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straniera vennero catturate al largo della città e affondate. A mezzogiorno tutte le batterie di terra aprirono il
fuoco, l'ammiraglio Ketterer ordinò di rispondere. Guidate dall'ammiraglia, le navi della flotta si inoltrarono in
quelle acque sconosciute.
Varcò l'ingresso del palazzo Struan passando sotto lo stemma con il Leone Rosso di Scozia e il Drago Verde
cinese e imboccò l'ampio scalone diretta nel suo appartamento. “Sono vestiti, ma come si possono indossare
cose tanto rigide? Senza le spade mi sento nudo.” Maureen l'abbracciò, poi si girò a guardare l'Atlanta Belle.
“No. Restate, ve ne prego. Da sola non ce la farò. Restate.” L'imbarcazione si trovava ormai a meno di
cinquanta metri dal molo. Nessuna nave fu danneggiata gravemente e le sole perdite furono quelle subite a
bordo dell'ammiraglia. Quella notte Kagoshima bruciò com'era bruciata Yokohama. Lì giunta chiuse la porta
con il chiavistello e felice e soddisfatta si infilò sotto le coltri per dormire il sonno dei giusti. Era nel suo rifugio
al castello di Edo e dall'alto vedeva tutta la città, il cielo con le striature rosso sangue, qualche fuoco qui e là che
illuminava la discesa delle tenebre. Quasi subito Yoshi fu messo al corrente dell'offerta dalla spia Inejin e ne fu
terribilmente dispiaciuto. Non aveva previsto né immaginato quella mossa che capovolgeva gli equilibri del
potere. Chen ridacchiò stringendosi nel caldo soprabito imbottito. Alzò gli occhi alla luna che apparve per un
“Mon Dieu, povera cara, che cosa tremenda! Ma... parla inglese?” “Sì, dovrei arrivarvi il mese prossimo.” Il
volto poco attraente del dottore si aprì in un sorriso. “Non vedo l'ora, venitemi a trovare, vi piacerà.” Pallidar
disse: “Non è escluso, mi hanno appena comunicato che sono stato trasferito proprio nell'Hindu Kush, nella
zona di frontiera, al passo di Khaiber”. “Tess tai-tai avrebbe dovuto sposare il tai-pan e non suo figlio Culum.
Lui l'avrebbe scaldata magnificamente, che è quello che a lei mancava, e gli sarebbe rimasto tempo anche per
Seconda Moglie May-may e per Terza Moglie Yin Hsi.” Cominciò a tremare, il cuore si mise a battere
all'impazzata, respirava a fatica e ogni parte di lui gli gridava di fuggire da quell'inferno che rappresentava tutto
quello che lui odiava. Si fece largo tra la folla. Com'è stato sciocco Edward a credere che avrei potuto
diventarle amica. No, non mi basta! Maureen l'abbracciò, poi si girò a guardare l'Atlanta Belle.
Angélique agitò il braccio in un ultimo saluto, poi si avvicinò a Maureen che stava aspettando accanto alla
lampada. Fissò la banchina, Angélique e gli altri, persone che probabilmente non avrebbe mai più rivisto. “Ti
costerebbe molto, Jamie” disse Twomast. Era un uomo esile e basso di statura, con un volto duro da marinaio,
capelli scuri, occhi neri e pelle coriacea. Kagoshima era rasa al suolo, quasi tutte le batterie erano state
danneggiate. “Forse dovrei... no, non posso. E' troppo...” “Adesso stai bene?” le chiese lui. “Potrebbe essere
vero, ha messo il cappello verde a Glessing lo Storpio decine di volte.” Sissignore, scusate, signore, all'istante,
signore”.
Una fine davvero tragica quella di Malcolm. Poveretto, ha lavorato tutta la vita per un destino che non avrebbe
mai raggiunto, per qualcosa che non sarebbe mai stato. “Questi due alloggeranno nella cabina del terzo
ufficiale, gliela mostro io.” Jamie si alzò e offrì la mano a Hiraga. “Fai un buon viaggio, scrivimi se vuoi, anche
a Phillip... a Tairasama. Come ti ho detto ti scriverò presso la mia banca, la Hongkong Bank nel Mall. Le
istruzioni su come spedire e ricevere posta sono nei fogli che ti ho dato. Non aspettare risposta prima di quattro
mesi. Buona fortuna. A presto.” Si strinsero la mano, poi Jamie fece lo stesso con Akimoto. “Buonasera,
signorina Maureen, scusatemi sir William, ma forse vorrete prendere visione di questo.” Gli porse la traduzione.
