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La scomparsa del sistema dei casi nel volgare.

Le differenze tra latino e


volgare
Il latino, come le altre lingue, si è evoluto tutto il tempo. Ciò era dovuto a vari
fattori:
 il livello stilistico,
 lo status sociale degli utenti di quella lingua,
 il fattore etnico ecc.
La presenza di diverse varietà locali ha creato le nuove lingue; lingue volgari
da cui si sono formate le lingue romanze, tra cui la lingua italiana. Questo e'
un processo lento, secolare che tiene conto di fattori storici e culturali.
Quello che noi conosciamo dalla letteratura è il latino classico, che però non
era il latino parlato. Il latino parlato in città si chiamava il sermourbanus e il
latino parlato in campagna si chiama il sermorusticus.
Tra il latino classico e il latino volgare ci sono differenze che riguardano la
fonologia, la morfologia, la sintassi e il lessico. Sarebbe bene notare che non
si tratta di due lingue, ma di due aspetti della stessa lingua più tardi diffusa
nelle lingue nuove.
Le differenze tra latino e volgare
1. La prima differenza `e quella che latino era la lingua letteraria ma volgare,
all’inizio era la lingua parlata che si formava nella vita quotidiana.
2. Soprattutto la lingua volgare (il nome deriva dal volgus cio`e popolo) era
la semplificazione della lingua latina classica.
3. per questo le diferenze che sono formate nell’interno della lingua,
riguardano la fonologia, la morfologia, la sintassi e il lessico.

Il caso è una categoria linguistica del nome con cui si esprime una
determinata funzione grammaticale.
Il caso svolge una funzione sintattica e semantica. Nella lingua latina
esistevano sei casi:
1. Il nominativo (indica il soggetto, caso fondamentale in base a cui si
definiscono gli altri)
2. Il genitivo (indica una specificazione, esiste per informare a quale
declinazione appartiene il nome)
3. Il dativo (indica l‟oggetto indiretto (complemento di termine)
4. L’accusativo (indica l'oggetto dell'azione)
5. Il vocativo (Indica l'oggetto invocato ed esprime la chiamata)
6. L’ablativo (indica vari complementi indiretti – di modo, compagnia,
stato di logo ecc.)
La scomparsa
Casi e declinazioni erano gli strumenti attraverso i quali il latino distingueva le
funzioni logiche e i significati che una o piu' parole potevano avere all'interno
della frase.
C’erano i fenomeni di crollo delle consonanti finali (końcowe spółgłoski) di
scomparsa dell’opposizione tra vocali corte e lunghe. E’ avvenuto un processo
di modifica della morfologia verso la semplificazione. La semplificazione
morfologica e’ stata ottenuta grazie a cambiare i nomi della quinta declinazione
alla prima e la quarta alla seconda. Per esempio:
Ho comprato il quadro di/a/da/con/per un collega.
Quindi, cambiando la posizione della parola collega e facendola precedere non
dalle preposizioni ma solo dall’articolo, la funzione logica della sequenza un
collega sarebbe quella del soggetto, non complemento:
Un collega ha comprato il quadro.
di un collega esprime quello che in analisi logica si chiama: complemento di
specificazione,
a un collega esprime un complemento di termine,
da un collega esprime un complemento di provenienza,
con un collega un complemento di compagnia,
per un collega un complemento di interesse.
In latino, la funzione logica era distinta non dalla preposizione o dalla posizione
del soggetto nella frase, ma dai casi.
N = Soggetto La rosa
G = Complemento di specificazione Della rosa
D = Complemento di termine Alla rosa
A = Complemento oggetto La rosa
V = Complemento di vocazione O rosa
A = Complemento di strumento Con la rosa

Mianownik (M) Kto? Co?


Dopełniacz (D) Kogo? Czego? (nie ma)
Celownik (C) Komu? Czemu? (daję)
Biernik (B) Kogo? Co? (lubię)
Narzędnik (N) Z kim? Z czym? (chodzę)
Miejscownik (MS) O kim? O czym? (mówię)
Wołacz (W) O! (Witaj)

I casi sono stati sostenuti dalle preposizioni, es. Ho cucinato la torta PER il mio
figlio.  Il significato cambia con la preposizione adatta: da/di/con ecc.
Il cambiamento della preposizione della parola figlio che puo’ essere sia il
sostantivo, sia il complemento:
Il mio figlio ha cucinato la torta e Ho cucinato la torta per il mio filgio.

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