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Che bastardo quel Norbert Greyforth, pensò. Essersene liberati era una buona cosa.

Mi dispiace invece per


Malcolm. Non importa, adesso tornerò a Hong Kong e concluderò il mio accordo con sua madre... più sicuro.
Norbert aveva ragione, è lei il vero tai-pan e io le cederò ciò che avrei dato a Malcolm, i mezzi e le prove per
distruggere la Brock e figli, per annientare Morgan, quell'incarnazione del diavolo.

Si rivolse a Seratard: “Henri, forse è meglio che vada a trovare Angélique”. “Hoag è il medico di famiglia, se

ne occuperà lui. Tuttavia, George, vorrei sapere se il corpo si conserverà abbastanza a lungo: per tutto il tempo

necessario a mandare la notizia a Hong Kong, tornare qui e riportarglielo, se sarà questo ciò che vorrà la signora

Struan.” “Sosterrà che Angélique ha “ucciso” suo figlio. Sappiamo tutti che la odiava già prima, cosa dovrebbe

fare ora? E probabile che la accusi di chissà quali colpe anche a causa di quei suoi perversi dogmi sessuali

anglosassoni, perlomeno in privato, se non in pubblico. Inoltre non dovete dimenticare che è una protestante

fanatica.” A proposito ha detto che Jamie era stato provocato e che Norbert meritava le botte che si era preso.

Eravate al corrente del fatto che Malcolm e Norbert si dovevano incontrare nella Città Ubriaca per il duello?”

Gornt si allontanò di qualche passo e accese un sigaro. Scrutò la Terra di Nessuno ancora avvolta nella foschia:

nessun occhio lo stava osservando, niente si muoveva. Stimato ammiraglio Ketterer, gran parte di quanto avete

detto ieri sera era corretto. Vi prego di scusare l'uso improprio di alcune parole da parte mia dovuto

all'eccitazione del momento. Forse sarete così gentile da voler passare da me nel pomeriggio. Immagino siate al

corrente della triste morte del giovane Struan, che secondo il dottor Babcott è “direttamente attribuibile alle

ferite causate dal non provocato attacco sulla Tokaidò”. Dovrò inoltrare un'altra, e questa volta molto grave,

lettera di lamentela alla Bakufu sul decesso di questo gentiluomo inglese, e sarei molto lieto di avere il vostro

parere su come trattare la questione. Sinceramente, mio caro signore, resto il vostro obbediente servitore.   “Sì,

lo siete, è vero” aveva gridato l'ammiraglio paonazzo, “ma non avete il comando delle mie navi e fino a quando

non riceverò ordini che dicano il contrario, approvati dall'ammiragliato, farò della mia flotta soltanto ciò che

riterrò più opportuno. Buonanotte!” “Sono colp...” Di' la verità, davanti a Dio. Tutto era accaduto nel giro di

pochi secondi.
“Posso farvi qualche domanda? Se siete stanca ditemelo senza timore. Mi dispiace ma è molto importante per

voi, non per me.” Gli insetti già ronzavano intorno al corpo. “Nel mio appartamento.” Il suo tono era incolore,

gli occhi inespressivi. La preoccupazione di Hoag aumentò. “Sapete che cosa è accaduto?” Stimato ammiraglio

Ketterer, gran parte di quanto avete detto ieri sera era corretto. Vi prego di scusare l'uso improprio di alcune

parole da parte mia dovuto all'eccitazione del momento. Forse sarete così gentile da voler passare da me nel

pomeriggio. Immagino siate al corrente della triste morte del giovane Struan, che secondo il dottor Babcott è

“direttamente attribuibile alle ferite causate dal non provocato attacco sulla Tokaidò”. Dovrò inoltrare un'altra, e

questa volta molto grave, lettera di lamentela alla Bakufu sul decesso di questo gentiluomo inglese, e sarei molto

lieto di avere il vostro parere su come trattare la questione. Sinceramente, mio caro signore, resto il vostro

obbediente servitore. E molto sfortunato. Perlomeno questo era ciò che lui avrebbe fatto poiché non era degno

di un gentiluomo tirare fuori un coltello né schernire la morte di qualcuno, neanche di un nemico, pensò

soddisfatto della vittoria di McFay. “Fatene una copia e mandatela subito a Ketterer.”

“Non lo so” rispose lui annaspando in cerca di parole, di pensieri coerenti. “Abbiamo... abbiamo mandato a

chiamare Babcott ma a una prima occhiata sembra che sia morto a causa di un'emorragia, devo comunicarlo a

sir William.” Si voltò per andarsene ma la risata di scherno di Norbert lo fermò. La sua risata greve si mescolò

al ronzio degli insetti. “Proposta respinta! Fate entrare Jamie.” McFay aveva il volto coperto di lividi e una

spalla fasciata. E' morto dissanguato, insomma?” No, non povero me. Io ho appena salvato una vita. Quando

svoltò l'angolo vide Norbert e Gornt in piedi nella Terra di Nessuno, in attesa sul luogo dell'appuntamento, e

notò, senza tuttavia provare alcun interesse, la piccola borsa che Gornt teneva in una mano e che certamente

conteneva le due pistole sulle quali si erano accordati. “Quando l'avrete detto. Non è colpa mia!” Lei fissò il suo

torturatore con odio e poi gli gridò: “Colpa mia, non colpa mia, non è colpa mia, siete soddisfatto adesso? Fuori
di qui!”. Con voce dura ma non minacciosa in buon francese rispose: “Grazie, Angélique, ma adesso parliamo

in inglese: si, dispiace terribilmente anche a me, a tutti dispiace che il vostro caro marito sia morto, ma non è

colpa vostra. Ditelo!”. Morto mentre si dava da fare? Incredibile. Che maniera di andarsene!

