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“Che cosa vi fa pensare che lo farà?” chiese Vervene.

“Dov'è il tai-pan della Dannata Casa?” domandò rude Norbert sporgendo il mento con protervia. Ma adesso

che aveva vinto, la rabbia di McFay si era placata. Il suo petto si alzava e abbassava al ritmo pesante del suo

respiro affannato. “Per Norbert?” All'improvviso Jamie capì che era stato proprio lui a rispondergli perchè,

senza volerlo, aveva parlato a voce alta. “E' questo tutto quello che sai dire, per Dio?” gridò. “Lasciatemi in

pace. Andatevene!” Di' la verità, davanti a Dio. “Marina ed esercito sono soggette al controllo e all'opinione

dei civili e per Dio quaggiù il controllo sono io!” “Dovrò svolgere un'inchiesta.

“Sapete perchè è morto?” Malcolm non era altrettanto fortunato. Aveva dei nemici e molti ridacchiavano e si

compiacevano del fatto che un altro disastro si fosse abbattuto sulla progenie di Dirk Struan. E i due preti, anche

se in modi diversi, videro con soddisfazione nella morte di Malcolm la mano di Dio. “L'equivalente di quattro

mesi del mio salario” aveva risposto con amarezza André, “un'inezia. A proposito, Henri, avrei bisogno di un

anticipo o del premio che mi avevate promesso qualche mese fa. “ Malcolm non era altrettanto fortunato.

Aveva dei nemici e molti ridacchiavano e si compiacevano del fatto che un altro disastro si fosse abbattuto sulla

progenie di Dirk Struan. E i due preti, anche se in modi diversi, videro con soddisfazione nella morte di

Malcolm la mano di Dio. “André” disse Seratard al tavolo da pranzo della Legazione, “aveva fatto testamento?”

Insieme a loro sedeva Vervene. E' morto dissanguato, insomma?” “Che cosa non farei per l'Inghilterra”

mormorò. “Non piangete, Angélique” le disse Hoag in tono tenero e dolce, ogni fibra concentrata a cogliere i

primi segnali di un eventuale disastro, “va tutto bene, la vita continua e voi state bene ora, davvero.” Le

stringeva una mano. Lei si asciugò le lacrime con un fazzoletto.

“Io sono responsabile.” Tempismo perfetto, colpo perfetto, alibi perfetto. “Scusate” esordì con il respiro

corto. Eliminando Malcolm il destino mi ha concesso un altro premio: Angélique. “Fate in modo che il vostro
contatto organizzi una visita di Babcott a questo scimmione di tairò e... e io vi darò un aumento dello stipendio

del cinquanta per cento.” Barcollando superò Gornt senza quasi vederlo e si diresse verso il molo. Mon dieu!

Un incontro privato con Yoshi! E se Babcott potesse davvero esaminare quel cretino di Anjo, magari persino

curarlo, dietro mio suggerimento, non importa che sia un inglese, patteggerò il colpo con sir William in cambio

di un altro favore, avremo fatto un grande passo avanti.

E' giovane e forte, ma non si può dire... comunque spero proprio di no.” I due uomini si guardarono con

espressione grave e preoccupata. “Una vera disgrazia, per entrambi. Una volta rimasto solo, Gornt sospirò di

sollievo compiaciuto di sé. “Non lo so” rispose lui annaspando in cerca di parole, di pensieri coerenti.

“Abbiamo... abbiamo mandato a chiamare Babcott ma a una prima occhiata sembra che sia morto a causa di

un'emorragia, devo comunicarlo a sir William.” Si voltò per andarsene ma la risata di scherno di Norbert lo

fermò. Malcolm non era altrettanto fortunato. Aveva dei nemici e molti ridacchiavano e si compiacevano del

fatto che un altro disastro si fosse abbattuto sulla progenie di Dirk Struan. E i due preti, anche se in modi diversi,

videro con soddisfazione nella morte di Malcolm la mano di Dio. “Sapete perchè è morto?” Comunque non fa

nessuna differenza, in un modo o nell'altro metterò le mani sulla Nobil Casa prima di quanto avessi previsto.

“Doppio salario da oggi, doppio salario, e avrò bisogno di dare al mio contatto un anticipo consistente.”

