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POPOLAZIONE DELLA TERRA E DINAMICHE

DEMOGRAFICHE.
La demografia studia la crescita della popolazione; l’evoluzione quantitativa è
determinata da vari fattori (natalità, mortalità, speranza di vita,..) mentre la
distribuzione degli abitanti sul territorio dipende da fattori naturali.
Le tre fasi del modello teorico : studia gli stadi dell’evoluzione demografica
Prima fase: caratterizzata da una società primitiva, basata sull’agricoltura
contraddistinta da un regime demografico tradizionale (natalità e mortalità
elevati, popolazione stabile poiché cresce lentamente e in modo NON
regolare)
Seconda fase (transazione demografica): ha caratterizzato la dinamica
demografica durante l’industrializzazione, si divide in 2 parti:
1) il tasso di natalità rimane elevato, quello di mortalità cala grazie al
miglioramento del tenore di vita e delle condizioni igienico-sanitarie per cui la
popolazione aumenta e si allunga la durata media della vita ;
2) calano sensibilmente le nascite per cui la popolazione cresce ma in modo
lento.

terza fase: caratterizza le società postindustriali, economicamente avanzata


e ha un regime demografico moderno, cioè il tasso di natalità diminuisce fino
ad eguagliare quello di mortalità, il che porta al risultato seguente: crescita 0
o decremento della popolazione.
In sintesi le dinamiche demografiche sono l’insieme dei movimenti di una
determinata popolazione.
Solitamente è affermato che se in un territorio le risorse bastano per nutrire
gli abitanti si assiste ad un sottopopolamento, mentre in caso contrario, quindi
se le risorse non bastano c’è un sovrapopolamento.
Nel primo caso il problema principale è basato sull’economia (molte volte i
territori sottopopolati incoraggiano le immigrazioni), nel secondo caso il
problema è ben più grave, soprattutto se si verifica in paesi troppo poveri, in
quanto può generare carestie, esso può essere risolto con la produzione di
beni alimentari, o con lo spostamento verso nuove terre, quindi l’emigrazione.

I Paesi in regime di transizione: La maggior parte dei paesi africani è uscita


da un regime demografico tradizionale e mostra caratteristiche della 1 tappa
di transizione; Nell’Asia meridionale e sud-orientale e in alcuni paesi
dell’America Latina la transizione è iniziata da tempo; La Cina sta entrando in
un regime demografico moderno.
I Paesi a regime demografico moderno: Quasi tutti i paesi europei oltre a Stati
Uniti, Canada, Argentina, Giappone, Australia e Nuova Zelanda si trovano
nella terza fase; L’Italia si avvia verso la crescita 0.
Nonostante non sia facile studiare la storia della popolazione della terra molti
paleoantropologi provano a formulare date e numeri, essi dicono infatti che
ebbe tutto inizio intorno al 8000 a.C. e che non c’erano più di cinque milioni di
individui, per poi continuare in una crescita graduale.
Dal Neolitico fino ad oggi la popolazione ha avuto molti alti e bassi.
Due forti incrementi ci furono dopo le rivoluzioni agricola e industriale, nel
primo caso per l’aumento di beni alimentari, mentre nel secondo ci fu un
incremento di beni di ogni tipo e diffusione di corrette pratiche igienico
sanitarie, che fino a quel momento a stento si conoscevano.

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