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“L'unica cosa di cui voi siete responsabile è la gioia dei suoi ultimi mesi di vita. Vi amava, non è vero?”
All'improvviso Jamie capì che era stato proprio lui a rispondergli perchè, senza volerlo, aveva parlato a voce
alta. “E' questo tutto quello che sai dire, per Dio?” gridò. “Nel mio appartamento.” Il suo tono era incolore, gli
occhi inespressivi. La preoccupazione di Hoag aumentò. “Sapete che cosa è accaduto?” Prima di rispondere
Seratard rifletté un istante e poi decise che fosse giunto il momento di parlare. “Probabilmente si comporta così
a causa della sua malattia... Il mal inglese.” L'impiegato lasciò cadere la forchetta, sbalordito. Come questa
bambina e il povero Malcolm, poverini, povero me. “E' meglio che vada.” McFay si girò, fissò sbigottito l'arma
puntata contro di lui mentre Norbert alzava il cane, ma Gornt con un altro grido gli colpi il braccio deviando lo
sparo verso l'alto, poi, dando la schiena a McFay, coprì la pistola con il proprio corpo e afferrandola con
entrambe le mani, con forza sorprendente, simulò una momentanea lotta con Norbert per il possesso dell'arma.
“Ben fatto. “La verità è che questa inutile e precoce morte di un giovane gentiluomo è direttamente attribuibile
alle ferite riportate in seguito all'attacco sulla Tokaidò!” Con amarezza sir William aggiunse: “Perpetrato da
assassini non provocati che non sono ancora stati consegnati alla giustizia. Avete ragione”.
“L'incontro varrà qualsiasi cifra.” “Io neppure.” Sir William raddrizzò il colletto della camicia. Come sempre
il suo ufficio era freddo, il fuoco nel camino bruciava a stento e gli spifferi che passavano dai vecchi infissi delle
finestre molto forti. “E' morto durante la nostra prima notte di nozze nel nostro letto nuziale e io ne sono
responsabile.” In Hoag suonarono molti campanelli d'allarme. “Vi sbagliate, Angélique, Malcolm è stato ucciso
sulla Tokaidò mesi fa” ribatté con voce ferma. “Subito” rispose Hoag con un'espressione di sollievo dipinta sul
brutto volto. Era la prima volta che parlava in modo coerente e i primi momenti di lucidità erano segni di vitale
importanza. “Sapete dove vi trovate?” “Jamie!” gridò Gornt per avvertirlo. Si rivolse a Seratard: “Henri, forse
è meglio che vada a trovare Angélique”. Poi a voce più alta: “Phillip!”. Firmò la lettera e vi versò la polvere per
asciugare l'inchiostro.
Mia è la vendetta, disse il Signore. Ma non per me. Non per me, Edward Gornt, figlio di Morgan Brock. Ah,
Padre, se tu solo immaginassi come sarà gloriosa la vendetta e come sia giusto il parricidio! In pagamento di
quel: “Sposerò la puttanella se...”. Questo è sicuro!” Oh, sì, certo, la rappresaglia poi si abbatterà su di loro con
grandi perdite di vite ma nel frattempo io avrò fallito nel mio incarico e saremo tutti morti, e questo è un
pensiero davvero irritante. Se soltanto Ketterer non avesse una mentalità così ristretta! Come diavolo faccio a
piegare quell'ostinato bastardo alla mia volontà? Il loro tempestoso incontro della sera prima a proposito
dell'eclatante disprezzo dimostrato dall'ammiraglio nei confronti della richiesta della signora Struan, così come
delle raccomandazioni dello stesso sir William, che non aveva avuto alcun sospetto dei reali motivi fino a
quando non li aveva saputi da Jamie McFay, era degenerato in un aspro confronto: “E' stata una cattiva idea
autorizzare Marlowe a...”. “Sono colp...” “Fuori di qui!” “Sifilide?” Sembra impossibile... e poi Norbert! Se
non fosse stato per Gornt ci ritroveremmo tra capo e collo anche un omicidio. Quel ragazzo merita una
medaglia. No, non povero me. Io ho appena salvato una vita. Poi a voce più alta: “Phillip!”. Firmò la lettera e
Mia è la vendetta, disse il Signore. Ma non per me. Non per me, Edward Gornt, figlio di Morgan Brock. Ah,
Padre, se tu solo immaginassi come sarà gloriosa la vendetta e come sia giusto il parricidio! In pagamento di
quel: “Sposerò la puttanella se...”. “Sì, ecco, non ho proprio bisogno di conoscere i dettagli” rispose sir William
nauseato. “Mio Dio, il giovane Struan! Per un secondo i due si fronteggiarono, il dolore cancellato dall'odio,
mentre Gornt cercava di fermarli. Ma i due caricarono in preda a una furia omicida spingendolo lontano, come