“Mi assicurerò di affidare i dispacci in mani sicure.” Sette giorni più tardi, dietro sua richiesta, Yoshi incontrò
sir William e gli altri ministri a Kanagawa e cercò di blandirli, soddisfatto che Anjo fosse caduto nella sua
trappola ma stupefatto che i gai-jin non avessero levato le ancore nemmeno dopo la devastazione che avevano
subito. Sulla banchina il nostromo gridò: “Ultima chiamata per la Belle, tutti a bordo!”. Non importa, pensò
cupo in quell'ora di tramonto. Sopraggiunse Hoag. Indossava ancora la divisa da chirurgo macchiata sulle
maniche e sul petto di sangue rappreso, e ansimando trascinava pacchi e valigie e il cilindro. “Credevo di non
farcela. Perché ridete?” L'ho giudicata una megera fin dal primo momento che l'ho sentita nominare, e la mia
impressione è stata confermata dagli avvenimenti successivi; per quanto mi sforzassi lei evitava persino di
rivolgermi la parola, disapprovava tutto di me. E' una megera e basta. Anche se ha soltanto trentasette anni, per
E quando tornerà? chiese sir William. E Yoshi replicò: organizzerò ogni cosa al più presto, scavalcando il
tairò, se sarà necessario, è tanto malato, pover'uomo, sebbene sia pur sempre il tairò. Nel frattempo posso
considerare che la mia richiesta in vista dei nostri futuri accordi verrà soddisfatta al più presto e che il mio
consiglio sarà tenuto in considerazione? “E meglio che glielo dica subito, è... è meglio.” Risero tanto da
rimanere senza fiato e si sostennero l'una con l'altra. “Ti costerebbe molto, Jamie” disse Twomast. Era un uomo
esile e basso di statura, con un volto duro da marinaio, capelli scuri, occhi neri e pelle coriacea. Chen ridacchiò
stringendosi nel caldo soprabito imbottito. Alzò gli occhi alla luna che apparve per un istante tra le nuvole. La
“Sì. Non è divertente” le fece eco Maureen in tono greve. “Mi sento... adesso voglio andare a casa. Pensavo di
riuscire ad accettare lo Yoshiwara, Jamie non è diverso dagli altri uomini, ma non posso, ora lo so. Non posso
accettare una vita in cui... in cui ci sia lo Yoshiwara, e ci sarà sempre, perchè, Angélique, tra un paio di anni
arriveranno i bambini e qualche anno dopo il nostro uomo, chiunque sia, si stancherà di noi e noi saremo
vecchie, con i capelli grigi e sdentate e, chiunque sia, lui ci volgerà le spalle. Portava la cartella ufficiale dei
dispacci del governo di Sua Maestà e in tasca aveva la traduzione redatta all'ultimo momento alla quale avrebbe
invece voluto dedicare molta più attenzione. Affrettò il passo. Né Sanjiro era stato ucciso; la voce che si riferiva
a una sua eventuale caduta era stata diffusa dalle spie di Yoshi. Ma ciò non aveva grande importanza, Yoshi
sapeva di aver compiuto un gigantesco balzo verso il futuro: adesso era il solo a controllare le Porte, benché si
trattasse di una lieve superiorità. “Niente armi e niente samurai, per Dio.” Jamie alzò le spalle. “Diglielo pure,
ma per favore trattali da gentiluomini, non da indigeni, sono diversi ma sono nobili, giapponesi importanti,
davvero.” “Non accadrà mai.” “Se ci sono problemi venite da me. Non fate a botte se non nel caso che vi
aggrediscano. Le armi, per, favore.” Con riluttanza Hiraga gli porse le spade avvolte negli stracci. E il
Derringer. “Marinaio!” La porta della cabina si aprì. “Sissignore?” Nella baia le campane battevano l'ora. In
mare aperto, oltre il promontorio, Edward era a bordo dell'Atlanta Belle in veste di emissario diretto alla
conquista di Hong Kong. Un viaggio di sola andata per entrambi. Pallidar alzò le spalle maledicendosi per aver
Nessuna nave fu danneggiata gravemente e le sole perdite furono quelle subite a bordo dell'ammiraglia. Quella
notte Kagoshima bruciò com'era bruciata Yokohama. “Sì, signore, di una bellezza fuori dal comune.” Entrambi
osservarono la banchina che si allontanava. “Siete mai stato in India, Edward?” “E se voi...” Angélique scosse il
capo disarmata e la guardò. Maureen alzò lo sguardo e si rispecchiarono l'una nell'altra riconoscendosi entrambe
sconvolte dall'orrore, dalla repulsione e dall'ira. Per qualche istante rimasero paralizzate, poi Angélique si
riprese, Maureen dopo un attimo seguì il suo esempio e scoppiarono a ridere insieme. “Jami non sarebbe
contento di sentire che la chiami in quel modo!” Era solo. Risero tanto da rimanere senza fiato e si sostennero
l'una con l'altra. “Dove? Santo cielo, che vista d'aquila avete, io la distinguo a stento.” Angélique strinse il
braccio di Maureen in modo amichevole. “Sono certa che voi e Jamie...” Vide che l'altra era impallidita. “Non
temete, Maureen, andrà tutto per il meglio, ne sono sicura.” Saremo vendicati di quella megera.
