Sei sulla pagina 1di 7

“Una tremenda sfortuna. Sì, non c'è dubbio.

Dunque adesso passiamo a Norbert: come potete immaginare,


dovremo aprire un'inchiesta.”

Poi, è terribile, vostro onore, è stato terribile ma non so come, un colpo è partito, povero Jamie...” Norbert si

impossessò di una pistola e la puntò. “Spero di no, ma non si può mai dire. “Quando l'avrete detto. Non è colpa

mia.” “Malcolm è morto.” Eliminando Malcolm il destino mi ha concesso un altro premio: Angélique.

Accecato dalla rabbia McFay si lanciò in avanti colpendolo con il pugno destro sul volto, lo fece cadere ma

mancò un violento montante sinistro e perse l'equilibrio cadendo a sua volta sulle ginocchia. Con l'abilità di un

gatto Norbert si era rimesso in piedi esprimendo a gran voce la sua rabbia, il volto insanguinato e tumefatto.

Cercò di colpire McFay con un calcio alla tempia. “Per Norbert?” “Mio Dio, signore, non sapevo cosa fare.

Oh, mio Dio, il signor Greyforth vi stava sparando alla schiena e io ho cercato solo... oh, mio Dio, signor

McFay... l'avete visto anche voi, non è vero, ho gridato per mettervi in guardia ma... lui vi avrebbe sparato alla

schiena... non possiamo fare più niente per lui? Vi avrebbe ucciso... “E' stato... è stato Chen” cominciò a dire

Strongbow in preda a una grande agitazione.

Tempismo perfetto, colpo perfetto, alibi perfetto. “Scusa, Jamie, non volevo... non volevo essere...”

Strongbow si asciugò il sudore dalla fronte: “Che cosa vuoi che faccia?”. Angélique giaceva irrequieta nel

grande letto, adagiata su molti cuscini, più pallida ed eterea che mai. Hoag nella sedia accanto al letto si

appisolava e si svegliava di continuo. Il sole del tardo pomeriggio perforò le nuvole e illuminò per un istante un

giorno grigio e ventoso. In rada le navi si muovevano all'ancora. “Sifilide?” “Fareste molto meglio a decidere

voi, decidere di seppellirlo qui o rimandarlo indietro immediatamente, voglio dire. Possiamo conservarlo nel

ghiaccio, circondare la bara di ghiaccio e tenerla sul ponte sotto le tende, si conserverà perfettamente.” Sir

William annuì, sul punto di sentirsi male. “Se la sta facendo addosso?” Rallegrandosi Hoag aprì la porta;

sebbene la voce di Angélique fosse fievole non v'era traccia di nessuna sotterranea isteria e la luce nei suoi occhi
era buona, il volto non più gonfio a causa delle lacrime e il polso fermo a novantotto pulsazioni al minuto,

finalmente non più irregolare come prima. Di' la verità, davanti a Dio. E' giovane e forte, ma non si può dire...

comunque spero proprio di no.” I due uomini si guardarono con espressione grave e preoccupata. “Una vera

disgrazia, per entrambi.

Però non farti ingannare dal diavolo che ti porterà all'inferno perchè il suo gioco è come quello della sorte ma

in un certo senso diverso, e la differenza la riconosci soltanto quando la vedi...” Risalito sul ponte si avvicinò ad

Angélique e le si inginocchiò accanto, nel buio che precede l'alba, ma neanche lei volle rispondergli malgrado

lui le si rivolgesse con tenerezza, dicendole quant'era dispiaciuto, terribilmente dispiaciuto, cercando di

consolarla. Si limitò ad alzare gli occhi per un istante senza riconoscerlo: grandi occhi azzurri nel volto pallido,

poi si immerse di nuovo nelle coperte e ricominciò a fissare il ponte senza vederlo. La donna non gli prestò

attenzione. Continuò a dondolarsi avanti e indietro muovendo le labbra senza rispondere. McFay fece un altro

