della natura di tutti i
comportamenti definibili inutili (la sterilità, ad esempio). Il diritto naturale poteva essere racchiuso nella legge
mosaica e nel vangelo di stallo origine divina, quella che sequenza stabilito lo scarto esistente fra leggemmo
sai che il vangelo del diritto naturale facevano parte norme a cui la legge mosaica alludeva ma che sono
quelle evangelica aveva messo in luce: il diritto naturale viene prima di ogni cosa per dignità e per antichità.la
legge mosaica stabili norme morali e norme figurali, suddivise quelle figurali in sacramentali/ cerimoniali
(Decretum Gratiani). La terminologia del Decretum proveniva in parte dal primo libro del Digesto. Se
indigesto aveva indicato un diritto naturale fra come donna chiamato matrimonio, il diritto canonico stabiliva
ben diversamente che l'unione fra i sessi presentino natura era perfezionata dell'istituzione del matrimonio
come rito sacralizzato. Il vizio È per Tommaso Show bam quanto a Tommaso d'aquino una forma di animali
zazione dell'uomo Che lo devi a dalla natura della razionalità, col incomprensione l'abbandono delle leggi
cristiane. La prospettiva quindi tenziale teologica del 200 riteneva il peccato uno sviamento dalla legge
naturale come un irrazionalità che cancella il peccatore dall'ordine Naturale. La nudità del peccatore è un
inautenticità. Tommaso d'aquino sostiene che la resistenza alla conversione al messaggio Cristiano è esso
stesso un peccato contro natura punto esterna alla legge di natura perché manifestazione di una ribellione
ostinata inumana. La rivolta contro natura e la vocazione produttiva Caratterizza oltre i sodomiti anche gli
avari e gli usurai. Stando innocenzo 3º l'origine dell'anomalia è la perversa volontà dell'avaro di falsifico
benché la natura lo abbia fatto povero. Il rapporto sodomia è usura è spiegato dalla relazione tra i termini
sterilitas e contra naturam, presente nel De peccato usurae di Remigio de Girolami. Gli usurai sono
governate da leggi diversi da quelle naturali, ritenendo la sodomia la massima rappresentatazione di
sovvertimento dell'ordine naturale. Per Remigio, l'usuraio è la rappresentazione tipica del peccatore contro
natura, il peccatore è sempre coinvolto in un rapporto usuraio: prestito dal demonio per il piacere che
ripagherà nella vita terrena e nella condanna infernale; presta al demonio il peccato che ripagherà con
torture nell'al di là. Benvenuto da Imola ritrova un tratto tipico del peccato contro natura: avarizia = prima il
bene individuale rispetto a quello collettivo. L'uomo-animale viene deriso perché inutile contro natura.

Selim S. Kuru: In un rapporto al sultano Abdulhamid II, È uno statista ottomano comunicava l'impressione di
un cambiamento nei gusti sessuale dei sudditi. Sembra più un ufficiale di alto rango intrattenevano relazioni
omoerotiche in segreto, La ragione era la condanna degli occidentali. La recente innovativa storiografia Sul
omoerotismo ottomano ha dimostrato che se impossibile negare una presenza cospicua di opere
esplicitamente omoerotiche. È a presenta un contrasto tra la severità delle leggi islamiche i temi affrontati
nelle opere letterarie, in queste si formulavano discorsi che descrivevano i rapporti omoerotici, mentre la
giustiziarli proibiva con severità. Nella letteratura ottomano, numero ottimismo è stato stigmatizzato come
perversione dalla storiografia nazionalista punto lavori che accenti hanno riportato in luce una varietà di fonti
punto nel 400 dopo la conquista di costantinopoli nel 1453, le riforme della corte e delle istituzioni educative
militari promosse nuove gruppi sociali è più stabilità degli stili di vita dei Cittadini punto in letteratura crebbe
un interesse senza precedenti per i temi omoerotici, trasformando la produzione lirica Ed intendo più
elastiche le possibilità di espressione dell'amore. Nel libro ghazali Intitolato libro che scaccia la tristezza e
dissipa l'angoscia del 1500 di gola ci si occupa dei rapporti omosessuali in diverse sezioni punto il secondo
capitolo riguarda la disputa tra gli amanti dei ragazzi e quelli delle donne dove i primi escano vittoriosi punto il
3º capitolo tratta di stare in questa insegna circuire i ragazzi punto il 6º spiega l'omosessualità passiva come
una malattia causata dalla pratica del sesso anale con i giovani. Lo sperma provoca un prurito, come effetto
