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“Io sono responsabile.” La punta del suo stivale si infilò nel colletto di Jamie che parò in parte il colpo
attutendo l'impatto che altrimenti gli avrebbe spezzato il collo anziché farlo rotolare per terra. Norbert si asciugò
il sangue e precipitandosi in avanti colpì ancora una volta con i piedi, selvaggiamente. Ma questa volta Jamie se
l'aspettava ed era scivolato di fianco prima che Norbert riuscisse a raggiungerlo. Si rimise in piedi stringendo il
pugno destro, il braccio sinistro per il momento inutilizzabile. Che bastardo quel Norbert Greyforth, pensò.
Essersene liberati era una buona cosa. Mi dispiace invece per Malcolm. Non importa, adesso tornerò a Hong
Kong e concluderò il mio accordo con sua madre... più sicuro. Norbert aveva ragione, è lei il vero tai-pan e io le
cederò ciò che avrei dato a Malcolm, i mezzi e le prove per distruggere la Brock e figli, per annientare Morgan,
quell'incarnazione del diavolo. “Dovremo rimandarlo a casa, a Hong Kong, signore.” “Che cosa non farei per
l'Inghilterra” mormorò. “Ah Soh” disse in cantonese, “porta alla tua padrona del tè ma non dire una parola, non
dire niente ed esci subito.” Tornò al proprio posto accanto al letto. “Mia cara, sapete dove siete?” Angélique si
limitò a guardarlo. Quella rissa poteva forse tornargli utile? si domandò valutando tutte le possibilità mentre
aspettava di vedere quale sarebbe stata la prossima mossa di Jamie. Alzò il bicchiere per un brindisi: “Vervene,
mon brave, all'inferno gli inglesi e vive la France!”. “Jamie!” gridò Gornt per avvertirlo. Siete soltanto res...”
Come sta? Avete sentito di Norbert? Quel miserabile bastardo ha cercato di sparare alle spalle di Jamie un paio
di ore fa!” “Se la sta facendo addosso?” Che bastardo quel Norbert Greyforth, pensò. Essersene liberati era una
buona cosa. Mi dispiace invece per Malcolm. Non importa, adesso tornerò a Hong Kong e concluderò il mio
accordo con sua madre... più sicuro. Norbert aveva ragione, è lei il vero tai-pan e io le cederò ciò che avrei dato
a Malcolm, i mezzi e le prove per distruggere la Brock e figli, per annientare Morgan, quell'incarnazione del
diavolo. “Non avevamo stabilito niente di preciso, caro André. A tempo debito avrete ciò che vi spetta, ma per
il momento niente anticipo, mi dispiace. D'accordo per quella cifra dopo l'incontro.” “Malcolm è morto.” E
nessuno di loro aveva visto lui. “ Non era stato difficile convincere McFay che, quasi incapace di intendere, si
era affrettato verso l'Insediamento in cerca di aiuto. La cabina d'onore era piena di luce. Malcolm giaceva
supino nella cuccetta. Aveva gli occhi chiusi e il suo volto sembrava calmo nella morte, senza preoccupazioni.
Le lenzuola erano state tirate fin sul mento. Jamie era rimasto colpito nel vedere il suo giovane amico così
calmo e in pace, come non l'aveva mai visto in vita. “Hoag dice che sta come ci si potrebbe aspettare, qualsiasi
cosa questo significhi. Faremo partire la Prancing Cloud non appena me ne darete l'autorizzazione. Quando
ritenete che potrà far vela per Hong Kong?” Terribile. Allungò una mano e prese l'ultima fetta di un formaggio
Brie che era arrivato impacchettato nel ghiaccio e a un prezzo esorbitante, con l'ultimo postale. “Siate paziente
con il poverino, Vervene, capito?” Ogni giorno si aspettava di vedere i primi segni della malattia, ma ancora non
era comparso niente; anzi André sembrava ringiovanito e aveva perduto quell'espressione tormentata.
“Sì. Ne terremo conto. Jamie, quando lascerete la Struan che farete? La ragazza dormiva ma Malcolm no e
quando l'ha scosso e si è reso conto che non dormiva è quasi morto anche lui per lo spavento ed è corso fuori a
chiamarmi e a quel punto lei si è svegliata. Ma come, in nome di Dio? Mercoledì, 10 dicembre La morte di
Malcolm non gli faceva alcun piacere. Era una eventualità che non aveva nemmeno preso in considerazione,
non per quel giorno almeno. Adesso doveva riorganizzare il suo piano, e in gran fretta. “No, ma... oh, ecco,
suppongo che sia la soluzione migliore. Come sta?” “L'unica cosa di cui voi siete responsabile è la gioia dei
suoi ultimi mesi di vita. Vi amava, non è vero?” “Gesù Cristo” aveva esclamato Jamie, e accasciandosi su una
sedia si era abbandonato a un'interminabile sequela di imprecazioni, incapace di accettare la realtà. Malcolm?