tentativo e poi si rassegnò. Si rivolse a Strongbow: “Tu aspetta qui che arrivino Babcott o Hoag”. “Mi riferivo

al corpo” insisté sir William con irritazione. Sembra impossibile... e poi Norbert! Se non fosse stato per Gornt

ci ritroveremmo tra capo e collo anche un omicidio. Quel ragazzo merita una medaglia. “Il suo domestico Chen

era venuto a svegliarlo dieci o quindici minuti fa, è stato lui che l'ha trovato, Jamie, lo ha trovato la porta si può

aprire anche dall'esterno come in quasi tutte le cabine delle navi, e lui l'ha aperta, e ha visto che dormivano, o

così sembrava. “André me ne ha parlato alcune settimane fa. Ritengo che fra tutte le persone che lavorano qui

voi dobbiate esserne messo al corrente perchè queste esplosioni potrebbero diventare più frequenti. “Jamie

McFay è appena arrivato, signore, e c'è una delegazione che propone di fare di questa giornata il “Giorno

dell'Angelo”, una giornata di lutto.” Tutto era accaduto nel giro di pochi secondi. “Il cinquanta per cento dal
giorno della visita e trenta mex d'oro, cinque in anticipo e il resto dopo. E questo è quanto.” Seratard aveva visto

le speranze di André spegnersi.

Doveva liberarla da quella belva che annidata nella sua mente aspettava di balzarne fuori per trasformarla in

una irrecuperabile demente o quanto meno per danneggiarla in modo grave e irreparabile. “Mi dispiace ma

dovete capire bene questa cosa. Voi siete soltanto responsabile della sua felicità. Ripetetelo per me. “Malcolm è

morto, il tai-pan è morto.” Quando era riuscito a vederla per un istante le aveva suggerito di tornare nel palazzo

della Struan anziché stare al palazzo della Legazione: “Per l'amor del cielo, Angélique, il vostro posto è con la

gente di vostro marito!”. Era talmente ovvio che fosse necessario rafforzare la sua posizione all'interno della

Struan, e a qualsiasi costo, che avrebbe voluto urlare, ma la sua ira improvvisa si era trasformata in pietà quando

aveva visto la profondità della sua disperazione. La sua memoria tornò a Kanagawa, all'altra ragazza, la sorella

giapponese dell'uomo che aveva operato, altrettanto giovane e bella ma giapponese. Come si chiamava? Uki

qualcosa. Ho salvato suo fratello per creare altri guai a questa povera bambina, ma sono ugualmente lieto che lei

sia fuggita. Sarà fuggita davvero? Una ragazza tanto bella. Come la mia cara moglie. Che gesto incosciente e

tremendo da parte mia, che follia portarla dall'India verso una precoce morte londinese. In cambio di una

modesta somma quest'uomo e i suoi contatti alla Bakufu ci garantiscono un incontro privato con lui a bordo

della nostra ammiraglia”. “Dovremo rimandarlo a casa, a Hong Kong, signore.” La zona, un pantano coperto di

erbacce e giunchi, era desolata e deserta, fatta eccezione per i tre uomini e milioni di mosche. “Vorrei una tazza

di tè.”

Poi, è terribile, vostro onore, è stato terribile ma non so come, un colpo è partito, povero Jamie...” Norbert si

impossessò di una pistola e la puntò. Eliminando Malcolm il destino mi ha concesso un altro premio:

Angélique. In bocca aveva il sapore della bile e del sangue. Sputò. Erano anni che desiderava umiliare Norbert
e finalmente ci era riuscito, una volta per sempre... e aveva anche vendicato Malcolm che era stato

deliberatamente provocato. “Anch'io. Due pazzi, anche se Gornt giura che entrambi avevano deciso di accettare

le scuse dell'altro. Secondo lui, però, questa mattina Norbert gli avrebbe detto di aver cambiato idea e di essere

deciso a uccidere Struan. Miserabile bastardo!” A disagio, sir William spostò alcuni oggetti sulla scrivania,

cambiò posizione ad alcuni documenti e al piccolo ritratto nella cornice d'argento. “Adesso che cosa facciamo?”

