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ENNIO

MORRICONE
Ennio Morricone studiò al ● Ennio
Conservatorio di Santa Cecilia, a Roma, Morricone é
dove si diplomò prima in tromba e poi in
composizione, sotto la guida del stato un
compositore Go redo Petrassi; ha compositore,
scritto le musiche per più di 500 film e
serie TV, oltre che opere di musica
direttore
contemporanea. La sua carriera include d'orchestra e
un'ampia gamma di generi compositivi, arrangiatore
che fanno di lui uno dei più importanti,
prolifici e influenti compositori italiano.
cinematografici di tutti i tempi. Il 28 febbraio 2016
ottiene il suo
secondo Oscar per Morricone ha vinto anche tre
le partiture del film Grammy Awards, tre Golden Globe,
Nel 2007 ha ricevuto il premio Oscar onorario di Quentin sei BAFTA, dieci David di
alla carriera per i suoi contributi all'arte della Tarantino The Donatello, undici Nastri d'argento,
musica da film» dopo essere stato candidato Hateful Eight, per il due European Film Awards, un
per cinque volte tra il 1979 e il 2001 senza aver quale si è Leone d'oro alla carriera e un Polar
mai ricevuto il premio. aggiudicato anche Music Prize. Ha venduto inoltre più
il Golden Globe. di 70 milioni di dischi.
Era Accademico Effettivo dell'Accademia
Nazionale di Santa Cecilia e socio
dell'associazione Nuova Consonanza impegnata
in Italia nella diffusione e produzione di
musica contemporanea. Il 26 febbraio 2016 gli
è stata attribuita la stella numero 2574 nella
celebre Hollywood Walk of Fame. Il 27
dicembre 2017 ha ricevuto l'onorificenza di
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito
della Repubblica Italiana, il secondo grado in
ordine d'importanza.

Naque il 10 novembre 1928 a


Roma e putroppo é deceduto il
6 luglio 2020 all'età di 91 anni.
LA VOCE DEI SOMMERSI
Nel 2013, invece, profondamente scosso dal
naufragio avvenuto il 3 ottobre al largo delle coste
di Lampedusa nel quale persero la vita almeno
386 migranti, compose “La voce dei sommersi”
una partitura di cinque minuti e mezzo, composta
di getto, che unisce i rumori minacciosi delle
onde alle voci dei migranti in fuga.

“All’inizio volevo chiamarlo “cantico” dei


sommersi. Ma chi è morto non può cantare,
dobbiamo onorarne la memoria” dichiarò
Morricone al quotidiano Avvenire. L’autore
sentiva il bisogno di raccontare quella
“disperazione che costringe queste persone a
fuggire e a non fermarsi neppure davanti al
rischio di morire.
FINE

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