“Che cosa diavolo faccio adesso?” si chiese disperato. “Ditelo! Dannazione, ditelo!” “E' morto durante la
nostra prima notte di nozze nel nostro letto nuziale e io ne sono responsabile.” In Hoag suonarono molti
campanelli d'allarme. “Vi sbagliate, Angélique, Malcolm è stato ucciso sulla Tokaidò mesi fa” ribatté con voce
ferma. Che bastardo quel Norbert Greyforth, pensò. Essersene liberati era una buona cosa. Mi dispiace invece
per Malcolm. Non importa, adesso tornerò a Hong Kong e concluderò il mio accordo con sua madre... più
sicuro. Norbert aveva ragione, è lei il vero tai-pan e io le cederò ciò che avrei dato a Malcolm, i mezzi e le prove
per distruggere la Brock e figli, per annientare Morgan, quell'incarnazione del diavolo.
“Qualche volta capita un colpo di fortuna, giovane Eddie, un dono del destino che ti dà qualcosa di speciale.
Eliminando Malcolm il destino mi ha concesso un altro premio: Angélique. “Bene, è quello che pensavo
anch'io. Voi lo... accompagnerete?” “No, per Malcolm. Occupiamoci prima di Malcolm.” “Dite loro la verità”
rispose Babcott, furente per quella morte e arrabbiato con se stesso per non aver fatto di più per lui e perchè
avrebbe disperatamente voluto prendere Angélique tra le braccia e proteggerla dalla vita e dalle sue minacce.
Quando riuscì a rilassare le spalle e il collo sedette per recuperare le forze. Abbiamo rischiato grosso, pensò con
la soddisfazione di aver vinto che alleviava parte del dolore, e la guardò, così com'era: giovane e bella e al
sicuro. Cominciava appena ad albeggiare. Mentre aspettava tolse i proiettili a salve dall'altra pistola, la pistola
di Malcolm sulla quale Norbert aveva insistito. Sorrise tra sé. Ci avrebbe pensato lui a scambiarle al momento
giusto dando a Norbert, se avesse deciso di combattere anziché cancellare il duello come stabilito, quella
innocua. “Non piangete, Angélique” le disse Hoag in tono tenero e dolce, ogni fibra concentrata a cogliere i
primi segnali di un eventuale disastro, “va tutto bene, la vita continua e voi state bene ora, davvero.” Le
stringeva una mano. Lei si asciugò le lacrime con un fazzoletto. “Ripetetelo insieme a me: sono soltanto
“Suvvia, Henri, sapete che questo non è possibile!” “Metà prima e metà a incontro avvenuto. Il mio
informatore mi ha anche detto, e gratuitamente, che il tairò Anjo è ammalato e che potrebbe non arrivare alla
fine dell'anno. “Bene, vi ringrazio, tenetemi aggiornato sul conto di Angélique e non dimenticate la cena di
questa sera. E il nostro bridge?” “Metà prima e metà a incontro avvenuto. Il mio informatore mi ha anche detto,
e gratuitamente, che il tairò Anjo è ammalato e che potrebbe non arrivare alla fine dell'anno. “Ne ha le prove?”
“Che cosa vi fa pensare che lo farà?” chiese Vervene. “Una tremenda sfortuna. Sì, non c'è dubbio. Dunque
adesso passiamo a Norbert: come potete immaginare, dovremo aprire un'inchiesta.” Quando era riuscito a
vederla per un istante le aveva suggerito di tornare nel palazzo della Struan anziché stare al palazzo della
Legazione: “Per l'amor del cielo, Angélique, il vostro posto è con la gente di vostro marito!”. Era talmente ovvio
che fosse necessario rafforzare la sua posizione all'interno della Struan, e a qualsiasi costo, che avrebbe voluto
urlare, ma la sua ira improvvisa si era trasformata in pietà quando aveva visto la profondità della sua
disperazione. “Spero di no, ma non si può mai dire. “Mi riferivo al corpo” insisté sir William con irritazione.
“Fuori di qui!” Tutto era accaduto nel giro di pochi secondi. “Scusa, Jamie, non volevo... non volevo
essere...” Strongbow si asciugò il sudore dalla fronte: “Che cosa vuoi che faccia?”. Come sta? Avete sentito di
Norbert? Quel miserabile bastardo ha cercato di sparare alle spalle di Jamie un paio di ore fa!” “Ben fatto.
“Dovrò svolgere un'inchiesta. Dopo quella che a tutti e due parve un'eternità, le orecchie ancora ronzanti, la