negativo sull'anima, che può essere lenito solo attraverso nove penetrazioni. Nel secondo capitolo gli
uomini sessuali sono descritti come vigorosi e rozzi , diversamente dagli adulteri caratterizzati da
effeminatezza per le loro relazioni con le donne. Un intellettuale piuttosto famoso del 1500, Mustafa Alí
sosteneva che ci fossero più uomini disdicevoli che preferivano giovani servi belli e di dolce temperamento E
che fossero più di quegli uomini che andavano in cerca delle donne affascinanti. Nulla assunto poetico sulla
storia di Lot si conferma l'opinione di Mustafa Ali. La poesia lirica turco anatolica si sviluppò in base a
Modelli di lingua persiana, prima che gli ottomani avessero assoggettato la penisola anatomica. L'argomento
principale era il bel corpo del giovane. La passione espressa per un bel ragazzo era nuovo all'interno di una
gerarchia che innalzava fino al vero amore:, quello di dio che distrugge la mondanità punto si sosteneva che
la poesia lirica erotica fosse espressione di un amore metaforico. I lamenti degli amanti erano adatti alla
forma personalizzata della lirica che esprimeva il dolore di un desiderio impossibile. Con i poi ti ottomani che
iniziarono ad aria gli oggetti del desiderio una forma in carne e ossa, la lirica si assoggettò ha un'esperienza
terrene personale. La formulazione platonica dell'amore metaforico alla corte dei sultani ottomani passa
attraverso la traduzione mondana. Successivamente venne incluso il nome dell'amato che Destabilizza le
radicati implicazioni mistiche della poesia lirica amorosa punto l'amante non era più idealizzato ma un
ragazzo reale punto queste poesie avevano carattere performativo ed esprimevano l'apprezzamento del
poeta per il ragazzo nominato.la funzione sociale prevaleva sulla natura mistica della lirica punto non tutti i
poeti presero parte a questa moda.Un altro tipo di poesia è coinvolta nello sviluppo della sensibilità lirica:
eccita-città. Erano poesie che promuovevano particolari città nell'impero ottomano, con un elenco dei bei
ragazzi nominati lodati. Ad esempio Edirne Spiccava come dominio per oggi sia con, in competizione con
altra città. Un altro genere che si avvicina alla sensibilità lirica è il romanzo in versi. Fino al quattrocento il
principale oggetto dei Romanzi erano le storie d'amore tra uomo e Donna. Nel tardo quattrocento in un
romanzo di rico intitolato il libro delle separazioni, Halili, poeta dell'anatolia orientale, raccontò la storia del
suo innamoramento per un bel ragazzo incontrato a Nicea. Descrive il momento del suo innamoramento
attraverso il ricordo degli sguardi che si incrociarono e che provocarono nel poeta una grande emozione,
trasmutando il suo cuore in un mare impetuoso. Quello di ali è il primo romanzo in turco ottomano a parlare
del desiderio omoerotico come il tema principale. Il motivo della scomparsa dei poemi lirici, dei testi per a
promuovere le città è legato a questi generi letterari che esprimevano il desiderio sociale di uno scambio
sessuale, che si esprimeva in modo ambiguo. I poemi lirici descrivevano un amore metaforico e la Gioia
dolorosa di fare un'esperienza. Il filone del romanzo in versi sviluppa due direzioni: Testi di carattere
Montano Simile al modello originario che si trasformò in storie narrate in 3ª persona, una narrativa in prima
persona che esprimeva un amore mistico senza riferimenti specifici a Ragazzi. Nel tardo 400 il desiderio per i
bei ragazzi Collegava l'elevata produzione letteraria all'esperienza di vita urbana più consistenti punto si aprì
una produzione letteraria dell'id che affermava un- dell'identità delle lead ottomana. Componimenti i
commenti letterari raccontami una delle esperienze omoerotica. Il principale cambiamento è quello descritto
involontariamente nel 800 da Ahmed Cevdet Paşa: Sostiene una diminuzione del numero dei ragazzi e
dell'aumento degli amanti delle donne. L'esclusione delle storie di amori omoerotici Tra uomini da Generi
come il romanzo e la poesia sembrano confermare l'ipotesi di Paşa. Annuncia la comparsa delle donne nei
nuovi territori dell'amore come giardini alle piazze, il corteggiamento delle donne la chiamato giochi amorosi
che apre le porte una lunga digressione misogina.la sua misoginia emerge anche da un'altra frase lapidaria:
se l'atto di lot è diminuito spero che anche sesso con le donne scompaia in modo che il mondo li trovi il suo
equilibrio.