Sir William andò a sedere alla sua scrivania e con un sospiro prese una penna e un foglio di carta intestata:

Tutto era accaduto nel giro di pochi secondi. “Jamie!” gridò Gornt per avvertirlo. Spaventato, balzò in piedi.

Strongbow lo stava fissando perplesso. Poi a voce più alta: “Phillip!”. Firmò la lettera e vi versò la polvere per

asciugare l'inchiostro. Quando era riuscito a vederla per un istante le aveva suggerito di tornare nel palazzo

della Struan anziché stare al palazzo della Legazione: “Per l'amor del cielo, Angélique, il vostro posto è con la

gente di vostro marito!”. Era talmente ovvio che fosse necessario rafforzare la sua posizione all'interno della

Struan, e a qualsiasi costo, che avrebbe voluto urlare, ma la sua ira improvvisa si era trasformata in pietà quando

aveva visto la profondità della sua disperazione. “Vuoi dire che la giovane canaglia è morta fottendo? E' morto

mentre si dava da fare? Io sono venuto qui per ammazzarlo e lui se ne è andato fino alle porte celesti dandosi da

fare in un letto? Il vecchio Brock non sopravviverà alle risate...” “Questa è la mia casa, qui o in Cina” rispose

McFay con semplicità. “In qualche modo riuscirò ad aprire una società per conto mio.”

“Per sparare qualche colpo a salve in modo da impressionare i nativi, ma non ho mai detto che avrei

cannoneggiato Edo, e per l'ultima volta vi ripeto che non lo farò fino a quando non mi mostrerete l'ordine scritto

e approvato dall'ammiragliato. Buona...” “D'accordo, fate come ritenete meglio.” Sir William cercò di

distogliere la mente da quella macabra faccenda; gli sembrava particolarmente sgradevole anche perchè

detestava trovarsi troppo vicino a un dottore, qualsiasi dottore: per quanto zelo mettessero nella pulizia

personale avevano sempre gli abiti macchiati di sangue e un lieve odore di acido fenico o di qualche altra

sostanza chimica. “Povero giovane. Barcollando superò Gornt senza quasi vederlo e si diresse verso il molo.
Poi, è terribile, vostro onore, è stato terribile ma non so come, un colpo è partito, povero Jamie...” Norbert si

impossessò di una pistola e la puntò. Con voce dura ma non minacciosa in buon francese rispose: “Grazie,

Angélique, ma adesso parliamo in inglese: si, dispiace terribilmente anche a me, a tutti dispiace che il vostro

caro marito sia morto, ma non è colpa vostra. Ditelo!”. Rallegrandosi Hoag aprì la porta; sebbene la voce di

Angélique fosse fievole non v'era traccia di nessuna sotterranea isteria e la luce nei suoi occhi era buona, il volto

non più gonfio a causa delle lacrime e il polso fermo a novantotto pulsazioni al minuto, finalmente non più

irregolare come prima. “Il suo domestico Chen era venuto a svegliarlo dieci o quindici minuti fa, è stato lui che

l'ha trovato, Jamie, lo ha trovato la porta si può aprire anche dall'esterno come in quasi tutte le cabine delle navi,

e lui l'ha aperta, e ha visto che dormivano, o così sembrava. “E voi, signore, vi rendete conto di interferire in

questioni che sono di precipua competenza del Parlamento, dichiarare una guerra, per esempio, e che la vera

ragione per cui dite cose simili e per cui siete tanto scosso è che io non darò mai inizio a una guerra che non

possiamo vincere. E che non possiamo neppure combattere con le forze di cui disponiamo attualmente, sempre

ché sia possibile vincerla con maggiori mezzi; ed è anche mia opinione che qualsiasi attacco alla capitale verrà

giustamente considerato dagli indigeni un atto di guerra, e non un incidente. Buonanotte!” Mia è la vendetta,

disse il Signore. Ma non per me. Non per me, Edward Gornt, figlio di Morgan Brock. Ah, Padre, se tu solo

immaginassi come sarà gloriosa la vendetta e come sia giusto il parricidio! In pagamento di quel: “Sposerò la

puttanella se...”. “Dov'è il tai-pan della Dannata Casa?” domandò rude Norbert sporgendo il mento con

protervia.

“Mi riferivo al corpo” insisté sir William con irritazione. “Doppio salario da oggi, doppio salario, e avrò

bisogno di dare al mio contatto un anticipo consistente.” “Il perchè non importa, non in questo momento. Sarà

ovviamente Angélique ad andare, la nostra signora Struan, e il dottor Hoag. Avete saputo che ha cambiato idea e
ha deciso di tornare nel palazzo e di occupare il suo vecchio appartamento anziché restare alla Legazione

francese?”   “L'incontro varrà qualsiasi cifra.” “Intendete riferirvi ai nostri ospiti?” “Responsabile” ripeté lui

fingendo una rabbia che non provava. Mercoledì, 10 dicembre “Io sono colpevole.” “Che cosa non farei per

l'Inghilterra” mormorò. Devono comportarsi come persone civili, rispettose delle leggi... intanto il tempo passa

e sento che una notte o l'altra ci tenderanno un agguato e ci daranno fuoco mettendo fine a tutto.

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