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“Almeno la metà.

Giardini ben tenuti circondavano l'ambiente principale e le casette sopraelevate a una stanza, riservate agli

ospiti di riguardo desiderosi di solitudine. “Ma Angélique” rispondeva sempre la zia in tono piagnucoloso, “il

piccolo Gerard è il tuo unico fratello, non ne avrai mai un altro nemmeno se quel buono a nulla di tuo padre si

risposasse, perchè in questo caso sarebbe soltanto un fratellastro. “Per Geova che saltella, stai forse insinuando

che ce ne sia già uno in pentola?” “Come vi sentite quest'oggi?” Struan lo guardò con quegli occhi azzurri

sprofondati in due occhiaie profonde e scure.   “ Si, grazie, Jamie. “ L'aveva osservata stiracchiarsi come un

giovane felino, voluttuosa e felice, semiaddormentata, con i capelli sciolti sulle spalle nude, l'abito stretto sotto il

seno che ricadeva in mille pieghe nello stile in voga cinquant'anni prima e preferito dall'imperatrice Giuseppina

e che alcuni sarti parigini cercavano di reintrodurre. Ogni centimetro del suo corpo pulsava di una forza vitale

che attraeva irresistibilmente gli uomini. Nel suo appartamento affacciato sul corridoio McFay quella notte

stentò a prender sonno. “Sii seria, Angélique, ascoltami. Io non scherzo!”

Oh, ma sono seria, pensò, felice adesso che lui le sorrideva. McFay obbedì. Dietro la porta c'era un salotto e

oltre si intravedeva un camera da letto. “Grazie.” “Si dice che sulla nave fossero sempre avvinti come l'edera...

non che io lo condanni, se è per questo. (Se ciò accadrà farò issare uno stendardo azzurro e cercherò di tenervi

informato sugli sviluppi.) Qualora la Bakufu non si presentasse aspetterò un altro giorno o due e poi mi troverò

costretto a ordinare una ignominiosa ritirata. Nel frattempo se vedrete la bandiera ammainata significherà che

siamo stati sopraffatti. Prendete qualsiasi decisione vi sembrerà appropriata. Resto, signore, il vostro obbediente

servitore. Era direttore nonché editore dello “Yokohama Guardian”, il giornale dell'Insediamento, uno dei molti

quotidiani di proprietà della Struan. “Cosa succede?” “Oh be', vedete...” Mandate un segnale ai ministri

invitandoli a raggiungermi al più presto. “Ma signore, non credete...”


Per alcuni lunghi secondi lei non parlò, poi con tutta la tenerezza di cui era capace disse: “Prenderò seriamente

in considerazione la proposta, ma prima mi devi promettere di guarire in fretta”.   Hiraga prese stancamente

posto. “Ah Tok, chiudi la sua porta senza far rumore.” La donna obbedì. Avvicinandosi alla camera

comunicante sentì il fruscio delle vesti della ragazza. Decise che avrebbe vigilato su quella straniera. Una

diavolessa nasuta, una puttana brutta come un rospo con una porta di giada così affamata che una persona

civilizzata può quasi sentirla salivare... † Gli diede un altro bacio lieve, ma questa volta sulle labbra, pieno di

promesse. Angélique uscì lasciando socchiusa la porta, Ah Tok borbottò qualche parola di disapprovazione e

andò a richiuderla di persona. Quindi ingiunse ai due domestici di affrettarsi con le abluzioni e versò a Malcolm

una tazza di tè. E' morto nel sonno, pover'uomo, e i funerali si svolgeranno fra tre giorni. Grazie a Dio niente

ha mai toccato mamma, né le epidemie o le febbri, né il passare degli anni o l'aria insalubre.

Hiraga annuì soddisfatto e gli sorrise facendo nel frattempo un cenno a uno dei suoi compatrioti. “Quando la

casa si sveglia, di' alla mama-san che deve trovare in gran segreto e in gran fretta un dottore per Ori.”

“Accetto!” ribatté l'uomo in tono bellicoso benché Ah Tok fosse una giocatrice esperta. “Per amor di Dio,

sbrigatevi!” “Almeno la ventesima parte, madre.”   “Cosa succede?” chiese Struan.   “Dispaccio urgente per

l'ammiraglio.” Dall'interno la replica non si fece attendere. “Oh, Cristo” ansimò quando una fitta sembrò

volerlo annientare. Mercanteggiare con lei era d'obbligo.

