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INDICE

Ennio Morricone arrangiatore di musica <<leggera>>

Introduzione ........................................................................................................... 1-3

Capitolo 1: Breve biografia di Ennio Morricone


1.1 Gli esordi di Ennio Morricone ...................................................................... 4-6
1.2 Gruppo d’improvvisazione Nuova Consonanza ....................................... 7-9
1.3 L’incontro con il cinema........................................................................... 9-10
1.4 Musica assoluta ........................................................................................... 10-12
1.5 La scuola romana di Goffredo Petrassi .................................................... 12-13

Capitolo 2: Popular music o musica leggera?


2.1 Che cos’è la popular music? ...................................................................... 14-15
2.2.1 I precursori: da Stephen Foster alla nascita di Tin Pan Alley ............... 16-18
2.3 La musica leggera ed il Festival di Sanremo ........................................... 18-21
2.4 La canzone ................................................................................................... 21-23
2.5 Dicotomia tra Musica Colta e Popular Music ......................................... 23-25

Capitolo 3: Mezzi classici applicati alla canzone


3.1 Una “doppia estetica” ................................................................................ 26-27
3.2 Gli influssi della musica d’Avanguardia ................................................. 27-28
3.2.1 Musica dodecafonica, Musica concreta e Puntilismo ............................ 28-30
3.4 Citazionismo colto ........................................................................................... 31
3.5 Alcuni elementi caratterizzanti gli arrangiamenti morriconiani .............. 32
3.6 Mezzi compositivi classici applicati alla canzone: “Se telefonando” .. 33-37

Conclusione ............................................................................................................ 38

Appendice ............................................................................................................ 39

Bibliografia ....................................................................................................... 40-42

Ringraziamenti
Introduzione

Questa tesi ha come oggetto il lavoro svolto da Ennio Morricone come

arrangiatore di canzoni nella RCA Italiana. Il lasso temporale preso in esame

riguarderà il periodo dagli anni Cinquanta agli anni Sessanta del Novecento.

Trattare di una personalità così versatile e di una attività lavorativa in campo

musicale così ampia è un lavoro assai arduo ed impegnativo, considerando

anche la frammentarietà di informazioni di alcuni periodi di vita del musicista;

ma interessarsi ad Ennio Morricone ed al suo lato forse meno conosciuto e

tenuto nascosto è stato un processo molto semplice. Morricone non soltanto ha

fatto la storia della musica da film, con le sue conosciutissime colonne sonore

facenti parti dei migliori lungometraggi pluripremiati del secolo scorso e di

questo, ma ha anche tentato di innovare la canzone popolare italiana, la

cosiddetta musica leggera, abbellendola con tratti aulici, tecnicismi presi dalla

musica Colta, cambi di tonalità, orchestre che riecheggiano la musica classica,

andando ad elevare un genere di massa, e portandolo alla libera fruizione di

tutti gli italiani degli anni Cinquanta e Sessanta. Nel primo capitolo mostrerò il

percorso musicale intrapreso dal compositore, partendo dalla sua formazione

presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, e procedendo verso tutte

quelle sperimentazioni tipiche della Musica novecentesca che saranno il punto

di partenza per una personale ricerca che lo porterà ad applicare tali pratiche

nel campo della composizione di musica da film ma anche, in modo molto più

velato e “leggero” all’interno dei suoi arrangiamenti di canzoni popular. Nel

secondo capitolo andrò a spiegare cosa sia la popular music, quali sono le sue

caratteristiche comuni, e proporrò una narrazione storica dei momenti salienti

relativi alla nascita e allo sviluppo della musica Popular in ambito americano ed

in ambito italiano, prendendo il nome di musica leggera. Relativamente alla

situazione italiana porrò l’accento sulla canzone napoletana e sul Festival di

2
Sanremo. Simbolo di “italianità” e sulla conseguente nascita di canzoni

“leggere” prodotte per il consumo di massa. Infine nel terzo capitolo mostrerò

concretamente quali sono state le pratiche attuate da Morricone, e quindi

l’influsso della Musica d’Avanguardia e l’utilizzo di citazioni di Musica Colta,

le quali hanno donato una piena autonomia e rilevanza estetica ai brani

arrangiati. In conclusione andrò a descrivere le caratteristiche strutturali ed

armoniche di uno dei brani più conosciuti di Mina: <<Se telefonando>>

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Capitolo 1

Breve biografia di Ennio Morricone

1.1 Gli esordi di Ennio Morricone

Ennio Morricone nasce a Roma l'11 Novembre del 1928. Sua madre, Libera

Ridolfi era la proprietaria di una piccola industria tessile; il padre invece, Mario

Morricone era un trombettista che lavorava per diverse orchestre e locali notturni

a Roma. La sua carriera musicale trova le sue radici all'interno del Conservatorio

di Santa Cecilia, dove all’età di 10 anni1 frequenta i corsi di Tromba con Umberto

Semproni. Il suo insegnante di armonia complementare, Roberto Caggiano si

accorge delle innate doti del Morricone e lo esorta allo studio della composizione.

