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La grammatica è divisa in due parti :

MORFOLOGIA,che studia la forma e le strutture di una parola;

SINTASSI,studia i rapporti di quelle parole nella frase;

La morfologia analizza le parole in morfemi. La parte più piccola in cui si può dividere la parola
è il morfema,però questo morfema,a differnza del fonema,deve essere dotata di significato.

Parola “CANTO” formata da due morfemi(CANT-O),uno lessical(detto anche lessema,in


questo caso “CANT”) e l altro grammaticale(“O”).

Tutte le lingue del mondo vengono divise in tipologie linguistiche a seconda delle
caratteristiche che hanno.Abbiamo lingue di tipo isolante o analitico,come il cinese e il
vietnamita,sono dette di tipo isolante perchè le parole nella lingua cinese o vietnamita sono
invariabili;le lingue di tipo agglutinante,costituite da una serie di unità o morfemi che hanno un
solo significao grammaticale(ad esempio in CANTO,la O da più di un’informazione,mentre nelle
lingue agglutinanti le parole sono composte da morfemi che hanno 1 solo significato
grammaticale); lingue di tipo flessivo o sintetico,perchè i rapporti grammatiali sono espressi
attraverso la modifica di una parola all’interno di una frase.)

Un cambiamento linguistico che si è avuto dal punto di vista sintattico dal latino alle lingue
romanze è stato il CAMBIO SINTATTICO DELLA FRASE.

In latino “PETRUS MARIAM AMAT”,che significa PIETRO MARIA AMA  E’ una frase che fa
capire l ordine sintattico tipico di una frase latina.Patrus soggetto,Mariam oggetto,amat
verbo.Quindi l’ordine era SOGGETTO,OGGETTO,VERBO.

In latino il verbo veniva posto quasi sempre alla fine della frase.In italiano diventa “PIETRO
AMA MARIA”. si ha SOGGETTO VERBO OGGETTO. Quindi dal latino alle lingue romanze si ha
avuto questo cambiamento sintattico,che ha semplificato la sintassi della frase in
generale.Questa semplificazione sintattica è avvenuta in tutte le lingue romanze.

ANALOGIA  E’ un fenomeno che tende ad eliminare le irregolarità facendo diventare i


fenomeni più regolari.Con il passaggio da latino alle lingue romanze una grande azione è stata
fatta attraverso l’analogia.

VERBO “POTERE”= l infinito del verbo in latino era POSSE,diventa nelle lingue romanze
“potere”. questo verbo irregolare POSSE si è regolarizzato per analogia in POTERE.Quindi gli
altri infiniti dei verbi,come pouvoir in francese,derivano da questa forma regolarizzata POTERE.

SISTEMA NOMINALE : SOSTANTIVI

Il sistma nominale latino presenta forme flesse,dette declinazioni; Sia i sostantivi in latino ma
anche gli aggettivi,pronomi ,quindi in latino tutto veniva declinato.Le declinazioni servivano ad
esprimere tanti aspetti della parola,per esempio il numero
(singolare,plurale),genere(maschile,femminile,neutro), caso
(soggetto,complemento,complemento di specificazione etc). In latino abbiamo 6 casi :

NOMINATIVO,GENITIVO,DATIVO,ACCUSATIVO,VOCATIVO E ABLATIVO. Nominativo designava il


soggetto della frase; genitivo corrisponde oggi a compl di specificazione; Dativo che
corrisponde oggi al compl di termine; Accusativo che oggi corrisp. al complemento gogetto;
vocativo oggi compl.di vocazione ; Ablativo comprendeva tutti gli altri casi.

I sostantivi latini si dividevano in 5 declinazioni (dette prima declinazione,seconda declinazione


etc) e ognuna di queste declinazioni aveva il singolare e il plurale.

Queste desinenze tendevano a sopperire le mancanze di elementi che si verificava nelle lingue
romanze. Con il passaggio dal latino alle lingue romanze anche il sistema nominale del
latino,formato da declinazioni,desinenze scompare perchè si semplifica.

Quando si passa da latino alle lingue romanze,la semplificazione riguarda anche la grammatica.

 1° cosa che si perde e si semplifica dal passaggio al latino alle lingue romanze sono le
DECLINAZIONI,quindi la riduzione delle declinazioni latine e si passa da 5 a 3,ma non si
parla in questo caso di declinazioni ma di CLASSI.Quali sono? LA CLASSE DEI
SOSTANTIVI MASCHILI,FEMMINILI E LA CLASSE DEI SOSTANTIVI IMPARISILLABI;

Come erano divisi i sostantini latini? In sostantivi maschili,femminili e neutri.

 2° cosa che si perde è la categoria del neutro.il neutro era una categoria di sostantivi
che aveva una particolarità,esempio “fructum”,che al maschile faceva in UM,mentre al
femminile la desinenza era A,quindi “fructa”.Un sostantivo che usiamo oggi e che
faceva parte del neutro era “curriculum”,che in latino era al singolare
“curriculum”,mentre al plurale si ha “curricula”.

NELLA CLASSE DEI SOSTANTIVI MASCHILI, confluiscono tutti i sostantivi che finivano in
latino in US,cioè la seconda declinazione maschile;una parte dei sostantivi della 3
declinazione latina,della 4 declinazione latina e alcuni neutri singolari in UM.