fosse una foglia. Pugni, calci, dita negli occhi, attacchi da rissa di strada, colpi bassi con le ginocchia, graffi,
abiti lacerati e capelli strappati, qualsiasi cosa pur di avere il sopravvento sull'altro: l'inimicizia di anni
esplodeva ora con una ferocia senza pari. “Non farebbe nessuna differenza. Hoag e io possiamo fornire tutte le
prove mediche necessarie.” Babcott si alzò e con freddezza aggiunse: “Ma cosa ne pensate dello “sparare alla
schiena”? Non sarà una buona pubblicità per Yokohama”. “D'accordo, fate come ritenete meglio.” Sir William
cercò di distogliere la mente da quella macabra faccenda; gli sembrava particolarmente sgradevole anche perchè
detestava trovarsi troppo vicino a un dottore, qualsiasi dottore: per quanto zelo mettessero nella pulizia
personale avevano sempre gli abiti macchiati di sangue e un lieve odore di acido fenico o di qualche altra
sostanza chimica. “Povero giovane. La donna non gli prestò attenzione. Continuò a dondolarsi avanti e indietro
muovendo le labbra senza rispondere. McFay fece un altro tentativo e poi si rassegnò. Si rivolse a Strongbow:
“Tu aspetta qui che arrivino Babcott o Hoag”. “Quando l'avrete detto. Non è colpa mia.” “L'equivalente di
quattro mesi del mio salario” aveva risposto con amarezza André, “un'inezia. A proposito, Henri, avrei bisogno
Forse sarai brutto, vecchio mio, pensò sentendo il polso di Angélique, ma sei un bravo medico e un maledetto
bravo bugiardo... no, non bravo, solo fortunato. Fingendosi stupito e sgomento, Gornt lasciò che il corpo
ricadesse a terra. Tornerete a casa?” Annaspando in cerca d'aria, in uno stato di confusione mentale, viso e
mente in fiamme, occhi gonfi e semichiusi, vide a pochi passi di distanza McFay che cercava di rialzarsi
dandogli la schiena, e poi vide Gornt che teneva ancora in una mano le due pistole a doppia canna. “Scusate”
esordì con il respiro corto. Terribile. La donna non gli prestò attenzione. Continuò a dondolarsi avanti e
indietro muovendo le labbra senza rispondere. McFay fece un altro tentativo e poi si rassegnò. Si rivolse a
Strongbow: “Tu aspetta qui che arrivino Babcott o Hoag”. “Io torno a terra, Angélique, a terra. Capite? E' ... è
meglio dirlo a sir William, capite?” Vide che la ragazza annuiva e la sfiorò con una carezza paterna. Nel
corridoio disse a Strongbow: “Metti la bandiera a mezz'asta, tieni tutti gli uomini a bordo, gli ordini precedenti
sono annullati. Tornerò appena possibile. La cosa migliore da fare è non toccare niente fino all'arrivo di Hoag o
di Babcott”. “Bene, è quello che pensavo anch'io. Voi lo... accompagnerete?” “Quando l'avrete detto. Non è
colpa mia.”
No, non povero me. Io ho appena salvato una vita. “André” disse Seratard al tavolo da pranzo della Legazione,
“aveva fatto testamento?” Insieme a loro sedeva Vervene. “Jamie, vi sentite meglio? Bene. George Babcott mi
ha fatto il suo rapporto.” E gli raccontò ciò che aveva saputo a proposito del corpo di Malcolm. “Che cosa ne
pensate?” Eliminando Malcolm il destino mi ha concesso un altro premio: Angélique. Questa volta. “Per
Norbert?” Mezz'ora prima, ma per Angélique un minuto o un'ora erano la stessa cosa, il cannone aveva
segnalato l'arrivo di un postale risvegliandola da quel torpore che oscillava tra coscienza e incoscienza senza
distinguerne il confine. Lasciò vagare lo sguardo oltre Hoag e vide la porta che si affacciava sull'appartamento
di Malcolm, non l'appartamento di Malcolm, né il loro, ma stanze vuote in attesa di un altro uomo, un altro tai-
pan... Mia è la vendetta, disse il Signore. Ma non per me. Non per me, Edward Gornt, figlio di Morgan Brock.
Ah, Padre, se tu solo immaginassi come sarà gloriosa la vendetta e come sia giusto il parricidio! In pagamento di
Questa volta Hoag la strinse con forza assumendo su di sé i tremiti e i violenti singhiozzi. Dopo qualche tempo
i singhiozzi diminuirono e Angélique cadde in un sonno riparatore. Ma lui continuò a stringerla con dolcezza e
fermezza insieme, gli abiti appiccicati al corpo per il sudore, e non si mosse fino a quando il sonno di lei non fu
profondo. Poi si alzò faticosamente poiché la schiena gli doleva e aveva i muscoli delle spalle contratti.
