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Questa volta osservò attentamente Babcott, non Tyrer.

Sconvolto Strongbow ha balbettato: “Ho portato il certificato di morte, signora Struan, gli accertamenti legali e

una lettera di sir William. “Che cosa ti ha detto esattamente?!” “Invece io devo subire il suo odio? Mon Dieu,

Edward, ditemi la verità.” “Che cosa?” chiese Marlowe. “Balle di cotone piene di sterco” commentò lui

restituendogliela. “Sì? Che cosa intendi?” Maureen saggiava il terreno con cautela, animata dalla prospettiva di

tante cose da imparare e da insegnare. Sapeva che quella era soltanto la prima di un'infinita serie di discussioni.

Tyrer descrisse a gesti la fasciatura e il punto di pressione. “Il dottore pensa che tairò-sama sta bene se si cura.

Ma non... non può usare facilmente spada.” Yoshi aggrottò le sopracciglia: l'esito della visita era tutt'altro che

incoraggiante. “Per quanto tempo...” Si interruppe e fece cenno alle guardie di uscire. “Aspettate fuori.” Abeh

indugiò. “Anche tu.” Il capitano chiuse di malavoglia la porta. Yoshi disse: “La verità: quanto vivrà?”. “Cosa?”

“Sì, scusa. Per favore, continua.” “Avanti!

“Difficile dire, signore. Tra una settimana forse si saprà meglio.” “Dannazione, George” mormorò guardingo

Tyrer, “non cacciamoci nei guai, non so come si dice “stregone”, tanto meno so tradurre tutte queste sfumature,

per Dio, siate più semplice.” Tieni a freno la lingua, devi giocare duro anche tu, si disse Jamie. “Certo, perchè

allora ero lontana, ma adesso non più, adesso sono qui e ti amo” disse Maureen. Si fermò a guardarlo: Jamie era

perfetto, era tutto quello che lei desiderava dalla vita. Improvvisamente si lasciò andare. “Jamie, amore, siamo

fidanzati e penso che dobbiamo sposarci perchè per te sarò un'ottima moglie, lo prometto con tutta me stessa e

non soltanto perchè sono qui, ti ho amato fin dal primo momento e finalmente adesso possiamo sposarci, lo

sento. Tornerò in Scozia e mai... se vuoi che torni lo farò, con la prossima nave, ma ti amo, Jamie. Giuro che se

mi chiederai di farlo partirò.” Sconcertato si guardò in giro. Non era lei. Quella risata proveniva dal corridoio

insieme ad altre voci. Morgan e Tyler Brock si erano fortemente impegnati nel complicato e geniale progetto di
accaparramento dello zucchero hawaiano, già concluso sulla carta. “Se lo sapessi lo catturerei e lo consegnerei

al principe Yoshi molto volentieri. Forse è scappato a Edo o a Kanagawa, o da qualche altra parte ancora.”

Quando ho finito la mia sparata la signora Struan si è messa a ridere, mi ha detto di sedermi. Tutto bene, ma

nessuna lettera cordiale. Non è abbastanza, le ho detto io, e quanto pensate di dargli? Ha smesso di sorridere ed

è esplosa come papà quando si arrabbia. Mille ghinee, ha detto. Poi...”

“Dovete studiare di più” lo rimproverò Yoshi, irritato di non disporre di un interprete suo. “Lavorate bene, ma

non come dovreste, dovete studiare di più! E importante! Adesso ditemi che cosa ha detto esattamente!” Tyrer

respirò a fondo, sudava. “Dice che lui è dottore, non dio, Yoshi-sama, che non conosce esattamente male del

tairò. Che lui... qui perchè Yoshi lo ha invitato. Che spiacente, se Dottore-sama non vuole venire a Edo non

viene a Edo.” Quando vide che Yoshi rispondeva con lo stesso sorriso insincero di Babcott si sentì morire e

maledisse il giorno in cui aveva deciso di diventare un interprete. “Spiacente.” “Non capisco come potesse

sembrare tanto... alta. E' dura. Dura un istante e dolce subito dopo, ma sempre senza abbassare la guardia. Ho

dovuto ricorrere a tutte le mie forze per non scappare via. “Anche tu” rispose Jamie. Da anni non si sentiva così

in pace, il doloroso senso di colpa nei confronti di Maureen era quasi svanito. Il matrimonio? si chiese per la

prima volta senza rabbrividire. E' naturale che un uomo si sposi e faccia dei figli, prima o poi. Non sono

contrario al matrimonio, anzi. Quando? Quando gli affari si saranno assestati e saremo in attivo? “Non

capisco... importante che Nemi va da oku-san...” “No, no, sto bene.” Che il vecchio Tyler si era infuriato come

un mastino, ma che Morgan lo aveva calmato dicendo che la morte di Jamie colpito alla schiena li avrebbe

danneggiati molto di più della perdita di un dirigente facilmente sostituibile”. “Canaglia insolente!” commentò

sir William. “Fa troppo freddo per stare fermi, Jamie, caro.” Prendendolo ancora sottobraccio lo invitò a
camminare e continuò: “Bene, così ti sei divertito. Perché non me lo hai detto? E perchè mi hai raccontato una

frottola dicendomi che eri stanco?”.