NELLA CLASSE DEI SOSTANTIVI FEMMINILI,confluiscono i sostantivi della prima


declinazione latina,alcuni sostantivi della terza declinazione latina ( CLAVES) e i sostantivi
della quinta declinazione latina ( RES) e anche diversi neutri plurali (FRUCTA).

NELLA CLASSE DEGLI IMPARISILLABI,confluiscono tutti gli imparisillabi latini,sia maschili che
femminili. Gli impar. Sono quei sostantivi maschili che presentavano al nominativo una
forma grafica più breve rispetto a tutti gli altri casi.Esempio un imparisillabo latino è “NOX-
NOCTIS”che al nominativo fa NOX e al genitivo fa NOCTIS,cioè al nominativo presenta 1
sillaba,mentre al genitivo 2. Altro imparisillabo è “COMES-COMITIS”,comes presenta 2
sillabe al nominativo e al genitivo ne presenta 3. Altro esempio “ SOR-
SORORIS”,nominativo 1 sillabo,mentre negli altri casi presenta una sillaba in più.

Altro fenomeno è il CAMBIO DI GENERE.

Alcune parole cambiano di genere,ad esempio dal maschile al femminile.

Esempio  “PIRUS” “PIRI”,oppure “MALUS” “MALI”. Queste parole in latino avevano una
desinenza in US (nomi di alberi),quindi dovevano essere maschili,ma invece erano
considerati femminili pur avendo questa desinenza in US.Con passaggio da latino alle
romanze,le parole che finivano in US finivano nella classe dei sostantivi maschili,infatti
questi alberi li chiamiamo PERO e MELO.

Invece alcune parole ,come “VALOR””VALORIS”,che in latino designavano concetti


astratti,sono passati in alcune lingue,dal maschile al femminile. In italiano,essendo una
lingua conservativo,valor valoris è rimasta maschile (valore),mentre in francese abbiamo
“la valeur”,quindi è un femminile.

TERZO FENOMENO E’ LA PERDITA DEL NEUTRO.

Il neutro scompare col passaggio da latino alle lingue romanze e molti termini neutri in
singolare (UM) sono finiti nella classe maschile; altri sostantivi in A,sono andati a finire
nella classe dei femminili.La perdita del neutro è stata lenta e ha comportato la creazione
di doppioni,cioè una stessa parola,esempio FOLIUM(singolare)-FOLIA (plurale),è la stessa
parola,si è sdoppiata,cioè il singolare è andato a finire nella classe dei maschili e folia nei
femminili e poi si è formata dal singolare FOGLIO e dal plurale FOGLIE.

ULTIMO FENOMENO DAL PASSAGGIO DAL LATINO ALLE LINGUE ROMANZE NEL SISTEMA
NOMINALE E’ LA RIDUZIONE DEI CASI

Perchè si riducono i casi in latino? Questa riduzione avviene lentamente e parte


un’evoluzione fonetica del latino. Con il passagio dal latino alle lingue romanze,Il ruolo
delle desinenza latine viene a mancare,ecco perchè scompaiono le desinenze latine e
questi casi si riducono,scompaiono,cioè scompare la desinenza che caratterizzata quel
determinato caso e si sente la necessità di scpecificare meglio le parole nella frase
attraverso altri elementi quali gli articoli,che in latino non esistevano.

Il 90% del lessico romanzo deriva dall’accusativo latino,perchè era il caso più regolare.

ESERCIZI

CANTUM  In italiano diventa “CANTO.”

Evoluzione italiana : Cade la M finale prima cosa,quindi CANTU; Poi la U finale latina
diventa in italiano O (perchè la u è atona e perchè in italiano la U latina diventa O,quindi
“CANTO”.

Evoluzione occitana (CANT) : Cade la M finale; cade per apocope la U,quindi si ha CANT
(all esame chiede perchè la M finale cade,perchè cade per apocope)

Evoluzione francese : Caduta M;caduta per apocope vocale finale CANT; Quindi
palatalizzazione della C ,si ha quindi CHANT.
NOCTEM -->

Evoluzione italiana (notte) : Cade la M quindi NOCTE; Assimilazione consonantica,quindi


la doppia T sostituisce CT,quindi NOTTE.

Evoluzione francese antico (nueit) : Cade la M quindi NOCTE; Nesso CT palatalizza e


diventa IT,quindi NOITE;dopo O breve in sillaba aperta in francese dittonga e diventa
UE,quindi NUEITE; caduta della E atona finale per apocope quindi NUEIT.

Evoluzione occitano (nuoit) : caduta della M,quindi NOCTE; Palatalizzazione di CT in IT


NOITE;dittongazione di o breve in UO “NUOITE”; caduta della E breve quindi NUOIT.

Evoluzione spagnola (noche ) : M CADE; O breve rimane intatta e il nesso CT in spagnolo


palatalizza diventando CH,quindi NOCHE.

Però in occitano la O breve non dittonga,non si fa la dittongazione ma qui c’è.Questa


parola dovrebbe essere NOCH,ma dalla lirica di guglielmo 9 da cui è stata presa NUOIT,i
poeti utilizza una coe linguistica,cioè utilizzano una lingua che non corrisponde a quella
parlata nella quotidianità e questa lingua ammette fenomeni fonetici che semai sono
specifici di un’altra lingua,non dell’occitano.

Un testo antico poi viene copiato dai copisti.I copisti che hanno copiato testi occitani non
erano sempre occitani e quindi succede che tende a rivestire il testo che sta copiando
con la sua patina linguistica.

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