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Quella donna è una vigliacca.

Chen e Vargas si voltarono a guardarle, il suono della loro risata si confondeva con quello delle onde che si

frangevano sulla spiaggia e contro i pali della banchina. Angélique si asciugò le prime dolci lacrime di allegria

che le solcavano il viso da molto tempo. “Il suo Monaco Guercio...” “Dove? Santo cielo, che vista d'aquila

avete, io la distinguo a stento.” Angélique strinse il braccio di Maureen in modo amichevole. “Sono certa che

voi e Jamie...” Vide che l'altra era impallidita. “Non temete, Maureen, andrà tutto per il meglio, ne sono sicura.”

Dopo aver mormorato alcune parole incomprensibili diede le spalle alla folla. Il destino delle donne non è

felice. Come vorrei essere a bordo dell'Atlanta Belle, tornarmene a casa e non essere mai venuta, mai venuta fin

qui! Me ne andrò in ogni caso, non appena potrò. L'ho deciso.” Sopraggiunse Hoag. Indossava ancora la divisa

da chirurgo macchiata sulle maniche e sul petto di sangue rappreso, e ansimando trascinava pacchi e valigie e il

cilindro. “Credevo di non farcela. Perché ridete?” Angélique era confusa. “Dovreste... no, non va bene...” “Mi

dispiacerà perdervi, ora che ci siamo incontrate. Mano a mano che entravano nel raggio d'azione delle batterie

nascoste nei forti le navi sparavano una bordata dopo l'altra sorprendendo gli avversari con la violenza della

controffensiva.

“No, mai. Ma l'India è il paese più bello del mondo, il migliore tra quelli in cui gli inglesi possano vivere. Voi

siete soprattutto inglese, vero?” Hoag già immaginava l'arrivo nella casa della famiglia di Arjumand, i dintorni

bruni e polverosi, l'alto recinto che nascondeva un giardino fresco e verdeggiante, il suono dell'acqua della

fontana mescolato alle risate che inondavano l'edificio principale e le casette della servitù.   Sebbene ne

parlasse con indifferenza, Pallidar odiava l'idea di partire per l'India. Troppi morti in quell'inferno, troppi

assassinii, proiettili vaganti e pugnali che sbucavano dal buio, pozzi avvelenati e nessuna gloria, soltanto la

fatica di combattere e di salvarsi la pelle in un paesaggio di rocce aspre e deserte dove cresceva solo la morte.
“No, parla un confuso misto di pidgin e parole imparate da Jamie, ma ho capito perfettamente quello che voleva

dire. Sembra che... che sia stata la sua amante per più di un anno. E' minuta, per niente bella, non arriva al metro

e mezzo e poiché non sapevo cosa dire ho accennato alla sua statura, a quant'era piccola e quella sfrontata,

quella sfrontata mi ha risposto: “Sono alta abbastanza, Jami tai-tai, per fare quello. Rise più per il nervosismo

che per la battuta. Sono armati, Jamie?”. Sentì che le lacrime gli solcavano il viso ma non se ne preoccupò. Si

allontanò verso la spiaggia e finalmente solo con le onde e il cielo e la notte si abbandonò al pensiero di Fujiko e

la ricordò con immensa passione, poi sigillò quel ricordo nel segreto del suo cuore. “No, spiacente.” Jamie

spiegò che i marinai quando disubbidivano a un ordine venivano legati al sartiame e fustigati. Inorridito da tanta

crudeltà Hiraga riferì la spiegazione ad Akimoto e poi disse: “Ma, Anjin-sama, tu non hai paura? Che dopo un

simile affronto l'uomo, libero di girare sulla nave, ti uccida?”.

Un'ora dopo l'inizio della battaglia la Eurylus uscì dallo schieramento. Maureen l'abbracciò, poi si girò a

guardare l'Atlanta Belle. “Che cosa diavolo gli succede?” Tyrer gli si avvicinò e gli raccontò dell'ultimatum.

