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“Albert è un bravo ragazzo, non trovi? L'ho avvisato del nostro probabile ritardo” disse.

Se fosse stato per lui


avrebbe rinunciato ad andare al circolo e chiesto a un impiegato di preparargli un panino oppure di portare
anche a lui una porzione del cibo cinese che arrivava ogni giorno dalla Città Ubriaca. Mezz'ora più tardi posò la
penna. “Pronta?” chiese fingendosi allegro.

“Perché rimandare? Speditemelo, Strongbow è affidabile.” Al momento purtroppo non posso mandarvi i

rinforzi che mi chiedete. Da Londra mi è giunta notizia che tutti gli uomini sono impegnati altrove e che per

ragioni di bilancio è impossibile reclutarne di nuovi, in India o in altre colonie, e quindi dovrete accontentarvi

delle forze di cui disponete. “Dite al dottore che mi aspetto di vederlo la settimana prossima” concluse in tono

neutro, “e ringraziatelo. Abeh!” Babcott emise un fischio sordo ed esclamò: “Sono un branco di idioti, tutti

quanti”. “No, mi dispiace, la Cloud tornerebbe troppo presto, a meno che non la lasciate in giro per un paio di

settimane. Comunque lo porterò per tempo.” Lui si fermò e la guardò sbalordito. “Come fai a saperlo?”

“Dottore-sama dice che...” “Ha commentato la mia firma come testimone?” Anjo, un uomo di quarantasei

anni, aveva un fisico in pessime condizioni. Denti marci che prima o poi avrebbero provocato la setticemia,

organi dell'addome sensibili alla pressione superficiale con evidenti blocchi interni, prostata molto ingrossata.

Con il cuore in gola Angélique osservò Gornt intento a mettere ordine nei pensieri. Erano ancora tantissime le

domande che non avevano trovato risposta. “Userà quelle informazioni?” “Non credete?” “Ecco, sì, lo ero, ma

poi mi è passata la stanchezza. Andiamo?” “So che state traducendo le parole del dottore, Taira” lo interruppe

Yoshi irritato da quello che aveva sentito, “ma limitatevi a tradurre senza inutili titoli cerimoniali!” “Le avete

detto questo?” chiese Angélique frastornata. Non appena furono soli, Angélique disse sottovoce:

“Sì, è stato il litigio più violento della mia vita, nemmeno con i miei fratelli quando litigavamo di nascosto era

mai scoppiata una lite così. “La verità!” Jamie la prese per le spalle. “Adesso!” “Adesso ditemi di Anjo.”

Babcott raccontò, poi su richiesta di sir William espose la sua ponderata diagnosi. Tess ha ascoltato il mio

resoconto sui Brock con imperturbabile attenzione, mi ha fatto qualche domanda e poi ha detto: “Per favore,
tornate domani mattina poco dopo l'alba con le prove. Passate dall'ingresso posteriore, lo troverete aperto, e

badate di non farvi notare, i Brock hanno spie ovunque”. L'indomani...” Dio santissimo, pensò, come diavolo

farò a mettere insieme Nemi, lo Yoshiwara e Scintille? Non si può fare. “Adesso ascolta” disse Jamie

stringendole la mano, “Tu mi piaci moltissimo e no, non voglio che parti, e si, aspetteremo un pochino, e no,

non sono arrabbiato, e si, ti credo e ti ringrazio con tutto il cuore, e no, non hai fatto male a pensare al

reverendo. Concediamoci un pò di tempo per pensarci e ne parleremo a cena, Scintille, io e te da soli, va bene?”

Senza riflettere lei si sollevò sulla punta dei piedi e lo baciò, contenta che avesse usato quel soprannome. “Vi

assicuro, signora, sarà un prezzo che pagherete volentieri, lo giuro sul mio onore e sulla mia parola di

gentiluomo.” Tess lo aveva fissato in viso. “E io vi assicuro, signor Gornt, che se mi farete un gioco, un doppio

gioco o un triplice gioco io vi renderò sommamente infelice, oltre a farvi diventare persona non gradita in Asia e

in tutto l'impero. Lo giuro sul mio onore e sulla mia parola di tai-pan della Nobil Casa...” Ah, sì, Meikin la

traditrice, non ti ho dimenticata! Non appena fu sola nel boudoir si abbandonò ai suoi pensieri. A quali assi si

riferisce? E perchè quello strano sorriso? Che cosa avrà concordato con Tess? Mi sta nascondendo qualcosa? In

effetti la lettera dimostra che è riuscito a convincerla del mio intervento, è un dato importante. Sono forse troppo

diffidente? Come avrei voluto essere presente all'incontro! Ah, sì, Meikin la traditrice, non ti ho dimenticata!