Vive questo periodo con estrema sofferenza poiché come conferma Sergio Miceli2

veniva considerato un fatto scandaloso che uno studente di tromba studiasse

anche composizione. Nel 1946 si diploma in tromba. E’ dello stesso anno la sua

prima composizione "Il Mattino", per canto e pianoforte su testo di Fukuko,

primo di una serie di 7 Lieder giovanili. In questo periodo ottiene i primi ingaggi

come strumentista e arrangiatore nel teatro di rivista. Compone poi nel 1947

“Imitazione” per canto e pianoforte, su testo di Giacomo Leopardi. In seguito

inizierà a frequentare il terzo e ultimo anno del corso di musica corale e direzione

di coro, ma si ritirerà prima di ottenere il diploma. Nel 1952 consegue il diploma

in strumentazione per banda con il maestro Antonio D’Elia, compone "Barcarola

funebre" per pianoforte e "Preludio a una Novella senza titolo", oltre a scrivere le

prime musiche di commento per radiodrammi. Scrive poi "Verrà la morte", per

contralto e pianoforte su testo di Cesare Pavese, "Oboe sommerso" per baritono

e cinque strumenti su testo di Salvatore Quasimodo. Due anni più tardi consegue

il diploma in Composizione sotto la guida del maestro Goffredo Petrassi

4
proprio in composizione che Morricone sin dagli esordi riceve la votazione più

alta (9,50 su 10). Intorno agli anni Cinquanta fu Carlo Savina3, che lo chiamò a

lavorare con lui per scrivere arrangiamenti per la produzione radiofonica della

RAI. Vi era infatti un programma di canzoni che andavano in onda due volte a

settimana. A Morricone era stato assegnato il compito di trascrivere gli

arrangiamenti orchestrali dei quattro cantanti che ogni settimana si esibivano in

diretta. L'organico datogli era formato da una nutrita sezione di archi, a seguire

arpa, la sezione ritmica comprendente un pianoforte, l'organo Hammond,

chitarra, batteria e sassofono. Era la tipica “Orchestra B”, che veniva utilizzata

per la musica leggera4. Alla collaborazione con Savina si aggiunsero anche

quelle con Guido Cergoli, Angelo Brigada, Cinico Angelini, ed anche Barzizza

con la sua Orchestra Moderna, composta da ben 50 elementi. Con quest'ultimo

collaborò a “Rosso e Nero”, un ciclo radiofonico, fra il '52 ed il '545. Nel l955

comincia a scrivere musiche per film, e nel contempo inizia saltuariamente a

lavorare per la casa discografica RCA Italiana, come arrangiatore di musica

leggera per orchestra. All'epoca il direttore artistico della RCA era Vincenzo

Micocci, il quale gli commissiona gli arrangiamenti di brani di vari artisti

italiani, che diventeranno quasi tutti grandi successi (troviamo ad esempio

collaborazioni con artisti quali Paul Anka, Chet Baker e Mina). Allo stesso

tempo non tralascia per questo la composizione di musica classica. Nel 1956

sposa Maria Travia da cui avrà quattro figli. Dopo la nascita del primo figlio

Marco, Morricone è alla ricerca di un lavoro stabile per le necessità che

incombono1. La collaborazione nel circuito RCA è duratura2: si concluderà

soltanto del 1966. Nel 1957 scrive il suo “Primo concerto per orchestra”,

dedicato a Goffredo Petrassi. La prima ci fu al Teatro La Fenice di Venezia. Fu

1 E. Morricone, Inseguendo quel suono, La mia musica, la mia vita. Conversazioni con Alessandro De
Rosa, Mondadori, Milano Aprile 2016, p.26.
2 Ibidem.