“Mio Dio, allora non c'è da stupirsene. Che sfrontatezza! Il destino delle donne non è felice. Come vorrei essere

a bordo dell'Atlanta Belle, tornarmene a casa e non essere mai venuta, mai venuta fin qui! Me ne andrò in ogni

caso, non appena potrò. L'ho deciso.” Per il Giappone niente era stato risolto. Maureen, che alla luce della

lampada a olio sembrava livida, balbettò: A Kyòto, nel momento in cui Ogama di Choshu seppe che

Kagoshima era stata distrutta, e Sanjiro, si diceva, ucciso, sferrò nottetempo un attacco a sorpresa, nome in

codice Cielo cremisi, per riprendere il totale possesso delle Porte e cadde in un'altra trappola escogitata da

Yoshi. Immediatamente Yodo di Tosa e tutti i daimyo si unirono a Yoshi contro Ogama ritenendo che fosse

preferibile uno shògunato debole a un Ogama onnipotente e solo contro tutti. Angélique agitò il braccio in un

ultimo saluto, poi si avvicinò a Maureen che stava aspettando accanto alla lampada. L'ammutinamento è punito
con la morte. Darò ordine all'equipaggio di non provocarvi, e voi non provocherete loro, capisci?” “Non hai una

cabina, anche piccola?”

Ritrovato il controllo di sé era scesa e aveva rivisto Gornt in privato. Si erano detti tutto quello che dovevano

dirsi e la sua forza, la sua sicurezza e il suo amore avevano fugato in lei ogni cattivo pensiero. “Se ci riuscirà

sarà per il suo profitto, non certo per quello della tai tai. Cosa ci sarà scritto su quelle carte?” “No” disse Hiraga

superando il disgusto. “Abbiamo ottenuto un miracolo, siamo sfuggiti alla Bakufu e a Yoshi e veniamo mandati

nella terra dei nemici in veste di ospiti. Potremo spiare i loro segreti e imparare come distruggerli.” “Quelle che

Lun ha visto mentre Willum tai-pan le bruciava nel suo camino. Quelle di Naso Aguzzo. Dew neh loh moh che

Lun non sappia leggere il francese. Lun ha detto che Willum tai-pan era sconvolto.” Dopo un'ultima leggera

stretta alla sua mano sali con disinvoltura sul ponte scivoloso e fu a bordo. Il nostromo suonò la sirena, spinse i

comandi indietro a tutta forza e la lancia retrocedette. Gornt salutò con il braccio, poi, per non tradirsi, entrò

nella cabina. “Torniamo a terra. Ne ho abbastanza.” L'ho giudicata una megera fin dal primo momento che l'ho

sentita nominare, e la mia impressione è stata confermata dagli avvenimenti successivi; per quanto mi sforzassi

lei evitava persino di rivolgermi la parola, disapprovava tutto di me. E' una megera e basta. Anche se ha soltanto

trentasette anni, per me lei è e sarà sempre Megera Struan. “Avete sentito di... di...” Tyrer non riuscì a

pronunciare il nome di Fujiko, era una sofferenza bruciante che lo trascinava in abissi per lui inesplorati. Siamo

tutte uguali, heya? Tu donna montagna”.”

“Almeno un centinaio di sterline. Vale la pena rischiare?” Ciò lo rasserenò e lo calmò; pensare a lei gli fece

ricordare Meikin e il suo ultimo desiderio: “Un bagno e indumenti puliti. Per favore”. La banchina era affollata.

Quando tornerete, se mai tornerete, datecene notizia con largo anticipo. Un gruppo selezionato di gai-jin potrà

insediarsi a Deshima, nel porto di Nagasaki, da dove, come in passato, svolgerà i suoi commerci. Con cordialità.
“E vero” disse Chen, “così ci avrebbe assicurato una discendenza molto più numerosa e non questi figli inetti

che scappano dal Demone Brock il Guercio.” Aggiunse in tono minaccioso: “Chen della Nobil Casa è

preoccupato”. Quando tornerete, se mai tornerete, datecene notizia con largo anticipo. Un gruppo selezionato di

gai-jin potrà insediarsi a Deshima, nel porto di Nagasaki, da dove, come in passato, svolgerà i suoi commerci.

Con cordialità. “Perché quelle due puttane non se ne tornano a casa ad aspettare l'arrivo della lancia invece di

costringerci a rimanere qui al freddo?” Ketterer riteneva d'aver vinto: la città era stata bruciata, Sanjiro umiliato

e, cosa più importante, la flotta non aveva subito danni; era stato il maltempo a costringerli a tornare, sostenne.

“L'Atlanta Belle è partita” disse Maureen. Né Sanjiro era stato ucciso; la voce che si riferiva a una sua

eventuale caduta era stata diffusa dalle spie di Yoshi. Ma ciò non aveva grande importanza, Yoshi sapeva di

aver compiuto un gigantesco balzo verso il futuro: adesso era il solo a controllare le Porte, benché si trattasse di

una lieve superiorità.