Ma circa un mese più tardi da Satsuma vennero a Yokohama alcuni emissari di Sanjiro con un'offerta di pace
per sir William. Sanjiro ammetteva d'essere in torto, pagava il risarcimento chiesto, faceva i nomi degli
assassini, giurava amicizia ai gai-jin, attribuiva tutti i problemi al decadente shògunato e invitava i gai-jin nella
ricostruita Kagoshima per commerciare, discutere la modernizzazione in tutti i suoi aspetti e, tra l'altro, diceva:
Secondo Chen della Nobil Casa adesso è lei il tai-pan, e lui sa quello che dice.” Quando vedremo la lancia
avremo tutto il tempo di scendere ad accoglierla.” Tyrer vide che Angélique stava parlando con Gornt. Al di là
del folto gruppo Pallidar parlava con alcuni ufficiali che si stavano imbarcando come passeggeri e in fondo al
molo sir William conversava con Maureen Ross. Vedendo la ragazza si ricordò all'improvviso di Jamie e
Hiraga, e di aver promesso a Jamie di informare il suo superiore della presenza a bordo degli “studenti”. Vargas
aveva nostalgia dei sei figli lasciati con le due mogli a Macao in attesa di potersi permettere di costruire una
casa per sé e la famiglia a Yokohama. “Che ne dite della signora tai-tai e di quel Gornt di Shanghai? Riuscirà a
farle ottenere più denaro?” “Questi due alloggeranno nella cabina del terzo ufficiale, gliela mostro io.” Jamie si
alzò e offrì la mano a Hiraga. “Fai un buon viaggio, scrivimi se vuoi, anche a Phillip... a Tairasama. Come ti ho
detto ti scriverò presso la mia banca, la Hongkong Bank nel Mall. Le istruzioni su come spedire e ricevere posta
sono nei fogli che ti ho dato. Non aspettare risposta prima di quattro mesi. Buona fortuna. A presto.” Si strinsero
la mano, poi Jamie fece lo stesso con Akimoto. “Sai bene quanto sia parsimoniosa. Ma non importa, la
decisione tocca a lei. Se non coprirà le spese incasserò il tuo assegno a Londra. Sei sicuro che i tuoi giapponesi
abbiano capito che mi devono ubbidire?” “Sì. Ho spiegato loro che a bordo tu sei come un re, un daimyo. Ti
devono ubbidire e devono rimanere a bordo fino a quando non li sbarcherai a Londra. Ma Johnny, trattali come
“Non dimenticartene.” Angélique gli aveva chiesto di dire a Tess che sperava un giorno di poterla incontrare
da amica. “E' importante.” “Quali carte?” “Gli dèi quel giorno erano distratti” disse Chen saggiamente.
Intorno a mezzanotte Tyrer finalmente riuscì a lasciare la Legazione per dirigersi verso la banchina della Struan.
Quella donna è una vigliacca. Chen ridacchiò stringendosi nel caldo soprabito imbottito. Alzò gli occhi alla
luna che apparve per un istante tra le nuvole. “Capisco, Anjin-sama” rispose Hiraga che in realtà aveva capito
soltanto in parte. “Maureen” chiamò, felice di vederla sulla banchina. Con le due donne presto rimasero
soltanto Chen e Vargas, che conversavano tranquillamente in attesa di scaricare la lancia, se necessario e,
sebbene non fosse stato loro richiesto, di riaccompagnarle a casa. “Voi due venite con me” disse Twomast. Fece
strada lungo un corridoio e aprì una porta. “Buonasera, signorina Maureen, scusatemi sir William, ma forse
vorrete prendere visione di questo.” Gli porse la traduzione. “Mi assicurerò di affidare i dispacci in mani
sicure.”