5
un successo ma al tempo stesso a livello economico il guadagno in diritti

d'autore fu molto basso. Nel 1958 viene assunto come assistente musicale dalla

RAI ma si licenzia il primo giorno quando comprende che la possibilità di fare

carriera gli verrà preclusa e che le musiche da lui composte non verranno

trasmesse, per volontà del direttore generale Filiberto Guala. E’ allora che la

collaborazione tra Morricone e la RCA si fa più fitta, e anzi è lo stesso che,

stanco della continua intermittenza lavorativa bussa alla porta di Vincenzo

Micocci e gli chiede esplicitamente di voler lavorare in modo continuativo. Da

allora i suoi ingaggi si fanno sempre più frequenti, e da lì a poco entrerà a far

parte del circuito RCA anche Luis Bacalov; i due si divideranno gli

arrangiamenti con i cantanti loro assegnati3. La RCA, dopo un periodo di

profonda crisi stava rinvigorendo e si risolleva proprio grazie a Ennio Melis e

Micocci stesso. I cantanti con cui ha modo di collaborare sono i più variegati:

Miranda Martino, Gianni Morandi, Edoardo Vianello, Gino Paoli. Nel 1964 un

brano da lui arrangiato, “Ogni volta”, presentato a Sanremo e cantato da Paul

Anka fu il brano che per primo toccò in Italia la tiratura di 1 milione e 500 mila

copie. Arrangerà il primo successo di Edoardo Vianello nel 1962: il 45 giri

“Pinne fucile ed occhiali/Guarda come dondolo”, ed in seguito anche

“Abbronzatissima”. Sono di questi anni anche gli arrangiamenti di “Sapore di

sale” di Paoli, nel 1963, l'arrangiamento de "Il mondo", (1965) brano scritto da

Carlo Pes, Lilli Greco, Gianni Meccia e Jimmy Fontana, e portato al successo

proprio da Jimmy Fontana; “Il Barattolo” ed “Il Pullover” (‘60) di Gianni

Meccia, così come “Se telefonando” (‘66) ed il 33 giri di Miranda Martino “Voce

‘e notte”. (‘62)

3 Ivi p.27

6
1.2 Gruppo d’Improvvisazione Nuova Consonanza

La nuova Consonanza forse esemplifica nel modo migliore la mia doppia vita. Era una sperimentazione

nella musica assoluta ma l’ho utilizzata poi nel mio cinema e nelle mie partiture. 4

Ennio Morricone affianca all'attività di arrangiatore e compositore di musica

leggera anche quella di musicista dell'area colta. Sempre sensibile agli stimoli

provenienti dalle esperienze d'avanguardia di tutta Europa, Morricone nel 1965

entra a far parte del “Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza”5,

(GINC) con la quale collaborerà sino al 1980. Il gruppo, fondato da Franco

Evangelisti6 nel 1958 si occupava principalmente di improvvisazione libera e

aveva come obiettivo ultimo quello di ricercare nuovi metodi musicali nel

campo dell'improvvisazione, indagare gli sviluppi della composizione

contemporanea, dell'improvvisazione e dei sistemi rumoristici e anti-musicali,

in attività negli anni sessanta e negli anni settanta del XX secolo. Come afferma

lo stesso Morricone <<per certi versi proseguimmo una sperimentazione

estrema, assoluta, infischiandocene di tutto e di tutti7>>. Il Gruppo di

Improvvisazione Nuova Consonanza fu il primo collettivo di compositori-

improvvisatori colti nella storia della musica contemporanea a realizzare

concerti e dischi pensati e suonati da loro stessi. Un aspetto caratteristico del

4 E. Morricone, Life Notes (traduzione mia)


5Per approfondimenti consultare il sito ufficiale del gruppo:
https://www.nuovaconsonanza.it/index.php
E. Morricone suonerà flauto e tromba insieme a John Heineman, Roland Kayn, Frederic
Rzewski, Jerry Rosen, Mario Bertoncini e Ivan Vandor.
Cfr. J. Wierzbicki, Double Lives: Film Composers in the Concert Hall, Routledge, 1a edizione,
Febbraio 2019, (traduzione mia)
6 Franco Evangelisti (Roma 1926- Roma 1993), fu un compositore italiano nell‘ambito dell‘area

avanguardistica e sperimentale italiana e europea. Egli fu fortemente ispirato dal collettivo


californiano conosciuto con il nome ”New Music Ensemble” , il cui fondatore Larry Austin era
stato presentato ad Evangelisti. La ”New Music Ensemble”, così come il ”Gruppo
d’Improvvisazione Nuova Consonanza” si rifacevano alle pratiche contemporanee dei pionieri
avanguardistici quali Karlheinz Stockhausen, John Boulez, La Monte Young.
Cfr. J. Wierzbicki, op.cit.
7 E. Morricone, Inseguendo quel suono…; cit. p. 239

7
gruppo fu quello di accettare al suo interno soltanto dei musicisti che fossero

anche compositori, questo perché Evangelisti voleva sovvertire in qualche

modo le regole, trasformando il compositore in ”performer”, attraverso un

processo identificativo tra atto compositivo e atto esecutivo8.