“Per Norbert?” “Scusate” esordì con il respiro corto. “Fareste molto meglio a decidere voi, decidere di

seppellirlo qui o rimandarlo indietro immediatamente, voglio dire. Possiamo conservarlo nel ghiaccio,

circondare la bara di ghiaccio e tenerla sul ponte sotto le tende, si conserverà perfettamente.” Sir William annuì,

sul punto di sentirsi male. “Sì, lo siete, è vero” aveva gridato l'ammiraglio paonazzo, “ma non avete il comando

delle mie navi e fino a quando non riceverò ordini che dicano il contrario, approvati dall'ammiragliato, farò della

mia flotta soltanto ciò che riterrò più opportuno. Buonanotte!” “Dovrò svolgere un'inchiesta. La mente di
Jamie sembrava funzionare al rallentatore. In quel momento notò Ah Tok accovacciata accanto alla cuccetta,

una fragile vecchietta che si dondolava sui talloni aprendo e chiudendo la bocca senza che ne uscisse nessun

suono. “Ah Tok, adesso vai di sopra, non c'è niente da fare qui per te, heya?” †

“Non lo so” rispose lui annaspando in cerca di parole, di pensieri coerenti. “Abbiamo... abbiamo mandato a

chiamare Babcott ma a una prima occhiata sembra che sia morto a causa di un'emorragia, devo comunicarlo a

sir William.” Si voltò per andarsene ma la risata di scherno di Norbert lo fermò. Karma? Avrebbe voluto

stringerla tra le braccia e tranquillizzarla e convincerla a dormire ma non lo fece perchè riteneva che fosse

troppo presto. “Qualche volta capita un colpo di fortuna, giovane Eddie, un dono del destino che ti dà qualcosa

di speciale. Adesso è libera e ricca, ricca come la Nobil Casa. Sei mesi basteranno, è il tempo ideale per il lutto,

e intanto io mi riorganizzerò. A quel punto Tess Struan sarà contenta di vederla sparire da Hong Kong e dalla

sua vita. Sposata con un altro. E se fosse incinta? Di questo mi preoccuperò solo se sarà necessario. “La verità è

che questa inutile e precoce morte di un giovane gentiluomo è direttamente attribuibile alle ferite riportate in

seguito all'attacco sulla Tokaidò!” Con amarezza sir William aggiunse: “Perpetrato da assassini non provocati

che non sono ancora stati consegnati alla giustizia. Avete ragione”. “Non lo so, davvero non lo so. Non l'ho

ancora vista da... da quando sono salito a bordo. E allora non mi aveva parlato nemmeno una volta con lucidità.

C'è ancora Hoag con lei” aggiunse Jamie cercando di controllare il dolore che provava. “Possiamo soltanto

sperare.”

Se lo acchiappi al volo fai un buon colpo, vinci il piatto. E non puoi perdere se la sorte è davvero dalla tua

parte perchè il tempismo è perfetto. Responsabile della sua felicità! Ditelo!” Vide che il sudore le imperlava la

fronte e la sentì ripetere la stessa frase sulla colpevolezza e ancora una volta la interruppe: “Responsabile,

responsabile della sua felicità!” e ancora lei ripeté che era colpevole mentre Ah Soh portava il tè. Nessuno la
vide e fuggì via terrorizzata mentre Hoag ripeteva il suo ordine ad Angélique e lei rifiutava con ostinazione di

eseguirlo fino a quando, all'improvviso, in francese lei gridò: “D'accordo, sono soltanto responsabile della sua

felicità però lui è morto, morto, morto... Il mio Malcolm è mortooooo!”. “Sono colp...” Responsabile della sua

felicità! Ditelo!” Vide che il sudore le imperlava la fronte e la sentì ripetere la stessa frase sulla colpevolezza e

ancora una volta la interruppe: “Responsabile, responsabile della sua felicità!” e ancora lei ripeté che era

colpevole mentre Ah Soh portava il tè. Nessuno la vide e fuggì via terrorizzata mentre Hoag ripeteva il suo

ordine ad Angélique e lei rifiutava con ostinazione di eseguirlo fino a quando, all'improvviso, in francese lei

gridò: “D'accordo, sono soltanto responsabile della sua felicità però lui è morto, morto, morto... Il mio Malcolm

è mortooooo!”. Angélique giaceva irrequieta nel grande letto, adagiata su molti cuscini, più pallida ed eterea

che mai. Hoag nella sedia accanto al letto si appisolava e si svegliava di continuo. Il sole del tardo pomeriggio

perforò le nuvole e illuminò per un istante un giorno grigio e ventoso. In rada le navi si muovevano all'ancora.

