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Povero André, sta perdendo stile. Certo mi rendo conto che gran parte di quel denaro finirà nelle sue tasche,
ma non importa, aver a che fare con le spie è una faccenda sporca e André è particolarmente sporco, anche se
molto intelligente. La sua risata greve si mescolò al ronzio degli insetti. Accecato dalla rabbia McFay si lanciò
in avanti colpendolo con il pugno destro sul volto, lo fece cadere ma mancò un violento montante sinistro e
perse l'equilibrio cadendo a sua volta sulle ginocchia. Con l'abilità di un gatto Norbert si era rimesso in piedi
esprimendo a gran voce la sua rabbia, il volto insanguinato e tumefatto. Cercò di colpire McFay con un calcio
alla tempia. “No, ma... oh, ecco, suppongo che sia la soluzione migliore. Come sta?” “Malcolm è morto, il tai-
pan è morto.” Gli insetti già ronzavano intorno al corpo. “Un'ottima idea? Accidenti! Ho appena saputo che
avete ritenuto un'ottima idea interferire stupidamente in questioni politiche e commerciali cercando di barattare
un accordo irrealizzabile con il pretendente al trono della Struan alienandovi in questo modo il vero capo della
società per sempre!” aveva detto furiosamente. “Ve ne rendete conto?” “Sì. Dovranno esserne informati, è
ovvio. Ma non è il caso di raccontare per filo e per segno l'accaduto, sia nel caso di Struan che in quello di
Greyforth. Nel caso di Norbert è ovvio che si tratta di una morte accidentale, ma quanto a Struan?”
All'improvviso la voce di Angélique divenne come l'ululato di un animale ferito. “Il vostro Malcolm è morto,
morto morto morto ma non siete responsabile in nessun modo, nessuno stramaledetto modo, non responsabile in
nessun modo, comunque non responsabile... non... no ...” Bruscamente com'era cominciato, l'urlo divenne un
sussurro: “Non sono responsabile davvero, oh, mio caro, ma mi dispiace tanto, tanto, non voglio che tu sia
morto, oh Madre Benedetta aiutami, è morto, io mi sento così male, così male, oh, Malcolm perchè l'hai fatto, ti
amavo tanto, tanto... oh, Malcolm...”. Tutto era accaduto nel giro di pochi secondi. La morte di Malcolm non
gli faceva alcun piacere. Era una eventualità che non aveva nemmeno preso in considerazione, non per quel
giorno almeno. Adesso doveva riorganizzare il suo piano, e in gran fretta. “Proprio quello che pensavo anch'io.”
E il volto di sir William si contorse: “Proprio quello che pensavo anch'io. Preferirei che non si sapesse in giro”.
“Malcolm è morto.” “Non lo so, davvero non lo so. Non l'ho ancora vista da... da quando sono salito a bordo. E
allora non mi aveva parlato nemmeno una volta con lucidità. C'è ancora Hoag con lei” aggiunse Jamie cercando
di controllare il dolore che provava. “Possiamo soltanto sperare.” Questo è sicuro!” Oh, sì, certo, la rappresaglia
poi si abbatterà su di loro con grandi perdite di vite ma nel frattempo io avrò fallito nel mio incarico e saremo
tutti morti, e questo è un pensiero davvero irritante. Se soltanto Ketterer non avesse una mentalità così ristretta!
Come diavolo faccio a piegare quell'ostinato bastardo alla mia volontà? Senza mai staccare i suoi occhi da
quelli di Norbert, che terrorizzato vi lesse soltanto la morte, gli premette le due canne contro il petto e tirò il
grilletto. Norbert Greyforth morì sul colpo. “Dio onnipotente” esclamò Jamie inorridito. Si avvicinò
“George, è stato per via... per via dell'amplesso? Voglio dire, perchè si era molto eccitato?” Cooper Tillman
sarà il prossimo sulla lista. Tornerete a casa?” “Bene, non mi piacerebbe perdervi. Sull'anima mia, non riesco
a immaginare la Nobil Casa senza di voi.” “Una tremenda sfortuna. Sì, non c'è dubbio. Dunque adesso
passiamo a Norbert: come potete immaginare, dovremo aprire un'inchiesta.” “Proposta respinta! Fate entrare
Jamie.” McFay aveva il volto coperto di lividi e una spalla fasciata. “Malcolm è morto.” In cambio di una
modesta somma quest'uomo e i suoi contatti alla Bakufu ci garantiscono un incontro privato con lui a bordo
della nostra ammiraglia”. “Scusa, Jamie, non volevo... non volevo essere...” Strongbow si asciugò il sudore
La ragazza dormiva ma Malcolm no e quando l'ha scosso e si è reso conto che non dormiva è quasi morto
anche lui per lo spavento ed è corso fuori a chiamarmi e a quel punto lei si è svegliata. Vide gli altri due
guardarlo con gli occhi sbarrati, increduli. “Sono appena sceso dalla nave. Ero andato a prenderlo prima
dell'alba e... be'... ha trascorso la notte a bordo della Prancing Cloud. Era...” Gli mancarono le parole. Gli
tornarono le lacrime agli occhi e rivisse il suo arrivo con la lancia: Strongbow sul barcarizzo, pallido e
spaventato che gridava prima ancora che lui riuscisse a salire a bordo che il giovane Malcolm era morto, che
aveva già mandato la lancia a prendere un dottore ma che per l'amor di Dio era proprio morto. La voce di Dio
riecheggiò nella cabina e gli rispose: “Lo impacchetti nel ghiaccio e lo spedisci a casa!”. “Se la sta facendo
addosso?” “Un'ottima idea? Accidenti! Ho appena saputo che avete ritenuto un'ottima idea interferire
pretendente al trono della Struan alienandovi in questo modo il vero capo della società per sempre!” aveva detto
furiosamente. “Ve ne rendete conto?” No, non povero me. Io ho appena salvato una vita. Alzò il bicchiere per
un brindisi: “Vervene, mon brave, all'inferno gli inglesi e vive la France!”. Doveva liberarla da quella belva che
annidata nella sua mente aspettava di balzarne fuori per trasformarla in una irrecuperabile demente o quanto
meno per danneggiarla in modo grave e irreparabile. “Mi dispiace ma dovete capire bene questa cosa. Voi siete
soltanto responsabile della sua felicità. Ripetetelo per me. Nell'alba grigia Jamie McFay si affrettava a lasciare
“Non lo so.” “Sissignore?” “Fareste molto meglio a decidere voi, decidere di seppellirlo qui o rimandarlo
indietro immediatamente, voglio dire. Possiamo conservarlo nel ghiaccio, circondare la bara di ghiaccio e
tenerla sul ponte sotto le tende, si conserverà perfettamente.” Sir William annuì, sul punto di sentirsi male.