Vincenzo Lavenia: Attraverso i passi della bibbia l'esercizio del vizio nefando era già stato assimilato
all'eresia come crimine contro Natura. Ci si interrogava sul Rapporto tra il crimine e l'islamofobia Cristiana.La
classificazione dei crimini contro natura era fondata parzialmente sul diritto Romano.Teologi canonista giuristi
concordavano che la sodomia rientrava in quei crimini gravissimi che rendevano in puri.Francisco tomàs i
valienteSosteneva che solo da una prospettiva teologica morale si potesse intendere il perché e il come la
persecuzione la punizione è fosse lecita per il crimine contro Natura.Il crimine del peccato contro natura
portavo sessione misogine demoniache che preoccupava un clero disordinato punto esso domina poteva
esorcizzare i nemici della cristianità a rischio di infezione.Puoi una città italiana che la sodomia venne
ritenuto una forma di eresia, esisteva però un atto papale di gregorio 1 che autorizzava gli inquisitori
domenicani a perseguire in terrestri h si è la stregoneria che il vizio nefando. Nella penisola iberica le
inquisizioni moderne autorizzarmi 9 tribunali della fede ad agire contro la sodomia.la tradizione teologica
negava che i diavoli a mostro dedicarsi vizi contro Natura. In una leggenda agiografica risalente al prete
Raguel, Si attribuiva il martirio di pelagio di cordova alle brame dell'emiro Al- Rahman. Quest'ultimo era
affetto dal vizio sodomitico. Lo storico di bellagio è una delle rappresentazioni del musulmano come
sodomita, conobbe in spagna una grande fortuna garantita dal culto popolare punto il culto venne promosso
nel 16º secolo dal vescovo Ponce de Leon. L'etica crociati berica trasforma il culto dei martiri andalusi in un
emblema della resistenza contro l'islam.
Nel 12º secolo ci fu l'impresa di una prima traduzione latina del corano In Spagna. In questo traduzione si
alludeva che ad aver insegnato l'atto sodomitico fu Muhammad stesso: Uomini errate le vostre donne da
qualunque lato vi piaccia. La traduzione di Ketton è l'epistola di Pietro di Poitiers, Portarono a una curiosa
interpretazione della sura 2, Lasciando intendere che il profeta islamico avesse legittimato con le mogli
l'esercizio sessuale della sodomia punto dalle sposo sì posso poi un vizio praticato anche fra gli uomini,
persino con gli animali.È difficile stabilire quanto tribunale secolare vescovile della penisola iberica ci siamo
occupati di casi sodomitici.Venne prescritta la pena di morte contro i condannati per sodomia da Alfonso X di
Castiglia nel Fuero Real. I frati domenicani in aragona Introdussero un tribunale della fede delegato. Nel
periodo della presa di costantinopoli toccò a papà più secondo convocare nella città di mantova un concilio
per promuovere la guerra santa che non ebbe luogo.Quell'occasione piccolomini chiesa al converso
cardinale Juan de Torquemada di confutare teologcamente gli errori dell'islam utile alla propaganda cattolica.
Nacquero timori per i converso, con una diffusa ossessione anturca in Alfonso de Espina, frate minore.
Giustificò la sua estrema islamofobia con il peccato contro natura. Accusò Muhammad di perversione e di
praticare in prima persona sodomia. Nel 1492 ci fu la svolta, un teologo formatosi a Bologna, Martín
Garibaldi Puyazuelo di Caspe si occupò da vicino della realtà islamica. Si adoperò per aumentare la
conversione, con sermoni sull'imminente fine e ultimo secolo del mondo musulmano. Il vizio nefando si
globalizzó, ma la mano inquisitrice non era abbastanza dura. Garcìa era carismatico e invogliava al
cristianesimo. Non stabiliva rapporti diretti tra perversione, travestimento e contaminazione islamica. Negli
anni in cui fu in contatto con Federico II avvene un cambiamento giuridico nei confronti della sodomia. A
Saragozza venne imposto l'obbligo di ricevere il battesimo e assimilarsi alla comunità cristiana. I condannati
dei Sant'Uffizio aragonese non solo mori, nordafricani o schiavi islamici, ma anche cristiani, converso e
stranieri. Juan Andrés (giurista) accusa i mori di obbedire a leggi immorali. L'accusa coinvolse il testo sacro
islamico, sostenendo che il Corano istruiva gli uomini alla sessualità. Il profeta era incoerente e promuoveva
il peccato. Una testimonianza afferma che prima di morire Filippo II abbia chiesto che l'inquisizione di
Castiglia avesse mano libera contro i criminali di reati nefandi, ma Clemente VIII non concesse il breve. In
Sicilia il viceré negò la competenza dell'Inquisizione. Si alzò una protesta e i giudici ottennero il permesso di
continuare a esercitare. All'inizio del '600, i perseguitati si recarono in massa a Roma, speranzosi
dell'indulgenza. Il frate Jaime Bleda ricollega la sodomia alla minoranza ex islamica nella penisola iberica.