“Anche voi avete un aspetto magnifico.” L'ansia di Angélique adesso era palese. “Ma raccontate, ve ne prego.”

Raccontò del funerale e del motivo del ritorno di Hoag. “Dovrebbe essere un segreto, ma sembra che ormai lo

sappiano tutti. E' un gioco di attese, Tess aspetta e pare che anche Angélique abbia accettato di aspettare,

almeno secondo Hoag, d'altra parte non potrebbe fare diversamente finché non sa se è incinta o no.” “ Maureen

osservò per un istante le onde per riordinare i pensieri, si strinse leggermente nelle spalle e sollevò gli occhi con

uno sguardo ingenuo. “Le avete detto questo?” chiese Angélique frastornata. Tu ricordati sempre che non è
facile guadagnare il pane quotidiano, anche lui dovrebbe pensare che non è facile crescere i bambini e tenere a

posto la casa, ma gli uomini non se lo ricordano mai. “No, non per merito mio, Jamie, tu hai subito un torto, la

signora Struan ti doveva quel denaro. Non volevo dirtelo, ma... mi hai costretto. E avevi ragione ad arrabbiarti,

ho sbagliato a dire “Oggi pomeriggio”, per favore, perdonami, io... hai ragione, oggi pomeriggio è troppo presto,

hai ragione, non dovevo suggerirti una cosa del genere. Jamie, aspettiamo? Brutta storia, sì.” Sir William andò

alla sua scrivania e prese un dispaccio. “In realtà volevo discutere con voi di questo documento... è strettamente

riservato.” Babcott alzò la fiamma della lampada. Si stava facendo buio. Il governatore di Hong Kong scriveva

in forma ufficiale: “Tutto quello che vorrete, signora.” “La vita è mai stata giusta, amico mio?”

“Quell'argento ci è stato anticipato a nome di Sanjiro. Di solito funzionava, ma quella mattina non gli dava

alcuna pace. Sulla carta apparivano come dal nulla gli inconfondibili tratti del pennello di Koiko e per quanto si

sforzasse di scacciarlo, il volto di lei continuava ad affacciarsi alla mente. “Se mai doveste prendere il

comando, George, spero che vi dimentichiate di essere un medico.” “Mi sono accordata per cinquemila. Ho

fatto bene? Non sapevo se la somma ti sarebbe bastata.” Devo assolutamente parlare con Nakama-Hiraga,

pensava, appena lo avranno scovato. Dove diavolo sarà? Strongbow è quasi morto dallo spavento e ha

raccontato più in fretta che poteva della Pearl, del duello, di come ho salvato Jamie uccidendo Norbert, di come

hanno trovato Malcolm, ha detto tutto quello che sapeva, e di quanto voi foste in stato di shock. Strongbow è

quasi morto dallo spavento e ha raccontato più in fretta che poteva della Pearl, del duello, di come ho salvato

Jamie uccidendo Norbert, di come hanno trovato Malcolm, ha detto tutto quello che sapeva, e di quanto voi

foste in stato di shock. “Spiacente, adesso non posso dire.”

“E' un rischio.” Babcott lanciò un'occhiata a sir William e non aggiunse altro. La decisione non toccava a lui.

Nell'eventualità avrebbe accettato l'iniziativa e come tutti nell'Insediamento avrebbe anche insistito per
partecipare alla spedizione. Si alzò. “Se mai doveste prendere il comando, George, spero che vi dimentichiate di

essere un medico.” “Hai freddo, Jamie caro?” “No, caro, questa volta no” rispose con dolcezza lei, “poi

vedremo. Lei rispose con il suo sorriso enigmatico che tanto gli piaceva, simile a quello indimenticabile di

Monna Lisa, visto al Louvre durante un viaggio a Parigi. “No, no, ha detto soltanto che sei un buon mercante e

che avrai successo. Andiamo a mangiare, sto per svenire dalla...” “E' vero, e tra poco smetterà di far freddo e

comincerà il periodo più bello: la primavera e l'autunno sono le stagioni migliori.” Adesso che avevano

cambiato argomento Jamie respirava meglio. “Ma non alla Brock e non da soli. Dobbiamo stare attenti” si

precipitò a dire Angélique. “Per favore, invitate anche Dmitri e Marlowe.

