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Dopo un'ultima leggera stretta alla sua mano sali con disinvoltura sul ponte scivoloso e fu a bordo.

Il nostromo
suonò la sirena, spinse i comandi indietro a tutta forza e la lancia retrocedette. Gornt salutò con il braccio, poi,
per non tradirsi, entrò nella cabina.

Hai mai sentito una donna fare una cosa del genere? Nei cinquecento secoli della nostra storia non è mai

successo. Portava la cartella ufficiale dei dispacci del governo di Sua Maestà e in tasca aveva la traduzione

redatta all'ultimo momento alla quale avrebbe invece voluto dedicare molta più attenzione. Affrettò il passo.

“Bene, ma a bordo non voglio armi. Dovete consegnarmi tutte le spade, le pistole e i coltelli. Ve li restituirò.”

Twomast vide il guizzo d'ira e ne prese nota. “Siete d'accordo?” La sua esca era un incontro con lo shògun,

incontro che si sarebbe svolto al ritorno di questi da Kyòto. Angélique era esterrefatta. Immediatamente la

Pearl venne inviata a Kagoshima da Sanjiro con una richiesta ufficiale di scuse, di riparazione e di consegna, o

quantomeno identificazione, degli assassini. “Che cosa può aver detto Naso Aguzzo dalla tomba?” Chen alzò le

spalle. “Guai per la signora tai-tai. Forse riguardavano la Luna Nera, eh?” “E se voi...” Angélique scosse il capo

disarmata e la guardò. Maureen alzò lo sguardo e si rispecchiarono l'una nell'altra riconoscendosi entrambe

sconvolte dall'orrore, dalla repulsione e dall'ira. Per qualche istante rimasero paralizzate, poi Angélique si

riprese, Maureen dopo un attimo seguì il suo esempio e scoppiarono a ridere insieme. “Capisco, Anjin-sama”

rispose Hiraga che in realtà aveva capito soltanto in parte. Malcolm Struan, il tai-pan che non fu mai tale. La

sua vita come quella di chi insegue un miraggio nel deserto.

Posso esservi di aiuto?” Qualcuno era li per dare l'addio agli ultimi passeggeri, ma la maggior parte dei

presenti circondava il commissario di bordo della Belle per consegnargli l'ultima posta diretta alle sedi di Hong

Kong e Shanghai, agenti di assicurazione, fornitori, spedizionieri e banche, tutti coloro che potevano aver

bisogno di conoscere l'ammontare dei danni causati dall'incendio. Portava la cartella ufficiale dei dispacci del

governo di Sua Maestà e in tasca aveva la traduzione redatta all'ultimo momento alla quale avrebbe invece

voluto dedicare molta più attenzione. Affrettò il passo. “Mai. Lei ridurrà anche lui in polvere. E' stato il
Vecchio Demone dagli occhi verdi a imporre lui e il fratello alla Nobil Casa. Si dice che Tess tai-tai li odia

perchè in realtà sono i figli bastardi della figlia del demone straniero missionario, una delle molte amanti segrete

del Demone dagli occhi verdi.” Chissà se diventeranno amiche, si chiese Hoag. Dopo qualche istante le due

donne e la banchina si confusero con la notte. Angélique fa bene a piegarsi a Tess, pensò, anche se non aveva

scelta. Le sue dita cercarono distrattamente l'affidavit nella tasca. Dopo aver mormorato alcune parole

incomprensibili diede le spalle alla folla. “Sì, signore, di una bellezza fuori dal comune.” Entrambi osservarono

la banchina che si allontanava. “Siete mai stato in India, Edward?” “No” rispose Hoag fraintendendolo. Gli

posò la mano sulla spalla con un gesto affettuoso. “Siete una brava persona, Settry, se avrete bisogno di me non

vi sarà difficile trovarmi. L'India vi piacerà, buona fortuna!” Si allontanò per salutare Angélique e Gornt.

Vargas aveva nostalgia dei sei figli lasciati con le due mogli a Macao in attesa di potersi permettere di costruire

una casa per sé e la famiglia a Yokohama. “Che ne dite della signora tai-tai e di quel Gornt di Shanghai?

Riuscirà a farle ottenere più denaro?”

Così l'attacco venne respinto, Ogama fu scacciato da Kyòto ed esiliato a Shimonoseki, nello stretto, a leccarsi

le ferite, a giurare vendetta, soprattutto ai danni del suo vecchio alleato Yoshi. E a prepararsi alla guerra. Videro

Jamie sporgersi e salutare. Maureen non ricambiò il saluto. Ketterer riteneva d'aver vinto: la città era stata

bruciata, Sanjiro umiliato e, cosa più importante, la flotta non aveva subito danni; era stato il maltempo a

costringerli a tornare, sostenne. Pallidar alzò le spalle maledicendosi per aver tradito l'ansietà e per l'improvvisa

invidia che provava per Hoag. “Sicuramente con l'ultimo viaggio della lancia, se non prima” rispose lui

chiedendosi se Jamie le avesse confidato il loro piano. “Manca almeno un'ora alla partenza.” “Se ci riuscirà sarà

per il suo profitto, non certo per quello della tai tai. Cosa ci sarà scritto su quelle carte?” Così l'attacco venne

respinto, Ogama fu scacciato da Kyòto ed esiliato a Shimonoseki, nello stretto, a leccarsi le ferite, a giurare
vendetta, soprattutto ai danni del suo vecchio alleato Yoshi. E a prepararsi alla guerra. Kagoshima era rasa al

suolo, quasi tutte le batterie erano state danneggiate.