Prima dell'espulsione era stato proibito l'uso di qualsiasi altra lingua che non fosse castigliano o valenciano.
L'arabo nascondeva i peccati della carne. Dopo la cacciata dei moriscos, venne chiesta la correzione della
bolla riguardo alla declarationem esordii. Alternativamente si chiese l'estensione della costituzione a tutta la
Spagna. Nei distretti americani, l'inquisizione spagnola non perseguitò il reato di sodomia. In Brasile fu
diverso perché legato alla normativa portoghese. Il legame tra eresia e sodomia torna come eco negli scritti
dei missionari nella Cina Ming. I cinesi erano ostili verso le novità e dimostravano xenofobia tanto per gli
islamici quanto per i cristiani. Gaspare da Cruz scrisse che la violenza esondazione era un castigo divino per
non essersi accorti del peccato nefasto.

T. A. Mantecón Movellán: chi manteneva un legame con l'antica fede finiva sotto processo. Era un
passaggio precedente l'espulsione, con il sospetto di apostasia verso i neo convertiti legati ancora ai costumi
usi della loro tradizione. Fu lo stesso per i musulmani di Granada e per i musulmani che vivevano in
comunità organizzate e +/- tollerate. I re cattolici divennero promotori della limpieza de sangre e sul rispetto
dei precetti della religione cattolica. La sodomia era ritenuta un male nato dalla contaminazione di estranei
alla cristianità. Nonostante fobie e pregiudizi, nella Spagna del 500 e 600 sopravvissero sottoculture
omosessuali. L'inquisizione aragonese prese il pieno controllo sul reato nel 1524, autorizzati da Clemente
VII. Al contrario a Castiglia, la sodomia non fu mai pertinenza specifica dell'Inquisizione. Siviglia applicò con
rigore il disciplinamento della sodomia: di 309 giustiziati il 15% condannati alla vivicombustione. La
repressione fece più vite tra il ceto popolare per via della povertà. L'orfanotrofio era luogo in cui pratiche
omosessuali erano frequenti, non in forma volontaria ma come abuso (con forza o seduzione). Chi non
commetteva il reato pedocriminale nutriva tuttavia pensieri erotici per gli adolescenti. Per evitare che gli
adolescenti continuassero a macchinari del peccato negando, si ricorreva a punizioni: fustigati e costretti ad
assistere all'esecuzione dei loro compagni di gioco erotico. Il rogo aveva anche funzione dissuasoria e
preventiva. I condannati erano soffocati e bruciati vivi. La proibizione generò tattiche difensive: clandestinità,
linguaggio corporale e segregazione portavano a forme di comunicazione segrete tra le sottoculture. Gli
educatori sostenevano che il sodomita si riconosce da particolari caratteristiche: odore e intesa, andatura e
atteggiamenti. La discrezione delle sottoculture era portata all'estremo. Sotto la sodomia erano presenti
realtà diverse: seduttori, estorsori, giochi iniziatici per i giovani che sperimentavano le prime
esperienzesessuali... La linea tra seduzione e violenza era sottile. I tribunali non giudicavano solo l'atto
sessuale ma anche la volontarietà e implicazione dei rei. I religiosi grazie all'ambito erano salvi in terra, in
gioco solo la salvezza eterna. Nei circoli di sociabilità omosessuale si idearono codici di comportamento e
linguaggi riconoscibili (Baile de Los 41, Mexico). L'infamia implicita nell'accusa di sodomia alimentava
stereotipi e conflitti quotidiani. Nel diritto forense valenciano si radicò l'idea dell'Incarnazione sodomitica della
popolazione islamica. Pedro de Leon riporta dei casi che dimostrano come nella quotidianità omosessuale di
Siviglia, le differenze etniche e culturali erano state superate. Nel 1610 un frate venne condannato al rogo.
Juan Duarte bruciò insieme a due mulatti Juan Perez e Anton de Morales, oltreché un altro uomo, Lopez.
Venne giustiziato un turco nel 1616, Hamete, per la violenza verso un bambino. Secondo padre Leon, i
condannati morivano da pentiti = si suppone il pentimento servisse a evitare la condanna ma non possiamo
essere certi delle ragioni delle vittime.
