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commento=la poesia "alle fronde dei salici" è stata scritta da salvatore quasimodo. in
questa poesia il poeta rievoca l'orrore dell'occupazione nazista e dell'oppressione della
libertà in cui i poeti non riuscivano a scrivere. la poesia è composta da una strofa che
si divide in due parti: la prima evidenzia le regole dell'ermetismo; la seconda, invece,
non ha caratteristiche ermetiche. la strofa è formata da 11 versi endecasillabi privi di
rima. nella prima parte il poeta inizia con un segno di continuità (E) e fa una
domanda, cioè chiede come i poeti potevano scrivere in quel periodo di guerra. cioè
quando i tedeschi occuparono l'Italia. In questa prima parte troviamo una metafora
(con il piede straniero sopra il cuore); c'è una sinestesia (urlo nero); e c'è un'altra
metafora che indica il pianto dei bambini paragonato al lamento di un agnello che è il
simbolo della pace e dell'innocenza. nella seconda parte il poeta risponde alla
domanda e dice che come hanno fatto gli ebrei che non potevano cantare le proprie
preghiere quando erano schivi, così hanno fatto i poeti appendendo le cetre ai salici.
COMMENTO :I temi della solitudine e della morte sono evidenti in questa poesia di
Salvatore Quasimodo. Nella vita, secondo il poeta, ogni tanto arriva un raggio di sole
può sottrarsi alla solitudine e all'inevitabile destino di morte che ci attende. Trovare
l'amore, essere felici con una famiglia, migliorano la vita dell'uomo, ma non lo
PARAFRASI: Ognuno sta solo al centro del suo territorio o al centro della sua città,
allorché è colpito dalla illusione della felicità, dal raggio del sole che subito tramonta, e
arriva la morte che porta via la vita e cancella ogni cosa. È il tema della solitudine
insita in ogni uomo. Ognuno è solo con se stesso, anche se vicino agli altri. La
solitudine si affievolisce, ma non scompare quando l’uomo trova l’amore di una donna
e l’amore dei figli. Ma anche nelle migliori condizioni possibili egli è sempre solo: se si
ammala è lui a soffrire e se muore è lui a morire. Gli altri possono fare molto, possono
lenire le sofferenze ma non debellarla e non possono salvarle dalla malattia o dalla
morte. Ogni uomo è solo con se stesso mentre si illude di poter capire la vita e si
inganna di afferrare la felicità. Subito arriva la morte che rapina ogni illusione e ogni
felicità.