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“Cercate di scoprirlo. Chiedetelo a lei o a Jamie, che probabilmente sarà meglio informato.” André Poncin si
limitò ad annuire preoccupato. La morte di Struan gli aveva rovinato il piano per ottenere al più presto da
Angélique il denaro che gli serviva per pagare Raiko. “Sì, ci proverò.” A molto importante sottolineare il fatto
che sia una cittadina francese, al fine di proteggerla quando la suocera cercherà di fare annullare il matrimonio.”
Durante la notte, mentre dormiva, senza soffrire e senza rendersene conto, in caso contrario i suoi contorcimenti
avrebbero svegliato Angélique, la vita gli è scivolata via. Farò un'autopsia, devo farla per compilare il certificato
di morte”. “Se la sta facendo addosso?” “Dite loro la verità” rispose Babcott, furente per quella morte e
arrabbiato con se stesso per non aver fatto di più per lui e perchè avrebbe disperatamente voluto prendere
Angélique tra le braccia e proteggerla dalla vita e dalle sue minacce. “Jamie!” gridò Gornt per avvertirlo.
“Malcolm è morto.” Adesso è libera e ricca, ricca come la Nobil Casa. Sei mesi basteranno, è il tempo ideale
per il lutto, e intanto io mi riorganizzerò. A quel punto Tess Struan sarà contenta di vederla sparire da Hong
Kong e dalla sua vita. Sposata con un altro. E se fosse incinta? Di questo mi preoccuperò solo se sarà
necessario. “Sissignore?” “Non avevamo stabilito niente di preciso, caro André. A tempo debito avrete ciò che
vi spetta, ma per il momento niente anticipo, mi dispiace. D'accordo per quella cifra dopo l'incontro.”
Responsabile della sua felicità! Ditelo!” Vide che il sudore le imperlava la fronte e la sentì ripetere la stessa
frase sulla colpevolezza e ancora una volta la interruppe: “Responsabile, responsabile della sua felicità!” e
ancora lei ripeté che era colpevole mentre Ah Soh portava il tè. Nessuno la vide e fuggì via terrorizzata mentre
Hoag ripeteva il suo ordine ad Angélique e lei rifiutava con ostinazione di eseguirlo fino a quando,
all'improvviso, in francese lei gridò: “D'accordo, sono soltanto responsabile della sua felicità però lui è morto,
prenderlo prima dell'alba e... be'... ha trascorso la notte a bordo della Prancing Cloud. Era...” Gli mancarono le
parole. Gli tornarono le lacrime agli occhi e rivisse il suo arrivo con la lancia: Strongbow sul barcarizzo, pallido
e spaventato che gridava prima ancora che lui riuscisse a salire a bordo che il giovane Malcolm era morto, che
aveva già mandato la lancia a prendere un dottore ma che per l'amor di Dio era proprio morto. “Jamie, vi sentite
meglio? Bene. George Babcott mi ha fatto il suo rapporto.” E gli raccontò ciò che aveva saputo a proposito del
corpo di Malcolm. “Che cosa ne pensate?” “Ditelo! Dannazione, ditelo!” La voce di Dio riecheggiò nella
cabina e gli rispose: “Lo impacchetti nel ghiaccio e lo spedisci a casa!”. “Gesù Cristo” aveva esclamato Jamie,
e accasciandosi su una sedia si era abbandonato a un'interminabile sequela di imprecazioni, incapace di accettare
la realtà. Malcolm? “Che cosa diavolo faccio adesso?” si chiese disperato. “Fatelo entrare, per Dio! George,
buongiorno, che cosa diavolo è successo a quel poveretto... che notizia terribile! E che ne è di Angélique?
