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Definizione
Anatomia patologica
Vengono colpiti prevalentemente i bronchioli terminali e respiratori (diametro 75-300 micron). Alveoli
normalmente indenni. Il virus provoca necrosi dell’epitelio respiratorio, a cui fa seguito un processo di
rigenerazione di cellule non ancora ben equipaggiate per il trasporto delle secrezioni, che si accumulano
all’interno del piccolo lume, insieme alle cellule della flogosi. Si formano quindi a livello bronchiolare tappi
di muco, di detriti cellulari, di cellule infiammatorie e di fibrina. Contemporaneamente si assisite alla
comparsa di edema della sottomucosa e dell’avventizia.
Laddove i bronchioli sono completamente occlusi si formano piccole atelettasie sparse. Dove sono solo
parzialmente occlusi si creano aree di iperinsufflazione d’aria.
Fisiopatologia
1. L’ aumento delle resistenze delle vie aeree e la diminuzione della compliance dinamica del
polmone comportano un aumento del lavoro respiratorio.
2. La presenza di zone atelettasiche e di zone con aumento di aria determinano una ipossiemia e un
aumento della CO2 per alterazione del rapporto V/Q.
Eziologia
• Virus ad RNA
• La proteina G e la proteina F sono le più importanti per la patogenesi dell’infezione e per la risposta
immunitaria dell’ospite.
• Due gruppi A e B (A il più frequente e spesso associato alle forme più gravi).
Epidemiologia
Bambini a rischio di infezione grave: cardiopatici, immunodepressi, pneumopatici cronici, immaturi con
displasia broncopolmonare
Metodi di contatto
Manifestazioni cliniche
• Apnee
• Bronchiolite e polmonite
• Rinofaringite
• Normalmente è presente in famiglia qualche parente con segni di infezione delle alte vie
respiratorie.
• Con la scomparsa della febbre iniziano i sintomi respiratori: aumento della frequenza respiratoria,
rientramenti ed all’ascoltazione del torace rantoli crepitanti diffusi.
• Nei casi più gravi può verificarsi sindrome da inappropriata secrezione dell’ormone antidiuretico
con iposodiemia.
Non è raccomandato eseguire di routine esami per stabilire se l’infezione è di origine virale o batterica.
In particolare:
• Test rapido per i virus: in alcuni bambini può prevenire ulteriori esami inutili.
Score di gravità
• Presenza di apnee.
• FR >70/min
• Sesso maschile.
• Bronchiolite da VRS.
• Presenza di disidratazione.
• S. da inappropriata secrezione ormone antidiuretico con iposodiemia.
Trattamento
• Reidratazione: Per os con pasti piccoli e frequenti. Per EV perdite + mantenimento nelle 24 ore.
“Monitoraggio”
• Valutazione continua FR e FC specialmente nelle fasi acute e nelle categorie a rischio (apnee e
bradicardia).
• Valutazione della SaO2 non continua. I bambini che esordiscono con SaO 2 bassa sono quelli più a
rischio per una bronchiolite grave e progressiva.
Terapia antibiotica
• Difficile stabilire quali sono i bambini che necessitano di una terapia antibiotica.
• Solo nei bambini con una co-infezione batterica (addensamenti parenchimali, febbre e PCR
aumentata).
• Correggere l’ipossiemia.
• Minimizzare il consumo di O2
• Caffeina (apnee)
• Surfactante esogeno
• Ossido nitrico
• Bambini con età < 2 anni con malattie polmonari croniche e che hanno avuto bisogno di terapia
medica nei 6 mesi precedenti alla stagione del VRS.
• Bambini nati pretermine (28 settimana), che durante la prima stagione del VRS hanno meno di 12
mesi.
• Bambini nati pretermine (29-32 settimane), che durante la prima stagione del VRS hanno meno di 6
mesi.
• Bambini nati pretermine (33-35 settimane)con almeno due dei seguenti fattori di rischio: frequenza
asilo nido, fratelli in età scolare, esposizione ad inquinamento atmosferico, malformazioni delle vie
aeree o gravi problemi neuromuscolari
Follow-up
La maggior parte dei bambini ha un singolo episodio di bronchiolite, altri hanno 2 o 3 episodi a breve
distanza, dovuti probabilmente a tipi diversi di VRS. Circa il 40% di essi presenterà successivamente crisi di
asma. I rapporti tra bronchiolite ed asma sono conosciuti da più di 50 anni. Ancora non chiaro se è il virus
che modifica l’ospite o se il virus evidenzia solamente una predisposizione genetica dell’ospite.