“Dispaccio urgente per l'ammiraglio.” Dall'interno la replica non si fece attendere. “Dove la vuoi la candela,

figlio?” Lui indicò il comodino. “Almeno la metà.” Tai-pan, adesso sono tai-pan della Nobil Casa. “Ayeeyah”

rispose poco saggiamente uno dei due. “Oh, salve Malcolm, buongiorno. Non ero sicuro che foste già sveglio.”

Chiudendo la porta dietro di sé notò che quella che comunicava con l'appartamento attiguo era accostata. Si

avvicinò all'enorme letto di tek col baldacchino, fatto arrivare appositamente da Hong Kong o dall'Inghilterra
come tutti gli altri mobili del palazzo. Adagiato su molti cuscini, Malcolm Struan sembrava pallido ed esausto;

sebbene il dottor Barbcott l'avesse fatto dormire per tutto il tragitto e i marinai avessero cercato di rendergli il

viaggio meno faticoso possibile, il tragitto in nave da Kanagawa aveva consumato gran parte delle sue forze.

“Come vi sentite quest'oggi?” Struan lo guardò con quegli occhi azzurri sprofondati in due occhiaie profonde e

scure. Non riesco a ricordare un solo anno in cui mio padre non dovesse trascorrere lunghi periodi a letto, a

volte con i brividi per almeno un mese, delirando per giorni e giorni. Erano stati quasi sempre tempi difficili per

Culum Struan, soprattutto a causa dell'alcol, che usava come medicamento contro le insopportabili emicranie e

gli attacchi della malattia di Happy Valley, la malaria, quella misteriosa febbre assassina che aveva decimato la

prima popolazione di Hong Kong e che adesso qualche volta veniva tenuta sotto controllo dall'estratto di una

corteccia, il chinino. “Sì, ne sono sicuro.” “Allora la risposta è sì?” Tanto bastava a Malcolm per sentirsi felice.

“Mi devi un tael d'argento per le medicine.“   Altri ancora dividerò con te ora ma tacerò a lui e ai tuoi fratelli.

In nessun caso questi segreti dovranno essere condivisi con altri. Nessun altro.   In quanto al Messico, adesso

che è chiaro che quell'arraffone di Napoleone Terzo è deciso a farne un dominio francese, abbiamo richiamato il

nostro esercito. Carestie e sommosse in tutta Europa.” McFay esitò. “Desiderate qualcosa?” Sentì un tuffo al

cuore: In quei minuti che precedevano l'alba era immersa nel più profondo silenzio; clienti e cortigiane, mama-

san, cameriere e inservienti dormivano. “Si, mi dispiace. Avete sentito il segnale?” Quando veniva avvistato il

postale la tradizione voleva che il capitano del porto sparasse un colpo di cannone per avvisare l'Insediamento.

Era una procedura seguita in tutto il mondo, ovunque vi fosse un insediamento britannico. “Mio amato figlio”

Giardini ben tenuti circondavano l'ambiente principale e le casette sopraelevate a una stanza, riservate agli ospiti

di riguardo desiderosi di solitudine.


Come hai fatto a scriverlo?” “Non ci voglio pensare. Né... né al resto.” Si asciugò gli occhi. “Raccontami

tutto.” “ Si, grazie, Jamie. “ L'aveva osservata stiracchiarsi come un giovane felino, voluttuosa e felice,

semiaddormentata, con i capelli sciolti sulle spalle nude, l'abito stretto sotto il seno che ricadeva in mille pieghe

nello stile in voga cinquant'anni prima e preferito dall'imperatrice Giuseppina e che alcuni sarti parigini

cercavano di reintrodurre. Ogni centimetro del suo corpo pulsava di una forza vitale che attraeva

irresistibilmente gli uomini. Nel suo appartamento affacciato sul corridoio McFay quella notte stentò a prender

sonno. Con il sud bloccato dall'Unione, il prezzo del cotone è salito alle stelle. Un altro motivo di panico alle

borse di Londra e Parigi è la voce secondo cui la Prussia sta per invadere la Francia. Dalla morte del principe

consorte in dicembre, la regina Vittoria non è ancora comparsa in pubblico, si dice che si strugga per la

disperazione. “Non piangere, Angélique.” “Un sacco di cose. “Almeno la metà.” † Hiraga prese stancamente

posto. “Siete matti” aveva ribattuto McFay al circolo la sera prima.

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