I discorsi sull'omosessualità inglobavano anche pregiudizi sul genere. La mascolinità nell'antico Regime era
permeata a tal punto che alcune donne assumevano sembianze maschili per avere pieno controllo sul
proprio destino: Caterina vizzani / Giovanni o Elena de Cespedes (1576). All' ermafrodita veniva imposto di
scegliere un'opzione per poter identificarlo obbligatoriamente con un genere. Esisteva un'idea di una
dicotomia tra i due sessi, trovando fondamento nella teoria aristotelica di un unico sesso (introverso ed
estroverso, ma uno). Elena finì sotto processo e gli inquisitori non crebbero a un improvviso naturale cambio
di sesso. Elena seppe però ideare bene la propria difesa sulla base dell'esperienza personale. Si specializzò
in chirurgia. Cirujano era un termine che si riferiva anche ai medici moriscos, privi di licenza per operare. In
seguito alla conversione forzata, l'accesso universitario ai moriscos divenne sempre più difficile.
L'esperienza medica fu uno dei fattori chiave per la difesa di Elena, dimostrando di essere colta e raffinata.
La sua figura attirò pellegrini presso l'ospedale che l'accolse dopo la condanna a prestarvi servizio per 10
anni in abiti femminili. Viene attestato in questo saggio le interazioni tra culture e tradizioni musulmane e
cristiane.

Luiz Mott: Tra il medioevo e prima età moderna, moriscos e musulmani o ebrei e converso vennero
fortemente discriminati in Portogallo. Vietata la libera circolazione e matrimoni misti. Tra cinquecento e
seicento si verificarono più di mille processi tenuti dell'Inquisizione, con l'accusa principale di praticare
segretamente l'islam e seguire il Corano. I musulmani erano colpevolizzare di praticare i più gravi peccati e
l'abominevole sodomia. L'associazione islam e omoertismo si saldò anche nell'immaginario cristiano:
- Pelagio = cristiano prigioniero del califfo al Rahman II. Il califfo cercò di convertirlo all'Islam per averlo
nel suo harem. Pelagio rifiutò con sdegno la proposta e venne decapitato. Storia tramandata in tre
versioni.
- Alonso de Espina = rettore Università Salamanca, sosteneva che il Corano spingesse l'uomo
islamico a compiere il peccato contro natura. La sua versione è la più diffusa nel mondo cristiano.
Il primo caso di un morisco sodomita in Portogallo risale al 1547. Le indagini del Sant'Uffizio portarono alla
scoperta di qualche decina di sodomiti. Il primo musulmano venne catturato nel 1552, io maestro Francesco
Levantisco. Il secondo fu Alle, colto in flagrante. I casi dei due musulmani anticipano una tendenza dei
rapporti omoerotici processati dal Sant'Uffizio: preferenze per ragazzi giovani e bambini. Le statistiche
vedono per lo più minorenni coinvolti nelle pratiche omoerotiche (maggior età 25). Tra le pratiche
omoerotiche esiste una grande varietà: frequenza, scelta del partner. Il liberto Gil fu inquisitori per aver
violentato un bambino di 10 anni. Sosteneva di averlo solo picchiato.
Nei racconti dei portoghesi che vissero come bardassi in Nord Africa, l'atto penetrativo doveva essere esibito
pubblicamente dimostrando virilità. Molti racconti lasciano a vedere che il modello prevalente era aver
rapporti sessuali e corteggiare conterranei (meno i portoghesi). In diversi processi di musulmani rei del
peccato omoerotico, prevalse la misericordia degli inquisitori sulla giustizia nel castigo degli imputati: Manuel
de Meneses 1582, morisco = abbracciato e baciato un bambino secondo un testimone oculare, ma le
indagini non trovarono colpa di sodomia. Gli inquisitori si riferivano all'Africa del Nord con "terra del peccato
malvagio". Ad Algeri era consueto innamorarsi di un ragazzo, come in Occidente di una donna. Greenberg
sosteneva che l'omosessualità maschile fu visibile. Il termine bardasso ritorna in diversi processi
cinquecenteschi = giovane schiavo sessualmente passivo. Nel 1415 (presa di Ceuta Marocco), i portoghesi
scoprirono quanto diffuso fosse l'omoerotismo in Nord Africa. C'è una distinzione: cristiani liberi o prigionieri
con relazioni sessuali spontanee; prigionieri usati sessualmente dai padroni. Due rinnegati si autodefinirono
bardaje. Dalle ricerche con analisi di disegni turchi di Mott, sembrerebbe che i massaggiatori del bagno turco
fossero inclini a favori sessuali. Il taglio di capelli rasato li identificava come bardassi.
Jean-Raphael Bourge:

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