Gli insetti già ronzavano intorno al corpo. McFay si girò, fissò sbigottito l'arma puntata contro di lui mentre

Norbert alzava il cane, ma Gornt con un altro grido gli colpi il braccio deviando lo sparo verso l'alto, poi, dando

la schiena a McFay, coprì la pistola con il proprio corpo e afferrandola con entrambe le mani, con forza

sorprendente, simulò una momentanea lotta con Norbert per il possesso dell'arma. Forse sarai brutto, vecchio

mio, pensò sentendo il polso di Angélique, ma sei un bravo medico e un maledetto bravo bugiardo... no, non

bravo, solo fortunato. “Vorrei una tazza di tè.”

“Norbert, sei proprio un bastardo” disse. E si stupì di come suonava sgradevole la sua voce e di quanto si

sentiva male. “Se ti azzardi a dire un'altra volta qualcosa, qualsiasi cosa, contro il mio tai-pan, o a ridere alle sue

spalle, ti faccio a pezzi.” Fingendosi stupito e sgomento, Gornt lasciò che il corpo ricadesse a terra. “No, per

Malcolm. Occupiamoci prima di Malcolm.” La sua memoria tornò a Kanagawa, all'altra ragazza, la sorella

giapponese dell'uomo che aveva operato, altrettanto giovane e bella ma giapponese. Come si chiamava? Uki

qualcosa. Ho salvato suo fratello per creare altri guai a questa povera bambina, ma sono ugualmente lieto che lei

sia fuggita. Sarà fuggita davvero? Una ragazza tanto bella. Come la mia cara moglie. Che gesto incosciente e

tremendo da parte mia, che follia portarla dall'India verso una precoce morte londinese. “Io torno a terra,

Angélique, a terra. Capite? E' ... è meglio dirlo a sir William, capite?” Vide che la ragazza annuiva e la sfiorò

con una carezza paterna. Nel corridoio disse a Strongbow: “Metti la bandiera a mezz'asta, tieni tutti gli uomini a
bordo, gli ordini precedenti sono annullati. Tornerò appena possibile. La cosa migliore da fare è non toccare

niente fino all'arrivo di Hoag o di Babcott”. Soltanto il suo carattere era peggiorato. “Non lo so” rispose lui

annaspando in cerca di parole, di pensieri coerenti. “Abbiamo... abbiamo mandato a chiamare Babcott ma a una

prima occhiata sembra che sia morto a causa di un'emorragia, devo comunicarlo a sir William.” Si voltò per

andarsene ma la risata di scherno di Norbert lo fermò. Malcolm non era altrettanto fortunato. Aveva dei nemici

e molti ridacchiavano e si compiacevano del fatto che un altro disastro si fosse abbattuto sulla progenie di Dirk

Struan. E i due preti, anche se in modi diversi, videro con soddisfazione nella morte di Malcolm la mano di Dio.

“Fate in modo che il vostro contatto organizzi una visita di Babcott a questo scimmione di tairò e... e io vi darò

un aumento dello stipendio del cinquanta per cento.”

“Io torno a terra, Angélique, a terra. Capite? E' ... è meglio dirlo a sir William, capite?” Vide che la ragazza

annuiva e la sfiorò con una carezza paterna. Nel corridoio disse a Strongbow: “Metti la bandiera a mezz'asta,

tieni tutti gli uomini a bordo, gli ordini precedenti sono annullati. Tornerò appena possibile. La cosa migliore da

fare è non toccare niente fino all'arrivo di Hoag o di Babcott”. Malcolm non era altrettanto fortunato. Aveva dei

nemici e molti ridacchiavano e si compiacevano del fatto che un altro disastro si fosse abbattuto sulla progenie

di Dirk Struan. E i due preti, anche se in modi diversi, videro con soddisfazione nella morte di Malcolm la mano

di Dio. “Sifilide?” E' morto dissanguato, insomma?” Se lo acchiappi al volo fai un buon colpo, vinci il piatto.