Non importa. Presto ne avremo il comando completo, e domineremo come un tempo anche il Figlio del Cielo.

Una folata di vento costrinse entrambi a tenere fermi i cappelli, poi lei continuò: “Noi... ci siamo messe a

litigare, non scordare che questo accadeva molti giorni prima che si sapesse della morte di suo figlio. Un litigio

terribile, Jamie. Siamo balzate tutte e due in piedi e io ho perso le staffe, ti saresti vergognato di me, ho usato le

peggiori parolacce di papà”. “Già. Noi...” Babcott sospirò. “Cosa ne penso? Sia detto tra noi, credo che abbiate

già deciso di sferrare un'azione punitiva contro Sanjiro, magari a Kagoshima, soprattutto dopo che Yoshi vi ha

dato la sua tacita approvazione.” Poi, prima dell'alba, era andato in ufficio. Dannazione, si era ripetuto tutta la

mattina, adesso mi tocca litigare con due stupide donne. “Maureen, mi dispiace di averti mentito” disse non

trovando di meglio, “ma... non sapevo che scusa accampare.” “Portatelo via e fatelo tornare quando si sarà

ripreso.” Fece cenno alle guardie di riprendere i loro posti e ai due inglesi di sedersi davanti a lui. Non appena

Babcott e Tyrer si furono accomodati disse: “Come sta il tairò, com'è andata la visita?”. Occorre stare molto

attenti, Edward, fingere di non essere tanto amici, lei si insospettirebbe e verrebbe di sicuro a saperlo perchè

Albert è decisamente dalla sua parte. Se questa sera non riusciremo a parlare domattina uscirò alle dieci per fare

una passeggiata e potremo continuare...” Per favore, Phillip, traducete e ditegli che non ho ucciso questo

maleducato, ma che soffrirà di mal di testa per almeno una settimana”. Caro sir William, grazie per il vostro

dispaccio del 13 dicembre. “So che state traducendo le parole del dottore, Taira” lo interruppe Yoshi irritato da

quello che aveva sentito, “ma limitatevi a tradurre senza inutili titoli cerimoniali!”

“Le ho raccontato senza mezzi termini la storia di Morgan, tutta la verità, e le ho spiegato che volevo

vendicarmi di lui ma che se fosse crollato anche il padre tanto meglio. Né io né lei abbiamo accennato al fatto
che lei sarebbe mia zia, né lo ha fatto lei, e neppure ha mai accennato alla vostra lettera. Mai. Si è limitata a

farmi delle domande. Dopo la rivelazione su Morgan mi aspettavo qualche commento, per esempio che dicesse

d'essere dispiaciuta, o che non la stupiva, in fin dei conti è suo fratello, invece niente, neanche una parola.

Quando mi ha chiesto i particolari del mio accordo con Malcolm le ho dato il contratto. “Si proteggono dietro il

linguaggio diplomatico, è ovvio.” “COSA?” La velocità con cui si era diffusa la notizia lo aveva lasciato di

stucco. “Hai dormito bene?” Gornt li osservò con calma, ma i suoi occhi erano soprattutto per lei. Poi, prima

dell'alba, era andato in ufficio. Dannazione, si era ripetuto tutta la mattina, adesso mi tocca litigare con due

stupide donne. L'ernia però non era che una parte del problema. Che cosa trasporterà? si chiese. Fucili, soldati,

cannoni? Che tiro staranno preparando? Adesso posso dirvi tutto: Hoag ha portato tre lettere per Angélique, ma

lei non lo sa ancora. Le ha consegnato subito la prima. “Non devi scusarti, caro, non ci credevo neppure io

subito dopo.

“Dottore-sama dice che...” Sir William rise. “L'ho pensato anch'io, ma detto questo qual è la vostra opinione?”

“'Giorno, signora.” “Un momento, lei si è comportata come il giorno prima?” Il decesso è avvenuto per cause

naturali, a bordo della Prancing Cloud.   “Le avete detto questo?” chiese Angélique frastornata. “Lo so, ma ti

avevo scritto...” “Le prove che ho raccolto? “Disapprovate in qualità di medico?”