Era vestita con abiti eleganti e il cappellino e aveva le guance rosee perchè aveva percorso il tragitto sul

lungomare dal palazzo Struan a passo veloce. “All'una in punto, mi hai detto, per andare a pranzo al vostro

circolo.” Non importa. Presto ne avremo il comando completo, e domineremo come un tempo anche il Figlio

del Cielo. “Non le ho chiesto quale fosse il contenuto della lettera né vi ho difeso direttamente; mi sono invece

limitato a ripetere in vari modi che se la mia strategia si fosse dimostrata utile per distruggere la Brock avrebbe

dovuto ringraziare anche voi. Che cosa diceva la sua lettera?” Angélique gliela porse. Se n'era andata senza

dargli il tempo di fermarla e nemmeno la mama-san era riuscita a convincerla a tornare, così Jamie, furente, era

rientrato a casa. “Senti, Maureen. E' bene che...” “Sì.” Tra loro scese un silenzio glaciale. Il rumore delle tegole

e delle imposte agitate dal vento, le campane della chiesa, i fischi delle ciminiere nel porto e i cani che

abbaiavano in lontananza sembravano arrivare da un altro pianeta. L'altro cercò di spingere Babcott a terra ma

il dottore si divincolò con un'agilità straordinaria per un uomo tanto grosso, lo afferrò per i vestiti all'altezza

della gola, con una mano lo sollevò e lo spinse contro il muro di pietra, lo tenne lì sospeso per un istante, poi lo

lasciò scivolare sul pavimento.


Il giorno prima della sua partenza da Hong Kong Tess Struan lo aveva mandato a chiamare, in segreto. “Ho

esaminato bene le carte, signor Gornt. Non è del tutto sicuro che il materiale provocherà il fallimento della

Brock come voi prevedete.” “Le prove che ho raccolto? I bambini occupano tutte le tue energie, dormi poco e

sei stanchissima, così nel giro di poco tempo il tuo uomo a letto ti volta la schiena e comincia a russare, si, ma

non è difficile se impari a tapparti le orecchie. Poi cominciano le scappatelle... ma non ti preoccupare, è un

gioco passeggero, non durerà, e se sei una moglie accorta il tuo uomo tornerà sempre, perchè con te ci saranno

sempre i bambini, e Dio. “Jamie! Signorina Ross.” Lunkchurch era uscito barcollando dal suo ufficio e li aveva

raggiunti all'improvviso. Li salutò con entusiasmo quasi facendo svenire Maureen con il suo alito puzzolente di

whisky, li invitò a cena per quella sera e si eclissò. “Ho bussato alla tua porta senza ricevere risposta. Volevo

soltanto parlare un pò, non avevo sonno. Avevi detto di essere molto stanco.” Il whisky è un magnifico alleato,

pensò benedicendo suo padre che le aveva insegnato a bere, quando necessario. “Ritengo il vostro Yoshiwara

un'ottima istituzione.” Quanto sarà grave la malattia di quel cane? Spero mortale. Il gigante riuscirà a curarlo

con la sua magia o devo credere al dottore cinese che ha previsto per lui una morte prossima? Secondo Inejin

non sbaglia mai. Poi...” “No, grazie, ho appena fatto colazione. Volevo raccontarvi brevemente di Hong Kong

e degli acquisti che mi avete commissionato, spero di non disturbarvi.” Sabato, 3 gennaio Il tairò era arrivato

con il seguito di guardie del corpo in un anonimo palanchino coperto. L'attentato contro di lui avvenuto ad

appena cento metri, l'attacco shishi sferrato contro lo shògun Nobusada, le diverse insidie cui era sfuggito

Yoshi, avevano indotto gli Anziani ad aumentare le cautele. Yoshi si era inchinato più profondamente degli altri

ridacchiando tra sé alla vista di Anjo piegato dal dolore e costretto a farsi aiutare.

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