L'idea del gruppo nacque nel 1958, quando Ennio Morricone compì un viaggio

a Darmstadt insieme ad alcuni suoi colleghi musicisti, tra cui Evangelisti. Dopo

aver ascoltato il concerto-seminario di John Cage, questi si riunirono in un

piccolo spiazzo e decisero di riprodurre ciascuno un suono.9 Questa

improvvisazione collettiva fu il germe da cui trasse spunto Evangelisti per la

formazione della Nuova Consonanza. Venne chiesto anche ad Aldo Clementi,

insieme ad altri, di unirsi al gruppo, ma quest'ultimo rifiutò l'offerta. Morricone

parla della sua esperienza del gruppo come un modo per <<ritornare a una

sperimentazione musicale più aperta e al tempo stesso ricreare un legame con I

miei colleghi e con alcuni compagni di una volta [...] una compensazione

disintossicante che ritenevo necessaria, una sorta di contrasto alla routine che

sempre più si consolidava nella mia professione10>>. Egli stesso parla di un

anarchismo aleatorio.

Nel 1966 esce il loro primo album. Insieme a Morricone entrò nel gruppo anche

un altro allievo di Petrassi: Mario Bertoncini. <<La musica che facevamo era

improvvisata a partire da esercizi mirati: facevamo mesi e mesi di

improvvisazione su parametri molto precisi, ci registravamo, la sera ci

8 Caratteristica infatti da almeno un secolo della musica colta occidentale era quel rapporto di
separatezza o subordinazione tra i ruoli pertinenti rispettivamente alla creazione e
all’esecuzione dell’opera. D. Tortora, Nuova consonanza: trent'anni di musica contemporanea in
Italia: 1959-1988, Libreria musicale italiana, Lucca 1991

9 E. Morricone, Inseguendo quel suono, p.285


10 Ivi, p.286

8
riascoltavamo e ci criticavamo. Era una cosa molto attenta.>>11 . Ne scaturisce

un disco con forti ascendenze cameristiche, e dove risaltano in maniera forte

allo stesso tempo anche gli strumenti “preparati” utilizzati da John Cage,

insieme a strumenti elettronici che prefigurano paesaggi onirici ed astratti. Il

Gruppo attuò un cambio di rotta quando, intorno agli anni '70 iniziarono a

suonare al Beat '72, un teatro di ricerca frequentato tra gli altri da Carmelo Bene,

luogo simbolo della nascente scena underground romana: "La nostra musica era

molto gestuale, astratta, magari anche difficile...Evangelisti voleva venire

incontro ai gusti delle generazioni più giovani, quindi ad un certo punto

pensammo: perché non aggiungiamo una chitarra elettrica? E poi, subito dopo:

Perché non ci mettiamo anche una batteria?"12. A differenza dell'album

precedente “The feed-back” (1970) - da cui presero anche il nuovo nome del

gruppo- subiva un'influenza della beat music, con sonorità più jazz-funk, una

sorta di incursione nel mondo della “popular music” quindi. Successivamente il

Gruppo ritornò alla musica contemporanea, riacquisendo anche il vecchio

nome.

1.3 L’incontro con il cinema

Dopo una breve digressione circa il suo percorso parallelo nella musica

avanguardistica, torniamo a soffermarci all'altezza del 1961, anno in cui nasce la

secondogenita Alessandra, ma soprattutto Morricone compone la sua prima

colonna sonora per il film “Il federale” di Luciano Salce. Tuttavia il sodalizio

più proficuo avvenne con Sergio Leone. I due erano stati compagni di classe alle

scuole elementari tant'è che lo stesso Morricone ne racconta l'incontro o il re-

incontro nel 1963: fu lo stesso Leone a chiamarlo telefonicamente per chiedergli

11 V. Mattioli, Roma 60. Viaggio alle radici dell’underground italiano. Parte seconda, Blow up, 18
gennaio 2015, tutte le edizioni
12 V. Mattioli, op.cit.

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