“Sì. Ho spiegato loro che a bordo tu sei come un re, un daimyo. Ti devono ubbidire e devono rimanere a bordo

fino a quando non li sbarcherai a Londra. Ma Johnny, trattali come gentiluomini. Ne sarai ricompensato.”

Twornast rise. “Per fortuna non parla questo dialetto, e nemmeno il cantonese, e in ogni caso davanti a lui non

la chiamerei né puttana né diavolessa straniera, anche se, come sai bene, chiamiamo sempre così le loro donne,

né userei mai questo genere di cattive parole quando loro sono nei dintorni. Userei piuttosto “Fiore del Mattino”

o uno degli altri mille sinonimi di “puttana” di cui tutt'e due conosciamo il significato e che invece i demoni

stranieri traducono letteralmente.”   “Per favore, sir William” si affrettò a dire Tyrer prima che il ministro se ne

andasse, “non ho avuto il tempo di parlarvene prima ma ho acconsentito alla richiesta di due studenti giapponesi

che vogliono viaggiare e visitare l'Inghilterra di salire a bordo. Mi hanno salvato la vita ieri notte, spero che

vada bene.” E ha promesso di darmi un libro illustrato detto “Libro dell'amore” sul quale sottolineerà le sue
preferenze, ma ha aggiunto di non angustiarmi perchè Jamie è molto esperto e il suo... Lo ha definito Monaco

Guercio, funziona benone. Ecco, adesso sapete tutto!”. Maureen, che alla luce della lampada a olio sembrava

livida, balbettò: “In questa vita” ridacchiò tra sé nell'aria della sera, “in questa valle di lacrime c'è bisogno di

senso dell'umorismo, neh?” Domani il Governatore di Kanagawa vi manderà 500 coolie per aiutarvi

nell'evacuazione da Yokohama, chiaramente annunciata dagli dèi e confacente ai desideri che l'Imperatore vi ha

espresso più volte. “Bene, ma a bordo non voglio armi. Dovete consegnarmi tutte le spade, le pistole e i coltelli.

Ve li restituirò.” Twomast vide il guizzo d'ira e ne prese nota. “Siete d'accordo?” “Perdonatemi, devo andare.

Sissignore?” gridò. “E vero” disse Chen, “così ci avrebbe assicurato una discendenza molto più numerosa e non

questi figli inetti che scappano dal Demone Brock il Guercio.” Aggiunse in tono minaccioso: “Chen della Nobil

Casa è preoccupato”.

“No” sospirò. “Lo sopporterò! Lo sopporterò per sonno-joi. Dobbiamo affrontarlo per sonno-joi, cugino, ma

qualsiasi cosa accada moriremo da samurai, scriveremo le nostre poesie di morte, le scriveremo subito, adesso,

poi niente altro avrà importanza nella vita...” Rise ancora. “E meglio che glielo dica subito, è... è meglio.”

“Imparare cosa? Come fustigare un uomo a morte e vivere in questo letamaio per mesi? Hai visto come il

capitano se ne è andato senza neppure rispondere al nostro inchino? Andiamo... anche se dovessi tornare a riva a

nuoto!” Cerate da tempesta appese a dei pioli. Sulla banchina il nostromo gridò: “Ultima chiamata per la Belle,

tutti a bordo!”. “Forse dovrei... no, non posso. E' troppo...”   Johnny Twomast rise. “Lo impiccherebbero,

sicuro come l'oro.

“Marinaio!” gridò il capitano. “Falli entrare!” Hiraga e Akimoto si presentarono rispettando le istruzioni di

Jamie. Involontariamente finì sulla linea di tiro di un forte, davanti a un obiettivo che i cannonieri avevano

messo a fuoco da terra con la massima precisione; saltarono le teste del capitano e del comandante, in piedi sul
ponte accanto a Ketterer e sir William, e una palla da 10 pollici esplose sul ponte uccidendo sette marinai e

ferendo un ufficiale. “Chi di voi due parla inglese?” Non importa, pensò cupo in quell'ora di tramonto. Se

Londra era così qualsiasi cosa sarebbe stata migliore, qualsiasi cosa. “Andate a chiamare... ah, eccolo, credo di

averlo visto.” Vedendo l'espressione dipinta sul volto del ministro gli uomini si ritrassero ammutoliti e

divennero tutt'orecchi. “Pallidar, radunate i dragoni, voglio che portiate un messaggio cordiale al governatore di

Kanagawa... subito.” “No, mai. Voi siete stato a Parigi?”

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