“Gesù Cristo” aveva esclamato Jamie, e accasciandosi su una sedia si era abbandonato a un'interminabile

sequela di imprecazioni, incapace di accettare la realtà. Malcolm? “Che cosa diavolo faccio adesso?” si chiese

disperato. “Sì, lo siete, è vero” aveva gridato l'ammiraglio paonazzo, “ma non avete il comando delle mie navi e

fino a quando non riceverò ordini che dicano il contrario, approvati dall'ammiragliato, farò della mia flotta

soltanto ciò che riterrò più opportuno. Buonanotte!” Questa volta Hoag la strinse con forza assumendo su di sé i

tremiti e i violenti singhiozzi. Dopo qualche tempo i singhiozzi diminuirono e Angélique cadde in un sonno

riparatore. Ma lui continuò a stringerla con dolcezza e fermezza insieme, gli abiti appiccicati al corpo per il

sudore, e non si mosse fino a quando il sonno di lei non fu profondo. Poi si alzò faticosamente poiché la schiena

gli doleva e aveva i muscoli delle spalle contratti. “Per sparare qualche colpo a salve in modo da impressionare

i nativi, ma non ho mai detto che avrei cannoneggiato Edo, e per l'ultima volta vi ripeto che non lo farò fino a
quando non mi mostrerete l'ordine scritto e approvato dall'ammiragliato. Buona...” Gornt sorrise con una

smorfia. Certo il suo patrigno non intendeva parlare di un vero colpo di pistola, tuttavia per lui le cose erano

andate così: il suo dono del destino si chiamava Norbert.

† Quella rissa poteva forse tornargli utile? si domandò valutando tutte le possibilità mentre aspettava di vedere

quale sarebbe stata la prossima mossa di Jamie. “Dovremo rimandarlo a casa, a Hong Kong, signore.” Ma

adesso che aveva vinto, la rabbia di McFay si era placata. Il suo petto si alzava e abbassava al ritmo pesante del

suo respiro affannato. “Per Norbert?” Forse sarai brutto, vecchio mio, pensò sentendo il polso di Angélique,

ma sei un bravo medico e un maledetto bravo bugiardo... no, non bravo, solo fortunato. “Quando l'avrete detto.

Non è colpa mia!” Lei fissò il suo torturatore con odio e poi gli gridò: “Colpa mia, non colpa mia, non è colpa

mia, siete soddisfatto adesso? Fuori di qui!”. Come questa bambina e il povero Malcolm, poverini, povero me.

Povero André, sta perdendo stile. Certo mi rendo conto che gran parte di quel denaro finirà nelle sue tasche,

ma non importa, aver a che fare con le spie è una faccenda sporca e André è particolarmente sporco, anche se

molto intelligente. “Sì. Ne terremo conto. Jamie, quando lascerete la Struan che farete? “E voi, signore, vi

rendete conto di interferire in questioni che sono di precipua competenza del Parlamento, dichiarare una guerra,

per esempio, e che la vera ragione per cui dite cose simili e per cui siete tanto scosso è che io non darò mai

inizio a una guerra che non possiamo vincere. E che non possiamo neppure combattere con le forze di cui

disponiamo attualmente, sempre ché sia possibile vincerla con maggiori mezzi; ed è anche mia opinione che

qualsiasi attacco alla capitale verrà giustamente considerato dagli indigeni un atto di guerra, e non un incidente.

Buonanotte!” “Vuoi dire che la giovane canaglia è morta fottendo? E' morto mentre si dava da fare? Io sono

venuto qui per ammazzarlo e lui se ne è andato fino alle porte celesti dandosi da fare in un letto? Il vecchio

Brock non sopravviverà alle risate...” “Intendete riferirvi ai nostri ospiti?” “Dio onnipotente” esclamò Jamie
inorridito. Si avvicinò barcollando e si lasciò cadere sulle ginocchia accanto al cadavere. “Io sono

responsabile.” “Mio Dio, signore, non sapevo cosa fare. Oh, mio Dio, il signor Greyforth vi stava sparando alla

schiena e io ho cercato solo... oh, mio Dio, signor McFay... l'avete visto anche voi, non è vero, ho gridato per

mettervi in guardia ma... lui vi avrebbe sparato alla schiena... non possiamo fare più niente per lui? Vi avrebbe

ucciso... “No, signore. La signora Struan... ho paura di non avere più la sua approvazione, e se tornassi non

farei che renderle ancora più difficile la situazione, povera signora. In privato vi comunico che il mio incarico

termina a fine mese.”

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