E non puoi perdere se la sorte è davvero dalla tua parte perchè il tempismo è perfetto. Gli insetti già

ronzavano intorno al corpo. “Per sparare qualche colpo a salve in modo da impressionare i nativi, ma non ho

mai detto che avrei cannoneggiato Edo, e per l'ultima volta vi ripeto che non lo farò fino a quando non mi

mostrerete l'ordine scritto e approvato dall'ammiragliato. Buona...”


“Spero di no, ma non si può mai dire. “Ne ha le prove?” “Ah Soh” disse in cantonese, “porta alla tua padrona

del tè ma non dire una parola, non dire niente ed esci subito.” Tornò al proprio posto accanto al letto. “Mia cara,

sapete dove siete?” Angélique si limitò a guardarlo. La sua risata greve si mescolò al ronzio degli insetti.

“Proprio quello che pensavo anch'io.” E il volto di sir William si contorse: “Proprio quello che pensavo anch'io.

Preferirei che non si sapesse in giro”. Barcollando superò Gornt senza quasi vederlo e si diresse verso il molo.

“Norbert, sei proprio un bastardo” disse. E si stupì di come suonava sgradevole la sua voce e di quanto si sentiva

male. “Se ti azzardi a dire un'altra volta qualcosa, qualsiasi cosa, contro il mio tai-pan, o a ridere alle sue spalle,

ti faccio a pezzi.” “Cercate di scoprirlo. Chiedetelo a lei o a Jamie, che probabilmente sarà meglio informato.”

André Poncin si limitò ad annuire preoccupato. La morte di Struan gli aveva rovinato il piano per ottenere al più

presto da Angélique il denaro che gli serviva per pagare Raiko. “Sì, ci proverò.” A molto importante sottolineare

il fatto che sia una cittadina francese, al fine di proteggerla quando la suocera cercherà di fare annullare il

matrimonio.”

“Io neppure.” Sir William raddrizzò il colletto della camicia. Come sempre il suo ufficio era freddo, il fuoco

nel camino bruciava a stento e gli spifferi che passavano dai vecchi infissi delle finestre molto forti. Malcolm

non era altrettanto fortunato. Aveva dei nemici e molti ridacchiavano e si compiacevano del fatto che un altro

disastro si fosse abbattuto sulla progenie di Dirk Struan. E i due preti, anche se in modi diversi, videro con

soddisfazione nella morte di Malcolm la mano di Dio. E nessuno di loro aveva visto lui. “Buon Dio, e perchè?”

Sir William era allibito. Come questa bambina e il povero Malcolm, poverini, povero me. “In stato di shock, è

naturale. Le abbiamo dato dei sedativi. Sono terribilmente dispiaciuto per lei, qui ha avuto la vita difficile: prima

la Tokaidò, poi quel delinquente ronin e adesso... Una grande sfortuna, la peggiore che potesse toccarle. La

ferita è profonda.” “Mi dispiace ma questa è la verità, e da allora ha vissuto una vita e un tempo presi a prestito.
Non avete colpa, non avete mai avuto colpe. E' stata la volontà di Dio, ma posso dirvi con tutta sincerità che noi,

Babcott e io, non abbiamo mai visto un uomo con un'espressione più tranquilla e serena, mai, mai, mai.” “Bene,

non mi piacerebbe perdervi. Sull'anima mia, non riesco a immaginare la Nobil Casa senza di voi.” Mercoledì,

10 dicembre “Posso farvi qualche domanda? Se siete stanca ditemelo senza timore. Mi dispiace ma è molto

importante per voi, non per me.” Tornerete a casa?”

Potrebbero piacerti anche