“Sì, scusa. Per favore, continua.” Libri, scatole, risme di carta, penne e i registri nuovi che aveva trafugato in

attesa di ricevere quelli ordinati a Hong Kong erano sparsi ovunque. La scrivania era coperta di documenti e di

lettere e di una pila di volantini da spedire per annunciare la nascita della nuova ditta e sollecitare relazioni

d'affari. Doveva essere tutto pronto prima della partenza della Prancing Cloud. Non mi sono controllata, ma è

stata la sua scorrettezza a farmi uscire dai gangheri e le ho dato...” Maureen ritrovò il suo naturale buon umore e

rise un pò nervosamente, “be', ci siamo affrontate come due pescivendole del porto di Glasgow pronte a
strapparsi i capelli. A un certo punto è entrato qualcuno e lei li ha cacciati via e... Allora, signorina Ross, mi ha

detto con le labbra strette come una lama mentre ci guardavamo in cagnesco ansimando, che cosa mi consigliate

di fare? Le ho detto: prima di tutto date al signor McFay la buonuscita che si è più che meritato in tutti questi

anni di servizio, poi gli offrirete degli affari con cui cominciare la sua attività e gli scriverete una lettera

cordiale.” Dio santissimo, pensò, come diavolo farò a mettere insieme Nemi, lo Yoshiwara e Scintille? Non si

può fare. “Baka!” esclamò giacché aveva commesso un errore che vanificava un'ora di lavoro. “Non ti

preoccupare, sono cose che capitano” rispose lei sorridendo. “Sì, ho fame.” Uscirono sul lungomare

semideserto. Non era una bella giornata, il mare era increspato e soffiava un vento pungente. “A Glasgow il

clima è peggiore in questa stagione” commentò lei conciliante prendendolo sottobraccio. Strongbow è quasi

morto dallo spavento e ha raccontato più in fretta che poteva della Pearl, del duello, di come ho salvato Jamie

uccidendo Norbert, di come hanno trovato Malcolm, ha detto tutto quello che sapeva, e di quanto voi foste in

stato di shock. “La sua probabile approvazione. Pensate che il dispaccio e i miei argomenti siano sufficienti per

convincere Ketterer ad avallare un'azione punitiva?” “Ma non alla Brock e non da soli. Dobbiamo stare attenti”

si precipitò a dire Angélique. “Per favore, invitate anche Dmitri e Marlowe.

“Certo, perchè allora ero lontana, ma adesso non più, adesso sono qui e ti amo” disse Maureen. Si fermò a

guardarlo: Jamie era perfetto, era tutto quello che lei desiderava dalla vita. Improvvisamente si lasciò andare.

“Jamie, amore, siamo fidanzati e penso che dobbiamo sposarci perchè per te sarò un'ottima moglie, lo prometto

con tutta me stessa e non soltanto perchè sono qui, ti ho amato fin dal primo momento e finalmente adesso

possiamo sposarci, lo sento. Tornerò in Scozia e mai... se vuoi che torni lo farò, con la prossima nave, ma ti

amo, Jamie. Giuro che se mi chiederai di farlo partirò.” “Sì, ma non è del tutto certo e comunque sarebbero

morti per caso, non giustiziati.” Perché tutti loro, dal presidente all'ultimo dei membri, ne uscirebbero con lauti
guadagni e perchè in segreto odiano e temono Tyler, come tutti. Invece non odiano voi, che rappresentate la

Nobil Casa e non costituite una minaccia per loro. L'odio, non solo il denaro, è il grasso che fa girare la ruota. “

Tieni a freno la lingua, devi giocare duro anche tu, si disse Jamie. L'emozione trattenuta rendeva superfluo

qualsiasi belletto. “Schiaccerei un pisolino prima di cena, non ho dormito molto la notte scorsa. A proposito,

Phillip ha fatto un ottimo lavoro. Poi mi dedicherò agli esami di laboratorio e vi farò sapere.” Io la amo? Mi

piace moltissimo... “No. Questo accadeva il primo giorno. Quando l'indomani sono andato a trovarla all'alba e

le ho consegnato parte delle informazioni mi ha fatto moltissime domande, tutte assai acute e mi ha chiesto di

tornare dopo il tramonto, sempre passando dalla porta secondaria. “Tess ha letto attentamente il contratto, poi si

è alzata, si è avvicinata alla finestra e ha abbassato lo sguardo sul porto di Hong Kong. Mi sembrava fragile e

allo stesso tempo dura come l'acciaio. “Quando mi consegnerete l'altra parte delle prove?” ha chiesto. Le ho

risposto che gliele avrei date subito se avesse confermato l'accordo. Quando le ha detto che Malcolm era morto

Tess è sbiancata in volto. Dopo qualche istante si è ripresa, davvero strabiliante come recupero, e con un tono

impassibile gli ha chiesto come fosse successo. Indicò il tavolo davanti alla finestra. Le tende erano aperte.

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