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LETTERA DI UN PAZZO

Vivevo come tutti guardando la vita con gli occhi aperti e ciechi degli uomini.  Vivevo nella
certezza  osservando o credendo di sapere e  convinto di conoscere quello che mi
circonda.  Fino a qualche tempo fa. La mia è una casa silenziosa. Tuttavia ho cominciato a
sentire dei rumori.  All’inizio non vi feci caso poi un giorno, come un fulmine a ciel
sereno… mi sorprese  un pensiero  lucido e razionale. Nessuna causa poteva  giustificare
quei rumori. Inquieto tralasciai  tutte  le mie occupazioni e presi ad aspettarli. Passavo
giornate  intere seduto al mio tavolo, immobile ,trattenendo il respiro, ossessionato dal
pensiero di quando e dove si sarebbe manifestato il prossimo. Poi una sera… ho sentito il
parquet scricchiolare proprio… dietro di me … Ha scricchiolato come se lo avessero
calpestato.   Subito mi sono girato! Niente! All’indomani alla stessa ora, il rumore si è
ripetuto. Questa volta sono scattato in piedi terrorizzato certo  di non essere solo.
Eppure… Non si vedeva niente! Così  a poco a poco mi calmai. L’indomani mi chiusi
ancora  in camera di buon’ora, deciso a smascherare l’invisibile  che veniva a farmi visita.
Avevo chiuso tutte le luci e mio Dio! L’ho visto! Il rumore si era sempre  prodotto alle 9 e
22, così mi sedetti ad aspettare. Quando scoccò l’orario ebbi una strana sensazione ..
come se un fluido fosse penetrato in me … attraverso… ogni molecola del mio corpo. E lo
scricchiolio……si ripetè. Mi alzai voltandomi così in fretta che per poco  non caddi. E
davanti a me.. non c’era che il solito grande armadio con lo specchi . Ma l’orrore fu .. che
in esso io non riuscivo più a scorgere la mia immagine.  Lo specchio era vuoto, chiaro,
luminoso  ma  … pur trovandomi di fronte ad esso… non c’era riflessa la mia figura! Io…
sgomento .. non osavo ad avvicinarmi alla lastra perché sapevo che tra di noi c’era
l’invisibile presenza  ed era .. lei… a nascondermi.  Ed ecco però che in fondo allo
specchio.. cominciai a vederlo… avvolto in una specie di bruma, come attraverso
dell’acqua  e mi sembrava che l’acqua scivolasse da  sinistra a destra …lentamente ..
lentamente … permettendomi di distinguere…..  sempre meglio . E quando fu scivolato via
cessando di frapporsi  fra me e lo specchio… tornai a vedermi chiaramente . Da allora..
non l’ho riveduto più.  Io ……lo  aspetto senza posa. Come se …dal suo ritorno…
dipendesse ormai .. ogni mia ragione di essere. E la mia testa si perde  in questa attesa.
Io rimango …davanti allo specchio per ore .. notti…  giorni…  settimane …ad aspettarlo.
Ma non viene più . Sento che .. ..l’aspetterò… per sempre. Come un cacciatore in agguato
ad una bestia piu furba di lui! E nello specchio … comincio ad intravvedere … immagini
mostruose …ed ogni sorta di essere spaventevole……… e tutte  le terribili visioni che
forse……. Che forse … ossessionano le menti dei… folli.

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