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“Un'ottima idea? Accidenti!

Ho appena saputo che avete ritenuto un'ottima idea interferire stupidamente in


questioni politiche e commerciali cercando di barattare un accordo irrealizzabile con il pretendente al trono della
Struan alienandovi in questo modo il vero capo della società per sempre!” aveva detto furiosamente. “Ve ne
rendete conto?”

  Poi a voce più alta: “Phillip!”. Firmò la lettera e vi versò la polvere per asciugare l'inchiostro. Sir William

andò a sedere alla sua scrivania e con un sospiro prese una penna e un foglio di carta intestata: Adesso è libera e

ricca, ricca come la Nobil Casa. Sei mesi basteranno, è il tempo ideale per il lutto, e intanto io mi riorganizzerò.

A quel punto Tess Struan sarà contenta di vederla sparire da Hong Kong e dalla sua vita. Sposata con un altro. E

se fosse incinta? Di questo mi preoccuperò solo se sarà necessario. “ Non era stato difficile convincere McFay

che, quasi incapace di intendere, si era affrettato verso l'Insediamento in cerca di aiuto. Allungò una mano e

prese l'ultima fetta di un formaggio Brie che era arrivato impacchettato nel ghiaccio e a un prezzo esorbitante,

con l'ultimo postale. “Siate paziente con il poverino, Vervene, capito?” Ogni giorno si aspettava di vedere i

primi segni della malattia, ma ancora non era comparso niente; anzi André sembrava ringiovanito e aveva

perduto quell'espressione tormentata. “Gesù Cristo” aveva esclamato Jamie, e accasciandosi su una sedia si era

abbandonato a un'interminabile sequela di imprecazioni, incapace di accettare la realtà. Malcolm? “Che cosa

diavolo faccio adesso?” si chiese disperato. “Quanto è modesta questa somma?” La sua risata greve si mescolò

al ronzio degli insetti.

“E' stato... è stato Chen” cominciò a dire Strongbow in preda a una grande agitazione. La ragazza dormiva ma

Malcolm no e quando l'ha scosso e si è reso conto che non dormiva è quasi morto anche lui per lo spavento ed è

corso fuori a chiamarmi e a quel punto lei si è svegliata. Se lo acchiappi al volo fai un buon colpo, vinci il

piatto. E non puoi perdere se la sorte è davvero dalla tua parte perchè il tempismo è perfetto. “Non lo so,

davvero non lo so. Non l'ho ancora vista da... da quando sono salito a bordo. E allora non mi aveva parlato

nemmeno una volta con lucidità. C'è ancora Hoag con lei” aggiunse Jamie cercando di controllare il dolore che
provava. “Possiamo soltanto sperare.” Sembra impossibile... e poi Norbert! Se non fosse stato per Gornt ci

ritroveremmo tra capo e collo anche un omicidio. Quel ragazzo merita una medaglia. “Dio onnipotente”

esclamò Jamie inorridito. Si avvicinò barcollando e si lasciò cadere sulle ginocchia accanto al cadavere. Senza

mai staccare i suoi occhi da quelli di Norbert, che terrorizzato vi lesse soltanto la morte, gli premette le due

canne contro il petto e tirò il grilletto. Norbert Greyforth morì sul colpo.

Comunque non fa nessuna differenza, in un modo o nell'altro metterò le mani sulla Nobil Casa prima di quanto

avessi previsto. “George dice che farà l'autopsia quest'oggi e firmerà il certificato di morte che io avrò domani.

Il veliero potrebbe salpare domani, l'unico problema è Angélique: potrà già viaggiare?” Sir William lo scrutò

con attenzione: “Che cosa ne pensate?”. McFay si girò, fissò sbigottito l'arma puntata contro di lui mentre

Norbert alzava il cane, ma Gornt con un altro grido gli colpi il braccio deviando lo sparo verso l'alto, poi, dando

la schiena a McFay, coprì la pistola con il proprio corpo e afferrandola con entrambe le mani, con forza

sorprendente, simulò una momentanea lotta con Norbert per il possesso dell'arma. Tutto era accaduto nel giro di

pochi secondi. Accecato dalla rabbia McFay si lanciò in avanti colpendolo con il pugno destro sul volto, lo fece

cadere ma mancò un violento montante sinistro e perse l'equilibrio cadendo a sua volta sulle ginocchia. Con

l'abilità di un gatto Norbert si era rimesso in piedi esprimendo a gran voce la sua rabbia, il volto insanguinato e

tumefatto. Cercò di colpire McFay con un calcio alla tempia. Fingendosi stupito e sgomento, Gornt lasciò che il

corpo ricadesse a terra. Fingendosi stupito e sgomento, Gornt lasciò che il corpo ricadesse a terra.

“L'equivalente di quattro mesi del mio salario” aveva risposto con amarezza André, “un'inezia. A proposito,

Henri, avrei bisogno di un anticipo o del premio che mi avevate promesso qualche mese fa. “

Norbert doveva essere eliminato per molte ragioni. Una perchè avrebbe potuto limitare in parte il disastro della

Brock facendolo ricadere sulla Struan. Un'altra perchè il vecchio Brock aveva ordinato a Norbert di usare
qualsiasi mezzo per eliminare Struan, e un'altra ancora, forse la più importante, perchè era un uomo volgare,

senza educazione né garbo né senso dell'onore, tutt'altro che un gentiluomo. La sua risata greve si mescolò al

ronzio degli insetti. Ma come, in nome di Dio? Karma? Angélique giaceva irrequieta nel grande letto, adagiata

su molti cuscini, più pallida ed eterea che mai. Hoag nella sedia accanto al letto si appisolava e si svegliava di

continuo. Il sole del tardo pomeriggio perforò le nuvole e illuminò per un istante un giorno grigio e ventoso. In

rada le navi si muovevano all'ancora. “Sì, ma è morto e...” Si controllò per non aggiungere Come è morto l'altro

uomo, di cui non conosco il nome, che però è morto e mi amava e adesso anche Makolm e... “Bene, non mi

piacerebbe perdervi. Sull'anima mia, non riesco a immaginare la Nobil Casa senza di voi.” “Meglio rimandarlo

a domani.”