“Dov'è il tai-pan della Dannata Casa?” domandò rude Norbert sporgendo il mento con protervia. La punta del
suo stivale si infilò nel colletto di Jamie che parò in parte il colpo attutendo l'impatto che altrimenti gli avrebbe
spezzato il collo anziché farlo rotolare per terra. Norbert si asciugò il sangue e precipitandosi in avanti colpì
ancora una volta con i piedi, selvaggiamente. Ma questa volta Jamie se l'aspettava ed era scivolato di fianco
prima che Norbert riuscisse a raggiungerlo. Si rimise in piedi stringendo il pugno destro, il braccio sinistro per il
momento inutilizzabile. Cominciava appena ad albeggiare. Mentre aspettava tolse i proiettili a salve dall'altra
pistola, la pistola di Malcolm sulla quale Norbert aveva insistito. Sorrise tra sé. Ci avrebbe pensato lui a
scambiarle al momento giusto dando a Norbert, se avesse deciso di combattere anziché cancellare il duello come
stabilito, quella innocua. Rallegrandosi Hoag aprì la porta; sebbene la voce di Angélique fosse fievole non v'era
traccia di nessuna sotterranea isteria e la luce nei suoi occhi era buona, il volto non più gonfio a causa delle
lacrime e il polso fermo a novantotto pulsazioni al minuto, finalmente non più irregolare come prima. Gornt
sorrise con una smorfia. Certo il suo patrigno non intendeva parlare di un vero colpo di pistola, tuttavia per lui le
cose erano andate così: il suo dono del destino si chiamava Norbert.
“Bene, è quello che pensavo anch'io. Voi lo... accompagnerete?” “Malcolm è morto, il tai-pan è morto.”
Come questa bambina e il povero Malcolm, poverini, povero me. Le lacrime ripresero a scendere copiose.
“Dov'è il tai-pan della Dannata Casa?” domandò rude Norbert sporgendo il mento con protervia. “Buon Dio, e
perchè?” Sir William era allibito. “Mon Dieu, è ovvio!” ribatté con irritazione André al posto di Seratard. “Mio
“Ben fatto. “Malcolm è morto.” “Bene.” Jamie si toccò il volto per scacciare una mosca fastidiosa che
cercava di posarsi sul sangue rappreso. “Gornt mi ha salvato la vita.” I due uomini erano più o meno della
stessa altezza ma Jamie pesava una decina di chili meno dell'altro, Norbert inoltre era più coriaceo e più perfido.
All'improvviso tra le sue mani comparve un coltello. Jamie e Gornt gridarono all'unisono mentre lui si lanciava
per colpire: mancò il colpo, si riprese e colpi ancora facendo correre il sangue da una ferita aperta nella spalla.
“Dite loro la verità” rispose Babcott, furente per quella morte e arrabbiato con se stesso per non aver fatto di più
per lui e perchè avrebbe disperatamente voluto prendere Angélique tra le braccia e proteggerla dalla vita e dalle
sue minacce. “André me ne ha parlato alcune settimane fa. Ritengo che fra tutte le persone che lavorano qui voi
dobbiate esserne messo al corrente perchè queste esplosioni potrebbero diventare più frequenti. “Ne ha le
prove?” “Dovremo rimandarlo a casa, a Hong Kong, signore.” Doveva liberarla da quella belva che annidata
nella sua mente aspettava di balzarne fuori per trasformarla in una irrecuperabile demente o quanto meno per
danneggiarla in modo grave e irreparabile. “Mi dispiace ma dovete capire bene questa cosa. Voi siete soltanto
responsabile della sua felicità. Ripetetelo per me. Gornt sorrise con una smorfia. Certo il suo patrigno non
intendeva parlare di un vero colpo di pistola, tuttavia per lui le cose erano andate così: il suo dono del destino si
chiamava Norbert.