“Spero di no, ma non si può mai dire. “Non... lasciatemi in pace!“ Norbert si stava riprendendo e sputava
sangue, il naso spaccato, un ammasso di sofferenza, fuori di sé per essere stato battuto. Il vecchio Brock non te
la perdonerà, stava urlando una voce dentro di lui, perderai il premio e lo stipendio che ti ha promesso e
diventerai lo zimbello di tutta l'Asia; sconfitto e pestato e segnato per sempre da quel figlio di puttana che non è
nemmeno forte quanto te, un bastardo della Struan Sentì che qualcuno lo aiutava a rimettersi in piedi. Si
costrinse a riaprire gli occhi. “In stato di shock, è naturale. Le abbiamo dato dei sedativi. Sono terribilmente
dispiaciuto per lei, qui ha avuto la vita difficile: prima la Tokaidò, poi quel delinquente ronin e adesso... Una
grande sfortuna, la peggiore che potesse toccarle. La ferita è profonda.” “Gesù Cristo” aveva esclamato Jamie, e
accasciandosi su una sedia si era abbandonato a un'interminabile sequela di imprecazioni, incapace di accettare
la realtà. Malcolm? “Che cosa diavolo faccio adesso?” si chiese disperato. Gornt sorrise con una smorfia. Certo
il suo patrigno non intendeva parlare di un vero colpo di pistola, tuttavia per lui le cose erano andate così: il suo
“Non... lasciatemi in pace!“ Il loro tempestoso incontro della sera prima a proposito dell'eclatante disprezzo
dimostrato dall'ammiraglio nei confronti della richiesta della signora Struan, così come delle raccomandazioni
dello stesso sir William, che non aveva avuto alcun sospetto dei reali motivi fino a quando non li aveva saputi da
Jamie McFay, era degenerato in un aspro confronto: “E' stata una cattiva idea autorizzare Marlowe a...”.
“D'accordo, ma quanto?” chiese Seratard. Stimato ammiraglio Ketterer, gran parte di quanto avete detto ieri
sera era corretto. Vi prego di scusare l'uso improprio di alcune parole da parte mia dovuto all'eccitazione del
momento. Forse sarete così gentile da voler passare da me nel pomeriggio. Immagino siate al corrente della
triste morte del giovane Struan, che secondo il dottor Babcott è “direttamente attribuibile alle ferite causate dal
non provocato attacco sulla Tokaidò”. Dovrò inoltrare un'altra, e questa volta molto grave, lettera di lamentela
alla Bakufu sul decesso di questo gentiluomo inglese, e sarei molto lieto di avere il vostro parere su come
trattare la questione. Sinceramente, mio caro signore, resto il vostro obbediente servitore. “Sì, ma è morto e...”
Si controllò per non aggiungere Come è morto l'altro uomo, di cui non conosco il nome, che però è morto e mi
amava e adesso anche Makolm e... “Posso farvi qualche domanda? Se siete stanca ditemelo senza timore. Mi
dispiace ma è molto importante per voi, non per me.” Dunque, che cosa è accaduto a Malcolm?” Malgrado la
sua personale angoscia Babcott divenne professionale: “Si è trattato di un'emorragia. Un'arteria o una vena
hanno ceduto. “D'accordo, bene, benissimo. Grazie ancora. Dannazione, dimenticavo Norbert: di lui che ne
“No, per Malcolm. Occupiamoci prima di Malcolm.” “Hoag è il medico di famiglia, se ne occuperà lui.
Tuttavia, George, vorrei sapere se il corpo si conserverà abbastanza a lungo: per tutto il tempo necessario a
mandare la notizia a Hong Kong, tornare qui e riportarglielo, se sarà questo ciò che vorrà la signora Struan.”
Destino? “Il cinquanta per cento dal giorno della visita e trenta mex d'oro, cinque in anticipo e il resto dopo. E
questo è quanto.” Seratard aveva visto le speranze di André spegnersi. I due uomini erano più o meno della
stessa altezza ma Jamie pesava una decina di chili meno dell'altro, Norbert inoltre era più coriaceo e più perfido.
All'improvviso tra le sue mani comparve un coltello. Jamie e Gornt gridarono all'unisono mentre lui si lanciava
per colpire: mancò il colpo, si riprese e colpi ancora facendo correre il sangue da una ferita aperta nella spalla.
Morto mentre si dava da fare? Incredibile. Che maniera di andarsene! “Io sono responsabile.” “Meglio
rimandarlo a domani.” “Proposta respinta! Fate entrare Jamie.” McFay aveva il volto coperto di lividi e una
spalla fasciata. Senza mai staccare i suoi occhi da quelli di Norbert, che terrorizzato vi lesse soltanto la morte,
gli premette le due canne contro il petto e tirò il grilletto. Norbert Greyforth morì sul colpo.