“Fatelo entrare, per Dio! George, buongiorno, che cosa diavolo è successo a quel poveretto... che notizia
terribile! E che ne è di Angélique? “Quando l'avrete detto. Non è colpa mia.” “Smettetela!” Il suo tono brusco
la fece tornare dal precipizio. Hoag riprese a respirare ma capì che doveva agire in fretta altrimenti lei, come
altri che aveva visto durante la sua carriera di medico, sarebbe stata perduta. Alzò il bicchiere per un brindisi:
“Vervene, mon brave, all'inferno gli inglesi e vive la France!”. “Questa è la mia casa, qui o in Cina” rispose
McFay con semplicità. “In qualche modo riuscirò ad aprire una società per conto mio.” “Jamie, vi sentite
meglio? Bene. George Babcott mi ha fatto il suo rapporto.” E gli raccontò ciò che aveva saputo a proposito del
corpo di Malcolm. “Che cosa ne pensate?” “Gesù Cristo” aveva esclamato Jamie, e accasciandosi su una sedia
si era abbandonato a un'interminabile sequela di imprecazioni, incapace di accettare la realtà. Malcolm? “Che
cosa diavolo faccio adesso?” si chiese disperato. “Vuoi dire che la giovane canaglia è morta fottendo? E' morto
mentre si dava da fare? Io sono venuto qui per ammazzarlo e lui se ne è andato fino alle porte celesti dandosi da
La cabina d'onore era piena di luce. Malcolm giaceva supino nella cuccetta. Aveva gli occhi chiusi e il suo
volto sembrava calmo nella morte, senza preoccupazioni. Le lenzuola erano state tirate fin sul mento. Jamie era
rimasto colpito nel vedere il suo giovane amico così calmo e in pace, come non l'aveva mai visto in vita.
“Farò l'autopsia questa sera, mi sono preso la libertà di far portare il corpo a Kanagawa perchè là posso lavorare
meglio. Mi assisterà Hoag, e domattina avrete il nostro rapporto. Firmeremo il certificato di morte e tutto sarà a
posto.” Soltanto il suo carattere era peggiorato. E nessuno di loro aveva visto lui. “George dice che farà
l'autopsia quest'oggi e firmerà il certificato di morte che io avrò domani. Il veliero potrebbe salpare domani,
l'unico problema è Angélique: potrà già viaggiare?” Sir William lo scrutò con attenzione: “Che cosa ne
pensate?”. Avrebbe voluto stringerla tra le braccia e tranquillizzarla e convincerla a dormire ma non lo fece
“Smettetela!” Il suo tono brusco la fece tornare dal precipizio. Hoag riprese a respirare ma capì che doveva
agire in fretta altrimenti lei, come altri che aveva visto durante la sua carriera di medico, sarebbe stata perduta.
Barcollando superò Gornt senza quasi vederlo e si diresse verso il molo. Sembra impossibile... e poi Norbert!
Se non fosse stato per Gornt ci ritroveremmo tra capo e collo anche un omicidio. Quel ragazzo merita una
medaglia. “L'incontro varrà qualsiasi cifra.” “Metà prima e metà a incontro avvenuto. Il mio informatore mi ha
anche detto, e gratuitamente, che il tairò Anjo è ammalato e che potrebbe non arrivare alla fine dell'anno. Vide
gli altri due guardarlo con gli occhi sbarrati, increduli. “Sono appena sceso dalla nave. Ero andato a prenderlo
prima dell'alba e... be'... ha trascorso la notte a bordo della Prancing Cloud. Era...” Gli mancarono le parole. Gli
tornarono le lacrime agli occhi e rivisse il suo arrivo con la lancia: Strongbow sul barcarizzo, pallido e
spaventato che gridava prima ancora che lui riuscisse a salire a bordo che il giovane Malcolm era morto, che
aveva già mandato la lancia a prendere un dottore ma che per l'amor di Dio era proprio morto. “L'ho saputo un
momento fa da Phillip. Due pazzi, dannazione, e li avevo avvertiti!” “Meglio rimandarlo a domani.” “Buon
Dio, e perchè?” Sir William era allibito. Perlomeno questo era ciò che lui avrebbe fatto poiché non era degno di
un gentiluomo tirare fuori un coltello né schernire la morte di qualcuno, neanche di un nemico, pensò
soddisfatto della vittoria di McFay. “Fatene una copia e mandatela subito a Ketterer.”