  Dunque, che cosa è accaduto a Malcolm?” Malgrado la sua personale angoscia Babcott divenne

professionale: “Si è trattato di un'emorragia. Un'arteria o una vena hanno ceduto. “No, signore. La signora

Struan... ho paura di non avere più la sua approvazione, e se tornassi non farei che renderle ancora più difficile

la situazione, povera signora. In privato vi comunico che il mio incarico termina a fine mese.” Cominciava

appena ad albeggiare. Mentre aspettava tolse i proiettili a salve dall'altra pistola, la pistola di Malcolm sulla

quale Norbert aveva insistito. Sorrise tra sé. Ci avrebbe pensato lui a scambiarle al momento giusto dando a

Norbert, se avesse deciso di combattere anziché cancellare il duello come stabilito, quella innocua.

All'improvviso Jamie capì che era stato proprio lui a rispondergli perchè, senza volerlo, aveva parlato a voce

alta. “E' questo tutto quello che sai dire, per Dio?” gridò. “Dite insieme a me: sono soltanto responsabile della

sua felicità” sillabò come un ordine notando con preoccupazione che le sue pupille non erano normali. Stava

perdendo di nuovo il controllo. “Fatene una copia e mandatela subito a Ketterer.” “Bene.” Jamie si toccò il
volto per scacciare una mosca fastidiosa che cercava di posarsi sul sangue rappreso. “Gornt mi ha salvato la

vita.” Di' la verità, davanti a Dio. “Malcolm è morto, il tai-pan è morto.”

  “Mio Dio, non vorrei essere io a doverle comunicare la notizia.” “Ripetetelo insieme a me: sono soltanto

responsabile della sua felicità! “Phillip” gridò attraverso la porta, “chiedete a Jamie di venire immediatamente!

George, credo che la cosa più saggia da farsi, sempre che resista, sia di rimandarlo a Hong Kong, voi che cosa

ne pensate?” Gornt sorrise con una smorfia. Certo il suo patrigno non intendeva parlare di un vero colpo di

pistola, tuttavia per lui le cose erano andate così: il suo dono del destino si chiamava Norbert. Però non farti

ingannare dal diavolo che ti porterà all'inferno perchè il suo gioco è come quello della sorte ma in un certo senso

diverso, e la differenza la riconosci soltanto quando la vedi...” “Sosterrà che Angélique ha “ucciso” suo figlio.

Sappiamo tutti che la odiava già prima, cosa dovrebbe fare ora? E probabile che la accusi di chissà quali colpe

anche a causa di quei suoi perversi dogmi sessuali anglosassoni, perlomeno in privato, se non in pubblico.

Inoltre non dovete dimenticare che è una protestante fanatica.” “Marina ed esercito sono soggette al controllo e

all'opinione dei civili e per Dio quaggiù il controllo sono io!”

Cominciava appena ad albeggiare. Mentre aspettava tolse i proiettili a salve dall'altra pistola, la pistola di

Malcolm sulla quale Norbert aveva insistito. Sorrise tra sé. Ci avrebbe pensato lui a scambiarle al momento

giusto dando a Norbert, se avesse deciso di combattere anziché cancellare il duello come stabilito, quella

innocua. Per un secondo i due si fronteggiarono, il dolore cancellato dall'odio, mentre Gornt cercava di

fermarli. Ma i due caricarono in preda a una furia omicida spingendolo lontano, come fosse una foglia. Pugni,

calci, dita negli occhi, attacchi da rissa di strada, colpi bassi con le ginocchia, graffi, abiti lacerati e capelli

strappati, qualsiasi cosa pur di avere il sopravvento sull'altro: l'inimicizia di anni esplodeva ora con una ferocia

senza pari. † “Subito” rispose Hoag con un'espressione di sollievo dipinta sul brutto volto. Era la prima volta
che parlava in modo coerente e i primi momenti di lucidità erano segni di vitale importanza. “Norbert, sei

proprio un bastardo” disse. E si stupì di come suonava sgradevole la sua voce e di quanto si sentiva male. “Se ti

azzardi a dire un'altra volta qualcosa, qualsiasi cosa, contro il mio tai-pan, o a ridere alle sue spalle, ti faccio a

pezzi.” “D'accordo, fate come ritenete meglio.” Sir William cercò di distogliere la mente da quella macabra

faccenda; gli sembrava particolarmente sgradevole anche perchè detestava trovarsi troppo vicino a un dottore,

qualsiasi dottore: per quanto zelo mettessero nella pulizia personale avevano sempre gli abiti macchiati di

sangue e un lieve odore di acido fenico o di qualche altra sostanza chimica. “Povero giovane. “Fareste molto

meglio a decidere voi, decidere di seppellirlo qui o rimandarlo indietro immediatamente, voglio dire. Possiamo

conservarlo nel ghiaccio, circondare la bara di ghiaccio e tenerla sul ponte sotto le tende, si conserverà

perfettamente.” Sir William annuì, sul punto di sentirsi male. Soltanto il suo carattere era peggiorato.

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