“Ripetetelo insieme a me: sono soltanto responsabile della sua felicità! “Metà prima e metà a incontro
avvenuto. Il mio informatore mi ha anche detto, e gratuitamente, che il tairò Anjo è ammalato e che potrebbe
non arrivare alla fine dell'anno. La morte di Malcolm non gli faceva alcun piacere. Era una eventualità che non
aveva nemmeno preso in considerazione, non per quel giorno almeno. Adesso doveva riorganizzare il suo piano,
e in gran fretta. “Il suo domestico Chen era venuto a svegliarlo dieci o quindici minuti fa, è stato lui che l'ha
trovato, Jamie, lo ha trovato la porta si può aprire anche dall'esterno come in quasi tutte le cabine delle navi, e
lui l'ha aperta, e ha visto che dormivano, o così sembrava. Forse sarai brutto, vecchio mio, pensò sentendo il
polso di Angélique, ma sei un bravo medico e un maledetto bravo bugiardo... no, non bravo, solo fortunato. La
sua risata greve si mescolò al ronzio degli insetti. Prima di rispondere Seratard rifletté un istante e poi decise
che fosse giunto il momento di parlare. “Probabilmente si comporta così a causa della sua malattia... Il mal
inglese.” L'impiegato lasciò cadere la forchetta, sbalordito. Per un secondo i due si fronteggiarono, il dolore
cancellato dall'odio, mentre Gornt cercava di fermarli. Ma i due caricarono in preda a una furia omicida
spingendolo lontano, come fosse una foglia. Pugni, calci, dita negli occhi, attacchi da rissa di strada, colpi bassi
con le ginocchia, graffi, abiti lacerati e capelli strappati, qualsiasi cosa pur di avere il sopravvento sull'altro:
l'inimicizia di anni esplodeva ora con una ferocia senza pari. “Sì, ecco, non ho proprio bisogno di conoscere i
dettagli” rispose sir William nauseato. “Mio Dio, il giovane Struan! Come gli altri due indossava un soprabito e
E una vera ironia, Morgan, che tu abbia dedicato la tua intera esistenza alla rovina della tua unica sorella e
della sua famiglia, e tuo padre ha fatto lo stesso con la sua unica figlia, mentre io, tuo unico figlio, e nemesi, la
proteggo e l'aiuto a rovinare te. “Bene.” Jamie si toccò il volto per scacciare una mosca fastidiosa che cercava
di posarsi sul sangue rappreso. “Gornt mi ha salvato la vita.” “Io torno a terra, Angélique, a terra. Capite? E' ...
è meglio dirlo a sir William, capite?” Vide che la ragazza annuiva e la sfiorò con una carezza paterna. Nel
corridoio disse a Strongbow: “Metti la bandiera a mezz'asta, tieni tutti gli uomini a bordo, gli ordini precedenti
sono annullati. Tornerò appena possibile. La cosa migliore da fare è non toccare niente fino all'arrivo di Hoag o
di Babcott”. Tornato a riva si era sentito male e poi, si era avviato incontro a Norbert e Gornt. Gornt era
evidentemente sconvolto mentre gli occhi di Norbert brillavano e, attraverso la sua disperazione, Jamie lo sentì
dire: “Malcolm morto? Che cosa gli è successo?”. Sir William andò a sedere alla sua scrivania e con un sospiro
prese una penna e un foglio di carta intestata: Tutto era accaduto nel giro di pochi secondi. “Sì, ecco, non ho
proprio bisogno di conoscere i dettagli” rispose sir William nauseato. “Mio Dio, il giovane Struan! “Proposta
respinta! Fate entrare Jamie.” McFay aveva il volto coperto di lividi e una spalla fasciata.