Per il Giappone niente era stato risolto. “Sì, lo è, non me ne dimenticherò e sarò di ritorno prima di quanto tu

creda.” Affinché gli altri intorno a loro sentissero disse a voce alta: “Mi incaricherò dei vostri acquisti, non

temete”. “Marinaio!” gridò il capitano. “Falli entrare!” Hiraga e Akimoto si presentarono rispettando le

istruzioni di Jamie. Con le due donne presto rimasero soltanto Chen e Vargas, che conversavano

tranquillamente in attesa di scaricare la lancia, se necessario e, sebbene non fosse stato loro richiesto, di

riaccompagnarle a casa. Il pavimento si inclinò di nuovo quando fu tirata su un'ancora e Hiraga andò a finire

contro le cuccette. Si sedette su quella più in basso. “Credi che riusciremo a dormire su questa roba?” Edward

riuscirà a ottenere quello che vuole da lei e poi vivremo felici e contenti. Ogni due anni trascorreremo almeno

due mesi a Parigi e l'estate in Provenza e io fonderò una dinastia, con cinquemila ghinee tutte mie sono

un'ereditiera, e ogni soldo che spenderò mi farà pensare a lei. Cerate da tempesta appese a dei pioli.

“Sistematevi qui e non fatevi vedere in giro, il signor McFay non vuole che vi riconoscano. Dopo Hong Kong

sarà più facile.” Nessuna nave fu danneggiata gravemente e le sole perdite furono quelle subite a bordo

dell'ammiraglia. Quella notte Kagoshima bruciò com'era bruciata Yokohama. Sforzandosi di apparire forte

disse: “Di fronte a una circostanza tanto terribile il mio vecchio era solito... una mia sorella è morta di morbillo a

sette anni, era una bambina molto bella, le volevamo tutti bene...

Secondo Chen della Nobil Casa adesso è lei il tai-pan, e lui sa quello che dice.” Vargas aveva nostalgia dei sei

figli lasciati con le due mogli a Macao in attesa di potersi permettere di costruire una casa per sé e la famiglia a

Yokohama. “Che ne dite della signora tai-tai e di quel Gornt di Shanghai? Riuscirà a farle ottenere più denaro?”

“No, non credo, cara Angélique. E' che, è solo che...” Maureen esitò ancora, poi esplose: “Oh, Dio, non volevo
infastidirvi, ma oggi pomeriggio la sua amante, l'amante di Jamie, è venuta a trovarmi”. “Dove? Santo cielo,

che vista d'aquila avete, io la distinguo a stento.” Angélique strinse il braccio di Maureen in modo amichevole.

“Sono certa che voi e Jamie...” Vide che l'altra era impallidita. “Non temete, Maureen, andrà tutto per il meglio,

ne sono sicura.” Maureen, che alla luce della lampada a olio sembrava livida, balbettò: Ritrovato il controllo di

sé era scesa e aveva rivisto Gornt in privato. Si erano detti tutto quello che dovevano dirsi e la sua forza, la sua

sicurezza e il suo amore avevano fugato in lei ogni cattivo pensiero. Tyrer vide che Angélique stava parlando

con Gornt. Al di là del folto gruppo Pallidar parlava con alcuni ufficiali che si stavano imbarcando come

passeggeri e in fondo al molo sir William conversava con Maureen Ross. Vedendo la ragazza si ricordò

all'improvviso di Jamie e Hiraga, e di aver promesso a Jamie di informare il suo superiore della presenza a

bordo degli “studenti”. “Lo ha fatto cornuto? E' un'altra fandonia” disse Vargas difendendo la reputazione della

donna come faceva con ogni altra sua vecchia amante. Adesso lei è sulla quarantina, invecchiata, ma famelica

come sempre, pensò, al contrario di Tess Struan che aborrisce la fornicazione e ha spinto Culum tra le braccia

dell'alcol e delle altre donne. “E se voi...” Angélique scosse il capo disarmata e la guardò. Maureen alzò lo

sguardo e si rispecchiarono l'una nell'altra riconoscendosi entrambe sconvolte dall'orrore, dalla repulsione e

dall'ira. Per qualche istante rimasero paralizzate, poi Angélique si riprese, Maureen dopo un attimo seguì il suo

esempio e scoppiarono a ridere insieme.

La tempesta si fece ancora più violenta. “Perché quelle due puttane non se ne tornano a casa ad aspettare

l'arrivo della lancia invece di costringerci a rimanere qui al freddo?”   “Phillip!” Tyrer finse di non sentire e

non si voltò, limitandosi a prendere la ricevuta dal commissario. Gli uomini intorno lo sollecitavano con modi

rudi e sbrigativi: “Veloce, per Dio, quanto tempo ti ci vuole... muoviti, sta arrivando!”. † “No, mai. Voi siete

stato a Parigi?” Sorrise, felice di averglieli concessi, anche se solo in virtù delle sue buone maniere. Chen e
Vargas si voltarono a guardarle, il suono della loro risata si confondeva con quello delle onde che si frangevano

sulla spiaggia e contro i pali della banchina. Angélique si asciugò le prime dolci lacrime di allegria che le

solcavano il viso da molto tempo. “Il suo Monaco Guercio...”

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