“Responsabile” ripeté lui fingendo una rabbia che non provava. Norbert si stava riprendendo e sputava sangue,
il naso spaccato, un ammasso di sofferenza, fuori di sé per essere stato battuto. Il vecchio Brock non te la
perdonerà, stava urlando una voce dentro di lui, perderai il premio e lo stipendio che ti ha promesso e diventerai
lo zimbello di tutta l'Asia; sconfitto e pestato e segnato per sempre da quel figlio di puttana che non è nemmeno
forte quanto te, un bastardo della Struan Sentì che qualcuno lo aiutava a rimettersi in piedi. Si costrinse a riaprire
gli occhi. “Sì, ecco, non ho proprio bisogno di conoscere i dettagli” rispose sir William nauseato. “Mio Dio, il
giovane Struan! “Dovremo rimandarlo a casa, a Hong Kong, signore.” Accompagnò Babcott alla porta,
congedò Tyrer con un cenno e andò a fermarsi accanto alla finestra turbato dalla sua impotenza. Devo fare in
modo che la Bakufu si sottometta al più presto, altrimenti la nostra speranza di nuove prospettive col Giappone
sarà perduta. E loro non lo faranno da soli quindi bisogna dargli una spinta. La voce di Dio riecheggiò nella
cabina e gli rispose: “Lo impacchetti nel ghiaccio e lo spedisci a casa!”. “Subito” rispose Hoag con
un'espressione di sollievo dipinta sul brutto volto. Era la prima volta che parlava in modo coerente e i primi
momenti di lucidità erano segni di vitale importanza. “Dite insieme a me: sono soltanto responsabile della sua
felicità” sillabò come un ordine notando con preoccupazione che le sue pupille non erano normali. Stava
perdendo di nuovo il controllo. Povero André, sta perdendo stile. Certo mi rendo conto che gran parte di quel
denaro finirà nelle sue tasche, ma non importa, aver a che fare con le spie è una faccenda sporca e André è
Allungò una mano e prese l'ultima fetta di un formaggio Brie che era arrivato impacchettato nel ghiaccio e a un
prezzo esorbitante, con l'ultimo postale. “Siate paziente con il poverino, Vervene, capito?” Ogni giorno si
aspettava di vedere i primi segni della malattia, ma ancora non era comparso niente; anzi André sembrava
ringiovanito e aveva perduto quell'espressione tormentata. “L'ho saputo un momento fa da Phillip. Due pazzi,
dannazione, e li avevo avvertiti!” “Sì, lo siete, è vero” aveva gridato l'ammiraglio paonazzo, “ma non avete il
comando delle mie navi e fino a quando non riceverò ordini che dicano il contrario, approvati dall'ammiragliato,
farò della mia flotta soltanto ciò che riterrò più opportuno. Buonanotte!” Questa volta Hoag la strinse con forza
assumendo su di sé i tremiti e i violenti singhiozzi. Dopo qualche tempo i singhiozzi diminuirono e Angélique
cadde in un sonno riparatore. Ma lui continuò a stringerla con dolcezza e fermezza insieme, gli abiti appiccicati
al corpo per il sudore, e non si mosse fino a quando il sonno di lei non fu profondo. Poi si alzò faticosamente
poiché la schiena gli doleva e aveva i muscoli delle spalle contratti. Soltanto il suo carattere era peggiorato. E'
giovane e forte, ma non si può dire... comunque spero proprio di no.” I due uomini si guardarono con
espressione grave e preoccupata. “Una vera disgrazia, per entrambi. Eliminando Malcolm il destino mi ha
concesso un altro premio: Angélique. Accecato dalla rabbia McFay si lanciò in avanti colpendolo con il pugno
destro sul volto, lo fece cadere ma mancò un violento montante sinistro e perse l'equilibrio cadendo a sua volta
sulle ginocchia. Con l'abilità di un gatto Norbert si era rimesso in piedi esprimendo a gran voce la sua rabbia, il
volto insanguinato e tumefatto. Cercò di colpire McFay con un calcio alla tempia. “Il perchè non importa, non
in questo momento. Sarà ovviamente Angélique ad andare, la nostra signora Struan, e il dottor Hoag. Avete
saputo che ha cambiato idea e ha deciso di tornare nel palazzo e di occupare il suo vecchio appartamento
anziché restare alla Legazione francese?” La cabina d'onore era piena di luce. Malcolm giaceva supino nella
cuccetta. Aveva gli occhi chiusi e il suo volto sembrava calmo nella morte, senza preoccupazioni. Le lenzuola
erano state tirate fin sul mento. Jamie era rimasto colpito nel vedere il suo giovane amico così calmo e in pace,